Benevento| Detenzione e porto abusivo di fucile, pistola e munizioni: arrestato un 41enne e un 33enne

Benevento| Detenzione e porto abusivo di fucile, pistola e munizioni: arrestato un 41enne e un 33enne

BeneventoCronaca

Detenzione e porto abusivo di armi: questa l’accusa che gravita sul capo di due pregiudicati di Benevento, arrestati questa mattina in seguito a un’operazione compiuta dagli uomini della Questura.

I due, Paolo C. di 41 anni e Marco I. di 33 anni, alla vista dei poliziotti mentre circolavano a bordo della loro auto, una Smart, sono scesi dalla vettura, all’interno della quale detenevano armi e munizioni, e hanno tentato una fuga a piedi.

Tentativo rimasto vano: i due sono stati raggiunti ed arrestati dalla Polizia.

Marco I. nel tentativo di fuggire è caduto ferendosi ed è stato trasportato in ospedale, mentre l’altro è stato tradotto presso il carcere di Benevento.

Nell’auto sono stati rinvenuti, inoltre, un fucile a canne mozze, sei cartucce ed una pistola 7.65.

Benevento, rapina al Rione Libertà: uomo entra armato di coltello in centro scommesse

Benevento, rapina al Rione Libertà: uomo entra armato di coltello in centro scommesse

BeneventoCronaca

Ottocento euro: questo il bottino della rapina avvenuta questa mattina al Rione Libertà di Benevento, dove un uomo armato di coltello ha fatto irruzione in una sala scommesse e si è fatto consegnare la somma di denaro.

I fatti si sarebbero verificati intorno alle nove: l’uomo avrebbe fatto ingresso nell’esercizio “mascherato” da un cappello e da un foulard. Poi le minacce al commesso, sino al raggiungimento dello scopo: farsi consegnare i contanti.

Intervenute le forze dell’ordine, queste stanno cercando di accertare le dinamiche della rapina: in tal senso, determinanti potranno essere le immagini catturate dalle telecamere di video sorveglianza.

Pedinava e molestava l’ex compagna: divieto di avvicinamento per un 31enne

Pedinava e molestava l’ex compagna: divieto di avvicinamento per un 31enne

BeneventoCronaca

Nella serata del 22 luglio 2022, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un’ordinanza – emessa dal GIP presso il Tribunale di Benevento- applicativa della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa con l’applicazione dell’ulteriore divieto di comunicare con la stessa attraverso qualsiasi mezzo nei confronti di un uomo 31enne, gravemente indiziato di aver commesso, nell’arco temporale che va da prima dell’anno 2020 fino al 2022, con condotta perdurante e attraverso specifici e reiterati episodi, i reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti della sua ex compagna.

In particolare, l’uomo poneva in essere nei confronti dell’ex convivente, oltre che una serie di reiterate ed abituali ingiurie ed epiteti offensivi, una serie di comportamenti molesti, pretestuosi e vessatori anche dopo la cessazione del rapporto di convivenza, consistenti in pedinamenti, appostamenti sotto l’abitazione della donna ed altro, fino ad arrivare, lo scorso giugno, a cagionarle lesioni ad un braccio dopo averla violentemente strattonata.

L’uomo manifestava nei confronti dell’ex compagna un attaccamento morboso e di profonda gelosia, al punto da giungere a spiare le conversazioni della donna sui profili social.

Il compendio probatorio a sostegno dell’ipotesi investigativa deriva dalle dichiarazioni rese in denuncia dalla parte offesa, riscontrate da ulteriori attività d’indagine, quali l’acquisizione e l’analisi di una serie di messaggi inviati sul cellulare della vittima da parte dell’indagato nonché l’escussione di persone informate sui fatti.  

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Benevento, maltrattava moglie e figlia dal 1993: divieto di avvicinamento per sannita

Benevento, maltrattava moglie e figlia dal 1993: divieto di avvicinamento per sannita

BeneventoCronaca

Nel pomeriggio di ieri, 21 luglio, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione, nei confronti di un uomo di Benevento, all’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie e dalla figlia, con l’obbligo di mantenere una distanza da loro di almeno 500 metri.

L’uomo è da ritenersi gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia commesso a partire dal 1993 fino all’attualità, anche nei confronti della figlia che, all’epoca dei fatti, era minore degli anni 18 ed anche quando quest’ultima era in tenera età.

Le gravi violenze verbali e fisiche, nonché le umiliazioni, le offese e le percosse generate anche da futili motivi, sono state reiterate negli anni ai danni di entrambe le persone offese e si sono acuite gravemente all’atto della manifestazione di volontà di separarsi da parte della coniuge con una  escalation di condotte aggressive, minatorie ed umilianti  al fine di indurre la moglie a non lasciarlo, ponendola in uno stato di sofferenza morale e psicologica, tale da renderle la vita impossibile.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Benevento, il Questore Gobbi: “Troppi motociclisti senza casco. Rafforzeremo i controlli”

Benevento, il Questore Gobbi: “Troppi motociclisti senza casco. Rafforzeremo i controlli”

AttualitàBenevento Città

Le attività di controllo del territorio poste in essere dalle volanti hanno permesso di rilevare, nella città di Benevento, come numerosi motociclisti, mentre sono intenti a circolare sulle strade non indossino il casco. Questa scellerata scelta, oltre a violare le disposizioni del codice della strada, segnala l’immaturità di certi comportamenti stradali posti in essere senza pensare alle gravissime conseguenze fisiche in cui i motociclisti possono incorrere in caso di cadute o incidenti. Le sanzioni elevate dal personale della Polizia di Stato sono, per lo più, nei confronti di adulti, mentre le giovani generazioni risultano molto più attente. Sempre nell’ambito dei comportamenti stradali, le incisive attività di controllo delle volanti pongono in evidenza come sia molto diffuso l’uso improprio del telefono mentre si è alla guida. L’abitudine, ormai, non è solo quella di rispondere alle chiamate senza l’utilizzo del viva voce, ma addirittura di scrivere messaggi distogliendo lo sguardo dalla guida, mettendo così a repentaglio anche l’incolumità degli altri utenti della strada“.

La situazione sopra segnalata“, si legge nella nota redatta dal Questore di Benevento, Edgardo Giobbi, “mi ha indotto a dare disposizioni tendenti a rafforzare ulteriormente le attività di controllo al fine di sanzionare ogni comportamento stradale pericoloso per la propria ed altrui incolumità. Ricordo che le sanzioni previste dal codice della strada in caso di mancato uso del casco prevedono una sanzione fino a 333 euro, il fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni ed in alcuni casi anche la decurtazione di 5 punti dalla patente, mentre quelle per il non corretto uso degli apparati telefonici stabiliscono una multa fino a 660 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente“.

Sono sicuro che la professionalità del personale della Polizia di Stato impiegato nei servizi di controllo del territorio unito all’alto senso di responsabilità dei cittadini beneventani porterà presto alla cessazione delle richiamate e pericolose violazioni al codice della strada e mi auguro di avere in questa specifica missione anche il qualificato sostegno della Polizia Locale di Benevento“.

Benevento, altra tragedia al Rione Libertà: ritrovato uomo senza vita

Benevento, altra tragedia al Rione Libertà: ritrovato uomo senza vita

BeneventoCronaca

Nuova tragedia al Rione Libertà di Benevento (venerdì scorso era stato ritrovato un altro uomo senza vita), dove, in mattinata, un uomo è stato ritrovato senza vita all’interno del suo appartamento sito in via Napoli.

Sul posto i Vigili del Fuoco, il cui intervento ha permesso di scoprire il corpo dell’uomo, un 75enne, la Polizia, la scientifica e i sanitari del 118.

Stando a una prima ricostruzione, si dovrebbe trattare di morte naturale causata da un malore.

Benevento, in giro sul Corso Garibaldi con la bici e armato di pistola: arrestato

Benevento, in giro sul Corso Garibaldi con la bici e armato di pistola: arrestato

BeneventoCronaca

Stava percorrendo, in bici, il corso Garibaldi con una pistola ben visibile posta nella cintura dei pantaloni, quando è stato fermato e bloccato dagli agenti della Polizia di Stato di Benevento.

L’uomo, dopo un primo tentativo di fuga, è stato tratto in arresto; prima trasportato in Questura per ulteriori accertamenti, all’esito dei quali è emerso che l’arma era detenuta abusivamente, e poi trasferito nel carcere di Capodimonte.

Benevento| Arrestato 27enne per porto di arma clandestina e detenzione di sostanza stupefacente

Benevento| Arrestato 27enne per porto di arma clandestina e detenzione di sostanza stupefacente

BeneventoCronaca

Nel corso dei servizi di controllo del territorio dosposti dal Questore di Benevento, nel pomeriggio di ieri i poliziotti dell’U.P.G.S.P., coadiuvati dagli investigatori della Squadra Mobile, hanno tratto in arresto un 27enne del posto, già noto alle Forze dell’Ordine.

I poliziotti delle volanti, infatti, dopo aver notato un’autovettura Volkswagen di colore nero, con una persona sospetta a bordo hanno deciso di procedere ad un controllo.

Il conducente dell’auto non ha ottemperato all’alt e, anzi, ha accelerato l’andatura, mettendo in serio pericolo l’incolumità di ignari cittadini che in quel momento affollavano le strade del centro cittadino.

Dopo diversi minuti di inseguimento, giunti nei pressi dell’Arco di Traiano, ove è sopraggiunta in ausilio anche una pattuglia della Squadra Mobile,  la volante è riuscita a bloccare il veicolo e a recuperare alcuni oggetti buttati dal finestrino durante la fuga.

In particolare, è stata recuperata un revolver con matricola abrasa marca SMITH & WESSON, caricata con 6 cartucce cal. 38 special, pronta per fare fuoco ed una bustina di plastica di colore bianco contenente circa 30 gr di Marjuana.

Successivamente è stata effettuata una perquisizione presso l’abitazione del 27enne ove sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro una pistola giocattolo in metallo, priva di tappo rosso, 10 cartucce cal. 38 special, un manganello telescopico, un coltello a scatto ed altra sotanza stupefacente.

Alla luce di quanto sopra, il soggetto è stato tratto in arresto per porto in luogo pubblico di arma clandestina, detenzione illegale di munizioni, ricettazione, resistenza a p.u., detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio ed è stato condotto presso la locale casa circondariale

I fatti in questione sono relativi ad una fase di “indagine preliminare” e, pertanto, le persone coinvolte devono essere ritenute innocenti fino a sentenza definitiva.

San Giorgio del Sannio, scontro tra camion e auto

San Giorgio del Sannio, scontro tra camion e auto

CronacaDalla Provincia

Per fortuna non hanno riportato conseguenze le persone a bordo del camion e della Fiat 500x che si sono scontrate poco fa lungo la circumvallazione a San Giorgio del Sannio, all’altezza dello svincolo per via Falcone e Borsellino.

Sul posto i Carabinieri e la Polizia locale per i rilievi e gli accertamenti del caso.

Violenza sessuale di gruppo: scattano gli arresti

Violenza sessuale di gruppo: scattano gli arresti

CronacaProvincia
I tre, due uomini e una donna, avrebbero indotto una giovane a subire atti sessuali contro la sua volontà nell’abitazione di uno degli indagati.

A seguito di tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, personale della Squadra Mobile della Questura di Benevento e della Polizia-Sezione di P.G. della locale Procura stanno eseguendo in data odierna tre misure cautelari -disposte dal GIP presso il Tribunale di Benevento conformemente alla richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica- degli arresti domiciliari nei confronti di due uomini ed una donna, gravemente indiziati del delitto di violenza sessuale di gruppo ex art. 609 octies c.p. nei confronti di una donna, nonchè, per uno degli indagati, per il reato di calunnia aggravata.

Le indagini relative alla violenza, avvenuta a Ceppaloni nel mese di dicembre 2021, sono consistite nell’immediata audizione della persona offesa -anche con l’ausilio di personale specializzato- e nella verifica delle relative dichiarazioni mediante l’escussione di persone informate sui fatti, attività di intercettazione, visite mediche, perquisizioni e sequestri, delicato confronto tra la versione dei fatti resa dalla vittima e quella fornita da una delle persone sottoposte alle indagini, acquisizione di documentazione e soprattutto delle conversazioni scambiate nell’immediatezza dei fatti e nei giorni successivi tramite l’applicativo whatsapp tra la persona offesa e uno degli indagati nonché tra gli indagati stessi: la valutazione complessiva degli elementi ha consentito -allo stato- di contestare provvisoriamente ai tre indagati di avere, in concorso tra loro, indotto una giovane donna, con cui gli stessi avevano trascorso la serata, a subire atti sessuali contro la sua volontà nell’abitazione di uno dei tre, approfittando ed abusando delle condizioni di inferiorità psichica e fisica della vittima, determinate dall’assunzione volontaria, da parte di tutti, di sostanze alcoliche nelle ore precedenti alla violenza.

Nei confronti di una delle persone sottoposte alle indagini si acquisivano gravi indizi di colpevolezza in ordine all’ulteriore reato di calunnia aggravata nei confronti della parte offesa, in quanto -interrogata dall’A.G. per fornire la propria versione dei fatti- denunciava falsamente di aver subito ella stessa una violenza sessuale da parte della vittima della violenza di gruppo.

I provvedimenti oggi eseguiti sono misure cautelari disposte in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, ed i destinatari delle stesse sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.