Benevento-Udinese, le probabili formazioni: un paio di dubbi per Inzaghi

Benevento-Udinese, le probabili formazioni: un paio di dubbi per Inzaghi

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Per il Benevento è la prima di sei finali in cui si giocherà le proprie chance di evitare la retrocessione. L’obiettivo per i ragazzi di Inzaghi è uno e soltanto uno: battere l’Udinese, per ritrovate così ritrovare quella vittoria in casa che manca dal lontano 29 dicembre e tenere a distanza di sicurezza il Cagliari.
Dal canto loro, però, i friulani, dopo un periodo di flessione, soprattutto dal punto di vista dei risultati, cercano nel Sannio il proprio riscatto e gli ultimi punti che mancano alla matematica permanenza in serie A. Benevento-Udinese, in programma quest’oggi alle 12.30, sarà questo e tanto altro.

In foto Gianluca Lapadula. L’italo-peruviano sarà confermato al centro dell’attacco sannita

QUI BENEVENTO – Purtroppo Inzaghi, per la difficile e fondamentale sfida con i bianconeri di Gotti, deve rinunciare a ben sei calciatori. Fuori dalla lista dei convocati, difatti, oltre a Moncini, Foulon e Tuia, anche Caprari, Tello e Letizia. Con ogni probabilità, anche se sarà motivo di riflessione sino all’ultimo, il tecnico confermerà il 3-5-2 di Genova. In porta, chiaramente, Montipò; difesa a tre che vedrà da destra verso sinistra: Glik, Barba e Caldirola. A meno di stravolgimenti, certa la conferma di Viola nel ruolo di play-maker, con Hetemaj e Ionita ai suoi lati. Occhio, però, anche a Dabo che è sembrato in ripresa nelle ultime settimane e si candida per una maglia da titolare. Sugli esterni Depaoli a destra e Improta a sinistra. In avanti sicuro del posto Lapadula; scalpita Iago Falque: lo spagnolo è in ballottaggio con Gaich ma quest’ultimo è leggermente favorito.

QUI UDINESE – Recupero importante per Gotti che ritrova Rodrigo De Paul, assente col Cagliari per squalifica.
Davanti a Musso, Becao e Nuytinck con uno tra Bonifazi e Samir a completare il terzetto. Detto del rientro di De Paul, Pereyra dovrebbe giocare trequartista con Walace e Arslan dal lato opposto rispetto a De Paul. Sugli esterni Zeegelaar e Larsen. Llorente unica punta.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

BENEVENTO (3-5-2): Montipò; Glik, Barba, Caldirola; Depaoli, Hetemaj, Viola, Ionita, Improta; Gaich, Lapadula. A disp.: Manfredini, Gori, Lucatelli, Pastina, Diambo, Dabo, Schiattarella, Insigne, Iago Falque, Sau, Di Serio. All. Filippo Inzaghi

UDINESE (3-5-2): Musso; Bonifazi, Becao, Nuytinck; Larsen, Arslan, Walace, De Paul, Zeegelaar; Pereyra; Llorente. A disp.: Gasparini, Scuffet, Ouwejan, Samir, Molina, De Maio, Makengo, Micin, Okaka, Braaf, Forestieri. All. Luca Gotti

ARBITRO: Maurizio Mariani di Aprilia

ASSISTENTI: Mattia Scarpa di Reggio Emilia e Christian Rossi di La Spezia

QUARTO UOMO: Matteo Marchetti di Ostia Lido

VAR: Daniele Doveri di Roma1; AVAR: Salvatore Longo di Paola

Foto: Benevento Calcio

Il Benevento “RicominciA dal 10”: Viola l’arma in più per la salvezza

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Esistono, nel calcio, due tipi di calciatori: quelli che giocano a calcio e quelli che dipingono, creano calcio.
Nicolas Viola, evidentemente, fa parte della seconda categoria. Eppure, il talento reggino di Oppido Mamertina, è uno di quelli che ha dovuto conquistarsi sul campo, con sudore e sacrificio, il grande palcoscenico della Serie A.
Dove sono nato c’era poco. La mia famiglia e un pallone. Era tutto quello che avevo. Il calcio è stata la mia salvezza”, l’ammissione intima del dieci giallorosso, qualche tempo fa, ai microfoni di gianlucadimarzio.com.
La strada per arrivare nel calcio dei grandi è stata lunga ed irta di ostacoli. Prima che l’arrivo, determinante è stato il percorso che ha condotto Viola alla massima serie, in quella categoria già assaporata ai tempi della Reggina prima e del Palermo poi.

Nicolas Viola | Sky Sport
Nicolas Viola alla Reggina (Sky Sport)

Ma quello era un altro Viola, giovane e ben lontano dall’uomo che è diventano oggi.
La svolta, come ama ricordare Nicolas, avviene al Benevento, prima sotto la guida di Baroni Grazie a lui ho ricominciato a esprimermi ad alti livelli” e poi, soprattutto, di De ZerbiHa cambiato tutto. E’ stato fondamentale. Mi ha dato una consapevolezza diversa di me stesso“. Dopo l’anno di transizione vissuto con Bucchi, che spesso gli preferiva Crisetig, la consacrazione definitiva con Inzaghi nella scorsa stagione: 10 reti totali, di cui ben 9 in campionato in cui è stato per lunghi tratti il miglior marcatore del Benevento dei record e soprattutto leader tecnico indiscusso dell’undici giallorosso. Fino all’infortunio che, ben presto, assume le sembianze di un vero e proprio calvario. Insomma proprio nel momento della maturazione massima, quando le porte di quella serie A tanto cercata e agognata si stanno per schiudere nuovamente, ecco un nuovo ostacolo da superare.

L'ex Reggina Nicolas Viola da impazzire: tripletta con la maglia del  Benevento [FOTO] | Stretto Web
Nicolas Viola dopo la tripletta contro il Trapani nella stagione 2019/2020

Con caparbietà non ho mai mollato. Sono cresciuto dal punto di vista umano, i momenti duri non sono mancati ma non ho mai smesso di mollare“, dirà al rientro dopo uno stop lungo più di sette mesi. Il ritorno in campo, da titolare contro il Torino, va probabilmente anche oltre la sua immaginazione: gioca tutti e 90 minuti, trovando all’esordio anche il suo primo gol su calcio di rigore. I minuti accumulati nelle successive giornate di campionato gli permettono di trovare ben presto una condizione più che accettabile e sempre in crescendo, il ché gli consente di essere tra i protagonisti della storica vittoria dello Stadium con la Juve.

Esigenze di natura tattica, però, lo relegano in panchina con Parma, Sassuolo e Lazio, con Inzaghi che gli preferisce, nel ruolo di play, Schiattarella. Proprio a Roma, subentrato nell’ultima mezz’ora al centrocampista di Mugnano, è protagonista assoluto del tentativo di rimonta dei sanniti, realizzando un gol, il terzo fino a quel momento (dopo quello all’esordio con il Toro e il gioiello realizzato a Bologna) e un assist. L’evidenza del suo ottimo stato di forma induce il tecnico giallorosso a riaffidargli il centrocampo sannita nella prima delle sette finali di questo rush finale di stagione.

Viola, che gol in Bologna Benevento: Skorupski sbaglia, magia di tacco.  VIDEO | Sky Sport
Il gol di tacco segnato contro il Bologna (Sky Sport)

Nicolas non delude, anzi. Con il Genoa, prende per mano la squadra sotto il profilo tecnico, risultando tra i migliori in campo, se non il migliore, realizzando il suo quarto gol e l’assist per la rete del momentaneo 2-1 firmata da Lapadula e, soprattutto, dal punto di vista della personalità e del coraggio, qualità che erano mancate alla squadra sino a quel momento e che nella sfida del Ferraris, forse anche grazie a Nicolas, è parso di rivedere. Ma il cambio di mentalità, Viola cerca di imporlo non solo in campo ma anche fuori, quando nelle interviste post-partita, dimostra di aver centrato il problema: “Dobbiamo giocare per vincere. Bisogna avere il coraggio di giocare, stare sereni anche con la palla al piede. Le partite ora valgono doppio e non si possono più sbagliare“.

Impossibile, dunque, fare a meno della sua classe e della sua personalità in questa fase finale di stagione. Inzaghi lo sa bene e per questo nella delicatissima sfida con l’Udinese di domenica si affiderà ancora al dieci per conquistare quella vittoria casalinga che manca da troppo tempo (dal 20 dicembre contro il Genoa) e che potrebbe rappresentare un primo, importante, passo verso la salvezza. La permanenza in Serie A è troppo importante e primaria rispetto a tutti gli altri discorsi, anche quelli legati ad aspetti di natura personale come contratti in scadenza. Viola, il cui accordo con la società sannita scade il prossimo giugno, lo ha sempre ribadito “Ci sarà tempo. Già un’altra volta con il presidente Vigorito e il direttore Foggia abbiamo trovato l’accordo in pochi minuti. Non ho mai pensato di andar via dal Benevento. desso bisogna pensare solo alla salvezza, che è la cosa più importante“. Come dargli torto.

Foto: Mario Taddeo

Inzaghi avvisa la Lazio: “Vogliamo stupire tutti e compiere un’altra impresa”

Inzaghi avvisa la Lazio: “Vogliamo stupire tutti e compiere un’altra impresa”

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Il tecnico giallorosso, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato della sfida con la squadra del fratello Simone dando diversi indizi sulla formazione con la quale i sanniti scenderanno in campo domenica all’Olimpico.

di Gerardo De Ioanni

Il tecnico del Benevento, Filippo Inzaghi, ha presentato così in conferenza stampa il match di domenica che vedrà impegnati i giallorossi all’Olimpico in casa della Lazio del fratello Simone.

Stiamo bene, i ragazzi si stanno allenando seriamente e mi aspetto una grande prestazione“. Esordisce così il trainer piacentino che poi prosegue: “Per far risultato contro la Lazio ci vorrà un grande Benevento. Non scopro io la Lazio, è una squadra piena di grandi calciatori. Noi, però, con abnegazione e voglia possiamo fare stupire tutti e renderci autori di imprese straordinarie come già dimostrato in passato. Ci crediamo molto, vogliamo fare una grande gara“.

SUI SINGOLI E SULLA CONDIZIONE FISICA – “Mancheranno solo Moncini e Foulon. Avere tutta la rosa a disposizione è un grande vantaggio. Letizia dal primo minuto? Abbiamo voglia di farlo giocare, però dobbiamo stare attenti e preservarlo. Viene da uno stop molto lungo. Devo ancora decidere se farlo giocare con la Lazio o con il Genoa (mercoledì nel turno infrasettimanale n.d.r.)“.

SUL MODULO –  “Il modulo lo scelgo in base ai calciatori che mando in campo. Non è il sistema di gioco a farci vincere le partite, bensì l’atteggiamento che abbiamo avuto con Juve, Parma e Sassuolo. Abbiamo tre partite in sette giorni e, quindi, avremo bisogno di tutti. Sceglierò in base alla condizione fisica e, di conseguenza, poi deciderò il modulo. Barba centrale? Lo può fare bene, anche a quattro. In caso di difesa a tre Glik scivolerà sulla destra; ma Barba può giocare anche come terzino sinistro“.

SU IMPROTA – “Il suo ruolo ideale è quello di mezzala ma deciderò dove impiegarlo in base al modulo e alle necessità che avremo“.

DUE TRASFERTE CONSECUTIVE: LAZIO E GENOA – “Sono concentrato solo sulla mia squadra, non sono preoccupato da ciò che ci aspetta. Bisogna pensare ad una partita alla volta: ora testa a quella di domenica. La squadra ci crede molto“.

SUL FRATELLO SIMONE – “Spero che possa essere in panchina; mi dispiacerebbe molto se non dovesse riuscire ad essere presente (il tecnico biancoceleste è stato fermato dal Covid n.d.r.). Mi auguro di vederlo guarito“.

Foto: Benevento Calcio

Lazio, Leiva in dubbio per il Benevento. Due rientri per Inzaghi

Lazio, Leiva in dubbio per il Benevento. Due rientri per Inzaghi

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In casa biancoceleste proseguono i lavori in vista della sfida di domenica contro il Benevento. Ancora assente Simone Inzaghi, in attesa di conoscere l’esito del tampone e di capire, dunque, se potrà riabbracciare il fratello Filippo.

La seduta di allenamento è stata, quindi, guidata dallo staff del tecnico laziale. Oltre al tecnico, assenti anche Caicedo, che salterà comunque il match per squalifica, Leiva e Armini. Per quanto concerne il play ex Liverpool le sue condizioni sono da valutare e non è certa la sua presenza domenica pomeriggio all’Olimpico. I problemi a metà campo non si esauriscono con i problemi di condizione del brasiliano perché anche Cataldi, ex di turno avendo giocato col Benevento nella stagione 17/18, non è al meglio e, difatti, non ha concluso la seduta ma ha abbandonato il campo anzitempo con un fisioterapista. Differenziato, invece, per il difensore Luiz Felipe, ancora lontano dal poter essere utilizzato.

Intanto, per il Benevento, Inzaghi (Simone), recupererà Lazzari e Correa che rientrano dalla squalifica: l’argentino sostituirà Caicedo al fianco di Immobile e l’ex Spal tornerà sulla propria fascia di competenza.

Foto: SS Lazio

Inzaghi: “Consigli decisivo, avremmo meritato il pareggio”

Inzaghi: “Consigli decisivo, avremmo meritato il pareggio”

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Così mister Filippo Inzaghi, al termine di Benevento- Sassuolo: “Ho visto tanto Consigli, sinceramente. Il primo tempo -dichiara Inzaghi a Ottochannel- è stato equilibrato e Montipo‘ non ha fatto una parata. Anzi, abbiamo avuto due belle occasioni con Sau e Depaoli. Poi abbiamo preso un gol evitabile: Boga non ha dovuto scartare nessuno. Poi nella ripresa Consigli si è superato e i ragazzi avrebbero meritato il pari. Gli otto punti di vantaggio sono importanti ma è chiaro che bisogna completare l’opera“.

Sulla salvezza – “Noi ci abbiamo sempre creduto e siamo stati bravi a stupire tutti, non essendo mai immischiati nelle ultime tre. Abbiamo otto partite e dobbiamo fare quei 7/8 punti che ci servono per compiere un’impresa incredibile per il Benevento. Sono contento anche dei rientri di Letizia e Iago Falque che mi permettono di fare anche altre scelte“.

Pressione? -“Io penso che la pressione ce l’abbia di più chi deve inseguire. Quello fatto finora deve darci il coraggio di fare quello che dobbiamo. Non vedo giocatori impauriti, anzi qualcuno lo vedo maturato. Poi col Sassuolo ci sta di perdere, è una formazione piena di nazionali. Mi dà fastidio come abbiamo preso gol perché non è nel nostro DNA. Poi ci ha pensato Consigli che, secondo me, merita la Nazionale. Alla fine credo che avremmo meritato il pari“.

Foto: Benevento Calcio

Benevento, col Sassuolo un’occasione da non perdere

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In caso di vittoria, i giallorossi farebbero un enorme salto in avanti in classifica, ponendo una seria ipoteca sulla salvezza. 

di Gerardo De Ioanni

Il Benevento ha domani contro il Sassuolo un’occasione da non perdere per blindare -o quasi- la salvezza. Viste le contemporanee sconfitte di Parma, Cagliari, Fiorentina e Genoa, in caso di successo contro l’undici di De Zerbi, i giallorossi scavalcherebbero ben tre squadre in classifica, raggiungendo la dodicesima posizione, a quota 33 punti, in coabitazione con l’Udinese, con la quale, però, il Benevento ha gli scontri diretti a favore (almeno per ora, in attesa del ritorno)

Al di là dell’interessante balzo in avanti in classifica, ciò che più conterebbe, con un’eventuale vittoria, sarebbe l’allungo – probabilmente decisivo- sul Cagliari (fermo a 22 punti) che, dopo la sconfitta di oggi contro l’Inter, è sempre più solo al terzultimo posto e che sarebbe portato a distanza di sicurezza con addirittura 11 punti di vantaggio. Un patrimonio, evidentemente, importante con 8 match ancora da giocare da qui alla fine del campionato.

Chiaramente, di tutto ciò i giallorossi sono ben consapevoli, come ammesso dallo stesso Inzaghi in conferenza, il quale ha sottolineato l’importanza di una eventuale vittoria contro il Sassuolo.

Foto: Benevento Calcio

Foggia: “Puntiamo a fare 40 punti per evitare sorprese. Sul futuro di Gaich e sui rinnovi…”

Foggia: “Puntiamo a fare 40 punti per evitare sorprese. Sul futuro di Gaich e sui rinnovi…”

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Il direttore sportivo del Benevento, Pasquale Foggia, ha fatto il punto della situazione in casa giallorossa nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport. Tanti i temi affrontati dal dirigente napoletano. Di seguito un estratto dell’intervista.

SULLA LOTTA SALVEZZA – “Dobbiamo continuare ad avere lo stesso atteggiamento mostrato finora. Bisogna stringere i denti per un altro mesetto da qui alla fine e portare a casa i punti che servono per mettersi al riparo da ogni sorpresa. Quanti punti servono ancora? Tutti dicono che potrebbero bastare anche 37-38, noi puntiamo a farne 40 per andare sul sicuro. Se ne dovessero servire di meno, meglio ancora.

Se dovessimo raggiungere la salvezza rimarrà nella storia di questo club. Abbiamo fatto due apparizioni in serie A e la prima non è stata felice, questa invece sarebbe storica come il campionato di serie B dello scorso anno. Per il Benevento sarebbe una soddisfazione infinita“.

SUL MERCATO – “Fare mercato in una società piccola come la nostra è durissima se non hai un progetto in testa che parta da lontano. Una neopromossa che non ha blasone deve lavorarci tanto prima di arrivare a determinati elementi. Per questo sottolineo tanto quello che stanno facendo i nostri calciatori: siamo arrivati a questo punto della stagione senza entrare mai in zona rossa, questo fa capire una volta in più il valore di ciò che stiamo facendo“.

LA VITTORIA DI TORINO CONTRO LA JUVE – “Io e il Presidente siamo rimasti a lungo sui gradoni dello stadio dopo il fischio finale senza neanche parlare. E’ stato un momento bellissimo“.

SU GAICH – “Lo seguivo da tempo, l’idea di prenderlo ce l’avevamo sin da marzo dello scorso anno. Adolfo è un giocatore che mi è sempre piaciuto, giovane ma di grande personalità. L’avevo visto giocare davanti a 50-60 mila spettatori, segnare un gol al River, senza battere ciglio, mostrando la “garra” che serve in campo e fuori. Per me rimane un attaccante che ha ampi margini di miglioramento e neanche lui sa dove può arrivare. Se ci salviamo rimarrà con noi: abbiamo l’opzione per il secondo anno di prestito, senza condizioni. Dipende solo da noi“.

SULLA QUESTIONE RINNOVI – “Ci sono stati degli approcci, appena sarà possibile ci siederemo a tavolino per parlarne. Oggi è fuori discussione che il sogno da raggiungere è quello di “tutti” e non quello del “singolo”. Una volta arrivata la salvezza faremo quello che serve“.

SULLA SFIDA DE ZERBI-INZAGHI – “Possiamo dire che li abbiamo azzeccati entrambi. Sono contento per Roberto che è un allenatore che ha un grande futuro davanti a sé. Credo sia destinato a un top club e non solo in Italia. Pippo è sulla stessa scia, magari con un’interpretazione diversa di calcio. Ma anche lui è destinato ad una grande carriera in panchina. Possiamo dire che il Benevento porta bene agli allenatori“.

SUL PROPRIO FUTURO – “Tra me e il Presidente c’è sintonia su tutto. Il mio futuro? Sono giovane e non sono abituato ad andare di fretta“.

Foto: screen Sky

Pirlo: “La sconfitta con il Benevento ci ha tolto dalla lotta per lo scudetto”

Pirlo: “La sconfitta con il Benevento ci ha tolto dalla lotta per lo scudetto”

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Nel post Juventus-Napoli, partita vinta dai bianconeri per due reti ad una e valida per il recupero della terza giornata di campionato, il tecnico della Vecchia Signora, Andrea Pirlo, è tornato a parlare della sconfitta subita con il Benevento.

Queste le sue parole al riguardo: “Quando giochi per la Juventus gli obiettivi devi conquistarli, non sceglierli. In Champions avevamo una chance, ma purtroppo abbiamo preso un brutto colpo. Poi abbiamo perso col Benevento e questo ci ha tolto dalla lotta per lo scudetto. Sono state due delusioni grandi. La Champions era una cosa che volevamo portare avanti, vedere le partite ieri sera ci ha dato grande rabbia perché potevamo essere una di quelle“.

Foto: profilo Facebook Andrea Pirlo

Benevento, ripresa la preparazione in vista del Sassuolo: Moncini unico assente

Benevento, ripresa la preparazione in vista del Sassuolo: Moncini unico assente

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Archiviato il pari con il Parma di sabato scorso, il Benevento ha ripreso a lavorare per preparare al meglio il posticipo di lunedì sera che lo vedrà impegnato in casa contro il Sassuolo dell’ex Roberto De Zerbi. Proprio l’ex allenatore giallorosso, oggi alla guida della formazione neroverde, ha confermato la propria linea rispetto al non utilizzo dei calciatori rientrati dalla Nazionale (dove si è creato un vero focolaio) e anche nel recupero contro l’Inter ha escluso dalla lista dei convocati a scopo precauzionale Locatelli, Muldur e Ferrari.

Tornando al Benevento, questo pomeriggio, sul rettangolo verde dell’Antistadio Carmelo Imbriani, i giallorossi hanno effettuato riscaldamento a secco e lavoro aerobico.

Unico assente Gabriele Moncini che già non ha preso parte alla sfida con il Parma. Per il resto Inzaghi potrà fare affidamento sull’intera rosa, nella speranza che questi giorni che mancano alla gara di lunedì siano utili per permettere a Letizia, già tornato in campo negli ultimissimi minuti del match di sabato, ma soprattutto allo spagnolo Iago Falque di acquisire la miglior condizione. Potrebbero essere proprio questi ultimi due le armi vincenti del Benevento in questo rush finale di campionato.

Foto: Benevento Calcio

Benevento fermato sul pari dal Parma, al Vigorito finisce 2-2. Il tabellino

Benevento fermato sul pari dal Parma, al Vigorito finisce 2-2. Il tabellino

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Al Ciro Vigorito il Benevento affronta il Parma nella 29a giornata del campionato di Serie A. Inzaghi si affida ancora al 3-5-2, con Schiattarella in regia e la coppa Lapadula-Gaich in attacco. D’Aversa ritrova Gervinho e punta sull’esperienza di Pellè e la freschezza di Man in avanti.

Primo quarto d’ora di studio per le due squadre che non vogliono scoprirsi e cercano di capire come far male l’una all’altra. La prima a capirlo è il Benevento che al minuto 23 passa in vantaggio grazie alla rete di Glik, bravo a sfruttare una sponda aerea di Barba sugli sviluppi di un corner: primo gol in giallorosso per il forte difensore polacco. I giallorossi, una decina di minuti dopo, hanno anche l’occasione per raddoppiare: velo di Lapadula, palla a Gaich che serve in profondità l’italo-peruviano che, però, non controlla al meglio la sfera e da ottima posizione spara addosso a Sepe. La prima frazione termina con la Strega avanti per 1-0 e con i ducali quasi mai pericolosi dalle parti di Montipò.

La musica, però, cambia nella ripresa. D’Aversa si presenta nella seconda metà di gioco con due nuovi calciatori: fuori Laurini e Brugman per Busi e Kurtic. Proprio quest’ultimo, al minuto 55, regala il pari agli emiliani, insaccando alle spalle di Montipò sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Solo 4 minuti dopo il Parma trova addirittura il vantaggio: ancora un corner, impatta Gagliolo ed è gol. Per fortuna degli uomini di Inzaghi l’azione è viziata da un fuorigioco, non segnalato dalla terna arbitrale che, imbeccata dal Var, si ravvede e annulla la rete.

Il Benevento riesce a tramutare la paura di andare sotto in energia per riaffacciarsi nella metà campo avversaria e alla fine di un ciclo di tre calci d’angolo consecutivi, sempre battuti dal subentrato Caprari, trova il nuovo vantaggio con il moldavo Ionita (67′) che realizza, così, la seconda rete casalinga consecutiva, dopo quella alla Fiorentina. Il Parma non ci sta, D’Aversa manda in campo tutto ciò che gli offre la panchina: dentro Mihaila, Conti e Cornelius, con quest’ultimo che va a far coppia con Pellè al centro dell’attacco, con i due albanesi sugli esterni per un offensivo 4-2-4. L’azzardo di D’Aversa paga i dividendi al minuto 88′: quando il match, nonostante il forcing ducale, sembrava indirizzato in favore del Benevento, ecco che proprio il giovane Mihaila trova la rete del definitivo 2-2.

Un pari che ha certamente un retrogusto amaro per il Benevento per come è maturato ma che, stante le sconfitte di Spezia e Cagliari, il pari tra Genoa e Fiorentina e il pari del Torino, consente ai sanniti di tenersi ancora ben lontani dalla zona calda; anzi, il vantaggio sul terzultimo posto occupato dal Cagliari è ora di 8 lunghezze.

Benevento (3-5-2): Montipò; Tuia, Glik, Barba; Depaoli (88′ Letizia), Ionita, Schiattarella, Hetemaj, Improta; Lapadula (64′ Caprari), Gaich (79′ Di Serio). All. Inzaghi

Parma (4-3-3): Sepe; Laurini (45′ Busi), Bani, Osorio, Gagliolo; Hernani (85′ Conti), Brugman (45′ Kurtic), Kucka (77′ Mihaila); Man, Pellè, Gervinho (77′ Cornelius). All. D’Aversa

Arbitro: Massa di Imperia

Marcatori: 23′ Glik (B), 55′ Kurtic (P), 67′ Ionita (B), 88′ Man (P)

Ammoniti: 48′ Bani (P), 76′ Hetemaj (B), 84′ Di Serio (B)

Foto: Dazn