Questione Pini| Zoino: “Apprezziamo l’obiettività dell’Assessore Rosa ma mentre tre anni fa lui era occupato in altro, il suo attuale Sindaco no”

Questione Pini| Zoino: “Apprezziamo l’obiettività dell’Assessore Rosa ma mentre tre anni fa lui era occupato in altro, il suo attuale Sindaco no”

Politica

BENEVENTO. In riferimento alla recente nota apparsa sulla stampa da parte dall’Assessore all’ambiente del Comune di Benevento Alessandro Rosa in risposta al consigliere comunale Marialetizia Varricchio, risulta opportuno esplicitare meglio il nostro pensiero, mai preconcetto, bensì sempre orientato alla più assoluta obiettività“. Esordisce così, nella nota diffusa alla stampa, il segretario cittadino del Partito Democratico di Benevento, Francesco Zoino.

Ed è proprio un marcato elemento di obiettività – prosegue – che le parole dell’assessore esprimono sulla gestione del taglio dei pini. Affermare che tre anni fa era occupato in altro, significa prendere le distanze da chi aveva inteso approvare in maniera a dir poco scellerata la delibera del marzo del 2020, sposando appieno la posizione del Partito Democratico e di tutti quei cittadini ribellatisi a quanto deciso. All’Assessore, però, non può sfuggire che il Sindaco di Benevento dell’anno 2020 coincide con l’attuale. Ed è proprio quella giunta, guidata allora come oggi, da Clemente Mastella, che intese approvare il taglio sconsiderato degli alberi di pino dislocati nelle aree della nostra città, a tal punto da richiamare l’intervento deciso della Procura della Repubblica“.

Eppure la gestione dei pini, non è l’unica problematica che riguarda il verde cittadino. Le criticità di abbandono sono così rilevanti che l’Assessore Rosa, dovendosi dedicare esclusivamente alla manutenzione ordinaria perché in disuso da anni, è costretto a pubblicizzare interventi di assoluta normalità come se fossero  azioni straordinarie, inviando note a mezzo stampa. Bene la riqualificazione dei giardini Piccinato o l’installazione delle giostrine in villa comunale, ma quanto tempo ancora i cittadini di Benevento dovranno attendere prima che l’Amministrazione Mastella si degni di mettere in campo un efficiente piano del verde cittadino e, quindi, una programmazione di interventi seria? L’obiettività dell’Assessore Rosa gli consentirà senza dubbio alcuno di recuperare le pianificazioni pensate durante le passate Amministrazioni. Tra queste il tanto apprezzato piano verde predisposto dall’Assessorato retto dal compianto Enrico Castiello, nonché l’innovativa programmazione pensata dall’Assessore all’Ambiente di allora, Luigi Abbate, oggi Consigliere Regionale e suo collega di partito. Questo a dimostrazione che preconcetti e pregiudizi, a differenza di altri, non ci appartengono“, ha concluso Zoino.

Vicenda Pini e cocciniglia, l’assessore Rosa risponde a Varricchio: “Narrazioni false, seguito unico iter possibile”

Vicenda Pini e cocciniglia, l’assessore Rosa risponde a Varricchio: “Narrazioni false, seguito unico iter possibile”

Politica

BENEVENTO. “Devo dare atto alla consigliera del Pd Marialetizia Varricchio di aver avuto particolare acume nella scelta della favola da adattare alla situazione pini. “La bella addormentata nel bosco” è particolarmente calzante visto che la situazione che descrive è vecchia di due anni. Comprendo che i fratelli Grimm siano una lettura ben più piacevole delle carte amministrative, per cui attenendomi allo spirito cavalleresco delle fiabe provvedo io ad aggiornare la consigliera su cosa sia accaduto nel regno da due anni a questa parte“, non è tardata ad arrivare la replica dell’assessore comunale all’Ambiente, Alessandro Rosa, tirato in ballo dalla consigliera Dem Varricchio sulla vicenda dei pini del viale Atlantici e l’allarme generato dalla presenza della cocciniglia.

Si chiede (la consigliera Varricchio n.d.r.) perché “non ci si rivolge a professionisti qualificati”: bene, nel merito ho richiesto il parere del vicepresidente nazionale della società italiana di arboricoltura, Cardiello e dell’ordine dei dottori agronomi e forestali… non saprei a chi altro estendere la richiesta di pareri in merito ad una questione di alberi…stante che di elfi e fate non ho il recapito.

La consigliera afferma ancora: “Del resto, proprio l’assessore Rosa il 2 dicembre 2021 annunciava «procederemo come indicato da Procura e Soprintendenza». Sarà ancora valida questa affermazione visto che si parla sempre di abbattimenti? Stabiliti da chi? Con quale protocollo sono state redatte le perizie di abbattimento? Quale valutazione di rischio e con quali indicatori è stata condotta?”. L’affermazione è validissima per il semplice motivo che si sta procedendo esattamente in quel modo. Si parla ancora di abbattimenti proprio perché in tutte le perizie emerge che ci sono piante malate, pericolose e da abbattere: la discussione è sul quante.

Ricorrendo a un’altra figura chiave delle fiabe tanto care alla consigliera: io non faccio il taglialegna di professione. Mi auguro che dal lavoro di concerto che il settore sta portando avanti con esperti, procura e soprintendenza – prosegue Rosa – si arrivi a dover abbattere il minor numero possibile di piante, solo quelle di categoria D, per chi non ha letto le carte come la consigliera, quelle pericolose e che non si possono salvare. Insomma, riassumendo ulteriormente gli aggiornamenti dal regno: il taglio di 352 alberi come da lei accennato nella nota appartiene completamente al mondo della fantasia che le è tanto caro.

Questione cocciniglia: in ritardo di 3 anni? Io 3 anni fa ero ben lontano da qualsivoglia questione amministrativa, quando ho iniziato il mio lavoro da assessore all’Ambiente ho seguito l’unico iter possibile: chiedere al settore fitosanitario regionale di accertare l’infestazione e in caso affermativo, cosa accaduta, il protocollo da seguire. Siamo noi che abbiamo chiesto l’intervento della Regione, seguendo il protocollo, non il contrario come dice la consigliera nella sua nota.

In definitiva – conclude Rosa- il riassunto di ciò che è accaduto in due anni è quello sopra riportato. Altre narrazioni di orchi assetati di linfa vegetale, taglialegna con gli occhi spiritati e l’ascia affilata, cupi eroi negativi che lasciano scientemente rosicchiare dai parassiti ai poveri alberelli sono appunto narrazioni. False”.

<strong>Pini e allarme cocciniglia, Varricchio (Pd): “Qualcosa si muove ma con tre anni di ritardo”</strong>

Pini e allarme cocciniglia, Varricchio (Pd): “Qualcosa si muove ma con tre anni di ritardo”

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BENEVENTO. Sulla vicenda dei pini del viale Atlantici e l’allarme generato dalla presenza della cocciniglia interviene con una nota stampa Marialetizia Varricchio, consigliere comunale del Partito Democratico al Comune di Benevento.

“E finalmente la “bella addormentata” si svegliò dal sonno profondo e (forse!) capì che era il caso di intervenire per “avviare le cure per gli alberi malati al più presto”. “Meglio tardi che mai” dirà qualcuno e, invece, nel caso degli alberi il tardi è sinonimo di scarsa possibilità di recupero con un esborso economico importante rispetto ad un intervento tempestivo. Perché gli alberi sono esseri viventi e, in quanto tali, hanno necessità fisiologiche e stadi vegetativi in cui intervenire, che solo gli esperti conoscono a dovere. Sarebbe come dire ad un malato che è meglio iniziare la terapia in stadio avanzato piuttosto che non farla proprio. Nel caso dei pini, con almeno tre anni di ritardo! Ma perché non intervenire tempestivamente? Perché aspettare il richiamo della Regione, degli enti competenti, il continuo sollecito dei comitati cittadini? Del resto, proprio l’assessore Rosa il 2 dicembre 2021 annunciava: «procederemo come indicato da Procura e Soprintendenza». Sarà ancora valida questa affermazione visto che si parla sempre di abbattimenti? Stabiliti da chi? Con quale protocollo sono state redatte le perizie di abbattimento? Quale valutazione di rischio e con quali indicatori è stata condotta? È notizia del 19 luglio 2021, infatti, che La Procura procedé al sequestro in via preventiva, per le ipotesi di reato, in concorso, “di violazione della vigente normativa a tutela dei beni culturali e del paesaggio, aggravata dall’aver commesso il fatto con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione e a un pubblico servizio) nonché di distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto”, di 352 alberi di pino a Benevento e “per il pericolo che si procedesse ad abbattimenti generalizzati, come previsto dalla delibera di giunta comunale n. 41/2020, senza i previsti presupposti e le necessarie previste autorizzazioni”. Ci auguriamo che, prima o poi, l’amministrazione si decida a rivolgersi a professionisti qualificati e non a chi pensa che l’abbattimento sia l’unica soluzione per evitare problemi”.

Benevento| Questione Pini, Basile: “Lo stato in cui versano i pini di Viale Atlantici denota la completa assenza di politiche ambientali”

Benevento| Questione Pini, Basile: “Lo stato in cui versano i pini di Viale Atlantici denota la completa assenza di politiche ambientali”

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BENEVENTO. “L’allarme per il propagarsi inesorabile della cocciniglia in Campania risale al ben lontano 2015 quando iniziarono a manifestarsi i danni irreparabili sul patrimonio arboreo di Lazio e Campania, in particolare sui pini,  ma con diffusione circoscritta agli areali costieri. Da quel periodo in poi, è stata sempre più vigile allerta sulla sua diffusione visti gli ingenti danni diffusi anche nelle aree più interne.

Non è, dunque, un mistero pregno di imprevedibilità, vista la natura altamente infettiva, che arrivasse a colpire, devastando, anche gli esemplari presenti nella nostra città. Del resto l’amministrazione in carica è stata più volte richiamata al rispetto delle norme di prevenzione e cura per impedire, o quantomeno rallentare, il diffondersi degli attacchi da parte del parassita“, così Pasquale Basile, Vice segretario cittadino Partito Democratico.

Se solo i responsabili del settore verde del comune avessero almeno letto le disposizioni del settore fitosanitari o della regione Campania (DRD 01-07-21) – prosegue – si sarebbero accorti del repentino innalzamento della soglia di attenzione nei confronti di questa avversità altamente distruttiva di un patrimonio comune, un bene comune.

Si, perché se si riuscisse a capire che il verde pubblico non è solo una questione di “abbellimento” e di estetica, di proclami elettorali, di “affare fiutato”, si agirebbe in maniera consona e produttiva. Per tutti. Se si capisse, una volta è per tutte, che salvaguardare il patrimonio arboreo significa salvaguardare l’ambiente, la salute dei cittadini ma anche l’economia.

Se si fosse intervenuto per tempo, con cure agronomiche adeguate, con una manutenzione ordinaria, con l’attenzione dovuta, o con il ricorso all’endoterapia nelle primissime evidenti fasi di attacco, si sarebbero evitati danni potenzialmente irreversibili non solo al patrimonio arboreo (perché di patrimonio si tratta!) ma anche all’economia della città, le cui negatività si riversano inesorabilmente sui residenti. E si sarebbe evitato anche il diffondersi della devastazione anche alle aree paesaggistiche circostanti”.

“Lo stato in cui versano i pini di Viale Atlantici (e purtroppo non solo!) -continua Basile – denota la completa assenza di politiche volte all’interesse dei cittadini, al loro benessere psicofisico, all’ambiente, all’economia.

Non è un caso infatti che l’attuale amministrazione non abbia ancora redatto un piano del verde della città ed un censimento arboreo per monitorare tutto il proprio patrimonio, sebbene fosse obbligata per legge a farlo.

Un comportamento dettato sia da totale disinteresse alla cura e alla salvaguardia ambientale a causa di una visione culturale e politica che vede il patrimonio arboreo di una città non come una risorsa ma come mero arredo da poter eventualmente sostituire, sia  da incapacità e assenza di idonee conoscenze soprattutto nel riconoscimento dei benefici apportati da un verde pubblico debitamente attenzionato”.

“Seguiremo attentamente -conclude – l’evolversi della situazione che non può essere liquidata, ora che i danni ambientali, economici, strutturali sono ad uno stadio di incancrenimento, con la scusante della mancanza di fondi da destinare alla questione, come faceva notare oggi l’Assessore Rosa che metteva le mani avanti dinanzi alle disposizioni della Regione Campania.

I fondi per le priorità vanno immediatamente ricercati magari anche attraverso un’attenta opera di riduzione degli sprechi come ad esempio  nel caso dello sperpero di  denaro pubblico a danno dei cittadini con le spese “pazze” del settore legale e  con le “liquidazioni compensi professionali spettanti ai legali interni”, capitolo su cui ritorneremo presto.

Qualsiasi amministrazione lungimirante, sa bene che tra i capitoli di spesa rientra anche la cura del patrimonio arboreo e del verde in generale senza il quale qualsiasi città diventa invivibile.

Qualsiasi amministrazione saprebbe individuare le priorità degli investimenti e la cura del patrimonio arboreo dovrebbe certamente rientrare tra queste priorità”.