Maltrattamenti in famiglia, la Procura di Benevento applica divieto di avvicinamento a un 34enne di Grottaminarda

Maltrattamenti in famiglia, la Procura di Benevento applica divieto di avvicinamento a un 34enne di Grottaminarda

CronacaDalla Regione

A seguito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella giornata odierna, militari della Stazione Carabinieri di Grottaminarda (AV) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla p.o. ed ai luoghi dalla stessa frequentati nonché del divieto di dimora nel comune di Ariano Irpino, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 34enne residente nel comune di Grottaminarda, gravemente indiziato dei delitti di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla presenza del figlio minore e di lesioni personali aggravate.

Le indagini venivano avviate in seguito alla presentazione della querela da parte della persona offesa che riferiva le condotte subite ormai da anni ad opera del convivente e consistenti in abituali vessazioni, ingiurie, minacce e aggressioni fisiche poste in essere anche alla presenza del figlio minore della coppia. La narrazione dei fatti delittuosi subiti veniva riscontrata dall’attività investigativa espletata.

In particolare, l’escussione della madre, la figlia e di amici della persona offesa consentivano di raccogliere numerosi riscontri al narrato della donna.

In sede di esecuzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla p.o. ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa con applicazione di braccialetto elettronico il prevenuto non prestava il consenso all’installazione del dispositivo, ragion per cui veniva applicata, unitamente alla citata misura, la più grave misura del divieto di dimora in Ariano Irpino.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Benevento | Botte alla compagna, che scappa per il corso: arrestato 53enne

Benevento | Botte alla compagna, che scappa per il corso: arrestato 53enne

Benevento CittàCronaca

La Polizia di Stato ha tratto in arresto un cinquantatreenne di Benevento gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna.

L’arresto è stato eseguito dagli investigatori della Squadra Mobile congiuntamente a personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, intervenuti nella notte di domenica 25 agosto in soccorso della donna, in seguito ad alcune telefonate al 113 che segnalavano una lite in atto tra le strade del centro storico di questo capoluogo.

Giunti sul posto, gli operatori si sono immediatamente sincerati delle condizioni della donna, che appariva visibilmente terrorizzata e presentava escoriazioni al volto e sulle braccia, richiedendo sul posto l’intervento del personale del 118.

Successivamente, acquisite le prime informazioni dalla persona offesa, con l’ausilio del locale Gabinetto di Polizia Scientifica, è stato effettuato un sopralluogo presso l’abitazione in cui la coppia conviveva, ove sono stati rinvenuti elementi compatibili con una precedente efferata aggressione. Individuata l’autovettura a bordo della quale l’uomo si era poco prima allontanato, si attivavano le ricerche che davano esito positivo. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti specifici nei confronti della ex moglie, è stato condotto negli uffici della Questura per ulteriori accertamenti.

Il quadro indiziario relativo alle condotte di maltrattamenti in famiglia ha trovato ampio riscontro sia nella dettagliata denuncia-querela presentata dalla persona offesa sia nelle dichiarazioni di alcuni testimoni, oltre che nei referti medico legali acquisiti dagli investigatori della Squadra Mobile. Gli elementi emersi nel corso delle investigazioni si sono così aggiunti alle annotazioni redatte in passato dal personale della Squadra Volante intervenuto presso il domicilio della coppia ove erano state segnalati episodi analoghi nel corso degli ultimi giorni.

Pertanto, in virtù degli elementi raccolti e al termine delle formalità di rito, il cinquantatreenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari come disposto dal P.M. di turno.

Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.

Apice, arresti domiciliari per un 33enne indiziato di maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di arma da fuoco

Apice, arresti domiciliari per un 33enne indiziato di maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di arma da fuoco

CronacaDalla Provincia

Nella mattinata odierna, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Compagnia Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione ad una ordinanza – emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Benevento – di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di un 33enne di Apice (BN), ritenuto gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia, porto e detenzione illegale di arma da fuoco.

In particolare, l’attività d’indagine traeva origine dall’esplosione di un colpo di arma da fuoco, avvenuto nella notta tre il 15 ed il 16 agosto c.a., all’indirizzo dell’autovettura appartenente ad un 39enne di Apice (BN) che attingeva il finestrino della portiera lato guida danneggiando dall’interno anche il finestrino del lato passeggero, parcheggiata in Apice (BN).

Le conseguenti indagini, svolte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e dalla Stazione Carabinieri di Apice (BN), avviate immediatamente tramite l’escussione delle parti offese e di testimoni, fornivano elementi utili per l’identificazione dell’autore dell’azione delittuosa in argomento nel 33enne di Apice (BN) nonché alla conseguente perquisizione domiciliare presso la sua abitazione che consentiva il rinvenimento e sequestro di una pistola a tamburo calibro 22 in un armadietto posto sul pianerottolo dell’abitazione.

Le motivazioni sottostanti al gesto sono, secondo la ricostruzione accusatoria, da ricondurre all’ostilità manifestata dal 33enne nei confronti del proprietario del veicolo, reo di aver difeso la ex compagna dell’indagato (nonchè sua congiunta), in occasione di eventi violenti attribuibili all’indagato ed avvenuti dopo la fine del rapporto sentimentale.

Sulla scorta degli elementi raccolti – costituenti anche gravi indizi in ordine alla condotta di maltrattamenti nei confronti della donna, commessi con riferimento alla conclusa relazione sentimentale –  il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, condividendo la richiesta della Procura, emetteva ordinanza applicativa degli arresti domiciliari.

Il provvedimento oggi eseguito – avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione – è stato disposto in fase di indagini preliminari, e il destinatario dello stesso è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della moglie: divieto di avvicinamento per un 59enne

Maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della moglie: divieto di avvicinamento per un 59enne

CronacaDalla Regione

Nel corso del tardo pomeriggio di ieri, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento,  Ufficiali e Agenti di p.g del Commissariato di P.S di Ariano Irpino hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione delle misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare e  del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa con la prescrizione di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla persona offesa e con le modalità di controllo del braccialetto elettronico emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 59enne abitante in Casalbore (AV) e gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e violenza privata nei confronti della coniuge.

Le indagini venivano avviate in seguito alla segnalazione dei sanitari del P.S dell’Ospedale Frangipane di Ariano Irpino in quanto la donna si era recata a visita mostrando segni di una recente aggressione e palesando profondo malessere per le condotte subite: nelle ore successive la stessa si determinava alla presentazione della querela e delineava il profondo stato di soggezione a cui era costretta da anni.

Nella specie, la persona offesa riferiva l’insieme di condotte aggressive, minatorie e fortemente offensive che subiva con abitualità dal marito che l’aveva relegata a una vita quotidiana insostenibile e sofferta, costellata di umiliazioni e violenze morali e non estranea a diversi episodi di aggressione fisica.

L’attività di indagine, dunque, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni della persona offesa nonché di alcuni appartenenti al nucleo familiare a conoscenza dei fatti e della figlia della coppia consentiva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico del 59enne  che in recenti occasioni aveva altresì percosso violentemente la coniuge cagionandole  “ematoma periorbitario bilaterale” e impedendole di uscire di casa nell’immediatezza al fine di ricevere le cure necessarie.

Il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della misura cautelare delle misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa  con le modalità di controllo del braccialetto elettronico, misure che applicate congiuntamente sono state ritenute proporzionate alla gravità della condotta nonché idonee a prevenire il rischio di reiterazione delle stesse a carico dell’indagato.

 La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Maltrattamenti, stalking e furto ai danni dell’ex fidanzata: divieto di avvicinamento per un 31enne sannita

Maltrattamenti, stalking e furto ai danni dell’ex fidanzata: divieto di avvicinamento per un 31enne sannita

CronacaProvincia

Nel pomeriggio dell’altro ieri, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, i militari della Stazione Carabinieri di San Giorgio del Sannio, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente dalla stessa frequentati, casa e luogo di lavoro, con le modalità di controllo di cui all’art. 275 bis c.p.p. (braccialetto elettronico) e con l’ulteriore  prescrizione di non comunicare in alcun modo con la stessa, disposta dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 31 enne, abitante in un Comune limitrofo al capoluogo di Provincia, perché indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia, stalking, furto e violazione di domicilio ai danni della ex fidanzata.

In particolare, l’attività d’indagine traeva origine dalla denuncia querela formalizzata lo scorso mese di aprile con la quale denunciava condotte ritenute maltrattanti e persecutorie poste in essere, in suo danno, dall’ex fidanzato. Dopo diversi mesi dal termine della relazione sentimentale con l’indagato nel corso dei quali il giovane non aveva mai cessato di cercarla e pressarla psicologicamente con qualsiasi mezzo a sua disposizione, si era determinata a sporgere querela raccontando l’insieme di condotte morbose cui veniva sottoposta da tempo da parte dell’indagato che, non rassegnato al termine della relazione affettiva, aveva iniziato a tempestarla di messaggi intimidatori e molesti, telefonate, email e si era in numerose occasioni appostato sotto la di lei abitazione nel tentativo di riavvicinarla.

L’attività di indagine, dunque, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni della persona offesa, nell’escussione delle persone informate dei fatti presenti a diversi episodi subiti dalla persona offesa, nell’acquisizione di files immagine e “screeenshot” relativi alle conversazioni tra l’indagato e la giovane, consentiva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico del 31enne , e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della citata misura cautelare, misura ritenuta proporzionata alla gravità della condotta nonché idonea a prevenire il rischio di reiterazione della stessa a carico dell’indagato che ha tenuto a partire dal termine della relazione sentimentale con la persona offesa comportamenti sistematicamente volti ad assediare la ragazza, generando nella stessa forti timori per l’incolumità propria.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e la destinataria della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

San Giorgio La Molara, divieto di avvicinamento per 62enne indiziato di maltrattamenti in famiglia e rapina

San Giorgio La Molara, divieto di avvicinamento per 62enne indiziato di maltrattamenti in famiglia e rapina

CronacaDalla Provincia

All’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, Ufficiali e Agenti della Stazione CC di San Giorgio La Molara nella giornata di ieri hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinarsi alla stessa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa e con obbligo di mantenersi ad una distanza di 500 metri dai predetti luoghi e dalla persona offesa con la modalità di controllo del braccialetto elettronico emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 62enne abitante in San Giorgio La Molara e gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, di lesioni aggravate e rapina nei confronti della coniuge.

Le indagini venivano avviate a seguito della querela della persona offesa: la stessa, in seguito all’ennesima lite domestica violenta, riferiva nell’occasione il grado di pressione psicologica che subiva oramai da anni in virtù delle condotte del marito che adottava un comportamento sempre più aggressivo, prepotente e  intimidatorio nei suoi confronti.

Le condotte dell’uomo, nella specie, si verificavano oramai in modo continuo e si declinavano in episodi di ingiurie quotidiane, umiliazioni, aggressioni fisiche frequenti nonché in continue ingerenze in ogni ambito della vita quotidiana della coniuge.

Peraltro, secondo quanto emerso, negli ultimi giorni prima della querela si erano susseguiti episodi sempre più gravi durante i quali l’indagato aveva aggredito fisicamente la moglie per sottrarle il telefono e impedirle di allertare i soccorsi dopo che soltanto pochi giorni prima l’aveva già aggredita fisicamente provocandole delle lesioni.

  L’attività di indagine, dunque, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni della persona offesa nonché di altri familiari a conoscenza dei fatti e soggetti vicini al nucleo familiare con svolgimento di accertamenti di polizia giudiziaria a riscontro, permetteva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico dell’indagato, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con le prescrizioni indicate a carico dell’indagato che abitualmente costringeva la giovane donna a vivere in uno stato di vessazione e sofferenza psicologica.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Benevento, maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione aggravata: divieto di avvicinamento per un 23enne

Benevento, maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione aggravata: divieto di avvicinamento per un 23enne

BeneventoCronaca

A seguito dell’attività d’indagine coordinata da questa Procura della Repubblica, la Squadra Mobile di Benevento, nel pomeriggio di ieri, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, con braccialetto elettronico, emessa dal GIP del locale Tribunale, nei confronti di un 23enne residente in provincia di Benevento, gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione aggravata.

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia-querela sporta il mese scorso dalle parti offese, madre e sorella dell’indagato, le quali hanno raccontato delle angherie che erano corrette a subire dal 2015, anche quando la sorella era ancora minorenne.

In particolare, entrambe hanno rivelato di essere state più volte picchiate e minacciate dall’ indagato, anche con cadenza quotidiana, soprattutto nei momenti in cui questi abusava di sostanze alcoliche, ma, per amore del congiunto, avevano sempre evitato di denunziarlo.

Negli ultimi tempi, tuttavia, gli episodi violenti si erano intensificati, costringendole a chiedere aiuto gli agenti della Polizia di Stato.

In particolare, l’episodio scatenante si era verificato pochi giorni fa, quando il destinatario dell’odierna misura aveva tentato di costringere la madre a consegnargli monili in oro, dapprima stringendole con entrambe le mani il collo e poi puntandole una pistola scacciacani, del tutto simile ad un’arma vera, alla nuca.

L’attività di indagine, rapida e meticolosa, ha consentito di raccogliere gravi indizi di reato a carico dell’autore delle condotte denunziate. Infatti, a seguito di perquisizione domiciliare è stata anche rinvenuta e sequestrata la pistola in argomento. Pertanto, il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha emesso il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse, con previsione di braccialetto elettronico, ritenuta necessaria per frenare le gravi condotte realizzate dall’indagato.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Calci e schiaffi alla convivente, arrestato 50enne

Calci e schiaffi alla convivente, arrestato 50enne

CronacaRegione

Carabinieri della Stazione di Altavilla Irpina, hanno arrestato un 50enne del posto, presunto responsabile di “Maltrattamenti in famiglia” e “Lesioni personali dolose”.

A seguito di una segnalazione giunta al 112, la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Avellino ha disposto l’invio di una pattuglia presso un’abitazione di Altavilla Irpina dove era stata segnalata una lite in famiglia.

Qualche minuto e i Carabinieri sono giunti sull’obiettivo indicato dove una donna era stata aggredita poco prima, con calci e schiaffi dal convivente, 50enne già noto alle Forze dell’Ordine.

La malcapitata è stata medicata da sanitari del 118 che hanno riscontrato sul viso e sulle braccia della donna, ecchimosi ed escoriazioni varie.

Il 50enne (già tratto in arresto lo scorso mese di dicembre per analoghe vicende), su disposizione dell’Autorità giudiziaria, è stato associato alla Casa Circondariale di Avellino.

Airola, allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento per un uomo

Airola, allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento per un uomo

CronacaProvincia

A seguito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella giornata odierna, militari della Stazione Carabinieri di Airola, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla p.o. ed ai luoghi dalla stessa frequentati nonché divieto di dimora nella provincia di Benevento, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un uomo sannita, gravemente indiziato dei delitti di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate ai danni della moglie.

Le indagini venivano avviate in seguito alla trasmissione di annotazioni di servizio concernenti segnalazioni provenienti dall’uomo e da una dottoressa del pronto soccorso presso cui si era recata la vittima nonché dalla successiva querela dalla stessa sporta nella quale la donna  riferiva le condotte dall’aprile 2023 ad opera del marito e consistenti in abituali vessazioni, ingiurie, minacce e aggressioni fisiche prevalentemente motivate dalla morbosa gelosia dell’uomo

La narrazione dei fatti delittuosi subiti veniva riscontrata dall’attività investigativa espletata.

In particolare, l’escussione di due amiche della p.o., l’acquisizione di precedenti annotazioni concernenti interventi di p.g. richiesti dalla donna ed i referti medici attestati le lesioni patite consentivano di raccogliere numerosi riscontri al narrato della donna, sia in ordine alle vessazioni patite sia con riferimento alle lesioni subite.

In sede di esecuzione della misura il prevenuto non prestava il consenso all’applicazione del braccialetto elettronico ragion per cui gli veniva contestualmente applicata anche la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Benevento.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Telese Terme, divieto di avvicinamento per un 49enne indiziato di maltrattamenti in famiglia

Telese Terme, divieto di avvicinamento per un 49enne indiziato di maltrattamenti in famiglia

CronacaProvincia

A seguito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella giornata di oggi, militari della Stazione Carabinieri di Telese Terme (BN) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi da questa abitualmente frequentati, mantenendo una distanza non inferiore a 500 metri, con ulteriore prescrizione del divieto di comunicazione con la parte offesa, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un quarantanovenne del posto gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia commessi in pregiudizio della moglie 45enne, con l’aggravante di aver commesso i fatti in presenza dei figli minorenni.

Le indagini venivano avviate in seguito alla denuncia orale presentata dalla vittima al locale Comando Arma, in cui la stessa riferiva reiterati episodi di violenza e maltrattamenti posti in essere dal coniuge nei suoi confronti sin dal 2017, anche in presenza dei figli minorenni, descrivendo reiterate aggressioni fisiche e verbali, condotte violente e vessatorie in ambito domestico, generate da una gelosia ossessiva e riscontrate dalle dichiarazioni rese dalla vittima e dai testimoni, tra cui anche la figlia minore della coppia nonché dal materiale prodotto dalla p.o. concernente conversazioni con l’uomo.

La persona offesa rappresentava altresì che mesi prima di sporgere denuncia si era recata presso un centro antiviolenza da cui era stata presa in carico.

In sede di esecuzione della misura del divieto di avvicinamento, il prevenuto ha prestato il proprio consenso all’applicazione del dispositivo di controllo elettronico “braccialetto elettronico”.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.