Serie B, Lucarelli esonerato dalla Ternana: decisiva la sconfitta contro il Pisa

Serie B, Lucarelli esonerato dalla Ternana: decisiva la sconfitta contro il Pisa

Calcio

Ha del clamoroso quanto sta succedendo a Terni nelle ultime ore: Cristiano Lucarelli è stato sollevato dal ruolo di allenatore della Ternana.

La decisione della società rossoverde, guidata dal Patron Bandecchi, ha scosso tutto l’ambiente: decisiva sarebbe stata la sconfitta di ieri pomeriggio contro il Pisa. Gli umbri, nonostante tre pareggi, sono cinque partite che non collezionano i tre punti. La Ternana, a ogni modo, viaggia ancora nelle zone alte della classifica, ed è attualmente quinta a quota 22 punti.

Ora si sta ragionando sui nomi dei possibili sostituti. Sono ben sei, ora come ora, i nomi più quotati per succedere a Lucarelli sulla panchina delle fere: si tratta di Iachini, Aglietti, D’Aversa, Zenga, Oddo e Nesta. Vedremo, nei prossimi giorni, chi sarà il nuovo tecnico della Ternana.

Questo, intanto, il comunicato della società rossoverde sull’esonero di Cristiano Lucarelli:

La Ternana Calcio comunica di aver sollevato dall’incarico il responsabile tecnico della prima squadra, signor Cristiano Lucarelli.
La Società ringrazia l’allenatore livornese per l’impegno profuso e gli augura le migliori fortune umane e professionali
“.

Serie B, 14a giornata: tris del Pisa alla Ternana, i gol tutti nel primo tempo

Serie B, 14a giornata: tris del Pisa alla Ternana, i gol tutti nel primo tempo

Calcio

Prosegue il sabato di Serie B, con la sfida delle 18 all’Arena Garibaldi tra Pisa e Ternana. Questo, dunque, il risultato e la cronaca della sfida valevole per il quattordicesimo turno, da poco terminata.

Match combattuto fin dai primissimi minuti: prima sono gli ospiti a tenere maggiormente il possesso del pallone, poi i padroni di casa riescono a gestire la sfera. Occasione neroazzurra al 12esimo: Tramoni cerca Torregrossa con l’esterno sul secondo palo, Mantovani salva tutto deviando in corner. Passano sette minuti e il Pisa si porta in vantaggio: Morutan s’invola in campo aperto e serve a Tramoni un pallone che è solo da spingere in rete. Padroni di casa molto aggressivi in questa fase, alla mezz’ora Barba sugli sviluppi di un corner colpisce la traversa in rovesciata. Due minuti dopo è 2-0 per i neroazzurri: da corner, la palla arriva a Beruatto che, liberissimo dal limite dell’area, ha tutto il tempo per prendere la mira e freddare Iannarilli con il mancino. I rossoverdi provano a reagire, Partipilo trova una gran parata d’istinto di Livieri al 37esimo. Tre minuti dopo il Pisa cala il tris: da punizione, Barba sbuca sul secondo palo e segna a porta vuota. Non è finita qui la prima frazione: la Ternana reagisce e, su un pasticcio clamoroso della difesa toscana, Partipilo segna con un pallonetto il 3-1.

Nel secondo tempo attacca con insistenza la formazione umbra, che ora sembra credere alla rimonta. Al 51esimo subito occasione per i rossoverdi: sugli sviluppi di un corner, Falletti prova la rasoiata col destro a uscire e manda fuori di pochissimo. Il Pisa prova a sfruttare le ripartenze, al 55esimo Sorensen cerca una conclusione di precisione che termina a centimetri dal palo. Ancora fere in avanti, Partipilo spreca una grande occasione da pochi passi per il 3-2. Ritmi che si abbassano dopo un avvio di ripresa scoppiettante, i padroni di casa devono gestire il risultato. Ospiti invece in avanti all’80esimo: prima Sorensen non riesce a mettere in difficoltà Livieri, poi Mantovani manda di poco a lato. Nel finale accade di tutto: Beruatto centra in pieno il palo con il mancino, Iannarilli è miracoloso su Sibilli prima e Touré poi. Anche la Ternana trova un tentativo nel recupero, ma Partipilo svirgola la conclusione.

La formazione di D’Angelo vince e conquista il nono risultato utile consecutivo, portandosi al decimo posto a quota 18. La squadra di Lucarelli, invece, perde dopo tre 0-0 di fila e resta momentaneamente quinta a 22 punti.

Foto: Profilo Facebook Pisa Sporting Club

Serie B, chi ha avuto ragione a cambiare allenatore? Per Cannavaro media di un punto a partita…

Serie B, chi ha avuto ragione a cambiare allenatore? Per Cannavaro media di un punto a partita…

Benevento CalcioCalcio

Il Benevento, ormai quasi due mesi fa, ha ufficializzato l’esonero di Fabio Caserta e, contestualmente, l’arrivo di Fabio Cannavaro sulla panchina giallorossa. Il Campione del Mondo 2006, alla prima esperienza in Italia, aveva portato con sé euforie e timori, come ben ricordiamo. Il tecnico napoletano, però, ha dovuto fare i conti fin da subito con una situazione a dir poco emergenziale. Molti elementi fondamentali della rosa giallorossa, infatti, sono stati vittima di ricadute o nuovi infortunati causati, probabilmente, dalla diversità intensità nell’idea di calcio proposta dall’attuale allenatore della Strega e da una condizione non proprio perfetta già rilevata a inizio stagione.

Cannavaro, in sette presenze sulla panchina giallorossa, ha collezionato quattro pareggi, una vittoria e due sconfitte per un totale di sette punti. Nella precedente gestione Fabio Caserta, dopo sei giornate, aveva conquistato lo stesso bottino di punti dell’ex Pallone d’Oro, ma certamente il tipo di gioco espresso e le difficoltà incontrate sono diverse. Insomma, se la media punti è pressoché identica (1 punto a partita per Cannavaro, 1.16 per Caserta), come già scritto su queste pagine, l’effetto Cannavaro si è visto sotto il profilo della condizione atletica e della maggiore autorevolezza dimostrata in campo da Letizia e compagni. Proprio il Capitano e Improta, per citare due “senatori” della formazione giallorossa, sono tornati sui loro alti livelli grazie alla cura del tecnico partenopeo.

Oltre al club di Via Santa Colomba, però, anche altre sette società di Serie B hanno optato per un cambio in corsa in panchina. Ecco dunque come si stanno comportando gli altri allenatori subentrati nel campionato cadetto.

COMO – Il 20 settembre la società lariana ha esonerato l’ex tecnico Giacomo Gattuso per motivi di salute, affidando la squadra a Moreno Longo, ex Alessandria. L’allenatore piemontese in sette partite ha collezionato ben 10 punti, frutto di tre vittorie, altrettante sconfitte e un pareggio, portando i lombardi al diciottesimo posto a quota 13. Sono tre, quindi, i punti conquistati dai biancoblù con l’ex tecnico Gattuso in sei incontri, per una media di 0,5 a partita.

COSENZA – Due giornate fa la società calabrese ha salutato Davide Dionigi dando invece il benvenuto a William Viali. L’ex Cesena ha collezionato tre punti nei due match disputati, facendo registrare una vittoria e una sconfitta, e assicurando quindi ai lupi il 17esimo posto con 14 punti. Undici, invece, furono i punti conquistati dai silani con Dionigi, per una media leggermente inferiore rispetto a quella dell’attuale tecnico rossoblù.

PERUGIA – La società umbra ha esonerato Fabrizio Castori nella seconda metà di settembre per rimpiazzarlo con Silvio Baldini, dimessosi in estate dal Palermo. L’ex rosanero, dopo tre sconfitte in tre partite, ha lasciato i biancorossi e il club ha richiamato proprio l’ex Carpi. Dal suo ritorno Castori ha collezionato una vittoria, un pari e due sconfitte, per un totale di quattro punti in quattro partite che però hanno lasciato il Perugia fanalino di coda a quota 8. I restanti quattro punti, come per coincidenza, risalgono alle prime sei giornate di campionato proprio sotto la guida di Fabrizio Castori.

PISA – I neroazzurri, dopo un avvio deludente con Rolando Maran, il 19 settembre hanno optato per il ritorno di Luca D’Angelo, ancora sotto contratto. In sette turni il tecnico abruzzese è rimasto imbattuto, conquistando tre vittorie e quattro pareggi per un totale di 13 punti. Soprattutto grazie al suo ritorno, quindi, il Pisa è oggi all’undicesimo posto a quota 15. Due, invece, erano stati i punti collezionati dai pisani con Maran alla guida in sei giornate: una media di 0,33 a partita.

SPAL – Gli estensi, l’11 ottobre, hanno portato sulle panchine della Serie B l’ennesimo Campione del Mondo 2006. Dopo i vari Cannavaro, Grosso e Inzaghi, infatti, anche Daniele De Rossi è approdato in cadetteria per la sua prima avventura da allenatore. L’ex giocatore della Roma, dopo aver rilevato Roberto Venturato, ha fatto registrare una vittoria, tre pareggi e una sconfitta (quest’ultima proprio per mano dell’ex compagno Cannavaro). Sono sei, dunque, i punti collezionati in cinque incontri, che hanno portato la Spal al dodicesimo posto per un totale di 15 punti. Nella precedente gestione, sotto Venturato, i biancoazzurri avevano maturato nove punti in otto giornate: una media pressoché identica a quella di De Rossi.

SUDTIROL – Il neopromosso Sudtirol, dopo tre partite e tre sconfitte con Leandro Greco in panchina, ha cambiato guida tecnica optando per Pierpaolo Bisoli. L’allenatore emiliano è stato il principale artefice della risalita in classifica degli altoatesini, collezionando ben 20 punti in dieci giornate. Cinque vittorie e cinque pareggi è lo score dal cambio di allenatore, sicuramente fruttuoso per i biancorossi, oggi ottavi.

VENEZIA – Gli arancioneroverdi, retrocessi dalla massima serie, hanno cominciato la stagione 2022-23 sotto gli ordini dell’ex Sudtirol Ivan Javorcic. Due turni fa poi, con appena nove punti e pericolosamente diciannovesima in classifica, la società veneta ha esonerato il tecnico croato. Negli ultimi due match disputati si sono seduti sulla panchina del Venezia prima Andrea Soncin, promosso ad interim dalla Primavera, e poi Paolo Vanoli: entrambi, però, hanno collezionato una sconfitta. I lagunari, quindi, restano attualmente 19esimi in classifica con i nove punti conquistati con Javorcic, che vantava una media di 0,81 punti a partita.

E, infine, la classifica completa con il numero di punti conquistati dagli allenatori subentrati in corsa:

1)SUDTIROL-PIERPAOLO BISOLI: 20 punti in 10 partite (media di 2 punti a partita)

2)PISA-LUCA D’ANGELO: 13 punti in 7 partite (1,86 punti a partita)

3)COMO-MORENO LONGO: 10 punti in 7 partite (1,43 punti a partita)

3)SPAL-DANIELE DE ROSSI: 6 punti in 5 partite (1,2 punti a partita)

4)BENEVENTO-FABIO CANNAVARO: 7 punti in 7 partite (1 punto a partita)

5)PERUGIA-FABRIZIO CASTORI: 4 punti in 4 partite (1 punto a partita)

6)VENEZIA-PAOLO VANOLI: 0 punti in 1 partita (0 punti a partita)

7)PERUGIA-SILVIO BALDINI: 0 punti in 3 partite (0 punti a partita)

Foto: Screenshot Sky Sport

Serie B, 13a giornata: i risultati degli altri match delle 14

Serie B, 13a giornata: i risultati degli altri match delle 14

Calcio

Questo pomeriggio alle 14, in contemporanea a Spal-Benevento, si sono disputate altre sei partite valevoli per il tredicesimo turno del campionato cadetto. Eccone, quindi, i risultati e una breve cronaca.

BARI-SUDTIROL 2-2: sfida d’alta classifica al San Nicola, le squadre si affrontano fin da subito a viso aperto: Zaro è provvidenziale sulla conclusione di Salcedo, poi due minuti dopo il tiro di Rover si stampa sul palo. Al 21esimo gli ospiti passano in vantaggio: sul cross di Belardinelli, Tait impatta di testa per lo 0-1. Passano sedici minuti e arriva il raddoppio tirolese: ancora traversone di Belardinelli, questa volta è Odogwu a battere di testa Caprile. Proteste dei padroni di casa che, poi, si riversano in avanti e, al 43esimo, accorciano le distanze: calcio da fermo di Bellomo, Di Cesare anticipa Tait e insacca di testa per l’1-2. Ad inizio secondo tempo gli altoatesini sfiorano il 3-1, Rover di sinistro non inquadra la porta da buona posizione. I galletti si riversano in avanti e, al 65esimo, pareggiano i conti: cross di Ricci, Salcedo in area si coordina e trafigge al volo Poluzzi. Negli ultimi minuti le squadre si affrontano a viso aperto, ma il risultato non cambia. La squadra di Mignani pareggia ma resta quinta a quota 21; la formazione di Bisoli, invece, segue a quota 20, settima.

CAGLIARI-PISA 1-1: gli ospiti partono subito forte alla Unipol Domus: dopo aver recuperato palla, Morutan serve l’ex Tramoni che calcia però debolmente. Gol dei neroazzurri annullato al 13esimo: Morutan combina con Tramoni e serve Torregrossa in area che buca Radunovic, ma l’attaccante era in fuorigioco. Si fanno vedere in avanti anche i padroni di casa cinque minuti dopo, Viola imbuca per Lapadula che, solo davanti al portiere, non riesce a impattare bene il pallone. Si abbassano i ritmi in campo, molti errori tecnici per le due squadre soprattutto in zona rifinitura. Nel finale rossoblù avanti con Deiola, il suo colpo di testa sul cross di Nandez termina di poco alto. Nella seconda frazione, dopo un brivido per il colpo di testa di Deiola, al 50esimo i toscani passano in vantaggio: Altare tocca all’indietro per Radunovic senza accorgersi della presenza di Morutan che anticipa il portiere di casa, lo salta e deposita in rete il pallone per lo 0-1. Quattro minuti dopo, poi, Torregrossa rischia l’autogol colpendo l’incrocio dei pali della porta difesa da Livieri. Al 67esimo i sardi pareggiano: Luvumbo fa partire un gran cross per Lapadula che anticipa Rus e di testa sigla l’1-1. Pochi minuti dopo Livieri salva il Pisa, il suo intervento è provvidenziale sulla conclusione a botta sicura di Viola. Nel finale è invece miracoloso Radunovic sul tentativo al volo di Touré dal limite dell’area, si resta sull’1-1. Gli uomini di Liverani sono ora decimi a quota 17; i ragazzi di D’Angelo inseguono, undicesimi a -2.

COSENZA-PALERMO 3-2: match interessante al San Vito-Marulla, all’11esimo ci provano i padroni di casa con Florenzi ma la sua conclusione termina sull’esterno della rete. Ancora lupi in avanti una decina di minuti dopo, sul cross di Calò poi Rispoli manca il tap-in per una questione di centimetri. Non si registrano particolari occasioni, poi nel finale la partita si accende: Rispoli infatti si coordina perfettamente sul cross di D’Urso, provvidenziale la deviazione di Mateju. Al 41esimo, poi, Brunori sigla il gol del vantaggio rosanero sull’assist al bacio di Di Mariano. Passano cinque minuti e il Cosenza fa subito 1-1: cross pennellato di Rispoli, eurogol di destro al volo per Aldo Florenzi. All’11esimo della ripresa, poi, i calabresi passano in vantaggio: Rigione raccoglie la verticalizzazione di Voca e spiazza Pigliacelli con il destro. Tre minuti dopo, però, i siciliani ristabiliscono la parità: zuccata vincente di Brunori, che insacca di testa dopo la sponda di Nedelcearu. Le squadre si affrontano a viso aperto, al 63esimo arriva la rete del definitivo 3-2 rossoblù: D’Urso pennella un cross fantastico per la testa di Larrivey. I rosanero spingono in avanti senza fortuna: prima Vido sfiora il 3-3 di testa, poi Brunori al 90esimo si lascia ipnotizzare da Marson dagli undici metri. Il gruppo del neo-tecnico Viali torna a vincere ed è ora diciassettesimo a quota 17; l’organico di Corini, invece, resta a quota 15, tredicesima.

MODENA-PERUGIA 1-1: tanto studio da entrambe le parti nei primi minuti al Braglia, poche occasioni. Pericolosi i padroni di casa con Diaw al 22esimo: il numero 99 sfreccia sulla corsia di destra e crossa verso l’area di rigore, attento Curado. Ancora emiliani in avanti pochi minuti dopo, la conclusione di Poli a rimorchio termina di poco a lato. Al 37esimo, poi, gli ospiti passano in vantaggio: ripartenza degli umbri con Casasola che appoggia per Bartolomei, il numero 16 serve in profondità Di Carmine il quale, con freddezza, incrocia e beffa Gagno. Quasi allo scadere della prima frazione i gialloblù trovano il pari: Diaw, servito da Falcinelli, vede e premia il taglio di Tremolada che, con il mancino, manda il pallone in buca d’angolo. Le due formazioni si affrontano a viso aperto, ma non si registrano particolari occasioni nella ripresa. Al 68esimo ci prova il Perugia con Kouan, ma la sua rovesciata trova un muro di maglie gialle. Nel finale tanto possesso del Modena, ma il risultato non cambia. La formazione di Tesser è ora quindicesima a quota 14; la squadra di Castori invece conquista un punto e, pur restando ultima, sale a quota 8.

PARMA-CITTADELLA 3-1: partita interessantissima al Tardini, dove i padroni di casa guadagnano campo con il passare dei minuti. Al 17esimo, poi, i ducali passano in vantaggio: punizione di Estevez che pesca la torre di Valenti il quale serve l’inserimento di Del Prato che, da due passi, insacca di potenza. Reagiscono gli ospiti, che alzano il proprio baricentro e aumentano il pressing. Crociati in avanti al 32esimo, Sohm calcia di prima intenzione ma trova l’opposizione di Perticone a salvare i suoi. Due occasioni nel finale: prima Antonucci di testa manda a lato, poi Inglese trova l’opposizione di Visentin. Nel secondo tempo partono bene i veneti, ma al 57esimo sono gli emiliani a trovare la via del gol: Sohm mette in mezzo per Camara che, in area, insacca. Passano dieci minuti e il Parma cala il tris: in neo-entrato Benedyczak batte Kastrati in uscita dopo l’ottima imbucata di Inglese. Il Cittadella prova a rispondere con orgoglio e, al 71esimo, sigla il gol della bandiera con Antonucci, abile a sfruttare i tempi giusti da corner. I ragazzi di Pecchia vincono e sono ora terzi a 22 punti; gli uomini di Gorini, invece, sono ora quattordicesimi con 15 punti.

VENEZIA-REGGINA 1-2: fase di studio in avvio per le due squadre al Penzo, al decimo i padroni di casa passano in vantaggio: percussione centrale di Pohjanpalo che, dai 20metri, piega le mani a un impreciso Ravaglia. Tre minuti dopo ancora arancioneroverdi pericolosi, il destro di Crnigoj scheggia la traversa. Non si fa attendere la risposta degli ospiti, Canotto impegna Joronen che riesce a toccare in angolo. Raddoppio veneto annullato al 22esimo, cross di Zampano deviato nella propria porta da Giraudo ma gol annullato per offside del difensore di casa. Tante occasioni per il Venezia nella prima frazione, al 38esimo Ravaglia riesce a toccare la conclusione a botta sicura di Andersen e un minuto dopo Gagliolo salva sulla linea il colpo di testa di Modolo. Nella ripresa i calabresi trovano subito il gol del pari: tiro di Majer, Joronen è attento ma nulla può sul tap-in di Canotto. Al 76esimo, poi, gli amaranto ribaltano la partita: un rimpallo favorisce Hernani che, di piatto, fredda Joronen per l’1-2 ospite. Nel finale i padroni di casa provano a spingere, ma il risultato non cambia. L’organico del neo-tecnico Vanoli perde in casa e resta penultimo a 19; il gruppo di Inzaghi, invece, vince ed è ora secondo a 25 punti.

Serie B, 12a giornata: i risultati degli altri match delle 14

Serie B, 12a giornata: i risultati degli altri match delle 14

Calcio

Questo pomeriggio, in contemporanea a BeneventoBari, si sono disputate altre cinque partite valide per la dodicesima giornata della Serie B 2022-23. Di seguito, dunque, i risultati ed una breve cronaca delle sfide.

BRESCIA-ASCOLI 1-1: scontro diretto in zona play-off al Rigamonti alle 14:00. Fase di studio all’inizio per entrambe le squadre, non si registrano occasioni di rilievo. Padroni di casa vicini al vantaggio al 15esimo: Ayé scorre lungo la destra ed apre per Ndoj che a sua volta pesca Van De Looi al rimorchio, il destro del centrocampista olandese viene ribattuto con i pugni da Guarna. Allo scadere della prima frazione ci provano ancora le rondinelle, ma Guarna è reattivo sulla punizione angolatissima di Ndoj. Ad inizio ripresa i padroni di casa si rendono subito pericolosi con Ayé che, al 54esimo, sigla il gol del vantaggio: stacco imperioso sul cross di Ndoj, beffa Guarna e sigla l’1-0. Brivido per il Brescia tre minuti dopo, Lezzerini riesce ad intervenire prontamente sulla conclusione potente di Dionisi. L’estremo difensore di casa è ancora provvidenziale al 63esimo sulla punizione di Falasco, poi nove minuti dopo su Mendes. In pieno recupero, poi, i bianconeri riescono a pareggiarla: punizione di Ciciretti che trova la sponda di Dionisi e allunga per Botteghin il quale conclude alle spalle di Lezzerini. Nel finale quest’ultimo viene anche espulso a causa delle accese proteste nei confronti dell’arbitro Gariglio. La squadra di Clotet resta ottava a 19 punti, come proprio la formazione di Bucchi che però la precede.

CITTADELLA-MODENA 0-0: incontro interessante al Tombolato, dove i granata ospitano gli emiliani che li seguono ad appena due punti. Padroni di casa pericolosi fin dai primi minuti: al quarto Beretta calcia di poco alto di controbalzo, all’ottavo Cassandro manda a lato di un nulla. Ancora veneti in avanti al 15esimo, palo di Lores con una conclusione dal limite dell’area. Dominio del Citta, al 34esimo Beretta non sigla l’1-0 per una questione di centimetri. Fiammata finale degli emiliani, Diaw riceve palla e prova ad incrociare con il destro ma trova una gran parata di Kastrati. Poco accade nei primi minuti del secondo tempo, al 70esimo ancora Lores si rende pericoloso per i granata ma manda fuori di poco. Dieci minuti dopo ci prova anche il Modena con un tiro-cross di Marsura che per poco non sorprende Kastrati. All’84esimo occasionissima sprecata dal Cittadella: Gagno para il tiro di Magrassi dal dischetto e si resta sullo 0-0. Nel finale ancora padroni di casa in avanti, grandissima parata di Gagno sulla botta di Carriero. Gli uomini di Gorini sono ora dodicesimi a quota 15; i ragazzi di Tesser invece restano quattordicesimi a 13.

PISA-COSENZA 3-1: sfida di bassa classifica all’Arena Garibaldi, importante però per la lotta in zona play-out. Vantaggio neroazzurro al 12esimo: cross dalla sinistra di Masucci per Morutan che si gira e batte di sinistro Marson sul primo palo. Gioco molto spezzettato, ma i padroni di casa sembrano essere in totale controllo del match. Nel recupero del primo tempo, infatti, i toscani trovano il raddoppio: Vaisanen manca l’intervento sul cross di Beruatto e Masucci fulmina Marson in girata. Nella ripresa la sinfonia non cambia e, al 62esimo, i padroni di casa calano il tris: Morutan ruba palla a centrocampo e, dal lato destro dell’area di rigore, con un tocco morbido d’esterno batte Marson. Gli ospiti provano a far valere l’orgoglio e, all’82esimo, siglano il gol della bandiera con D’Urso che, di testa, batte un incolpevole Livieri. L’organico di D’Angelo vince e sale a quota 14, tredicesimo; il gruppo di Viali, all’esordio sulla panchina dei lupi, sono diciassettesimi a quota 11.

SUDTIROL-CAGLIARI 2-2: match chiave per gli ospiti, chiamati a vincere al Druso per portarsi in zona play-off, occupata proprio dai padroni di casa. Subito gol per i padroni di casa al settimo: cross di Rover, Odogwu taglia bene sul primo palo e batte Radunovic. Provano a reagire i sardi, Nandez manda alto da buona posizione. Errore dei biancorossi al 35esimo, Obert calcia malissimo a lato sugli sviluppi di una palla inattiva. Passano quattro minuti e gli ospiti pareggiano: punizione sotto il sette di Viola, Poluzzi salva miracolosamente ma nulla può sul tap-in di Lapadula. Occasioni da entrambe le parti nel finale di primo tempo: D’Orazio manda di poco a lato di testa dopo un rimpallo, Poluzzi è attento sul Lapadula. Le squadre continuano ad affrontarsi a viso aperto anche nei secondi 45′, con gli ospiti maggiormente pericolosi in avanti. Al 74esimo, infatti, il Cagliari conquista un calcio di rigore e Viola, dagli undici metri, spiazza Poluzzi spedendo il pallone sotto il sette per l’1-2. I rossoblù continuano a spingere alla ricerca del terzo gol che chiuderebbe la partita ma, in pieno recupero, gli altoatesini trovano il pari: Odogwu difende il pallone in area e serve Zaro, Radunovic è attento ma nulla può poi sul tap-in proprio di Odogwu. La formazione di Bisoli, espulso nel finale, resta aggrappata alla zona play-off, nona a quota 19; la squadra di Liverani, invece, resta a -3 dai tirolesi, decima.

TERNANA-SPAL 0-0: sfida importante per i rossoverdi, che ospitano i biancoazzurri al Liberati. Intervento provvidenziale del portiere ospite al decimo: Diakite trova Donnarumma in area, Cassata calcia a botta sicura ma trova la grande parata di Alfonso. Ancora occasione per i padroni di casa: Partipilo rientra sul sinistro e crossa splendidamente per Donnarumma che, sul secondo palo, non trova la porta di testa da posizione ravvicinata. Si fanno vedere in avanti anche gli estensi al 28esimo, Moncini crossa sul secondo palo ma La Mantia manda alto. Clamorosa occasione per la Ternana al 45esimo: Palumbo ruba palla ad Alfonso e serve Partipilo che gira a sua volta verso Donnarumma, il numero 9 calcia a botta sicura a porta sguarnita ma Peda salva sulla linea. Occasionissima per gli ospiti ad inizio ripresa: grande lancio di Esposito per Dickmann che rientra benissimo in area ma sbaglia clamorosamente la conclusione. Si fanno vedere in avanti anche gli umbri, Corrado prova la conclusione da posizione defilata ma trova la bella risposta di Alfonso. Incredibile chance per la Spal al 70esimo: Moncini viene servito da Celia e mette in mezzo al volo per Zanellato che, da due passi, non trova la porta con il ginocchio. Biancoazzurri vicinissimi al vantaggio un quarto d’ora dopo, la conclusione di Rabbi supera Iannarilli e diventa un assist per Moncini che, da distanza ravvicinata, non riesce ad impattare la sfera. I ragazzi di Lucarelli nonostante il pari rstano terzi a quota 21; gli uomini di De Rossi, invece, sono undicesimi a 15.

ESCLUSIVA BN24 – D’Anna: “Contro il Pisa partita equilibrata, non era facile. Cannavaro non è l’ultimo arrivato, le cose si aggiusteranno”

ESCLUSIVA BN24 – D’Anna: “Contro il Pisa partita equilibrata, non era facile. Cannavaro non è l’ultimo arrivato, le cose si aggiusteranno”

Benevento CalcioCalcioSidebar intervista

Abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex capitano Emanuele D’Anna, per avere una sua opinione riguardo la stagione ed il momento del Benevento Calcio.

D’Anna, duttile centrocampista e terzino classe 1982, ha collezionato 117 presenze e 10 reti con la maglia della Strega in Serie C e Coppa Italia nel periodo tra il 2009 ed il 2013. Capitano giallorosso dal 2011, oggi è in forza al Carotenuto, squadra che milita nel campionato d’Eccellenza.

Salve D’Anna, domenica era presente in qualità di doppio ex al Vigorito per Benevento e Pisa. Come ha vissuto la partita e soprattutto come valuta la prestazione dei giallorossi?

Non era facile per il Benevento, so che mancavano tantissimi giocatori e per qualsiasi squadra non è semplice. La squadra non è partita benissimo, ma si è ripresa con il passare dei minuti. E’ stata una partita equilibrata, ed in questo momento non è semplice fare prestazioni eccessive per il Benevento perché quando mancano tanti giocatori diventa tutto più complicato. Il pareggio tutto sommato è un risultato giusto“.

Pensa che la Strega sia in grado di poter superare un momento di grande difficoltà come quello attuale, considerato anche il livello di questo campionato?

Penso proprio di sì. Bisogna recuperare gli infortunati, poi le cose si aggiusteranno. Per quanto riguarda il livello non ci sono delle ammazza-campionato, anzi, è un campionato molto equilibrato. Siamo ancora all’inizio, fortunatamente il campionato è lungo e sono convinto che il Benevento uscirà da questo momento“.

Quale è stata la sua reazione all’arrivo del Campione del Mondo Fabio Cannavaro sulla panchina sannita?

Non è l’ultimo arrivato, ha fatto esperienze all’estero con grandi risultati. Ha tutto da perdere e poco da guadagnare da questa situazione. Tanto di capello per Cannavaro, si è calato in questi panni e vuole dimostrare anche in Italia ed all’Italia il suo valore. Sono sicuro che farà bene“.

Pensa che l’attuale tecnico giallorosso sia l’uomo giusto per sollevare il Benevento dalla difficile situazione in cui si trova?

Cannavaro non è un allenatore non-esperto. Non è una situazione semplice, in questo campionato quando trovi tanti infortuni non è facile per nessuno, lo vediamo anche in Serie A. Altri nomi c’erano, ma Cannavaro ha tantissime motivazioni e forse ha prevalso anche questo sulla scelta di un allenatore giovane, con un passato importante da giocatore e che ha alle spalle diversi anni da allenatore all’estero. E’ stata una sfida anche del Presidente puntare su di lui“.

Come è stato il suo ritorno al Vigorito? È ancora legato a Benevento ed al Benevento?

E’ la terza-quarta volta che torno, soprattutto quando gioca il Pisa perché ho degli amici anche lì. Come sempre, è tutto cambiato da allora in questi anni. Fa sempre uno strano effetto entrare al “Ciro Vigorito”, ma vedendo tante persone che conosco c’è sempre tanto affetto. Questa è una dimostrazione che le cose sono andate bene. Mi fa sempre piacere tornare, è sempre bello vedere vecchi amici. Sono stato quattro anni al Benevento, non è poco tempo“.

Ci può dare un suo parere sugli attuali giocatori giallorossi presenti nel “suo” ruolo?

Ho giocato sia come esterno alto che esterno basso con il Benevento. Letizia in questo momento occupa la mia posizione, sono diversi anni che è lì e sta facendo bene. E’ un giocatore importante, in quel ruolo si corre e soprattutto nel calcio di oggi se non corri fai fatica contro qualsiasi squadra“.

Foto: sportcampania.it

Benevento, Foggia: “Ora dobbiamo stare vicini alla squadra, per i processi aspettiamo la fine”

Benevento, Foggia: “Ora dobbiamo stare vicini alla squadra, per i processi aspettiamo la fine”

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Il Direttore Sportivo del Benevento ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Ottochannel nel post-gara contro il Pisa.

Pasquale Foggia si è detto soddisfatto della prestazione odierna, vedendola come un passo avanti rispetto alla scorsa settimana. Il DS ha poi parlato di mercato e delle difficoltà che la compagine sannita sta vivendo attualmente, oltre che delle dimissioni di Fabio Cannavaro.

Queste, dunque, le parole del Direttore Sportivo della Strega dopo l’1-1 contro i neroazzurri al Ciro Vigorito:

SULLA SFIDA CONTRO IL PISA: “E’ stato un passo avanti rispetto alla settimana scorsa. Dal campo si aveva la sensazione di stare sempre in partita, soprattutto nel primo tempo dove è mancata sempre l’ultima situazione per finalizzare. Faccio i complimenti al Mister ed alla squadra per tutto quello che hanno messo in campo e per tutte le difficoltà che ci portiamo dietro“.

SUL MERCATO: “Non si può giudicare il mercato adesso, prenderesti in considerazione solo una parte. All’inizio eravamo partiti con un’idea di mercato differente, puntando comunque sui giovani. L’ultima settimana abbiamo dovuto cambiare strategia, prendendo gli ultimi due giorni giocatori d’esperienza che erano fuori dai progetti delle proprie squadre. Sapevamo di aver bisogno di tempo, poi ci si è messa la sfortuna. Erano giocatori che dovevamo inserire pian piano, gradualmente, ma poi sono arrivati gli infortuni e si sono ritrovati a fare quattro-cinque-sei partite consecutive quando fisicamente non ne hanno ancora. Il mercato si valuterà alla fine, a chiusura era stato definito tra i più importanti della B“.

SUL MOMENTO ATTUALE: “Oggi è il momento di incassare, con la giusta voglia e determinazione; va riportato tutto sul campo. Quello che io chiedo è che si stia vicino ai ragazzi, che ne hanno bisogno soprattutto in questo momento. Mi ha fatto piacere il gesto della Curva, che è venuta in ritiro incitando la squadra. Bisogna tenere botta qualche settimana, sperando di recuperare più giocatori possibili. Non è un’attenuante, ma va ringraziato qualche giovane che si ritrova ad essere titolare inamovibile anche se all’inizio avrebbe dovuto fare solo qualche spezzone. Va dato merito a chi ha giocato, il momento di soffrire arriva per tutti e noi dobbiamo soffrire insieme per uscirne insieme“.

SULLE DIMISSIONI DI CANNAVARO: “E’ stato un gesto apprezzato da me e dal Presidente, ma mai preso in considerazione. Cannavaro sta facendo il massimo con quello che oggi ha a disposizione. Va sostenuto lui, lo staff e la squadra. Fare processi ad ottobre serve a poco, mancano tante partite. Se diventa bella, spero sia bella per chi c’è sempre stato“.

SUL RITIRO: “Il ritiro se preso con la testa giusta serve. Noi abbiamo avuto modo di poter lavorare e stare insieme per condividere le cose positive ma soprattutto quelle negative. Adesso valuteremo cosa fare, i ragazzi hanno bisogno anche di un attimo di tregua a livello mentale. Vediamo, ma già dobbiamo pensare al Bari, altra partita importante in cui dovremo portare a casa punti“.

SUI GIOVANI: “Pastina va ringraziato, è uno di quei ragazzi che inizialmente formava quel pacchetto di quattro-cinque giocatori. Così come Capellini. Abbiamo giocato con quattro under, poi ne è entrato un altro. Vanno ringraziati ma fino ad un certo punto, perché sono giocatori e tali li consideriamo: quando servono sanno rispondere presente“.

SUGLI INFORTUNI: “In questo momento dare addosso a dei responsabili sarebbe la cosa più facile ma più stupida. Gli errori vanno divisi sempre tra tutte le componenti. Ci sono stati tanti infortuni muscolari, ricadute. Un numero così alto di giocatori fuori rende tutto più difficile, non solo a Benevento. Ora è inutile parlare del passato, dobbiamo restare uniti e provare a portare a casa qualche punto nelle prossime due. Poi ci sarà la sosta, e lì recupereremo qualche calciatori che darà respiro a chi ultimamente ha giocato spesso“.

SULL’ANNATA DI SOFFERENZA: “Le difficoltà si affrontano con la voglia di uscire da situazioni difficili. Le abbiamo vissute in precedenza con altre vesti, le affrontiamo oggi con responsabilità diverse ma con la voglia di combattere. Come ho già detto in conferenza, parlo poco ma non perché non ci voglia mettere la faccia. Bisogna lavorare in silenzio, in questo momento si possono dire tante cose che possono essere interpretate in qualsiasi maniera. Bisogna lavorare ed uscire da questo periodo difficile. Questa squadra ha dei valori, nella maniera più assoluta, non per difendere il mercato ma perché è evidente. Nel momento in cui avremo tutta la rosa a disposizione si vedrà. Mancano non dico trenta partite ma quasi, può essere smentito tutto in un mese-un mese e mezzo. Essere pessimisti fa male a tutti, la B è un bene per tutti, per la gente, perché è una realtà che merita questa categoria ma nei momenti difficili bisogna stringerci tutti attorno a questa voglia di riscatto. Se vogliamo dare colpe ed altro facciamo il gioco più stupido che si possa fare da Direttore e da calciatore: se vogliamo fare questo saremo pronti, ma quello che a me interessa è dare spinta alla squadra, ai giocatori. Dobbiamo stare vicino a questi ragazzi, che oggi nelle difficoltà hanno dimostrato un grande attaccamento alla maglia“.

Pisa, D’Angelo: “Il pareggio ci sta, dovevamo sfruttare la loro stanchezza nel finale”

Pisa, D’Angelo: “Il pareggio ci sta, dovevamo sfruttare la loro stanchezza nel finale”

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L’allenatore del Pisa ha commentato così, dalla sala stampa del Ciro Vigorito, il pari conquistato contro il Benevento.

Ecco, dunque, il commento del tecnico neroazzurro Luca D’Angelo al termine del match odierno:

SULL’1-1 DI OGGI: “E’ un buon punto, nonostante il Benevento mancasse di molti elementi è una squadra forte. Il pareggio va bene. Gli ultimi venti-venticinque minuti volevamo osare di più ma il Benevento ha usato benissimo il fisico ed abbiamo fatto poco nonostante le tre punte ed i due esterni di difesa offensivi. Abbiamo prodotto meno, eravamo stanchi. Nel primo tempo dovevamo essere più convinti di poter fare gol“.

SULLE SCELTE DELL’UNDICI TITOLARE: “Barba abbiamo deciso di non rischiarlo, era inutile visto che gli altri centrali stavano bene. Nicolas invece nella rifinitura ha avuto un piccolo risentimento“.

SULL’ARBITRAGGIO: “La partita non era semplice dal punto di vista mentale. Ha fischiato moltissimo, e ne ha risentito anche lo spettacolo, ma obiettivamente non ha inciso sul risultato. Ha spezzettato un po’ troppo il gioco, ma se ha agito così è perché ha valutato che la partita potesse accendersi da un momento all’altro“.

SU BERUATTO E SULLA SQUADRA: “Se l’è cavata bene, ha giocato una buonissima partita. Abbiamo fatto una prestazione ottima in fase difensiva, in attacco abbiamo sbagliato qualcosa. Tra Letizia e Beruatto c’è stato un bel duello, ha sfiorato il gol colpendo la traversa. Mi è piaciuto l’approccio della squadra, non era affatto scontato venire a Benevento e giocarsela così a viso aperto. Negli ultimi minuti potevamo fare di più, il Benevento non aveva cambi e dovevamo sfruttare la loro stanchezza. Anche il caldo si è fatto sentire“.

SU MORUTAN: “Viene da un altro campionato, nel primo tempo l’abbiamo messo in condizione di fare ciò che sa fare. Nel secondo, invece, era proprio uscito dal gioco“.

SULLA SITUAZIONE DELLA SQUADRA: “Bisogna adattarsi alla realtà. Noi in questo momento siamo nelle zone più in difficoltà della classifica, stiamo cercando di venire fuori senza essere presuntuosi. L’anno scorso abbiamo accarezzato da vicino la Serie A, i ragazzi si rendono conto che in Toscana la maglia del Pisa è la cosa più importante. Dobbiamo attrezzarci mentalmente, lo stiamo facendo“.

SU UN SUO AVVICINAMENTO AL BENEVENTO: “Non sono mai stato contatto dal Benevento, né negli anni scorsi né quest’anno“.

Schiattarella: “Voglio vincere un altro campionato con il Benevento, è una situazione particolare ma ne usciremo”

Schiattarella: “Voglio vincere un altro campionato con il Benevento, è una situazione particolare ma ne usciremo”

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Il centrocampista giallorosso, autore di una solida prova nel pari odierno contro il Pisa, ha rilasciato alcune dichiarazioni nella conferenza post-gara.

Di seguito, quindi, le parole del numero 27 del Benevento, Pasquale Schiattarella, al termine del match del Vigorito:

SUL PARI CONTRO IL PISA: “C’è stato un dispendio di energie importanti oggi, faceva un caldo pazzesco. Nel primo tempo abbiamo provato a sbloccare la partita, ma non ci siamo riusciti. Nel secondo tempo è stata la classica partita di Serie B, non una bella frazione, che si poteva sbloccare da entrambe le parti ma poi finisce con un pareggio. Se avessimo sbloccato la partita nel primo tempo oggi potevamo ottenere qualcosa di diverso“.

SULL’UMORE DELLA SQUADRA: “Dopo la partita con la Ternana c’era lo stesso umore del post-Como. Lavoriamo tantissimo, e se vedi che non riesci ad ottenere i tre punti per piccoli episodi, pigrizia o qualche errore resti con l’amaro in bocca. Oggi il Benevento avrebbe potuto avere benissimo tre o quattro punti in più in classifica. Poi ti ritrovi con l’allenatore che dà le dimissioni, è tosta perché già ne hai cambiato uno. Fortunatamente non sono state accettate, abbiamo fatto il ritiro e molti di noi sono papà e mariti: stare lontano dalle famiglie è difficile. Sprechi tante energie nervose, giochi tre partite al giorno già dal lunedì. Poi arrivi ad oggi che non vedi l’ora di spaccare il mondo, e se non lo fai poi puoi demoralizzarti“.

SULLA SITUAZIONE ATTUALE: “Sappiamo che la situazione ad oggi è difficile. Ma siamo a fine ottobre, ho detto ai ragazzi che è inutile guardare la classifica anche perché abbiamo dieci titolari fuori. Se togli 8-9 titolari anche in Serie A fanno fatica. Non è un alibi, oggi siamo andati in campo ed abbiamo ottenuto un punto. C’è qualità nell’allenamento, oggi sapevo di non poter chiedere un cambio perché ci sarebbero stati tanti ragazzini. E’ una situazione particolari, i nostri infortunati farebbero i titolari in qualsiasi squadra ed averli anche in allenamento farebbe la differenza a livello qualitativo, oltre che in partita“.

SUL SUO RUOLO: “L’allenatore decide se giocare a tre o a due, noi accettiamo quello che dice. Per me non è un problema, con la Ternana ho fatto la mia miglior partita ed eravamo a due. Vado gestito perché ho 35 anni e sono otto mesi che non gioco per un brutto infortunio. Sono contento di aver tenuto botta queste due partite, avevo bisogno di minutaggio. Stringiamo i denti per arrivare alla sosta e vedere di recuperare qualche altro giocatore“.

SULLA SUA ESPERIENZA NEL SANNIO: “Il tempo dà ragione a determinate scelte, non mi va di tornare sul passato. Se oggi sono qui è perché qualcuno si è ricreduto in me, altrimenti il Presidente Vigorito non mi avrebbe fatto superare il casello. La mia esperienza da calciatore è partita da qui, prima del Torino. La retrocessione me la porto ancora dietro, è una ferita aperta. Prima della fine della mia carriera voglio vincere un altro campionato di B, e se lo devo fare voglio farlo con il Benevento. Mi sembrava come se avessi ancora qualche debito da ripagare“.

SUL FUTURO: “Vedo tutti i giorni i ragazzi come lavorano, non sono superficiali ma si impegnano e stiamo male quando non otteniamo risultati. Ci tengo a ringraziare come oggi siamo stati accolti, la Curva alla fine ci ha riservato un applauso che per noi è importante. Da lunedì prepareremo la sfida contro il Bari, che è bella tosta. Se dopo la sosta rientrano gli infortunati possiamo ripartire a testa alta, perché il Benevento è una squadra forte ma ci sono stagioni che iniziano male e devi essere bravo a crederci per fare qualcosa di diverso“.

SULL’EPISODIO DELLA MAGLIA A BOLZANO: “Ho sbagliato i tempi forse, non avevo capito. Quando finisci di giocare hai tanta adrenalina, non mi rendo conto neanche io cosa faccio. Avevo lanciato la maglia come gesto di ringraziamento, quando è tornata me la sono presa e sono tornato al mio posto. Loro volevano qualcosa in più, giustamente, non ero io il problema“.

SULLA SUA CONDIZIONE: “Sto lavorando ogni giorno, faccio doppi allenamenti per ritrovare il top della condizione. So che non è semplice ma farò di tutto per tornare ai massimi livelli“.

SULLE MANCANZE: “Questa squadra deve imparare a chiudere le partite. Due anni fa, nel campionato dei record, ammazzavamo tutti, perché eravamo spietati. Oggi manca qualcosa, passano tanti palloni ma non abbiamo quella fame e cattiveria giusta per fare gol. Dobbiamo migliorare anche questo, non è solo colpa degli attaccanti ma di tutti. La squadra gioca, crea, dobbiamo essere più convinti in determinate situazioni“.

SULLA MENTALITA’: “Ce lo dice il Mister stesso di avere fame, ci spiega determinate situazione. Il Mister ci ha detto le zone in cui si prendono sempre gol il primo giorno che è arrivato, e noi lì abbiamo subito i gol. Bisogna avere attenzione e crederci per cercare di girare questa situazione“.

Cannavaro: “Questo punto ci va stretto, mi è piaciuto l’atteggiamento. Ringrazio i tifosi”

Cannavaro: “Questo punto ci va stretto, mi è piaciuto l’atteggiamento. Ringrazio i tifosi”

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Il tecnico del Benevento ha analizzato così, nella conferenza post-gara, il pareggio contro il Pisa.

Fabio Cannavaro si è detto fiducioso per il futuro e contento per quanto riguarda l’atteggiamento messo in campo dalla Strega oggi pomeriggio.

Questa, dunque, l’analisi dell’allenatore giallorosso dalla sala stampa del Ciro Vigorito:

SUL MATCH ODIERNO: “Anche in emergenza questa squadra ha dei valori per poter vincere le partite. Le difficoltà ci sono state, loro ne erano consapevoli. Dagli errori si deve fare esperienza, altrimenti passi per superficiale. Hanno capito il momento, mi è piaciuto l’atteggiamento. Hanno saputo soffrire, forse nel secondo tempo siamo stati frettolosi nella gestione della palla. Questo sistema ti fa fare recuperare palla direttamente, ma se non hai una buona gestione diventa difficile“.

SULL’ATTEGGIAMENTO: “Per quanto riguarda il centrocampo io ho una visione diversa dalla precedente. Le mezz’ali devono andare tra le linee ed in fascia, c’è un lavoro che va approfondito. Mi è piaciuto l’atteggiamento, l’interpretazione da parte di tutti. Se hai questo spirito e questa attenzione perdi poche partite. Oggi sono venuti gli infortunati, alla fine le idee sono importanti ma i giocatori sono quelli che ci rendono bravi o scarsi allenatori. I ragazzi hanno bisogno di una vittoria, credetemi, stanno soffrendo perché sono i primi a capire questa situazione. Quando le cose non vanno bene si sente, ti dà fastidio anche andare a prendere tuo figlio a scuola“.

SUL MODULO USATO: “Schiattarella ed i tre difensori non erano in perfette condizioni, come neanche La Gumina. Farias era alla prima da titolare dopo tanto tempo. Eravamo a cinque a centrocampo fin dall’inizio, con Improta a metà campo. Li ho lasciati stare tutta la settimana, due giorni fa abbiamo iniziato a lavorare con questo stile di gioco. Il 3-5-2 ti permette di recuperare palla ma di essere anche compatto“.

SUL RITIRO: “No, il ritiro non continuerà. Ho dodici giocatori fuori, undici giocatori a disposizione più sei ragazzi. Il ritiro sembra una punizione solo per loro. Dopo Como ci poteva stare, ora no: i ragazzi devono tornare a casa, dalle loro famiglie“.

SUL CAMBIO DI IMPROTA: “Improta era stanco, per questo l’ho sostituito. La prima idea era spostarlo a sinistra, al posto di Foulon, ma ho dovuto giocare entrambe le sostituzioni. Gli altri cambi sarebbero stati ragazzini che ci potevano dare una mano“.

SUGLI INFORTUNATI: “Stiamo vedendo di recuperare Glik, potrebbe essere a disposizione. Stiamo cercando di accelerare altri come Viviani, ma senza rischiare. Abbiamo bisogno di energie nuove. Quelli che sono andati in campo però sanno che anche contro la migliore squadra in questo momento, come il Pisa ora, hanno sofferto poco e creato tanto. Possono giocarsela con tutti“.

SU FARIAS: “Diego mi è piaciuto, ha capito il momento. Ci può dare una mano, ma deve incidere di più perché è un giocatore di una categoria diversa che può fate la differenza. Quando si accende qualcosa crea, deve stare all’interno del gioco“.

SUI GIOCATORI IN AREA: “L’abbiamo riempita bene. Pensiamo al tiro con Karic, al colpo di testa di La Gumina. Ci manca quel centimetro che fa fare la differenza, ma quello arriva quando sei più lucido. Abbiamo messo delle palle importanti, abbiamo giocato una mezz’ora di qualità“.

SUL TANDEM LA GUMINA-FORTE: “La Gumina e Forte vanno gestiti, vengono da un infortunio e sono al limite. Per me i giocatori devono continuare a fare quanto stanno facendo, con quest’attenzione“.

SUL RUOLO DELL’ALLENATORE: “Il ruolo dell’allenatore in alcuni momenti è quello. A volte devi ragionare, a volte devi far capire determinate situazioni, altre volte devi incitare ed urlare. Ci sono stati momenti in cui volevamo uscire da dietro ma non ne avevamo le forze, siamo stati lucidi ed abbiamo giocato sulla seconda palla, anche se a me non piace. Questo punto magari ci va stretto soprattutto per il primo tempo“.

SUL PUBBLICO: “Ringrazio i tifosi, che oggi hanno incitato i giocatori alla grande. Questo è un messaggio positivo per i giocatori. Solo così, uniti, possiamo uscire fuori da questo momento. Oggi sono venuti gli infortunati, alla fine le idee sono importanti ma i giocatori sono quelli che ci rendono bravi o scarsi allenatori“.