I Carabinieri della Stazione di Baiano, unitamente a personale dell’Ispettorato del Lavoro di Avellino, del Nucleo Anti Sofisticazione e Sanità di Salerno nonché personale della ASL di Baiano, nel corso della scorsa settimana, su delega della Procura della Repubblica di Avellino, hanno proceduto all’ispezione di un “salumificio” del mandamento.
Agli esiti del controllo effettuato, i militari del NAS di Salerno, hanno proceduto agli aspetti di competenza per quanto attiene le norme igienico sanitarie e nella circostanza hanno sequestrato circa 84 Kg di “ciccioli”, etichettati come propri ma prodotti e confezionati da una ditta del napoletano, provveduto al blocco sanitario di circa 15 tonnellate di carne suina ed altri prodotti a base di carne, in parte congelati ed in parte sottovuoto, rinvenuti in condizioni di promiscuità tali da non garantire la salute pubblica. Per le gravi carenze igienico sanitarie riscontrate, è stata disposta la chiusura dell’intero opificio.
Nel mentre i militari del NAS eseguivano i controlli di competenza, il personale della Stazione Carabinieri di Baiano, unitamente ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Avellino, hanno provveduto ad identificare gli operai presenti nell’opificio, accertando in particolare la presenza di otto lavoratori in nero di cui 5 stranieri che sono stati denunciati anche per ingresso e soggiorno illegale nel Territorio dello Stato.
Il datore di lavoro, oltre alle sanzioni amministrative, è stato segnalato alle competenti autorità per l’impiego di lavoratori stranieri privi di regolare permesso di soggiorno, per aver favorito l’ingresso clandestino di persone e per le connesse violazioni alle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il valore dei provvedimenti adottati è stimato in 7 milioni di euro dei quali 200 mila riferiti agli alimenti ed alle sanzioni amministrative.
I serrati controlli, evidenziano la sensibilità e l’attenzione che i Carabinieri del Comando Compagnia Carabinieri di Baiano effettuano in tutto il territorio di competenza, sotto il coordinamento del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, a tutela della salute dei cittadini.
Controlli dei Nas, diffidati tre agriturismi sanniti
I Carabinieri del N.A.S. di Salerno, nel corso del periodo estivo, hanno intensificato i controlli nelle zone ad alto afflusso turistico in vari settori di intervento, tra cui stabilimenti balneari e termali, villaggi turistici, campeggi, acquapark, centri benessere, agriturismi, ristoranti, punti di ristoro autostradali, servizi di continuità assistenziale e strutture socio-sanitarie.
In particolare sono state ispezionate 486 strutture (di cui 186 risultate “non conformi”), elevando 248 sanzioni per un importo pari a circa 100.000,00 euro, segnalando alle autorità ammnistrative 108 persone.
Particolarmente significativi i dati relativi al settore della ristorazione (compresi agriturismi e depositi), ove sono stati sottoposti a sequestro amministrativo o avviati all’immediata distruzione oltre dieci tonnellate di alimenti (prodotti carnei e ittici, formaggi, farine, pasta e pane, vino) e sottoposti a chiusura immediata, per gravi carenze igienico sanitarie (accertate unitamente al personale medico delle competenti Asl), cinque ristoranti, due supermercati, un deposito alimentare, un panificio ed una pasticceria. Diciassette le diffide impartite a pescherie o stabilimenti ittici (quattordici nella provincia di Salerno, due ad Avellino e una a Benevento), con sequestro di oltre 6,5 quintali di prodotti ittici. Undici gli stabilimenti balneari diffidati, rendendosi necessaria, in un caso, la chiusura immediata di una cucina e di un bar per gravi carenze igienico sanitarie.
Ventitré gli agriturismi diffidati (dieci nella provincia di Avellino, dieci nella provincia di Salerno e tre in quella di Benevento). Sono state ispezionate anche diverse sagre, procedendo al blocco sanitario di circa tre quintali di cibo e 50 litri di vino (tra la Valle dell’Irno, il Cilento e la Provincia di Benevento), procedendo, a vario titolo, alla chiusura “ad horas” di stand o aree di preparazione non idonee.
I controlli hanno riguardato anche diversi ambulatori di guardie mediche e numerose strutture socioassistenziali. In particolare, nel corso delle ispezioni svolte presso i servizi di continuità assistenziale, sono state impartite tre diffide allo scopo di eliminare le difformità rilevate (presenza di muffa e umidità, assenza di arredi, carenze strutturali, frigoriferi non idonei alla conservazione di medicinali). In merito alle strutture socio assistenziali, ispezionate in concomitanza con il periodo di maggior afflusso di anziani ospiti, sono state impartite prescrizioni a tre comunità tutelari ed a una casa albergo, ove sono state rilevate, a vario titolo, carenze organizzative, strutturali o funzionali (numero di ospiti maggiore rispetto al consentito, pulizia insufficiente in alcuni locali o carenza di determinate figure professionali). A seguito delle inadempienze, i competenti piani di zona hanno revocato l’autorizzazione ad un gruppo appartamento ed a una comunità tutelare ubicate rispettivamente nelle province di Avellino e Salerno.
Controlli dei Nas presso le strutture socio-assistenziali delle province di Avellino, Benevento e Salerno
Riscontrati illeciti penali e criticità organizzative.
In concomitanza con il periodo delle Festività Natalizie, ove generalmente si rileva un aumento della domanda di ospitalità degli anziani, i Carabinieri del NAS di Salerno hanno intensificato i controlli presso le strutture socio-assistenziali allo scopo di verificare la corretta erogazione dei servizi di cura e di assistenza.
Nel corso delle ispezioni sono state individuate quattro strutture che presentavano, a vario titolo, alcune “non conformità” riconducibili a lievi carenze igienico-sanitarie, strutturali – organizzative o all’inosservanza delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Tra le difformità più diffuse sono emersi l’impiego di un numero di operatori non sempre corrispondente a quello statuito per il mantenimento di un elevato livello assistenziale, la presenza di anziani in numero superiore rispetto alla capienza massima autorizzata, l’assenza di campanelli di chiamata in corrispondenza dei posti letto, bagni con piatti doccia rialzati rispetto al livello della pavimentazione e la presenza di camere non contemplate o con superficie inferiore ai nove metri quadrati.
Le irregolarità nelle modalità di erogazione del servizio sono state comunicate ai competenti Piani di Zona affinché vengano immediatamente rimosse.
Nella provincia di Avellino, i controlli sono stati espletati unitamente ai Vigili del Fuoco del locale Dipartimento, constatando, in due casi, irregolarità, a vario titolo, anche sotto il profilo della sicurezza antincendio, come la presenza di arredi e tendaggi non omologati con idonee classi di reazione al fuoco, ritardi nei controlli dell’impianto di rilevazione dei fumi, mancato aggiornamento del piano di emergenza e di evacuazione, insufficienza di lavoratori formati e designati come addetti alla prevenzione incendi. Le violazioni della normativa antincendio sono state comunicate alla Procura della Repubblica di Avellino. Le persone deferite all’Autorità Giudiziaria sono da ritenersi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza in successiva sede processuale.
Salerno, Avellino e Benevento: controlli dei Carabinieri nelle mense scolastiche
Con l’inizio dell’anno scolastico, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha realizzato una campagna di controlli a livello nazionale finalizzata alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione delle mense presso gli istituti scolastici.
Le attività ispettive, svolte nell’ultimo mese, hanno interessato circa 1.000 aziende di ristorazione collettiva operanti all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia fino agli istituti superiori ed universitari, sia pubbliche che private.
Tra le ditte controllate 257 hanno evidenziato irregolarità, pari al 27%, accertando 361 violazioni penali e amministrative, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per 192 mila euro, contestate a causa di violazioni nella gestione e conservazione degli alimenti e nelle condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto.
Nel medesimo contesto è stata disposta la sospensione dell’attività o il sequestro di 13 aree cucina/depositi alimenti per rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità, di formazioni di muffe, di insetti ed escrementi di roditori. Complessivamente sono stati sequestrati oltre 700 kg di derrate alimentari (carni, formaggi, pane, pasta, acqua minerale) riscontrate in assenza di tracciabilità, scadute di validità e custodite in ambienti inadeguati.
Nel medesimo contesto, i carabinieri del Nas di Salerno hanno effettuato analoghi controlli nelle Province di Salerno, Avellino e Benevento, ispezionando le mense scolastiche di ogni ordine e grado. In particolare sono state controllate sedici mense scolastiche, di cui sette risultate “non conformi” – a vario titolo – per lievi criticità igienico sanitarie o strutturali, irrogando una sanzione amministrativa per la mancata osservanza del manuale di autocontrollo.
Tra gli interventi più significativi, quello effettuato presso una mensa scolastica (gestita da una società cooperativa) di un Istituto Comprensivo ubicato nella provincia di Avellino, ove è stata disposta la sospensione “ad horas” del laboratorio-cucina, con annesso deposito, ove sono state rilevate gravi carenze igienico-sanitarie e la difformità del titolo autorizzativo rispetto al servizio prestato. Infine, sono state accertate irregolarità nella conservazione di circa due chili di carne affettata, che è stata subito distrutta su indicazione del medico dell’Asl.
Carenze igienico sanitarie, sequestrati circa 500 litri di vino
Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha condotto una vasta campagna di controllo nel settore di produzione e commercializzazione dei vini, contestualmente al periodo stagionale di raccolta della materia prima ed avvio della fase produttiva dei prodotti vinosi.
Il piano di verifiche su scala nazionale, svolto nel mese di settembre, rappresenta un’intensificazione delle verifiche ordinariamente condotte dai N.A.S. nello specifico settore, dedicate alla verifica della sussistenza di pratiche di vinificazione illecite o pericolose per la salute, finalizzate alla salvaguardia dei consumatori e degli imprenditori di filiera che operano con correttezza e lealtà commerciale.
L’attività di controllo ha riguardato anche le province di Salerno, Avellino e Benevento, nelle quali i Carabinieri dei NAS di Salerno hanno eseguito ventiquattro ispezioni, di cui 6 risultate “non conformi” (pari al 25%, percentuale influenzata dalle modalità di selezione degli obiettivi, individuati tra quelli che presentavano maggiore interesse operativo).
A seguito delle irregolarità riscontrate, sono stati segnalati all’Autorità Sanitaria e Amministrativa sei operatori della filiera del vino e contestate tre violazioni amministrative, pari a 4.500,00 euro. Gli interventi hanno consentito di individuare sei aziende che svolgevano la propria attività in sedi produttive interessate, a vario titolo, da carenze igienico-strutturali.
Allo stesso tempo sono stati riscontrati prodotti vinosi privi di tracciabilità e non censiti nei registri di giacenza della cantina, operando il sequestro complessivo di circa 500 litri di prodotto già trasformato in vino.
Il valore commerciale della struttura sospesa e dei prodotti sottoposti a sequestro amministrativo è stimato rispettivamente in 500.000,00 e 2.000,00 Euro.Le attività della filiera di produzione, imbottigliamento e commercio di alcolici e vino ove sono state rilevate le criticità sono tutte ubicate nella provincia di Salerno.
In particolare, presso un’azienda vinicola, sono stati sequestrati 360 litri di vino bianco e rosso, privi delle indicazioni relative alla tracciabilità e constatate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali, segnalate alla competente Asl che ha disposto un provvedimento di sospensione dell’attività fino alla risoluzione delle criticità.
Presso una seconda attività è stata riscontrata la presenza di diciannove botti da 500 litri non riportate nella planimetria vinaria e, pertanto, è stato interessato l’Ispettorato Centrale Repressioni Frodi per l’eventuale irrogazione di una sanzione amministrativa.
Nelle restanti attività sono state rilevate, a vario titolo, lievi criticità (…come il mancato aggiornamento procedure di autocontrollo aziendale, carenza di pulizie straordinarie, carenze strutturali, spogliatoi e servizi igienici non attrezzati …) che hanno comportato l’adozione di provvedimenti di diffida.
Muffa e sporco pregresso nei laboratori: chiuso panificio in Valle Caudina
Nelle ultime settimane il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha eseguito una campagna di controllo mirata al contrasto delle forme illecite di commercializzazione di prodotti etnici importati e distribuiti su ampie aree del territorio nazionale.
Le verifiche, effettuate presso grossisti e distributori di alimenti etnici sono state volte ad accertare le condizioni igienico-sanitarie e strutturali degli ambienti, l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e tracciabilità, nonché la posizione contrattuale delle maestranze ed il possesso di un’adeguata formazione professionale.
In tale contesto i Carabinieri del Nas di Salerno hanno effettuato numerose ispezioni nelle province di competenza (Salerno, Avellino e Benevento) che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in dieci esercizi (tre dei quali chiusi “ad horas”), segnalando all’Autorità Sanitaria altrettanti operatori di settore, contestando quattro sanzioni amministrative per un importo di oltre seimila euro.
Complessivamente è stata sequestrata una tonnellata di prodotti alimentari (ittici, carnei e vegetali) ritenuti non idonei al consumo in quanto privi di tracciabilità, per un valore commerciale stimato in ventimila euro.
In particolare sono stati sottoposti a chiusura, in collaborazione con le competenti Asl:
un esercizio di ristorazione ubicato nel Cilento, a causa delle precarie condizioni igienico sanitarie e strutturali in cui versava (insetti morti, sporcizia diffusa nei vari ambienti, etc…), sequestrando 600 kg di alimenti privi delle indicazioni sulla tracciabilità.
una rivendita di alimenti dell’agro Nocerino-Sarnese, per gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali (servizio igienico e spogliatoio inutilizzabili, carenza di pulizie, promiscuità fra prodotti alimentari e materiali vari), sequestrando amministrativamente 200 kg di alimenti non tracciati;
un panificio della Valle Caudina, nel quale sono state accertate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali(presenza di muffa e sporco pregresso nei laboratori di produzione e in altri ambienti, mancata applicazione delle procedure di autocontrollo, assenza di idonei sistemi di aspirazione dei vapori, variazione della destinazione d’uso di alcuni locali), sequestrando oltre 200 kg di alimenti privi di indicazioni sulla tracciabilità.
Nelle tre province, infine, sono stati sottoposti all’istituto della diffida un’attività di “import-export”,quattro rivendite di alimenti etnici, un supermercato e un ristorante, affinché provvedano alla risoluzione di lievi criticità, a vario titolo rilevate (carenza di pulizia, soluzioni di continuità sulle pareti, schede di autocontrollo non aggiornate, etc…).
Il valore dei provvedimenti adottati ammonta a circa due milioni di euro.
Benevento| Feste di Pasqua, sequestrati 640kg di prodotti
In occasione delle imminenti festività pasquali al fine di garantire – a tutela della salute pubblica – la produzione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari, è stata intensificata l’attività preventiva da parte del Gruppo Carabinieri Forestale di Benevento, di concerto con il personale N.I.P.A.A.F e le Stazioni Carabinieri Forestale della provincia sannita.
I controlli sono stati effettuati presso i punti vendita al dettaglio e gli esercizi di vendita ambulante, riscontrando numerosi illeciti inerenti la tracciabilità e la corretta etichettatura.
Le verifiche sono state estese anche al settore trasporto di beni destinati all’alimentazione, attraverso posti di presidio del territorio con l’ausilio delle locali Stazioni Territoriali.
La strutturata rete di accertamenti ha determinato n° 3 sequestri amministrativi per un totale di Kg. 640 di generi alimentari, nonché l’irrogazione di sanzioni per oltre euro 5000,00, esito delle verifiche ad ampio spettro che hanno interessato la città di Benevento e parte della provincia.
Altresì, in considerazione della Convenzione stipulata con l’Ente Parco Regionale Taburno – Camposauro, sono state programmate attività di sorveglianza attinenti alla corretta fruizione delle aree pic -nic, oveè previsto nei prossimi giorni delle festività un elevato flusso turistico, prevalentemente campano.
Controlli NAS studi medici: il 14% è risultato irregolare
I Carabinieri dei NAS, nell’ultimo periodo, di concerto con il Ministero della Salute, hanno effettuato una intensa attività di controllo, su tutto il territorio nazionale, presso gli studi medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, al fine di accertare la presenza del medico nello studio nei giorni e negli orari comunicati all’ASL e svolgere una verifica generale sulla corretta conduzione dell’ambulatorio.
Sono stati ispezionati complessivamente 1.838 studi di Medici di Medicina Generale e pediatri convenzionati, dei quali 251 hanno evidenziato non conformità (pari a ca. il 14%), rilevando 308 tra irregolarità penali ed amministrative. Le non conformità più frequenti, pari al 65% delle violazioni contestate, hanno riguardato carenze igienico/strutturali degli ambienti destinati alle visite, come la presenza di attrezzature non idonee all’uso medico, impiego di locali diversi da quelli dichiarati o privi di sufficiente areazione.
Tali irregolarità sono state oggetto di segnalazione alle Autorità Sanitarie locali per il ripristino delle condizioni di regolarità. Sebbene la maggioranza degli studi controllati abbia offerto una corretta erogazione dei servizi ai propri assistiti, gli accertamenti dei NAS hanno consentito l’emersione di alcune situazioni illecite che hanno determinato il deferimento all’Autorità giudiziaria di complessive 51 figure mediche e amministrative.
Tra queste, 3 medici sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria poiché ritenuti responsabili di aver falsamente attestato, all’Azienda Sanitaria Territoriale, l’esecuzione di visite e prestazioni domiciliari o presso case di riposo nei riguardi dei propri mutuati, risultati nella realtà mai svolti, ricevendo indebitamente il rimborso delle prestazioni dichiarate.
Presso due studi medici, il NAS di Catania ha scoperto la redazione di prescrizioni mediche attraverso il portale on-line eseguite da parte dei collaboratori di segretaria, in assenza dei medici titolari degli studi, mentre il NAS di Perugia ha deferito un medico per il rilascio di prescrizioni di farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale con false indicazioni della data. I controlli hanno determinato, inoltre, il sequestro complessivo di oltre 650 confezioni di farmaci scaduti di validità. Altresì, presso due ambulatori in provincia BAT, i rispettivi medici detenevano decine di confezioni di medicinali prive di bollino, la cui destinazione è in corso 2 di accertamento per appurare eventuali finalità connesse con l’illecito rimborso dei farmaci in danno del servizio sanitario pubblico.
Nel corso della campagna di controlli, 2 sono stati i provvedimenti di sospensione all’utilizzo di studi medici emessi in provincia di Catania e Reggio Calabria per mancanza di abitabilità e allestimento di altre attività mediche non autorizzate.
VIDEO – Controllo dei Nas in canili e gattili: sequestrate 26 strutture con 871 quadrupedi
I Carabinieri dei NAS nell’ultimo periodo, di concerto con il Ministero della Salute, hanno effettuato una intensa attività di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, nei canili pubblici e privati, al fine di accertare la corretta conduzione delle strutture ed in particolare lo stato di benessere degli “amici a quattro zampe”.
Sono stati ispezionati complessivamente 876 canili dei quali 244 sono risultati irregolari (pari al 27%), sanzionando 29 persone per violazioni penali e 230 per illeciti amministrativi, per complessivi 180 mila euro.
Gli esiti degli interventi hanno determinato, nei casi più gravi, il sequestro di 26 strutture e di 871 quadrupedi.
Le principali violazioni hanno riguardato carenze igienico/strutturali ed autorizzative degli ambienti destinati al ricovero e sgambatura, numero di box (in alcuni casi costruiti abusivamente in dimensioni non sufficienti), smaltimento irregolare delle carcasse di animali, omessa registrazione degli animali all’anagrafe canina, gestione irregolare dei farmaci.
I reati contestati sono stati principalmente il maltrattamento e l’abbandono di animali causato da mantenimento di cani in condizioni incompatibili con la loro natura, il mancato rispetto del benessere (mancanza di igiene, sovraffollamento), l’effettuazione di interventi chirurgici di conchectomia (taglio delle orecchie) e caudectomia (taglio della coda) a scopo estetico e non motivati da ragioni patologiche nonché l’utilizzo di farmaci scaduti di validità (in una circostanza da oltre 7 anni).
Durante l’attività di controllo sono stati anche accertati, da parte del Nas di Torino e di Perugia, due casi di traffico illecito di animali di compagnia attraverso l’introduzione sul territorio nazionale di cuccioli di cane privi di documentazione identificativa/sanitaria (c.d. passaporto), regolarizzati fraudolentemente mediante l’inserimento nelle anagrafi canine e relativa microchipattura.
Inoltre, i controlli svolti dal competente NAS di Salerno, in questo territorio sannita, hanno riguardato sei strutture e presso una di esse è stata rilevata una “non conformità” relativa a carenze strutturali e documentali (ambulatorio veterinario necessitante di adeguamenti, mancanza di cartellonistica presso alcuni box quarantenali, assenza del registro di sgambamento dei cani e della figura dell’educatore cinofilo), con sanzioni di carattere amministrativo.
Controlli dei Nas in strutture per anziani, irregolare una su 4
In concomitanza con il periodo delle Festività Natalizie, i Carabinieri NAS hanno intensificato i controlli presso le strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane e/o portatrici di disabilità, quali le residenze sanitarie assistite (R.S.A.) e le case di riposo, con lo scopo di verificare la corretta erogazione dei servizi di cura ed assistenza a tutela delle persone indifese. Infatti proprio in questo periodo si rileva un aumento della domanda di ospitalità di persone anziane presso strutture ricettive, a cui non sempre corrisponde il mantenimento del livello assistenziale, sia in termini di numero di operatori, anche connesso con il godimento di ferie del periodo festivo, che di qualità del servizio fornito.
Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, predisposta d’intesa con il Ministero della Salute, sono state ispezionate 607 attività socio-sanitarie ed assistenziali, con particolare attenzione nei giorni festivi di Natale, e Capodanno, anche in periodi serali e notturni.
Nel corso delle verifiche sono state individuate 152 strutture irregolari, tra RSA, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, pari al 25%, sanzionando 27 persone per violazioni penali e 133 per illeciti amministrativi, per complessivi 167 mila euro, riconducibili a carenze igienico/strutturali ed autorizzative, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, dispositivi medici e farmaci scaduti di validità, irregolarità nella gestione degli stupefacenti, alimenti in cattivo stato di conservazione.
È stata, inoltre, disposta la chiusura di 6 strutture ricettive, risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio.
I controlli, hanno riguardato anche le strutture ricettive – dedicate all’ospitalità di persone anziane e/o portatrici di disabilità – ubicate nelle Province di Salerno, Avellino e Benevento. In particolare sono state ispezionate undici strutture socio-sanitarie e assistenziali, riscontrando presso quattro di esse alcune criticità organizzative, funzionali o strutturali (a vario titolo: letti non correttamente posizionati, mancanza di arredi / accessori, assenza di corrimano in alcuni servizi igienici, piatti doccia sopraelevati rispetto al pavimento, etc…).
Gli inconvenienti riscontrati sono stati segnalati agli enti competenti per l’immediata risoluzione.
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