Sono giorni intensi per il Benevento Calcio, che si trova a dover decidere il futuro di Federico Barba. Ci sono più ombre che luci attorno alla situazione dell’attuale numero 93 giallorosso, ecco le ultime novità.
Il difensore romano avrebbe manifestato la volontà di lasciare il Sannio, ma al momento al club di Via Santa Colomba non sarebbero state recapitate offerte ritenute soddisfacenti. Il giocatore invece, dal canto suo, avrebbe declinato gli inviti di Vancouver Whitecaps e Kansas City dalla MLS, squadre che per altro non avevano trovato neanche l’intesa sul conguaglio economico con la società giallorossa.
Il classe 93′, come riporta Il Mattino, spera in un interessamento dalla Serie A ed in particolare dalla Salernitana, sotto organico nel reparto difensivo. I granata avrebbero trovato l’accordo con il calciatore un paio di settimane fa, ma poi la trattativa non sarebbe mai decollata.
Il Benevento, invece, ha raggiunto un accordo di massima con Luca Caldirola, desideroso di tornare a vestire i colori giallorossi. La Strega dovrebbe imbastire la trattiva per il classe ’91 con il Monza, ma prima è necessaria la cessione del centrale romano.
Il Benevento, terminato il ritiro, vorrebbe riuscire a consegnare a Fabio Caserta un organico abbastanza definito prima dell’inizio del campionato.
Per questo, stando a quanto riportato da LaGazzetta dello Sport, la società giallorossa avrebbe individuato in Salvatore Molina un ottimo rinforzo per il centrocampo.
Il giocatore, di proprietà del Monza ma in uscita dai brianzoli, vanta 218 presenze, 9 reti e 32 assist in Serie B e può ricoprire più ruoli nella zona mediana del campo, da esterno (destro o sinistro) a centrale.
Fino a qualche giorno fa si parlava dell’interesse del Palermo per il classe ’92, ma ora la Strega avrebbe dato un’accelerata alla trattiva.
Playoff Serie B, il Monza vince ed è la terza squadra promossa in Serie A
Il Monza vince per 4-3 il ritorno della finale play-off all’Arena Garibaldi contro il Pisa e conquista, per la prima volta nella sua storia, la Serie A. All’U-Power Stadium erano stati proprio i brianzoli ad imporsi per 2-1, e nell’extra time in terra toscana hanno confermato il risultato dopo un match combattuto ed equilibrato.
Vantaggio neroazzurro dopo meno di un minuto: Torregrossa si inserisce sul cross di Beruatto e, di destro, insacca per l’1-0. Al nono minuto, poi, i padroni di casa firmano il raddoppio: da corner, Hermannsson anticipa tutti di testa siglando il 2-0 che significherebbe Serie A. Continuano a spingere i toscani, mentre i brianzoli faticano ad attaccare. Al 20esimo, poi, gli ospiti portano il risultato complessivo in parità: Machin stoppa in area e mette la palla sotto il sette. Match equilibrato con un’importantissima posta in palio, alla mezz’ora Nicolas salva sul bel colpo di testa di Marrone. Partita fisica e con molti contrasti, nel finale della prima frazione ancora biancorossi in avanti ma Dany Mota manda di poco a lato in acrobazia.
Nella ripresa la squadra di Stroppa, nel tentativo di rimonta, prova ad imporre il proprio gioco fin da subito; la formazione di D’Angelo, invece, è chiamata ad aumentare il vantaggio per evitare i supplementari. Al 53esimo Carlos Augusto sfiora il 2-2 mandando a lato, poco dopo Puscas colpisce la traversa a Di Gregorio battuto. Occasioni da una parte e dall’altra, i due portieri rispondono presente. Al 79esimo, poi, il Monza comincia ad accarezzare il sogno promozione: Mota sfrutta un errore di Laverbe per servire Gytkjaer che, con un bel diagonale, batte Nicolas per il 2-2. Il Pisa si riversa in avanti e, al 90esimo, trova il gol del 3-2 che vale il complessivo 4-4: Mastinu trova il gol dalla distanza e porta i suoi ai supplementari.
Nel primo quarto d’ora di extra time i neroazzurri si fanno subito vedere con Benali. Al 96esimo però Marrone, rimasto solo, insacca di testa il perfetto cross di Molina e sigla il 3-3. Cinque minuti dopo i biancorossi passano in vantaggio grazie alla doppietta di Gytkjaer, ora al Pisa servono due gol per raggiungere i calci di rigore. Ci prova quindi Mastinu da punizione, Di Gregorio respinge. Poco accade nel secondo supplementare, gli ospiti vogliono mettere in ghiaccio la partita mentre i padroni di casa sembrano privi di forze. Tanto nervosismo in campo negli ultimi minuti, ma il risultato non cambia: il Monza, per la prima volta, conquista la Serie A.
Playoff Serie B, Monza di misura sul Pisa nella finale d’andata
Questa sera Monza e Pisa si sono affrontate, all’U-Power Stadium, per la gara d’andata della finale play-off di Serie B. Tra tre giorni, dopo la sfida di ritorno all’Arena Garibaldi, avremo il verdetto su quale sarà la terzo neopromossa nel campionato di Serie A 2022-23. Questo, intanto, un riassunto del match da poco terminato.
Partono molto forte i neroazzurri, mentre i biancorossi provano a rispondere in contropiede sfruttando la velocità degli attaccanti. Al sesto ci prova Mastinu da centrocampo per gli ospiti, palla alta sopra la traversa di Di Gregorio. Tre minuti dopo, poi, i padroni di casa passano in vantaggio: in contropiede, Ciurria mette al centro per Mota che, come fosse un rigore in movimento, porta i suoi sull’1-0. Si fanno rivedere in avanti i toscani, Marin ci prova in girata ma il pallone termina alto. Ritmi altissimi nella prima metà della frazione, al 21esimo ancora Marin manda di poco a lato di testa. Padroni di casa in avanti alla mezz’ora: prima Caldirola di testa quasi beffa Nicolas dopo una deviazione, poi Mota manda di poco a lato sul cross di Mazzitelli. Eccola la reazione del Pisa: Lucca di prima intenzione manda alto, quattro minuti dopo Puscas sbaglia da ottima posizione dopo una bell’azione personale di Birindelli. Nel finale ancora neroazzurri molto propositivi, Benali si lascia anticipare da Marrone dopo il filtrante di Puscas a tu per tu con Di Gregorio.
Nella ripresa la sinfonia non cambia: prima Lucca a tu per tu con Di Gregorio non riesce e siglare l’1-1, poi Nicolas evita il 2-0 sulla conclusione insidiosa di Barberis. Seconda frazione molto equilibrata, al 63esimo il diagonale di Sibilli si stampa sul legno. Raddoppio Monza al 74esimo: dopo la parata di Nicolas sul colpo di testa di Mota, Gytkjaer è il più lesto nel tap-in. Brianzoli che sfiorano il tris con il danese prima e con Mota poi in due minuti, salva Nicolas. Assalto finale del Pisa per provare a riaprire il discorso qualificazione in vista del ritorno. Al 93esimo quindi Berra, sul corner di Sibilli, riesce ad accorciare le distanze di testa.
La squadra di Stroppa, quindi, vince la finale d’andata e partirà con un risultato favorevole per il match di ritorno di domenica. La formazione di D’Angelo, invece, dovrà provare a ribaltare il risultato maturato quest’oggi per approdare nella massima divisione italiana.
Si concludono, con il ritorno dell’U-PowerStadium tra Monza e Brescia, le semifinali dei play-off di Serie B.
Le Rondinelle partono subito forte dopo l’1-2 subito al Rigamonti, impegnando DiGregorio a due grandi parate su Tramoni e Bertagnoli. Al settimo, poi, Leris fa da sponda per Tramoni che trafigge l’estremo difensore di casa. Prova a reagire il Monza, che anche in caso di sconfitta per 1-0 accederebbe alla finale: il colpo di testa di Gytkjaer termina a lato. I brianzoli provano a rendersi pericolosi, ma nonostante le sette conclusioni in porta il pari non arriva. Gli ospiti, invece, gestiscono il pallone evitando inutili rischi.
Nella ripresa subito in avanti il Monza, la conclusione di Mazzitelli si stampa sull’incrocio dei pali. Frazione equilibrata, poi al 70esimo i brianzoli trovano il pari: su assist di Gytkjaer, Mancuso con freddezza batte Joronen e manda i biancorossi attualmente in finale. Il Brescia prova ad attaccare, ma quasi allo scadere D’Alessandro sigla il 2-1 al termine di una bell’azione personale.
La formazione di Stroppa vince anche il ritorno per 2-1 ed accede alla finale contro il Pisa, vincente ieri contro il Benevento. La squadra di Corini, invece, dice addio al difficile sogno Serie A.
Playoff Serie B, il Monza si impone al “Rigamonti” contro il Brescia
Questa sera si è disputata l’altra semifinale d’andata, tra Brescia e Monza, allo stadio Mario Rigamonti: questo il finale del match da poco terminato.
I padroni di casa partono con un piglio migliore rispetto agli ospiti, ed al settimo passano in vantaggio: Tramoni prova a servire Palacio in profondità, Carlos Augusto intercetta la sfera ma serve involontariamente Moreo che, da posizione defilata, fredda Di Gregorio. Due minuti dopo rondinelle vicine al raddoppio con Tramoni, poi la palla arriva a Moreo ma Donati recupera in extremis. Brescia a trazione offensiva in questo avvio: una deviazione di Carlos Augusto su cross di Palacio quasi beffa il proprio portiere. Si porta in avanti il Monza al 18esimo: Carlos Augusto, su punizione di Machin, non trova la porta da buona posizione. Passano due minuti ed i brianzoli, dopo aver sfiorato l’autogol con Donati, vanno a centimetri dall’1-1 con il colpo di testa di Gytkjaer. I ritmi restano alti per l’intera prima frazione, poi al 44esimo gli ospiti siglano l’1-1: Ciurria serve Gytkjaer al centro ed il danese, da pochi passi, non sbaglia.
Nella ripresa la sinfonia non cambia, ma stavolta sono i brianzoli ad essere subito pericolosi. Al 55esimo infatti, dagli undici metri, Gytkjaer spiazza Joronen con il destro e porta il Monza sul 2-1. I biancorossi sembrano essere in controllo del match, mentre le rondinelle fanno fatica a rendersi pericolose in avanti. Occasione Brescia al 70esimo: Leris, in allungo, riesce a calciare dopo un rimpallo con Pedro Pereira ma colpisce in pieno Di Gregorio. Poco accade nel finale del Rigamonti, gli ospiti gestiscono il pallone e riescono a tenere lontani gli attacchi dei padroni di casa.
La squadra di Stroppa vince per 2-1 il derby lombardo e, in virtù anche del miglior posizionamento in classifica, nella sfida di ritorno avrà a disposizione anche la sconfitta di misura come risultato utile per accedere alla finale. La formazione di Corini, invece, dovrà obbligatoriamente vincere con più di un gol di scarto all’U-Power Stadium per continuare a sognare la Serie A.
In contemporanea a Benevento–Spal si sono disputate altre otto partite valevoli per l’ultimo turno del campionato di Serie B. Questi i finali ed una piccola cronaca.
COSENZA-CITTADELLA 1-0: prima occasione ospite al San Vito–Marulla, il colpo di testa di Varela su cross di Branca termina alto. Non si lascia attendere la risposta dei padroni di casa, Di Pardo prova il tiro dal limite mandando di poco a lato. Poche occasioni nella prima frazione, ci prova anche Caso ma la sua conclusione di testa viene deviata in corner. Avvio aggressivo del Cosenza nella seconda frazione, ed al 65esimo i Lupi passano in vantaggio: Zilli sfrutta al meglio il traversone di Liotti e sigla l’1-0. Match combattuto nel finale, ma il risultato non cambia: il Cosenza di Bisoli è sedicesimo e si giocherà tutto nella sfida contro il Vicenza, mentre il Cittadella di Gorini chiude la stagione all’undicesimo posto a quota 52.
COMO-CREMONESE 1-2: provano a farsi subito vedere in avanti i grigiorossi al Sinigaglia, ma la prima occasione è per i lariani con Cerri che, al 17esimo, manda di poco a lato dopo una carambola in area. La Cremo non si arrende e, dopo aver sfiorato il gol con Strizzolo, al 28esimo passa in vantaggio: Gaetano raccoglie un rimpallo in area e la mette in mezzo per Di Carmine che, sotto misura, insacca. Ad inizio ripresa i grigiorossi siglano subito il raddoppio: ancora Di Carmine, dagli undici metri, la piazza nell’angolino basso e sigla il 2-0. Calano i ritmi nell’arco della seconda frazione, ma in pieno recupero c’è ancora tempo per il gol della bandiera dei lariani che: Bellemo spiazza il portiere dal dischetto e chiude la partita. La Cremonese di Pecchia vince e chiude il campionato in seconda posizione a 69 punti: è Serie A. Il Como di Gattuso, invece, chiude la stagione con un buon tredicesimo posto a quota 47.
ALESSANDRIA-VICENZA 0-1: tanta tensione al Moccagatta fin dai primi minuti, le squadre combattono tanto a metà campo. Al 23esimo, poi, i biancorossi passano in vantaggio: sul corner di Ranocchia, De Maio supera Pisseri con un preciso piatto destro. Provano a farsi vedere in avanti i padroni di casa, ma gli ospiti si difendono bene ed attaccano in ripartenza. I piemontesi sono chiamati a rimontare per evitare la retrocessione in Serie C, ma la reazione non arriva ed anzi al 75esimo i veneti si vedono annullare il gol del raddoppio per fuorigioco. Tentativo dei grigiorossi nel finale, Fabbrini conclude una bell’azione personale ma trova un’attenta risposta di Contini, poi Palombi manda sull’esterno. L’Alessandria di Longo, dopo un anno di cadetteria, torna quasi a sorpresa in Serie C. Il Vicenza di Baldini, invece, chiude il campionato al diciassettesimo posto e si giocherà la permanenza in Serie B contro il Cosenza.
PERUGIA-MONZA 1-0: avvio aggressivo degli umbri al Curi mentre i brianzoli faticano a difendersi. La prima occasione, comunque, è per gli ospiti con Gytkjaer che, servito da Dany Mota, non inquadra la porta di testa da pochi passi. Al 38esimo ci provano due volte i padroni di casa, Di Gregorio anticipa De Luca su cross di Beghetto e neutralizza il pallonetto di Falzerano. Occasione Perugia in pieno recupero, Di Gregorio compie un miracolo sull’incornata di Curado da corner. Traversa per i padroni di casa ad inizio secondo tempo, De Luca fa tremare il Curi. Prova ad attaccare la squadra ospite, Chichizola compie due grandi interventi su Mancuso prima e Ciurria dopo al 78esimo. All’85esimo, poi, Ferrarini fredda Di Gregorio sul filtrante di D’Urso. Il Perugia di Alvini chiude il campionato in ottava posizione e guadagna l’accesso ai play-off, dove affronterà il Brescia. Il Monza di Stroppa, invece, perde una grande occasione per salire direttamente in Serie A ma chiude al quarto posto, con vista semifinali play-off.
FROSINONE-PISA 1-2: padroni di casa pericolosissimi in avvio allo Stirpe, al sesto minuto Canotto guadagna un calcio di rigore ma era in fuorigioco. Al 16esimo, poi, i neroazzurri passano in vantaggio con Puscas in tap-in sugli sviluppi di un calcio di punizione e, quattro minuti dopo, Sibilli sigla lo 0-2 con un bel destro a giro che batte Ravaglia. Partita molto vivace con occasioni da una parte e dall’altra, anche in pieno recupero, ma il Pisa conserva il doppio vantaggio. Nella ripresa, al 65esimo, i canarini accorciano le distanze grazie all’autogol di Leverbe, poi il Pisa sfiora il 3-1. Nel finale ci provano i ciociari, Ricci manda a lato da buona posizione, poi nel recupero Gatti non trova la porta di testa. Il Frosinone di Grosso perde e dice addio ai play-off, chiudendo la stagione in nona posizione. Il Pisa di D’Angelo, invece, nonostante la vittoria non riesce a conquistare la promozione diretta ma chiude al terzo posto, già alle semifinali play-off.
LECCE-PORDENONE 1-0: Coda subito protagonista al Via del Mare, al termine di una grande occasione però trova un attento Fasalino. Rispondo i neroverdi con Butic, ma all’ottavo Fasolino compie un grande intervento sul tiro a giro di Strefezza, aiutato anche dal palo. Ancora giallorossi in avanti, Di Mariano sfiora l’1-0 di testa. I salentini continuano ad essere pericolosi in attacco con le conclusioni di Majer prima ed ancora Strefezza poi, ma il risultato non cambia. Alle mezz’ora ci riprova Majer, ma da due passi dopo il tentativo di Gallo manda incredibilmente fuori. Poco dopo ramarri vicino alla rete, tiro-cross di Cambiaghi che impegna Gabriel con un gran riflesso. Ancora Strefezza pericoloso nel finale, ma si resta sullo 0-0. La seconda frazione si apre con la rete decisiva di Majer, che si inserisce perfettamente sul cross di Di Mariano. Strefezza e Di Mariano, pochi minuti dopo, sfiorano il raddoppio più volte, ed al 68esimo ci prova anche Coda con lo scavetto. Il Lecce di Baroni, con questa vittoria, vince il campionato di Serie B 2021-22 ed è promosso in Serie A. Il Pordenone di Tedino invece, già retrocesso, chiude la stagione con 18 punti conquistati.
BRESCIA-REGGINA 3-0: poche emozioni al Rigamonti nelle prime fasi di gioco, i padroni di casa fanno la partita ma non trovano la via del gol. Alla mezz’ora, poi, le rondinelle passano in vantaggio: Van de Looi prova il sinistro da fuori area, Aglietti non riesce a toccarla quanto basta per evitare il gol. Ad inizio ripresa i lombardi trovano subito il raddoppio con Tramoni, abile a sfruttare l’ottimo assist di Palacio. Attacca ancora la formazione di casa che, all’88esimo, chiude definitivamente il match: Cistana, servito da Moreo, con una deviazione di destro mette il pallone alle spalle di Aglietti. Il Brescia di Corini chiude la stagione al quinto posto ed affronterà, sabato prossimo, il Perugia al Rigamonti. La Reggina di Stellone, invece, conclude il campionato in quattordicesima posizione a quota 46 punti.
ASCOLI-TERNANA 4-1: vantaggio bianconero al Del Duca già al sesto minuto, Dionisi serve a centro area Tsadjout che deve solo insaccare. Provano a farsi vedere gli ospiti con Palumbo che impegna Leali, poi Pettinari colpisce di testa la traversa; lo imita, due minuti dopo sul capovolgimento di fronte, Baschirotto. Al 19esimo l’Ascoli trova il doppio vantaggio: Collocolo serve Tsadjout in area che, approfittando di un incerto Boben, sigla il 2-0 e la sua doppietta. I padroni di casa gestiscono il vantaggio e, al 42esimo, Baschirotto centra nuovamente la traversa di testa sugli sviluppi di una punizione. Ad inizio secondo tempo gli umbri accorciano le distanze con il colpo di testa di Partipilo, ma un quarto d’ora dopo Tsadjout non manca l’appuntamento con la tripletta con un facile tap-in. Tre minuti dopo, poi, l’autogol di Defendi chiude definitivamente la partita. L’Ascoli di Sottil chiude la regular season in sesta posizione e, venerdì prossimo in casa, affronterà il Benevento. La Ternana di Lucarelli, invece, conclude il campionato al decimo posto a quota 54 punti.
Serie B, i verdetti dell’ultima giornata: promosse, play-off e retrocesse
Si conclude, con le nove partite delle 20:30, la 38esima ed ultima giornata del campionato di Serie B 2021-22. Questi i verdetti al termine degli ultimi novanta minuti della regular season:
PROMOSSE.
Il Lecce, superato di misura il Pordenone al Via del Mare grazie al gol di Majer ad inizio ripresa, si assicura il primo posto a 71 punti. La Cremonese, vincente al Sinigaglia contro il Como, raggiunge invece quota 69 punti e guadagna la seconda posizione: è Serie A.
PLAY-OFF.
Il Pisa, nonostante la vittoria contro il Frosinone allo Stirpe, non riesce ad assicurarsi la promozione diretta in massima serie ma guadagna la terza posizione. I neroazzurri, quindi, disputeranno direttamente le semifinali contro la vincente di Ascoli–Benevento. Il Monza, che come i toscani conclude la stagione a 67 punti, spreca una grande chance al Curi contro il Perugia ed è quarta. Anche i brianzoli entreranno nella lotteria dei play-off dalle semifinali, affrontando una tra Brescia e Perugia. I bianconeri e le rondinelle, che avranno il vantaggio di disputare in casa la gara secca rispettivamente di venerdì e sabato prossimo, in caso di parità al termine degli eventuali tempi supplementari passeranno in semifinale in virtù del miglior posizionamento in classifica. Occasione persa anche per il Frosinone che, sconfitto dal Pisa, dice addio ai play-off in conseguenza della vittoria del Perugia contro il Monza.
PLAY-OUT E RETROCESSE.
A Pordenone e Crotone, già retrocesse, si aggiunge, quasi a sorpresa, anche l’Alessandria. La squadra piemontese perde in casa, al Moccagatta, lo scontro diretto contro il Vicenza, e torna in Serie C dopo un anno di cadetteria. I biancorossi, invece, chiudono il campionato in diciassettesima posizione e si giocheranno tutto nella doppia sfida play-out contro il Cosenza.
Monza – Benevento, le pagelle: VOTO 10 ai tifosi giallorossi
Una presenza non scontata, in virtù dell’harakiri di pochi giorni prima in casa con la Ternana. Seicento anime giallorosse, invece, hanno buttato – loro sì – il cuore oltre l’ostacolo, macinato chilometri e, senza dubbio alcuno, avrebbero meritato di assistere a ben altro spettacolo. VOTO 10
All’U-Power di Monza, il Benevento è stato protagonista di una delle peggiori prestazioni stagionali, se non la peggiore. Squadra in confusione totale dal primo all’ultimo minuto, incapace di reagire sia dal punto di vista tattico – e qui è chiaro che sopraggiungano evidenti le responsabilità della guida tecnica – e sia dal punto di vista nervoso. Il 3-0 finale va anche stretto al Monza che ha fatto del Benevento ciò che ha voluto, dimostrando – essa sì – di credere per davvero ancora alla Serie A diretta (il ko della Cremonese in casa con l’Ascoli gliene ha dato anche merito).
Per quanto poco visto sul rettangolo verde, questa settimana riteniamo impossibile o, comunque, superfluo fare le consuete pagelle, limitandoci a dare una piena insufficienza generale. Senza nessuno escluso.
Un voto, solo uno, però, dobbiamo necessariamente darlo perché sarebbe impossibile e ingiusto non farlo: quello ai tifosi sanniti, giunti in oltre 600 al U-Power Stadium al seguito della Strega. Una presenza non scontata, in virtù dell’harakiri di pochi giorni prima in casa con la Ternana. Seicento anime giallorosse, invece, hanno buttato – loro sì – il cuore oltre l’ostacolo, macinato chilometri e, senza dubbio alcuno, avrebbero meritato di assistere a ben altro spettacolo. VOTO 10
Vigorito: “Ci siamo illusi. Ora 24 ore di riflessione. Così inutile giocarli i play-off”
Il Presidente del Benevento è intervenuto, nel corso di OffSide, al termine della pesante sconfitta contro il Monza di questo pomeriggio.
Queste, dunque, le parole di Oreste Vigorito nel post-match dell’U-Power Stadium:
SUL FINALE DI STAGIONE: “Io credo che i primi ad aver capito che c’era un’occasione sono stati i tifosi, che tante volte abbiamo criticato per la loro mancanza ma che oggi vanno elogiati perché erano qui in oltre 600 in una trasferta lunga e costosa. In questo momento vieni meno, quando c’è stato un attestato di fiducia da parte loro e quanto c’era la convinzione di potercela fare“.
SULL’OBIETTIVO STAGIONALE: “Noi non abbiamo fallito l’obiettivo, l’obiettivo era fare un campionato competitivo. Siamo in zona play-off dall’inizio del campionato, abbiamo mantenuto le premesse, per la terza volta ci stiamo giocando la promozione in A. Poi l’appetito vien mangiando: questo è stato un campionato equilibrato verso il basso, non c’erano squadre che dominavano il campionato. Il Benevento ha subito 10 sconfitte, un terzo del campionato, ed è a 5 punti dal primo posti. Il Lecce oggi ha perso ed ha 68 punti, in qualche campionato fa neanche saresti arrivato secondo mentre quest’anno vinci. Ci siamo illusi di poter competere per il salto diretto, c’è tanta amarezza perché si è capito che era un obiettivo anche in un campionato di transizione, come l’ho chiamato io. Ora dobbiamo chiudere questo campionato regolare e fino ai play-off dobbiamo capire se saremo in grado di capire cosa è successo e pianificare un mini-torneo. Non sono gli uomini che vincono o perdono ma i calciatori, dobbiamo trovare gli uomini nei calciatori, e così probabilmente riusciremo ad andare avanti. Il campionato lo abbiamo perso quando abbiamo pensato di vincerlo, non ne eravamo in grado, ne abbiamo avuto la possiiblità ma non la capacità. Alla fine del campionato i conti tornano sempre“.
SULLE CAUSE E SULLA RIFLESSIONE: “Questo campionato non è stato perso oggi, abbiamo fatto un cammino di dieci mesi con cose buone e cattive che dipendono da noi e fattori esterni che da noi non dipendono ma da cui abbiamo colto il meglio o il peggio. La somma di tutte queste cose comporta il risultato finale. Se avessimo capito prima quali erano le colpe sarebbe avremmo agito prima, ed ora io non starei facendo un discorso filosofico. In questi giorni riflettiamo. Io ci metto sempre la faccia, io non voglio vincere ma non voglio neanche perdere, e quando perdo mi metto in discussione. Ho preso delle scelte, ora su queste scelte va riflettuto. Qualche calciatore magari capirà che il pane quotidiano se lo deve guadagnare a Benevento e non in qualche altra parte, qualcuno capirà che vivere in una città tranquilla non significa diventare un impiego di banca, forse qualcuno capirà che deve vivere a Benevento e non in altri posti. Non mi nego 24 ore, non le negherei a nessuno“.
SULL’ANDAMENTO STAGIONALE: “Potevamo fare gli stessi punti degli altri che ci precedono, fino a sette giorni fa li avevamo già fatti. Noi abbiamo avuto dei momenti in cui siamo andati bene ed altri in cui siamo andati male, è stato un campionato non altalenante ma coerente: abbiamo fatto sempre la stessa cosa, qualche serie positiva e qualche altra negativa. E siamo stati in grado di far coincidere il momento negativo con il momento più importante della stagione, abbiamo subito tre sconfitte nell’ultimo mese e siamo comunque a cinque punti dalla prima. L’importante sarebbe capire il perché questo è successo, ma se nessuno è riuscito a risolvere questo problema che c’è dall’inizio di campionato evidentemente è sfuggito a tutti. Molti di questi giocatori hanno decine e decine, alcuni un centinaio di partite in Serie A, ma questo non basta per competere ad altri livelli. Oggi il Monza sembrava una squadra da Serie A, ma la scorsa settimana eravamo a -1 ed ha perso prendendone quattro contro una squadra che oggi ne ha presi tre. Gli attori hanno recitato, in questa sceneggiata, un copione sconosciuto a tutti: un campionato senza pubblico, con rinvii, con quattro incidenti facciali neanche facessimo i pugili. Non siamo sfortunati, non credo a fortuna o sfortuna, il mondo che è intorno a noi è quello che noi creiamo. La somma degli elementi positivi e negativi ha dato risultato negativo rispetto al primo posto, ma abbiamo rispettato i nostri propositi nell’esserci distinti e nell’arrivare ai play-off. Mi dà amarezza il fatto che magari potevamo trovare la soluzione ad un problema e non lo abbiamo fatto, se lo avessimo capito forse questo campionato potevamo anche vincerlo, con questi uomini e con questo team. Non potevamo vincere l’anno scorso, né ripetere un campionato come quello con l’allenatore di due anni fa. Se avessimo mantenuto una maggior linearità avremmo vinto questo campionato, senza neanche troppa fatica“.
SUL RISCATTO NEI PLAY-OFF: “Oggi i giocatori hanno il pudore di avere lo sguardo abbassato ed è difficile vedere riscatto nei loro occhi, sentirlo nelle loro parole anche perché ai microfoni ci sono io e non loro. Da oggi preferisco vedere cosa fanno e cosa dicono, e soprattutto cosa riusciranno a portare a casa in questo mini-torneo. La voglia di riscatto la deve tenere negli occhi chi non è riuscito a raggiungere il risultato contro la propria volontà e capacità, chi non raggiunge il risultato e non sa il perché deve trovare il motivo“.
SULL’ANNIVERSARIO DELLA VITTORIA DEL CAMPIONATO NEL 2016: “Io non vivo di ricordi, del fatto che nel 2016 ho vinto un campionato non me ne frega niente. Se do uno sguardo a quello che ha fatto la società e la tifoseria è stata una bella storia, ma questo non consola il futuro. Non è che se ho fatto una vita da persona onesta allora a prima di morire posso ammazzare qualcuno. Io credo che bisogna onorare quello che si fa, la maglia, la gente che viene a vedere la partita, la società che prova a non sbagliare mai nulla. Siamo noi che stiamo abituando i giovani a vivere alla giornata, a pensare che l’impegno sia quasi un’opzione: l’impegno è alla base del lavoro, della vita e della propria integrità. Non sono convinto che oggi ci sia un grande senso di responsabilità per quello che si è fatto. Per questo credo che al di là di tutto, della voglia di riscatto e dei buoni propositi, ora va ritrovata la dignità e l’orgoglio di far parte di un mondo in cui donare un sorriso è un dovere e non un piacere, altrimenti possiamo anche non andare ai giocare ai play-off. E non li vincerò perché ho vinto quelli del 2016, li vincerò se oggi riesco a capire perché ho perso questo campionato“.
Foto: screen Ottochannel
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