Catania-Benevento 1-0, le pagelle dei giallorossi

Catania-Benevento 1-0, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento cade 1-0 nel match della 38esima e ultima giornata della regular season al Cibali-Massimino contro il Catania, terminando la stagione al terzo posto con 66 punti alle spalle dell’Avellino secondo e davanti a Casertana e Taranto. La Strega di Mister Auteri, dopo due giorni di riposo, dopodomani partirà in ritiro alla volta del Mancini Park Hotel di Roma per preparare al meglio il post-season. I giallorossi, infatti, dovrebbero entrare in gioco ai play-off al Primo Turno Nazionale, l’11 e 14 maggio: il condizionale però, in attesa dell’esito del ricorso del Taranto che potrebbe in primis posticipare i play-off ma anche mutare la classifica finale, è d’obbligo.

Dopo un avvio di gara equilibrato e vivace, con occasioni da una parte e dall’altra fin dai primi minuti, la prima grande occasione dell’incontro è in favore degli Elefanti: colpo di testa di Bouah sugli sviluppi di un corner, la traversa salva Manfredini. La Strega, però, è costretta a ricorrere al primo cambio obbligato dopo poco più di un quarto d’ora: fuori Pastina, vittima di un infortunio al ginocchio; al suo posto Viscardi. I rossoazzurri continuano ad attaccare alla ricerca del gol del vantaggio, ma i giallorossi non si lasciano intimorire e anzi si divorano l’occasione per passare a condurre al 28esimo: bellissima azione sulla corsia sinistra con i sanniti che in quattro passaggi arrivano in area di rigore, Masciangelo appoggia al centro per Bolsius il quale però fallisce clamorosamente da ottima posizione spedendo a lato con il destro. Altro importante tentativo ospiti poco dopo, Furlan è bravissimo ad opporsi con il corpo al destro quasi a botta sicura di Karic. Nel finale del primo tempo i padroni di casa alzano i ritmi e passano in vantaggio: corner di Cicerelli, Viscardi si oppone al destro al volo di Cianci ma nulla può sul secondo tentativo del numero 90 etneo che batte Manfredini e porta sull’1-0 i suoi. Nella ripresa il tecnico di Floridia prova a mischiare le carte mettendo in campo una formazione che diventa sempre più offensiva con il passare dei minuti, ma la difesa avversaria è attenta e non lascia spazi: tante le interruzioni che non facilitano lo sviluppo di un gioco fluido.

Manfredini 6: Tornato titolare anche in virtù della diffida di Paleari, questa volta non riesce ad evitare la sconfitta della Strega. Prezioso nelle uscite, si rivela provvidenziale e coraggioso a tu per tu con Di Carmine al 37esimo. Nulla può sul gol di Cianci nel recupero della prima frazione, è praticamente inoperoso nella ripresa.

Berra 6: Il Catania spinge, e non poco, anche sulla corsia di sua competenza. Soffre le sortite offensive di Cicerelli, soprattutto nel secondo tempo quando le squadre sono ormai lunghe. Nel complesso, comunque, è il migliore del terzetto difensivo giallorosso.

Terranova 5,5: Titolare per la diffida di Capellini, seppur evidentemente non al 100% della condizione, è chiamato a pareggiare sul piano fisico l’intensità di Di Carmine e Cianci. Ci riesce, ma solo parzialmente: poco efficace in fase d’impostazione e di costruzione del gioco, con diversi errori.

Pastina 6: Fisicamente più che in grado di respingere le offensive etnee, è costretto a lasciare il terreno di gioco dopo poco più di un quarto d’ora per un infortunio al ginocchio. Preoccupano le condizioni del centrale di Battipaglia in ottica play-off: attesa per l’esito degli esami strumentali. Dal 20’p.t. Viscardi 5,5: Gettato nella mischia praticamente a freddo, almeno inizialmente risponde presente. Impreciso nella marcatura su Cianci in occasione del gol, poi decisivo ai fini del risultato, anche nel secondo tempo soffre la profondità del numero 90.

Simonetti 5: Sulla fascia destra è praticamente inoperoso, nonostante da lui ci si aspettasse anche un apporto offensivo. Spesso costretto a retrocedere di qualche metro, infatti, fatica a farsi notare e a rendersi utile nella metà campo avversaria. Purtroppo per l’ex Ancona, si tratta di una conferma del “momento no” che sta vivendo da esterno.

Agazzi 5,5: Tornato in campo dopo più di un mese e titolare dopo più di due, non riesce a sfruttare la diffida dell’ormai insostituibile Nardi per mettersi in mostra. Lento e macchinoso, non è il motore di cui la Strega ha bisogno in mezzo al campo, risultando inefficace anche in fase d’interdizione.

Karic 5: Stesso discorso fatto per l’inedito compagno di reparto, torna dal 1′ per sostituire Talia. La corsa e l’intensità sono le sue caratteristiche e riesce parzialmente a sfruttarle, a differenza del destro dal limite al 35esimo che trova invece l’ottima opposizione di Furlan. Incomprensibile l’angolo regalato al 45esimo, che Cianci sfrutterà al meglio.

Masciangelo 6: La fascia sinistra è la zona di campo in cui i sanniti riescono a rendersi maggiormente pericolosi, come dimostrato dall’occasione fallita da Bolsius al 28esimo e non solo. Importante anche se non perfetto in fase di copertura, riesce a farsi vedere nella trequarti avversaria ma a sprazzi. Dal 18’s.t. Ciano 5,5: Entrato per dare peso e qualità all’attacco giallorosso, nel tentativo di confermare l’ottimo ingresso in campo di una settimana fa, non riesce a trovare la scintilla giusta. La squadra è demotivata, nella ripresa si gioca poco e i suoi “falletti” sicuramente non favoriscono. Gli va dato merito, però, per la punizione calciata magistralmente nel finale, che purtroppo scheggia la traversa.

Bolsius 5: La prestazione offerta al Cibali-Massimino conferma le difficoltà dell’olandese nel farsi trovare pronto dal 1′. E’ probabilmente il più propositivo del terzetto offensivo, ma al tempo stesso anche colui che commette più errori: eclatante il destro spedito largo al 28esimo, che avrebbe certamente cambiato le sorti della gara. Dal 18’s.t. Perlingieri 5,5: Al pari di Ciano, Mister Auteri lo getta nella mischia per provare a dare fisicità e profondità a un reparto spento e poco propositivo. Arginato dalla retroguardia rossoazzurra, non riesce a farsi notare e a rendersi pericoloso.

Lanini 5,5: Schierato largo invece che riferimento centrale, prova a farsi vedere e ad attaccare la profondità ma o trova davanti a sé il muro siciliano o viene ignorato dai compagni. Stranamente non decisivo, avrà la possibilità in questi giorni di recuperare le energie necessarie per incidere nei play-off. Dal 28’s.t. Kubica 5,5: Il suo ingresso in campo, a distanza di 20 giorni dall’ultima volta, è finalizzata a stravolgere il finale di gara e, magari, a sfruttarne la fisicità. L’obiettivo, però, può definirsi “non raggiunto”.

Starita 5: Non è quello della prima parte di stagione al Monopoli, ormai è chiaro, ma ultimamente non sembra neanche quello delle prime uscite in giallorosso. Spesso in ombra, non riesce a mettere in campo le sue fiammate nonostante il fattore squadre lunghe già nel corso del primo tempo ne avrebbero dovuto favorire la realizzazione. Dal 1’s.t. Carfora 5,5: Insolitamente il tecnico di Floridia decide di operare cambi già all’intervallo, optando per il classe 2006. Entrato con un buon piglio, con il passare dei minuti cala vistosamente come tutti i compagni complice anche l’ottima pressione dei difensori del Catania.

Auteri 4,5: Il “suo” Benevento termina la regular season al terzo posto e sicuramente, alla luce della “prestazione” offerta al Cibali-Massimino, la contemporanea vittoria dell’Avellino sul Crotone lascia un po’ meno l’amaro in bocca. Resta il fatto che nella conferenza pre-gara avesse dichiarato che, nonostante il non-utilizzo annunciato dei diffidati, i giallorossi non si sarebbero snaturati: ciò però non è accaduto, anzi. La Strega ha una spina dorsale ben definita, grazie anche al lavoro del tecnico di Floridia di questi mesi, e senza alcuni elementi fa molta fatica a gestire anche le situazioni più accessibili. Il ritiro di Roma sarà sicuramente l’occasione per recuperare gran parte dei giocatori a disposizioni e per prepararsi al meglio in ottica play-off, ripartendo dalle cose buone mostrate in queste lunghe e difficili settimane.

Foto: Screen YouTube Lega Pro

Benevento-Latina 4-0, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Latina 4-0, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento vince e convince 4-0 la sfida della 37esima giornata al Ciro Vigorito contro il Latina, facendo registrare il ritorno alla vittoria dopo più di un mese condito da due sconfitte e due pareggi. Per la Strega di Mister Auteri si tratta di uno sprint anche in ottica classifica: i giallorossi infatti salgono a quota 66, terzi a pari punti con l’Avellino secondo: l’ultimo match della regular season 2023-24 contro il Catania sarà decisivo per la lotta al secondo posto, oltre alla contemporanea sfida dei biancoverdi contro il Crotone. Seguono la Casertana e il Taranto a 62.

Dopo un avvio di gara equilibrato e vivace, con occasioni da una parte e dall’altra fin dai primi minuti, la Strega passa in vantaggio allo scoccare del 31esimo: direttamente da punizione e da posizione defilatissima, una prodezza balistica del rientrante Lanini porta sull’1-0 i giallorossi. I padroni di casa provano subito a trovare la via del raddoppio per ipotecare la vittoria, ma gli ospiti non si fanno intimorire e provano ad impensierire Paleari con discreti risultati lasciando però spazio ai contropiedi avversari. Il secondo tempo comincia sulla falsa riga di come si era conclusa la prima frazione e, al 31esimo anche della ripresa, il neo-entrato Bolsius sfrutta al meglio un bel filtrante di Masciangelo per battere il portiere neroazzurro Guadagno sotto le gambe. Quattro minuti dopo, all’80esimo, Ciano tocca il suo primo pallone dell’incontro dalla lunetta del calcio d’angolo e lo serve perfettamente a Ferrante che, dopo aver vinto il duello aereo con De Santis, riesce a insaccare per il tris e a tornare il gol dopo cinque mesi (primo gol dell’era Auteri per El Tigre). Non è finita qui: in pieno recupero, infatti, Ciano conquista e trasforma un calcio di rigore per fallo di Vona fissando il 4-0 dei sanniti contro i pontini.

Paleari 6: Risponde presente sul colpo di testa da distanza ravvicinata di D’Orazio al terzo minuto, si fa trovare attento quando chiamato in causa dalle conclusioni dei neroazzurri. Un po’ titubante nelle uscite, rischia comunque poco facendo registrare il 16esimo clean-sheet stagionale.

Berra 6: E’ il meno brillante del terzetto difensivo tanto è vero che il Latina attacca soprattutto sulla fascia destra, la sua, ma risulta comunque efficace negli anticipi e in fase di costruzione. Il giallo di inizio ripresa avrebbe potuto condizionarne la gara, ma così non è in virtù anche della caratura dell’avversario.

Capellini 6,5: Annulla Mastroianni, riferimento offensivo dei pontini, offrendo una prestazione preziosa sia in fase difensiva, dove legge bene molte situazioni, sia in fase di costruzione, dove al netto di qualche “leggerezza” guida la retroguardia giallorossa.

Pastina 6,5: Il “caso calcioscommesse” che lo aveva visto nuovamente protagonista nei giorni scorsi ne avrebbe potuto condizionare il rendimento in campo, ma non è affatto così. Ennesima buona gara del difensore di Battipaglia, che sfrutta al meglio le sue qualità per arginare le (poche) incursioni pontine.

Simonetti 5,5: Il meno brillante del Benevento nel poker contro il Latina, poco coinvolto in fase offensiva. Nel finale ha l’occasione per calare il poker o fornire un comodo tap-in al neo-entrato Starita, ma non la sfrutta a dovere. Altra prestazione, seppur a tratti positiva, non pienamente convince sull’out di destra.

Nardi 6,5: E’ il motore della Strega, ormai lo conosciamo bene, e in quanto tale magari non è sempre appariscente pur risultando praticamente sempre efficace. Il manifesto delle sue caratteristiche è al 75esimo, quando ripiega verso l’area giallorossa a chiudere sulla possibile conclusione di Mastroianni.

Talia 6,5: Si conferma in un momento di forma ottimale e, probabilmente, a oggi è il miglior partner che ci possa essere per Nardi. Abbina la classica corsa e aggressività alla qualità in fase di palleggio, soprattutto nel ripulire palloni più o meno pericolosi dalla trequarti difensiva in avanti. Innesca anche il contropiede del tris.

Masciangelo 6,5: Tutt’altra prestazione rispetto a quella offerta lunedì scorso contro l’Avellino, seppur non convincente al 100%. Conquista la punizione dell’1-0 e, nel secondo tempo, offre un cioccolatino solo da scartare a Bolsius per il raddoppio. Bene in fase offensiva, poco impiegato in zona difensiva a causa di un “innocuo” Paganini. Dal 35’s.t. Viscardi S.V.: Torna in campo per poco più di 10 minuti con la partita già indirizzata e che, dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo, sarebbe stata definitivamente chiusa dal colpo di testa di Ferrante.

Pinato 6: Schierato nuovamente trequartista, è chiamato a fare da collante tra centrocampo, dove è spesso costretto ad arretrare, e attacco, dove invece arriva spesso in riserva di energia e lucidità. La sua firma sull’incontro è il passaggio in verticale per Lanini, non sfruttato da un comprensibilmente esausto 90 giallorosso. Dal 35’s.t. Ciano 7: Il suo primo pallone toccato, da corner, diventa un assist al bacio per il colpo di testa di Ferrante. Successivamente serve bene anche Simonetti, che però spreca al 90esimo, mentre in pieno recupero conquista e trasforma il calcio di rigore del poker. Sembra essersi ripreso, il che sarebbe più che un lieto evento per la Strega.

Lanini 7: E’ tornato in campo e, con lui, anche il Benevento al gol. Dopo un errore clamoroso al quinto minuto da due passi, sblocca il match contro il Latina con una prodezza balistica in una fase nevralgica dell’incontro e si fa vedere spesso in profondità sfruttando gli spazi creati con l’aiuto di Ferrante. Esce, esausto, poco dopo l’ora di gioco per infortunio: la speranza e, anzi, la sensazione, è che non si tratti di nulla di grave. Dal 25’s.t. Bolsius 7: Appena sei minuti dopo il suo ingresso in campo è bravissimo ad attaccare lo spazio e a sfruttare il filtrante perfetto di Masciangelo per il momentaneo raddoppio, tornando al gol dopo 55 giorni. Nel finale, complice la condizione ideale per le sue caratteristiche con le squadre lunghe, si dimostra una spina nel fianco per la difesa neroazzurra.

Ferrante 7: Dopo un periodo buio pesto, tornare al gol a cinque mesi dall’ultima volta a coronamento di una grande prestazione a servizio della squadra è la miglior alba che possa esserci. Tanto lavoro sporco per favorire l’attacco alla profondità di Lanini ma anche qualche conclusione insidiosa che, fino a qualche giorno fa, lo avrebbe gettato nello sconforto. Dal 43’s.t. Starita S.V.: Pochissimi minuti in campo per l’ex Monopoli, subentrato nel finale a uno stremato Ferrante. Giusto il tempo per arrabbiarsi con Simonetti per un’azione non sfruttata, niente di più.

Auteri 7: Il “suo” Benevento torna a vincere e convincere con un netto 4-0 contro un Latina tutt’altro che rinunciatario, seppur poco efficace in zona offensiva. Premiate le scelte iniziali con la coppia Lanini-Ferrante in avanti, entrambi in gol, viene omaggiato anche dalle reti e dalle buone prestazioni dei subentrati Bolsius e Ciano. La Strega blinda il terzo posto in ottica play-off e, con un successo contro il Catania nell’ultimo turno e una contemporanea non-vittoria dell’Avellino contro il Crotone, potrebbe addirittura festeggiare una seconda posizione che, lunedì scorso, sembrava irraggiungibile. Se gioca così, però, questa squadra può davvero fare male a chiunque.

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Avellino-Benevento 1-0, le pagelle dei giallorossi

Avellino-Benevento 1-0, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento perde 1-0 il derby della 36esima giornata al Partenio-Lombardi contro l’Avellino, facendo registrare un altro stop dopo due pareggi consecutivi. Per la Strega di Mister Auteri si tratta di una frenata in ottica classifica: i giallorossi infatti restano a quota 63, terzi in solitaria, mentre i biancoverdi allungano a +3 e sono secondi con 66 punti a due giornate dal termine della regular season. Seguono la Casertana a 61, il Taranto a 59 e il Picerno a 57.

Dopo un avvio di gara equilibrato e vivace, la Strega prova a imporre il proprio gioco offensivo senza però trovare spazi negli ultimi 25metri se non con un paio di conclusioni innocue di Ciciretti. Anche i Lupi non rifiutano ad attaccare, tant’è che una tra le più grandi occasione del primo tempo è al 12esimo sugli sviluppi di un corner con il colpo di testa di Cionek parato in due tempi da Paleari. Nel finire dei primi 45′ i biancoverdi provano ad alzare il proprio baricentro, ma i giallorossi fanno buona guardia rischiando poco o niente. La ripresa comincia con gli irpini all’arrembaggio, seppur almeno inizialmente i ritmi siano abbastanza bassi. Al 52esimo i sanniti sono costretti al primo cambio: non ce la fa Ciciretti, vittima di un infortunio muscolare; al suo posto Starita. Proprio l’ex Monopoli si rende protagonista di uno sfondamento in area che chiama Ghidotti alla parata sull’insidiosa conclusione di Perlingieri, richiamato poco dopo in panchina in favore Ferrante. Complice qualche sostituzione, i padroni di casa prendono coraggio e si rendono sempre più pericolosi: al 71esimo Gori gira verso la porta un tiro-cross di Armellino, Paleari respinge d’istinto e bravura. La Strega non si ritrae, creando una delle occasioni più importanti dell’incontro: al 79esimo Nardi rimette la palla nel cuore dell’area di rigore dalla linea di fondo, sulla sfera arriva Pinato che impatta bene ma non trova la porta da ottima posizione. Tre minuti più tardi, però, sono i Lupi a siglare il gol-vittoria: Tito allarga per Sgarbi che, dal limite dell’area, lascia partire un destro che s’infila dove Paleari non può arrivare. Poco accade nel finale, con gli irpini chiamati a difendere il vantaggio e i sanniti che non riescono a sfondare la difesa avversaria.

Paleari 6,5: Imperfetto ma comunque efficace nel primo tempo sul colpo di testa di Cionek, risponde più che presente tenendo a galla i suoi sulla girata di Gori al 71esimo. Nulla può sul bolide del match-winner Sgarbi, che condanna i giallorossi alla sconfitta.

Berra 6: Contro una coppia di attaccanti a dir poco fisica, l’ex Pordenone offre una prestazione di sostanza giocando spesso (e bene) in anticipo. Prova a farsi vedere anche in fase di costruzione e in zona offensiva, ma purtroppo viene meno in alcuni cross.

Capellini 6: Confermato titolare per il secondo derby consecutivo, compie una gara solida e attenta contro un tandem invidiabile per energia, fisicità e compattezza. Evitabile il giallo nella prima frazione, che ne avrebbe comunque potuto condizionare maggiormente la prestazione.

Pastina 6,5: Il migliore del terzetto difensivo, nonostante rischi qualcosa nel corso del primo tempo con quel contatto con Gori nel cuore dell’area di rigore. Se la cava con esperienza e mestiere, sfruttando la sua stazza contro un attacco vivace che non lascia punti di riferimento.

Simonetti 5,5: Tornato titolare dopo aver scontato il turno di squalifica, risulta per grandi tratti di gara impalpabile nonostante i compagni lo cercassero con insistenza provando a fare affidamento sulla sua vocazione offensiva. Poca trazione sulla corsia di destra, deve assolutamente ritrovarsi.

Nardi 6: E’ il motore della Strega, lo sappiamo e lo ha dimostrato per l’ennesima volta. Detta i ritmi di gioco ai compagni, tanto è vero che quando a inizio ripresa cala leggermente ne risente tutta la squadra. Nei primi 45′ prova due volte le conclusioni da fuori senza fortuna e precisione, nel secondo tempo offre a Pinato il pallone per il possibile vantaggio.

Talia 6: Per i suoi piedi passano gran parte dei palloni in fase di costruzione e lui si fa trovare pronto ad accoglierli e smistarli. Lotta per tutta la durata dell’incontro, dimostrandosi un ottimo elemento anche sotto il profilo della fisicità e, nonostante qualche incertezza, risulta efficace e preciso.

Masciangelo 5,5: Al pari di Simonetti, alla seconda gara consecutiva da titolare sull’esterno sinistro fatica e non poco a trovare i suoi spazi. Il diretto marcatore lo copre benissimo e il laterale romano non riesce praticamente mai ad affondare e andare al cross. Dal 38’s.t. Ciano S.V.: Entra in campo quando il risultato recita 1-0 Avellino, e non riesce a incidere come vorrebbe. A tratti nervoso, commette qualche fallo di troppo nei pochi minuti a disposizione.

Pinato 5: Schierato nuovamente tra le linee, dimostra come il ruolo di incursore possa fare al caso suo ma fatica e non poco a trovare la conclusione verso la porta. Pesa, nella valutazione finale e nell’economia della gara, l’errore al 79esimo sull’ottimo servizio di Nardi: se quella palla fosse entrata, probabilmente, staremmo parlando di un’altra partita.

Ciciretti 6: A inizio gara è uno dei migliori del Benevento, andando più volte alla conclusione verso la porta difesa da Ghidotti. Prova spesso a inventare e a cercare la giusta intesa con i compagni, ma con il passare dei minuti si eclissa anche lui ed è costretto al cambio per l’ennesimo problema fisico. Dal 7’s.t. Starita 6: Entra con il piglio giusto, inondato dai fischi di un Partenio-Lombardi che ha mal digerito il suo mancato trasferimento in Irpinia lo scorso gennaio. Prova subito a farsi notare in area di rigore, ma (come purtroppo spesso accade) non riesce a incidere.

Perlingieri 6: Terza gara consecutiva dal 1′ per il classe 2005, stretto dai centrali biancoverdi per tutto l’arco della partita. Per questo motivo è costretto ad arretrare il proprio baricentro, chiedendo palla ai compagni e limitandosi a interessanti triangolazioni sia nella prima frazione con Ciciretti sia a inizio ripresa con Starita. Dal 17’s.t. Ferrante 6: Per El Tigre vale lo stesso discorso fatto per Starita: entra bene, con un buon piglio, aiutando la squadra a conquistare preziosi metri nella trequarti avversaria. Manca, però, quel graffio che ne ha caratterizzato la prima parte di stagione.

Auteri 5,5: Il “suo” Benevento perde la seconda partita del girone di ritorno, la seconda in quattro gare (due i pareggi) e, pur offrendo una prestazione sufficiente, torna a casa dal Partenio-Lombardi con zero punti e con un secondo posto distante ben tre lunghezze a due giornate dal termine. La Strega non disputa un cattivo derby, anzi, pareggia l’intensità e la determinazione dell’Avellino soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa, poi, è evidente che sia subentrato qualcosa, dalla stanchezza alle contro-mosse dei Lupi, eppure i cambi utilizzati sono stati solamente tre sui cinque disponibili (uno dopo il gol subito) e non c’è stata alcuna variazione tattica che potesse far impensierire la retroguardia avversaria. Ora testa alla conclusione del campionato, con l’obiettivo di terminare la regular season nel miglior modo possibile per poi affrontare a più del 100%, ritoccando magari anche qualcosina sotto l’aspetto tecnico-tattico (1 gol fatto nelle ultime quattro partite…), il torneo dei play-off.

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Benevento-Juve Stabia 0-0, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Juve Stabia 0-0, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento pareggia 0-0 il derby della 35esima giornata al Ciro Vigorito contro la Juve Stabia, facendo registrare il secondo pari consecutivo e sancendo l’aritmetica promozione in Serie B per le Vespe. Per la Strega di Mister Auteri si tratta di una piccola frenata in ottica classifica: i giallorossi infatti sono ora terzi a quota 63, gli stessi punti dell’Avellino secondo: lunedì prossimo è in programma il derby del PartenioLombardi che dirà molto sul secondo posto nel girone C. Seguono la Casertana a 58, il Picerno a 57 e il Taranto a 56.

Dopo un avvio di gara equilibrato e vivace, la Strega comincia a imporre il proprio gioco offensivo cercando di impensierire più volte Thiam, protagonista assoluto nel primo tempo con le parate strepitose sul colpo di testa di Improta prima (al 23esimo) e sul sinistro di Perlingieri poi (al 44esimo). Il risultato comunque non si sblocca nella prima frazione, con le due squadre che vanno a riposo sullo 0-0. Nella ripresa partono ancora bene i giallorossi, ma le Vespe si difendono bene e, con il passare dei minuti e grazie ai cambi, riescono ad alzare il proprio baricentro impensierendo Paleari con Mignanelli e trovando anche il possibile vantaggio con Candellone (al 75esimo, poi annullato per fuorigioco). Il finale è una partita a sé, teso e nervoso: i gialloblù di Mister Pagliuca conquistano quel punto necessario per festeggiare l’aritmetica promozione in Serie B e il ritorno in cadetteria dopo 4 anni.

Paleari 6,5: Chiamato in causa poche volte, non si fa intimorire dall’importanza del match e risponde presente. Importantissima la parata su Mignanelli a inizio ripresa, che sigilla il risultato sullo 0-0.

Berra 6: Il più “debole”, se così lo si può definire, del terzetto difensivo giallorosso. Nella sua zona di competenza, c’è da riconoscerlo, i gialloblù attaccano con maggior vigore: lui riesce a difendere come può, senza poi riuscire a farsi vedere anche in avanti.

Capellini 6+: Tornato titolare dopo due panchine consecutive, offre sicuramente risposte importanti a Mister Auteri. Qualche problema di “misura” in avvio, soprattutto in fase d’impostazione, poi riesce a trovare la sua dimensione ideale risultando preciso e puntuale nelle chiusure e nelle letture.

Pastina 6,5: Il migliore del trio di difesa, senza se e senza ma. A volte ruvido, magari un pochino troppo, ma sicuramente efficace, il centrale di Battipaglia annulla completamente gli attacchi stabiesi provenienti dalla sua zona di competenza, offrendo l’ennesima ottima prestazione stagionale.

Improta 6: Finché può, il jolly di Pozzuoli spinge e si dimostra il più propositivo dei suoi anche in zona offensiva, cercando di sfruttare gli spazi lasciati liberi dagli inserimenti di Ciciretti. Una distorsione alla caviglia, di cui va definita ancora l’entità, lo fermano sul più bello. Dal 1’s.t. Karic 5,5: Non è un esterno a tutta fascia, si vede, ma offre comunque il suo contributo, seppur con un’intensità e una qualità diversa rispetto a quella del numero 16. Corre, prova a impostare e farsi vedere sfruttando la propria fisicità, ma il suo ruolo è quello in mezzo al campo.

Nardi 6,5: Il vero motore della Strega, sia di gambe sia di testa. Imposta, verticalizza, accelera come nessuno fa: quando è in giornata, cioè spesso e volentieri, è infermabile. Peccato, però, per la poca lucidità e precisione nella trequarti offensiva.

Talia 6: Meno “architetto” e meno “geometra” rispetto al compagno di reparto, si prende soprattutto la briga di gestire e ripulire palloni sporchi pur essendo spesso “schermato” dal diretto avversario. Prova a farsi notare con qualche conclusione da fuori, aspetto sicuramente interessante ma da migliorare. Dal 31’s.t. Ciano S.V.: Con il suo ingresso in campo il Benevento si ridisegna con un 4-2-3-1, ma non riesce a mettere a servizio dei compagni le sue qualità risultando poco incisivo anche sui calci da fermo.

Masciangelo 5,5: Schierato titolare dopo un mese a causa della squalifica di Simonetti, il laterale romano offre una prova non malvagia ma neanche troppo convincente. Spesso in ombra, riesce a farsi vedere poco in zona offensiva (eccezion fatta per la bella giocata per Perlingieri, sul finire del primo tempo).

Ciciretti 5,5: Si prende sulle spalle il peso dell’attacco giallorosso, essendone il riferimento sotto il profilo dell’esperienza e della qualità, ma così facendo crea più confusione che altro. Prezioso sui calci da fermo, si veste in assist-man sul colpo di testa di Improta respinto da Thiam e da puro trequartista nel resto della gara. Dal 44’s.t. Kubica S.V.: Entra in campo per dare fisicità negli ultimi incandescenti minuti di gioco.

Perlingieri 6,5: Seconda presenza da titolare tra i professionisti, la prima davanti al proprio pubblico. Altra prova di carattere e personalità, nonostante si tratti “solo” di un 2005. Prezioso anche fisicamente, la più grande occasione della Strega è sui suoi piedi al 44esimo ma viene respinta da un prontissimo Thiam. Nella ripresa fatica maggiormente e ne risente sotto il profilo della condizione, ma ci può stare. Dal 39’s.t. Ferrante S.V.: Tornato in campo dopo le polemiche delle ultime settimane, non riesce a incidere complice il poco tempo e i pochi palloni a disposizione ma offre comunque segnali positivi.

Starita 5,5: E’ un funambolo, corre dappertutto alla ricerca di spazi e della miglior intesa possibile con i compagni d’attacco, ma il digiuno dal gol lo divora dentro. Un paio di conclusioni, strozzate e imprecise, ne confermano la voglia ma anche il momento negativo che sta vivendo. Dal 39’s.t. Carfora S.V.: Prova a farsi vedere nella trequarti offensiva, ma il finale è troppo caotico per mostrare le sue qualità.

Auteri 6: Il suo Benevento, contro la capolista Juve Stabia, offre una prova di carattere e dimostra di stare bene sia sotto l’aspetto tecnico-tattico sia sotto quello fisico-mentale. Sicuramente, se la Strega avesse giocato con questo spirito e con questa organizzazione contro tutte le avversarie quest’anno, staremmo parlando di un altro campionato, ma nulla è perduto. Prima dei play-off, in cui l’atteggiamento e la voglia la faranno sicuramente da padrona, ci sono altre tre partite da disputare, tra cui un derby che potrebbe rivelarsi decisivo proprio in ottica spareggi.

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Monterosi Tuscia-Benevento 1-1, le pagelle dei giallorossi

Monterosi Tuscia-Benevento 1-1, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento pareggia 1-1 il match della 34esima giornata al Gaetano Bonolis contro il Monterosi Tuscia, tornando a fare punti dopo la sconfitta dell’ultimo turno contro il Monopoli ma senza riuscire a fare bottino pieno nel turno pre-pasquale. Per la Strega di Mister Auteri si tratta di una frenata in ottica classifica: i giallorossi infatti sono ora a quota 62, a -11 dalla Juve Stabia capolista (vittoriosa contro il Messina e sempre più in Serie B) a quattro giornate dal termine; seguono l’Avellino a 57, la Casertana a 55 e il Picerno a 54, ma irpini e lucani si sfideranno questa sera al PartenioLombardi.

Dopo un avvio di gara equilibrato, la Strega di Mister Auteri riesce a imporre il proprio stile di gioco provando più volte a rendersi pericolosa nella trequarti avversaria. Alla mezz’ora Simonetti impegna Forte con il suo destro. Verso il finire della prima frazione Perlingieri prima calcia debolmente e poi trova il salvataggio sulla linea di Piroli. A inizio ripresa i Tori sembrano tornati in campo con un piglio diverso, Terranova salva tutto sulla linea sugli sviluppi di un corner di Gori dopo il colpo di testa di Parlati a Paleari battuto. Al 55esimo, poi, Perlingieri è protagonista di una bellissima conclusione a mezz’altezza spalle alla porta, ma il suo sinistro si stampa sul palo e Starita sulla ribattuta trova una parata miracolosa di Forte. All’ora di gioco i sanniti passano in vantaggio: bella triangolazione sull’asse Improta-Perlingieri, il jolly puteolano apparecchia un cross basso perfetto per Pinato che deve solamente spingere in rete per siglare la sua prima rete stagionale e portare i giallorossi sull’1-0. Sette minuti dopo, però, i biancorossi trovano la rete del pari: punizione di Gori dalla lunga distanza, colpo di testa di Mbende che porta alla rovesciata del neo-entrato Fantacci, Paleari ci mette una pezza ma nulla può sul tap-in di Vano. Gli ultimi venti minuti di gioco sono abbastanza frenetici e spezzettati, senza particolari occasioni da gol.

Paleari 6: Chiamato in causa poche volte dopo l’incertezza in uscita che è costata cara contro il Monopoli, l’estremo difensore giallorosso risponde quando interrogato ma si dimostra ancora non impeccabile nelle uscite. Autore di una pregevole parata sulla rovesciata di Fantacci, nulla può sul tap-in di Vano.

Berra 5,5: Non il migliore del pacchetto arretrato, in controtendenza rispetto a quanto ci aveva abituato da inizio stagione a questa parte. Prova sufficiente nel primo tempo, in cui si dimostra anche propositivo, e insufficiente nella ripresa, sia in fase di costruzione sia, a volte, in copertura: la media è presto fatta.

Terranova 6,5: Il migliore del pacchetto arretrato, se non altro per quel gol salvato sulla linea dopo il colpo di testa di Parlati a Paleari fuori causa. Roccioso ed esperto, contro un avversario ostico e fisico come Vano, è sicuramente l’elemento in più della difesa giallorossa in questo finale di stagione.

Pastina 6: Il difensore di Battipaglia conferma la sua crescita rispetto a inizio anno, fornendo una prova di carattere, voglia e spinta. Magari agli occhi dei più apparirà poco elegante e poco delicato, ma è sicuramente efficace e questo non può che essere un punto a favore.

Improta 6,5: Uno dei migliori del Benevento, soprattutto nel secondo tempo dove riesce a spingere con costanza ed efficacia sulla corsia destra. Se già nella prima frazione aveva dimostrato di poter essere una spina nel fianco dei biancorossi, nella ripresa riesce ad apparecchiare egregiamente per l’1-0 di Pinato dopo la combinazione con Perlingieri.

Talia 6: Confermato nel cuore del centrocampo sannita per la seconda gara consecutiva, lavora tanto per la squadra mostrando quelle che sono le sue caratteristiche principali: sacrificio e agonismo. Prova anche a rendersi pericoloso in zona gol con una conclusione dalla distanza, che termina però alta.

Nardi 6: Meno appariscente del solito, con Talia ha comunque una buona intesa in una zona nevralgica del campo e contro una squadra che spesso si rifugia nei lanci lunghi per provare a rendersi pericolosa. Partita non semplice, certo, comunque portata a casa con sufficienza, ma non oltre.

Simonetti 5: Ennesima dimostrazione della sua vocazione offensiva al Bonolis, ma anche della sua poca concretezza e lucidità in zona gol. Impegna Forte nel primo tempo con un bel destro, ma dimostra anche qualche pecca in zona offensiva nel servizio ai compagni e in fase difensiva: emblematico il fallo che porterà all’1-1 laziale. Peccato per il giallo, che lo costringerà a saltare il derby contro la Juve Stabia.

Pinato 6,5: Da trequartista offre una solida prestazione di gamba e carattere, anche se a volte negli ultimi 25metri decide di complicarsi la vita piuttosto che dialogare con i compagni. Un suo gol però, il primo stagionale, porta in vantaggio i giallorossi, sbloccando una gara dominata ma non concretizzata.

Perlingieri 6,5: E’ la sorpresa della trasferta in Abruzzo, o forse no. Siglare 26 gol in 20 presenze con la Primavera e firmare il primo contratto da professionista sono sicuramente un bel biglietto da visita, ma esordire tra i professionisti è sicuramente un’altra cosa. Dialoga bene con i compagni di reparto e mostra parte del suo repertorio, chiedere al palo della porta difesa da Forte per conferma. Dal 36’s.t. Marotta 5,5: Il suo ingresso in campo, come contro il Monopoli, non cambia le sorti dell’incontro. Offre un riferimento ai difensori del Monterosi, cosa sicuramente non positiva per un finale confusionario, e non riesce praticamente mai a rivolgersi alla porta con il pallone tra i piedi.

Starita 5: In occasione del palo colpito da Perlingieri ha l’occasione per portare la Strega sull’1-0 da pochi passi, ma chiama Forte a una parata miracolosa: è la fotografia della sua seconda metà di campionato al Benevento. C’è sempre ma risulta poco concreto e a volte spaesato, gli manca quel quid che lo possa far definitivamente sbloccare. Dal 23’s.t. Ciano 5,5: I Tori sono sicuramente una squadra fisica, mentre lui fa della qualità il suo punto forte. Qualche calcio da fermo e qualche bel passaggio in profondità ma nulla più, complice anche un finale spezzettato.

Auteri 5,5: Il suo Benevento torna a conquistare un punto dopo la cocente sconfitta interna contro il Monopoli ma, pur dominando la partita per larghi tratti, non riesce a tornare nel Sannio con il bottino pieno. Due soli cambi, nonostante se ne possano fare cinque, potrebbe far riflettere sull’effettivo valore dei giocatori, come anche l’esclusione di Bolsius dai convocati e la scelta societaria di spedire Ferrante in tribuna per ragioni comportamentali. L’impressione è che la squadra ormai sia focalizzata sui play-off, visto che la Juve Stabia dista 11 punti e le speranze per la promozione diretta sono definitivamente svanite. Ai play-off, però, gli errori e i black-out si pagano caro…sicuramente il match del Bonolis dovrà portare ad attuare dei correttivi in tal senso.

Foto: Screen YouTube Lega Pro

Benevento-Monopoli 0-1, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Monopoli 0-1, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento perde 1-0 il match della 33esima giornata al Ciro Vigorito contro il Monopoli, interrompendo la striscia di tredici risultati utili di fila dal cambio di guida tecnica. Per la Strega di Mister Auteri si tratta della prima sconfitta nel girone di ritorno, la prima dal ritorno del tecnico siciliano sulla panchina giallorossa. I sanniti restano secondi in classifica, ma a cinque giornate dal termine il distacco dalla Juve Stabia vincente contro il Sorrento è ora di 9 punti; seguono l’Avellino a 57 (che ha perso fuori casa nel derby contro il Giugliano), il Picerno a 54 (sconfitto dal Latina in casa) e la Casertana a 51 (che affronterà il Crotone nel posticipo di lunedì sera).

Dopo un’iniziale fase di studio da parte delle due squadre, la Strega comincia a macinare ritmi e occasioni: al nono minuto Simonetti ha sul destro una palla-gol ben costruita sull’asse ImprotaCiciretti dopo un stop non perfetto di Lanini a centro area, ma da ottima posizione calcia debolmente e facilita l’intervento di Gelmi. Al 18esimo l’ex Ancona si traveste da assist-man e al tiro ci va Ciciretti, che spara fuori dallo specchio della porta. Nel finale del primo tempo cresce anche il Gabbiano, prima con qualche conclusione da fuori e poi con un incredibile errore di De Risio, lasciato libero di battere a rete nel cuore dell’area di rigore sull’angolo di Borello. Nella ripresa, almeno inizialmente, i giallorossi partono bene, desiderosi di trovare il vantaggio, ma questa voglia si trasforma ben presto in nervosismo ed errori anche nelle cose più banali. I biancoverdi ne approfittano e, al 72esimo, passano in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, Paleari esce male favorendo la conclusione di Tommasini che, da posizione defilata, trova il gol del definitivo 0-1 aiutato dal palo e dalla fortuna. Le ultime fasi di gioco, concitate e nervose, non producono nulla di buono per i padroni di casa.

Paleari 5: Tornato titolare dopo aver saltato il derby contro il Giugliano della settimana scorsa per influenza, nel primo tempo è provvidenziale sulla conclusione insidiosa di Borello. Nella ripresa, però, il suo errore di valutazione in uscita costa caro al Benevento.

Berra 6: Rientra dalla squalifica e offre la solita preziosa prestazione in fase di copertura, soprattutto nei primi 45′ di gioco, risultando preciso nelle chiuse, attento nei duelli e propositivo nei passaggi. Nella ripresa soffre maggiormente per il nervosismo e la frenesia che caratterizzano la Strega.

Terranova 6: L’esperienza in partite complicate la fa da padrona, e lui ne ha da vendere. Roccioso, solido e spesso vittorioso nei duelli aerei, seppur non educatissimo con i piedi riesce (eccome) a far valere la propria presenza contro gli isolati attaccanti biancoverdi.

Pastina 6: A livello di fisicità, probabilmente, se la gioca con Terranova e invece, per quanto riguarda la fase più propositiva, con Berra. Più che attento e preciso nei duelli, riesce sempre ad averne la meglio negli 1vs1 e si rivela provvidenziale in fase di copertura. Ovviamente, però, pecca leggermente di mancanza di tranquillità nell’ultima mezz’ora, come tutta la squadra.

Improta 6: Uno dei migliori in campo del Benevento, corre a tutta fascia ed è prezioso tanto in fase offensiva quanto in quella difensiva. Con i suoi stappi dimostra di poter essere una spina nel fianco della difesa pugliese, ma non si esime neanche lui da alcuni errori banali.

Talia 6: Prova a dare ordine alla manovra giallorossa, orfana di un Nardi evidentemente non al 100% per partire dal 1′. Preciso nei passaggi, risulta a volte lento e indeciso davanti a una squadra ben chiusa nella propria trequarti. Dal 30’s.t. Carfora 5,5: Entra nella fase più confusa e tesa della partita, in cui si gioca poco. L’obiettivo sarebbe quello di rompere le rigide linee difensive avversarie, ma non riesce mai a crearsi il varco giusto per essere pericoloso.

Karic 5,5: Tra i due di centrocampo è sicuramente il più impreciso, sbaglia diversi passaggi e non riesce mai a rendersi pericoloso in zona offensiva, come da sue caratteristiche, né a prevalere fisicamente con la sua tipica aggressività. Dal 13’s.t. Nardi 5,5: Non è al top della condizione ed è evidente, poi appena entrato viene subito ammonito e sicuramente tutti questi fattori ne condizionano la prestazione. Prova a dettare qualche tempo di gioco, ma come tutti è in preda al nervosismo e alla frenesia.

Simonetti 5: Pesano tantissimo le due conclusioni parate da Gelmi nel corso del primo tempo, che avrebbero sicuramente potuto indirizzare la partita verso un esito più favorevole. La prima è un vero e proprio gol divorato, che purtroppo pesa ai fini del risultato. Propositivo comunque, gli va riconosciuto, in fase offensiva, in ripiegamento è carente e lascia a volte Pastina da solo.

Ciciretti 6: Del tridente offensivo è sicuramente quello più propositivo e presente. Si traveste più volte da regista offensivo per innescare Improta o i compagni d’attacco, sciupa alcune occasioni tra primo e secondo tempo per poi essere una delle vittime della smania finale.

Lanini 5,5: Meno brillante del solito, anche a causa della distorsione alla caviglia rimediata in avvio partita. La speranza è che non sia niente di grave perché lui e Nardi sono i punti fermi di questa Strega e, quando non sono al meglio, si vede. Dal 1’s.t. Starita 5,5: E’ il grande ex della sfida, ma delude le aspettative. Impreciso, quasi disattento e a volte non al 100% all’interno del gioco, riesce a crearsi l’unica sua grande occasione in pieno recupero ma trova la pronta opposizione di Gelmi.

Ciano 5: A tratti assente, quando riesce a impossessarsi del pallone commette leggerezze che si trasformano in errori sanguinosi o azioni sprecate. E’ in un momento di crisi, non riesce più a incidere come vorrebbe e, per le sue qualità e per il Benevento, come dovrebbe. Dal 13’s.t. Marotta 5,5: Entra in campo per caricare la squadra e sfruttare la sua esperienza, ma non riesce a rendersi praticamente mai pericoloso né a dare quella scossa necessaria.

Auteri 5,5: Dopo tredici risultati utili consecutivi arriva la prima sconfitta della sua seconda avventura al Benevento. Il bilancio generale è sicuramente positivo, ma contro il Monopoli la “sua” Strega è stata poco incisiva e tanto nervosa., risultando spesso lenta e macchinosa Tanti errori, molti dei quali banali, hanno forse minato la serenità di un gruppo che sicuramente, prima degli incontri del pomeriggio, credeva fermamente di potersi giocare la promozione diretta in Serie B nello scontro diretto del Vigorito contro la Juve Stabia. Con ogni probabilità, però, non sarà così: ora, più che mai, è necessario ritrovare tranquillità e, lato campo, gioco, per poter concludere al meglio il campionato e prepararsi al meglio alle “battaglie” dei (sempre più probabili) play-off.

Giugliano-Benevento 1-2, le pagelle dei giallorossi

Giugliano-Benevento 1-2, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento vince 2-1 il match della 32esima giornata all’Alberto De Cristofaro contro il Giugliano, facendo registrare il tredicesimo risultato utile di fila dal cambio di guida tecnica. Per la Strega di Mister Auteri si tratta di un ritorno alla vittoria dopo il pareggio della scorsa settimana contro il Messina e, in attesa dei risultati delle dirette avversarie, resta al secondo posto in solitaria portandosi a -6 dalla Juve Stabia capolista (impegnata questa sera contro il Foggia); seguono l’Avellino a 57 (anche i Lupi con una gara in più), il Picerno a 54 e il Taranto a 49 (ma lucani e pugliesi devono ancora giocare).

Dopo un avvio di gara a dir poco complicato per la Strega, in cui i Tigrotti riescono a imporre il proprio palleggio, con il passare dei minuti le squadre cominciano a prendere le rispettive misure. Al 28esimo, però, sono i padroni di casa a passare in vantaggio: Salvemini protegge la sfera spalle alla porta e appoggia per Baldé che, in area, fa partire un sinistro preciso che s’infila dove Manfredini non può arrivare. Gli ospiti non riescono inizialmente a reagire, salvo poi trovare due grandi interventi di Russo: il primo su Starita, che aveva calciato a botta sicura da due passi dopo una deviazione su un cross basso di Simonetti, il secondo invece proprio sull’ex Ancona che aveva calciato forte ma centrale. A inizio ripresa la musica cambia totalmente e, in una manciata di minuti, i giallorossi ribaltano il derby: al 49esimo Lanini, sfruttando un rimpallo dopo la conclusione dal limite di Karic, trova il suo quinto gol consecutivo in quattro partite; al 53esimo, poi, Ciciretti conquista e trasforma un calcio di rigore spiazzando Russo. I gialloblù provano a riversarsi immediatamente in avanti, una leggerezza di Karic favorisce Salvemini ma Manfredini riesce a metterci una pezza. Nel finale i sanniti si dimostrano maturati nella gestione del pallone, continuando a creare alcune occasioni per un ipotetico 3-1 e rischiando poco in fase difensiva.

Manfredini 6,5: Chiamato a difendere la porta del Benevento a causa dell’indisponibilità di Paleari, risponde presente e si conferma un talismano per la Strega (seconda presenza in stagione, seconda vittoria giallorossa dopo l’1-0 nel derby contro la Casertana). Reattivo nel primo tempo sui tentativi gialloblù, mette una pezza sull’errore di Karic nella ripresa blindando il risultato.

Capellini 6: Dirottato a destra per la squalifica di Berra, offre la solita prestazione di qualità e quantità. Nel secondo tempo soprattutto non commette alcun errore, dimostrandosi prezioso soprattutto sulle palle alte. Poteva fare qualcosa in più in occasione del gol di Baldé, ma offre comunque una buona prova.

Terranova 6: Il giallo a inizio gara avrebbe potuto condizionarne l’efficacia, soprattutto nei contrasti, ma così non è. La sua esperienza è sicuramente un valore aggiunto per la retroguardia giallorossa, nonostante sul primo gol lasci forse troppo spazio a Salvemini, travestitosi da assist-man. Nella ripresa sbaglia poco o nulla, sfiorando anche il gol del possibile 3-1 sulla punizione di Ciano.

Pastina 6: Tornato titolare dopo due gare, come tutto il Benevento cresce e migliora con il passare dei minuti e soprattutto nei secondi 45′ di gioco. Fisicamente roccioso e reattivo sulle palle alte, compie qualche errore in fase d’impostazione nella prima frazione ma rischia poco o niente nel secondo tempo.

Improta 6,5: Quando c’è lui la Strega può godere di una vera e propria freccia sulla corsia destra. Corre avanti e indietro, è prezioso in fase di copertura e l’intesa con Ciciretti è buona sul quella fascia come è evidente nella ripresa in cui spinge tanto andando più volte al cross. Con la fascia da Capitano al braccio si conferma un punto fermo dell’undici di Mister Auteri.

Nardi 7: Semplicemente sontuoso in mezzo al campo. Recupera palloni, dà il via alle azioni offensive dei compagni e spesso riesce anche a farsi vedere sulla trequarti. Offre a Ciciretti una grande palla, intelligente, da cui poi scaturirà il calcio di rigore per il definitivo 2-1. Il tecnico di Floridia dice che neanche lui è certo della titolarità, ma se gioca così è davvero difficile farne a meno.

Karic 5,5: Dopo la buona prestazione al rientro dal 1′ contro il Potenza di una settimana e mezzo fa, ci si aspettava il bis anche contro il Giugliano. Il centrocampista svedese però, oltre a favorire fortunosamente il momentaneo 1-1 di Lanini con una conclusione dal limite dell’area, sbaglia diversi passaggi che sarebbero potuti diventati errori fatali, come accaduto nell’occasione del vantaggio gialloblù. Dal 16’s.t. Pinato 6: Auteri lo fa entrare al posto di Karic dopo averne capito le difficoltà e lui si posizione al fianco di Nardi per interrompere le manovre dei Tigrotti. Peccato per l’ammonizione, che lo costringerà a saltare il match contro il Monopoli.

Simonetti 6,5: A destra o a sinistra, l’ex Ancona si dimostra un giocatore di livello nell’organico giallorosso. Nel primo tempo crea praticamente due occasioni da solo, con l’assist per Starita e la conclusione forte ma centrale che diviene preda di Russo. Mette lo zampino nell’1-1 con il cross iniziale dalla sinistra, ma fatica leggermente in fase difensiva.

Ciciretti 6,5: Dopo un primo tempo caratterizzato da generosità (più volte è costretto ad arretrare il suo raggio d’azione a centrocampo per farsi vedere) ed errori di misura (nell’intesa con Improta e nei tentativi da fuori), nella ripresa inserisce la marcia offensiva ed è bravo a conquistare prima e trasforma poi il rigore del 2-1. Dal 45’s.t. Masciangelo S.V.: Entra in campo negli ultimi minuti di sofferenza, chiamato ad arginare le avanzate avversarie in un finale caotico ed emotivo.

Lanini 6,5: Passa il primo tempo un po’ in ombra, ignorato dai compagni e ben contrastato dai difensori di casa. Nella ripresa, però, sfrutta al meglio un rimpallo per battere Russo con un bel destro al volo dal cuore dell’area di rigore. E’ il quinto gol nelle ultime quattro partite, il sesto della sua avventura sannita. Dal 45’s.t. Carfora S.V.: Vale lo sesso discorso fatto per Masciangelo, ma ennesima dimostrazione di fiducia da parte del tecnico siciliano al classe 2006 che lo ripaga con alcuni interessanti strappi per tenere la sfera lontana dalla trequarti difensiva.

Starita 5,5: L’occasione per l’1-1 nel primo tempo è la fotografia del suo attuale momento in giallorosso: c’è, risponde presente ma viene meno nel momento cruciale. Nel primo tempo probabilmente è il più funambolico del tridente offensivo con i suoi guizzi, pur senza riuscire a incidere. L’errore da pochi passi a tu per tu con Russo, complice una gran parata del portiere gialloblù, sicuramente non lo aiuta a crescere sotto l’aspetto della fiducia. Dal 16’s.t. Ciano 6: Sui calci piazzati è una certezza: prima offre una gran palla a Pastina che colpisce il palo commettendo anche fallo in attacco (a detta dell’arbitro), poi disegna una traiettoria perfetta per Terranova che manda alto. Il fantasista di Marcianise, però, appare a volte nervoso, con il rischio spesso di strafare.

Auteri 7: Dopo un avvio non proprio esaltante, con i primi 10 minuti passati totalmente in balia dell’avversario, ridisegna al meglio il “suo” Benevento mantenendo i ritmi alti e fa registrare il tredicesimo risultato utile consecutivo, restando imbattuto nel girone di ritorno. La squadra è cresciuta, seppur in una sola settimana, anche nella gestione del vantaggio: nonostante il 2-1 infatti, la Strega non ha mai smesso di attaccare e creare occasioni offensive, rischiando più volte di sfiorare il 3-1 che avrebbe definitivamente chiuso il match. Ennesimo passo in avanti della gestione Auteri.

Foto: Screen YouTube Lega Pro

Benevento-Messina 1-1, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Messina 1-1, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento pareggia 1-1 il match della 31esima giornata al Ciro Vigorito contro il Messina, facendo registrare il dodicesimo risultato utile di fila dal cambio di guida tecnica. Per la Strega di Mister Auteri si tratta di un leggero stop dopo quattro vittorie consecutive e, in attesa dei risultati delle dirette avversarie, resta al secondo posto in solitaria portandosi a -6 dalla Juve Stabia capolista (impegnata questa sera contro il Taranto); seguono l’Avellino a 54, il Picerno a 51 e il Taranto a 49 (ma lucani e pugliesi devono ancora giocare).

Match intenso fin dalle prime fasi, quando le squadre provano subito a prendersi le misure. Col passare dei minuti, poi, l’equilibrio la fa da padrona: i sanniti provano a mantenere il possesso del pallone in attesa di trovare gli spazi giusti, i siciliani si difendono compatti e provano a far male in contropiede. Al 31esimo la Strega passa in vantaggio: Ciano batte un calcio d’angolo verso Nardi il cui destro trovala deviazione vincente con il fianco del “solito” Lanini, alla quarta marcatura in otto giorni. Al 40esimo i Peloritani recriminano un calcio di rigore per un tocco di mano di Terranova, intervenuto in scivolata per opporsi al cross basso di Zunno, ma si va a riposo sull’1-0. Nella ripresa i sanniti appaiono molto più attendesti, senza riuscire praticamente mai a impensierire Fumagalli. I siciliani alzano il proprio baricentro, un implacabile Zunno colpisce la traversa all’ora di gioco ma, allo scoccare del 90esimo, è Frisenna a siglare un euro-gol su cui Paleari non può nulla che vale il pareggio.

Paleari 6,5: Dopo una prima frazione vissuta praticamente da spettatore non pagante, nonostante qualche incertezza nelle uscite, nel secondo tempo risponde presente ai deboli tentativi avversari. Salvato dalla traversa sul tentativo di un implacabile Zunno, può poco o nulla sull’euro-gol del definitivo 1-1 siglato a tempo quasi scaduto da Frisenna.

Berra 5,5: Provvidenziale nel corso del primo tempo sull’incertezza in uscita di Paleari, non riesce a opporsi praticamente mai alla grinta e alla corsa dell’incontenibile Zunno. Il Messina, soprattutto nel primo tempo, prova spesso a sfondare dalle sue parti, e sicuramente non è un caso. Ammonito e diffidato, salterà il Giugliano.

Terranova 6: Aggressivo, spende qualche fallo per limitare le offensive dei siciliani ma si dimostra comunque prezioso sotto il profilo dell’esperienza e della solidità. Prova anche a farsi notare in fase d’impostazione, seppur con risultati altalenanti.

Capellini 6: Roccioso e preciso, soprattutto nella prima frazione, con chiusure di livello e un livello d’attenzione sempre alto. Nel secondo tempo, come tutti i giocatori giallorossi, soffre e non poco gli attacchi avversari, risultando comunque presente e reattivo.

Simonetti 6: Dirottato a destra in virtù dell’assenza di Improta, non riesce a dimostrare le qualità di strappo e le doti offensive che ne caratterizzano il gioco. Chiamato a compiti difensivi, soprattutto nella sofferenza del secondo tempo, fa il suo senza prendersi eccessivi rischi.

Nardi 6,5: Uno dei migliori in campo del Benevento, sempre al centro della manovra sannita. Non si limita a provare a innescare un tridente offensivo abbastanza sulle gambe, ma decide lui stesso di proporsi in avanti conducendo bene palla ma commettendo alcuni errori di passaggio dovuti a imprecisione e stanchezza. Dai suoi piedi, comunque, parte il tiro che porta in vantaggio la Strega.

Pinato 6: Bene, un po’ come tutta la squadra, nel primo tempo, in cui si rende protagonista di qualche imbucata offensiva e soprattutto di regista per provare a servire al meglio i compagni d’attacco. Nel secondo tempo, ribadiamo come tutti, cala fisicamente e mentalmente. Dal 42’s.t. Agazzi S.V.: Torna in campo per dare ordine e geometrie negli ultimi frenetici minuti, riuscendo anche a mettere in mostra alcune buone trame.

Masciangelo 6: Tornato titolare sulla corsia sinistra, affonda meno del solito sull’out mancino. Come Simonetti dall’altra parte, il laterale romano si occupa soprattutto della fase difensiva, soprattutto nella ripresa. Non riesce praticamente mai a farsi vedere pericolosamente nella trequarti offensiva e, viste le sue qualità, sarebbe sicuramente potuto essere utile. Dal 42’s.t. Viscardi S.V.: Ennesima presenza stagione ed ennesima dimostrazione di fiducia da parte di Mister Auteri, in un momento difficile della partita.

Ciciretti 5,5: Non diventa mai protagonista della manovra offensiva giallorossa, né nel primo tempo in cui è costretto spesso ad arretrare il suo raggio d’azione per prendersi il pallone né nella ripresa, complice l’atteggiamento poco o nulla propositiva degli undici in campo. Dal 42’s.t. Carfora S.V.: Anche per lui una dimostrazione del fatto che il tecnico di Floridia lo tenga comunque in considerazione. Prova a dare vivacità a un reparto offensivo spento, mettendosi in mostra con i suoi strappi e i suoi dribbling.

Lanini 6,5: Ha il merito di siglare la rete, fortunata, del vantaggio del Benevento; si tratta comunque della sua quarta marcatura in otto giorni. Chiamato a fare un lavoro sporco, non riesce a incidere come ci si aspetterebbe negli ultimi 25 metri, complice ovviamente una condizione fisica non ottimale a causa dei tre impegni ravvicinati disputati tutti da titolare. Dal 28’s.t. Ferrante 5,5: Torna a calcare il rettangolo verde del Vigorito per confermarsi utile alla causa giallorossa, divenendone il riferimento offensivo per la seconda metà della ripresa. Pesano, sulla sua valutazione, le condizioni dell’incontro: non riesce a incidere e ad affacciarsi pericolosamente nell’area avversaria.

Ciano 5,5: Evanescente, al pari di Ciciretti, sia nella prima frazione sia nel secondo tempo. Non riesce a entrare nel vivo del gioco, pur dimostrandosi un fattore determinante nei calci da fermo come accaduto in occasione dell’1-0 della Strega. Dal 20’s.t. Bolsius 5,5: In un momento difficile del secondo tempo ci si aspettava sicuramente di più dall’esterno olandese, soprattutto conoscendo le sue capacità di spezzare la difesa avversaria e la sua rapidità d’esecuzione. Avrebbe potuto fare di più, come confermato da Auteri nel post-gara.

Auteri 6: Una non-prestazione da parte del Benevento, soprattutto nel secondo tempo, non permette al tecnico siciliano, da ex, di conquistare la quinta vittoria consecutiva per la Strega. Certo, si tratta comunque del dodicesimo risultato utile consecutivo, ma quando sei costretto a rincorrere un pareggio del genere, soprattutto per come è arrivato, potrebbe essere considerato più una sconfitta che un punto guadagnato. Questa volta neanche i cambi riescono a incidere, complice un calo fisico generale della squadra e i grandi meriti del Messina, sempre compatto e ordinato.

Foto: Screen YouTube Lega Pro

Potenza-Benevento 0-2, le pagelle dei giallorossi

Potenza-Benevento 0-2, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento vince 2-0 nel turno infrasettimanale della 30esima giornata all’Alfredo Viviani contro il Potenza, facendo registrare l’undicesimo risultato utile di fila dal cambio di guida tecnica. Per la Strega di Mister Auteri si tratta della quarta vittoria consecutiva e, complici i risultati delle altre squadre, resta in seconda posizione con 57 punti, a -7 dalla Juve Stabia capolista; seguono Avellino (53), Picerno (51), Taranto (49, considerando la penalizzazione di 4 punti del Tribunale Federale Nazionale) e Casertana (48).

I sanniti, nella prima metà del primo tempo, soffrono e non poco l’aggressività e la determinazione dei lucani. Sono proprio i padroni di casa, infatti, a rendersi maggiormente pericolosi: al decimo troverebbero anche il vantaggio da due passi con Caturano su un diagonale di Rossetti, ma il Capitano rossoblù è in posizione di fuorigioco. Al 33esimo, poi, gli ospiti passano in vantaggio: Lanini dai 20metri, al termine di una bell’azione, esplode il destro e batte l’ex Alastra. Cinque minuti dopo arriva il raddoppio giallorosso: Starita inventa dalla trequarti sinistra per Lanini che, al volo, sigla la sua doppietta e porta sul 2-0 la Strega. Nella ripresa i Leoni tornano in campo con la voglia di riaprire la gara il prima possibile, ma sono gli avversari ad avere le migliori occasioni in contropiede pur non riuscendo a cambiare il risultato finale.

Paleari 6,5: Ennesimo clean-sheet stagionale per l’estremo difensore del Benevento, alla 100esima partita in giallorosso in campionato (considerando le Coppe, invece, si arriverebbe a 102). Importante nel primo tempo, risponde presente su Candellori nella ripresa. Chiamato in causa poche volte, è sempre una sicurezza.

Berra 6: Meno appariscente rispetto a ciò a cui ci ha abituato, offre comunque una prestazione sufficiente caratterizzata da precisione e solidità. Dalle sue parti provano a nascere gran parte degli attacchi offensivi dei lucani, ma fa buona guardia insieme a tutto il pacchetto arretrato. Dal 41’s.t. Viscardi S.V.: Quarta presenza in campionato per il 19enne difensore giallorosso, in una situazione delineata ma comunque tesa come spesso accade negli ultimi minuti di gara.

Terranova 6,5: Seconda titolarità consecutiva per l’esperto difensore centrale dopo il Foggia, seconda prestazione rocciosa da parte del classe ’87. Efficace, inaspettatamente, anche in fase d’impostazione, è imbattibile nei duelli aerei. Simbolo di carisma e personalità, come accaduto nella mini-rissa nel corso del secondo tempo, nel finale sfiora il gol sugli sviluppi di un corner.

Capellini 6,5: Confermato braccetto sinistro in virtù dell’assenza di Pastina, come tutto il reparto difensivo offre una grande prestazione contro un attacco ridotto all’osso ma comunque forte e strutturato. In un ruolo che si pensava potesse essere non suo, si dimostra sempre preciso e ordinato in entrambe le fasi.

Improta 6: Spinge meno del solito, complice anche un diretto avversario di alto livello e di assoluta spinta offensiva come Hadziosmanovic. Costretto, quindi, a ripiegare più volte in fase difensiva, fatica a mostrarsi propositivo in avanti pur non risparmiandosi in gran parte delle occasioni. Ammonito nel corso del primo tempo, era diffidato e salterà il Messina.

Nardi 6,5: Un’altra buona prestazione per l’ex centrocampista della Reggiana, che sembra aver definitivamente relegato Agazzi in panchina. E’ il vero e proprio metronomo della Strega, detta tempi di gioco e rifornisce il tridente offensivo di palloni provenienti dalla difesa. Da registrare qualche (insolito) errore in fase d’impostazione, che non macchia comunque l’ennesima buona prova.

Karic 6,5: E’ senza dubbio la mossa a sorpresa di Mister Auteri, una scelta che probabilmente avrà fatto storcere il naso ai più al momento dell’ufficialità delle formazioni. Il centrocampista, tornato titolare dopo quasi tre mesi (18 dicembre 2023, contro il Latina), si dimostra però al centro del progetto tecnico, impreziosendo la sua buona prestazione da verticalizzazioni e buone giocate, uscendo stremato. Pesa il giallo in quanto, essendo anche lui diffidato, sarà costretto a saltare la sfida di domenica. Dal 41’s.t. Pinato S.V.: Scampoli di gara per lui dopo essere uscito stremato dal Vigorito contro il Foggia, considerando che sabato scorso non era neanche al 100%.

Simonetti 6,5: Schierato nuovamente esterno sinistro, si dimostra sempre prezioso e una freccia di assoluto livello nell’arco dell’allenatore siciliano, se non altro per la sua duttilità. Spinge, questa volta anche più di Improta, offrendo tanti assist ai compagni del tridente d’attacco, non sfruttati. Conclude la partita nell’insolito ruolo di punta.

Ciano 5,5: Tornato titolare dopo due partite, non riesce a incidere come da lui ci si aspetta e come ci ha abituato a fare addirittura anche da subentrato. Poco servito, sì, ma anche poco al centro del gioco dei giallorossi. Sostituito, probabilmente anche a causa della sua poca partecipazione alla manovra. Dal 23’s.t. Bolsius 6: E’ il primo dei cambi del Benevento, a dimostrazione di quanto il tecnico di Floridia punti anche su di lui per vivacizzare il reparto offensivo nei momenti di difficoltà. Con la sua freschezza e i suoi strappi l’obiettivo è bucare la difesa avversaria ma, nonostante alcuni tentativi, manca di incisività.

Lanini 8: Tre gol in due partite consecutive, tre gol di pregevole fattura che regalano all’ormai “suo” Benevento sei punti. Punta, esterno, seconda punta e finalizzatore: ne ha per tutti i gusti. Alterna il suo minimo “estraniarsi” dal gioco alla sua grinta, determinazione e soprattutto a due marcature, la prima dalla distanza e la seconda al volo, che si rivelano fondamentali. Dal 33’s.t. Carfora 6: Quando la Strega abbassa i ritmi e la volontà è quella di sfruttare gli spazi lasciati dalle sortite offensive degli avversari, Mister Auteri fa sempre affidamento sul classe 2006. La piega assunta dall’incontro nell’ultimo quarto d’ora, però, non gli consente di incidere praticamente.

Starita 6,5: Spreca grandi occasioni, sia nei primi 45′ sia nella ripresa, ma è sicuramente un altro giocatore rispetto a quello visto in campo nelle sue ultime e poco convincenti apparizioni. E’ protagonista della grande azione con Simonetti che porta all’1-0, poi inventa un cross al bacio per il raddoppio di Lanini. Anche lui, però, sarà costretto a saltare il Messina perché diffidato e ammonito. Dal 33’s.t. Masciangelo 6: Accomodatosi in panchina, almeno inizialmente, per la seconda gara consecutiva, il laterale romano appena entra in campo prova subito a mettersi in mostra. Corre e prova anche a inserirsi in zona gol, dimostrando di poter dire la sua in questo finale di stagione.

Auteri 7: Nonostante un inizio in sordina, per meriti del Potenza e per demeriti del Benevento, dopo una prima fase “complicata” emerge la sua idea di gioco con cui i giallorossi sembrano sposarsi completamente, come evidente nelle azioni di entrambi i gol. Vince la “scommessa” Karic e sfrutta al meglio la duttilità di Simonetti, oltre alla (al momento) ritrovata condizione di Starita. Quarta vittoria consecutiva, nonostante ci siano margini di crescita soprattutto per provare a evitare i cali di tensione che spesso caratterizzano le gare dei sanniti. Domenica la Strega disputerà la sua terza partita in otto giorni con un solo obiettivo: fare bottino pieno in questo mini tour-de-force e giocarsela con la Juve Stabia fino alla fine.

Foto: Screen YouTube Lega Pro

Benevento-Foggia 1-0, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Foggia 1-0, le pagelle dei giallorossi

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Il Benevento vince 1-0 il big-match del sabato sera della 29esima giornata al Ciro Vigorito contro il Foggia, facendo registrare il decimo risultato utile di fila dal cambio di guida tecnica. Per la Strega di Mister Auteri si tratta della terza vittoria consecutive e, in attesa dei risultati delle dirette avversarie, resta al secondo posto in solitaria portandosi a -4 dalla Juve Stabia capolista (impegnata lunedì sera nel contro la Casertana); seguono il Picerno a 50, la coppia AvellinoTaranto a 49 e proprio la Casertana a 47.

I sanniti partono con un piglio leggermente meno aggressivo rispetto al solito, complice anche una buona guardia degli avversari: tanto il possesso palla mantenuto dai giallorossi, pochissime le vere e proprie occasioni da gol create. Sono proprio i pugliesi, infatti, a rendersi maggiormente pericolosi: al 12esimo Millico va alla conclusione dalla distanza con il destro trovando un attenta deviazione di Paleari sul palo, poi sulla respinta prova a colpire Santaniello ma l’estremo difensore della Strega è un muro. Al 40esimo i padroni di casa perdono un pallone sanguinoso a centrocampo lasciando il fianco scoperto alla ripartenza di Schenetti, bravo Paleari a opporsi. Nella ripresa i giallorossi tornano in campo con più concretezza e, al decimo del secondo tempo, il Benevento passa in vantaggio: Pinato innesca Improta sulla corsia di destra, il jolly puteolano imbuca per Lanini che, a tu per tu con Perina, sigla il gol dell’1-0 lasciandosi andare a un’esultanza sfrenata per la seconda marcatura della sua avventura nel Sannio. Nell’ultimo quarto d’ora regna la confusione: il Foggia si riversa in avanti alla ricerca del pari, Berra all’88esimo mura la conclusione a botta sicura di Millico e salva il risultato.

Paleari 6,5: Nonostante qualche incertezza nelle uscite, l’estremo difensore del Benevento conferma il suo ottimo rendimento. Al 12esimo è provvidenziale sul tiro dalla distanza di Millico, che devia sul palo, oltre che sulla conclusione ravvicinata di Santaniello sulla respinta. Efficace, anche nel finale del primo tempo, sulla discesa di Schenetti.

Berra 6,5: Perfetto in fase difensiva, pecca in fase di impostazione del gioco. Nel secondo tempo mostra tutte le sue qualità: sfiora il gol che sarebbe valso l’1-0 con un colpo di testa respinto con i piedi da Perina sugli sviluppi di un corner, nel finale mura efficacemente il destro al volo di Millico salvando il risultato.

Terranova 6: Pastina è out per squalifica, ma non sembra assolutamente un problema. Terranova, con la sua esperienza e solidità, offre una prestazione da leader difensivo solido, senza lasciarsi indurre da troppi fronzoli e risultando efficace.

Capellini 6,5: Dirottato sulla sinistra in virtù della titolarità di Terranova, conferma il suo percorso di crescita con una prestazione tra le migliori in stagione. Solido, compatto, lucido, puntuale e preciso nei duelli, risulta provvidenziale in alcuni anticipi e si fa vedere anche in fase d’impostazione.

Improta 6,5: Anche il jolly di Pozzuoli conferma il suo momento di grazia, offrendo l’assist per il match-winner Lanini. Corre, attacca e difende sulla corsia di destra, divenendo un vero e proprio incubo per il suo diretto marcatore.

Nardi 6: Non è brillante e lucido come ci ha abituato a essere, ma compie comunque una prestazione di livello. Per i suoi piedi passano gran parte dei palloni diretti al tridente offensivo. Prova a farsi vedere anche in avanti, ma spesso pecca di “egoismo” e imprecisioni nei passaggi anche più semplici.

Pinato 6: Non è al top della condizione, complici sicuramente i problemi intestinali che lo hanno colpito in settimana, e questo è evidente ed è il motivo per cui è costretto ad abbandonare il campo prima del triplice fischio. Una sua invenzione sulla destra, comunque, propizia il gol decisivo. Dal 41’s.t. Viscardi S.V.: Entra in campo, come dichiarato da lui stesso nel post-gara, a sorpresa, con il compito di rafforzare la linea difensiva giallorossa e respingere l’ultimo assalto rossonero.

Simonetti 6: Schierato titolare sulla corsia sinistra, non riesce ad affondare come vorrebbe. Attacca e difende, corre, ma risulta poco incisivo in area di rigore nonostante i suoi ottimi inserimenti. In fase di copertura, comunque, è prezioso con le sue diagonali e raddoppi.

Ciciretti 6: Confermare la fantastica prestazione di lunedì sera sarebbe stato veramente difficile. Dopo 45 minuti di buon livello, caratterizzati da alto livello tecnico ma qualche imprecisione, nella ripresa cala nettamente e il tecnico decide di sostituirlo. Dall’11’s.t. Ciano 5,5: Per il fantasista di Marcianise vale lo stesso discorso fatto per Ciciretti. Il suo ingresso in campo non riesce a essere incisivo come accaduto contro il Sorrento, risultando impreciso nei passaggi e nelle trame offensive.

Lanini 7: E’ il match-winner del Benevento, alla seconda marcatura della sua avventura nel Sannio. Si sbatte lì davanti, variando su tutto il fronte offensivo e provando anche ad auto-lanciarsi pur di essere incisivo. Dal 17’s.t. Carfora 5,5: Entra in campo in una delle fasi più difficili dell’incontro, con la Strega in vantaggio chiamata a gestire la sfera per portare a casa i tre punti. Per caratteristiche, mancanza di fisico ed esperienza ovviamente non riesce a controllare il possesso, nonostante alcune sue “fiammate”.

Bolsius 5,5: E’ la sorpresa nell’undici titolare scelto da Auteri, ma non riesce a replicare il buon ingresso in campo dell’ultimo turno. Prova spesso a saltare l’uomo, ma la solidità difensiva dei Diavoli non lascia spazio alla sua inventiva. Dal 17’s.t. Marotta 5,5: Appena entrato si guadagna un giallo che gli costerà la trasferta di Potenza, valida per il turno infrasettimanale. Non riesce ad alzare attivamente il baricentro della squadra, complice ovviamente la foga agonistica del Foggia che si spingeva in avanti alla ricerca del gol del pari.

Auteri 6: Il “suo” Benevento non offre una grande prestazione ma, seppur in modo magari sporco e al termine di una partita caratterizzata da intensità e sofferenza, riesce a portare a casa i tre punti, che sono la cosa più importante. C’è tanto da rivedere, soprattutto in virtù del turno infrasettimanale di Potenza (giovedì, ore 20:30, Viviani) e della sfida interna di domenica prossima contro il Messina, ma vincere aiuta a vincere e conquistare un successo in questo modo può solo infondere fiducia. Ci sono alcuni dubbi, a partire dall’idea dell’undici iniziale alle imprecisioni nei passaggi per terminare con l’insolita poca incisività dei subentranti, ma alla fine il risultato gli dà ancora una volta ragione.

Foto: Profilo Facebook Calcio Foggia 1920/Federico Antonellis