Benevento-Taranto, i convocati di Mister Andreoletti: rientrano Capellini e Ciano

Benevento-Taranto, i convocati di Mister Andreoletti: rientrano Capellini e Ciano

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Il Benevento Calcio ha comunicato l’elenco dei giocatori convocati per il turno infrasettimanale contro il Taranto, in programma domani al Ciro Vigorito alle 18:30.

Mister Andreoletti, per la quarta gara della Serie C 2023-24, dovrà fare ancora a meno di alcuni elementi. Non compaiono, infatti, i lungodegenti MeccarielloAgazziImprota. Assenti poi, oltre a Perlingieri, anche i giovani Agnello, Masella e Rossi.

Rientrano invece, oltre a Capellini che ha scontato la squalifica, Ciano e Sorrentino.

Di seguito, l’elenco dei 26 calciatori convocati dal tecnico giallorosso per la sfida tra giallorossi e rossoblù:

PORTIERI: 12 Manfredini Nicolò, 1 Nunziante Alessandro, 24 Paleari Alberto.

DIFENSORI: 3 Benedetti Amedeo, 20 Berra Filippo, 96 Capellini Riccardo, 2 El Kaouakibi Hamza, 5 Masciangelo Edoardo, 58 Pastina Christian, 23 Rillo Francesco, 28 Terranova Emanuele, 25 Viscardi Angelo.

CENTROCAMPISTI: 4  Alfieri Vincenzo, 7 Karic Nermin, 8 Kubica Krzysztof, 14 Pinato Marco, 18 Simonetti Pier Luigi, 38 Talia Angelo, 71 Tello Andrés.

ATTACCANTI: 98 Bolsius Don, 30 Carfora Lorenzo, 10 Ciano Camillo, 99 Ciciretti Amato, 11 Ferrante Alexis, 9 Marotta Alessandro, 26 Sorrentino Samuele.

Benevento, Andreoletti: “Pari giusto. Classifica? Ora non conta, vogliamo essere al vertice a fine stagione”

Benevento, Andreoletti: “Pari giusto. Classifica? Ora non conta, vogliamo essere al vertice a fine stagione”

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Il tecnico del Benevento è intervenuto ai microfoni di OttoChannel nel post-partita a seguito del pareggio del Pinto contro la Casertana.

Mister Andreoletti ha affermato come siano stati due tempi completamente diversi, analizzando poi la prestazione di alcuni singoli e non solo.

Di seguito, quindi, l’analisi del tecnico della Strega a margine dello 0-0 nel derby tra giallorossi e rossoblù:

SUL PAREGGIO DI QUESTA SERA: “Sono stati due tempi completamente diversi. Sapevamo che nel primo tempo avremmo affrontato un avversario aggressivo. La Casertana ha fatto un mercato importantissimo con giocatori di altissimo livello, che quando troveranno la condizione daranno del filo da torcere a tutti. C’erano tante difficoltà, legate alla qualità della squadra e all’entusiasmo dello stadio che li ha trascinati a essere ancora più propositivi ed entusiasti di quanto non potessero essere. Nel secondo tempo loro hanno avuto un calo fisico che ci aspettavamo, noi abbiamo cambiato qualcosa sotto il profilo delle uscite e del sistema di gioco aggiungendo un po’ d’imprevedibilità tra le linee con Tello. Penso sia stata una buona mossa per innalzare le qualità dei giocatori. Mi sarebbe piaciuto vincere e nel finale magari ci siamo andati vicino, ma mi piace essere onesto: un tempo per uno, pareggio giusto“.

SULLA LUCIDITA’ E SULLA PERSONALITA’: “Nel secondo tempo i presupposti per vincere c’erano, è il solito discorso del cinismo. In questo momento sotto-porta non siamo tanto lucidi, ma la qualità non manca e quindi non sono preoccupato. Nel primo tempo, nonostante il forcing avversario, secondo me dovevamo avere maggiore personalità per uscire con la palla. Dobbiamo crescere sotto questo aspetto, perché le altre ci affronteranno sempre con questo spirito per il blasone e la storia del Benevento. Gli avversari vengono a prenderti alti, se non hai personalità diventa tutto molto complicato. L’agonismo, al di là dei cartellini che oggi mi sono sembrati eccessivi, deve però sempre distinguere la mia squadra, che è una squadra operaia“.

SULLA MANOVRA: “Nel primo tempo avevamo due quinti con caratteristiche completamente diverse, El Kaouakibi con grande gamba ad attaccare e Masciangelo che invece ci può arrivare più di guizzo. A destra abbiamo fatto fatica a imbucare, giocando maggiormente a sinistra. Bisogna avere personalità, la differenza la fa quella. Attraverso il lavoro dobbiamo migliorare, sono convinto che riusciremo a reggere gli attacchi dell’avversario e soprattutto il suo pressing“.

SULLE CONCLUSIONI DALLA DISTANZA: “Quando affronti avversari che o per scelta o per caratteristiche si abbassano allora o allarghi il gioco o vai a calciare da fuori. Ho messo Kubica perché palleggia bene e dai 30-35metri ha un buon destro. In questo momento siamo figli della manovra, è vero, ma piano piano uscirà anche quest’altro aspetto e concluderemo maggiormente da fuori“.

SULLA SCELTA DI BENEDETTI CENTRALE: “La scelta di Benedetti è stata fatta perché voglio mettere quanti più giocatori possibile nel loro ruolo: con Benedetti quinto avrei dovuto mettere El Kaouakibi al centro e Masciangelo quinto a destra, avrei stravolto troppo e non mi andava. Ho preferito toccare il meno possibile e soprattutto fare meno danni possibili“.

SULLE CERTEZZE DIFENSIVE: “La coperta è corta: se vuoi essere più lungo allora potresti concedere qualcosa. Stiamo facendo un 3-5-2 spesso con quinti che sono terzini, le caratteristiche dei singoli determinano la profondità e la manovra intera; la situazione cambierebbe con Improta e Karic. In questo momento abbiamo trovato una buona quadra, non abbiamo preso gol per la seconda partita consecutiva. A oggi è un’ottima soluzione e in questo momento è l’abito migliore“.

SU SIMONETTI: “In quel reparto siamo molto ben forniti, sia sotto il punto di vista numerico che sotto quello qualitativo. Ho difficoltà a fare la formazione, ma questa è una fortuna che mi tengo stretta. Ha fatto una buona gara, lo stiamo conoscendo, ma deve migliorare sul piano della rifinitura. Lo abbiamo preso per la gamba e il ritmo, è evidente“.

SUL GIOCO OFFENSIVO: “L’ingresso di un giocatore di qualità come Tello cambia la partita, ha qualità tra le linee e può inventarsi la giocata. Non sono gli attaccanti a determinare la pericolosità della squadra e sono d’accordo, ma nel secondo tempo siamo stati più pericolosi anche perché il loro pressing è diminuito a causa della loro condizione fisica e perché la nostra personalità è venuta maggiormente fuori. Al di là dei cambi, penso che anche con Marotta e Masciangelo la qualità si sarebbe elevata“.

SUI RECUPERI DEGLI INFORTUNATI: “Non voglio piangere, ma basta leggere i giocatori che mancano a questa squadra: sono giocatori anche di categoria superiore, ma abbiamo tanti altri giocatori a disposizione. Sarebbero giocatori che ci potrebbero dare una grossa mano. Non mi aspetto tanti recuperi per giovedì, sicuramente Ciano è il più vicino al rientro ma è giusto non rischiare una ricaduta. La Serie C è questa: c’è da fare fatica sempre e non voglio rischiare nessuno“.

SULLA PREPARAZIONE DELLA SFIDA CONTRO LA CASERTANA: “Abbiamo fatto un lavoro semplice, lavorando sulla tattica collettiva del Mister Cangelosi della passata stagione e poi abbiamo visto individualmente i nuovi giocatori“.

SULLA SOSTITUZIONE DI MAROTTA: “E’ stata una mia scelta, Proietti aveva troppa libertà e quindi ho deciso d’inserire Tello che poteva coprire ma anche essere utile in fase di rifinitura. Quando puoi fare cambi con giocatore del genere diventa molto più difficile sbagliare“.

SULLA CLASSIFICA: “I veri valori delle squadre non si possono analizzare ora, dopo tre partite. Abbiamo affrontato la Turris, mi ha impressionato e ora sono in vetta: giocano bene. La costanza oggi è data da quegli allenatori che hanno già lavorato in quella società e con quel gruppo magari la stagione precedente. Il Catania ha cambiato allenatore e 20 giocatori, noi allenatore e 25 giocatori: per quanto riguarda il progetto tecnico possiamo essere un po’ in ritardo. La Turris non è una sorpresa, fa della sua intensità l’arma migliore. Sono del parere che ogni tanto è meglio una sconfitta brutta, sonora, rispetto a un pareggino che nasconde i problemi: lo abbiamo fatto nella prima partita, capendo che cosa vuol dire giocare in Serie C. Proveremo a stare avanti quando conta, a fine stagione“.

SULL’ESSERE FAVORITA: “Secondo me non siamo la favorita, siamo partiti in ritardo e la società lo sa. Siamo una squadra che ha cambiato 20 giocatori rispetto alla passata stagione e anche l’allenatore. Proveremo a diventare la favorita perché l’obiettivo è questo ma oggi ci sono squadre più attrezzate avanti ed è giusto che siano lì. Se saremo avanti vuol dire che ce le saremo meritato con il lavoro. Vedremo, quando torneranno anche i giocatori forti, che cosa saremo in grado di fare: non perché voglia piangere, ma perché ora quei giocatori forti non li ho“.

Benevento, Tello da “esubero” a potenziale leader

Benevento, Tello da “esubero” a potenziale leader

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E’ ora che la stagione di Andrés Tello cambi: questo, in sintesi, il discorso di Mister Andreoletti nella conferenza stampa pre-Casertana riguardo al colombiano.

Inutile girarci intorno, il centrocampista ha vissuto un’estate a dir poco movimentata: dopo la retrocessione del Benevento in Serie C, infatti, era in aria di partenza come tutti o quasi i big.

I sondaggi di Pisa, Ascoli e Reggiana dalla cadetteria, nel corso del mercato estivo, non hanno però prodotto offerte ritenute soddisfacenti dalla società giallorossa che, dunque, ha deciso di non dar via l’ex Juventus e Bari, ritenendo di non poter depauperare quello che a tutti gli effetti resta un patrimonio sportivo ed economico rilevante.

Quei sondaggi però, insieme alla voglia del calciatore di conservare la categoria, hanno originato una situazione un po’ particolare, comportando un certo malcontento da parte del colombiano (anche mal celato) nel restare in giallorosso o, quantomeno, un senso di disorientamento che gli ha “impedito” di prepararsi al meglio per la nuova stagione, soprattutto sotto il profilo mentale.

Non hanno stupito, quindi, le due mancate convocazioni nelle prime due gare di campionato: il colombiano infatti, per essere ancora più precisi, è stato messo fuori rosa da Mister Andreoletti sia in gran parte delle amichevoli del ritiro estivo sia contro Turris e Virtus Francavilla.

Ora però il tecnico bergamasco, vuoi anche per necessità ha deciso di puntare su quello che, in fin dei conti, è stato il miglior marcatore del Benevento nella scorsa stagione, al pari di Ciano.

È tornato a disposizione e l’altro giorno ha fatto un bel discorso alla squadra“, ha affermato l’allenatore giallorosso nella conferenza stampa pre-derby contro la Casertana. “Ha qualità tecniche e fisiche probabilmente da categoria superiore“.

Andreoletti si è concentrato soprattutto su quello che potrà essere il ruolo del centrocampista colombiano all’interno del gruppo, facendo in particolare riferimento al concetto di identità di squadra. “Vedo tanti giocatori, oltre ai capitani, che hanno ruoli importanti in questa squadra non solo dal punto di vista tecnico. Tello è un altro di questi, mi aspetto tanto da lui anche se fino a ora non lo è stato“, ha commentato il tecnico.

La benedizione del tecnico, quindi, è arrivata: ora sta al colombiano rispondere presente con atteggiamenti e prestazioni in modo da guadagnarsi sul campo la definitiva transizione da “esubero” a leader di un Benevento che vuol crescere sempre più.

Casertana-Benevento, i convocati di Mister Andreoletti: rientrano Tello e Alfieri, out in 7

Casertana-Benevento, i convocati di Mister Andreoletti: rientrano Tello e Alfieri, out in 7

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Il Benevento Calcio ha comunicato l’elenco dei giocatori convocati per il derby contro la Casertana, in programma domani sera all’Alberto Pinto alle 20:45.

Mister Andreoletti, per la terza gara della Serie C 2023-24, dovrà fare a meno di alcuni elementi. Non compaiono, infatti, i lungodegenti Meccariello, AgazziImprota e Ciano, oltre a Perlingieri e allo squalificato Capellini. Out anche Sorrentino.

Presenti invece, rispetto alle prime due uscite stagionali, Tello, reintegrato in gruppo, e Alfieri.

Di seguito, l’elenco dei 26 calciatori convocati dal tecnico giallorosso per la sfida tra giallorossi e rossoblù:

PORTIERI: 12 Manfredini Nicolò, 1 Nunziante Alessandro, 24 Paleari Alberto.

DIFENSORI: 3 Benedetti Amedeo, 20 Berra Filippo, 2 El Kaouakibi Hamza, 5 Masciangelo Edoardo, 58 Pastina Christian, 23 Rillo Francesco, 28 Terranova Emanuele, 25 Viscardi Angelo.

CENTROCAMPISTI: 17 Agnello Emanuele, 4  Alfieri Vincenzo, 7 Karic Nermin, 8 Kubica Krzysztof, 78 Masella Davide, 14 Pinato Marco, 77 Rossi Riccardo, 18 Simonetti Pier Luigi, 38 Talia Angelo, 71 Tello Andrés.

ATTACCANTI: 98 Bolsius Don, 30 Carfora Lorenzo, 99 Ciciretti Amato, 11 Ferrante Alexis, 9 Marotta Alessandro.

Benevento, Andreoletti: “Casertana forte ma in costruzione, dobbiamo continuare per la nostra strada”

Benevento, Andreoletti: “Casertana forte ma in costruzione, dobbiamo continuare per la nostra strada”

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L’allenatore del Benevento ha preso parte alla consueta conferenza stampa della vigilia in vista della sfida di domani sera contro la Casertana.

Matteo Andreoletti ha presentato così il derby tra giallorossi e rossoblù, analizzando la squadra reparto per reparto e la condizione di alcuni singoli.

Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito al seconda sfida contro una formazione corregionale valida per la terza giornata di campionato al Pinto (domani, ore 20:45):

SULLA SFIDA CONTRO LA CASERTANA: “Le difficoltà di questa gara ci sono. Dal punto di vista individuale e collettivo della Casertana si conosce poco o nulla, tanti giocatori sono arrivati nell’ultima settimana e non hanno fatto tante amichevoli di livello. Partiamo dalle certezze: abbiamo visto come lavora il loro tecnico, che è stato vice di Zeman, e abbiamo analizzato come giocavano la scorsa stagione pur con giocatori diversi. Ci aspettiamo un 4-3-3 base abbastanza offensivo, ma è solo un’indicazione: andando avanti avremmo gli strumenti per capire come giocano e come comportarci. Al di là dell’aspetto motivazionale, dal punto di vista della rosa la Casertana ha fatto un mercato importantissimo. Il tridente offensivo potrebbe essere Carretta, Montalto e Curcio: assolutamente di livello. Potrei fare tanti nomi, non sarà facile. Mi aspetto un approccio forte da parte loro e dovremmo essere bravi a pareggiarlo. Se saremmo bravi a reggere l’urto avversario, magari la loro condizione potrebbe calare con il passare dei minuti perché se noi siamo un cantiere aperto loro lo sono molto di più“.

SUL VALORE DEL DERBY DI DOMANI: “Venendo da una realtà diversa ho assoluto bisogno di capire dove sono, ho bisogno di confrontarmi con la gente. Questa è una partita sentita in maniera diversa rispetto alla Turris. Sono sette anni che non si gioca, l’ultima volta c’è stato un risultato sonoro. Affrontiamo una squadra che viene da un ripescaggio, gioca la prima partita stagionale e lo stadio sarà quasi pieno: l’entusiasmo sarà al massimo. Il Benevento ha la sua storia ma la Casertana ha vinto solo tre volte e questo significa qualcosa. Lo stadio sarà un po’ ostico, ma cercheremo di sfatare questo tabù perché abbiamo necessità di continuare sulla nostra strada. Non mi aspetto prestazioni tecnico-tattiche eccezionali, ma una squadra che sappia correre e a volte anche menare. Vorrei vedere dei leggeri miglioramenti tattici, dobbiamo arrivare all’obiettivo di saper giocare a calcio in modo propositivo ma tramite step. Al momento conta lo spirito, ma partita per partita dobbiamo migliorare anche sugli altri aspetti“.

SUL LAVORO IN SETTIMANA: “Cerchiamo di allenarci il giorno successivo alla partita per togliercela di mezzo, al di là che abbiamo vinto o perso, per smontare l’euforia o la delusione. L’obiettivo è lavorare giorno per giorno e raggiungere gli obiettivi. La tensione del derby si sente, non sarà una passeggiata soprattutto su quel campo, ma ci aspettiamo tanto dal punto di vista morale e abbiamo lavorato sul profilo tecnico-tattico“.

SULLE 3 PARTITE IN 8 GIORNI: “Per me è un bene, lo sforzo che fai in partita non è lo stesso dell’allenamento e noi abbiamo bisogno di giocare. Per me è un vantaggio, ma il risultato può spostare gli equilibri. Una vittoria comporta entusiasmo nella settimana successiva. Giocare tanto poi può permettere ai giocatori non in perfetta condizione di guadagnare minuti ed essere a disposizione più in fretta“.

SULLE CONDIZIONI DI TERRANOVA E CICIRETTI: “Sono giocatori che porteremo e saranno a disposizione come nella partita precedente. In questo momento però non hanno grande minutaggio e devono cominciare ad acquisirlo. La condizione attuale non è delle migliori, non possono essere titolari anche se Terranova può puntare sull’esperienza e il suo ruolo è più gestibile. Se dovesse esserci bisogno vorrei far fare 5-10 minuti a Ciciretti, viene in panchina per questo e per tirare qualche colpo dal cilindro, ma non vorrei utilizzarlo se non necessario“.

SUGLI INDISPONIBILI E SU ALFIERI: “Ci mancano giocatori importanti, lo sappiamo. In difesa mancheranno Meccariello e Capellini, in mezzo al campo Agazzi e Improta per non parlare di davanti. Ho 32 giocatori a disposizione e non posso certamente lamentarmi. Alfieri è rientrato, ma non avrà minutaggio perché è fermo da mesi. Ora l’obiettivo è cercare di portare loro del minutaggio in allenamento, ma nessuno è recuperato tranne Alfieri. L’aspetto di fargli respirare la squadra e la partita è qualcosa di importante e ci proveremo già da domani“.

SULL’IDENTITA’ DI GRUPPO E SU PALEARI: “Questa squadra per mille motivi non può essere favorita, lo sappiamo. La differenza la potrebbe fare o la farà lo spirito di gruppo: tutti devono sentirsi importanti, altrimenti non c’è modulo che tenga. Sotto la cenere c’è qualcosa che arde, sono molto contento perché vedo tanti giocatori oltre ai Capitani che hanno ruoli importanti in questa squadra non solo dal punto di vista tecnico. Tello è un altro di questi, mi aspetto tanto da lui anche se fino a ora non lo è stato. Il nostro campionato passa da questo, e in questo Paleari è stato straordinario. Non è che impazzisse nel restare a Benevento, come tutti gli altri. Poi attraverso la serietà e il clima anche lui ha cambiato atteggiamento, ha capito di essere un giocatore del Benevento e un punto di riferimento nello spogliatoio. Da lui non mi basta il rendimento in campo, sentirlo motivare e caricare la squadra mi aiuta e mi fa perdere meno voce: mi aspetto tantissimo“.

SU VISCARDI: “Penso sia stato uno dei giovani che più mi ha impressionato. Abbiamo notato delle qualità non comuni e siamo soddisfatti di lui. Il compito dell’allenatore è valutare a 360° la scelta: mettere in campo dall’inizio un ragazzo del 2004 può creare più svantaggi che vantaggi. E’ un giocatore a cui mi piacerebbe dare spazi nei momenti giusti, altrimenti accade come con Carfora l’altro giorno. Il mio compito è tutelare questi ragazzi, come anche Agnello, altrimenti rischio di bruciarli. Viscardi può darci una mano anche da subito, ma la squadra non ha ancora una fisionomia perfetta: quando la squadra cresce e migliora cambiare tasselli non sarà un problema per nessuno, neanche per il ragazzo. Oggi, con la squadra ancora in crescita, potrei metterlo in difficoltà e non voglio: subentrare in corsa è più facile, domani non partirà dall’inizio“.

SU TELLO: “Sono molto soddisfatto, è tornato a disposizione e l’altro giorno ha fatto un bel discorso alla squadra. Ha qualità tecniche e fisiche probabilmente da categoria superiore. Da una settimana a questa parte lo ritengo a mia disposizione, lo tratto come gli altri e sono convinto ci potrà dare una mano nelle prossime partite“.

SU SIMONETTI: “Sta lavorando molto, mi è piaciuto come è entrato in campo lunedì. Può darci una mano, dall’inizio o in corsa potrà dare un supporto importante a questa squadra. Ha gamba ed è bravo negli inserimenti“.

SU TALIA: “Abbiamo trovato una buona quadra al momento. Voglio mettere quanti più giocatori possibili nelle migliori condizioni possibili. Talia ha giocato bene lunedì e sarebbe stupido trovare soluzioni alternative, ma vanno considerate le condizioni dei giocatori. Qualcuno ha avuto dei problemi in settimana. Penso che Talia davanti alla difesa sia una buona soluzione, ma è rientrato Kubica e sarà disponibile Alfieri quindi siamo ben coperti anche in quel ruolo nonostante l’assenza di Agazzi“.

SULL’IMPORTANZA DELLA FASE DIFENSIVA: “Credo che si possa, a seconda del tipo di partita, decidere se prendere l’avversario più alto o più basso. Dipende come vogliamo giocare e che tipo di partita vogliamo fare. Dal punto di vista invece dei principi generali mi piace una squadra che conceda poche imbucate e indirizzi esternamente per poi soffocare la manovra avversaria. Ci stiamo lavorando, a volte viene bene e altre peggio, e va considerata anche la qualità degli avversari. Non si può costruire un campionato senza una buona fase difensiva, oltre al gioco propositivo. Ci sono momenti in partita in cui per condizioni, momenti e risultato ti devi difendere, ci stiamo lavorando e lo stiamo facendo discretamente. Sulla fase di non possesso sono abbastanza soddisfatto, sulla fase di costruzione vedo che si può ancora migliorare“.

SULLA DIFESA A TRE: “Penso che giocheremo a tre, soprattutto in fase di costruzione. Magari siamo meno belli, con meno fraseggio, ma andiamo maggiormente in verticale. Oggi avendo due difensori centrali con Terranova non a completa disposizione qualcuno dovrà ruotare, non so se il quinto di destra o di sinistra. Oggi, nella rifinitura, avrò una risposta. Non ci sono segreti, penso di fare queste valutazioni“.

SULLE DUE PUNTE: “I due attaccanti ci permettono di essere più verticali. Ora ci serve passare per i risultati. Tutta la squadra oggi si sente addosso questo stile di gioco, con due attaccanti dall’inizio si sente più sicura e ha meno problematiche“.

SULLE TANTE OCCASIONI CREATE MA NON CONCRETIZZATE: “Mi fa piacere che non si possa chiedere nulla a questa squadra, io a loro chiedo tanto tutti i giorni e li massacro perché vedo in loro qualità tecniche ancora inespresse. Non sono soddisfatto di come stanno in campo, ma non per colpa loro: la mia idea di Benevento è lontana da quella che oggi vedo, ma ci arriveremo attraverso il lavoro settimanale e le partite, serve tempo. Ora posso chiedere solo atteggiamento e fatica, e i ragazzi lo stanno facendo da tempo. Non siamo sterili dal punto di vista delle occasioni, ne creiamo davvero tante, ma non siamo ottimi in fase realizzativa. Bisogna lavorare su questo, penso che più che un aspetto tecnico sia di mentalità: fare gol in attivazione tecnica, nelle porticine, passa il fatto che domenica faremo gol. Da questo punto di vista abbiamo ampissimi margini di miglioramento. La mia strada è questa: passa tutto dal lavoro settimanale. Per essere più lucidi sottoporta la domenica dobbiamo esserlo anche in settimana. La cosa positiva è che anche all’interno di una manovra non perfetta riusciamo a essere pericolosi, poi col tempo riusciremo a diventare più cinici. A fine partita i giocatori devono prendersi gli applausi quando vinciamo, ma se non vinciamo allora mi metto io davanti a tutti“.

SULLA GESTIONE DEI GIOVANI INDIETRO NELLE GERARCHIE: “Con questi ragazzi ci ho parlato pochi giorni fa, mi sembra giusto parlare chiaro. Posso sembrare antipatico, ma sono molto diretto. Credo che in questa squadra ci sia una rosa ampia e parecchi ragazzi che possono essere giocatori del Benevento, altrimenti non sarebbero rimasti qui. Qualcuno è più vicino all’obiettivo, altri ci arriveranno. Stiamo cercando con lo staff tecnico di creare un percorso alternativo con doppie sedute per accelerare questo percorso di diventare giocatori del Benevento. Se siamo bravi questo percorso sarà più breve e avremo giocatori pronti a indossare questa maglia, quindi in caso di assenze, infortuni e squalifiche avrò ancora più soluzioni“.

Benevento, Andreoletti: “Bene lo spirito, il rammarico è non averla chiusa nel primo tempo”

Benevento, Andreoletti: “Bene lo spirito, il rammarico è non averla chiusa nel primo tempo”

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Il tecnico del Benevento è intervenuto ai microfoni di OttoChannel nel post-partita a seguito della vittoria del Vigorito contro la Virtus Francavilla.

Mister Andreoletti, sorridente davanti alle telecamere, si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi e soprattutto dello spirito mostrato in campo dalla squadra.

Di seguito, quindi, l’analisi del tecnico della Strega a margine dell’1-0 contro i biancoazzurri:

SULLA VITTORIA DI QUESTA SERA: “Nel primo tempo obiettivamente il rammarico è quello di non averla chiusa, ne avevamo creato i presupposti. Nel secondo tempo abbiamo sofferto, non tanto dal punto di vista delle occasioni che sono arrivate solo nel finale. Lo spirito è quello che mi porto via da questa partita. Lo avevo già detto dopo la Torre del Greco: questa squadra si abbraccia quando segna, soffre tutti insieme. Il tempo per il bel gioco e per costruire qualcosa ci sarà, per costruire un gruppo e una squadra no. I presupposti ci sono e sono ottimi. A tratti abbiamo fatto una gara tecnicamente discreta, ma l’atteggiamento è la cosa più importante e il pubblico si è riconosciuto nella squadra. Penso che tutti i tifosi beneventani possano essere orgogliosi questa sera“.

SUL DIALOGO MAROTTA-FERRANTE: “Questo è il vantaggio di avere due attaccanti vicino, ti permettono di essere più verticale e con meno manovra. Ci avevamo lavorato in settimana. Non sono integralista, non voglio dare certezze agli avversari. Riproporremo questa soluzione, non so quando né quante volte ma è una soluzione che ho bene in testa. Avere due terminali offensivi ci ha dato dei vantaggi e per le qualità dei miei ragazzi è stata la scelta migliore“.

SUL FRASEGGIO: “Quando l’avversario si chiude e tu hai la palla, il giro-palla può sembrare sterile ma in realtà ti fa rifiatare e gestire. L’aggressione, però, poi deve essere organizzata e non deve far sprecare energie. Oggi è stato uno degli aspetti principali e ne sono soddisfatto, esigo un’aggressione vivace”.

SULL’IMPORTANZA DELL’AMPIEZZA DEL CAMPO: “Credo che sia un aspetto importante, ma ci dovremmo adattare in fretta. Incontreremo tanti campi diversi sia per dimensioni sia per condizioni, questo è un campo da Serie A con un fondo spettacolare, quindi non dobbiamo avere alibi e trovare delle contromosse in fretta. Sono cose che vanno lavorate in settimana, e sono convinto che ci riusciremo“.

SULLA PRESTAZIONE DI TALIA: “Io non merito complimenti, io non faccio altro che metterli in campo. I complimenti vanno fatti ai ragazzi, in questo caso a Talia che è un 2002 del nostro vivaio. Karic è più di gamba, Talia invece è un giocatore più tattico. Metterlo davanti alla difesa è stata una soluzione positiva“.

SUL TIFO GIALLOROSSO: “Ero molto curioso, il passato recente del Benevento lo conoscete meglio di me e venendo da una sconfitta brutta non presupponeva bene. Sono rimasto estasiato. Questa squadra ha bisogno del pubblico, non ne può fare a meno, diventa davvero il dodicesimo uomo. Oggi il pubblico è stato eccezionale, ci ha sostenuto dal primo all’ultimo minuto, anche nel finale in inferiorità numerica quando c’erano i fischi: sarà anti-sportivo, ma ha indebolito gli avversari. Teniamoci stretto il pubblico“.

SULL’ESPULSIONE DI CAPELLINI: “Anche questo è quello che chiedo a un mio giocatore. Poteva non fare fallo, ok, ma ha interrotto l’azione anteponendo il bene della squadra per non rischiare di prendere gol. Prima c’è la squadra e poi l’individualità, lo ringrazio: ha trovato una soluzione non facile per la squadra, ma lo ha fatto“.

SULLA RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI: “Dobbiamo lavorare da domattina, soprattutto con i giocatori che sono indietro di condizione“.

Benevento-Virtus Francavilla, i convocati di Mister Andreoletti: dentro subito Terranova e Ciciretti, torna Karic. Ancora out Tello

Benevento-Virtus Francavilla, i convocati di Mister Andreoletti: dentro subito Terranova e Ciciretti, torna Karic. Ancora out Tello

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Il Benevento Calcio ha comunicato l’elenco dei giocatori convocati per l’esordio casalingo in campionato, in programma domani sera contro la Virtus Francavilla al Vigorito alle 20:45.

Mister Andreoletti, per la seconda gara della Serie C 2023-24, dovrà fare a meno di alcuni elementi. Non compaiono, infatti, i lungodegenti Agazzi, Improta e Alfieri, oltre a Perlingieri. Ancora out Tello per scelta tecnica, come anticipato dall’allenatore bergamasco nella conferenza stampa odierna. Assenti, ovviamente, gli infortunati Meccariello e Ciano.

Presenti invece, rispetto alla partita contro la Turris, i vari Marotta (che ha scontato la squalifica), i nuovi acquisti Terranova e Ciciretti e il rientrante Karic.

Di seguito, l’elenco dei 26 calciatori convocati dal tecnico giallorosso per la sfida tra sanniti e pugliesi:

PORTIERI: 12 Manfredini Nicolò, 1 Nunziante Alessandro, 24 Paleari Alberto.

DIFENSORI: 3 Benedetti Amedeo, 20 Berra Filippo, 96 Capellini Riccardo, 2 El Kaouakibi Hamza, 5 Masciangelo Edoardo, 58 Pastina Christian, 23 Rillo Francesco, 28 Terranova Emanuele, 25 Viscardi Angelo.

CENTROCAMPISTI: 17 Agnello Emanuele, 7 Karic Nermin, 8 Kubica Krzysztof, 78 Masella Davide, 14 Pinato Marco, 77 Rossi Riccardo, 18 Simonetti Pier Luigi, 38 Talia Angelo.

ATTACCANTI: 98 Bolsius Don, 30 Carfora Lorenzo, 99 Ciciretti Amato, 11 Ferrante Alexis, 9 Marotta Alessandro, 26 Sorrentino Samuele.

Foto: Getty Images

Benevento, Andreoletti: “Domani servirà pazienza, il gruppo c’è. Vi svelo i Capitani”

Benevento, Andreoletti: “Domani servirà pazienza, il gruppo c’è. Vi svelo i Capitani”

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L’allenatore del Benevento ha preso parte alla consueta conferenza stampa della vigilia in vista della sfida di domani sera contro la Virtus Francavilla.

Matteo Andreoletti ha presentato i due nuovi acquisti, Ciciretti e Terranova, per poi parlare dell’incontro di domani e della condizione degli infortunati. Svelati i Capitani del Benevento 2023-24: saranno Marotta, Ciano e Paleari.

Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito all’esordio stagionale casalingo valido per la seconda giornata di campionato al Vigorito (domani, ore 20:45):

SULLA VIRTUS FRANCAVILLA: “Mi aspetto una gara diversa rispetto a Torre del Greco. Conosco bene il loro allenatore avendolo affrontato la scorsa stagione quando era alla Pergolettese, mi aspetto un atteggiamento più conservativo e più difensivo. Sono squadre brave, che quando chiudono e ripartono possono farti male. Dobbiamo avere pazienza e girare la palla da una parte all’altra. A volte dovremo addormentare la gara con il possesso palla. Domenica non abbiamo sofferto troppo, la Turris fa della sua forza l’intensità senza gestire mai e se non hai una buona condizione diventa complicato. Domani servirà pazienza, quindi quel gap che c’era probabilmente diminuirà“.

SUGLI ARRIVI DI CICIRETTI E TERRANOVA: “Sono soddisfatto del loro arrivo, il loro curriculum parla già per loro. Terranova è arrivato per sostituire Meccariello e non era preventivato, Ciciretti arriva per un motivo diverso. Non credo possano essere utili nell’immediato, ma potranno darci sicuramente una mano. Dal punto di vista dell’esperienza e dell’attaccamento alla maglia, parlo qui per Ciciretti, sono sicuro che potranno darci una grande mano al di là dei minuti in campo, a partire da domani. Hanno fatto un allenamento e mezzo con noi, la prossima settimana vedremo le loro condizioni reali. C’è da lavorare, ma penso comunque di convocarli perché possono essere utili a far capire a tutti cosa vuol dire Benevento, è giusto che stiano col gruppo“.

SULLA SETTIMANA DI LAVORO E SUI CONVOCATI: “Contro la Turris è stata una partita episodica, l’abbiamo analizzata e non vorrei tornare a parlarne. La settimana dopo la sconfitta non è una settimana piacevole, soprattutto i primi giorni, mentre poi diventiamo pronti a toglierci le scorie da dosso. Nel pomeriggio avremo una rifinitura e poi vedremo i convocati, penso che le rifarò come la settimana scorsa: voglio convocare giocatori con il fuoco dentro. Karic ci ha messo grande volontà dall’inizio e sarà sicuramente convocato, Tello si è sempre comportato da professionista ma adesso la sufficienza non mi basta e quindi difficilmente sarà della partita. Chiedo a tutti di spingere al massimo, lo stanno facendo e lo hanno sempre fatto. Spero di arrivare il prima possibile alla migliore condizione, non mi aspetto tutto e subito ma per la qualità dei giocatori che ho sono convinto che non dovremmo aspettare troppo“.

SUL REPARTO DIFENSIVO: “In difesa abbiamo giocatori molto duttili, come Berra ed El Kaouakibi, e non mi sento affatto scoperto. Ci manca un po’ di esperienza, è vero, non posso chiederla al 2001 Pastina o al 2000 Capellini. Però è arrivato Terranova, grazie alla società, che fa dell’esperienza la sua migliore qualità“.

SUL CENTROCAMPO: “Talia è la miglior scoperta da quando sono arrivato, rappresenta ciò che chiedo ai miei giocatori: attaccamento, spirito di sacrificio e determinazione. Lo a Barella, è una mezz’ala aggressiva e determinata. Dovremmo mettere qualcuno alla difesa, Talia lo può fare ma abbiamo anche Kubica e Agnello. Sicuramente a centrocampo giocheremo a tre, una delle mezz’ali sarà Pinato che in questa categoria è un lusso. Se però non ha una grande gamba, la condizione non è ottimale per gli inserimenti, potrebbe avere delle difficoltà. Sono convinto che Pinato sarà determinata quando in condizione, magari già da domani sera. Simonetti è una mezz’ala che stavamo osservando da tempo, con ottimi tempi d’inserimento. Ci sarà utile, ma deve prima capire quale è la richiesta del ruolo: quanto prima sarà utile alla causa, già domani se ci sarà bisogno sono convinto che si farà trovare pronto“.

SUL PLAY DAVANTI ALLA DIFESA: “Conosciamo la situazione in quel ruolo, è un po’ deficitaria. Avevamo puntato su Alfieri e Agazzi, per problematiche diverse non sono disponibili e dobbiamo trovare delle soluzioni. La settimana scorsa abbiamo scelto Capellini per una scelta più che altro tattica, questa volta probabilmente non sarà così. Un’alternativa è Kubica, ha struttura fisica e piede, intelligente dal punto di vista tattico, nasce trequartista e fa la mezz’ala ma può giocare anche lì. Ci penserò fino all’ultimo, se dovesse giocare dall’inizio difficilmente terminerà la partita, ma è una soluzione che sto tenendo in considerazione perché ci può dare una mano da domani e in futuro“.

SUL REPARTO OFFENSIVO: “In questo momento le difficoltà legate ai ruoli sono il play e gli esterni d’attacco. Non ho a disposizione Ciano e Improta, che potevano essere i riferimenti offensivi sulle fasce. Devo vedere come sta Carfora che tornerà oggi dalla Nazionale, ora come ora ci sarebbe solo Bolsius. Questo pomeriggio vedremo cosa fare. Ferrante sta bene, abbiamo visto il suo impatto la scorsa settimana a Torre del Greco. Per me conta l’atteggiamento e l’attitudine. Marotta è un ragazzo straordinario, tiene tanto alla maglia e alla città. Dagli attaccanti mi aspettano facciano gol, ma non devono solamente stare in area ad aspettare il pallone. La squadra deve essere unita, devono mettere a disposizione della squadra le loro qualità e caratteristiche. Devono fare gol, ma devono anche aiutare la squadre nelle fasi di non possesso altrimenti se vengono saltati diventa tutto più complicato“.

SUL CAPITANO DEL BENEVENTO: “Ci tenete molto e mi fa piacere dirvelo. Marotta sarà uno dei Capitani del Benevento, insieme a Ciano e a Paleari. Sono tre Capitani diversi. Non è il mio Capitano, ma del Benevento. Una scelta condivisa con la proprietà e lo spogliatoio. Non devo spiegare la scelta di Marotta, è legatissimo a squadra, città e tifosi ed è un punto di riferimento. Ciano è un leader silenzioso ma è riconosciuto da tutti come molto importante, non solo dal punto di vista tecnico. Paleari è il Capitano carismatico, lo penalizza il ruolo perché ovviamente è difficile motivare i compagni dalla porta. Il Benevento, comunque, ha bisogno di tanti Capitani, di persone che sentano la responsabilità di indossare questa maglietta. Forse domani la indosserà Marotta, devo decidere con quanti attaccanti giocare e devo valutarlo nella rifinitura“.

SULL’INFORTUNIO DI MECCARIELLO: “Non mi piace parlare di alibi. Qualcuno oggi sarebbe qui a parlare delle tante problematiche, io non sono così. Nonostante tutto, sono convinto che domani chi giocherà darà l’anima. Avevamo puntato molto su Meccariello per carisma e qualità tecnica, ci mancherà sotto il profilo dell’esperienza. Mi dispiace per lui, spero possa tornare presto. Nel reparto difensivo secondo me eravamo più coperti a numeri e qualità, ora lo siamo un po’ meno nonostante l’arrivo di Terranova. Abbiamo provato la difesa a 3, ma la valutazione passa molto da Carfora: non avere Carfora significa pensare a qualche sistema di gioco diverso, altrimenti forse giocheremo a 3 dietro. Gli ho parlato, sa quello che penso, lo aspettiamo e se riuscirà a rientrare in questa stagione potrà darci una grande mano. Era molto affranto, si tratta di una carenza difficilmente sopperibile“.

SUGLI ALTRI INFORTUNATI: “Speravo di recuperare Improta, ma non sarà così. Ero preoccupato più per Ciano che per Meccariello, ma fortunatamente non ha subito un infortunio troppo grave: se non sarà a disposizione per la prossima settimana se ne riparlerà quella dopo ancora. Agazzi aveva già questo problema ma lo riteniamo imprescindibile per il nostro progetto tecnico, tra 2-3 settimane scenderà in campo con la maglia del Benevento. I tempi di Improta sono leggermente inferiori, l’ho visto molto molto dispiaciuto“.

SUGLI ASPETTI POSITIVI DEL CANTIERE APERTO: “L’aspetto che mi stimola maggiormente è il margine di miglioramento di questa squadra. Oggi non sono soddisfatto di nulla, neanche dal punto di vista tattico. Vari giocatori non hanno fatto il ritiro, ma dovranno scendere in campo. Dal punto di vista tecnico-tattico siamo indietro, ma anche dal punto di vista fisico: non ci possiamo lamentare, conoscevamo tutti le difficoltà di questa situazione. C’è un’immagine di domenica che non voglio dare per scontata: dopo il gol ho visto 26 ragazzi che si abbracciavano, per me non è scontata. In amichevole non era così, segnavamo e sembrava fossimo in lutto. Percepisco una squadra viva, lo sento, e questo è l’aspetto positivo che va oltre la tecnica e la tattica. Su queste cose lavoreremo, ma la base di sensazioni umane sono fondamentali e ci devono essere. L’aspetto del gruppo o c’è o non c’è, non puoi lavorarci, è qui oggi c’è”.

SULL’ESORDIO CASALINGO: “Sarà un’emozione: giocare in casa in questo stadio non è banale. Già quando era vuoto, la prima volta che sono entrato al Vigorito, ero emozionato: non oso immaginare domani con il pubblico. Siamo arrivati oltre i 3500 abbonati, penso sia la risposta più bella di una tifoseria che arriva da un paio di stagioni travagliate, con la retrocessione dell’anno scorso e il ritorno in Serie C. Ci hanno regalato un atto d’amore, ora sta a noi meritarcelo attraverso i risultati. Garantisco che i ragazzi ci metteranno l’anima e il cuore, come fatto a Torre del Greco nonostante il risultato. Non posso promettere che vinceremo tutte le partite, ma che daremo tutto sì“.

SUL SISTEMA DI GIOCO: “Nel calcio di oggi parlare di sistemi di gioco è limitante, mi affido ai principi. Domenica non ho ancora capito se abbiamo giocato a 3 o a 4 dietro, e li ho messi in campo io. Una soluzione potrebbe essere il 3-5-2, ma perché non ho molte alternative sugli esterni. Al di là di tutto, non voglio dare riferimenti agli avversari e la mia squadra deve essere brava a capire cosa fare in tutte le situazioni. Voglio una squadra mobile e fluida, sia dall’inizio che in corsa cambieremo sistema di gioco“.

SUL PROBLEMA CAMPO: “Dal punto dei vista dei fondi, tra sintetico ed erba, in trasferta preferisco il sintetico perché ti permettere di giocare a calcio. I problemi sono due: uno legato agli infortuni, e lo sappiamo perché è successo a noi e me ne dispiaccio, l’altro legato alle dimensioni, visto che i campi sono spesso più stretti. Il Vigorito ha un campo spettacolare, in casa non abbiamo alibi per non fare una prestazione di qualità: non potrà essere perfetta dal punto di vista tecnico-tattico, ma non tradiremo sul profilo dell’agonismo e della voglia di lottare“.

Turris-Benevento, i convocati di Mister Andreoletti: fuori Tello, Karic, Improta e Alfieri

Turris-Benevento, i convocati di Mister Andreoletti: fuori Tello, Karic, Improta e Alfieri

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Il Benevento Calcio ha comunicato l’elenco dei giocatori convocati per l’esordio in campionato, in programma domani sera contro la Turris al Liguori alle 20:45.

Mister Andreoletti dovrà fare a meno di vari elementi per la prima partita in Serie C della Strega dopo 7 anni. Non compaiono, infatti, Tello, Karic, Improta e Alfieri; out anche Agazzi per infortunio e Marotta per squalifica, oltre a Perlingieri e Rossi. Presenti, invece, il nuovo acquisto Simonetti e Kubica.

Di seguito, l’elenco dei 23 calciatori convocati dal tecnico giallorosso per la sfida di Torre del Greco:

PORTIERI: 12 Manfredini Nicolò, 1 Nunziante Alessandro, 24 Paleari Alberto.

DIFENSORI: 3 Benedetti Amedeo, 20 Berra Filippo, 96 Capellini Riccardo, 2 El Kaouakibi Hamza, 5 Masciangelo Edoardo, 6 Meccariello Biagio, 58 Pastina Christian, 23 Rillo Francesco, 25 Viscardi Angelo.

CENTROCAMPISTI: 17 Agnello Emanuele, 8 Kubica Krzysztof, 78 Masella Davide, 14 Pinato Marco, 18 Simonetti Pier Luigi, 38 Talia Angelo.

ATTACCANTI: 98 Bolsius Don, 30 Carfora Lorenzo, 10 Ciano Camillo, 11 Ferrante Alexis, 26 Sorrentino Samuele.

Foto: DAZN

Benevento, Andreoletti: “Turris avversaria tosta, soddisfatto del mercato. Improta, Tello e Karic…”

Benevento, Andreoletti: “Turris avversaria tosta, soddisfatto del mercato. Improta, Tello e Karic…”

Benevento CalcioCalcio

L’allenatore del Benevento ha preso parte alla consueta conferenza stampa della vigilia in vista della sfida di domani sera contro la Turris.

Matteo Andreoletti si è detto soddisfatto per il calciomercato operato dal D.T. Carli e ha poi presentato l’incontro di domani, parlando anche della situazione di alcuni singoli.

Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito all’esordio in campionato al Liguori (domani, ore 20:45):

SULLA SESSIONE DI MERCATO: “Finalmente inizia questo campionato, mi piacerebbe concentrarmi sulla partita perché domani è una gara importantissima. Finalmente è finito il mercato, è stata una sessione lunga e ora capisco le difficoltà dei grandi allenatori nel gestire la squadra a mercato aperto. Sono molto soddisfatto, siamo una società seria e ogni decisione è stata concordata. Questa è stata una sessione complicata, ma ora posso dire che ho una squadra di soldati pronti a battagliare. Siamo al completo, ho una rosa ampia per lavorare bene in settimane e fare le scelte nel week-end. Non credo di dover essere io a giudicare il mercato del Benevento, posso però fare una nota: io credo che sia giusto che chi è qui sia orgoglioso di indossare la maglia del Benevento e che chi non aveva motivazioni per restare dovesse andarsene. Ho puntato molto su questi principi con il Direttore. Sono partito dall’inizio con la volontà di coinvolgere tutti, anche quelli che poi sono andati via, perché in quanto forti potevano essere utili alla causa. In qualche giocatore oltre che le qualità tecniche ho visto anche queste qualità morali, tanto è vero che qualcuno è rimasto, ma altri hanno dovuto salutare e ci abbiamo provato fino all’ultimo giorno. Sono molto soddisfatto dell’operato della società perché oggi sono nelle condizioni di lavorare sì con una squadra nuova ma con giocatori che vedono la possibilità di indossare la maglia del Benevento come qualcosa di straordinario e importante. Faccio un in bocca al lupo a chi è andato via“.

SULLE DIFFICOLTA’ DEL SINTETICO: “Non mi preoccupa molto, dobbiamo adattarci in fretta. In questo girone ci sono molti campi con questo fondo, ma preoccupazioni sulla condizione non ci sono. Sono tranquillo, il fatto che affronteremo tante squadre in trasferta col sintetico non mi dispiace affatto perché ci permetterà di essere propositivi anche lontano dalle mura amiche“.

SULLA TURRIS: “La Turris è un’avversaria tosta, una squadra tosta che fa un calcio aggressivo alla Gasperini. Cercheranno di limitarci nel palleggio, abbiamo lavorato per trovare delle contromisure. Non è un avversario semplice, per il Benevento affrontare la Turris potrebbe sembrare svilente ma io sto a 3mila perché questi sono i miei campi. Queste energie vanno trasmesse a giocatori e piazza: gli avversari perché tre anni fa giocavamo allo Juventus Stadium ci faranno la guerra, non il contrario. Il mio compito è trasmettere questo aspetto ai giocatori che ne hanno bisogno e ai tifosi. Per vincere a Torre del Greco ci servirà una grande prestazione e determinazione, non tanto dal punto di vista tecnico-tattico che non abbiamo potuto approfondire mentre molto dal punto di vista caratteriale“.

SULL’ESSERE FAVORITO IN CAMPIONATO: “Sono concreto e sincero: oggi il Benevento non è favorito a vincere il campionato. Non perché non c’è una squadra forte, ma perché la situazione iniziale era diversa. Ci sono squadre che hanno costruito da zero al primo giorno, o che hanno costruito una squadra sul mercato in modo libero. Non siamo favoriti per vincere, ma dobbiamo comunque fare un campionato importante per provare a vincere. Però dobbiamo stare insieme: società, staff tecnico, squadra, stampa e tifosi. Se tutti insieme facciamo ognuno il proprio compito possiamo fare qualcosa di buona, pur non partendo in primissima fila; ma se una sola di queste componenti non fa al 100% il proprio lavoro allora il banco rischia di saltare. Ci sono le condizioni per fare qualcosa d’importante, ma questo passa dall’atteggiamento di tutti“.

SUL CAPITANO: “Il Capitano è del Benevento, non di Matteo Andreoletti. E’ Capitano della squadra e della tifoseria. Penso che sia giusto condividere con Direttore e Presidente questa scelta, a oggi non è ancora stato scelto. Se domani giocherà lo vedrete con la fascia, per me è un ruolo fondamentale e deve essere individuato da tutti, deve essere una figura rappresentativa. Ho la fortuna di avere più papabili, ma la scelta deve essere condivisa da tutti“.

SULLE DIFFICOLTA’ DEL RUOLO DI REGISTA: “Non credo di avere problemi, alleno una rosa ampia e di qualità. Davanti alla difesa abbiamo qualche questione in più, se ti capitano 3-4 infortuni in quel ruolo è anche sfortuna. Ci sarebbero Agazzi e Alfieri che sono out, Agnello può giocare lì anche se col Picerno non ha giocato bene, ma nessuno ha brillato. Potremmo anche giocare con la difesa a 3, ci stiamo ragionando anche se non so se snaturarci possa essere la scelta migliore. Mi prenderò la rifinitura di questa sera per decidere. Andando avanti, comunque, questo problema soprattutto numerico non ci sarà più. Al di là del sistema di gioco, giocare in difesa a 3 con così tante mezz’ali la vedo difficile perché imporrebbe un centrocampo a 2, limiterei le qualità dei giocatori in quella zona del campo“.

SULL’ARRIVO DI SIMONETTI: “Lui non conosce noi ma noi conosciamo bene lui, lo avevo identificato come un giovane importante e forte che viene da una stagione ad alto livello. Nella zona di centrocampo siamo un po’ limitati dal punto di vista numerico, avere un giocatore in più può fare comodo. Dovrà spingere e lavorare tanto. Simonetti è una mezz’ala di qualità, un ragazzo giovane che ci completa il reparto ma si farà trovare pronto. Mi piacerebbe allenarlo per capire che caratteristiche reali ha, l’ho visto quasi sempre da mezz’ala“.

SULL’ESCLUSIONE DI TELLO: “La risposta è semplice: credo che chi deve mettere la maglia del Benevento da domani all’ultima giornata deve essere convinto al 100% di essere un giocatore del Benevento. Tello aveva richieste e poteva andare via, dalla prossima settimana tornerà a essere a disposizione del sottoscritto. L’esclusione è stata una scelta tecnica, è un professionista e sono convinto che se chiamato in causa risponderà sempre al massimo ma gli ultimi giorni lo hanno destabilizzato“.

SU IMPROTA: “Quando sono arrivato era potenzialmente in uscita, sia per sua richiesta sia per volontà della società. Da Roma ho dato la possibilità a tutti di lavorare e mettersi in discussione, per mostrare le proprie qualità e la voglia di restare. Improta è uno di quelli che ha dimostrato di tenerci a questa maglia, non voglio parlare del passato: giudico dal primo giorno in cui sono arrivato qui. Lui ha dimostrato voglia di lavorare e spirito di sacrificio, sono orgoglioso di avere un giocatore come Riccardo Improta per quello che ha fatto in questo mese, dimostrando di tenere a questa maglia. Però lo dico ai tifosi, bisogna partire da zero: basta pensare all’anno scorso, mettiamoci una pietra sopra, non si torna indietro ma si può solo andare avanti. Se non siamo bravi a resettare, anche per chi c’era, rischiamo non solo di farci sangue amaro ma anche di rovinare l’inizio. Nell’amichevole con il Picerno ho sentito qualche ragazzo insultato: credo che nessuno in Italia si legittimato come i tifosi del Benevento a essere arrabbiato dopo l’anno scorso, ma visto l’amore per questa maglia serve assolutamente metterci una pietra sopra. Se vogliamo fallire la strada più facile è insultare i giocatori dell’anno scorso, se vogliamo provarci ci serve il supporto dei tifosi. Vi chiedo di non partire con retaggi vecchi, ripartiamo da zero: dateci fiducia, abbiamo bisogno di tutti perché da soli non ce la facciamo“.

SUL POSSIBILE INIZIO A RILENTO: “Siamo un cantiere aperto, questo è innegabile. Sapevamo di non poter essere una squadra come le altre, con una rosa definita, ci siamo costruiti passo passo e potremmo avere qualche difficoltà nel percorso. La situazione dalla quale siamo partiti ha creato ciò, inizialmente avremo delle difficoltà: dobbiamo essere sinceri. Posso chiedere ai ragazzi solo massima intensità e voglia, che dovremmo avere per tutta la stagione. Sto conoscendo tanti giocatori, di volta in volta, e credo sia normale all’inizio non avere un’undici standard ma dare una possibilità a tutti per poi prendere delle scelte“.

SU MAROTTA: “Marotta è l’emblema di quello che mi aspetto dai miei calciatori. Non lo descrivo come calciatore, sarebbe inutile. Era già tesserato per un’altra squadra, ma quando ha sentito la possibilità di tornare al Benevento non ci ha pensato due volte. Questo mi aspetto: qualcuno che faccia salti mortali per indossare questa maglia. E’ un leader, un giocatore d’esperienza, che sa come si vince. Ovviamente, poi, l’abbiamo preso perché è un giocatore forte“.

SU KARIC E KUBICA: “Mi dispiace non aver potuto allenare tanto Kubica, secondo me ha qualità e ho una visione per il suo ruolo. Purtroppo ha avuto una microfattura al piede, ma appena tornerà potrò essere una risorsa importante per la squadra. Karic è stato straordinario nella prima parte di ritiro, un soldato: poi è uscita un’opportunità di mercato ma per la società era incedibile e ha avuto un momento di sbandamento, ci sta per un ragazzo ambizioso. Domani non è convocato, ma sono convinto che da quando ripartiremo lunedì mattina tutti questi ragazzi metteranno il cuore per la maglia del Benevento“.

SULLA MANCANZA DI UN DIFENSORE CENTRALE E SU PASTINA: “Se avessi pensato che servisse un difensore centrale lo avrei chiesto. Abbiamo tre titolari, poi sia El Kaouakibi che Berra potenzialmente possono fare i centrali e anche Viscardi in allenamento spesso lo impieghiamo lì. Sul reparto difensivo fondiamo questa squadra. Su Pastina dal mio arrivo ne ho sentite di tutti i colori, ma come detto giudico solo dal primo giorno che sono qui: ho trovato un ragazzo serio, disponibile, professionale, che va a 300 all’ora, con un carattere serio ma importante. E’ un 2001, credo sia giusto che il Benevento se lo tenga stretto. Non so quante squadre di Serie C che giocano a 4 dietro possano permettersi tre centrali titolari come Pastina, Capellini e Meccariello: tutti devono spingere, serve concorrenza anche in allenamento. Pastina è un ragazzo particolare, va gestito e sono qui per questo: fino a quando ci darà il suo supporto potrà darci una mano“.

SULLE SCELTE OFFENSIVE: “Una delle difficoltà del precampionato era riuscire a fare un pressing importante in avanti. Abbiamo identificato profili in tal senso, Ferrante e Marotta fanno di questa caratteristica una delle loro peculiarità e si completano bene. Ferrante ha fatto bene con Zeman quindi ha un’attitudine al lavoro, Marotta invece è la garanzia per attaccamento alla maglia ed esperienza. Sorrentino è il giovane che dovrà crescere, sono convinto che quando chiamato in causa farà bene e ci darà una mano. Ferrante sa farsi sentire dal punto di vista fisico, ci completa il reparto in questo senso“.

SULLA SERIE C: “C’è da capire molto in fretta dove siamo, le partite qui sono complicate. Le squadre qui giocano forte, ogni partita ha il suo perché. Domenica affronteremo una squadra forte e organizzata, che ha le sue idee. Ogni partita avrà una sua storia, ma se la disponibilità dei ragazzi sarà quella vista fino a ora la strada non sarà così in salita“.