VIDEO – Sequestro Sanav, Perifano: “Sindaco diceva che non vi erano problemi…”

VIDEO – Sequestro Sanav, Perifano: “Sindaco diceva che non vi erano problemi…”

Politica
“L’Amministrazione è – secondo noi, afferma Perifano – in colpevole ritardo; c’è stato bisogno dell’intervento della Magistratura”.

Torna d’attualità la vicenda miasmi in città: il sequestro eseguito ieri dai Carabinieri presso la Sanav, azienda che si occupa di gestione di rifiuti liquidi, ha riacceso logicamente l’attenzione sulla questione.

I militari hanno sequestrato l’impianto di essiccazione e 14 containers scarrabili per rifiuti contenenti fanghi essiccati e da essiccare perché ritengono che la società stesse svolgendo la propria attività nella inosservanza delle prescrizioni indicate nell’autorizzazione per la gestione dei rifiuti.

Sul tema abbiamo ascoltato il portavoce di Alternativa per Benevento, Luigi Diego Perifano, che ai nostri microfoni ha sottolineato come – da par suo – l’Amministrazione Mastella sia arrivata in ritardo.

Di seguito l’intervista a Perifano realizzata dal direttore, Gerardo De Ioanni.

Sequestro Sanav, Giorgione (FI): “Il sindaco non si lavi le mani, assuma le dovute decisioni su omissioni e incompatibilità”

Sequestro Sanav, Giorgione (FI): “Il sindaco non si lavi le mani, assuma le dovute decisioni su omissioni e incompatibilità”

Politica

“Lo scorso 26 settembre 2023, nella  mia qualità di Consigliere comunale,  ho formulato un’interrogazione al sindaco, sulla questione miasmi in città – SANAV – trasmessa con pec al Comune di Benevento in pari data, a seguito delle  relazioni ARPAC e della forestale, nonché  dell’intervento del Sindaco stesso, che annunciava controlli a tappeto e verifiche costanti, invitando a tanto anche gli altri organi di controllo” – così in una nota a sua firma Gerardo Giorgione, Consigliere comunale di Forza Italia – “Praticamente 5 mesi dopo è arrivato il sequestro da parte della Procura di Benevento di un’area della SANAV.

Senza entrare nel merito di quanto richiesto dalla Procura ed ammesso dal GIP non posso sottacere sul demerito di una gestione ambientale, oserei dire  facilona e supponente  di qualche amministratore che, su tale argomento, non ha mai dato risposte, chiudendosi nel mutismo selettivo.

Si è passati velocemente dai trionfalismi per  l’ambiente cittadino purissimo, nonostante la impossibilità di respirare proprio per i miasmi persistenti, alla costante  violenza perpetrata  nei confronti dei  cittadini beneventani, specie di quella zona, che per l’ennesima volta sono stati presi in giro da “sedicenti attività di controllo e impegni risolutori”.  Colpisce  la totale assenza dell’assessore competente in materia, totalmente sparito sulla quaestio miasmi e non se ne capisce il perché. Nessuno, infatti,  ha risposto alla mia interrogazione del 26 settembre 2023. Non è stato mai convocato  un consiglio comunale sulla questione “ambiente e miasmi“ in città e nella zona industriale interessata. Cosa mai li ha spinti a non parlare della SANAV e dei miasmi derivanti dalle lavorazioni della predetta?

Di certo, come detto qualche tempo fa da un delegato di Forza Italia, si è rapidamente passati dalle foto festanti per insignificanti tagli d’erba all’oscurantismo assoluto, per l’assenza totale di una politica ambientale.

Ma vi è qualche problema ad intervenire da parte del sindaco? O da parte dell’assessore all’ambiente ?

E’ palese che la “questione ambientale”  è al collasso. Speriamo, però,  che questo sequestro possa dare l’avvio alla responsabilizzazione della amministrazione e che il sindaco,  quale massimo organo per la tutela della salute pubblica non paventi solo con parole tale impegno, ma inizi a optare per revocare o far dimettere, che sarebbe meglio, chi ha dimostrato poca attinenza e interesse alla questione “ambiente”.

Spero che il Sindaco prenda spunto da questo evento e, con il coraggio e la spregiudicatezza che non gli è mancata in altre occasioni, provveda quanto meno a porre in stand by alcune figure totalmente disattente, disinteressate e financo  con qualche incompatibilità. Il sequestro dell’area SANAV, sempre tenendo in considerazione che un sequestro non equivale a condanna definitiva fino al terzo grado,  deve indurre il primo cittadino a una seria riflessione che lo conduca ad adottare provvedimenti importanti, nella consapevolezza che la tutela della salute pubblica non va solo paventata, ma tutelata “veramente”. Il sindaco mostri anche in questa circostanza il ‘cuor di leone’ che in altri momenti non ha esitato, nemmeno un attimo, a mostrare, così da non farsi considerare stavolta alla stregua di Don Abbondio” ha concluso Giorgione.

Ponte Valentino, il sindaco Mastella ha disposto controlli per eventuali miasmi

Ponte Valentino, il sindaco Mastella ha disposto controlli per eventuali miasmi

AttualitàBenevento Città

Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, a seguito di alcune segnalazioni pervenute da parte dei cittadini circa la sussistenza di emissioni di esalazioni maleodoranti provenienti dall’area industriale di Ponte Valentino, ha prontamente provveduto ad allertare il Comando della Polizia Municipale, l’Arpac, l’Asl e il Consorzio Asi affinché verifichino la presenza o meno di tali miasmi al fine di poter eventualmente approntare urgenti misure a tutela della cittadinanza.

Ponte Valentino, dai controlli effettuati non sono emersi miasmi o cattivi odori

Ponte Valentino, dai controlli effettuati non sono emersi miasmi o cattivi odori

AttualitàBenevento Città

A seguito di alcune segnalazioni relativamente alla presenza di miasmi e cattivi odori nella zona di Ponte Valentino, il sindaco Clemente Mastella ha prontamente allertato il Comando della Polizia Municipale, Arpac e il Comando Carabinieri per la Tutela Forestale.

Dai controlli effettuati da quest’ultimi – si legge nella nota stampa fornita dal Comune – non è però emerso alcun riscontro rispetto a quanto segnalato.

Vicenda miasmi, la Regione: “Idrogeno solforato principale responsabile”

Vicenda miasmi, la Regione: “Idrogeno solforato principale responsabile”

AttualitàBenevento Città
“Fonti possibili dei lamentati miasmi possano riferirsi agli stabilimenti dell’azienda SANAV srl, del Depuratore del Consorzio ASI e della società BO Industries srl”.

Il dirigente regionale (Ciclo delle acque, rifiuti, autorizzazioni ambientali) Michele Rampone ha trasmesso al sindaco Mastella – che ha sollecitato tutti gli organi preposti a fare piena luce sulla vicenda, garantendo piena collaborazione inter-istituzionale – una relazione informativa circa la questione dei miasmi a ponte Valentino. 

Nel documento la Regione sottolinea che “la sostanza, principale indiziata a provocare disturbi olfattivi è l’idrogeno solforato o acido solfidrico e che dalle campagne di monitoraggio effettuate emergerebbe che fonti possibili dei lamentati miasmi possano riferirsi agli stabilimenti dell’azienda SANAV srl, del Depuratore del Consorzio ASI e della società BO Industries srl (quest’ultima è comunque riferita come una sorgente meno intensa)”.

La Regione ricorda poi che – a seguito della relazione dell’Arpac – “ha provveduto a diffidare con apposite prescrizioni le tre ditte affinché sia garantita la gestione dei rispettivi impianti in modo tale da eliminare le criticità che hanno comportato/comportano le emissioni odorigene rilevate dall’ARPAC”.

Con riferimento allo stabilimento gestito dalla ditta Sanav “a seguito di nuovi approfondimenti da parte dell’ARPAC”, la Regione scrive “di aver diffidato la società ad ottemperare, entro 30 giorni, rispetto ai nuovi rilievi dell’Agenzia, sottolineando in merito al Piano di gestione degli odori che, in occasione del rinnovo dell’autorizzazione AIA – il cui iter procedurale e stato già avviato – e successivamente al ripristino della normale funzionalità degli impianti di convogliamento e di abbattimento e all’adozione di tutte le soluzioni tecnologiche e gestionali per ridurre le emissioni olfattive, la SANAV srl dovrà presentare uno studio di impatto olfattivo mediante simulazione di dispersione, seguendo i requisiti previsti dal decreto ministeriale numero 309. La Sanav srl, inoltre, con nota acquisita lo scorso 2 novembre ha comunicato di aver già ottemperato ad alcune prescrizioni e che i controlli settimanali sulle emissioni in atmosfera del camino E2 certificano ii rispetto dei limiti normativi”. 

“La ditta Multiservice presso I’ASI – si legge ancora nel documento della Regione – ha riscontrato la diffida con nota del 18 ottobre 2023, allegando relazione tecnica e comunicando che sta effettuando una campagna di monitoraggio di 30 giorni per l’analisi delle acque allo scarico e la ricerca dei solfuri sia in soluzione sia in dispersione aerea, rappresentando che, a esito di tale monitoraggio, potrà essere avviata l’eventuale istruttoria per la regolamentazione delle emissioni odorigene”. La Regione ha preso atto di ciò, restando in attesa di esiti e provvedimenti conseguenti. 

Con riferimento alla ditta Bo Industries srl, la Regione scrive che “sulla scorta degli ulteriori approfondimenti dell’Arpac ha provveduto a nuova diffida con particolare riguardo all’adozione di tutte le modalità di conduzione dell’impianto atte al contenimento delle emissioni, come già prescritto in autorizzazione, con particolare riguardo alle emissioni odorigene; ad attuare tutti gli eventuali accorgimenti impiantistici per risolvere la problematica; ad adottare un piano di gestione degli odori per la prevenzione della produzione e mitigazione degli odori stessi”.

Vicenda miasmi, Mastella: “Asl conferma che non c’è pregiudizio per la salute umana”

Vicenda miasmi, Mastella: “Asl conferma che non c’è pregiudizio per la salute umana”

Politica
“Problema va eliminato. Ai cittadini dico di avere fiducia nelle attività delle istituzioni”, afferma il sindaco.

“Attraverso una lettera inviata stamane dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione, l’Asl ha confermato che i livelli di concentrazione registrati dai rilievi olfattometrici non risultano pregiudizievoli per la salute umana, al contempo l’Azienda sanitaria comunica anche che provvederà alla vigilanza effettuando le verifiche di competenza”, lo scrive in una nota il sindaco di Benevento Clemente Mastella in merito alla vicenda delle emissioni maleodoranti avvertire in alcune aree della città.

“Dal primo momento, ho registrato su questa vicenda un clima di positiva ed efficace cooperazione istituzionale: ognuno nell’ambito delle rispettive competenze e professionalità segue con l’attenzione che merita la vicenda. Ringrazio l’Arpac e l’Asl per la tempestività che sta caratterizzando l’interlocuzione e lo scambio di informazioni utili con l’Amministrazione comunale”, prosegue Mastella.

“Prendiamo atto che la stessa Asl specifica che ‘il superamento della soglia olfattiva, con conseguente disagio per la popolazione, protratto nel tempo può compromettere la qualità della vita’. Il problema va eliminato: riteniamo imprescindibile che le aziende da cui origina la problematica correggano le disfunzioni e adoperino le migliori tecnologie per la prevenzione e mitigazione degli odori. E’ esattamente la direzione in cui ci siamo mossi dall’inizio, fino all’atto di diffida che abbiamo trasmesso ieri. Ai cittadini dico di confidare nelle azioni che le istituzioni stanno esercitando a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, poiché c’è il fermo e comune intento inter-istituzionale di adottare tutte le misure utili per giungere alla soluzione del problema”. 

Cattivi odori, PD: “Occorre dare chiarimenti e risposte ai cittadini”

Cattivi odori, PD: “Occorre dare chiarimenti e risposte ai cittadini”

Politica

“Sono mesi – scrive la segreteria cittadina del Pd Benevento – che dalla zona industriale di Ponte Valentino si sparge un’aria pestilenziale. La situazione è peggiorata nelle ultime due settimane e il cattivo odore ha raggiunto quasi tutte le zone della città. I cittadini di Benevento sanno benissimo di cosa parliamo. Un’aria irrespirabile che per giorni ha reso invivibile diversi quartieri della città durante molte ore del giorno. Noi stessi avevamo segnalato il problema non più di dieci giorni fa.

Il cattivo odore era così forte che il Sindaco si è sentito in dovere, finalmente, di avvisare ARPAC, ASL e altri organi competenti.

Nel giro di poche ore, giungono alla cittadinanza sia rassicurazioni provenienti dalla stessa zona industriale che rivendicazioni da parte di  consiglieri comunali che si intestano il primato  di aver segnalato dal mese di aprile la presenza di cattivi odori.

Intanto passano i giorni e il cattivo odore, nonostante la pioggia, continua a farsi sentire in città. Arriva infine oggi, 26 settembre, il comunicato in cui il Sindaco di Benevento annuncia di aver diffidato due aziende con sede a Ponte Valentino.

Nella gestione di questa faccenda, di elevata gravità, c’è qualcosa che non torna. Per mesi il problema era noto eppure non si è fatto nulla. Finanche la segnalazione di un consigliere di maggioranza non è servita a smuovere Amministrazione ed Asi. Alla fine la situazione è peggiorata tanto che il Sindaco Mastella è stato costretto a prendere provvedimenti di diffida.

Questa città merita chiarimenti e le dovute risposte  sugli esiti degli accertamenti posti in essere dagli organi competenti che hanno indotto il Sindaco nel duplice atto di diffida, nonché sulle azioni che saranno poste in essere per una pronta e definitiva risoluzione del grave problema”.

Benevento| Cattivi odori: il Comune diffida due aziende

Benevento| Cattivi odori: il Comune diffida due aziende

AttualitàBenevento Città

In merito alla vicenda dei miasmi avvertiti in alcune aree della città di Benevento e a seguito delle prime risultanze degli accertamenti compiuti dall’Arpac, il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha firmato un provvedimento di diffida a due aziende: la Sanav e la Bo Industries.

In particolare, il Sindaco ha diffidato Sanav e Bo Industries a procedere alla redazione e applicazione di un piano di gestione degli odori con eventuali accorgimenti relativi all’impiantistica ispirati alle migliori tecniche disponibili per la prevenzione e mitigazione degli odori.

Altresì il Consorzio Asi è stato diffidato a procedere alla verifica della sussistenza di eventuali criticità gestionali del depuratore consortile, dando – all’esito degli approfondimenti tecnici – tempestiva comunicazione al Comune e agli enti competenti. Il provvedimento sindacale invita poi Prefettura, Arpac, Asl, Regione e Provincia a porre in essere, nell’ambito delle rispettive competenze, le necessarie attività a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Il Comune si riserva l’adozione di successivi provvedimenti all’esito degli ulteriori esami svolti da ARPAC o di provvedimenti adottati da altre autorità competenti. 

Miasmi, Mastella: “Quando quadro sarà chiaro nessuno sconto, ma no a malafede”

Miasmi, Mastella: “Quando quadro sarà chiaro nessuno sconto, ma no a malafede”

Politica

“Attendiamo – evidenzia il sindaco Mastella- ulteriori, importanti riscontri dall’Arpac, con la quale siamo in costante contatto e che ha un Laboratorio di Olfattometria dinamica dal quale attendiamo risultati tecnico-scientifici attendibili.

È certo che il Comune sta esercitando senza lesinare sforzi il dovere di controllo. Chi non è in malafede o obnubilato dall’avversione politica, sa che occorre attendere le prove e accertare le responsabilità, prima di intervenire.

Quando il quadro sarà chiaro, nessuno farà sconti a chicchessia. Nessun medico, se non è un irresponsabile, prescrive la terapia senza aver contezza di una diagnosi precisa”, conclude il Sindaco.

Feleppa: “In città ancora sgradevoli odori di dubbia provenienza. Si ponga riparo, servono risposte urgenti”

Feleppa: “In città ancora sgradevoli odori di dubbia provenienza. Si ponga riparo, servono risposte urgenti”

Politica

“Ancora a tutt’oggi persiste il miasma che a folate ricopre l’intera città di Benevento, apparentemente proveniente dalla valle del fiume Calore. Nonostante i tavoli tecnici non vi è traccia di soluzione. Si rimane sempre in attesa di conoscere gli esiti degli accertamenti. Ovviamente i risultati dei campionamenti, gli eventuali esiti dei controlli, che il gestore del consorzio dovrebbe già aver effettuato sulle attività insistenti sulla zona ASI, (controlli e verifiche obbligatori che dovrebbero segnare un percorso fino ai giorni in cui vi è stata una maggiore criticità in diversi punti della città) ci forniranno un quadro d’insieme. – afferma perentorio in una nota a sua firma Angelo Feleppa, responsabile ambiente di Forza Italia Benevento –

Non si può essere tacciati di preoccupazioni eccessive se a partire dalla zona ASI si avverte uno sgradevole odore che porta il cittadino ad essere giustamente spaventato. Sarebbe doveroso acquisire un parere della competente ASL per fornire maggiori rassicurazioni alla popolazione. Vanno rassicurate le tante attività produttive presenti nell’area di Ponte Valentino, i lavoratori e quanti, a vario titolo, si trovano nella zona ASI. 

Si condividono le preoccupazioni già avanzate dal consigliere comunale Palladino. Forza Italia si farà promotrice di una interrogazione per avere risposte certe. Un elemento che non può essere sottovalutato è quello della verifica degli adempimenti dovuti da parte el Consorzio ASI. Certo dall’incontro tenutosi in Comune ci saremmo aspettati maggiori approfondimenti da parte di chi sotto il profilo giuridico e dirigenziale ha il dovere di garantire determinati servizi specie che l’aria non contenga veleni.

L’unica certezza è la mappatura delle aziende che operano nel settore del trattamento di sostanze organiche o che nel loro ciclo di lavorazione adottino e/o adoperino sostante particolari. Ciò può rendere più agevole il compito di chi è deputato alla vigilanza ovvero a recepire particolari situazioni di disagio e/o di malfunzionamento di impianti ed apparecchiature, sia nel caso di utilizzo di prodotti e sistemi per l’abbattimento di particolari sostanze, sia per l’eventuale eccessivo sovraccarico degli stessi.

E’ tutto ancora da capire se l’organo rappresentativo del Consorzio e il Comune potranno fornire le risposte necessarie rispetto a quelle aziende che hanno a che fare con rifiuti e/o derivati insediate nella zona ASI e chiarire, inoltre, a che punto è la questione dell’utilizzo del depuratore. Si sarebbe già dovuto verificare quali tra le aziende presenti a Ponte Valentino può rappresentare elemento di maggiore emissione assumendo quindi provvedimenti amministrativi specifici” conclude Feleppa.