“Tierra Samnium Golf Club”, il gruppo Pd presenta nota in Commissione: “Necessari alcuni chiarimenti”

“Tierra Samnium Golf Club”, il gruppo Pd presenta nota in Commissione: “Necessari alcuni chiarimenti”

Politica

“Sulla proposta di realizzazione del “Tierra Samnium Golf Club” bisogna sgombrare il campo da ogni equivoco relativo alle procedure in corso”.

Così in una nota stampa il gruppo del Pd al Consiglio Comunale di Benevento.

“Non è in discussione il merito dell’intervento privato né le sue finalità – spiegano gli esponenti Dem – ma su alcuni punti è necessario un approfondimento. A partire dai contenuti della variante al Puc proposta, per noi inadeguata a un intervento di natura prettamente imprenditoriale di così ampia portata. Inoltre, occorre chiarire se la recente richiesta di autorizzazione presentata dalla società “Tierra Samnium Golf Club” costituisce una formale rinuncia al campo di Golf o un tentativo propedeutico di eseguire lavori di sistemazione delle aree”.

“Proseguendo – continuano i consiglieri del Pd – andrebbero chiarite diverse incongruenze tra quanto riportato nella relazione al progetto in merito alla mancanza di vincoli di natura paesaggistica e le informazioni presenti nel sito “Sitap Ministero della Cultura” che evidenzia la presenza di un vincolo ex art. 142 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) relativo al corso d’acqua denominato “Vallone delle Cornacchie”. Infine, appare necessaria la Valutazione Ambientale Strategica (Vas), richiesta per legge quando si modifica una destinazione d’uso”.

“Nessun atteggiamento pregiudiziale, da parte nostra, – conclude il gruppo Pd – ma prima di procedere, anche a tutela dei privati investitori, sarebbe opportuno fugare ogni elemento di criticità”.

<strong>Sannio per Bonaccini, consegnate 624 sottoscrizioni</strong>

Sannio per Bonaccini, consegnate 624 sottoscrizioni

Politica

Sono state consegnate in data odierna le 624 sottoscrizioni raccolte tra i tesserati PD in provincia di Benevento, a favore della candidatura di Stefano Bonaccini a Segretario Nazionale.

Ieri, 27 gennaio 2023, alle ore 18, sono infatti decorsi i termini per la presentazione delle candidature, e il comitato Sannio per Bonaccini ha svolto un notevole lavoro, contribuendo con un numero determinante all’intero totale raccolto in Campania, nonostante il breve arco di tempo a disposizione.

Pd Campania, Boccia: “Emanato regolamento congresso e nominata commissione regionale. Buon lavoro e buon congresso a tutti”

Pd Campania, Boccia: “Emanato regolamento congresso e nominata commissione regionale. Buon lavoro e buon congresso a tutti”

Politica

Francesco Boccia, senatore PD e commissario del PD Campania ha emanato il Regolamento per le procedure di elezione del Segretario/a e dell’Assemblea Regionale del PD della Regione Campania e per lo svolgimento dei Congressi dei Circoli, delle Unioni Comunali e delle Federazioni Provinciali.

Contestualmente, come da Regolamento, ha provveduto a nominare i componenti della commissione regionale per il congresso.

“La commissione – sottolinea Francesco Boccia – guiderà, attraverso l’attivazione delle procedure, la fase congressuale. Auguri di buon lavoro alla Commissione e buon Congresso a tutte e a tutti”.

Pd, Cocca e Tozzi al fianco di Schlein: “Con lei nuova strada progressista”

Pd, Cocca e Tozzi al fianco di Schlein: “Con lei nuova strada progressista”

Politica

“Abbiamo bisogno di vederci con le tante persone con cui ci siamo scritte e sentite in queste settimane dentro il Pd e il percorso costituente, così come fuori.

Abbiamo bisogno di confrontarci attorno a quella visione di futuro fatta di proposte concrete che vogliamo portare come nostro contributo a questo percorso.

Abbiamo bisogno di organizzarci e di costruire insieme una nuova strada che parta da noi, da voi, e che attraversi il Paese per cambiarlo.

Siamo due giovani Amministratori sanniti, di San Marco dei Cavoti e Reino, ci siamo convinti che il Partito Democratico vada radicalmente cambiato”. Così in una nota diffusa alla stampa, Angelo Cocca e Giovanni Tozzi.

“Elly Schlein – proseguono – rappresenta un collante per la base degli elettori di sinistra, per riuscire ad avvicinare anche chi è stato “costretto” a lasciare il PD in seguito alle sciagure provocate dal passato. 

Intorno alla sua candidatura ci sono tanti non iscritti ed ex iscritti con la voglia di ripartire a iniziare dall’applicazione dello statuto, partendo dalla consultazione su temi fondamentali iniziando con gli iscritti, ma che non abbia paura di aprirsi all’ esterno.

Ripartenza dai territori e dalle nostre regole per aprirsi a quel pezzo di elettorato non più rappresentato.

Questo congresso ha il compito di una “Ricostituente”, con l’obbligo di coinvolgere iscritti, militanti, ma soprattutto la capacità di incentivare nuovo capitale umano, con la consapevolezza che va Ricostruito il rapporto con le parti deboli della nostra società e di conseguenza con un lavoro duro di recupero di principi che restituiscano fiducia e speranza”.

“Ci sentiamo di sostenere la Schlein perché in lei ritroviamo la forza per far fronte a problemi che questa destra al governo sta deviando, per evitare che la riforma sulle Autonomia prenda il volo, per combattere qualsiasi tipo di disuguaglianza, per contribuire a vivere in una società più equa, ecosostenibile e senza alcun tipo di barriere.

Il suo pensiero progressista riabbraccia un popolo che da tempo, troppo, è lasciato a se stesso, nell’ incertezza del non fare, rivolgendo il proprio credo verso altri miti che sfociano in populismo allo stato puro. Sogniamo un mondo a colori e con Elly Schlein il sogno può diventare realtà”, conclude la nota.

Pd Sannio, De Simone solidale con Cacciano: “Commissariamento inaudito”

Pd Sannio, De Simone solidale con Cacciano: “Commissariamento inaudito”

Politica

“Esprimo solidarietà al legittimo segretario del PD sannita Giovanni Cacciano e condivisione delle sue dichiarazioni alla stampa: gli organismi del PD sannita sono stati tutti democraticamente eletti, solo nove mesi fa, da 2800 militanti sotto la rigorosa direzione dell’on. Enrico Borghi, nominato commissario dal segretario nazionale Enrico Letta”. Così in una nota il prof. Raffaele Simone, del Circolo di Castelvenere e componente dell’Assemblea provinciale, con preghiera di diffusione.

“Il commissariamento inaudito, senza conoscere le motivazioni (se maice ne fossero!) – prosegue – è un gravissimo vulnus al PD del Sannio, alla nostra Comunità politica, in piena fase congressuale, di rinnovamento e costruzione di un nuovo PD, nel libero dibattito e e scelta di sostegno a canditati e candidate alla segreteria nazionale! Se ci sono ragioni politiche, che non sappiamo, ebbene, è proprio la fase congressuale nazionale e regionale che è chiamata ad affrontarle e dirimerle, per far crescere il Partito, renderlo più popolare e radicarlo nel nostro territorio. Questo atto d’imperio, inaspettato e divisivo, va nel senso opposto”.

Commissariamento Pd Sannio, De Longis: “Ancora una volta vengono mortificate le volontà del territorio”

Commissariamento Pd Sannio, De Longis: “Ancora una volta vengono mortificate le volontà del territorio”

Politica

Sulla vicenda del Commissariamento della federazione sannita del Pd interviene Raffaele De Longis, consigliere comunale e provinciale del Partito Democratico.

“In merito alla decisione del Segretario Nazionale Letta di procedere al  commissariamento della Federazione Provinciale del PD con la nomina  a Commissario del consigliere regionale Erasmo Mortaruolo vorrei, forse pleonasticamente data la ingente messe di reazioni da parte di iscritti locali, tutte del medesimo tenore (sconcerto, indignazione, rabbia, non comprensione del gesto), unire la mia voce al coro unanime di condanna di tale provvedimento con cui ancora una volta vengono mortificate le volontà del territorio, come già accaduto in occasione delle candidature alle elezioni politiche.

Come è  già stato fatto notare da più parti la nomina di Giovanni Cacciano nel febbraio di quest’anno era stata supervisionata e “vidimata” come del tutto regolare espressione della volontà della maggioranza degli iscritti al partito dall’on. Borghi, a sua volta Commissario nominato dallo stesso Segretario Nazionale Letta. La nomina di Cacciano (tra l’altro persona di assoluto ed unanimemente riconosciuto  grande  valore, animato da forte passione e dotato di ottime capacità organizzative ed aggregative) giunse al termine di un percorso congressuale provinciale  svoltosi meno di un anno or sono, assolutamente corretto e lineare come, ripeto, riconosciuto dallo stesso on. Borghi. Il Segretario Nazionale, in buona sostanza, ha smentito se stesso.

Quali saranno state le colpe e i misfatti compiuti dalla nostra Federazione Provinciale, tanto gravi da meritare un così drastico provvedimento, peraltro adottato inaudita altera parte, con la nomina di un Commissario iscritto alla stessa Federazione, che dovrebbe far partire la Costituente nel Sannio? Non è inutile ricordare che il Commissario nominato è figura fortemente divisiva, certamente non idonea ad interpretare la volontà della maggioranza degli iscritti del Sannio. Dobbiamo allora ritenere che l’entrata a gamba tesa del Segretario Nazionale sia stata motivata solo dalla volontà di vendetta di chi non ha gradito (per usare un eufemismo) la sfiducia del tutto legittimamente votata all’allora Presidente della Federazione Provinciale che era stata candidata alle ultime elezioni politiche,  improvvidamente catapultata dall’alto  a tale ruolo  ove aveva riportato un risultato tutt’altro che soddisfacente, anche questo causato da scarsissime capacità aggreganti e di rappresentazione dell’elettorato del PD.  

In conclusione voglio esprimere il mio assoluto sconcerto per la autoritaria e non autorevole decisione presa dal Segretario Nazionale, dimissionario: tale deliberazione è in aperto contrasto  con lo spirito di rinnovamento e rilancio  del Partito che dovrebbe guidarci in questo difficile frangente e che è, del tutto paradossalmente, richiamato nelle parole del neo Commissario Mortaruolo.

Non posso che auspicare un ripensamento del Segretario Nazionale di fronte all’autentica sollevazione degli iscritti locali: ottimismo della volontà e pessimismo dell’intelligenza?”.

Venerdì 16 dicembre riunione ufficiale della Direzione Provinciale del PD

Venerdì 16 dicembre riunione ufficiale della Direzione Provinciale del PD

Politica

È convocata per venerdì 16 dicembre, alle ore 18:00, la Direzione Provinciale del Partito Democratico per discutere e confrontarsi sul seguente OdG:

  1. Congresso nazionale 2023: fase costituente – adesione, organizzazione e proposte.
  2. Congresso regionale della Campania: aggiornamenti.
  3. Diario Democratico: periodico digitale del PD Sannita.
  4. pdsannio.it – presentazione.
  5. Nuova sede PD Provinciale.
  6. Varie ed Eventuali.

Parteciperanno altresì alla riunione i membri di diritto, connessi alla funzione, gli invitati permanenti nonché i Segretari di Circolo impossibilitati a partecipare alla scorsa riunione.

PD Sannio, mercoledì Assemblea dei Segretari di Circolo

PD Sannio, mercoledì Assemblea dei Segretari di Circolo

Politica

È indetta per mercoledì 7 dicembre 2022 l’Assemblea dei Segretari di Circolo del Partito Democratico della provincia di Benevento.

Nonostante dal Partito Nazionale non siano ancora arrivate regole e indicazioni chiare sul processo costituente, è importante incontrarsi e cominciare a procedere autonomamente, oltre ad aggiornarsi sulle più recenti novità della Federazione.

L’ordine del giorno sarà il seguente:

▪ Congresso 2023: Avvio fase costituente – le tappe.

▪ Convocazione Direzione Provinciale.

▪ Diario Democratico: presentazione ai Circoli.

▪ Nuovo sito web pdsannio.it

▪ Nuova sede PD Provinciale.

PD, parte il percorso congressuale: l’invito del segretario provinciale a partecipare alla fase costituente

PD, parte il percorso congressuale: l’invito del segretario provinciale a partecipare alla fase costituente

Politica

E’ partito ieri, 7 novembre, il percorso congressuale costituente che porterà alla nascita del nuovo PD e alla scelta del Segretario che lo guiderà in questo tempo di opposizione e di costruzione di un’alternativa alla destra.

Tra pochi giorni, gli aderenti al percorso costituente potranno esprimersi – collettivamente e/o individualmente – sulle questioni fondanti del nuovo PD: la sua ragion d’essere, la sua organizzazione, la sua offerta politica, il modo e i contenuti del suo fare opposizione a questo Governo.

Sarà possibile farlo attraverso un documento “Bussola”, i cui risultati saranno la base del Manifesto dei valori e dei princìpi del nuovo PD, che sarà elaborato e proposto da un Comitato Costituente Nazionale composto da personalità, iscritte e non iscritte al PD.

Saranno così i partecipanti, attraverso le loro indicazioni, a porre le basi valoriali e politiche su cui si confronteranno i candidati alla Segreteria Nazionale.

Una volta approvato il Manifesto dei valori e dei princìpi, infatti, verranno presentate le candidature alla guida del PD, con le relative piattaforme politico-programmatiche.

A questo punto, se vorranno, i partecipanti alla fase costituente potranno iscriversi al nuovo PD (fatto salvo il versamento della quota di iscrizione) e votare per selezionare i due candidati o le due candidate – con le rispettive piattaforme – che si confronteranno alle primarie aperte.

PD Sannio, Umberto Del Basso De Caro: “Abrogazione legge elettorale primo punto agenda riformatrice” 

PD Sannio, Umberto Del Basso De Caro: “Abrogazione legge elettorale primo punto agenda riformatrice” 

Politica

“Nei giorni scorsi – scrive Umberto Del Basso De Caro – abbiamo registrato numerosi interventi sul tema della riforma della legge elettorale.

Sabato 22 ottobre, all’iniziativa del variegato mondo dei «progressisti», ha parlato, sul punto, molto chiaramente, il prof. Conte seguito a ruota dal Presidente della CEI Cardinale Zuppi e dall’annunciata costituzione del Comitato promotore per l’abrogazione dell’attuale legge elettorale.

Personalmente sono lieto di verificare che, al netto delle urgenze che Governo e Parlamento dovranno fronteggiare già dai prossimi giorni, il tema sia al primo punto dell’agenda riformatrice.

Sarebbe, diversamente, inutile e sterile proseguire nel dibattito sulle storture del «Rosatellum» o sul grado di rappresentatività di un Parlamento nominato dalle segreterie dei Partiti.

Così come sarebbe ipocrita, ed è questo un nostro tratto distintivo, continuare a ripetere che la sovranità va restituita al popolo che deve decidere, liberamente e consapevolmente, da chi farsi rappresentare.

Temi vecchi ed esplorati sui quali sarebbe bene che non si posasse la polvere del tempo.

Ho sempre apprezzato, nella scorsa legislatura, il disegno di legge presentato dal Presidente della Commissione Affari Costituzionali on. Brescia finalizzato al ripristino del sistema proporzionale con soglia di accesso e doppia preferenza di genere.

Poi, certo, si potrà discutere della misura dello sbarramento, se 3 o 5 per cento, e dell’ampiezza delle circoscrizioni, ma il dato di partenza, a mio avviso ineludibile, deve essere rappresentato dall’impianto proporzionale e dalla doppia preferenza di genere.

L’impianto proporzionale rafforza l’identità dei partiti, la doppia preferenza di genere serve a restituire, finalmente, ai cittadini un diritto che, dal 1994 ad oggi, è stato negato e posto sotto sequestro.

Uno dei motivi, non l’unico ma neanche l’ultimo, dello scadimento delle nostre istituzioni repubblicane va ricercato nell’inesistente relazione tra elettore ed eletto, tra territorio che si dovrebbe rappresentare ed assenza sostanziale di rappresentanza.

Un corto circuito reso ancor più grave dalla consistente diminuzione del numero dei parlamentari.

Il partito dei conservatori – ampio e trasversale – agita lo spettro delle possibili attività corruttive che le elezioni sempre evocano.

Ma se così fosse non si comprende la ragione per la quale le medesime preoccupazioni non debbano valere per tutte le altre consultazioni (comunali, regionali ed europee)”.

“La verità – conclude – è assai semplice ed è molto meno complessa di quanto rappresentano politologi o costituzionalisti a gettone: il «sistema» non intende rinunciare a questa rilevante aliquota di sovranità.

Abbattere questa parassitaria rendita di posizione sarebbe un segnale «rivoluzionario». I cittadini – contrariamente a quel che sosteneva Salvemini – sanno scegliere con maggiore intelligenza dei loro rappresentanti”.