“Esprimo forte preoccupazione riguardo ai continui ritardi nella riapertura della linea ferroviaria Napoli-Valle Caudina-Benevento. I cittadini sanniti ed, in particolare, quelli della Valle Caudina, sono stanchi e delusi di fronte all’ennesima paralisi di un servizio fondamentale che da cinque anni ormai resta inutilizzabile. È inaccettabile che, a distanza di mesi dall’ultimo incontro con il Presidente dell’EAV, Umberto De Gregorio, non si siano ancora visti progressi tangibili.
Le promesse di avvio dei collaudi e di un rapido passaggio alla fase finale di controllo sono state disattese, lasciando la comunità in uno stato di incertezza e disagio. Inoltre, è evidente che la gestione dei trasporti da parte dell’EAV e della Regione Campania non solo ha dimostrato inefficienza e incapacità di affrontare le emergenze, ma ha anche contribuito a perpetuare un modello di trasporto pubblico che penalizza la Campania e il Sud Italia, frenando anche lo sviluppo economico e sociale del territorio.
Le inefficienze e i ritardi nella realizzazione e nel mantenimento dei servizi sono sintomi di una mancanza di visione. Forza Italia invita l’EAV e la Regione Campania a prendere atto delle loro responsabilità e ad adottare misure concrete e urgenti per risolvere i problemi cronici del trasporto pubblico. Altrimenti, ammettano di aver fallito”, così Anna Iachetta, consigliere provinciale di Forza Italia.
Salario minimo, Fioretti (PD): “Anche il comune di Benevento dia un segnale”
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Floriana Fioretti, capogruppo Pd Benevento e componente direzione nazionale Pd.
“La linea segnata dal Comune di Napoli, che ha approvato in giunta un atto di indirizzo volto a definire un salario minimo per i lavoratori delle ditte che ottengono appalti e servizi dall’ente, è un tassello importantissimo e una buona pratica da emulare.
Si stabilisce infatti che le ditte che operano per conto del Comune non possano pagare i lavoratori meno di 9 euro l’ora: una tutela della dignità del lavoro e anche un passo significativo sul fronte della sicurezza. Laddove la pubblica amministrazione deve dare l’esempio e garantire l’applicazione delle regole e la tutela dei lavoratori, sia a livello economico sia a livello di sicurezza, quello del Comune di Napoli, la più grande città del Sud Italia è un passo significativo che dovrebbero mutuare anche le altre amministrazioni comunali.
Sarebbe opportuno infatti che anche il Comune di Benevento dia un segnale in tal senso, votando un simile atto di indirizzo in attesa che si muova anche il Governo nazionale.
E per la verità sarebbe un bel segnale se tante amministrazioni comunali del Sud Italia facessero lo stesso: mostrando, ancora una volta, come quegli enti che questo Governo bistratta a colpi di tagli siano molto più avanti e più efficienti del peggior esecutivo della storia d’Italia”.
Campania| Abusi sessuali su neonati, Polizia scopre archivio dei pedofili: arresti anche ad Avellino
Nell’ambito di una articolata attività d’indagine finalizzata al contrasto della pedopornografia online, la Polizia di Stato ha eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli nei confronti di otto soggetti domiciliati nelle province di Napoli, Caserta, Avellino e Roma, indagati per detenzione di materiale pedopornografico.
Nel corso delle attività sono state effettuate ispezioni ed analisi informatiche dei telefoni degli indagati, che hanno consentito di acquisire significativi elementi probatori in merito al loro coinvolgimento nella condivisione online di video raffiguranti abusi sessuali in danno di bambini in tenera età, anche neonati, e che hanno portato – proprio per l’ingente quantitativo di materiale illecito detenuto – all’arresto in flagranza di due quarantottenni, uno di Napoli e l’altro di Avellino.
L’indagine, svolta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Campania della Polizia Postale su delega della IV Sezione – Fasce Deboli della Procura della Repubblica di Napoli, e con il coordinamento del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) di Roma, ha avuto origine da una segnalazione relativa a utenti italiani coinvolti nella detenzione e diffusione di materiale pedopornografico su un noto social network pervenuta tramite i canali di cooperazione internazionale di polizia.
Nonostante gli indagati, per restare anonimi, avessero creato profili social attraverso i quali porre in essere le condotte illecite, servendosi di caselle di posta elettronica aperte con dati fittizi e accedendo attraverso reti Wi-Fi “aperte” o intestate a terze persone, gli accertamenti e l’analisi di migliaia di connessioni effettuata dagli investigatori cibernetici ha consentito comunque di giungere alla loro identificazione.
Gli indagati sono da ritenersi non colpevoli fino a sentenza definitiva.
Crisi ospedaliera Sant’Agata dei Goti: manifestazione a Napoli degli Amministratori locali e cittadini sanniti
Chiesto un incontro con il Presidente della Regione.
“Questa mattina, insieme ad Amministratori locali e cittadini,complessivamente oltre 120 partecipanti, ci siamo recati a Napoli per sollecitare un incontro urgente con il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in merito alla grave crisi ospedaliera che affligge il Sannio ed in particolar modo il nosocomio di Sant’Agata dei Goti che ha visto annunciata la chiusura del Pronto Soccorso nelle ore serali e notturne. – così in una nota l’onorevole Francesco Maria Rubano –
Dopo un lungo tergiversare da parte della segreteria del Governatore, inizialmente è stato comunicato che non erano a conoscenza della richiesta di incontro. Notizia poi smentita, con evidente imbarazzo, dalla segreteria del presidente. Basta ricordare che la scorsa settimana ho inviato al Presidente De Luca una richiesta di incontro con la quale annunciavo la nostra presenza di quest’oggi a Napoli. Tanto è vero che De Luca dopo aver ricevuto la mia nota ne ha preso atto facendo dichiarazioni a mezzo stampa e sui social sulla nostra manifestazione, dimostrando di essere consapevole della volontà di incontro e confronto.
In seguito, la segreteria del Presidente, ha annuncia l’accesso a 13 persone, tra rappresentanti istituzionali e dei comitati civici, ma successivamente è stata concessa la possibilità di salire presso gli uffici di Palazzo Santa Lucia esclusivamente al sottoscritto e al Consigliere Regionale Franco Cascone e soltanto per consegnare una ‘seconda’ lettera di richiesta di incontro.
La segreteria del Governatore De Luca ha garantito che sarà comunicata una data a breve per l’appuntamento, ma credo che De Luca non ci incontrerà mai personalmente, continuando così nella sua politica a danno del diritto alla salute dei cittadini sanniti.
Ritengo vergognoso e uno sgarbo istituzionale non essere stati ricevuti, lo stesso sgarbo di cui De Luca si è lamentato quando, qualche mese fa, si è recato a Roma con una delegazione di Sindaci della Campania per chiedere di essere ricevuti dai rappresentanti del Governo nazionale.
Per correttezza riporto i riferimenti istituzionali presenti che insieme al Comitato civico per l’ospedale di Sant’Agata hanno composto la delegazione restata in attesa di essere ricevuta da De Luca: l’onorevole Fulvio Martusciello, il Consigliere Regionale Francesco Cascone, i Consiglieri Provinciali di Benevento, Vincenzo Fuschini e Anna Iachetta, e i Sindaci e/o delegati dei Comuni di Airola, Amorosi, Durazzano, Ceppaloni, Limatola, Ponte, Pontelandolfo, Puglianello, Sant’Agata dei Goti, San Lupo, Telese Terme. Continueremo a lottare con determinazione per garantire ai nostri cittadini un servizio sanitario adeguato e risposte concrete alle esigenze del nostro territorio” ha concluso nella nota a sua firma l’onorevole Rubano.
Benevento, 25enne arrestata per detenzione ai fini di spaccio di cocaina
La giovane donna è stata accompagnata presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.
Nella tarda serata di ieri gli investigatori della Squadra Mobile hanno tratto in arresto una venticinquenne di Napoli, residente in questo capoluogo da diversi anni e già nota alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. L’arresto scaturisce da servizi mirati alla prevenzione e al contrasto di attività di spaccio di sostanze stupefacenti disposti dal Questore nel territorio di Benevento e provincia.
In particolare, a seguito di attività di controllo del territorio e servizi di osservazione, gli investigatori intuivano che in un quartiere ubicato nella parte alta della città era in atto un’attività di spaccio. Dopo essersi appostati, in modo da non farsi scorgere, riuscivano a notare la donna mentre era intenta a prelevare qualcosa celata in un terreno condominiale e, subito dopo, allontanarsi a bordo del proprio veicolo. Avendo rilevato il ripetersi di tale comportamento, i poliziotti intervenivano prontamente riuscendo a bloccarla prima che si allontanasse con la propria auto.
A seguito di perquisizione personale e locale, il personale della Squadra Mobile rinveniva una dose di cocaina abilmente occultata nell’abbigliamento della ragazza, mentre, in prossimità del luogo dove era stata vista prelevare lo stupefacente, sono stati ritrovati altri 8 involucri di cocaina, per un peso totale di circa 8 grammi. Inoltre, nella successiva perquisizione domiciliare è stato rinvenuto e sequestrato anche un bilancino di precisione e circa 800 euro in contanti, in banconote di vario taglio.
Alla luce di quanto emerso, la venticinquenne è stata tratta in arresto in flagranza di reato per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotta in Questura per gli adempimenti di rito, al termine dei quali è stata accompagnata presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari, a disposizione della competente autorità giudiziaria.
Arrestato e condannato in 1° grado per droga, la Corte di Appello lo assolve
“Il fatto non sussiste”. Così ha provveduto in data 14 maggio 2024 in Napoli.
Assolto dalla corte di appello di Napoli sezione 5 il sig. C. T. tratto in arresto il 25.6.21 poiché trovato in possesso di 14 grammi circa di cocaina ed a seguito di alcune accuse.
Difeso dall’ Avvocato Gerardo Giorgione del foro di Benevento e Condannato in primo grado dal Giudice Nuzzo del Tribunale di Benevento a sei mesi (dopo la riqualificazione in 73. C5 come richiesto dall’Avvocato Giorgione).
La Corte d’Appello ha accolto le richieste formulate della difesa ritenendo, pertanto, di assolvere l’imputato con la formula più ampia: “Il fatto non sussiste”. Così ha provveduto in data 14 maggio 2024 in Napoli.
Campania, infermiera trascinata per i capelli in ospedale
Una infermiera di triage dell’Ospedale del Mare di Napoli è stata aggredita da una paziente in attesa di visita.
Lo denuncia il gruppo Fb ‘Nessuno tocchi Ippocrate’ che raccoglie le segnalazioni relative alle violenze ai danni di sanitari.
L’infermiera è stata trascinata per i capelli per diversi metri, il motivo è sempre lo stesso; l’impazienza. La donna è stata refertata dal pronto soccorso ricevendo una prognosi di 5 giorni.
“Ancora una donna aggredita durante il suo orario di servizio, le tutele sono ancora insufficienti”, la denuncia di ‘Nessuno tocchi Ippocrate’. Dall’inizio dell’anno le aggressioni nel territorio dell’Asl Napoli 1 sono state 20 mentre 34 quelle tra Asl Napoli 1 e Asl Napoli 2.
ESCLUSIVA BN24 – Bucchi: “Mi aspettavo le difficoltà iniziali del Benevento, ora ha trovato la marcia giusta”
Abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex allenatore tra le altre di Benevento, Pescara, Gubbio, Torres, Perugia e Triestina, tutte squadre impegnate nei play-off di Serie C, Christian Bucchi, per avere una sua opinione riguardo al post-season della Lega Pro e non solo.
Mister Bucchi, ex attaccante che ha vestito le maglie anche di Perugia, Vicenza, Catania, Cesena e Pescara, per non citare la sua esperienza al Napoli, ha guidato la Strega nel campionato di Serie B 2018-19 terminando la regular season al terzo posto ma perdendo la semifinale play-off contro il Cittadella.
Salve Mister, partiamo dall’attualità: lei che conosce molte delle squadre che disputeranno i play-off di Serie C ormai alle porte, che cosa si aspetta da questo spareggio promozione? “Ci sono tante squadre di qualità, che probabilmente avevano anche ambizioni diverse a inizio campionato: penso a Catania, Avellino e Benevento, ma anche Vicenza e Triestina al nord. Sicuramente sono club che avevano iniziato la stagione con mire e aspettative diverse, ma sono tutte squadre qualitativamente molto valide quindi mi aspetto di vedere dell’ottimo calcio. I play-off sono complicati, sono lunghi, ci saranno tante battaglie e tante partite difficili, ma gli organici che sono arrivati a disputarli sono qualitativamente importanti e pieni di giocatori di qualità“.
C’è il rischio che venga sottovalutata la Torres, che ha terminato la stagione alle spalle del Cesena in un girone B il quale, ai nastri di partenza dei play-off, sembra il meno organizzato rispetto ai tre raggruppamenti? “Sicuramente nel girone B non ci sono squadroni costruiti materialmente per vincere. Nel girone C ha vinto un’outsider come la Juve Stabia, mentre corazzate come Catania, Avellino e Benevento affronteranno i play-off; stessa cosa dicesi nel girone A. Il Cesena invece, nel girone B, ha fatto una corsa a sé stessa: la Torres è stata straordinaria e ha fatto un campionato incredibile, ma non aveva le mira e l’ambizione di vincere il campionato pur trovandosi a combattere alla pari del Cesena per lunghi tratti. Squadre che dovevano fare qualcosa in più come Spal, Entella, Perugia e Pescara sono venute meno, almeno nella regular season. Forse il Perugia è quella che ha un organico importante e che potrebbe recitare un ruolo da protagonista nei play-off. Poi ci sono squadre che potrebbero essere delle mine vaganti, pur non avendo blasone, come Pontedera e Juventus Next Gen“.
Quanto è cresciuto il Benevento nella seconda parte di campionato, con Mister Auteri alla guida? “Mi aspettavo questo tipo di campionato da parte del Benevento, non come classifica ma sotto il profilo delle difficoltà. Quando si viene da una retrocessione, a prescindere dalla categoria, è molto difficile affrontare la stagione. Ho vissuto una cosa del genere proprio a Benevento, con la retrocessione della A alla B. Il Benevento era un organico pieno di giocatori validi e forti che potenzialmente potevano giocare anche in Serie A: ora non solo non giocavano più in A, ma neanche in Serie B. Devi calarti nella mentalità che non giocherai a San Siro né a Brescia o a Palermo, ma a Picerno: questa è una preparazione mentale che molti giocatori purtroppo fanno fatica ad avere o a ritrovare. Questa è una cosa che purtroppo accade in tutte le categorie, quest’anno in B la Cremonese farà i play-off, lo Spezia si sta giocando la salvezza e la Sampdoria ha centrato i play-off solo nelle ultime due giornate.
I fattori sono questi: l’ambiente, il club e le ambizioni. L’obiettivo è vincere come se fosse scontato e facile, ma non lo è. Riprendere in mano situazioni del genere, con giocatori che magari sono rimasti, non è facile: mi aspettavo queste difficoltà all’inizio. Di sicuro poi, da gennaio, il mercato e il cambio in panchina hanno aiutato il Benevento nel ritrovare la marcia giusta. Il fatto di saltare qualche turno di play-off agevola soprattutto l’aspetto fisico, chi fa tutti gli step arriva anche un po’ logoro fisicamente: chi entra dopo ne deve approfittare“.
Il Catania, che ha raggiunto i play-off con l’incubo play-out che ha tenuto banco fino all’ultima giornata, potrà rivelarsi una mina vagante? “Non avrei mai immaginato una situazione del genere a Catania, di solito le neopromosse si portano dietro un entusiasmo che le fa andare in scioltezza. Negli ambienti caldi poi, dove c’è un pubblico molto passionale, ci può stare che le difficoltà invece di attenuarsi si moltiplichino. Grazie alla Coppa Italia il Catania è riuscito ad accedere ai play-off, ha un organico importante e di grandi individualità quindi di diritto potrà arrivare in fondo“.
C’è un parallelismo con la sua stagione nel Sannio e l’attuale annata della Strega con quel campionato 2018-19 che, col senno di poi, è stato positiva e probabilmente non le è stato riconosciuto: quali sono i ricordi e il rammarico che si porta dietro? “Io da addetto ai lavori, essendo dentro, quando sono arrivato a Benevento conoscevo le difficoltà di una retrocessione e ci ho convissuto tutto l’anno. Mi scontravo però, in maniera ovviamente pacifica, con una percezione esterna di insoddisfazione. Il Verona, che era retrocesso in Serie A come il Benevento, ha conquistato i play-off da ottava l’ultima giornata; il Crotone, la terza retrocessa, ha rischiato invece ancora di retrocedere: alla fine tra le retrocesse avevamo avuto il rendimento migliore. Sicuramente abbiamo pagato un inizio complicato per le vicende che conosciamo, poi durante la stagione ci sono stati gli infortuni di Viola e Del Pinto, Asencio non c’è mai stato e Armenteros è arrivato a gennaio. Ai play-off siamo stati anche sfortunati nonostante avessimo vinto l’andata e un primo tempo spettacolare al ritorno meritando di andare in vantaggio, gli episodi non hanno girato a nostro favore.
Con la società, comunque, sapevamo che la squadra da febbraio-marzo aveva raggiunto una maturità tale che, se non avessimo vinto quel campionato, l’anno dopo con qualche innesto di qualità lo avremmo sicuramente conquistato. Così è stato: sono arrivati giocatori importanti come Schiattarella, Hetemaj, Kragl e Sau trattenendo chi c’era, con quella squadra che ha poi conquistato il campionato. Il rammarico è stato che sapevo che quella stagione a distanza di tempo sarebbe stata rivalutata e che l’anno successivo avremmo sicuramente vinto. Il dispiacere per non aver giocato quel campionato c’è, ma l’affetto e la stima che provo per città, club, tifoseria e squadra mi ha spinto sempre a gioire per ogni vittoria“.
Quanto sarebbe importante il rinnovo di Mister Auteri, indipendentemente dal cammino play-off e dall’eventuale promozione in B? “Non credo che il rinnovo dell’allenatore possa passare solo e indipendentemente dal risultato sportivo. I play-off possono essere condizionati da un singolo episodio, come accadde a noi: fummo eliminati purtroppo per quell’infortunio incredibile di Montipò, che ciccò la palla e lasciò segnare il Cittadella. Quell’episodio capita una volta nella carriera di un allenatore, ed è capitato in quel momento. Se io allenatore devo essere giudicato per un episodio credo che sia riduttivo, e la stessa cosa vale anche per gli episodi a favore. Credo che la società, in questi mesi, abbia avuto il modo di vedere come l’allenatore lavora in campo, come dialoga con la squadra e come entra in sinergia con la dirigenza. Anche quest’ultimo aspetto è molto importante. Nel bene o nel male, quindi, penso che non sia necessario aspettare i play-off per prendere una decisione: la società ha già i mezzi per poter fare certe valutazioni“.
Come si spiega il fatto che due piazze che lei ben conosce come Terni e Ascoli siano attualmente in lotta per non retrocedere in Serie C? “Il campionato di Serie B purtroppo è un campionato incredibile, non puoi stare un attimo tranquillo. Quando pensi di poter gestire, lì è l’inizio della fine. Play-off e play-out hanno un margine sottilissimo. Queste due squadre hanno avuto problemi diversi: lato Ternana credo che abbia inciso il passaggio societario e magari la non-facilità del nuovo gruppo nel riuscire ad allestire un organico in maniera veloce. Hanno anche ereditato l’allenatore e magari avevano idee diverse, infatti c’è stato il cambio in panchina. Ad Ascoli la situazione mi dispiace particolarmente, già l’anno scorso c’erano situazioni che potevano essere gestite in modo diverso e cose che potevano andare meglio ma purtroppo non è stato così. Salvare la categoria è nelle corde di entrambe le squadre“.
Che cosa è accaduto quest’anno al Napoli, fresco Campione d’Italia, e quanto è avvincente la lotta salvezza in Serie A? “Che il Napoli potesse incontrare difficoltà era certo, così tante però non erano preventivabili. In Serie A ci sono state anche cose molto belle quest’anno, come la conferma dell’Atalanta e l’exploit del Bologna. In zona salvezza, invece, ci sono Sassuolo e Udinese che nessuno a inizio stagione pensava potessero essere a rischio retrocessione. Mancano tre giornate, può accadere ancora di tutto. Un plauso va fatto al Frosinone, a Di Francesco, al Direttore Angelozzi e alla società, che con freschezza e giocatori giovani hanno reso onore a una città giocandosela sempre e dappertutto. Quando un lavoro è fatto bene i risultati si possono ottenere, il Frosinone ne è l’esempio nonostante tutto possa ancora accadere“.
Un’ultima domanda, provocatoria: l’anno prossimo dove la rivediamo? “Non è provocatoria, anzi. Spero di avere l’opportunità di trovare un club che abbia voglia di costruire qualcosa. Non sono così sognatore da credere in progetti infiniti, ma credo che bisogna trovare persone giuste con cui entrare in grande sintonia e far coincidere tanti aspetti, economici della società e di crescita del club con l’obiettivo di fare un buon campionato e raggiungere gli obiettivi prefissati“.
Foto: Getty Images
Ragazza di 21 anni investita e uccisa, si consegna il pirata della strada
AGGIORNAMENTO. L’auto investitrice, subito dopo l’impatto, si è data alla fuga facendo perdere le tracce. La ragazza investita, residente nel centro storico di Napoli, è morta sul posto. La Polizia Municipale intervenuta per prestare assistenza e procedere ai rilievi di rito, ha avviato le indagini per identificare il veicolo in fuga, a tal fine si stanno acquisendo le immagini di videosorveglianza della zona e si stanno ascoltando i testimoni.
Dopo essere stato individuato dai carabinieri, grazie ai sistemi di videosorveglianza, si è consegnato alle forze dell’ordine accompagnato da un avvocato, l’uomo che ha noleggiato la vettura coinvolta all’alba di oggi nel grave incidente avvenuto in via Cavalleggeri, a Napoli, costato la vita una ragazza. L’uomo, che potrebbe essere l’autista della vettura pirata, si trova ora sotto interrogatorio in caserma. Dopo essere stato contattato dai genitori, su consiglio dei militari, il presunto responsabile dell’incidente ha deciso di consegnarsi in un commissariato della città.
Campania, ragazza di 21 anni investita e uccisa da pirata della strada.
Una ragazza di 21 anni è stata investita e uccisa a Napoli all’alba di oggi da un’auto pirata in via Cattolica, una strada di collegamento tra la zona di Cavalleggeri d’Aosta e Coroglio, nella parte occidentale della città.
Il fatto è avvenuto alle 6,30. La giovane, insieme con tre amiche, uscita da un locale al termine di una serata, è salita sull’auto per tornare a casa: dopo pochi metri ha chiesto alla conducente di fermarsi, sempre sulla stessa strada, per mettersi lei alla guida della vettura di cui era proprietaria.
La 21enne è scesa allora dal sedile posteriore per mettersi al volante, ma non ha fatto in tempo perché è stata investita da un’auto che sopraggiungeva (i testimoni indicano che probabilmente era un Suv di grossa cilindrata), e che l’ha uccisa sul colpo per poi far perdere le proprie tracce.
Bandito svaligia banca, se ne va salutando dipendenti
A Napoli, in via Emilio Scaglione, strada trafficata nel quartiere Chiaiano una coppia si presenta all’ingresso di una banca. La donna rimane fuori, in strada: è il palo.
L’altro sfila una pistola e un coltello dai pantaloni e grida. L’uomo sequestra tutti i presenti e attende con loro 40 minuti. E’ il tempo necessario a sbloccare la cassaforte temporizzata dell’Atm. Il rapinatore costringe uno degli impiegati a svuotare il bancomat e racimola poco più di 12mila euro. Col sacco carico di contanti fa cenno alla complice che il colpo è andato a buon fine e insieme si allontanano. Il 112 viene chiamato pochi istanti dopo.
Sul posto arrivano i carabinieri del nucleo operativo Vomero e della stazione Marianella. Gli basteranno pochi frame delle immagini di video-sorveglianza per riconoscere il bandito 38enne di Scampia. E’ ai domiciliari e il suo volto, i militari, lo conoscono bene. Riconoscono anche la sua compagna 40enne. Sanno dove vivono e quando bussano alla loro porta non c’è modo di sfuggire alle manette. In casa cappellino e passamontagna utilizzati durante la rapina, una pistola revolver a salve con 25 cartucce e 1520 euro in contante ritenuto provento illecito.
L’arresto dei due in poco meno di un’ora dalla rapina. Sono entrambi in carcere, in attesa di giudizio. Dovranno rispondere di concorso in rapina aggravata e sequestro di persona. Evidentemente ‘soddisfatto’ per il bottino portato via, poco più di 12 mila euro, il bandito che ha svaligiato la banca in via Scaglione a Napoli, se ne va. Ma prima riserva un saluto con la mano ai dipendenti che aveva sequestrato per 40 minuti insieme ai clienti. Il gesto nelle immagini della videocamera di sorveglianza della banca presa di mira.
Fonte: Ansa
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