L’ANGOLO DELLE QUOTE – Giallorossi sfavoriti, ma occhio alle sorprese

L’ANGOLO DELLE QUOTE – Giallorossi sfavoriti, ma occhio alle sorprese

Benevento CalcioCalcio

Prende il via stasera la rubrica “L’angolo delle quote” in cui andremo ad analizzare le quote sul match del Benevento, con analisi e curiosità dal mondo del betting.

In questo weekend l’attenzione verrà focalizzata sul match tra Reggina e Benevento, in programma Domenica 27 Novembre alle 12:30 allo stadio “Granillo”. Questa sfida è valevole per la quattordicesima giornata del campionato di Serie B e sarà diretta dal signor Zufferli di Udine.

Quaranta i precedenti tra le due squadre, con 8 vittorie degli amaranto, 12 pareggi e ben 20 vittorie dei giallorossi. Ben 6 le vittorie dei sanniti al “Granillo”, di cui 2 negli ultimi 2 match disputati in riva allo stretto: il 2-0 del 29 Novembre 2014 (Alfageme e Scognamiglio in rete) ed il 3-0 dello scorso campionato grazie ai gol di Insigne, Forte e Moncini. Proprio da quel 2-0 del 2014 è aperta una striscia di ben 6 vittorie consecutive per il Benevento, con 18 gol fatti e solo 2 subiti.

I bookmakers danno come favoriti i padroni di casa, con l’1 piazzato a quota 1.90; il pareggio, invece, lo troviamo attorno al 3.20 mentre la vittoria della Strega è a quota 4.50. Sicuramente le quote non rispecchiano il valore delle rose in campo, ma obiettivamente la Reggina parte leggermente favorita per il miglior momento di forma che sta attraversando e per la posizione in classifica che occupa. Nonostante ciò, trovare la vittoria di una squadra come il Benevento che vanta tra le sue fila giocatori di categoria come Letizia, Schiattarella, Forte, Improta, Simy ad una quota così elevata fa venire l’acquolina in bocca. Occhio alla doppia chance X2 a quota 1.85, ma anche ad un semplice Segna Gol Ospite a 1.55 che è davvero alta come quota.

Goal e No Goal hanno la stessa quota in questo match (1.85), mentre i bookmakers vedono una partita più chiusa e con pochi goal, come dimostra la quota dell’Under 2,5 a 1.60 e dell’Over 2,5 a 2.10. Sul fronte marcatori, i meno quotati per la Reggina sono Menez e Galabinov a quota 2.75, mentre per la Strega il favorito dai book è Francesco Forte a quota 3.75 con La Gumina e Simy a quota 4. Da tenere d’occhio, come sempre, il difensore degli amaranto Michele Camporese, ex di turno, che quando incontra la Strega trova spesso la via del gol (con le maglie di Cosenza e Foggia negli scorsi anni).

Inzaghi: “L’addio al Benevento non era stato sereno, poi abbiamo chiarito ed è sempre nel cuore”

Inzaghi: “L’addio al Benevento non era stato sereno, poi abbiamo chiarito ed è sempre nel cuore”

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Filippo Inzaghi, tecnico della Reggina, nel lunch-match di domenica affronterà il suo passato, quel Benevento con cui ha macinato record su record nella stagione 2019-20. Conquistata la promozione in A e nonostante un ottimo girone d’andata, nella seconda metà di campionato la Strega ha avuto un crollo prestazionale che ne ha poi sancito la retrocessione in B e l’addio dell’allenatore piacentino.

Ecco, dunque, la lunga intervista rilasciata da SuperPippo a La Gazzetta dello Sport, in cui ha ricordato il suo passato giallorosso e la sfida del Granillo:

SUL DOMINIO GIALLOROSSO NELLA STAGIONE 2019-20: “Forse allora non ci eravamo resi conto… A distanza di qualche anno s’è capito che dominare così in Serie B non è facilmente ripetibile. Noi e il Frosinone ci potremo divertire, ma le corazzate arrivano…“.

SULL’ADDIO AL BENEVENTO: “Non era stato un addio serenissimo, ma poi abbiamo chiarito. In A meritavamo di salvarci, sono successe cose che ci hanno innervosito, la retrocessione non è dipesa solo da noi. Ma il presidente Vigorito, dopo i miei genitori, è stata la prima persona a cui ho detto che sarei diventato papà. Rivedo il suo entusiasmo in Saladini, mio attuale proprietario. Ho sempre nel cuore Benevento e anche Venezia, dove due sabati fa sono stato accolto benissimo“.

SUL RAPPORTO CON CELLINO: “Quando vieni esonerato due volte in zona Serie A con una pec, senza una telefonata, violando una clausola, è ingiusto. Forse erano in imbarazzo anche lui e il d.s. Marroccu per questa decisione, non so. Restano i bei ricordi di squadra e tifosi, mio figlio è nato lì e ho casa lì. Peccato, si poteva costruire qualcosa, avevamo anche il record di vittorie esterne“.

SULL’ATTUALE RENDIMENTO DELLA REGGINA: “Se dico che me lo sarei aspettato sarei bugiardo. Quando a Formentera ho conosciuto Saladini mi è tornata la voglia di allenare. Dopo Brescia ero giù. Mi ha telefonato il presidente Cardona, poi mi ha cercato lui e tre ore dopo era da me a cena. Ha toccato le corde giuste anche con la mia compagna Angela. Ho chiesto un triennale perché questo deve essere l’anno zero, poi dovremo puntare ai playoff e infine vincere. Ora siamo lì, non ci esaltiamo: ci sono avversari fortissimi. Come si fa a dire che Genoa, Parma, Cagliari o anche Benevento non sono forti?“.

SUL REPARTO OFFENSIVO AMARANTO E SU MENEZ: “Santander è infortunato, ho Menez e punto su di lui. Siamo il miglior attacco perché portiamo tanti giocatori dentro l’area, ma andando avanti potremo usare due punte come a Venezia nella ripresa. Menez mi conosce, sa che la cosa più importante è il gruppo. Al Milan con me fece 16 gol, giocava come adesso da centravanti. Appena arrivato a Reggio l’ho tenuto 10 giorni a parte a correre. Poi si è messo a disposizione ed è stato impeccabile, è perfetto e i compagni riconoscono il suo valore. In B pochi ti fanno vincere da soli, forse solo Coda e Lapadula“.

SUL TALENTUOSO FABBIAN: “Bravo il nostro direttore Taibi a prenderlo. Il suo agente e Baccin dell’Inter hanno voluto che venisse qui perché con me le mezzali fanno gol. Io non lo conoscevo, Simone un pochino, ma dopo due giorni l’ho messo titolare in Coppa Italia con la Sampdoria e ha dimostrato di essere forte, al di là del quattro gol”. 

SULL’ENTUSIASMO DELLA CITTA’: “C’è un pubblico da A, con un entusiasmo da cavalcare, sapendo però che è facile cadere. Anche Saladini trascina, a volte sono io che devo calmarlo. Fino a pochi fa c’erano 25-26 gradi, ho una casa sul mare e spesso passeggio con Angela ed Edoardo sul lungomare. Qui si sta benissimo, avere i miei genitori lontani forse è l’unico dispiacere”.

SULLE SUE SCELTE: “Mi sono messo in testa alcune cose. Intanto ora ho la famiglia al primo posto. Poi penso al mio lavoro, vado dove non vengo preso in giro e posso lavorare come voglio. Senza campo sto male, certo, ma non voglio vivere un’altra brutta storia come Brescia“.

SUGLI ALTRI CAMPIONI DEL MONDO IN SERIE B: “La passione che avevamo nel 2006 è rimasta. Non siamo persone che allenano in B e dicono “ma chi me lo ha fatto fare”. Ci mettiamo tutto, sempre. La nostra chat funziona sempre, soprattutto per i compleanni perché Cannavaro li ricorda tutti: ultimo quello di Iaquinta. E poi serve per gli auguri a chi inizia una nuova avventura: è una chat emozionante, certe cose non cambiano”. 

SUL MONDIALE IN QATAR: “Senza l’Italia sembra che non ci sia il Mondiale. Però ripenso al 2006 e dico sì, lo abbiamo vinto veramente e nessuno ce lo toglie. Fa male non rivedere l’Italia, ma Mancini lavora bene per il futuro. Lo seguo poco, gli orari coincidono con i nostri allenamenti: quando si entrerà nel vivo sarà diverso. Il vero Mondiale si segue d’estate dalla spiaggia! Ho visto che qualcuno di noi del 2006 è là come Materazzi“.

SUL SECONDO FIGLIO: “Sarà una bimba: Emilia, arriva a marzo. Prima pensavo solo al mio lavoro, passione e dedizione mi distraevano da tutto. Poi quando arrivano i figli cambi e io oggi ho trovato un nuovo equilibrio“.

SULLE EMOZIONI IN PANCHINA: “Durante le partite sono ancora un po’ troppo agitato. Come professione mi sento più completo, è normale. Mi aggiorno tantissimo, ho uno staff di altissimo livello, faccio sempre le scelte che ritengo migliori e non voglio avere mai rimpianti“.

SUL RITORNO CON TAIBI: “Giocavamo insieme nel Piacenza, poi gli ho fatto un sacco di gol ma li ricorda più lui di me. Abbiamo un ottimo rapporto, è uno molto competente“.

SU UNA POSSIBILE SFIDA CONTRO IL FRATELLO: “Faremo un’amichevole con l’Inter sotto Natale. Ma prima, visto che lui rientra da Malta il 9, spero che almeno a Como l’11 riesca a venire…“.

Foto: Profilo Facebook Reggina 1914

Benevento, subito testa alla Reggina: ripresi gli allenamenti, atteso qualche rientro

Benevento, subito testa alla Reggina: ripresi gli allenamenti, atteso qualche rientro

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Il Benevento, dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico Fabio Cannavaro, ieri pomeriggio è tornato ad allenarsi sul manto erboso dell’antistadio Carmelo Imbriani. I giallorossi hanno svolto lavoro atletico in palestra, esercitazione tecnica individuale e di gruppo, possesso palla e partita finale.

Oggi, invece, la squadra ha svolto una doppia seduta di allenamento. I giocatori si sono impegnati con torelli, possesso palla, partita con sponde e partita finale. La preparazione, quindi, proseguirà nella giornata di domani, in cui è in programma un solo allenamento pomeridiano. 

La Strega sfrutterà questa settimana di sosta per preparare al meglio la sfida contro la Reggina dell’ex Inzaghi, in programma domenica 27 ore 12:30 al Granillo. Proprio per la trasferta in terra calabra sono attesi alcuni rientri nella rosa a disposizione di Cannavaro, considerando che al centro della difesa mancherà Glik, impegnato nel Mondiale in Qatar. Al posto del difensore polacco, però, ci sarà Pastina, che ha scontato la squalifica rimediata al Vigorito contro il Bari.

Dai box dovrebbero poi cominciare ad arrivare buone notizie, soprattutto per il centrocampo. I vari Acampora, Tello e Viviani, salvo eventuali ricadute in questi giorni, dovrebbero essere disponibili fin dalla sfida contro gli amaranto. Tempi più lunghi, invece, sono previsti per il rientro dei difensori El Kaouakibi e Veseli; stesso discorso vale anche per Kubica e Ciano. Da valutare giornalmente, infine, sarà l’altro attaccante attualmente fermo, Simy.

Foto: Screenshot Sky Sport

Serie B, Buffon scherza: “I playoff con Grosso, Inzaghi e Cannavaro giochiamoli a Berlino”

Serie B, Buffon scherza: “I playoff con Grosso, Inzaghi e Cannavaro giochiamoli a Berlino”

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L’estremo difensore del Parma ha scherzato così sull’approdo dell’ex compagno e Campione del Mondo 2006 Fabio Cannavaro sulla panchina del Benevento.

Quest’anno, infatti, saranno ben quattro i vincitori della vincente avventura in Germania presenti in Serie B. Oltre a Gianluigi Buffon, l’unico in attività, ed il sopra citato Cannavaro, Fabio Grosso è seduto sulla panchina del Frosinone e Filippo Inzaghi su quella della Reggina.

Queste, quindi, le parole di Gianluigi Buffon nel corso del Festival dello Sport tenutosi a Trento:

“Farò una proposta al Presidente Balata. Se dovessimo andare ai play off io con il Parma, il Frosinone con Grosso, la Reggina con Inzaghi e il Benevento con Cannavaro, sarebbe bello un quadrangolare a Berlino e giocarci la conquista della Serie A”. 

Foto: Getty Images

Benevento, Inzaghi vorrebbe un ex giallorosso alla Reggina

Benevento, Inzaghi vorrebbe un ex giallorosso alla Reggina

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Filippo Inzaghi è ufficialmente il nuovo allenatore della Reggina e, per rinforzare la sua nuova squadra, avrebbe messo nel mirino una sua vecchia conoscenza del Benevento.

Gli amaranto infatti, come riportato da Sky Sport, sarebbero entrati nella corsa per assicurarsi Federico Barba. Nella giornata di ieri vi avevamo parlato dell’interesse di Sampdoria e Pisa per il numero 93 della Strega, corteggiato ora anche dall’ex tecnico del Brescia. Il centrale romano, classe ’93, rappresenterebbe un innesto di assoluto livello per il reparto arretrato della formazione calabrese.

La trattiva potrebbe risultare difficile ma non impossibile, visto anche il recente e vincente passato che lega Inzaghi al difensore giallorosso.

Benevento, nuova avventura in panchina per l’ex Inzaghi

Benevento, nuova avventura in panchina per l’ex Inzaghi

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Filippo Inzaghi, dopo l’esperienza alla guida Brescia nella scorsa stagione, ha ufficialmente cominciato un’altra avventura in Serie B.

L’ex tecnico del Benevento, infatti, la prossima stagione siederà sulla panchina della Reggina, squadra a cui si è legato firmando un triennale. Ad annunciarlo lo stesso Presidente della formazione calabrese, Felice Saladini, sui suoi profili social.

Di seguito, dunque, il messaggio di benvenuto del Presidente Saladini a Pippo Inzaghi:

“Filippo Inzaghi è il nuovo allenatore della Reggina. Grazie per aver deciso di far parte del nostro progetto! Stiamo mantenendo sia le promesse sia i principi che avevo annunciato quando ho acquistato il Club, meno di un mese fa. Intorno alla nuova Reggina si stanno raccogliendo le forze migliori della città e dello sport. Un progetto solido basato su molto lavoro, fatti concreti e tantissimo entusiasmo.”

Vigorito sul campionato: “Vediamo cosa saremo in grado di fare, le tragedie sono altre”. Poi la stoccata a Inzaghi…

Vigorito sul campionato: “Vediamo cosa saremo in grado di fare, le tragedie sono altre”. Poi la stoccata a Inzaghi…

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Il Presidente si esprime anche sull’ipotesi Superlega: “Sarebbe la morte del calcio italiano“.

A margine dell’assemblea di Ance Benevento, tenutasi questo pomeriggio presso il Borgo degli Angeli, il Presidente del Benevento Calcio, Oreste Vigorito, ha parlato anche del cammino in campionato della formazione sannita, senza mancare di mandare – sebbene mai nominato direttamente – una stoccata all’ex tecnico Filippo Inzaghi, fresco di esonero al Brescia. Queste le sue parole: “Ci sono ancora otto partite: per gli altri sette, per noi otto. Vediamo cosa saremo in grado di fare. Le tragedie sono altre, come stiamo vedendo in queste settimane. Basterebbe che tutti ricordassero che, dopo la retrocessione dello scorso anno, abbiamo detto di voler fare un campionato competitivo, dignitoso. Non siamo mai usciti dalla zona play-off e siamo stati, in un campionato molto difficile come dimostrato dal rendimento di squadre del tipo di Crotone, Parma e Monza che si è ripreso solo ora, sempre piuttosto costanti. Le difficoltà sono state tante tra Covid, sospensione del torneo e altri fattori. Questo non è un campionato ma un terno al lotto. Chi ha il Covid ne risente e vale anche per i calciatori. Ci sono altri che sono andati via da qui da trionfatori e non finiranno nemmeno il campionato (chiaro e marcato il riferimento all’ex Inzaghi n.d.r.) e questo ci fa capire le enormi difficoltà di questo campionato. Una volta di gioca alle 14, un’altra alle 15, un’altra alle 18: i calciatori non sanno nemmeno quando mangiare. Superlega? Sarebbe la morte del calcio italiano. Credo che i campionato nazionali debbano essere composti dalle squadre di un determinato Paese; poi ci sono i tornei internazionali. Togliere certe squadre e relegarle a campionato minori non mi sembra coerente con i concetti di socializzazione e solidarietà nel calcio“.

Brescia, le parole di Inzaghi dopo l’esonero: “Assurdo, la ruota gira per tutti…”

Brescia, le parole di Inzaghi dopo l’esonero: “Assurdo, la ruota gira per tutti…”

Calcio

Fa fatica a nascondere tutta la sua amarezza per un esonero che ritiene ingiusto nel merito e nella forma, Pippo Inzaghi, ormai ex tecnico del Brescia che, con un post su Facebook, commenta così la decisione della società lombarda di sostituirlo con Corini.

Non mancano vere e proprie bordate all’ex Presidente Cellino “esonero comunicatomi via email” e ai vertici calcistici italiani “anche noi siamo dei lavoratori, abbiamo firmato dei contratti…”, tuona il tecnico nella sua lettera di addio al Brescia.

Nove mesi fa sono arrivato a Brescia carico di voglia di fare, di ritornare in una piazza calda per costruire qualcosa di bello in due anni di progetto; mi era stato chiesto un consolidamento della squadra in Serie B con un sogno playoff, dal quale era nato l’impegno della Società a non esonerarmi qualora la squadra fosse rimasta tra le prime otto, ad evidenziare che, se si fosse raggiunto l’obiettivo, nulla avrebbe potuto togliermi il posto…Chi mi conosce sa che sono ambizioso, pertanto dentro di me il sogno dei playoff è diventato un obiettivo di partenza perché sono fatto così, se non rendo e non faccio rendere al mille per mille divento pazzo…e così è stato! Sono stati mesi di costruzione e di duro lavoro, di conquiste e di inaspettati primi posti. Tra me e la città è stato subito amore…calorosa, discreta e mai caotica mi ha accolto come una famiglia! A Brescia è nato mio figlio e qui staremo per un po’. Assieme all’enorme rammarico per questo esonero, comunicato con una fredda e-mail senza nemmeno una telefonata, lascio un gruppo splendido che mi sono sudato, lascio un treno in corsa che non avrei mai voluto lasciare, ma lascio soprattutto un pezzo di me dentro ad ognuno dei miei giocatori che spero si ricorderanno che il calcio si basa sul rispetto, sulla professionalità, sull’appartenenza e sull’amore verso questo sport. Mi sarebbe piaciuto divertirmi ed arrivare fino in fondo a questo anno incredibile…Ma si sa! Anche questo è il calcio, fatto di alti, di bassi e di colpi di scena. Dopo 30 anni nel calcio che conta continua ancora a stupirmi ed io amo questo sport anche per questo! Finisce questa avventura così…Senza alcun rammarico; con grande dignità lascio il testimone a chi verrà dopo di me augurandogli ogni vittoria possibile per questa città che merita davvero tanto! Ci tengo però a concludere con una riflessione che verrà approfondita nelle sedi competenti…Seppur privilegiati, anche noi sportivi siamo dei lavoratori, soggetti ad obblighi, doveri e diritti; sottoscriviamo contratti di lavoro come chiunque nel mondo del lavoro, che prevedono diritti e soprattutto i doveri. Trovo assurdo che in uno Stato come l’Italia che per l’appunto è una “Repubblica basata sul lavoro”, le alte cariche dello sport non assumano responsabilità per tutelare gli impegni contrattuali, scaricandole da una persona all’altra. Ma sono sicuro che la ruota giri sempre per tutti e dopo la tempesta venga sempre la quiete. Grazie a tutto Brescia e grazie a tutti voi Bresciani. Ad maiora. Pippo“.

Brescia, ufficiale l’esonero di Inzaghi: il comunicato della società

Brescia, ufficiale l’esonero di Inzaghi: il comunicato della società

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Il Presidente Massimo Cellino ha deciso di sollevare Filippo Inzaghi dal suo incarico di allenatore del Brescia. L’ex tecnico del Benevento, nonostante il quinto posto in classifica e la clausola presente sul contratto, nel pomeriggio è passato al centro sportivo di Torbole Casaglia per ritirare i suoi effetti personali.

La seduta di allenamento, prevista oggi alle 15:00, è stata diretta da Eugenio Corini. L’ex tecnico del Lecce, quindi, comincia oggi la sua terza avventura sulla panchina delle Rondinelle.

Questo, infine, il comunicato ufficiale della società biancoazzurra:

Brescia Calcio comunica di aver sollevato dall’incarico di tecnico della Prima Squadra Filippo Inzaghi. Il Club ringrazia l’allenatore piacentino per il lavoro svolto rivolgendogli un sincero in bocca al lupo per il prosieguo della carriera“.

Brescia, Inzaghi pronto a denunciare il club

Brescia, Inzaghi pronto a denunciare il club

Calcio
Intanto, il Presidente delle Rondinelle, Massimo Cellino, ha praticamente chiuso per il ritorno di Eugenio Corini.

Stando a quanto riportato da Gianluca Di Marzio, è tutto fatto tra il Brescia del Presidente Massimo Cellino ed Eugenio Corini. L’ex tecnico, tra le altre, del Lecce, sarebbe quindi pronto ad allenare le Rondinelle per la terza volta in carriera. Sarebbe stato trovato l’accordo fino al 2023, con opzione in caso di conquista della Serie A esercitabile solo da Corini.

Nelle ultime ore, però, nuovi dettagli e complicazioni starebbero emergendo, legate soprattutto al contratto di Filippo Inzaghi. Si è sentito spesso parlare, infatti, delle clausole presenti sul contratto che lega il Brescia Calcio all’ex allenatore del Benevento. Il tecnico dei biancoazzurri tutt’ora in carica, come riportano i colleghi di bresciaingol.com, sarebbe addirittura pronto a denunciare la società guidata da Cellino, portandola davanti al Collegio Arbitrale. Se quest’ultimo dovesse dare ragione a Pippo Inzaghi, il contratto firmato dal Brescia con Corini non sarebbe valido.

Una vicenda, quest’ultima, non nuova per il Presidente Cellino. Già ai tempi del Cagliari, infatti, l’attuale Presidente della società lombarda fu costretto a risarcire Davide Ballardini.

Foto: Brescia Calcio