Benevento-Turris 3-2, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Turris 3-2, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento vince il derby del Vigorito contro la Turris per 3-2 in modo pirotecnico nel giorno dell’Epifania nella prima gara del 2024 valida per la prima giornata del girone di ritorno, al secondo esordio di Gaetano Auteri sulla panchina giallorossa.

La Strega sblocca la partita dopo 17 minuti: contropiede avviato da Ciano che serve FerranteEl Tigre sull’out di destra calibra un cross per Marotta che impatta la sfera di testa debolmente, la palla resta lì e il fantasista di Marcianise è il più lesto di tutti nel battere Marcone in uscita da pochi passi. Le due squadre continuano ad attaccarsi, ma la partita resta in sostanziale equilibrio fino al duplice fischio. A inizio ripresa, poi, arriva il raddoppio giallorosso: Agazzi recupera palla a centrocampo, s’invola verso la porta avversaria salvo allargare poi per Improta che, da posizione defilata al vertice dell’area piccola, supera Marcone con un elegante pallonetto. Tutt’a un tratto, poi, i rosso-corallini riaprono il match: dopo un contrasto a centrocampo, la sfera arriva sui piedi di De Felice che, da centrocampo, al 73esimo beffa un Paleari fuori dai pali. La palla sbatte sul montante alla base della porta del Ciro Vigorito e torna in campo: arbitro e guardalinee inizialmente non convalidano la rete, poi il quarto uomo a seguito delle proteste della panchina ospite fa notare il gol al direttore di gara. La Turris prova ad attaccare quindi a pieno organico ma, all’86esimo, Ciciretti torna a segnare con la maglia del Benevento 1888 giorni dopo l’ultima volta con un preciso sinistro a giro da posizione defilata che s’infila dove Marcone non può arrivare. Nel recupero, poi, arriva il gol del definitivo 3-2 segnato di destro al volo al vertice dell’area piccola da D’Auria, vano però ai fini del risultato finale.

Paleari 5,5: Attento su gran parte dei tentativi avversari, a volte risulta incerto nelle uscite sui cross dei giocatori della Turris. Viene beffato da De Felice con il suo capolavoro da centrocampo, nulla può invece sul desto al volo di D’Auria a tempo quasi scaduto.

Viscardi 6: Esordio dal primo minuto in Serie C per il difensore classe 2004, che risponde subito presente. Dopo qualche minuto di apprendistato, riesce a posizionarsi correttamente da braccetto di destra (pur essendo lui mancino) e compie alcune buone chiusure. Ammonito, viene sostituito dal tecnico di Floridia all’ora di gioco onde evitare rischi inutili. Dal 16’s.t. El Kaouakibi 5: Dovrebbe essere la carta della sicurezza, ma fatica a mantenere la posizione e regala un sanguinoso pallone agli avversari nei minuti finali. Responsabile del gol del definitivo 3-2, si perde completamente il diretto avversario.

Capellini 6,5: Punto di riferimento del terzetto difensivo giallorosso, fornisce la classica prova di carattere e qualità. Molto bene nel primo tempo, in cui compie importanti interventi in chiusura, rischia qualcosina in più nella ripresa anche in fase d’impostazione riuscendo però ad arginare i tentativi dei rosso-corallini.

Berra 6,5: E’ tornato in difesa, e si vede. Al rientro dalla squalifica offre il suo apporto contraddistinto da impegno e abnegazione, nonostante non nasca come difensore centrale. Preciso nelle coperture e nelle uscite palla al piede, è sicuramente un punto fermo dello scacchiere sannita.

Improta 7: Il modulo e lo stile di gioco di Auteri ne esaltano le caratteristiche: il jolly puteolano corre sulla corsia di destra senza mai fermarsi. Pericoloso in fase offensiva e prezioso in fase difensiva, segna il gol del momentaneo 2-0 a inizio secondo tempo con un delizioso pallonetto ma, al 78esimo, spreca dalla stessa posizione l’occasione per il 3-1 e la doppietta personale.

Pinato 6,5: Apporto fondamentale per il centrocampista brianzolo, utile sia in fase di copertura sia in fase propositiva. Offre una prestazione solida e grintosa, dimostrando tanto di saper attaccare quanto di saper difendere. Un grattacapo in più per la mediana di Auteri, che si prepara anche al rientro di Karic e Talia.

Agazzi 6,5: L’ex Ternana torna finalmente a mostrare le sue qualità: sta bene, si vede e ne beneficia tutta la squadra. Prezioso in fase di impostazione e di costruzione, nel secondo tempo si veste da interdittore e assist-man per il raddoppio firmato da Improta. Dal 42’s.t. Tello S.V.: Probabilmente l’highlight della sua partita è il negare il gol-capolavoro di De Felice al fianco del guardalinee. Entra in campo tra i fischi dei suoi tifosi, sintomo della manifesta rottura con l’ambiente sannita, non riesce a incidere nei pochi minuti a disposizione.

Masciangelo 6: Non riesce a fornire una prestazione solida e incisiva come quella di Improta sulla corsia opposta, ma porta comunque corsa e sicurezza sull’out mancino. Qualche sgambata in zona offensiva soprattutto nel secondo tempo, molto più presente invece in fase di copertura.

Marotta 6,5: El Diablo lavora palloni a dismisura, agendo più da seconda punta che da bomber di razza. Assist-man in occasione dell’1-0 di Ciano, smista palloni per i compagni del reparto offensivo. La sua partita è caratterizzata dalla voglia e dall’agonismo che lo contraddistinguono, anche se a volte risulta impreciso. Dal 42’s.t. Bolsius S.V.: Nei pochi minuti che ha a disposizione prova a incidere con le sue caratteristiche, sfruttando la velocità e i dribbling, ma come già accaduto in passato rischia conseguentemente di perdere palloni che, negli ultimi minuti, possono rivelarsi sempre sanguinosi.

Ferrante 6: Fondamentale in occasione del gol di Ciano che sblocca la partita, pecca di precisione in zona gol anche se i progressi sotto il profilo dell’intesa con i compagni di reparto sono evidenti. A volte, in quanto attaccante, dimostra un po’ di sano egoismo: vuole il gol, lo cerca in tutti modi, ma non sembra voler arrivare. Dal 34’s.t. Ciciretti 7: Entra in campo e, complice la fiducia di un allenatore che lo conosce bene, dà subito un apporto tecnico e qualitativo non indifferente. Il gol (che mancava in giallorosso da 1888 giorni), un preciso sinistro a giro dal vertice dell’area, è un classico del suo repertorio: ci si augura sia l’evento che possa farlo sbloccare e sbocciare definitivamente.

Ciano 7: La cura Auteri funziona anche su di lui, tornato titolare a distanza di quasi due mesi. Ci mette 17 minuti a trovare la via del gol, il primo stagionale, e lega bene con i compagni del tridente disegnando geometrie e azioni offensive. Dal 16’s.t. Simonetti 5,5: Torna sul rettangolo verde dopo l’infortunio, ma è evidente che non sia ancora in piena condizione. Approccio grintoso e qualitativo, è rientrato con la voglia che ne ha contraddistinto le prime presenze, ma perde qualche pallone di troppo nonostante metta Improta a tu per tu con Marcone e venga centrato da un cross di Masciangelo.

Auteri 7: La sua cura è psicologica oltre che tecnico-tattica, il Benevento gira bene giocando in modo semplice e creando tanto in zona offensiva. Vincere un derby alla prima partita del 2024 fa sicuramente bene alla squadra, con l’augurio che possa vivere un girone di ritorno da protagonista. Ovviamente c’è tanto lavoro da fare, come affermato dallo stesso tecnico di Floridia nel post-gara, ma i segnali positivi ci sono e gran parte dei giocatori sembra in grado di rispondere presente. La Strega corre tanto, è propositiva e aggressiva: qualità da coltivare e mantenere anche nei prossimi impegni. Bentornato Mister!

Foto: Screen YouTube Lega Pro

Benevento-Catania 0-4, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Catania 0-4, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento cade clamorosamente in casa per 4-0 nell’ultima gara del 2023 contro il Catania al Vigorito e fa registrare la terza sconfitta in quattro partite che condannano Matteo Andreoletti e il suo staff all’esonero al termine del girone d’andata.

La Strega, dopo una prima mezz’ora di sostanziale equilibrio, in tre minuti resta in inferiorità numerica e sotto di un gol a causa dell’espulsione di Karic (al 36esimo, che ha rimediato due ammonizioni nel giro di neanche un minuto) e della rete su rigore di Chiricò (al 39esimo). Un inizio shock si registra anche nel secondo tempo, quando Chiricò è tanto intelligente quanto bravo a vedere l’inserimento di Zammarini e a servirlo a tu per tu con Paleari per il 2-0. All’ora di gioco i giallorossi restano addirittura in nove: espulso Talia, già ammonito e reo secondo l’arbitro di aver simulato in area. A quel punto gli Elefanti dilagano: Chiricò con un’altra delle sue perle e Deli calano il poker che chiude la partita. Per i sanniti, ora settimi con 30 punti al giro di boa, sarà necessaria una scossa in vista del girone di ritorno, a partire dalla nuova guida tecnica.

Paleari 5: L’insufficienza è dovuta principalmente a causa dell’uscita su Rocca per rimediare a un retropassaggio sanguinoso di El Kaouakibi (fallo comunque quantomeno discutibile), ma è tra i migliori dei suoi in una serata catastrofica. Prova a tenere a galla i suoi con le parate sui vari Castellini, Zanellato e Curado, ma non basta per evitare una debacle assoluta.

El Kaouakibi 4,5: Parte bene, con incursioni offensive e un approccio propositivo alla manovra giallorossa, ma da un suo retropassaggio sanguinoso nasce l’occasione che porterà al rigore e all’1-0 rossoazzurro. Tanti gli errori del difensore italo-marocchino, anche in fase di impostazione, nella sua peggiore prestazione stagionale (al pari della sfida contro il Monopoli).

Capellini 5: Nella prima mezz’ora riesce a chiudere tutti gli spazi, poi con la squadra in 10 prima e in 9 poi è totalmente in balia degli attacchi avversari. Il Catania attacca a pieno organico, lui e tutto il reparto difensivo giallorosso non riescono in alcun modo ad arginarli.

Rillo 5,5: Nella prima partita da titolare in Serie C con la maglia del Benevento parte anche bene, se non altro fino a quando la Strega resta in parità numerica. Come per Capellini, nel momento in cui la squadra resta in inferiorità numerica resta in balia della produzione offensiva etnea e dell’inventiva di Chiricò. Dal 12’s.t. Viscardi 5,5: Esordio in terza serie anche per lui, amarissimo. Entra quando la partita è già indirizzata verso un risultato ben definito, la seconda espulsione dopo tre minuti dal suo ingresso in campo ne condiziona comprensibilmente la prestazione.

Improta 5: Dovrebbe essere uno dei giocatori simbolo del Benevento, ma così non è. Conferma il declino, lento ma costante, delle ultime uscite. Perde completamente le staffe dopo l’espulsione di Karic, vittima di un nervosismo e di una tensione più che tangibili. Nella ripresa si fa anche ammonire e, per non rischiare di arrivare al triplice fischio in 8, Andreoletti è costretto a sostituirlo. Dal 24’s.t. Bolsius 5,5: Poco più di 20 minuti per mettere in mostra le sue qualità. Si fa notare, prova a vivacizzare la manovra offensiva giallorossa con i suoi strappi ma, con la squadra in 9, il suo compito è tutt’altro che facile.

Karic 4: Una gara ben approcciata da parte del centrocampista svedese, che dopo la mezz’ora però perde completamente la testa. Due ammonizioni in meno di un minuto: prima per proteste, poi per un fallo inutile nel cerchio di centrocampo a palla lontana. Anche lui, come Improta, dovrebbe essere uno dei punti di riferimento sotto il profilo dell’esperienza, ma l’agonismo lo porta a condizionare la prestazione dell’intera squadra.

Talia 4,5: Bene il suo atteggiamento in cabina di regia, nonostante commetta qualche errore in fase d’impostazione offre velocità e verticalità alla manovra giallorossa, vanificata dal pressing alto degli avversari e dalla carenza di soluzioni in zona offensiva. L’espulsione condiziona pesantemente la sua prestazione.

Pinato 4,5: Non è il Pinato subentrato contro il Latina, questo è certo. Totalmente assente, anche nella prima mezz’ora quando tutto era ancora in equilibrio: arriva tardi su ogni pallone e non fornisce il suo solito apporto alla manovra, risultando lento e impacciato. Dal 17’s.t. Agazzi 5: Entra quando il risultato è già scritto, con il Benevento sotto di due gol e di due uomini. Ha l’arduo compito di riprendersi le chiavi del centrocampo e provare a organizzare una squadra in balia dell’avversario che attende solamente il triplice fischio, cosa non affatto facile.

Masciangelo 5,5: Nonostante sia in netto ritardo sulla rete del 2-0 siglata da Zammarini e probabilmente anche sui gol del 3-0 e 4-0, è l’unico a non mollare mai. Corre sull’out mancino come fosse una prateria, provando più volte a bucare la difesa rossoazzurra e risultando uno tra i più propositivi. Finale in calando, in una serata tanto complicata quanto catastrofica.

Marotta 5: Tra le due punte è sicuramente quello che prova a farsi vedere maggiormente dai compagni, giocando da collante tra centrocampo e attacco. Negli ultimi 20 metri, però, non riesce assolutamente a incidere. Troverebbe il gol del momentaneo 2-1, annullato per fuorigioco. Dal 17’s.t. Alfieri 5,5: Entra in campo dopo l’espulsione di Talia per rimpolpare un centrocampo ormai orfano di due elementi, prova a disegnare qualche geometria e poi a sfruttare le abilità di Bolsius ma il match è già indirizzato.

Ferrante 5: E’ solo, nonostante il cambio tattico preveda lo schieramento di due punte. Gli arrivano pochi, pochissimi palloni giocabili, e le uniche conclusioni verso la porta è costretto a costruirsele da solo. Dopo un buon avvio non riesce più a farsi vedere né a ricevere palloni da poter controllare: sostituito per provare a dare una scossa che, però, non arriva. Dal 12’s.t. Sorrentino 5: Aumenta leggermente il minutaggio per il classe 2003, che però non riesce a dare un apporto tangibile al reparto offensivo giallorosso. Complice, ovviamente, l’espulsione di Talia tre minuti dopo il suo ingresso in campo e la conseguente sostituzione di Marotta, che lo lasciano totalmente isolato a centro area e con il risultato già deciso.

Andreoletti 4,5: La sconfitta gli costa cara. Dopo 19 partite sulla panchina giallorossa e 30 punti conquistati, il tecnico bergamasco è stato esonerato. Oltre il danno, anche la beffa: per 3 giorni non potrà allenare un altro club in questa stagione, visto che la deroga per poter firmare con un’altra società valeva fino al 20 dicembre. Un peccato: sicuramente ha le sue responsabilità, ma anche i giocatori non hanno reso come tutti si aspettavano e come, sulla carta, avrebbero dovuto. E’ uno dei responsabili, probabilmente neanche il principale, ma quando il gruppo risulta totalmente sfaldato e in balia di sé stesso come nel match contro il Catania allora diventa difficile apporre qualche correttivo. Ad maiora, Mister!

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Latina-Benevento 0-0, le pagelle dei giallorossi

Latina-Benevento 0-0, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento pareggia per 0-0 nell’ultima trasferta del 2023 contro il Latina al Francioni e torna a conquistare punti dopo le due sconfitte consecutive nei derby contro Avellino e Juve Stabia.

La Strega, nonostante le numerose occasioni create, non è riuscita a trovare la via del gol per la terza partita di fila. I giallorossi, con questo punto, si stabilizzano in sesta posizione a quota 30; settimo il Taranto con gli stessi punti, quinto l’Avellino a +1 sui sanniti e quarto il Crotone a 32. Più distante la Casertana, terza a pari punti con il Picerno secondo (34), mentre la Juve Stabia è saldamente in testa alla classifica a quota 39 e si è laureata Campione d’Inverno con un turno d’anticipo.

Paleari 6: L’estremo difensore giallorosso è spettatore non pagante della sfida del Francioni. Nel primo tempo aiuta il terzetto difensivo in costruzione, nella ripresa l’unico momento in cui è chiamato in causa è sul colpo di testa di Marino che blocca senza problemi. Nona porta inviolata stagionale per lui, niente male.

El Kaouakibi 6: Fortunato nel tentativo al volo da pochi metri di Fabrizi, probabilmente murato con un braccio dal difensore italo-marocchino ma che l’arbitro non valuta come tale. Successivamente prova a spingere maggiormente fornendo una soluzione offensiva ai compagni, si mette in mostra in avanti con un colpo di testa e il cross per Marotta a tempo praticamente scaduto.

Capellini 6: Al centro della difesa giallorossa è il leader, guida e detta i tempi di manovra. Sempre attento sugli attaccanti neroazzurri, difficilmente si fa superare. Di testa va sempre in anticipo sui diretti avversari, limitandosi però al compito assegnato e senza mai osare.

Berra 6: Peccato per il cartellino giallo di inizio partita, che lo costringerà a saltare l’ultimo match del girone d’andata e a chiudere in anticipo il suo 2023. Contro il Catania, qualora non dovesse rientrare Terranova, sarà emergenza difensiva. Conduce comunque una gara attenta, senza sbavature.

Improta 5,5: Si sbatte sulla corsia di destra, soprattutto nel primo tempo, e l’intesa con Karic fa la differenza su quella fascia. Sua una delle prime conclusioni dell’incontro, ma resta uno dei pochi lampi della prestazione del jolly puteolano. Nel secondo tempo cala, fisicamente e mentalmente, tanto che nel finale è impreciso e pecca di lucidità.

Karic 6: E’ tornato nei tre di centrocampo e questa sembra essere la sua posizione ideale, unendo l’animo propositivo che lo contraddistingue e il coprire gli spazi che chiede il tecnico bergamasco. Certo, deve ancora migliorare: è troppo generoso a inizio partita quando, invece di tirare, sceglie di servire un compagno che, però, non c’è.

Agazzi 5,5: A centrocampo è totalmente libero di agire e far girare il pallone, in virtù del leggero pressing avversario, ma non riesce in egual modo a incidere. Un paio di cambi di gioco interessanti, ma nulla più. Purtroppo, manca ancora di qualità, verticalità e idee vincenti che ne hanno contraddistinto la carriera. Dal 15’s.t. Pinato 5: Il suo ingresso in campo è una scintilla, un supporto offensivo fondamentale per le due punte. Spreca, però, un’altra occasione da gol da pochi passi, come accaduto nel derby contro la Juve Stabia: non sfrutta l’ottima imbucata di Ferrante, calciando con il sinistro in modo debole e poco cattivo.

Talia 6: Rientra da titolare, e si vede. Offre una prestazione di qualità e quantità, carente negli inserimenti offensivi ma sempre presente in fase d’impostazione. Copre tanto campo, fornendo una prestazione importante come ci aveva abituato nelle prime uscite stagionali.

Masciangelo 6: Non è al meglio, ma si dimostra come sempre uno tra i più propositivi tra i suoi. Dopo un primo tempo un po’ in ombra, complice il fatto che la Strega attacchi soprattutto sulla destra, nella ripresa riesce a sfondare maggiormente e va alla conclusione impensierendo Cardinali. Dal 15’s.t. Benedetti 5,5: Cambio programmato all’ora di gioco, in virtù delle condizioni non perfette dell’esterno romano. Non riesce però a spingere sulla corsia mancina come il numero 5 giallorosso, pur restando comunque sempre attento manca di intensità e inserimenti offensivi.

Marotta 5: El Diablo si fa sentire, spesso e volentieri, soprattutto sotto il profilo caratteriale. Guida l’attacco e in generale la manovra offensiva, non risparmiandosi in passaggi filtranti e di smistamento per i compagni. Pesa, però, l’errore dell’ultimo minuto: sul cross di El Kaouakibi, da pochi passi, spedisce alto il pallone che sarebbe valso i tre punti.

Ferrante 5,5: Nell’attacco a due riesce a dare il meglio di sé, ormai questo è fuori di dubbio, ma ormai il digiuno dal gol sta diventando pesante e si nota. El Tigre non ha molte occasioni da sfruttare: si registrano solamente il colpo di testa nel primo tempo e l’uno contro uno con Rocchi della ripresa. Bella l’imbucata per Pinato, non sfruttata dal centrocampista giallorosso. Dal 34’s.t. Sorrentino S.V.: La coperta è corta, lo dice spesso Andreoletti, che per far rifiatare Ferrante è costretto a inserire il classe 2003. Prova a farsi notare, senza però riuscire a incidere complice la frenesia degli ultimi minuti.

Andreoletti 5,5: Il “suo” Benevento non sfigura, come già accaduto contro l’Avellino, ma riesce a portare a casa solo un punto dal Francioni. Manca la cattiveria sottoporta, ormai (purtroppo) una caratteristica della Strega: le occasioni ci sono, i giocatori le creano, ma non vengono sfruttate. Questo è sicuramente il principale aspetto su cui il tecnico bergamasco dovrà lavorare, perché a livello di gioco e prestazioni i miglioramenti ci sono stati. Un appunto potrebbe riguardare le sostituzioni: perché utilizzarne solamente tre, sulle cinque disponibili, e non inserire elementi di qualità e freschezza quali Bolsius, Carfora, Ciano o Tello?

Foto: Screen YouTube Lega Pro

Benevento-Avellino 0-1, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Avellino 0-1, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Cade in casa il Benevento contro l’Avellino, nel derby d’alta classifica valido per la diciassettesima giornata al Vigorito.

La Strega, alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite e alla seconda sconfitta consecutiva in un derby, non è riuscita a sfruttare le tante occasioni create tra le mura amiche ed è stata affondata da un gol in contropiede di Patierno nell’unica conclusione verso lo specchio dei Lupi al 41esimo del primo tempo. I giallorossi, dopo questa partita, restano a 29 punti ma scendono al quinto posto in classifica in compagnia del Crotone e, in caso di successo questa sera, anche del Taranto. I biancoverdi precedono i sanniti con 30 punti, a -1 dalla Casertana terza. Il Picerno, secondo, è a 33 punti, mentre la Juve Stabia capolista è lontana 7 lunghezze (le Vespe, in vetta, hanno 37 punti).

Paleari 6: L’Avellino crea poco, ma quel poco basta per conquistare i tre punti nel derby contro il Benevento. L’estremo difensore giallorosso, chiamato in causa davvero poche volte, risponde presente e in occasione del gol non può nulla. Limitati al minimo necessario i rischi, in virtù delle pochissime sortite offensive degli ospiti.

El Kaouakibi 5: Nel primo tempo soffre, e tanto, i tentativi di imbucata offensiva degli avversari. Si perde D’Angelo in qualche occasione, nel gol decisivo non va a contrasto per fermare il cross. Nella ripresa la situazione migliora, complice la possibilità di agire più da esterno che da difensore.

Terranova 6: Su Gori, di cui è il diretto marcatore, fa buona guardia nel corso di tutta la partita, se non in occasione del gol in cui, come tutta la retroguardia giallorossa, è mal posizionato. Questo l’unico neo di una prestazione di sostanza e qualità, al rientro da titolare. Dal 30’s.t. Ciano 5,5: Da lui ci si aspetta sempre la giocata vincente, ma quest’anno non arriva praticamente mai. Qualche calcio da fermo, qualche tiro dalla bandierina, ma nulla di più. Doveva essere inamovibile dello scacchiere giallorosso, necessita di ritrovare la condizione per tornare a essere decisivo.

Berra 5,5: Il duttile difensore giallorosso offre la solita prestazione di carattere e precisione. In una sola occasione, che purtroppo si rivelerà fatale, si perde il diretto avversario, Patierno: è una disattenzione che lascia l’attaccante biancoverde libero di segnare e costa carissimo al Benevento.

Improta 5,5: Si propone spesso, prova a farsi vedere dai compagni per creare pericoli nella trequarti avversaria ma viene spesso ignorato. Quando prova a impensierire la difesa biancoverde, poi, gli elementi impiegati sull’out mancino irpino rispondono presente. Colpisce una traversa clamorosa nel primo tempo, sbagliando un gol già fatto, poi torna a offrire sprint, cross (spesso imprecisi) e intensità sulla corsia destra.

Pinato 6: Quel quarto d’ora in campo dimostra quanto possa essere importante per il Benevento, ma prima deve mettere a punto le problematiche fisiche andando incontro alla miglior condizione. Dal 19’p.t. Tello 5,5: Il suo ingresso in campo, praticamente a freddo, potrebbe sul momento aver stupito un po’ tutti. Nonostante venga definito in via di addio, il centrocampista colombiano fa il suo in mezzo al campo e prova a creare trame interessanti, cercando spazio soprattutto tra le linee della difesa biancoverde.

Agazzi 5,5: Non riesce a imporre i ritmi che la squadra deve mantenere, fatica a costruire nonostante alcuni cross e geometrie di rilievo. Una prestazione che potrebbe essere sufficiente, ma da lui ci si aspetta quel quid in più che possa fare la differenza in mezzo al campo. Dal 30’s.t. Bolsius 5,5: Entrando nella ripresa incide di più rispetto a quando parte titolare, è evidente. Prova subito a rompere le linee con i suoi strappi, ma il muro eretto dai Lupi è difficile da scardinare nonostante le tante presenze offensive.

Karic 4,5: Troppi errori di misura, purtroppo nelle ultime uscite non riesce più a esprimersi ad alti livelli come invece faceva a inizio stagione. Da una sua leggerezza nasce la rete del definitivo 1-0 irpino e, sempre dai suoi piedi, escono palloni spesso imprecisi che mettono in difficoltà i compagni. Dal 16’s.t. Talia 6: Da subentrato, nonostante non sia al 100%, fornisce la prestazione di qualità e carattere che da lui ormai ci si aspetta. Prova subito a impensierire Ghidotti con una grande conclusione dalla distanza, poi continua a giocare con determinazione.

Masciangelo 6,5: E’ sicuramente uno dei migliori della Strega, se non altro per la determinazione e la caparbietà che ci mette dal primo all’ultimo minuto sulla corsia mancina. Corre, attacca e difende, a volte potrebbe risultare testardo in alcuni dribbling ma sicuramente è una costante spina nel fianco per gli avversari.

Marotta 6: Si sbraccia, corre e litiga con gli avversari, ma non riesce a incidere praticamente. Buona l’intesa con Ferrante, il suo apporto è più carismatico che tecnico-tattico. Sbaglia poco, anche in fase di costruzione nella trequarti offensiva, ma in area avversaria rischia di essere a volte confusionario. Inventa l’occasione nel recupero con il pallonetto a superare Ghidotti, salvato da Cionek sulla linea.

Ferrante 5,5: Si batte lungo tutto il fronte offensivo, la complicità con Marotta è evidente e potrebbe essere uno dei punti di partenza da qui in avanti. Le occasioni più ghiotte capitano sui suoi piedi o sulla sua testa: pesa, in termini di risultato, l’errore a centro area della ripresa, con il pallone spedito sul fondo da ottima posizione. Dal 30’s.t. Sorrentino 5,5: Andreoletti decide di buttarlo in mischia nel finale, provando a sfruttare i suoi centimetri in area di rigore. E’ un ragazzo del 2003, lo ha ribadito anche il tecnico bergamasco, e in quanto tale è ancora acerbo.

Andreoletti 5,5: Inizialmente schiera la Strega, magari anche coraggiosamente, con un 3-5-2 munito di due punte di riferimento. Per fare ciò, però, è necessario un centrocampo di gamba e di spinta, ma così non è complice anche il cambio obbligato di Pinato dopo neanche 20′ di gioco. Prova a incitare la squadra alla ricerca del gol, le occasioni create sono tante ma la rete non arriva. Nel secondo tempo si gioca tutte le carte a sua disposizione, inserendo praticamente tutti i giocatori offensivi che ha in panchina: purtroppo, però, i risultati contano sempre di più in questo momento della stagione e nelle ultime uscite il suo Benevento ne ha collezionati solo di negativi. E’ onesto anche in conferenza stampa, in risposta alla domanda sul suo possibile esonero: “Ho dato il massimo e continuerò a farlo, se non sentissi la fiducia della società avrei già dato le dimissioni“. Centrare l’obiettivo promozione con una squadra appena retrocessa può non essere facile, ma a questo punto viene da chiedersi se le colpe siano da imputare solo al tecnico bergamasco o anche ai giocatori che non stanno rendendo come dovrebbero.

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Benevento-Potenza 1-0, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Potenza 1-0, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Decimo risultato utile consecutivo per il Benevento di Matteo Andreoletti che, grazie a un gol di Masciangelo, riesce ad avere la meglio del Potenza.

Prestazione più che positiva per la Strega che, ai punti, avrebbe meritato anche di ottenere una vittoria più larga. La squadra giallorossa soffre davvero pochissimo il Potenza che si dimostra poca cosa, se non per l’arrembaggio finale dove mette non poca paura ai sanniti.

Davvero difficile trovare qualcuno, tra le fila dei giallorossi, che non abbia fornito una prestazione almeno sufficiente. Da sottolineare le prove del terzetto difensivo, con Berra che ormai è una garanzia, Pastina che mostra una leadership notevole e Capellini che, nonostante il periodo di panchina, gioca una partita di assoluto livello. In crescita costante Agazzi, al fianco di un Talia che gioca come un veterano. Molto bene anche sulla fasce con Masciangelo, autore del gol vittoria, e Improta che a destra è una spina nel fianco della difesa avversaria.

Buona la prova anche di Bolsius e di Karic, con lo svedese che ha la colpa di non riuscire mai ad essere cinico. Un po’ in ombra e poco lucido Ferrante che, comunque, non lesina energia per aiutare la squadra.

Di seguito le pagelle dei giallorossi.

PALEARI 6,5: Il Potenza è poca cosa sul piano offensivo ma quando viene chiamato in causa è sempre attento e preciso, nelle uscite e nelle poche parate effettuate.

BERRA 7: Una delle scoperte più belle di questo nuovo Benevento. Sempre attento, pulito, preciso. Lascia le briciole agli avversari.

CAPELLINI 7: Torna titolare dopo qualche settimana e si fa trovare prontissimo. Andreoletti ne sottolinea la professionalità nel post-partita. Bene così.

PASTINA 7: Quello che fino allo scorso anno poteva essere considerato un giovane dalle belle speranze, sta diventando, partita dopo partita, una certezza. Altra prestazione di livello per il 58, questa volta da braccetto sinistro.

IMPROTA 7: E’ una spina nel fianco per la fascia sinistra difensiva della formazione di Lerda. Prova la via del gol ma Gasparini si fa trovare pronto. Serve diversi palloni interessanti per gli attaccanti che, però, non trovano la via del gol. Dal 33′ st EL KAOUAKIBI 6: Aiuta la squadra a difendere il vantaggio.

AGAZZI 7: Crescita esponenziale la sua. Molto bene in interdizione, meglio rispetto alle altre uscite anche in fase di costruzione. Bella partita quella dell’ex Ternana.

TALIA 7: Le parole per descrivere le sue prestazioni iniziano a scarseggiare. Dopo la prestazione così così di Foggia torna sui suoi livelli.

MASCIANGELO 6,5: Finalmente una gioia. Potremmo sintetizzare così la sua gara. Trova il gol, poi decisivo, e gioca una buona partita. Una delle migliori da quando è nel Sannio. Dal 24′ BENEDETTI 6: Entra molto bene. se prima della gara di ieri ci si interrogava su chi dovesse giocare tra lui e Masciangelo ma per demeriti di entrambi, la prestazione di ieri lascia per sperare sulla possibilità di avere due valide alternative sull’out mancino.

BOLSIUS 6,5: Conferma le buone cose dell’ingresso in campo dello Zaccheria. Garantisce qualità e inventiva alla Strega. Se solo fosse più preciso sotto porta…Dal 18′ CIANO 6,5: Cerca di tenere la palla aiutandosi con la sua qualità, per permettere al Benevento di non soffrire l’eventuale arrembaggio del Potenza. Ci riesce, eccezion fatta per gli ultimi minuti.

KARIC 6: v. parte finale di Bolsius. Gioca bene, garantisce intensità e inserimenti ma quando si tratta di segnare proprio non vuol saperne. Ha un’occasione gigantesca ma consegna debolmente la sfera al portiere avversario. Dal 33′ KUBICA 5,5: Non entra benissimo, determina poco sia in costruzione che interdizione.

FERRANTE 5,5: E’ in un periodo di appannamento. CI mette tanta buona volontà ma è impreciso e davvero poco lucido. DAL 33′ CICIRETTI 6: Di stima e di fiducia. E per quel filtrante no look di destro per Ciano alla prima palla toccata. Se ritrova la condizione può essere un’arma importante per Andreoletti.

ANDREOLETTI 7: Probabilmente, per estensione temporale (per minuti durante la partita), quella col Potenza è stata la miglior prestazione da quando allena il Benevento. Da sottolineare anche la chiarezza e il coraggio di certe scelte, dettate anche dalla necessità di un minimo di turn-over. La crescita della squadra, anche nel gioco finalmente, è evidente. Ora bisogna, però, continuare su questa linea, provando – quando possibile – anche ad essere un po’ più coraggiosi, sfruttando appieno la qualità della rosa giallorossa. Comunque, se il Benevento è di nuovo una squadra il merito è del tecnico bergamasco.

Brindisi-Benevento 0-1, le pagelle dei giallorossi

Brindisi-Benevento 0-1, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Un gol di Ferrante regala la seconda vittoria consecutiva al Benevento. Di seguito le pagelle dei giallorossi.

Paleari 7: E’ tornato il portiere che conoscevamo. Sempre attento e prezioso. Sbroglia spesso le situazioni che potrebbero creare problemi. Decisivo sul colpo di testa di Cappelletti. Certezza.

Berra 6,5: Meno appariscente delle altre uscite, conferma però di essere una garanzia. Solido.

Capellini 6: Buona la sua prestazione, cresce con il passare dei minuti. Aiuta la squadra a difendere il gol di vantaggio.

Pastina 6: Gioca una buona partita, senza sbavature. Il suo vigore fisico, quando non scade in eccessi, è un valore aggiunto per la Strega.

El Kaouakibi 6,5: Suo il pallone che Ferrante tramuta in rete. Prova anche in altre occasioni a rendersi pericoloso sull’out destro. Prestazione più che positiva la sua.

Talia 6,5: Pur in una mediana a due, è lui che ha i compiti di regia. Il ragazzo si conferma anche una volta una delle note più liete di questo avvio di stagione.

Pinato 6: Sostanza e fisicità per il centrocampo giallorosso. Il vero Pinato, però, ancora non si è visto. Dal 34’s.t. Kubica 6: Prende parte alla battaglia finale, aiutando la squadra con la sua fisicità.

Masciangelo 5,5: Andreoletti gli dà una chance importante. Occasione che, però, non sfrutta appieno; troppo confusionario. Dal 21’s.t. Benedetti 6: La differenza con il collega di reparto è minima ma sembra più padrone della zona di competenza.

Tello 6: Meno incisivo e lucido delle altre uscite. Potrebbe fare molto di più ma resta, comunque, un giocatore cui sarà difficile rinunciare. Dal 13’s.t. Ciano 6: Rientra bene dopo l’infortunio. Offre alcuni spunti interessanti.

Karic 6: Schierato sulla trequarti al fianco di Tello, interpreta il ruolo secondo le sue qualità. Non gioca male ma ha la “colpa” di non mettere in rete il pallone del 2-0, da posizione davvero invitante.

Ferrante 7: Senza dubbio il migliore in campo. Terzo gol stagionale per “El Tigre” che si sta prendendo il Benevento a suon di prestazioni e di gol. Dal 34’s.t. Marotta 6: Ha a disposizione poco più di 10 minuti. Aiuta i compagni a portare a casa i tre punti. Cerca qualche ripartenza ma la squadra in quel momento è più concentrata a difendere l’1-0 che a cercare il raddoppio.

Andreoletti 6,5: Il Benevento non gioca una “bella” partita, lo dice subito anche lui nel post-gara. Dal punto di vista tecnico la sua squadra può e deve fare molto meglio. Detto ciò, il tecnico può essere contento perché uno degli obiettivi principali di inizio stagione sembra davvero vicino: far ridiventare la Strega una squadra e i singoli un gruppo. Se poi si vincono anche le partite, tutto diventa più semplice.

Cosenza-Benevento 1-0: le pagelle dei giallorossi

Cosenza-Benevento 1-0: le pagelle dei giallorossi

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E’ successo quello che non doveva succedere: il Benevento esce sconfitto dal San Vito Marulla di Cosenza dopo quasi 90 minuti di dominio assoluto. L’undici di Bisoli, infatti, viene premiato oltremodo al termine di una prestazione che al di là del sacrificio ha poco altro da offrire. Alla fine, però, hanno avuto ragione i calabresi, grazie all’ennesima rete da ex firmata da Michele Camporese.

La Strega, dunque, fallisce un vero e proprio match-ball per inserirsi con decisione nel novero delle pretendenti alla promozione diretta e poter essere padrona del proprio destino. Chiaramente, la sconfitta con i silani pregiudica e non poco il cammino degli uomini di Caserta che ora dovranno, oltre che vincerle tutte, sperare in un passo falso della Cremonese e di chi li precede.

Eppure, quello ammirato in terra silana, non è stato un brutto Benevento. Anzi. Come detto, la formazione sannita ha dominato in lungo in largo e avrebbe potuto passare in vantaggio già nella prima frazione se Farias, da solo dinanzi a Matosevic, non avesse sparato alto. Nella ripresa, poi, il forcing giallorosso è stato ancora più marcato con Acampora vero e proprio mattatore ma la palla proprio non ha voluto saperne di entrare. Così come sull’1-0 per i padroni di casa, quando a recupero inoltrato Brignola, da poco entrato, ha colpito la traversa sul pallone che avrebbe potuto almeno regalare un punto ai suoi.

Le pagelle dei giallorossi:

Paleari 6,5: Non ha colpe sul gol di Camporese; quando chiamato in causa si fa trovare sempre pronto.

Elia 5,5: Soffre spesso la vivacità di Situm. Si vede poco in avanti. Dal 27′ st Moncini 5: Evanescente. Non incide in alcun modo.

Vogliacco 5,5: Macchia una buonissima prestazione con l’incertezza in marcatura in occasione della rete di Camporese.

Barba 6: Buona partita la sua. Fa il suo senza grosse sbavature, se non nel primo tempo quando regala un angolo ai silani con un disimpegno errato.

Letizia 6: Non al meglio, stringe i tempi e dà il suo consueto contributo tra sacrifico, spinta e esperienza.

Ionita 5,5: Parte bene, si spegne alla distanza. Accusa il tour de force delle ultime settimane. Dal 39′ st Brignola 6: dal suo piede una delle occasioni più nitide del Benevento: la traversa gli nega la gioia del gol e nega il pari alla Strega.

Viviani 5,5: Ritrova una maglia da titolare dopo circa quattro mesi. Ovviamente non può essere al meglio e si vede. Qualche errore di troppo rispetto ai suoi standard; va vicino al gol in un paio di occasioni. Splendido l’assist per Farias nel primo tempo.

Acampora 6: Tra i migliori. Parte in sordina ma esce alla distanza. Le sue incursioni sul versante mancino sono come lame nel burro per la difesa di Bisoli. Peccato sia mancato il guizzo decisivo.

Improta 6: Inizia alto a destra, chiude terzino con l’uscita di Elia. Ha un paio occasioni per far male a Matosevic ma le sue conclusioni sono ribattute dai difensori avversari.

Forte 5: Mai veramente in partita. Pochissimi i palloni giocabili, è vero, ma anche lui non è in serata.

Farias 5,5: La sua prestazione, se non si analizzasse il gol mangiato, sarebbe anche abbastanza positiva. Ma l’errore commesso dinanzi a a Matosevic è di quelli imperdonabili, specie per giocatori della sua classe. Dal 19′ st Tello 6: Dà vivacità all’attacco. Avrebbe anche una mezza occasione lanciandosi in profondità ma Matosevic è attento in uscita bassa.

Caserta 5,5: Il suo voto e il conseguente giudizio non può essere oltremodo severo vista la prestazione offerta dai suoi. E’ vero, il Benevento ha mancato una grossissima occasione ma quando la palla decide di non voler entrare c’è poco da fare. Qualche considerazione sulle scelte, però, va fatta: specie quelle a gara in corso. Magari qualche forza fresca dalla panchina (v. Foulon o Mascinagelo, Petriccione) avrebbe potuto far comodo. Parlar dopo, però, è sempre più semplice. Ne siamo consapevoli. In ultimo: ma Sau?

Benevento-Pisa 5-1, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Pisa 5-1, le pagelle dei giallorossi

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Aveva un solo risultato il Benevento, se voleva continuare a coltivare il sogno della Serie A diretta: la vittoria. E vittoria è stata. Il risultato maturato (5-1) va certamente oltre anche la più rosea aspettativa ma rispecchia pressoché ciò che si è visto in campo dal primo all’ultimo minuto. Il Benevento è entrato in campo con il piglio della grande squadra, di chi sa ciò che vuole e come deve prenderselo. Per il Pisa c’è stato poco da fare.

La speranza è che ora si continui sulla strada tracciata oggi: sia dal punto di vista tecnico-tattico ma soprattutto dell’atteggiamento.

Le pagelle dei singoli:

Paleari 7 – Sempre attento. A dispetto del risultato, non è spettatore non pagante del match; anzi, è chiamato più volte in causa, sebbene con soluzioni estemporanee da parte degli ospiti. Nessuna sbavatura per lui oggi.

Elia 6,5 – Soffre e non poco, specie nella prima frazione, le incursioni dei dirimpettai toscani. D’altro canto, però, garantisce un gran apporto alla fase offensiva, giocando una buonissima partita.

Vogliacco 7 – Tra i migliori: lui e Barba disputano un gran match soprattutto tenuto conto che affrontavano due attaccanti di alto livello come Torregrossa e Puscas.

Barba 7– Praticamente perfetto, sempre in posizione ottimale anche quando attaccato nello spazio uno contro uno.

Letizia 7: Torna sulla fascia sinistra ma soprattutto torna ad essere quel treno che è sempre stato. In “coppia” con Improta asfaltano la fascia destra difensiva del Pisa.

Ionita 7 – E per fortuna che era stanco, verrebbe da dire. Il moldavo è un martello pneumatico. Prestazione top. Ha il merito, e non è roba da poco, di segnare il gol dell’1-0 da cui prende il via la goleada giallorossa. Dal 72′ Moncini sv.

Calò 6,5 – Probabilmente è quello, tra i giallorossi, che più aveva bisogno di una giornata del genere. Caserta gli dà ancora una volta fiducia; lui, questa volta, ricambia con una bella prestazione.

Acampora 7,5 – Disegna calcio: dal suo piede partono sempre le migliori azioni della Strega. Pur giocando mezzala, è il vero regista del Benevento. Dal 79’Petriccione sv.

Improta 7 – Ormai veder giocare così Riccardo Improta non stupisce più; ritrova anche il gol a coronamento di una grande prestazione. Dal 79’Farias sv.

Insigne 6,5 – Lavora molto come collante tra centrocampo e attacco; ripulisce molti palloni. Non ha tante occasioni per rendersi pericoloso, se non una di testa, ma il suo contributo è importante. Dal 60′ Tello 6,5 – Stagione strana quella del colombiano, divenuto “a sua insaputa” un vero e proprio goleador: entra e segna il gol del 5-1. Il settimo del suo campionato.

Forte 7 – Lavora molto per la squadra, spesso spalle alla porta. Fa a sportellate con i difensori avversari. Qualche errore nella gestione lo commette anche, ma si fa “perdonare” segnando il gol del momentaneo 4-0. Dal 79′ Gyamfi sv.

Fabio Caserta 7 – Come abbiamo scritto ieri (leggi QUI), il tecnico era consapevole, pur non volendo ammetterlo a chiare lettere, che oggi il Benevento si giocava l’ultimo jolly per restare attaccato alla vetta e alla Serie A diretta. Va dato merito a lui e alla squadra di aver giocato al meglio questa “finale anticipata”. Giusta anche la scelta di tornare al 4-3-3, specie in assenza di Lapadula. Chiaramente non si può giocare sempre così ma di fronte a queste prestazioni un pizzico di rammarico c’è per quello che si poteva fare e non si è fatto; con la consapevolezza che anche la dea bendata ci ha messo del suo. Ma non è ancora finita.