Questura di Benevento, completato l’impianto tecnico di “remotizzazione” al sistema di videosorveglianza

Questura di Benevento, completato l’impianto tecnico di “remotizzazione” al sistema di videosorveglianza

AttualitàBenevento Città
Grazie all’introduzione di questa novità tecnica, sarà possibile controllare ininterrottamente, in tempo reale, 24 ore su 24, l’intero territorio cittadino.

Nell’ambito della pianificazione delle attività di prevenzione e repressione dei reati, grazie alla continua e proficua collaborazione con il Comune e con il Comando di Polizia Locale di Benevento, è stata completata la realizzazione dell’impianto tecnico di “remotizzazione”, presso la sala operativa della Questura di Benevento, delle immagini riprese dal sistema di video sorveglianza operativo sull’intero territorio cittadino.

I lavori appena terminati, realizzati grazie al fattivo e concreto interessamento del Sindaco Mastella, sensibile alle tematiche connesse alla sicurezza dei cittadini, consentiranno di controllare ininterrottamente, in tempo reale, 24 ore su 24, nel pieno rispetto delle procedure previste dal Garante per la Privacy in materia di trattamento dei dati personali, le numerose telecamere installate nei punti nevralgici della città.

In tal modo, verrà ulteriormente razionalizzata ed incrementata l’attività delle forze dell’ordine operanti sul territorio, con considerevoli benefici per la prevenzione delle condotte illecite, degli atti vandalici e per la gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica; l’uso delle immagini video registrate dalle nuove telecamere costituirà un importante supporto per tutti i settori di intervento.

Detta iniziativa, fortemente caldeggiata dal Prefetto di Benevento nel corso di recenti Comitati per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, è in corso di realizzazione anche per altri Comuni della provincia dove, a fronte della commissione di reati predatori, è emersa la necessità di incrementare e rendere maggiormente incisiva l’attività di controllo del territorio, soprattutto in orari notturni e nelle giornate festive e prefestive.

La Questura di Benevento ha in corso di studio l’adozione di ulteriori sistemi interattivi di vigilanza finalizzati a razionalizzare l’impiego delle risorse umane e strutturali disponibili, anche con il monitoraggio continuo delle principali vie di comunicazione con le limitrofe province di Napoli, Caserta, Avellino e Foggia.

Molesta ragazza 16enne in strada, arrestato 38enne

Molesta ragazza 16enne in strada, arrestato 38enne

CronacaRegione

NAPOLI. Un immigrato pachistano di 38 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato, a Napoli, con l’accusa di violenza sessuale aggravata commessa martedì pomeriggio, in pieno giorno, ai danni di una ragazza di 16 anni, nei pressi della stazione centrale della città.

Il primo tentativo di approccio la vittima l’ha subìto intorno alle 13,30: la giovane era a piedi, ferma a un semaforo, quando l’uomo le ha fatto esplicite richieste sessuali, prontamente rifiutate dalla ragazza che, a quel punto, ha deciso di allontanarsi.

La reazione della 16enne non ha scoraggiato il 38enne il quale l’ha seguita e molestata. La ragazza si è messa ad urlare e chiesto aiuto a passanti e negozianti. E’ subito intervenuta la Polizia e l’immigrato, su indicazione della vittima, è stato individuato e bloccato dagli agenti della Squadra Mobile e del commissariato Poggioreale. Adesso si trova in carcere, a Poggioreale, a disposizione dell’autorità giudiziaria. (ANSA).

Concorsi truccati: da 3.500 a 5.000€ per posto nei Vigili del Fuoco o in Polizia

Concorsi truccati: da 3.500 a 5.000€ per posto nei Vigili del Fuoco o in Polizia

CronacaItalia
Al centro di questa ‘Concorsopoli’, Giuseppe Pipitone, direttore ginnico sportivo e vice dirigente del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.

Da 3.500 a 5mila euro. Tanto costava la certezza di un posto nei Vigili del fuoco o in polizia. A scoprire il collaudato sistema di ‘sponsorizzazioni’, raccomandazioni e mazzette, nella cittadina trapanese di Alcamo sono stati i carabinieri che questa mattina hanno dato esecuzione a 14 misure cautelari (un arresto, tre domiciliari e 10 obblighi di dimora).

Le indagini, avviate nel giugno 2020, hanno preso il via da presunti episodi di corruzione scoperti dalla Sezione Forestale presso la Procura di Trapani e riguardanti il superamento delle prove d’esame di alcuni concorsi pubblici svolti tra il 2017 e il 2018.

Al centro di questa ‘Concorsopoli’, Giuseppe Pipitone, direttore ginnico sportivo e vice dirigente del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco che, secondo gli investigatori, “sfruttando sia le proprie conoscenze all’interno delle amministrazione pubbliche e il fatto di essere stato nominato in una delle sottocommissioni d’esame per le prove psico-motorie, si sarebbe impegnato a sponsorizzare alcuni candidati nelle diverse prove concorsuali, nonché a prepararli fisicamente”. Il tutto dietro il pagamento di una somma di denaro: 3.500 euro per un posto nei vigili del fuoco; 5.000 euro in polizia.

Secondo l’accusa, Pipitone, che adesso si trova in carcere, avrebbe celato “dietro un’apparente scuola di preparazione per concorsi, un vero e proprio meccanismo illecito di collocamento nella pubblica amministrazione avvalendosi dei propri contatti con soggetti che rivestivano ruoli essenziali nelle procedure concorsuali in vari corpi dello Stato, in primis quello di appartenenza”.

Una indagine questa trapanese che si collega a quella già arrivata a processo a Benevento, dove un’inchiesta della Guardia di Finanza aveva fatto scattare l’arresto per un vice prefetto ed altre otto persone.

Tra i soggetti che avrebbero contribuito a falsare i concorsi anche 10 dipendenti di diversi Corpi dello Stato, tra cui un ispettore dei Vigili del Fuoco (poi sospeso dal servizio per altro procedimento analogo presso la procura di Benevento), due poliziotti e gli stessi presunti corruttori risultati vincitori di concorso grazie alle ipotizzate “sponsorizzazioni”.

AdnKronos

Donna gelosa del suo compagno, lo accoltella all’inguine con coltello da cucina

Donna gelosa del suo compagno, lo accoltella all’inguine con coltello da cucina

CronacaProvincia
La donna, 32 anni, è ora iscritta nel registro degli indagati e denunciata a piede libero per lesioni.

SANT’ANGELO A CUPOLO. Sarebbe stata la gelosia a indurre una 32enne a ferire con coltello da cucina il proprio compagno. Tragedia sfiorata, dunque, ieri mattina a Montorsi, una frazione di Sant’Angelo a Cupolo, dove è accaduto il fatto.

Autrice del gesto, come anticipato, una donna di 32 anni; la vittima, invece, è un 33enne originario di Benevento, con precedenti per reati contro il patrimonio e violazioni delle misure cautelari.

La notizia, come ormai noto, è iniziata a circolare nella tarda mattinata di ieri, quando l’uomo si è presentato al Pronto Soccorso del San Pio con una ferita da arma da taglio all’altezza dell’inguine.

Il ragazzo ha inizialmente tentato di fornire una versione diversa dell’accaduto, imputando la ferita a un episodio accidentale dovuto a un incidente in cucina. La dinamica così come rappresentata dalla vittima, però, non è parsa ai sanitari coerente con la ferita riportata e ciò li ha spinti a chiamare la Questura per ulteriori accertamenti, con la Squadra Mobile che ha avviato le indagini.

All’esito delle stesse, dopo aver raccolto le prime deposizioni, aver effettuato un sopralluogo all’interno dell’abitazione della coppia dove è stata rinvenuta anche l’arma e ascoltata la donna, questa ha confessato ammettendo la propria colpa e di aver, quindi, ferito il compagno.

Così come sostenuto dalla stessa, ora entrata a far parte del registro degli indagati, l’episodio sarebbe scaturito da un litigio nato per motivi di gelosia.

La donna, dopo l’interrogatorio, è stata denunciata a piede libero per lesioni. Si attende ora il referto dei medici del San Pio, dal quale si capirà meglio la gravità delle lesioni riportate dalla vittima e se le stesse abbiano interessato anche altri organi.

Benevento, minaccia l’ex fidanzata di diffondere video intimi: nei guai 25enne

Benevento, minaccia l’ex fidanzata di diffondere video intimi: nei guai 25enne

BeneventoCronaca

A seguito di tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, personale della Squadra Mobile della locale Questura, nella mattinata odierna, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 25enne di Benevento, gravemente indiziato del reato di atti persecutori.

Le indagini sono state avviate nel febbraio 2022 a seguito della denuncia-querela sporta dalla parte offesa, la quale ha riferito di essere vittima di atti persecutori da parte dell’ex fidanzato, con cui, fin dall’inizio della relazione sentimentale, si era trovata in uno stato di soggezione a causa del carattere violento e prevaricatore dello stesso.

Poi, una volta cessaata la relazione, la giovane – che già si era rivolta nel 2021 ad un centro antiviolenza per lo stato di timore in cui versava – è stata costantemente molestata e minacciata da messaggi e note audio inviati dall’indagato sia di giurno che di notte, tali da farla vivere nell’angoscia e nel terrore che l’ex fidanzato potesse aggredirla o potesse fare del male alla propria famiglia.

L’attività di indagine, rapida e meticolosa, ha consentito di raccogliere gravi indizi di reato a carico del 25enne, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha emesso il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, ritenuta necessaria per frenare gli impulsi “primitivi” dell’indagato, che, al fine di intimorire ulteriormente la vittima, ha anche minacciato di diffondere video a contenuto sessualmente esplicito.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Benevento, alcol a minori: licenza sospesa per un circolo di Piazza Piano di Corte

Benevento, alcol a minori: licenza sospesa per un circolo di Piazza Piano di Corte

BeneventoCronaca

Notificato al titolare del circolo A.S.D. Black Eight, sito in questa Piazza Piano di Corte, un nuovo provvedimento di sospensione della licenza, per la durata di 30 giorni, adottato dal Questore di Benevento ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

La Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Benevento, diretta dal I° Dirigente Antonio Cristiano, ha predisposto e notificato l’atto a seguito di quanto rilevato nella serata di sabato 19 febbraio u.s., nell’ambito dei servizi di controllo per la movida del fine settimana, disposti dal Prefetto Carlo Torlontano, dai militari della Guardia di Finanza – Gruppo Benevento – Nucleo Mobile, che hanno constatato n. 4 violazioni per la somministrazione di bevande alcoliche a minori di anni 16, somministrate agli stessi presso il citato circolo.

Successive verifiche hanno consentito di accertare che i minori sorpresi a consumare le bevande alcoliche non figuravano tra i soci del circolo e che, pertanto, la somministrazione era avvenuta in palese violazione della S.C.I.A. presentata al Comune di Benevento per l’esercizio dell’attività medesima.

Il Questore di Benevento, considerato anche che la somministrazione di alcolici a minori introduce un ulteriore fattore di rischio per la sicurezza e l’ordine pubblico durante le serate di movida nel centro storico cittadino e che lo stesso esercizio era già stato destinatario di un analogo provvedimento amministrativo, a seguito di fatti verificatisi il 16 gennaio u.s., ha adottato la nuova misura, in considerazione del rischio di compromissione dell’interesse pubblico perseguito, nel caso in specie l’ordine, la sicurezza e la salute pubblica.

Il Questore Giobbi ha precisato che:- “L’attività di controllo proseguirà in maniera sempre più incisiva anche nei prossimi giorni, con l’impiego di tutti gli strumenti messi a disposizione dalla normativa vigente, a tutela della salute dei minori che non può essere compromessa dalla ricerca di facili guadagni perseguiti, tra l’altro, in violazione delle norme di legge.”

Benevento, movida: individuati i minori coinvolti negli episodi dello scorso fine settimana

Benevento, movida: individuati i minori coinvolti negli episodi dello scorso fine settimana

AttualitàBenevento Città

Il personale della Squadra Mobile di Benevento, diretta dal Vice Questore Flavio Tranquillo, a seguito di approfonditi accertamenti, ha individuato i minori 14enni coinvolti negli eventi che hanno caratterizzato la movida dello scorso fine settimana.

In considerazione degli elementi raccolti, gli stessi sono stati invitati presso gli Uffici della Questura insieme ai genitori, ai quali è stata segnalata l’opportunità di una più stretta vicinanza ai propri figli.

Camorra, sequestro per 30 mln a due imprenditori operanti nei settori del cemento e della ristorazione 

Camorra, sequestro per 30 mln a due imprenditori operanti nei settori del cemento e della ristorazione 

CronacaRegione

Due fratelli ritenuti vicini al clan camorristico Belforte sono stati raggiunti da decreto di sequestro beni e di sottoposizione all’amministrazione giudiziaria di aziende, operanti nei settori del cemento e della ristorazione del casertano. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione del Tribunale di S. Maria Capua Vetere su proposta del direttore della Dia e del questore di Caserta e reso esecutivo all’esito di un’operazione congiunta della Dia, della Polizia di Stato di Caserta e del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta.

In particolare è stata riscontrata, anche grazie alle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, una strutturata modalità di riscossione del «pizzo» tramite l’azienda facente capo agli stessi. Infatti il meccanismo ideato dagli imprenditori, definiti anche «le spie del pizzo», si realizzava sia mediante sovrafatturazione degli importi dovuti «gonfiando» i costi rispetto alle effettive forniture per consentire la creazione di «fondi neri» destinati al pagamento delle estorsioni, sia attraverso l’organizzazione di incontri tra gli estorti e gli appartenenti al clan. Il sistema era così collaudato che gli imprenditori che avviavano nuove attività talvolta si rivolgevano spontaneamente ai predetti affinché indicassero i referenti dell’organizzazione da contattare per «mettersi a posto».

Il provvedimento ha comportato il sequestro di beni per un valore complessivo stimato in oltre 30 milioni di euro: si tratta di 3 società e 61 immobili nelle province di Caserta, Benevento, Salerno, L’Aquila e Parma (11 terreni, 18 abitazioni, 2 opifici industriali, 29 garage-magazzini e una multiproprietà in costiera amalfitana), nonché 99 rapporti finanziari e 10 beni mobili registrati (5 autovetture, tra cui una Ferrari ed una Porsche, 3 imbarcazioni e 2 rimorchi). Per l’altro indagato è stata invece disposta l’amministrazione giudiziaria per il periodo di un anno delle 6 aziende a lui riconducibili.

Rissa a Telese Terme, notificati 9 divieti di accesso ad aree urbane: coinvolti anche minori

Rissa a Telese Terme, notificati 9 divieti di accesso ad aree urbane: coinvolti anche minori

CronacaProvincia

Nel quadro dell’intensificazione delle iniziative finalizzate a scongiurare ogni alterazione del quieto vivere tra i cittadini, il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Benevento, diretta dal Vice Questore Angelo Lonardo, ha notificato n. 9 provvedimenti di D.AC.UR. (divieto di accesso ad aree urbane), di cui 1 a carico di un minore, disposti dal Questore della Provincia.

La misura di prevenzione del DACUR è stata adottata a seguito di fatti verificatisi in Telese Terme agli inizi dello scorso mese di novembre.

Nella circostanza, i Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita erano intervenuti nei pressi di un bar di quel centro per una rissa che, scaturita per futili motivi, aveva inizialmente coinvolto tre donne del posto. La contesa si era rapidamente estesa ad altre persone, uomini e donne, anche minori, legati a due diversi nuclei familiari.

Nella rissa erano stati usati bastoni, mazze da baseball e finanche un coltello a serramanico, causando lesioni a carico di 4 persone.

Le indagini esperite nell’immediatezza dei fatti dai militari dell’Arma hanno consentito di emettere le 9 misure di prevenzione in questione.

I provvedimenti notificati sono espressamente previsti del Decreto Legge n. 14 del 20 febbraio 2017 e comportano per gli interessati il divieto di accesso a tutti i pubblici esercizi della zona teatro dei fatti nonché di stazionamento nelle immediate vicinanze di essi, per 2 anni, dalle ore 18.00 sino alle successive ore 06.00 di ogni giorno. La violazione delle prescrizioni impartite è sanzionata con l’arresto da sei mesi a due anni e con la multa da 8.000 a 20.000 euro.

Spara alla sorella dopo un litigio: arrestato 38enne

Spara alla sorella dopo un litigio: arrestato 38enne

CronacaRegione

NAPOLI. Ha sparato alla sorella ferendola ad un piede, ed è stato arrestato. F.N., 38enne napoletano con precedenti di polizia, dovrà rispondere di porto e detenzione di arma clandestina e di lesioni aggravate.

Ieri sera gli agenti del Commissariato Ponticelli, durante il servizio di controllo del territorio, su disposizione della Centrale Operativa sono intervenuti nel pronto soccorso dell’Ospedale Villa Betania per la segnalazione di una donna con una ferita d’arma da fuoco a un piede.
   

Poco dopo, il fratello della donna si è presentato al Commissariato Ponticelli raccontando di averla ferita in seguito a una lite avvenuta per futili motivi e di aver nascosto l’arma a casa di un parente. I poliziotti, una volta entrati nell’appartamento indicato, hanno rinvenuto, in un’intercapedine ricavata nella controsoffittatura, una pistola Beretta cal. 7,65 con matricola abrasa con 8 cartucce. (ANSA).