Benevento-Crotone, le probabili formazioni

Benevento-Crotone, le probabili formazioni

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Alla fine si farà: Benevento-Crotone, a rischio a causa del focolaio Covid che ha colpito la formazione sannita, si giocherà. L’ufficialità è arrivata nella giornata di ieri (leggi QUI), con la notizia della negativizzazione di tutti i dieci calciatori giallorossi contagiati.

Le certezze, almeno in casa Benevento, però, si riducono a queste. Perché, sono tanti i dubbi che avvolgono queste ore: dalla formazione che mister Caserta sceglierà per la sfida ai pitagorici, alle condizioni dei singoli che non avendo potuto, molti di loro, allenarsi negli ultimi giorni, non può essere delle migliori. E’ chiaro, quindi, che i due fattori siano concatenati e che l’undici iniziale sarà fortemente condizionato dallo stato di salute dei giallorossi: “Molti non hanno i novanti minuto, qualcuno nemmeno cinquanta“, ha tuonato ieri il tecnico in conferenza stampa.

Sta di fatto che di fronte, il Benevento, avrà una formazione – il Crotone – in piena crisi e che non ha ancora conquistato un successo interno e che, in generale, non vince dallo scorso18 dicembre, quando superò tra le mura amiche il Pordenone (4-1).

QUI BENEVENTO – Per la sfida con i calabresi, Caserta – come ammesso in conferenza stampa – è costretto a fare la conta e vedere chi potrà o meno scendere in campo, in virtù del tornado Covid che si è abbattuto la scorso settimana sulla squadra. Le certezze sono poche: Glik in difesa, la presenza di Improta (probabile nel ruolo di terzino destro data l’indisponibilità di Letizia e le condizioni precarie di Elia, a meno che non si scelga Gyamfi), Lapadula (e forse Farias), in attacco. Per il resto formazione completamente da inventare e che dovrebbe vedere: Paleari in porta, Improta e Foulon terzini, Glik e Vogliacco (favorito su Pastina) al centro. In mediana, Ionita e Tello dovrebbero essere gli scudieri di Petriccione. In avanti, come detto: Lapadula, Farias e, molto probabilmente, Brignola, stante l’assenza di Insigne.

QUI CROTONE – Come detto, quello che è arrivato ieri sera nel Sannio è un Crotone in crisi assoluta. Per arricchire il dato statistico già sviscerato in precedenza, si può sottolineare come i pitagorici non vincano una gara in trasferta dallo scorso 25 aprile quando si imposero al Tardini di Parma per 4-3. Era Serie A all’epoca: da quel momento, 4 pareggi e 13 sconfitte in 17 incontri disputati. In quella che potrebbe rappresentare l’ultimissima chance per rientrare in corsa per un posto play-out, Modesto lancia Kone e Kargbo in avanti con Maric vertice alto.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

BENEVENTO (4-3-3): Paleari; Improta, Glik, Vogliacco, Foulon; Ionita, Petriccione, Tello; Brignola, Lapadula,, Farias. A disposizione: Manfredini, Tartaro, Pastina, Gyamfi, Masciangelo., Talia, Acampora, Calò, Elia, Sau, Forte, Moncini. All. Fabio Caserta
Indisponibili:, Viviani, Barba, Insigne, Letizia, Muraca
Squalificati: Nessuno. Diffidati: Letizia, Ionita Calò, Barba

CROTONE (3-4-2-1) Festa; Nedelceauro, Canestrelli, Golemic; Calapai, Estevez, Awua, Sala; Kargbo, Kone, Maric. A disposizione: Saro, Cuomo, Schnegg, Giannotti, Nicoletti, Vulic, Schirò, Cangiano, Marras, Mulattieri, Adekanye, Borello. All. Francesco Modesto
Indisponibili: Serpe, Mondonico
Squalificati: Nessuno. Diffidati: Sala, Vulic

ARBITRO: Antonio Giua di Olbia; ASSISTENTI: Claudio Gualtieri – Marco D’Ascanio

QUARTO UFFICIALE: Marco Emmanuele VAR: Livio Marinelli AVAR: Gianluca Sechi

Ucraina, Lapadula: “Tutta la solidarietà a chi sta vivendo da vicino l’orrore della guerra. Nella mia vita ho sempre…”

Ucraina, Lapadula: “Tutta la solidarietà a chi sta vivendo da vicino l’orrore della guerra. Nella mia vita ho sempre…”

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L’attaccante giallorosso, Gianluca Lapadula, con un post sui propri canali social ha voluto esprimere la propria solidarietà verso il popolo ucraino, vittima dell’invasione della Russia di Putin.

In questo momento di tensione -scrive Lapadula – sento di dare tutta la solidarietà a chi sta vivendo da vicino l’orrore della guerra. Nella mia vita ho sempre praticato la tolleranza, ricevuto accoglienza in ogni nazione in cui sono stato ospitato e creduto nella fratellanza fra persone. Per me è l’unico modo di essere davvero umani. E così credo nella popolazione Russa e Ucraina, in quella parte che crede nella solidarietà e nella difesa dei più deboli, in quella parte che sa che i confini fra territori esistono solo nelle cartine geografiche“.

Non è il primo calciatore del Benevento a manifestare pubblicamente la propria vicinanza all’Ucraina rispetto a quanto sta accadendo negli ultimi giorni. Già il difensore polacco Glik, ad esempio, aveva postato una storia instagram con le mani volte in preghiera e i colori della bandiera ucraina a fare da sfondo.

Benevento, le parole di Lapadula dopo il ritorno in campo

Benevento, le parole di Lapadula dopo il ritorno in campo

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Questa sera, nella sfida contro il Como, Gianluca Lapadula è tornato a vestire la maglia giallorossa. L’ultimo match disputato con il Benevento in Serie B risaliva al 10 dicembre scorso, nella trasferta contro la Ternana. Quel venerdì sera l’attaccante peruviano siglò la doppietta che decise il match, ed il rapporto con la famiglia giallorossa sembrava andasse a gonfie vele. Cinque giorni dopo invece, in Coppa Italia, disputò venti minuti al Franchi contro la Fiorentina.

Quel che è successo poi lo sappiamo tutti: la comunicazione a Mister Caserta di non voler scendere in campo contro il Monza, al ritorno dalla sosta, il deferimento e l’esclusione continua dalla lista dei convocati. Questa settimana, invece, Lapadula ha rivolto le dovute scuse al Presidente Vigorito, al tecnico ed al gruppo squadra, guadagnandosi la chiamata contro i lariani.

La volontà dell’attaccante è quella di rientrare a tutti gli effetti nel mondo Benevento, come dimostrato dai cenni d’intesa con i compagni e con Francesco Forte. Lo squalo dovrebbe essere un suo rivale nel reparto offensivo giallorosso ma i due, come affermato da Fabio Caserta in conferenza stampa al termine del 5-0, potrebbero anche coesistere. Un assaggio di questo duo, un lusso per il campionato cadetto, lo abbiamo avuto già nella vittoria del Vigorito di questa sera. Forte e Lapadula hanno dimostrato un buon affiatamento, con l’attaccante peruviano subito portato a cercare la profondità e, magari, un gol al suo rientro.

Gianluca Lapadula ha affidato ad Instagram il suo commento del match: “Dopo un periodo difficile, di nuovo in campo…e 3 punti importanti!“. L’attaccante peruviano, insomma, è definitivamente pronto per tornare in campo a difendere i colori giallorossi.

Benevento, la “prima” di Lapadula e quel gesto nei confronti di Forte

Benevento, la “prima” di Lapadula e quel gesto nei confronti di Forte

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Prima volta al Ciro Vigorito nel 2022 per Gianluca Lapadula che, dopo aver chiarito la vicenda che lo ha coinvolto in questi primi mesi del nuovo anno, è ritornato pienamente in gruppo. L’italo-peruviano ha potuto oggi riassaporare le sensazioni e gli odori del rettangolo verde, sebbene parta dalla panchina.

Sono stati minuti sicuramente particolari i suoi, passati a svolgere un torello con i compagni di squadra che gli faranno compagnia, sempre però con uno sguardo rivolto agli altri, a quelli prescelti per giocare dal primo minuto.

Proprio alla fine del riscaldamento, l’attaccante si è reso protagonista di un bel gesto nei confronti di Forte, potenzialmente suo rivale per il ruolo di prima punta in squadra, avvicinandosi a lui mentre entrambi si accingevano per riprendere la strada degli spogliatoi.
Una pacca sulla spalla e due parole di incoraggiamento per il compagno di squadra, ancora alla ricerca del primo goal con la maglia giallorossa.

Insomma, un ulteriore indizio della genuina volontà di Lapadula di rientrare a tutti gli effetti nel mondo Benevento.

Benevento-Como, le probabili formazioni: tre cambi per Caserta rispetto a Cittadella

Benevento-Como, le probabili formazioni: tre cambi per Caserta rispetto a Cittadella

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Dopo il sofferto successo in terra veneta con il Cittadella, è già tempo di scendere nuovamente in campo per il Benevento, chiamato questo pomeriggio, al Vigorito contro il Como, a dare nuovi ed ulteriori segnali di sé. Premettendo che ci si attende dalla squadra di Caserta dei netti miglioramenti sul piano del gioco e della fluidità di manovra, ciò che più conta -come sempre alla fine- sarà ritrovare una minima continuità di risultati. Per questo, dunque, non può esserci altro risultato che una vittoria per la Strega, la quale, però, deve stare bene attenta ai lariani guidati da Gattuso che sono un avversario tutt’altro che sottovalutabile. Una vittoria, stante i pari di Cremonese e Pisa e in attesa dei risultati di Brescia e Lecce, potrebbe consegnare nelle mani degli uomini di Caserta l’ennesima chance di rientrare nel giro che conta.

QUI BENEVENTO – Per la gara contro il Como, Caserta recupera il reintegrato Lapadula ma deve fare ancora a meno degli infortunati Elia, Viviani e Moncini e dello squalificato Farias. Per l’occasione, il tecnico calabrese dovrebbe ritornare al consolidato 4-3-3 con alcuni cambi nell’undici titolare rispetto alla gara di domenica. In difesa, Barba dovrebbe riprendere il suo posto accanto a Glik, rilevando Vogliacco, e Mascianagelo essere preferito a Foulon. Sull’out destra confermato chiaramente, capitan Letizia. Nuova chance da titolare per Calò a cui il tecnico affida nuovamente le chiavi del centrocampo giallorosso; Acampora e Ionita agiranno nel ruolo di mezzali. In avanti, con Lapadula che partirà dalla panchina, ancora spazio a Forte con Insigne e Improta a completare il tridente.

QUI COMO – Per la trasferta sannita, il tecnico dei lariani, Giacomo Gattuso, deve fare a meno di Gori, Varnier, Chajia, Gatto. Soltanto panchina per l’ex Ciciretti, in avanti dovrebbero giocare Gliozzi e Cerri, con l’altro ex di giornata, Vittorio Parigini e Nardi sulle fasce. In mediana Arrignoni e Bellemo.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

BENEVENTO (4-3-3): Paleari; Letizia, Glik, Barba, Masciangelo; Ionita, Calò, Acampora; Insigne, Forte, Improta. A disposizione: Manfredini, Muraca, Vogliacco, Pastina, Foulon, Gyamfi, Talia, Petriccione, Brignola, Tello, Sau, Lapadula. All. Fabio Caserta

COMO (4-4-2): Facchin; Vignali, Scaglia, Solini, Cagnano; Parigini, Arrigoni, Bellemo, Nardi; Cerri, Gliozzi. A disposizione: Bolchini Zanotti Ioannou Iovine Bertoncini Bovolon Kabashi Peli Ciciretti Blanco Gabrielloni La Gumina. All. Giacomo Gattuso

ARBITRO: Valerio Marini di Roma 1 ASSISTENTI: Fabio Schirru – Luigi Lanotte QUARTO UFFICIALE: Salvatore Longo, VAR: Federico Dionisi, AVAR: Niccolò Pagliardini

Vigorito: “Lapadula non è più un caso. Vi spiego tutto”

Vigorito: “Lapadula non è più un caso. Vi spiego tutto”

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Il Presidente chiarisce ogni aspetto della vicenda che ha visto protagonista l’attaccante italo-peruviano: dal retroscena di mercato con il tecnico, al confronto con la squadra.

Nel corso della puntata di Ottogol andata in onda questa sera, il Presidente Oreste Vigorito, ospite di serata, ha affrontato il tema Lapadula, di cui si parla da settimane. Queste le sue parole: “Lapadula non è mai uscito dal Benevento Calcio: ha avuto un deferimento per un comportamento non consono a un dipendente. Lapadula non è uscito perché il Benevento non ha accettato le offerte che sono arrivate. Il Presidente Vigorito non le ha accettate perché, tenendo conto del campionato che stava facendo il giocatore, non ha visto un’alternativa dello stesso spessore per sostituirlo con la stessa capacità di essere determinante“.

Con la cessione di Lapadula -prosegue il massimo dirigente giallorosso- alle condizioni con cui lo volevano avremmo avuto il danno economico, il danno sportivo e il danno di immagine. A queste condizioni non lo avremmo mai ceduto. Oggi, purtroppo, i calciatori hanno più potere delle società e un Presidente pare debba stare lì ad ascoltare le decisioni di un calciatore“.

Vigorito, poi, spiega nei dettagli “Mi ha chiamato, ha chiesto di parlarmi. Gli ho dato l’appuntamento per il giorno dopo, l’ho ascoltato prima da solo, poi con Caserta e Foggia e, infine, con la squadra. Volevo ascoltare tutti, prima di decidere. Se Lapadula fosse venuto da me a dirmi che voleva ancora esser ceduto, saremmo andati avanti con la causa. Essendo venuto a dirmi che voleva tornare a giocare per il Benevento, la situazione è chiara. Nel frattempo aveva avuto anche atteggiamenti sbagliati nei confronti dei compagni di squadra.

Alla fine, pur andando avanti con il procedimento, Lapadula sarebbe dovuto essere reintegrato lo stesso, creando un vero e proprio caso. Oggi un caso Lapadula non c’è più: è in ritiro con la squadra. Stamattina si è allenato con la squadra. E’ stato multato dalla società e vi garantisco che non è stata una multa leggera”.

Da risolvere, come vi avevamo anticipato (leggi QUI) anche qualche “incomprensione” con il resto del gruppo: “Credo che il gruppo sia veramente tale quando apre degli spazi anche per gli altri: da adesso il gruppo dovrà nuovamente accettare all’interno di essere Lapadula. E’ un ragazzo di 30 anni che ha sbagliato, ha chiesto scusa e finisce qui.

Se io per primo metto da parte l’orgoglio, non capisco perché non possano farlo gli altri, tifosi compresi. Tutti quelli che hanno a cuore il bene del Benevento devono capire questo“.

Infine, il Presidente ha svelato anche un retroscena rispetto a un dialogo avuto con il tecnico Caserta: “Ho chiesto al mister: Lapadula se resta è un valore o no? Mi ha risposto che è uno dei migliori che abbiamo e allora gli ho detto: rimane qui. Stamattina sono andato al campo a vedere come Lapadula si allenava con il gruppo. Io faccio il mio lavoro con l’orgoglio di farlo con l’umiltà di gestire un bene comune. Già in campo contro il Como? Vediamo, so che alcune punte non sono al meglio. La scelta, comunque, spetterà al mister. Il Presidente può valutare le scelte di un allenatore“.

Benevento, Lapadula: da ricomporre anche il rapporto con il resto del gruppo

Benevento, Lapadula: da ricomporre anche il rapporto con il resto del gruppo

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La squadra, pur osservando il silenzio imposto dalla società sul tema, non è rimasta neutrale rispetto alla vicenda che ha visto protagonista l’attaccante. Da qui la necessità di un incontro chiarificatore.

Si lavora per riportare il sereno in casa Benevento: dopo la brutta sconfitta casalinga contro l’Ascoli, il Presidente Vigorito ha ordinato il ritiro. Un modo per tenere compatta la squadra, chiamata all’immediato riscatto in casa del Cittadella. Ci vorrà ben altro Benevento in terra veneta. ne è consapevole Caserta, così come i calciatori e la dirigenza stessa.

Le difficoltà palesate nelle ultime cinque uscite (3 pareggi e 2 sconfitte, con soli 3 punti conquistati su 15; 2 gol realizzati in 450 minuti) hanno fatto suonare più di qualche campanello d’allarme.

E così, all’improvviso ma non troppo, è ritornato all’ordine del giorno il “caso Lapadula”. Proprio nella serata di ieri, la notizia di un forte riavvicinamento tra le parti, con la punta che ha chiesto scusa personalmente al Presidente Vigorito, prima dell’incontro chiarificatore con il tecnico Caserta ma soprattutto con la squadra.

Prima di parlare dell’incontro tra Lapadula e il resto della squadra capitanata da Gaetano Letizia bisogna fare qualche passo indietro e tornare precisamente allo scorso 7 febbraio, giorno del trentaduesimo compleanno del Bimbo delle Ande, per capire meglio le dinamiche di una frattura che non riguarda solo calciatore e società.

Ai più attenti, infatti, non sarà sfuggito come nel tradizionale bailamme di auguri social, ripostati nelle proprie storie instagram dall’italo-peruviano, siano mancati quelli dei suoi attuali compagni di squadra al Benevento. Eccezion fatta per il colombiano Tello, l’unico ad aver dedicato una storia instagram a Lapadula nel giorno del suo compleanno. Dal resto della squadra indifferenza e silenzio più totale, almeno sui social. Piccolo segnale di come i compagni di squadra dell’italo-peruviano abbiano mal digerito il suo comportamento, imputandogli evidentemente di essersi tirato indietro nel momento in cui il Benevento, alle prese con diverse assenze tra infortuni e Covid, era chiamato al big-match contro il Monza.

Un chiamarsi fuori, quello di Lapadula, che la squadra ha fatto molta fatica a comprendere e, evidentemente, non ha condiviso, al di là delle legittime ambizioni del ragazzo (v. volontà e desiderio di ritornare a giocare in Serie A). Insomma, la squadra, pur osservando il silenzio imposto dalla società sul tema, non è rimasta neutrale ma si è evidentemente schierata con mister e società.

Da qui, chiaramente, la necessità di un confronto tra l’attaccante e il resto della squadra, la quale è sì consapevole dell’importanza tecnica di Lapadula ma ha espresso anche qualche perplessità sul suo eventuale reintegro.

Come detto, però, l’ultima parola spetterà al Presidente Vigorito: come giusto che sia, la sua volontà verrà poi recepita e ratificata da tutte le altre componenti, squadra compresa. Senza tergiversare minimamente perché di tempo e di terreno il Benevento ne ha già perso troppo: bisogna riprendere a correre e forte. Con un Lapadula in più potrebbe essere più semplice (si spera).

Benevento-Lapadula, pace vicina: le ultime

Benevento-Lapadula, pace vicina: le ultime

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Il Benevento Calcio potrebbe presto raggiungere una soluzione bonaria per quanto riguarda il contenzioso in atto con Gianluca Lapadula.

Come riportato dal Corriere dello Sport, oggi sono state avviate le procedure conciliative per la vertenza pendente dinanzi al Collegio Arbitrale della Lega Serie B. L’udienza decisiva, attualmente fissata per lunedì 21 febbraio a Milano, dovrebbe essere quindi rinviata.

Il Presidente Vigorito e l’attaccante peruviano, infatti, avrebbero trovato una nuova intesa. Il passo decisivo, stando a quanto riportato dai colleghi del CdS, sarebbe stato fatto dal calciatore, il quale avrebbe presentato le proprie scuse al Presidente Vigorito. Già domani, inoltre, i legali del club e del calciatore potrebbero firmare un accordo di riconciliazione, indispensabile per entrambe le parti.

Questa decisione permetterebbe a Fabio Caserta di ritrovare quel riferimento offensivo che, soprattutto in queste ultime uscite, sembrava mancare alla formazione giallorossa. E Lapadula, dal canto suo, ritroverebbe il rettangolo verde dopo più di un mese passato senza giocare per il club.

Da quando Lapadula non gioca più: i numeri del Benevento con e senza la punta italo-peruviana

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Ci sono due Benevento: quello con l’italo-peruviano, che viaggia con una media punti da promozione diretta, e quello senza Lapadula, di ben altro tenore.

La sconfitta interna con l’Ascoli (2-0 per i marchigiani il finale al Vigorito) ha certificato lo stato di crisi del Benevento. Davvero misero il bottino di punti conquistato nelle ultime settimane dagli uomini di Caserta: 3 nelle ultime 5 gare.

Un passo evidentemente al di sotto delle aspettative ma anche delle capacità di una squadra già competitiva in estate e “aggiustata” a gennaio grazie a un mercato giudicato da tutti di gran livello. D’altronde sono poche le società che in Serie B che possono permettersi a gennaio il lusso di inserire in rosa calciatori del livello di Petriccione, Forte e Farias, su un impianto –come detto- già di livello assoluto per la categoria.

Un intervento così deciso sul mercato, quello realizzato dal diesse Pasquale Foggia nella sessione invernale, reso necessario, però, dall’esplosione del caso Lapadula. Inutile stare qui a pensare o a dire se il Benevento avrebbe preso lo stesso Forte o Farias con l’italo-peruviano a disposizione (magari solo uno dei due o entrambi facendo uscire Moncini), sta di fatto che la scelta della punta di tirarsi fuori (stando a quanto riferito e confermato dal tecnico Caserta) ha scompigliato i piani tecnici e tattici dell’allenatore calabrese, contribuendo a far ripiombare la Strega in una vera e propria crisi di risultati.

Da quando Lapadula non gioca più, parafrasando involontariamente una citazione di Cesare Cremonini, il Benevento non è più lo stesso. Troppo evidente quanto l’italo-peruviano fosse determinante per le sorti della formazione sannita, in termini di gol e non solo. Perché il Benevento aveva in un certo senso modellato il suo gioco sulle caratteristiche del nove giallorosso, la cui presenza costituiva motivo di preoccupazione per le difese avversarie, al punto di liberare anche spazio agli altri offendenti giallorossi, e di garantire sicurezza ai propri compagni, certi di avere davanti un terminale offensivo capace di indirizzare -quasi- da solo il risultato di una partita. È chiaro che la presenza o l’assenza di un solo calciatore non possa essere sufficiente per giustificare un andamento così negativo ma può, certamente, influire. Basti pensare, con le debite proporzioni, alla Juve con e senza Vlahovic: la sola presenza dell’ex Fiorentina ha fatto crescere in sicurezza e in convinzione l’intera squadra, oltre ad accrescere indubbiamente la capacità realizzativa dell’attacco di Allegri. Il discorso è abbastanza sovrapponibile con quanto sta succedendo al Benevento da quando deve fare a meno di Lapadula. La squadra con la presenza dell’ex Lecce era consapevole di potersi anche poggiare sulle sue giocate e che in un modo o nell’altro avrebbe trovato la via del gol. Saper di poter sbloccare la gara da un momento all’altro dà anche serenità all’intera squadra; una serenità che è mancata nella sfida con l’Ascoli, con Letizia e compagni che sapevano bene di dover assolutamente portare a casa i tre punti e che col passare dei minuti, vedendo aumentare le difficoltà nel passare in vantaggio, sono rimasti vittima di un palpabile nervosismo, fino a perdere addirittura il match.

E’ chiaro, quindi, come un calciatore come Lapadula non si possa regalare a nessuno e come rappresentasse senza dubbio alcuno il vero top-player di questa squadra: l’uomo capace di cambiare le sorti di un campionato di certo non particolarmente fortunato per il Benevento, costretto a convivere costantemente con un’infermeria che fa difficoltà a svuotarsi.

Quanto abbia inciso finora l’assenza, e di conseguenza in passato la presenza, di Lapadula è reso chiaro da alcune statistiche (riportate di seguito integralmente nella tabella): con Lapadula in campo, il Benevento ha conquistato in 15 gare ben 27 dei 37 punti totali, viaggiando a una media di 1,8 punti a partita; nelle 8 gare giocate senza l’italo-peruviano i punti conquistati sono stati solo 10, per una media punti di 1,25. L’importanza dell’apporto fornito dall’attaccante è palpabile anche in zona gol: 25 i gol segnati con lui in campo (10 realizzati proprio da Lapadula) per una media gol di 1,66; solo 9 quelli nelle 8 gare giocate in sua assenza (media di 1,12).

  GARE V N P PUNTI MEDIA PUNTI GOL MEDIA GOL
CON LAPADULA 15 8 3 4 27 1,8 25 1,66
SENZA LAPADULA 8 2 4 2 10 1,25 9 1,12

 Quello che è certo è che da questa guerra, innescatasi tra il calciatore e la società, non ci saranno vincitori: non sarà, in ogni caso, vincitore Lapadula che rischia di passare sei mesi in tribuna e che evidentemente si aspettava di avere altro mercato, non sarà vincitrice la società che si priva (o è costretta a privarsi) del suo miglior giocatore, subendone le conseguenze del campo, pur dovendo continuare a pagarlo. Forse una qualche forma di mediazione finalizzata a rimettere insieme i cocci e a permettere di gettare le basi per una tregua sarebbe preferibile, nell’interesse primario del Benevento inteso nell’accezione più ampia possibile.

Proiettando la media punti fatta registrare dal Benevento con Lapadula su tutte le 23 partite giocate finora, la squadra giallorossa sarebbe ora a quota 41 punti (41,4 per la precisione, ovvero: 1,8 di media punti x 23 le partite giocate sinora). Quarantuno punti che consentirebbero il Benevento di essere in piena lotta per la promozione diretta, a meno due punti dalla Serie A diretta.         

Chiaramente, si tratta solo di un ragionamento ipotetico ed eventuale che, però, fornisce degli spunti di riflessione da non sottovalutare e che, forse, saranno oggetto di valutazione anche in casa Benevento, il quale al momento non sembra intenzionato a tornare sui propri passi anche in caso di ravvedimenti da parte del calciatore ma la situazione è da monitorare perché non sono da escludere colpi di scena nelle prossime settimane.

Meluso sul mercato della B: “Benevento già forte prima. Con gli arrivi di Farias, Petriccione e Forte…”

Meluso sul mercato della B: “Benevento già forte prima. Con gli arrivi di Farias, Petriccione e Forte…”

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Il Benevento aveva già una rosa di grande spessore. Si è creato un problema con Lapadula ed è arrivato Forte, poi Farias e anche Petriccione. Tra gli altri colpi ho apprezzato quelli del Brescia, Torregrossa al Pisa e Ndoj al Cosenza, uno che se sta bene fisicamente può essere trainante. E poi ho un debole per Stefano Marchetti e per il suo modo di lavorare: Laribi a Cittadella può rigenerarsi”. Così Mauro Meluso, ex ds tra le altre di Cosenza, Lecce e Spezia, che nel corso dell’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport”ha fatto un bilancio dell’ultimo mercato di B.