ll Consiglio Provinciale di Benevento, presieduto da Nino Lombardi, riunito presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori, ha assunto un importante provvedimento in materia di gestione del ciclo dei rifiuti con l’approvazione del trasferimento della Samte e dell’impiantistica all’Ente d’Ambito.
Cominciati alle ore 11.30, i lavori del Consiglio si sono caratterizzati innanzitutto per la istituzione a voti unanimi della figura del Garante dei Diritti delle Persone Detenute e Private della Libertà Personale. Il provvedimento, accompagnato dall’approvazione del Regolamento per l’attività del Garante, prevede un intervento che recepisce lo spirito e la lettera della Costituzione e delle conseguenti leggi miranti al rispetto della dignità delle persone ristrette, soprattutto se minori.
Il Consiglio ha quindi approvato, alla presenza del Vice Presidente dell’Ente d’Ambito Rossano Insogna e del Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società partecipata Samte Domenico Mauro, il provvedimento che trasferisce la dotazione impiantistica dedicata e connessa al ciclo integrato dei rifiuti in favore dell’ Ente d’ Ambito della Provincia di Benevento, nonché le quote della società in house Samte Ecologia srl all’ EdA o ad altro ad altro soggetto pubblico.
La delibera, approvata all’unanimità, frutto di un lavoro istruttorio e della cooperazione tra Regione Campania, Provincia, Ente d’Ambito e la stessa Samte, trasferisce all’EdA stesso:
· lo stabilimento di tritovagliatura ed imballaggio dei rifiuti (STIR) di Casalduni;
· il sito di stoccaggio ubicato nel comune di Casalduni (BN) annesso all’impianto STIR;
· il sito di stoccaggio ubicato nel comune di Fragneto Monforte in Località Toppa Infuocata;
· il sito di stoccaggio definitivo in località “Tre Ponti” di Montesarchio;
· la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte in località Nocecchie di Sant’Arcangelo Trimonte;
· la discarica dismessa in località Serra Pastore di San Bartolomeo in Galdo;
· la discarica consortile dismessa sita nel Comune di Sant’Arcangelo Trimonte;
· l’impianto di compostaggio dismesso sito nel Comune di Molinara;
· il sito di stoccaggio provvisorio di rifiuti in località “Fungaia” comune di Casalduni in gestione al Consorzio NA-CE.
· l’intera quota capitale della SAMTE srl al valore che la società di revisione KPMG, esprimerà con la consegna della perizia, all’EdA della Provincia di Benevento ovvero ad altro soggetto pubblico in conformità alle vigenti norme in materia di servizi pubblici locali.
La deliberazione è stata illustrata in Aula dal Dirigente Nicola Boccalone del Settore Amministrativo Finanziario e delle Società partecipate della Provincia che ha condotto l’intera istruttoria ed ha partecipato ai tavoli di discussione presso la Regione nel quadro dell’Accordo di cooperazione istituzionale, compresa la riunione dell’Assemblea Samte del 3 febbraio scorso che ha sancito il ritorno “in bonis” della Società.
Il Dirigente ha esordito sottolineando come la Regione Campania abbia sollecitato la Provincia a trasferire l’impiantistica all’Ente d’ambito anche al fine di dare attuazione alla Legge regionale del 2016 che disciplina la materia. Boccalone ha anche fatto riferimento al Decreto governativo n. 201 del 2022 che ha innnovato in materia di Società partecipate consentendo entro il mese di marzo prossimo i trasferimenti in house. In sostanza, ha proseguito Boccalone, con il trasferimento delle Samte e degli impianti, compresi i siti di discarica dismessi, si passa dalla provincializzazione della gestione dei rifiuti ad una competenza a carico dei Comuni. Contestualmente, ha proseguito Boccalone, è stato definito l’iter per l’affidamento della rimozione, trasporto e smaltimento dei rifiuti abbancati presso lo Stir di Casalduni”. Il provvedimento all’attenzione del Consiglio, ha aggiunto ancora il Dirigente, viene corroborato dall’analisi condotta da un Soggetto esterno che provvederà alla determinazione del patrimonio del Samte, nonché dalla richiesta di un parere della Corte dei Conti sul fatto che il piano non determina squilibri di natura economica.
Intervenendo nel dibattito il Consigliere provinciale, delegato alla materia, Umberto Panunzio ha sottolineato che il ciclo deve ripartire al più presto a causa della insostenibilità del costi gestionali per i trasferimenti per il trattamento fuori provincia dei rifiuti dovuti al blocco dell’impiantistica dopo l’incendio del 2018. Il Cdr di Casalduni deve riaprire anche per garantire l’operatività della Samte, ha concluso Panunzio.
Il Consigliere Giuseppe Ruggiero ha detto che con la delibera si consegnano la Samte, l’impiantistica e i contratti in essere all’Ente d’Ambito, come più volte era stato sollecitato in passato. Contestato l’Ente d’Ambito per la scarsa operatività, il Consigliere ha evidenziato come il Piano d’ambito predisposto dall’Eda non sia né efficace, né utile, in particolare circa la suddivisione in sei sub ambiti del territorio provinciale.
Il Consigliere Antonio Capuano ha sottolineato come il provvedimento proposto sia il frutto di un buon lavoro sia della Presidenza della Provincia che della stessa Samte ed i rispettivi staff. Ritiene che sia stata posta in essere una buona politica ed augura che si possa continuare su questa stessa strada da parte dell’Eda stesso e nei tempi più brevi.
Il Consigliere Amerigo Ciervo ha detto che la delibera rappresenta una risposta importante a tutti i problemi innescati negli anni da localismi, egoismi, etc. dei territori: ora occorre puntare su questo punto fermo e guardare avanti a tutela della stessa cittadinanza, ha concluso il Consigliere.
Concludendo il dibattito il Presidente della Provincia Nino Lombardi ha evidenziato come oggi il Consiglio Provinciale, nel contesto di una intesa interistituzionale con la Samte e lo stesso Ente d’Ambito, sancita da un Accordo di cooperazione con la Regione Campania, intende finalmente dare corpo e struttura ad una competenza individuata peraltro dalla legge regionale del 2016 che stabilisce la responsabilità dei Comuni nella gestione del ciclo dei rifiuti. Tale responsabilità dunque deve essere condivisa dalle Istituzioni locali nel loro complesso, ha spiegato Lombardi: “occorre rimediare ad una serie di circostanze sfortunate e errori del passato, tra i quali l’incendio dello Stir di Casalduni, che hanno impedito la corretta gestione del ciclo rifiuti, penalizzando i cittadini, nonostante il Sannio possa vantare percentuali ottime in quanto a raccolta differenziata”. Lombardi ha spiegato che il provvedimento nasce dalla oculata gestione dei vertici della Samte, ma anche dall’intervento di numerosi Comuni, a partire dal capoluogo in dissesto economico, che hanno contribuito con propri fondi al conseguimento della gestione “in bonis” della Società partecipata, nel contesto peraltro di una onerosa gestione degli impianti di discarica post mortem. “Noi oggi dobbiamo cogliere – ha detto Lombardi – l’opportunità legislativa per il trasferimento alla Eda in house della Società Samte. La Regione ha sollecitato questa iniziativa e peraltro ha anche finanziato con propri fondi la rimessa in sesto del ciclo rifiuti su questo territorio. Tutto questo era dovuto alla popolazione che ha dimostrato di essere virtuosa, la più virtuosa della Campania.
Al termine del dibattito il provvedimento è approvato a voti unanimi.
Il Presidente della Samte Domenico Mauro, intervenendo in Aula a commento del voto, ha ringraziato il Consiglio, l’Amministrazione in carica, i Dirigenti e tutti gli Entri locali comunali che hanno consentito il risultato. La Samte, ha detto il Presidente Mauro, mentre sta favorendo la rimozione delle ecoballe dalla discarica di Toppa Infuocata, è tornata “in bonis” e sta per avviare, liquidate tutte le spettanze ai dipendenti, un programma per il pagamento dei debiti accumulati.
Il Vice Presidente dell’Eda Rossano Insogna ha dichiarato che, dopo aver concordato con la Provincia tutti i passaggi tecnici e giuridici assai complicati, incoraggia il lavoro che l’Eda si appresta a svolgere per recepire il deliberato del Consiglio. “Noi ci saremo”, ha Insogna. Infine, il Presidente Lombardi ha comunicato in Assemblea che, con il Presidente della Regione De Luca, le Associazioni agricole e con il Consorzio di Bonifica Sannio Alifano è stato firmato un protocollo di intesa per gli usi irrigui della Diga di Campolattaro: il documento, ha spiegato Lombardi, non conclude un percorso, ma al contrario lo avvia per l’utilizzo della risorsa raccolta dalla più importante Diga del Sud. Lombardi ha affermato che la Provincia presiederà una Cabina di regia nella quale verranno recepite le esigenze di tutti i territori e le istanze che perverranno dai Sindaci, nessuno escluso, al fine di assicurare la risorsa irrigua per i campi sanniti.
Opere irrigue Diga Campolattaro, siglato protocollo d’intesa in Regione
Siglato stamani a Napoli, nella sede della Regione Campania, il protocollo d’intesa tra Regione, Provincia, Consorzio di bonifica Sannio Alifano, Coldiretti, Confagricoltura e Cia che istituisce la cabina di regia territoriale per la realizzazione delle opere irrigue della risorsa accumulata dalla diga di Campolattaro sul fiume Tammaro.
Il documento, siglato dai Presidenti della Regione, Vincenzo De Luca, della Provincia, Nino Lombardi, del Consorzio di Bonifica, Franco DellaRatta, della Coldiretti, Gennarino Masiello, della Confagricoltura, Antonio Casazza, della Cia, Carmine Fusco, avvia uno Studio di fattibilità o Masterplan a servizio di tutto il territorio sannita.
Secondo le intese raggiunte in piena condivisione tra tutti i firmatari, infatti, la Provincia di Benevento avrà il compito di rappresentare tutto il territorio sannita e avrà la responsabilità del coordinamento del lavoro per il Masterplan. Già la prossima settimana si avrà una riunione preliminare tra tutti i Soggetti firmatari che coinvolgerà tutti i Sindaci del Sannio, nessuno escluso, affinché le esigenze dell’agricoltura sannita siano tutte ascoltate ed accolte ai fini della tutela e valorizzazione delle produzioni di eccellenza, anche grazie all’assegnazione di ulteriori risorse finanziarie rispetto a quelle finora destinate.
Il Masterplan è «funzionale», come si legge in un passaggio centrale del testo, «alla progettazione delle opere irrigue di distribuzione della risorsa idrica accumulata nell’invaso di Campolattaro, a servizio delle aree irrigabili dell’intero territorio della Provincia di Benevento (sia interne che esterne al territorio consortile) a partire da quelle individuate nello “Studio agronomico e pedologico” di base del CRISP, che tenga conto anche delle esigenze del comparto zootecnico dei Comuni beneventani dei Bacini del Tammaro e del Fortore per la individuazione delle superfici irrigabili sottese all’invaso della Diga di Campolattaro».
La sigla del Protocollo d’intesa segna una tappa fondamentale di una vicenda iniziata circa 50 anni or sono quando la Cassa per il Mezzogiorno decise di realizzare un invaso a valle dell’abitato di Campolattaro il cui cantiere si chiuse nel 1993; l’affidamento nel 1997 alla Provincia di Benevento della gestione e, a seguito di necessarie opere collaterali, realizzate dalla stessa Provincia, solo con l’inizio del nuovo Millennio furono avviate le procedure per il riempimento graduale e programmato del lago artificiale lungo oltre 7 chilometri. Al termine di un’altra fase di studi e di procedure tecniche ed amministrative presso la Provincia e la stessa Regione Campania, il Governo Draghi fu dichiarata “d’interesse strategico nazionale” dando così accesso alle risorse straordinarie del PNRR e del Bilancio della Regione Campania per realizzare con oltre 500 milioni di Euro l’impianto di potabilizzazione e le opere di adduzione.
Oggi la firma del protocollo d’intesa segna la fase finale per l’utilizzo di quella risorsa. Il Presidente della Provincia Nino Lombardi ha espresso la sua più viva soddisfazione per l’accordo. «Regione, Provincia di Benevento, Consorzio di bonifica Sannio Alifano, Coldiretti, Confagricoltura e Cia hanno sottoscritto un protocollo di rilievo strategico», ha commentato Lombardi, che ha proseguito: «Voglio dare atto al Presidente della Regione De Luca ed al Vice Presidente Bonavitacola di aver accolto le istanze e i programmi rappresentati dalla Provincia e dalle Associazioni di categoria sannita oltre che dal Consorzio di Bonifica. Il documento segna innanzitutto il riconoscimento dei territori locali quali protagonisti di un fondamentale snodo di rinascita e sviluppo delle aree interne.
La Provincia, in questo contesto, come ha rimarcato con forza il Presidente De Luca, assume il coordinamento del programma che la vedrà lavorare d’intesa con il Consorzio di bonifica e le Associazione di Categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia per realizzare il servizio irriguo per il Sannio tutto. Oggi comincia il lavoro del Masterplan che, lo voglio ribadire, nella mia qualità di Presidente della Provincia, non vedrà l’esclusione di alcun Comune del Sannio: anzi tutti saranno protagonisti. Sottolineo a tale proposito che lo “Studio agronomico e pedologico”, citato in queste ore da alcuni Sindaci, costituisce soltanto un passaggio preliminare e parziale, propedeutico alla redazione definitiva del Masterplan, una raccolta di informazioni che dovrà essere necessariamente completato ed integrato. In questo senso, mi sento di rasserenare gli animi dei Colleghi Sindaci che hanno commentato negativamente quello “Studio”. Le legittime considerazioni da loro espresse, fatte proprie dal Sindaco del capoluogo Clemente Mastella, sono state pienamente accolte e recepite dallo stesso Presidente De Luca che dal Vice Presidente Bonavitacola.
Ed anche per questa disponibilità ulteriore ringrazio i vertici della Regione Campania. La Provincia sarà ente rappresentativo ed esponenziale delle esigenze e dei bisogni di tutte le aree territoriali così come le rappresenteranno i Sindaci nell’ottica della tutela, della valorizzazione e dello sviluppo delle produzioni del settore primario (zootecnia, vitiviconltura, etc.) di eccellenza. L’utilizzo delle acque di Campolattaro prevede due momenti: l’uno per la potabilizzazione e, quindi, gli usi civili che verrà seguito dal sub Commissario il dott. Basile, che è una figura di grande prestigio del Sannio essendo Direttore generale dell’Università degli Studi di Benevento; l’altro momento riguarda proprio gli usi irrigui, che sarà seguita dal Presidente della Provincia. Posso già dire che sin dalla prossima settimana ci riuniremo con il Consorzio Sannio Alifano e le Associazioni di categoria per una riunione preliminare per la redazione del Masterplan; quindi saranno sentiti tutti i Comuni del Sannio, ciascuno dei quali rappresenterà senza alcuna preclusione le esigenze del proprie territorio e che saranno recepite dallo Studio di fattibilità».
Ritorna in bonis la società partecipata Samte per la gestione rifiuti
Revocato lo stato di liquidazione della Società “Sannio, ambiente e territorio”, partecipata interamente dalla Provincia.
Lo ha deciso l’assemblea straordinaria che in sostanza ha preso atto della fine dello stato di passività del bilancio aziendale dichiarato alla fine del 2019 ed ha quindi riconosciuto il ritorno in bonis.
L’Assemblea, svoltasi dinanzi al Notaio Ambrogio Romano, ha visto la partecipazione del Socio unico, ovvero la Provincia di Benevento, con il Presidente Nino Lombardi ed il Dirigente delle Società partecipate Nicola Boccalone, del presidente dell’Organo di liquidazione della Samte, Domenico Mauro, con i componenti Massimo Di Tocco e Marcello De Risola ed il Revisore Antonio Rossi.
Con il deliberato dell’Assemblea, che ha riconosciuto lo “stato di gestione attiva”, la Samte si candida ad una possibile sua presa in carico da parte dell’Ente d’Ambito Rifiuti entro il prossimo 31 marzo, così come prevede una recente norma.
La Samte, istituita nel 2009 a seguito di una legge statale che dichiarava la fine dell’emergenza rifiuti in Campania e trasferiva i poteri del Commissario alle Società che per l’appunto le Province campane dovevano istituire, era entrata in una pesante crisi finanziaria che è deflagrata nell’agosto 2018 con l’incendio dell’impianto di trattamento rifiuti solidi Stir di Casalduni.
Paralizzate tutte le attività di quell’impianto di trasformazione, l’unico presente nel territorio sannita, e costrette le Amministrazioni dei 78 Comuni del beneventano a conferire i rifiuti solidi prodotti dalle loro comunità in altri impianti fuori provincia per il trattamento, erano venute meno cospicue entrate per la Società provinciale Samte che presto finì con l’accumulare ingentissimi debiti.
Dopo 16 mesi dal devastante incendio dello Stir, gli Amministratori della Provincia e della Società furono costretti a dichiarare lo stato di liquidazione concordataria.
Della situazione ne pagarono le conseguenze i dipendenti della Samte e gli stessi cittadini sanniti a con il lievitare delle tariffe per il trattamento rifiuti a causa dei costi di gestione del ciclo. D’altra parte la stessa Provincia fu costretta a sobbarcarsi enormi costi aggiuntivi dalla necessità di provvedere alla raccolta del pericoloso ed inquinante percolato prodotto dalle discariche abbandonate di rifiuti “tal quale” sparsi sul territorio all’epoca del Commissariato per la gestione rifiuti.
Gli Amministratori della Provincia e della Samte, tuttavia, intrapresero subito una serie di misure volte al contenimenti dei costi gestionali e al recupero dei crediti. Peraltro, con l’essenziale apporto programmatico della Regione Campania, è stato sottoscritto un Accordo quadro nel mese di luglio dello scorso anno tra la stessa Regione, la Provincia, la Samte e l’Ente d’Ambito rifiuti per riportare la normalità nella gestione del ciclo rifiuti nel Sannio. Nell’ambito di tale Accordo è stato possibile di riportare la Samte “in bonis” con l’obiettivo finale di riavviare il trattamento dei rifiuti presso l’impianto di Casalduni, che consentirà di abbassare notevolmente i costi gestionali.
Il Presidente della Provincia ha dichiarato al termine dei lavori dell’Assemblea: «Oggi è una giornata importante perché segna formalmente il punto di svolta per la gestione del ciclo dei rifiuti nel Sannio. Dopo anni di paralisi operativa e dopo la messa in liquidazione concordata della SAMTE, siamo dunque riuscire a rimettere nel mosaico di questa gestione un tassello fondamentale in un puzzle andato in frantumi nell’agosto di 5 anni or sono con l’incendio dello Stir di Casalduni. Il riconoscimento del ritorno in bonis della Società partecipata SAMTE non ha solo una valenza di ordine ragionieristico: infatti, essa attesta che la gestione del ciclo dei rifiuti nel Sannio può essere virtuosa anche dal punto di vista economico. La SAMTE in bonis significa che decine di posti di lavoro non sono più un bilico e che i cittadini possono aspettarsi una sensibile riduzione dell’imposizione fiscale. Il risanamento dei conti della SAMTE non nasce dal caso, ma da un lavoro duro da parte degli Amministratori della Società Samte già in liquidazione; del Dirigente del Settore Amministrativo e Società partecipate e degli stessi Amministratori della Provincia di Benevento; e dal concreto apporto della Regione Campania con l’assessore Bonavitocola e delle strutture di supporto».
Alto Tammaro, incontro tra i sindaci e il Presidente della Provincia: tutti i temi affrontati
Il Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, ha incontrato i Sindaci di Morcone, Luigino Ciarlo, di Santa Croce del Sannio, Antonio Zeoli, di Sassinoro, Luca Apollonio, e di Pontelandolfo, anche nella sua qualità di Presidente della Comunità Montana del Tammaro – Titerno, Gianfranco Rinaldi.
Al centro della riunione, svoltasi presso il Municipio di Morcone, numerosi argomenti di interesse per la collettività dell’Alto Tammaro.
In primo luogo sono stati affrontati i problemi riguardanti la viabilità locale con l’esposizione da parte dei Sindaci e del Presidente della Comunità Montana delle più rilevanti criticità sul territorio. A tale proposito il Presidente Lombardi ha annunciato che gli interventi previsti dalla Provincia nell’Accordo di Programma Quadro con la Regione, già predisposto dall’Amministrazione in carica con il Presidente Antonio Di Maria, sono ormai pronti per essere appaltati e che le gare verranno indette nei prossimi giorni.
Si è anche discusso sull’invaso di Campolattaro sul fiume Tammaro e la potabilizzazione ai fini irrigui e civili degli oltre 85 milioni di metri cubi d’acqua: Governo e Regione Campania investiranno oltre 500 milioni di Euro, essendo stata definita “strategica” nell’ambito del PNRR l’opera di potabilizzazione. Sindaci del comprensorio dell’Alto Tammaro e Presidente della Provincia hanno convenuto sulla necessità che si confermino presso la Regione Campania le opzioni connesse all’approvazione del Contratto di lago richiesto dalla Provincia nonché ai ristori ambientali ed economici alle comunità locali.
Altro argomento nella riunione di Morcone è stato quello dell’edilizia scolastica e precisamente degli strutture di proprietà dell’Ente Provincia che insistono sul territorio e che necessitano di interventi straordinari per i quali il Presidente Lombardi ha assicurato il suo massimo interessamento.
Infine è stato affrontato il tema dei trasporti pubblici locali in particolare per quanto attiene i servizi agli studenti pendolari che viaggiano tra i Comuni del comprensorio e che, a differenza dei loro colleghi che raggiungono il capoluogo, non si vedono riconosciute le agevolazioni. Un’azione di sensibilizzazione sul problema specifico è stata concordata dagli amministratori locali.
Frane S. Nicola Manfredi, Cilento e Coviello: “La Provincia ha assicurato la riapertura imminente dei tratti stradali chiusi”
Si è svolto questo pomeriggio alla Rocca dei Rettori l’incontro tra il presidente della Provincia Nino Lombardi e il consigliere comunale Noi di Centro Francesco Cilento e la segretaria territoriale NdC Giovanna Coviello.
Oggetto del colloquio le frane che hanno interessato il comune di San Nicola Manfredi a seguito delle ondate di maltempo delle scorse settimane. “La Provincia ha assicurato che la riapertura dei tratti stradali chiusi è imminente. Il nulla osta è in arrivo per Santa Maria Ingrisone e presto sarà riaperto anche il tratto Monterocchetta-Santa Maria a Toro, dove il cedimento di un tratto della strada ha richiesto approfondimenti idrografici e strutturali accurati”, spiegano Cilento e Coviello.
“Ringraziamo il presidente Lombardi e i tecnici della Provincia per la disponibilità mostrata. Abbiamo ricevuto rassicurazioni sull’attenzione della Provincia rispetto alle problematiche idrogeologiche del territorio. Nel rispetto dei ruoli di ognuno, Noi di Centro a San Nicola Manfredi continuerà a seguire con attenzione la questione idrogeologica.
Il Sindaco si attivi presto per le proprie competenze e dica a tutti qual è la strategia dell’amministrazione per affrontare il caso. Le ordinanze che ha emanato sono atti per affrontare le emergenze incontigibili, ma non sono soluzioni o idee politiche. Per quelle attendiamo ancora invano”, concludono Cilento e Coviello.
Dimensionamento scolastico, le considerazioni della Provincia di Benevento al vaglio del Ministro dell’Istruzione
La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Regionali e per le Autonomie ha chiesto al Ministero dell’Istruzione di approfondire «le considerazioni relative al dimensionamento scolastico» presentate dalla Provincia di Benevento che aveva contestato come troppo elevato il numero di 900 alunni iscritti introdotto dalla Legge di Bilancio per il riconoscimento dell’autonomia delle Scuole di ogni ordine e grado.
Secondo il Presidente della Provincia Nino Lombardi tale limite avrà come conseguenza la cancellazione della quasi totalità delle Dirigenze scolastiche sul territorio sannita e la perdita di numerosi posti di lavoro.
Il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel trasmettere la documentazione presentata dalla Provincia sannita, ha chiesto al Ministero dell’Istruzione di assumere «delle determinazioni» in merito, al fine di poter giungere all’accordo in sede di Conferenza Unificata» che dovrà decidere entro il 31 maggio prossimo la sorte del programma di dimensionamento scolastico così come è stato delineato dalla Legge di Bilancio.
La nota del Dipartimento per gli Affari Regionali, trasmessa per conoscenza al Presidente della Provincia Lombardi, è stata inviata anche al Ministero dell’economia, al Presidente della Conferenza dei Presidenti della Regioni e delle Province autonome, ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, alla Regione Lazio che coordina la Commissione Istruzione, alla Regione Abruzzo che è la Coordinatrice vicaria della Commissione istruzione, ai Presidenti dell’Associazione nazionale dei Comuni d’Italia, all’Unione delle Province d’Italia, all’Unione delle Comunità Montane ed alla stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri – Segreteria della Conferenza Stato-città ed Autonomie locali.
Lombardi, nel prendere atto con viva soddisfazione di questa presa di posizione del Dipartimento degli Affari Regionali, e nel ringraziare la struttura per l’esame delle sue considerazioni, ha rilasciato il seguente commento: «Finalmente qualcosa si muove sul fronte del dimensionamento delle Istituzioni scolastiche. E’ da dicembre dello scorso anno che io ed il Consiglio Provinciale abbiamo chiesto non fosse introdotto con la Legge di Bilancio per il 2023, allora in corso d’approvazione in Parlamento, il limite di 900 alunni iscritti per ogni Scuole. Avevamo anche chiesto fosse tenuta in considerazione almeno la distinzione tra Scuole delle aree montane e quelle delle aree metropolitane. Infatti, sono anni e anni che l’Istat segnala il fenomeno della denatalità e della desertificazione nel Paese, così come sono anni che il Dizionario Treccani ha riconosciuto il neologismo “abbandonologo” per indicare chi studia il fenomeno del dramma che affligge i centri minori, ovvero la fuga degli abitanti.
Ebbene, non è pensabile che, stando così le cose, nei territori fragili, che non sono soltanto meridionali, si possano registrare numeri di iscrizioni di studenti così elevati come quelli indicati nella Legge di Bilancio. Nel Sannio, una provincia che ha perso migliaia di abitanti dall’inizio del Millennio, se non cambia questa improvvida norma, basteranno le dita di una sola mano per contare le Scuole che resteranno autonome. Spero vivamente che si giunga ad un ripensamento: le Scuole costituiscono un servizio essenziale per il territorio e per i cittadini. Non si possono cancellare in nome della contabilità. Sopprimere le Scuole significa introdurre nel sistema sociale un altro motivo per scappare dalla aree interne e dai piccoli Comuni. E questo non giova all’Italia. Lo ha detto poche ore or sono anche il Presidente Sergio Mattarella».
Resto al Sud, a Telese verrà potenziato lo sportello
Il sindaco Caporaso: sarà polo per attività produttive e occupazione. “Resto a Telese”.
Telese Terme è uno dei 250 Comuni in Italia accreditati per fornire informazioni e assistenza sulla misura Resto al Sud, l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di imprese e attività libero professionali da parte di under 56 nelle regioni del Mezzogiorno, gestita da Invitalia.
Proprio per questo motivo, ieri, una delegazione composta dal Sindaco, Giovanni Caporaso e dal Responsabile dello Sportello Resto al Sud per il Comune, Daniele Marra, ha partecipato all’evento di presentazione del volume “Il Mezzogiorno bello e buono” realizzato da Invitalia in collaborazione con il Gambero Rosso per evidenziare la qualità di talune iniziative finanziate, soprattutto nel settore del food. Nel corso della presentazione sono intervenuti l’A.D. Invitalia, Bernardo Mattarella, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, oltre a varie personalità del mondo della cultura e dell’economia. E’, inoltre, intervenuto il Responsabile Nazionale della misura Resto al Sud, Vincenzo Durante, telesino anche lui, che ha evidenziato il successo della misura in funzione di incentivo occupazionale, oltre che di inclusione sociale e di rispetto della legalità.
Al termine dell’evento, il sindaco, Giovanni Caporaso, sin dal primo momento convinto della necessità di creare lavoro anche e soprattutto attraverso l’autoimpiego, ha manifestato la volontà di potenziare lo sportello informativo “Resto al Sud” e di dotarlo di adeguata struttura, nella quale localizzare anche lo sportello per il Microcredito (per il quale il Comune ha in corso la richiesta di accreditamento), un’Agenzia per il Lavoro per gestire il programma Garanzia Occupazione lavoratori (GOL) e la sede del costituendo Distretto Commerciale, formando, in questo modo, un vero e proprio polo per le attività produttive e l’occupazione nel contesto telesino. Sarebbe il primo nel contesto provinciale.
Il sindaco è convinto, per questa via, di offrire alla comunità che vuole intraprendere, ed ai giovani disoccupati, tutto il supporto informativo e l’assistenza tecnica che un comune può dare per trovare una stabile occupazione sul proprio territorio. Appunto: “Resto a Telese”.
Benevento| Edilizia scolastica, in arrivo 3,1 milioni di euro
Sono stati concessi oltre 3,1 milioni di euro alla Provincia di Benevento per lavori di costruzione di 2 nuove palestre a servizio delle Scuole.
Lo comunica il Presidente Nino Lombardi all’esito dell’istruttoria ministeriale su istanze e progetti presentati dagli enti locali territoriali per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’edilizia scolastica finanziati dall’Unione Europea con il programma Next Generation (Decreto Ministeriale 320 del 2022).
Nel dettaglio con i provvedimenti approvati dal Ministero saranno realizzate:
-una palestra all’interno dell’area scolastica dell’Istituto di Istruzione Superiore “Galilei – Vetrone” di Benevento per un importo di Euro 2.301.600; -la demolizione e la ricostruzione di una nuova palestra del complesso Istituto Tecnico Industriale “Giovanni Battista Bosco Lucarelli” di Benevento per un importo di Euro 800.000.
Il Presidente Lombardi ha cosi commentato il Decreto Ministeriale: “Questi finanziamenti sul Next Generation intervengono ad irrobustire in misura cospicua il monte risorse che abbiamo messo e continuiamo a mettere a disposizione delle Scuole Superiori che stiamo già provvedendo a riqualificare sul territorio sia sotto il profilo strutturale che dell’impiantistica e dell’efficientamento energetico. Del resto, queste risorse finanziarie contribuiranno ad una ripresa dell’economia locale ed in particolare del settore delle costruzioni.
Siamo comunque mobilitati come Provincia per dare concretezza al programma di messa in sicurezza anche in sinergia con le istituzioni locali e l’Ateneo sannita”.
Convocata dal Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, si è svolta presso la Rocca dei Rettori una riunione di lavoro con l’Ente d’Ambito Rifiuti e con la Società partecipata in liquidazione preventiva Samte per verificare l’andamento delle procedure per dare corso agli impegni assunti con la Regione Campania per la rifunzionalizzazione del ciclo rifiuti secondo il disposto della Legge regionale vigente in materia.
Al termine dei lavori si è appreso della piena sintonia e della volontà di cooperazione dei Soggetti coinvolti in merito al conseguimento degli obiettivi e nel rispetto del cronoprogramma stabiliti nei giorni scorsi durante un altro incontro, svoltosi sempre alla Rocca dei Rettori, con la partecipazione anche dei rappresentanti dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania e dell’Unità di Missione.
Provincia, Ente d’Ambito e Samte hanno oggi concordato sulla definizione delle procedure per il trasferimento all’Ente d’Ambito dell’impiantistica di trattamento rifiuti e della gestione delle discariche presenti sul territorio, nonché della stessa Società partecipata Samte non appena definito il passaggio “in bonis” della medesima che sarà sancito nei prossimi giorni con atto notarile.
Il Presidente Lombardi, al termine della riunione, si è detto soddisfatto delle conclusioni raggiunte in particolare per quanto attiene all’accertato rispetto della tempistica nei passaggi amministrativi, formali e tecnici della complessa operazione finalizzata a normalizzare la gestione rifiuti sul territorio.
Firmato l’atto di donazione dei reperti archeologici di proprietà del prof. Antonio Pietrantonio al Museo del Sannio
Firmato stamani, davanti al Notaio Ambrogio Romano ed al Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi, l’atto di donazione al Museo del Sannio di 22 reperti archeologici di proprietà del prof. Antonio Pietrantonio, già Sindaco del capoluogo sannita dal 1982 al 1992.
A sottoscrivere il documento sono stati il donante Antonio Pietrantonio ed il Dirigente Nicola Boccalone del Settore Amministrativo Finanziario della Provincia di Benevento, titolare dell’Istituto culturale di piazza Giacomo Matteotti.
Era presente alla sottoscrizione il prof. Elio Galasso, storico dell’arte e già Direttore del Museo del Sannio, nella Sua qualità di consulente scientifico del donante prof. Pietrantonio.
La donazione, per la cura dei cui aspetti scientifici sono intervenuti, da un lato, per il donante, il prof. Elio Galasso, Direttore emerito del Museo del Sannio, e dall’altro, per la Provincia, il prof. Marcello Rotili, già Direttore del Museo, è stata supervisionata ed approvata dal Ministero dei Beni culturali e dalla Soprintendenza Archeologica per le Province di Caserta e Benevento.
Il prof. Pietrantonio è il legittimo titolare e custode della collezione di reperti avendola rinvenuta in un’abitazione di famiglia successivamente al decesso della propria madre.
Lo stesso ex Sindaco aveva presentato denuncia del ritrovamento al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nella consapevolezza dell’elevata valenza storica ed archeologica dei 22 reperti, che come si appurò successivamente, sono in gran parte di produzione apula ed relativa ad un arco cronologico che va dal VII al III secolo a.C.
Il Ministero ha espletato le attività previste per tale tipo di verifica e preordinate ad accertare e riconoscere, dal punto di vista legislativo e fiscale, la valenza storico-culturale dei reperti ed a sottoporli, conseguentemente, alle adeguate prescrizioni di tutela.
Al termine della procedura, il Ministero, con decreto adottato in data 1 agosto 2000, riconosceva i reperti stessi quali «opere di eccezionale interesse storico – artistico» come prescritto dal Decreto Legislativo 29 ottobre 1999, n.490. La collezione veniva dunque sottoposta al vincolo di legge ed ai conseguenti meccanismi di tutela: si stabiliva, in particolare, che i 22 reperti non potessero essere modificati in alcun modo, né adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico-artistico senza l’autorizzazione del Ministero. La custodia della collezione infine fu riconosciuta essere in capo allo stesso Pietrantonio, in quanto autore del ritrovamento ai sensi dell’art. 927 del Codice Civile.
L’ex sindaco, nel corso della sua decennale attività amministrativa alla guida della città capoluogo del Sannio si è distinto per la capacità progettuale e per gli interventi ed opere a servizio dello sviluppo del comprensorio cittadino anche in campo culturale ed artistico: si ricordano, infatti, tra gli altri, l’impegno lotta per l’istituzione dell’Università degli Studi, per l’Hortus Conclusus del Maestro Mimmo Paladino, per il Conservatorio Musicale “Nicola Sala”.
Pietrantonio, nel corso degli anni, ha maturato un forte senso di responsabilità nei confronti dell’ambito territoriale del Sannio: in questa ottica, l’ex Sindaco ha dunque voluto donare alla cittadinanza la possibilità della pubblica e perpetua fruizione di beni di così straordinaria rilevanza artistica, storica e culturale risalenti ad oltre 2500 anni or sono.
Ed è quindi parso opportuno al prof. Pietrantonio consegnare, con un atto di liberalità, la straordinaria collezione al Museo del Sannio, l’Istituto della Provincia che nelle sue Sale consente al visitatore di ripercorrere la storia locale sannita dalla Preistoria a quella contemporanea.
Del resto, la Provincia di Benevento è ente istituzionalmente preposto alla conservazione ed alla cura del patrimonio storico, artistico, archeologico e culturale del Sannio che si esalta proprio nel “Museo del Sannio”, struttura museale tra le più importanti in Campania, ospitata nella straordinaria cornice architettonica dell’Abazia di Santa Sofia, dal 2011 Patrimonio Unesco con il suo splendido chiostro del XII secolo.
Sulla scorta di tali considerazioni il prof. Pietrantonio comunicava quindi alla Provincia nel 2021 la propria intenzione e la Provincia, preso atto di tanto, inoltrava, al Ministero della Cultura, per il tramite della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Caserta e Benevento, una nota concernente la volontà dell’ex Sindaco di trasferire gratuitamente alla la collezione archeologica. La Provincia, con la supervisione della Soprintendenza, ha dunque accettato la prestigiosa donazione la cui provenienza e la liberalità del donante saranno adeguatamente indicate e pubblicizzate.
Il Presidente Lombardi al termine della sottoscrizione dell’atto di donazione ha dichiarato: «Ho il dovere di riconoscere al prof. Antonio Pietrantonio il valore civile e culturale del suo gesto di donazione: la collettività potrà godere della visione di beni archeologici di straordinario prestigio e quale Presidente della Provincia e quale cittadino, volentieri esprimo la mia gratitudine al donante.
Questa collezione è peraltro donata al prestigioso Museo del Sannio proprio nel 150° della sua istituzione a seguito del deliberato del Consiglio Provinciale di Benevento ed ancora una volta dimostra, come avvenne pochi mesi or sono con la consegna da parte di Strega Alberti spa delle opere pittoriche del “Ciclo delle Streghe” la considerazione e l’affetto dei beneventani verso l’Istituto culturale. Peraltro, la donazione di Antonio Pietrantonio conferma il rilievo straordinario che il Sannio può vantare per le opere d’arte prodotto nel corso dei secoli prima della nascita di Cristo.
Come Provincia di Benevento noi siamo impegnati, pur tra notevoli difficoltà, a dare la massima valorizzazione al Museo del Sannio e a tutta la nostra Rete Museale e culturale per la quale chiedo il massimo sostegno da parte delle Istituzioni e dei cittadini tutti. Infine ringrazio per l’egregio lavoro svolto i professori Elio Galasso e Marcello Rotili, nonché il Dirigente Nicola Boccalone e la Responsabile della Rete Museale Gabriella Gomma per concretizzare la volontà del prof. Antonio Pietrantonio».
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