Dramma ieri sera a Benevento: un ottantenne di Pannarano è deceduto proprio mentre era in attesa del suo turno presso uno studio medico sito in via Pacevecchia.
Molto probabilmente la causa del decesso – come scrive il Sannio – è da rintracciare in un malore improvviso, un infarto.
Giunti sul posto, i sanitati del 118 non hanno potuto fare altro che constatare la morte dell’anziano.
Sono state avviate anche le indagini del caso, ad opera dei carabinieri e del magistrato inquirente, intervenuti anche loro sul posto, sebbene sia piuttosto chiaro che si tratti di una disgrazia.
San Lorenzello, lutto cittadino per la morte del 18enne Raffaele Lavorgna
Il sindaco di San Lorenzello, Antimo Lavorgna, in occasione della cerimonia funebre che avrà luogo mercoledì 28 settembre 2022 alle ore 15:30 presso la Parrocchia San Lorenzo Martire, ritenendo di interpretare il sentimento dell’intera comunità laurentina, profondamente colpita dalla drammatica notizia della morte del giovane di 18 anni Raffaele Lavorgna, avvenuta lo scorso 18 settembre a seguito di incidente stradale, ha disposto la proclamazione del lutto cittadino per il giorno mercoledì 28 settembre 2022 dalle ore 14,30 alle ore 17,30, e comunque fino alla conclusione della cerimonia funebre.
Il Sindaco Lavorgna ha, inoltre: sospeso tutte le manifestazioni pubbliche organizzate dall’Amministrazione per la giornata odierna e per la giornata di domani; invitato i titolari di attività commerciali e ai pubblici esercenti di evitare di porre in essere comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino; disposto l’abbassamento delle serrande dalle ore 14:30 alle ore 17.30, e comunque fino alla conclusione della cerimonia funebre, per i titolari di attività commerciali e per i pubblici esercizi, pur senza obbligo di sospensione dell’attività commerciale; vietato le attività ludiche e ricreative e tutti i comportamenti e le iniziative che contrastino con il carattere luttuoso della cerimonia e con il decoro urbano.
Il Sindaco Lavorgna ha invitato, infine, i concittadini, le istituzioni pubbliche, le organizzazioni politiche, sociali, culturali, sportive, produttive ed i titolari di attività private di ogni genere a esprimere la loro partecipazione al lutto cittadino mediante sospensione delle attività, in segno di raccoglimento e rispetto, durante la celebrazione dei funerali, ovvero dalle ore ore 14:30 alle ore 17.30, e comunque fino alla conclusione della cerimonia funebre.
E’ morto Michail Gorbačëv “padre della perestrojka”
E’ morto Michail Gorbačëv, già segretario del Pcus,primo ed unico Presidente dell’Urss, premio Nobel per la pace nel 1990 che accompagnò la distensione con l’Occidente, la fine della Guerra Fredda ed il crollo dell’Unione sovietica.
Uomo determinato, ma anche controverso, soprattutto per i compatrioti che non gli perdonarono mai la scomparsa dello Stato Sovietico.
Nato nel 1931 nella regione meridionale di Stavropol in una famiglia di contadini russo-ucraini e conobbe la carestia degli anni ’30 dovuta alle disposizioni sulla collettivizzazione forzata della terra ordinata da Stalin e la sua guerra ai kulachi – contadini benestanti, proprietari di una certa estensione di terra, che coltivavano avendo alle loro dipendenze altri contadini- .
Si laureò in giurisprudenza presso la prestigiosa Università statale di Mosca e fu proprio durante il periodo universitario che conobbe sua moglie Raìsa.
Nominato membro del potente Politburo nel 1980, si mise a capo di un movimento di rigenerazione del partito e, alla morte di Konstantin Černenko, venne eletto Segretario Generale del PCUS, era l’11 marzo 1985.
Si mostrò subito come leader estroverso, che sorrideva di gusto, cosa a cui il popolo sovietico non era abituato, ma soprattutto mostrò subito capacità umane mostrandosi estroverso e aperto al mondo.
Le sue riforme però non furono solo esterne, egli infatti lanciò la “perestrojka“, ovvero la “ricostruzione” o “ristrutturazione” del sistema politico e sociale del paese. Poco dopo egli decise di varare la “glasnost” o “trasparenza informativa, un nuovo modo di intendere la politica che diede il via a quello che fu chiamato “il comunismo dal volto umano”.
Decise poi la reintroduzione della proprietà privata, a cui si affiancava l’economia centralizzata, lo svolgimento di libere elezioni democratiche e riconobbe la libertà di espressione e di credo liberando anche moltissimi prigionieri politici.
In politica estera si mosse per migliorare le relazioni con l’Occidente, ridusse le spese per la difesa e, soprattutto, aprì importanti negoziati per la riduzione delle armi nucleari con gli Stati Uniti; infine ordinò il ritiro delle truppe sovietiche dall’Afghanistan.
Sempre Gorbačëv , fu artefice della rinuncia alla dottrina della sovranità limitata dei membri del Patto di Varsavia, cosa che alimentò il processo rivoluzionario che porterà poi alla caduta del muro di Berlino, la fine di molti regimi comunisti nell’Europa orientale ed infine la successiva riunificazione della Germania.
Fu proprio l’attuazione della politica del disgelo che valsero allo statista russo l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace nel 1990, nonostante egli avesse ordinato l’invio di truppe in Lettonia e Lituania per mettere fine ai movimenti di secessione.
Molto amato in Occidente per la sua apertura politica in un paese tradizionalmente chiuso ad innovazioni e riconoscimenti di diritti civili, egli fu poco amato in patria, visto come un traditore dei valori sovietici e del sistema politico che fino ad allora era stato modello di vita in patria.
Ieri, 30 agosto, dopo lunga malattia, a 91 anni, si è spento l’uomo che voleva cambiare l’Urss ed ha invece cambiato il mondo. L’Occidente in particolare lo ricorda come l’uomo che con la sua politica della “glasnost” e la volontà di frenare la corsa alle armi nucleari, ha fatto di lui uno degli uomini più importanti del XX secolo, in patria invece non lo amano e gli attribuiscono la responsabilità di aver fatto precipitare l’economia russa e di aver dato la stura per la dissoluzione dell’Urss.
Il 25 dicembre 1991 Gorbačëv si dimise da Presidente dell’Unione Sovietica e il 26 dicembre dello stesso anno il suo successore Boris Eltsin, dichiarò dissolta la vecchia Urss. Nell’agosto dello stesso anno i comunisti conservatori tentarono un colpo di stato e, nonostante Gorbačëv ne sia stata la prima vittima – rimase per tre giorni recluso nella villa presidenziale in Crimea – Eltsin lo accusò di aver favorito, con la sua politica, l’arrivo al potere non di personaggi della perestroika, ma di pericolosi avventurieri.
Gorbačëv sognava un socialismo dal volto umano, l’apertura alle libertà civili, di parola e religiose. Alla morte della giornalista Anna Politkovskaya disse : “E’ un crimine grave contro il Paese, un crimine contro tutti noi. La sua morte è un colpo all’intera stampa democratica e indipendente”.
La Russia non vuole riconoscergli i funerali di Stato; il nostro Presidente Mattarella ha invece ricordato come “verso di lui ci sia un grande debito, soprattutto da parte degli europei”. Joe Biden ha parlato di “un leader raro, capace di vedere che un altro futuro era possibile e di rischiare lʼintera carriera per raggiungerlo. Il risultato è stato un mondo più sicuro e più libertà per milioni di persone”. Se la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen haripreso le parole di Biden per riconoscere il valore storico del defunto Presidente russo, Putin si è limitato a dare omaggio al suo predecessore.
Se la morte è la fine della vita , ma anche della morte stessa, dice il pensiero filosofico, la scomparsa di Gorbačëv è invece per noi tutti un modo per esaltare, nel suo ricordo, il coraggio politico e sociale di un uomo che ha messo in gioco se stesso per le proprie idee.
Una vera e propria tragedia quella che si è consumata lungo la statale 90 bis in prossimità del bivio di Casalbore, dove un uomo ha perso la vita in seguito a un malore accusato mentre era in sella alla sua bici.
Sul posto i sanitari del 118 che, purtroppo, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del ciclista sannita.
Sarà ora, dunque, l’esame autoptico a chiarire le cause del suo decesso.
Trovato senza vita il corpo di Raffaele Botticella
Niente da fare per Raffaele Botticella, 62enne residente a Torrecuso, scomparso sulle montagne di Campitello Matese.
L’uomo, allontanatosi da casa qualche giorno fa alla guida di una Wolkswagen Polo, è stato ritrovato quest’oggi senza vita. A scovare il corpo del 62enne sono stati i cani molecolari.
Le speranze di un esito felice della vicenda erano cominciate a venire meno già quando, l’altro giorno, era stata ritrovata la sua auto lungo la Provinciale 106, tra i Comuni di San Polo Matese e San Massimo, a poca distanza dalla baita La Gallinola, luogo molto frequentato da escursionisti e turisti a circa 1.600 metri di altitudine.
Le ricerche coordinate dalla Prefettura di Campobasso si erano dunque concentrate in quest’area. Sono stati impegnati decine di uomini e mezzi dei Carabinieri della Compagnia di Bojano, del Soccorso Alpino, dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile regionale.
La zona era stata più volte sorvolata da mezzi aerei delle forze dell’ordine arrivati da Pescara e da droni e sono state utilizzate anche squadre con i cani appositamente addestrati per le ricerche di persone scomparse.
Il corpo dell’uomo è stato ritrovato in un bosco, a 800mt da dove era stata rinvenuta la sua automobile lo scorso 10 luglio.
Benevento, altra tragedia al Rione Libertà: ritrovato uomo senza vita
Sul posto i Vigili del Fuoco, il cui intervento ha permesso di scoprire il corpo dell’uomo, un 75enne, la Polizia, la scientifica e i sanitari del 118.
Stando a una prima ricostruzione, si dovrebbe trattare di morte naturale causata da un malore.
Tragedia a Foglianise: trovato senza vita il corpo di Lino De Marco
L’uomo, 65 anni, era scomparso questa mattina: lascia una moglie e tre figli.
Epilogo nefasto per Lino De Marco, scomparso questa mattina intorno alle undici a Foglianise. Proprio in serata era stato diramato una sorta di comunicato per favorirne le ricerche.
L’uomo, 65 anni, è stato ritrovato in un terreno a 200 metri da casa sua, purtroppo senza vita. Ad annunciarlo il sindaco di Foglianise, Giovanni Mastrocinque.
Lino lascia una moglie e tre figli. Le indagini ora dovranno chiarire le dinamiche del decesso e i motivi del suo allontanamento.
Incidente mortale sull’Ofantina: morto 48enne di Benevento
Incidente mortale, questa sera, sulla Strada Statale 7 Ofantina bis. A scontrarsi una moto, sulla quale era alla guida la vittima 48enne di Benevento, e un’Alfa Romeo Giulietta. Da accertare le cause dell’impatto.
L’incidente è avvenuto intorno alle ore 20 di oggi, in un tratto della Statale Ofantina compreso nel Comune di Montella, in direzione di Lioni. La vittima si stava recando per lavoro a Cassano Irpino, dove era residente.
Per lui, nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, non c’è stato nulla da fare. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Montella, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso per determinare con precisione la dinamica dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità.
AGGIORNAMENTO – Si aggrava il bilancio dell’incidente sull’A16 Napoli-Canosa
L’incidente sarebbe stato causato dal rallentamento dovuto a un precedente tamponamento.
È di un morto, di cui abbiamo già scritto ieri sera, e tre feriti gravi il bilancio dell’incidente che ha coinvolto quattro auto sull’A16 Napoli-Canosa nel tratto tra il casello di Tufino e la diramazione Caserta-Roma, in direzione Napoli, in territorio del comune di Casamarciano (Napoli). La vittima è un quarantenne residente in provincia di Napoli. I tre feriti sono stati ricoverati in gravi condizioni nell’ospedale ‘Moscati’ di Avellino. Secondo una prima ricostruzione della Polstrada di Avellino, l’incidente sarebbe stato causato dal rallentamento dovuto a un precedente tamponamento, con una persona lievemente ferita, tra due auto. Si è reso necessario l’intervento dei Vigili del fuoco del distaccamento di Avellino per liberare gli automobilisti coinvolti nell’incidente, rimasti incastrati nelle lamiere. Il tratto autostradale è stato chiuso al traffico per consentire le operazioni di soccorso ed è stato riaperto, su una sola corsia in direzione del capoluogo campano, poco dopo le 21. (Ansa)
Dramma a Taurasi, 91enne trovato morto all’interno della propria abitazione
TAURASI. Dramma questa mattina a Taurasi, dove in un’abitazione sita in via Concezione, i Vigili del Fuoco di Avellino hanno rinvenuto il corpo senza vita di un anziano di 91 anni. Sul posto anche i sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Erano giorni che l’uomo non dava notizie di sé, non rispondendo ai ripetuti richiami di parenti e vicini.
Questa mattina la triste e amara scoperta: si presume che l’uomo fosse deceduto da almeno 5 giorni. Queste e altre questioni sono ora al vaglio del medico legale e degli inquirenti che dovranno accertare tutte le circostanze del decesso.
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