S. Angelo a Cupolo, ecco il nuovo PUC

S. Angelo a Cupolo, ecco il nuovo PUC

Politica

Con delibera di Giunta del 30 giugno scorso è stata dichiarata la decadenza del Piano Urbanistico Comunale adottato dal precedente governo cittadino nel 2016 e la contestuale adozione della proposta di Piano urbanistico comunale, così come predisposta, a seguito di modificazione, dal progettista.

Un traguardo a cui si giunge dopo appena dieci mesi dall’approvazione dell’ultimo bilancio, passaggio obbligato per poter riaffidare l’incarico tecnico, durante I quali si sono tenuti incontri pubblici con la cittadinanza in tutte le piazze, al fine di recepire suggerimenti ed esigenze, onde avere la massima condivisione possibile. al fine di rendere il Piano Urbanistico Comunale uno strumento pienamente condiviso e confacente alle esigenze territoriali,,

Una scelta dettata dall’esigenza rivalutare a seguito di una maggiore attenzione sulle condizioni che ebbero a portare, in alcune parti del territorio, scelte non condivise sia da gran parte della cittadinanza che dal tessuto imprenditoriale del territorio, in considerazione anche delle numerose osservazioni al PUC adottato nel 2016.

Uno scrupoloso e prudente esame, in adeguamento ai dettami di cui alle stesse finalità della Legge n. 16 del 2004, relativamente al potenziamento economico locale ed alla salvaguardia dell’identità culturale del territorio,  al fine di evitare che media tempore, l’esecuzione dello stesso PUC, possa produrre conseguenze pregiudizievoli per i destinatari e per il territorio.

La rivisitazione delle scelte urbanistiche sono state  dettate anche  dagli importanti aggiornamenti derivanti dall’evoluzione del quadro normativo tecnico-urbanistico ed in allineamento quindi a quanto previsto dalla Legge regionale 10 agosto 2022, n. 13. “Disposizioni in materia di semplificazione edilizia, di rigenerazione urbana e per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”.

La legge 13/2022, prevede infatti tra le finalità e obbiettivi principali, l’adeguamento dei nuovi strumenti urbanistici comunali con i nuovi principi di rigenerazione urbana, che devono avere come obbiettivo:

a) limitazione dell’espansione e della dispersione degli insediamenti urbani favorendo processi di densificazione dell’edificato esistente;

b) riduzione dei fattori di rischio naturale e antropico per garantire la salvaguardia degli ecosistemi, la massima sicurezza degli insediamenti e la migliore qualità di vita delle persone;

c) salvaguardia degli ecosistemi con strategie anche di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici;

d) valorizzazione delle risorse paesaggistiche, ambientali e storico-culturali dei territori; e) salvaguardia dei suoli agricoli e delle attività produttive connesse;

f) salvaguardia dei tessuti insediativi storici;

g) adeguamento delle attrezzature, anche secondo standard di tipo prestazionale e in linea con le moderne soluzioni di innovazione tecnologica e di efficienza energetica;

h) promozione e incentivazione della produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili;

i) promozione e incentivazione dell’edificato in chiave di sicurezza sismica ed efficientamento energetico;

j) rafforzamento delle reti infrastrutturali del verde e degli spazi urbani aperti;

k) potenziamento della mobilità sostenibile;

l) riconoscimento del diritto all’abitazione e alla città, per una più adeguata coesione sociale;

m) incremento dell’offerta di edilizia residenziale pubblica e sociale;

n) promozione della partecipazione attiva dei cittadini e delle comunità locali al governo del territorio.

in adeguamento ai dettami di cui alle stesse finalità della Legge n. 16 del 2004, relativamente al potenziamento economico locale ed alla salvaguardia dell’identità culturale del territorio, al fine di rendere, il Piano Urbanistico Comunale, uno strumento pienamente condiviso e confacente alle esigenze territoriali.

Il piano a breve sarà pubblicato nel bollettino ufficiale della regione Campania (BURC) ed è già  consultabile sul sito web del comune.  I cittadini avranno 60 giorni di tempo dalla pubblicazione per presentare eventuali osservazioni.

Quanto prima sarà organizzato  anche un pubblico incontro per illustrare il lavoro fatto e  le linee guida che hanno ispirato le modifiche apportate. 

COMUNICATO STAMPA

Pd Benevento incontra un team di tecnici professionisti per un approfondimento sul PUC

Pd Benevento incontra un team di tecnici professionisti per un approfondimento sul PUC

Politica

Ieri, venerdì 24 Marzo, la segreteria del Partito Democratico di Benevento e il gruppo consiliare del PD hanno incontrato un team di tecnici professionisti per approfondire le tematiche urbanistiche della città.

In particolare, oggetto della discussione, è stato il PUC, gli oneri di urbanizzazione e il progetto sul campo da golf.

Proprio su quest’ultimo punto, in vista dell’approvazione della proposta di delibera, è stato redatto un documento che verrà messo agli atti della competente commissione urbanistica del Comune di Benevento a nome del gruppo PD.

“Ringrazio la disponibilità della segreteria cittadina PD e il team di tecnici professionisti che hanno messo a disposizione del partito e di noi consiglieri comunali le proprie competenze tecniche e professionali per affrontare la complessità della materia urbanistica.”

Queste le parole di Floriana Fioretti, capogruppo PD al comune di Benevento, che continua così la sua dichiarazione: “Nei prossimi giorni saremo chiamati alla votazione della proposta di delibera sul progetto per la realizzazione del campo da golf e successivamente riprenderà l’iter procedurale sul PUC.

Appuntamento di particolare importanza per lo sviluppo della città. Pianificazione, sostenibilità, rigenerazione, rifunzionalizzazione e valorizzazione urbana sono gli obiettivi verso i quali tendere per migliorare la qualità degli spazi della città di Benevento.”

ApB: “Benevento è in difficoltà e l’Amministrazione fa solo annunci e propaganda”

ApB: “Benevento è in difficoltà e l’Amministrazione fa solo annunci e propaganda”

Politica

“Deve esserci stato un equivoco. Allorquando in questi mesi abbiamo chiesto un maggiore impegno dell’Amministrazione sul tema dell’occupazione giovanile, non intendevamo riferirci alla sistemazione lavorativa dei fortunati appartenenti al “centro magico”, ovvero assessori in carica, figli, nipoti, fratelli e parenti vari del microcosmo mastelliano.

Comprendiamo il disappunto dei diversi consiglieri di maggioranza che, sopraffatti dall’indignazione popolare, hanno invocato un chiarimento, o si sono spinti in qualche caso a ricordare che esiste ancora l’istituto delle dimissioni. Il fatto è che il confronto interno alla maggioranza (secondo alcuni suoi autorevoli esponenti, “i panni sporchi da lavare in famiglia“), oltre che fatti disadorni, dovrebbe riguardare i problemi e le prospettive della città, i grandi assenti dal vivace dibattito degli ultimi giorni.

Benevento è in difficoltà, centinaia di giovani sono stati costretti ad andarsene, ed altri saranno costretti a farlo, per la mancanza di lavoro, e aumenta il numero delle famiglie a rischio povertà. Questa realtà, preoccupante e complessa, resiste alla politica degli “annunci” e alla macchina propagandistica con la quale l’amministrazione Mastella tenta di coprire il vuoto di idee e la totale mancanza di visione programmatica. Il PNRR è diventato un piano straordinario di edilizia pubblica che nel medio-lungo periodo non produrrà un solo posto di lavoro aggiuntivo. Per il nuovo PUC siamo all’anno zero. Fra polveri sottili, inquinamento della falda acquifera di Pezzapiana, ritardi per il depuratore e assenza di un piano del verde pubblico, siamo dentro una vera e propria emergenza ambientale. Nessuna traccia del piano traffico e di quello per la grande distribuzione commerciale.

Ecco: noi ci aspetteremmo che una verifica di maggioranza – semmai dovesse svolgersi- definisse un’agenda delle priorità da affrontare, impegnando il Consiglio Comunale, troppo spesso ridotto a votificio di debiti fuori bilancio, in un lavoro serrato e produttivo per raggiungere i risultati che stanno a cuore alla cittadinanza. Altro sinceramente non ci interessa. E se tutto si dovesse ridurre ad una redistribuzione (ad ora improbabile) di posti in Giunta o nelle municipalizzate, avremo la prova provata di una classe dirigente autoreferenziale, chiusa in logiche spartitorie e clientelari, totalmente indifferente ai sentimenti e ai bisogni della comunità”. Così in una nota stampa i consiglieri comunali di ‘Alternativa per Benevento’.

Palazzo Mosti| <strong>Approvati gli indirizzi del nuovo PUC, il commento dell’assessore Molly Chiusolo</strong>

Palazzo Mosti| Approvati gli indirizzi del nuovo PUC, il commento dell’assessore Molly Chiusolo

Politica

L’assessore all’Urbanistica, Molly Chiusolo, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

“Rinnovare la programmazione urbanistica per agevolare gli obiettivi della transizione ecologica e della rigenerazione urbana, con la missione di migliorare concretamente la qualità della vita dei Beneventani.

L’approvazione odierna in consiglio degli indirizzi per la formazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale, rappresenta il primo, ma fondamentale tassello per l’inizio del percorso partecipativo e dedicato al confronto con la Città.

Un nuovo Piano che dovrà essere improntato alla riduzione significativa del consumo di suolo per promuovere l’idea di “costruire nel costruito” puntando sul recupero e sulla rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, sul completamento di tante parti della città rimaste incompiute e su interventi di riuso e rigenerazione urbana delle aree edificate e dei suoli già fortemente antropizzati.

La decisione di procedere con la revisione integrale della strumentazione urbanistica, accantonando la Variante al Puc avviata nel 2019, è scaturita dal fatto che quest’ultima, strettamente tecnica e con finalità limitate, non era in grado assolvere alla definizione di una nuova e diversa visione strategica inclusiva della Città messa in campo dall’Amministrazione con le opportunità del PNRR, una scelta suggerita anche dall’evoluzione normativa sancita dalla Legge Regionale n. 13 del 10 agosto 2022. 

Il lavoro sin qui svolto ed i contributi già acquisiti per la variante non andranno dispersi, ma confluiranno nel nuovo “cantiere”: con l’approvazione del nuovo Puc saranno corrette tutte le storture presenti nel piano attuale e così, ad esempio, intere aree come quella un tempo dedicata alla Piattaforma logistica, o la zona di Piano Cappelle, ritorneranno alla loro vocazione naturale.

La pandemia che ha accentuato le fragilità già note nel nostro territorio, come la povertà, le disuguaglianze della condizione abitativa ed il divario digitale, ha di fatto imposto di ripensare la gestione e la fruizione del territorio. Occorrono infrastrutture immateriali  per garantire l’uso diffuso delle tecnologie digitali nei rapporti sociali e lavorativi e allo stesso tempo vanno ripensati gli spazi di aggregazione a partire dalle aree verdi in prossimità delle residenze, fondamentali per il benessere non solo abitativo.

Benevento ha bisogno di nuove connessioni tra i suoi quartieri e le contrade per favorire il recupero della sua identità sociale ed ambientale, per promuovere nuovi servizi pubblici e privati, consolidare il valore della comunità di prossimità di cui recentemente abbiamo riscoperto l’importanza, e innalzare la qualità della vita preservando l’ambiente.

Tre le Strategie urbane che hanno ispirato il nuovo documento: Abitabilità ed inclusione, Resilienza ed ambiente e Attrattività e lavoro. Per ciascuno dei 12 macro ambiti in cui la città è stata suddivisa, individueremo le azioni migliori per promuoverne il protagonismo.

L’Amministrazione ha l’ambizione di promuovere una connessione tra i progetti pubblici e gli interventi privati, così da moltiplicarne il valore e l’impatto, riqualificando aree secondo schemi di dettaglio che possano ricucire le parti della città.

Il nuovo PUC rappresenterà uno strumento per costruire dal basso la città futura, capace di cogliere ed interpretare le aspirazioni, le esigenze e le necessità della comunità. Un percorso di coinvolgimento e dialogo che riannodi i fili di un confronto costante tra le diverse generazioni e all’interno del tessuto socio-economico e culturale della città.

L’Amministrazione guidata dal sindaco Mastella, primo artefice del radicale cambiamento in atto, oggi taglia un primo importante traguardo conseguito grazie all’impegno serio e costante di tutti i consiglieri, oltre che dei componenti della Giunta; a tutti loro va il mio ringraziamento per il sostegno sin qui assicurato e per quello che vorranno garantire al rilancio della nostra città che parte con l’approvazione del documento odierno”.

Sant’Angelo a Cupolo| Piano Urbanistico comunale: l’Amministrazione ha incontrato la cittadinanza

Sant’Angelo a Cupolo| Piano Urbanistico comunale: l’Amministrazione ha incontrato la cittadinanza

Politica

Si è svolto il primo incontro con la cittadinanza per illustrare le linee giuda del PUC, il nuovo strumento urbanistico (adottato ma non approvato) dall’amministrazione precedente e che, ad oggi, trova applicazione solo ai fini tributari.

Nel corso dell’assemblea, il Vicesindaco Antonio Tornusciolo ed Sindaco Diego Cataffo hanno evidenziato la necessità di dare compimento all’iter che le precedenti amministrazioni non sono riuscite a completare.

Nelle parole del Vicesindaco le motivazioni dell’incontro: “E’ nostra intenzione procedere celermente all’approvazione del Piano, tenendo conto delle istanze e delle esigenze dei cittadini. Ricordiamo che l’attuale PUC è sul tavolo dal 2006 ed ovviamente in questo lasso di tempo piuttosto lungo, possono essere cambiate le aspettative della gente, così come la stessa amministrazione ha il dovere e la volontà di valutare ipotesi di sviluppo diverse e più attuali, rispetto a sedici anni fa.  Il punto di partenza resta comunque il lavoro elaborato dal progettista di allora, l’architetto Iadarola, con il quale abbiamo condiviso la necessità di rivedere il Piano, cercando di adeguarlo alle mutate esigenze ed accogliere, nei limiti del possibile, le idee, i suggerimenti e le aspettative di tutti. Abbiamo ricevuto, ad oggi,  diverse segnalazioni di cittadini che vorrebbero una diversa destinazione d’uso delle aree, rispetto a quanto indicato dal PUC in oggetto. Lo scopo di questo incontro, a cui ne seguiranno altri, è proprio quello di confrontarci ed avere il massimo di condivisione con la cittadinanza”.

Le conclusioni finali del Sindaco Diego Cataffo: “Nel rispetto dei tempi indicati dalla legge, lavoriamo per rendere finalmente operativo il nuovo Piano Urbanistico Comunale. Ereditiamo un lavoro incompiuto che ha impegnato senza esito, tante, forse troppe risorse economiche. Lavoreremo con celerità, ma con la dovuta attenzione, per dotarci di uno strumento urbanistico aderente alle necessità della collettività. Siamo alla guida dell’Ente da poco più di nove mesi e stiamo cercando di colmare decenni di ritardi ed immobilismo, su questa, come su altre importanti questioni amministrative”. 

Benevento, Progetti utili alla collettività: 30 marzo termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni d’interesse

Benevento, Progetti utili alla collettività: 30 marzo termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni d’interesse

Politica

L’assessora alle Politiche Sociali, Carmen Coppola, rende noto che il Comune di Benevento (capofila dell’Ambito Territoriale B1) promuove una politica attiva di lotta alla povertà che prevede la costruzione di una rete stabile di partenariato con tutte le realtà territoriali del Terzo Settore e del privato sociale atte a favorire l’attivazione e lo sviluppo di Progetti utili alla collettività (PUC).

“Già con la delibera di Giunta Comunale del 13/11/2020 – spiega l’assessora Coppola – sono stati approvati 16 progetti che prevedono l’impiego di 192 beneficiari del Reddito di Cittadinanza. In continuità con la determina dirigenziale n.177 del 25/02/2022, è stato approvato un nuovo avviso pubblico di manifestazione di interesse rivolto ad enti del Terzo Settore ed enti pubblici operanti nel territorio di Benevento e dei Comuni appartenenti all’Ambito Territoriale B1 per la realizzazione di Progetti utili alla collettività con il coinvolgimento dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza”.

I soggetti pubblici e del privato sociale interessati a partecipare alla manifestazione di interesse potranno presentare domanda di adesione e relative proposte progettuali entro il 30 marzo 2022 a mezzo PEC al seguente indirizzo: pszambito1@pec.comunebn.it

L’avviso di manifestazione d’interesse e la relativa modulistica sono pubblicati agli albi pretori online dei Comuni dell’Ambito B1 e sul sito dell’Ambito B1 alla sezione “Avvisi attivi”.

I PUC, che  devono essere realizzati secondo i criteri fissati dal Decreto Ministeriale del 22 ottobre 2019, perseguono finalità civiche solidaristiche e di utilità sociale. Pertanto, le proposte progettuali dovranno riguardare i seguenti ambiti di azione: culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo, tutela dei beni comuni.

I beneficiari del Reddito di Cittadinanza saranno  tenuti ad offrire la propria partecipazione ai PUC da svolgere nel Comune di residenza per un numero di ore non inferiori ad 8  settimanali, aumentabili  fino ad un massimo di  16 ore.

S. Giorgio del Sannio. Variante PUC, Ciampi: “Macroscopiche illegittimità. Interessi privati dei precedenti amministratori”

S. Giorgio del Sannio. Variante PUC, Ciampi: “Macroscopiche illegittimità. Interessi privati dei precedenti amministratori”

AttualitàDalla Provincia
L’assessore all’Urbanistica, Maurizio Bocchino: “Questa è la Waterloo dell’Amministrazione Pepe”

SAN GIORGIO DEL SANNIO.Appena ci siamo insediati, abbiamo notato delle lacune procedimentali abbastanza evidenti che hanno poi portato alla necessità di fare ulteriori verifiche. Abbiamo, perciò, affidato a un noto docente universitario il compito di valutare se le procedure messe in atto dalla precedente amministrazione rispondessero o meno alle prescrizioni di legge“. Ha esordito così il sindaco Angelo Ciampi nella conferenza stampa convocata per spiegare l’annosa questione relativa alla variante PUC approvata nel 2021 dall’Amministrazione Pepe.

Dal parere del Professore Feola – ha proseguito Ciampi – a cui abbiamo affidato l’incarico, sono emerse delle macroscopiche difformità e delle macroscopiche illegittimità: in particolare, il parere evidenzia come il piano adottato fosse carente dei requisiti di legge. Il Professore Feola ha evidenziato la carenza dei pareri del genio civile in materia di rischio sismico, dell’autorità di bacino rispetto al rischio idrogeologico, della sovraintendenza dei beni culturali e dell’Asl. Per cui -ha spiegato il primo cittadino-, il parere espresso dal luminare rende necessario l’annullamento della delibera di approvazione del piano nonché della delibera di giunta di approvazione del piano“.

Quindi, ora porteremo la questione dinanzi alle commissioni e poi convocheremo il Consiglio comunale per l’annullamento del piano. Poi dovremo fare una delibera che annulla anche il passaggio che ha consentito l’adozione del piano“. Ha concluso, nella sua prima parte di intervento, il sindaco prima di passare la parola al vice sindaco e assessore all’Urbanistica, Maurizio Bocchino che ha esordito sferrando un duro colpo alla precedente amministrazione “Se la sconfitta del 4 ottobre è stata la Caporetto per quella amministrazione, questa è la Waterloo“, per poi fare una breve cronistoria della vicenda: “Non avremmo mai sollevato la questione “variante” se non fossimo stati sicuri di quanto stavamo sostenendo. Poi, per ulteriore conferma, abbiamo fatto delle altre verifiche. Nelle scorse settimane qualcuno ha provato a risolvere la questione parlando di una presunta dichiarazione di conformità da parte della Provincia ma anche la Rocca aveva intimato al Comune di acquisire i pareri di cui abbiamo fatto menzione prima, tra i quali quello geosismico, la cui mancanza ha portato alla nullità della variante“. Infine, l’assessore Bocchino ha aggiunto che “non è possibile scaricare la responsabilità di ciò sui tecnici e su chi ha redatto la variante, essendoci – a suo modo di vedere – chiare responsabilità politiche“.

Con questo parere non viene bocciato soltanto uno strumento urbanistico ma un modo di stare in politica, un modo di concepire le istituzioni, un modo di concepire i rapporti con la gente che è stato un modo caratterizzato sempre dalla predilezione per gli interessi personali a discapito di quelli della comunità” la bordata di Ciampi, che nel riprendere la parola ha messo nuovamente nel mirino l’Amministrazione Pepe.

Il sindaco, poi, è entrato nel dettaglio di quelle che a suo modo di vedere sono le storture contenute nella variante al PUC del 2021, oggetto della discordia: “La prima cosa da evidenziare è la trasformazione del campo sportivo da zona ad attrezzatura sportiva a zona ERP, ovvero zona per l’edilizia residenziale pubblica. Quindi – ha proseguito Ciampi – perde la sua destinazione pubblica per andare a privilegiare un intervento di realizzazione di manufatti edilizi che mettono al centro interessi privati.

Inoltre, va rimarcata, all’interno della variante del 2020 (approvata nel 2021), la presenza di diffusi interessi di amministratori dell’epoca. Credo che sia storia recente secondo la quale il terreno di proprietà dell’ex sindaco sia passato da zona ad alto interesse ambientale a zona di completamento“.

Altri interessi hanno riguardato la trasformazione di zone di proprietà di amministratori di ruolo semi apicale – ha continuato il sindaco – con individuazione di queste aree con un indice di costruzione molto più alto. Ancora: all’interno di questo piano sono stato previste trasformazioni d’uso di alcune zone da grande distribuzione a piccola e media distribuzione, aumentando il valore di questi beni. Poi: il piano del 2014 prevedeva una viabilità di progetto che avrebbe consentito anche il decongestionamento del centro abitato. Di questa viabilità, prevista nel 2014, non si ha notizia nel piano del 2020. Caso strano anche qui c’erano interessi di qualche amministratore che probabilmente ha ritenuto di fare valutazioni di segno diverso“.

Sono emerse – ha concluso il primo cittadino – anche diverse violazioni di disposizioni normative, come l’art. 78 del 276 che prevede l’obbligo di astensione in capo agli amministratori che debbano partecipare a deliberazioni che coinvolgano interessi diretti o indiretti proprio o di parenti. Ascrivere queste responsabilità ai tecnici è di una bassezza istituzionale e comportamentale che meriterebbe ben altre considerazioni“.

Cittadella dello Sport, Bocchino: “Merito da condividere con la Giunta Nardone: sarebbe impossibile il contrario”

Cittadella dello Sport, Bocchino: “Merito da condividere con la Giunta Nardone: sarebbe impossibile il contrario”

AttualitàDalla ProvinciaSidebar intervista
L’Assessore all’Urbanistica, ai nostri microfoni, dice la sua circa la paternità della costruenda “Cittadella dello Sport”: “E’ chiaro che il merito sia di entrambe: non è che cambia l’Amministrazione e sorge la Cittadella dello Sport, è impossibile“, non escludendo a priori una modifica dell’attuale PUC: “E’ chiaro che parliamo di un qualcosa di molto complesso che dovrà essere oggetto di attente riflessioni“.

SAN GIORGIO DEL SANNIO. E’ notizia di questi giorni che l’Amministrazione comunale intende dislocare il mercato settimanale; qualche giorno addietro – ancora- si era discusso della costruenda Cittadella dello Sport, sulla cui paternità era sorta una polemica tra il sindaco Angelo Ciampi e il consigliere di “Insieme”, Giancarlo Bruno: la certezza, dunque, è che la questione urbanistica sia all’ordine del giorno in seno alla politica sangiorgese.

Proprio di quest’ultima, la futura Cittadella dello Sport, ci occupiamo ora. Della questione, come anticipato sempre su queste pagine, ne abbiamo parlato con l’Assessore all’Urbanistica al Comune di San Giorgio del Sannio, Maurizio Bocchino, in occasione dell’intervista realizzata la scorsa settimana.

Di seguito la nostra intervista.

Per quanto riguarda il botta e risposta che vi è stato sui social tra il sindaco Ciampi e il consigliere Bruno sulla paternità della costruenda Cittadella dello Sport, lei ritiene che i meriti della pianificazione urbanistica di quell’area siano di questa Amministrazione, di quella di Giorgio Nardone o di entrambe? E’ chiaro che sia di entrambe: non è che cambia l’Amministrazione e sorge la Cittadella dello Sport, è impossibile. Noi abbiamo intercettato una opportunità e abbiamo deciso di renderla fruibile per il Paese. Dove abbiamo visto che il PUC approvato dalla Giunta Nardone potesse garantire una opportunità per San Giorgio e per i sangiorgesi non abbiamo perso tempo. E’ ovvio che su altre tematiche bisognerà capire un po’ meglio la situazione e valutare se si possono fare altre scelte che non penalizzino la vivibilità del Paese“.

Dato che nel botta e risposta tra il sindaco Ciampi e il consigliere Bruno, il sindaco ha avuto modo di evidenziare quali sono -a suo modo di vedere- le criticità del PUC approvato nel 2006 dall’Amministrazione Nardone, parlando di “edificazione selvaggia”, l’attuale Amministrazione ha in programma di modificare il PUC attuale e di ridurre la volumetria edificabile da questo prevista?La volontà di modificare l’attuale PUC da parte dell’Amministrazione ci sarebbe; è chiaro che parliamo di un qualcosa di molto complesso che dovrà essere oggetto di attente riflessioni. Ad oggi non posso dire che lo faremo ma che valuteremo se sarà possibile farlo. Laddove l’Amministrazione potrà intervenire per rendere questo Paese più vivibile interverrà: il messaggio che deve passare è rendere San Giorgio più vivibile. Se ciò avverrà con una variante del PUC o con un altro strumento ad oggi non lo sappiamo

Venti anni fa c’erano altre idee per San Giorgio e per l’epoca erano corrette: il Paese viveva un’ascesa anche demografica e non si può rinnegare il passato. Non me la sento di mettermi contro quel PUC perché probabilmente era valido per quegli anni e per la visione che si aveva davanti negli anni in cui è stato approvato. Non ho gli strumenti, la capacità e il titolo per dire che chi ha lo fatto ha sbagliato; mi permetto solo di dire che oggi, nel 2022, quella strada non è percorribile. E’ chiaro che chi ha fatto il PUC all’epoca lo ha fatto sicuramente con intenzioni buone ma oggi è ovvio che la visione che si ha oggi di San Giorgio non è quella di venti anni fa.

Dobbiamo considerare che oggi in Piazza Risorgimento risiedono 14 persone. Vogliamo fare altri palazzi? Allora, perché non abbelliamo quello che già c’è, perché non ci affidiamo alle energie rinnovabili e facciamo un discorso di ecosostenibilità rispetto alle nostre abitazioni?.

Cambiare un PUC non è facile, bisognerà anche avere il rispetto del pregresso, ci sono delle situazioni che vanno rispettate. Detto ciò, nei prossimi anni potremmo modificare l’attuale PUC prevedendo una riduzione della volumetria edificabile: questo, però, non deve allarmare nessuno perché deve essere vista nell’ottica di una San Giorgio più vivibile, più ecosostenibile. Per cambiare le cose dobbiamo modificare il PUC, perché ad oggi i privati hanno la possibilità di costruire oltre quello che è il fabbisogno cittadino. E’ chiaro che bisognerà trovare il giusto equilibrio e non è che chi ha 100 mq si dovrà ritrovare con 5 mq edificabili”.

Potremmo dire che il cittadino dovrà essere contento di rinunciare a una parte della volumetria di cui oggi dispone perché quella perdita – chiamiamola così- la recupererà in vivibilità? Esattamente, questo è il concetto. La salute non è solamente lo stato di malattia ma nel concetto di salute c’è anche quello di vivere nella maniera più serena possibile.

Credo si debba fare un po’ più di qualità a scapito della quantità. L’idea, in linea generale, è quella di ridurre l’impatto ambientale: bisognerà ridurre, in qualche modo, la volumetria edificabile prevista nell’attuale PUC. Chiaramente, bisognerà trovare l’equilibrio. In linea generale, secondo noi, San Giorgio è stato sfruttato troppo a livello ambientalistico. La zona di Viale Aldo Moro ne è l’esempio. Ci sono ancora, però, degli spazi aperti, che si possono riempire. Anzi, si devono riempire perché non si possono lasciare così. Non solo nella zona di Viale Aldo Moro ma ci sono tanti spazi in altre aree“.

Riempire in che senso?Riempire nel senso di costruire“. Costruire ancora?Sì. Il PUC attuale lo consente, prevedendo un alto indice di edificabilità“.

Tornando alla Cittadella dello Sport, secondo il PUA approvato l’altra settimana dall’Amministrazione comunale, quali sono le opere previste a carico del privato di cui beneficerà il Comune? Le opere che, secondo il PUA approvato in Giunta comunale, il privato dovrà realizzare per il Comune saranno i parcheggi; oltre, ovviamente, ai 17.500mq previsti dalla perequazione“.

San Giorgio del Sannio. Cittadella dello Sport, scoppia la polemica

San Giorgio del Sannio. Cittadella dello Sport, scoppia la polemica

Politica

SAN GIORGIO DEL SANNIO. E’ scontro tra maggioranza e opposizione a San Giorgio del Sannio: materia del contendere la paternità della costruenda Cittadella dello Sport.

Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco di San Giorgio del Sannio, Angelo Ciampi, annunciava l’approvazione, nell’ultima seduta di Giunta comunale, del Piano Urbanistico Attuativo (PUA) relativo all’area ricompresa tra il Palazzetto dello sport, Via Olmo lungo, via Appia e Via 150° Unitá d’Italia. Lì, stando alle intenzioni dell’Amministrazione, dovrebbe nascere la nuova “Cittadella dello Sport“.

L’intervento prevede la realizzazione di una piscina coperta semiolimpionica, un blocco con servizi di bar-ristorazione ed un piccolo edificio residenziale su tre livelli oltre ad ampie aree a parcheggi attrezzati che saranno realizzati interamente con capitali privati dall’imprenditore che ha proposto l’intervento. Al comune sarà ceduta gratuitamente un’ampia area di circa 17.500 metri quadrati dove l’amministrazione comunale intende realizzare il nuovo stadio con annessi servizi. Da subito ci attiveremo per intercettare le risorse necessarie alla realizzazione del nuovo impianto che dovrà sostituire il campo sportivo di via Gustavo Baldassare, ormai vetusto ed inadeguato alla pratica sportiva concepita in chiave attuale e moderna“. Le parole di Ciampi.

Sul punto, però, è intervenuto il consigliere di opposizione Giancarlo Bruno, che, con un comunicato che abbiamo riportato integralmente QUI, ha offerto una diversa rappresentazioni dei fatti, sottolineando come, secondo lui, Ciampi stesse provando ad appropriarsi di meriti altrui: “Nessuno però dice che la Cittadella dello Sport, tanto sbandierata da questa Amministrazione, è frutto del lavoro di altri e precisamente frutto del lavoro dell’Amministrazione Nardone, che approvò il PUC (Piano Urbanistico Comunale) prima in Giunta (delibera n. 60 del 07.03.2006) e poi in Consiglio comunale (delibera n. 11 del 31.05.2007).

Bruno spiega anche il perché la precedente Amministrazione Nardone, dopo aver approvato il PUC non approvò anche il PUA dando via all’opera: “La risposta è più semplice di quella che può sembrare: i proprietari dell’epoca, e precisamente i Monaci di Montevergine, non avevano nessun interesse a edificare, in quanto impegnati evidentemente in attività spirituali piuttosto che materiali. Non avendo nessuna intenzione di costruire su quel terreno non hanno mai presentato nessun PUA. Le cose evidentemente sono cambiate dopo la vendita del terreno. A distanza di tempo, i Monaci hanno venduto e chi ha acquisto ha presentato il PUA di iniziativa privata, senza il quale ovviamente non avrebbe potuto ricevere il permesso a costruire e, quindi, non avrebbe mai potuto realizzare la cubatura acquistata“.

“Quindi la perequazione -precisa il consigliere -, vale a dire il trasferimento gratuito di 17.500 mq di terreno al Comune di San Giorgio del Sannio e tutto quanto oggi viene sbandierato, non è affatto merito di questa Amministrazione, che ha ereditato una scelta politico-amministrativa e urbanistica di altri. Sono contento che costoro provino a fare proprie scelte altrui, vantando meriti che non hanno e propagandandole come proprie. Questo vuol dire solo una cosa, e cioè che chi ha amministrato in quel tempo probabilmente tanto male non era e probabilmente tanto male non ha amministrato“.

Le osservazioni di Bruno hanno scatenato una reazione piuttosto veemente da parte di Ciampi che con un post Facebook ha risposto, a suo modo, senza però, per la verità, entrare nel merito della questione posta dal collega di opposizione, ma rivolgendo la propria attenzione su altre scelte compiute dall’Amministrazione Nardone e contenute nell’ormai famoso PUC del 2006. Queste le sue parole: “Il PUC approvato nel 2006 da Giancarlo Bruno é quello che ha consentito un’edificazione selvaggia a Bosco Lupino, a via Bosco Lucarelli, a via De Sanctis, a via Baldassarre, a Viale Aldo Moro, nell’area del cimitero di via Toppa solo per fare qualche esempio. Sono sorti palazzi laddove c’erano cortili. Li si é consentito di costruire senza che vi fossero strade ed infrastrutture primarie , senza servizi, senza una logica urbanistica unitaria e coerente. Senza pensare a quello che ancora prevede quel PUC in alcune zone del paese come l’area di viale Aldo Moro dove sono previste alcune decine di migliaia di metri cubi di nuovi fabbricati che porterebbero all’invivibilità quella zona, già invivibile“.

Oggi Bruno -conclude il sindaco-, non avendo ancora capito che la campagna elettorale é finita e lui ha conquistato la medaglia di bronzo proprio perché i cittadini hanno condannato quelle decisioni, avanza meriti che non ha, ignorando che le sue scelte sono quelle che hanno sfregiato in maniera irreversibile la città con una densità demografica pari alle città indocinesi. Se avesse voluto fare qualcosa per realizzare impianti sportivi e spazi di aggregazione per i giovani nei suoi 15 anni di mandato avrebbe tranquillamente potuto farlo ma di tutto questo non ce n’è traccia. L’onestà intellettuale di chi ha avallato scelte urbanistiche catastrofiche per la nostra città dovrebbe indurre al silenzio chi le ha prodotte e a dare con umiltà e senso di responsabilità una mano a chi oggi vuole finalmente dare una svolta alla nostra città e a portare a compimento la cittadella dello sport che diventerà il fiore all’occhiello per il nostro paese. Per la prossima campagna elettorale ci sarà tempo. Questo é il momento di lavorare a testa bassa per dare quelle risposte ai cittadini che non sono arrivate negli anni passati“.

Non si è fatta attendere la controreplica di Bruno che non le ha mandate a dire. “A proposito di chi suggerisce il silenzio dimenticando che siamo in democrazia”, titola così il proprio intervento l’Avvocato, facendo chiaro riferimento alla richiesta di silenzio avanzata da Ciampi nel suo intervento.

La risposta scomposta e piena di acredine del Sindaco -scrive Bruno- sembra fare da specchio a chi si smaschera dal goffo tentativo di attribuirsi la paternità di un atto urbanistico che non gli appartiene. Capisco lo stato d’animo di chi rincorre i social like per misurare continuamente il consenso ma meno comprensibile appare la sua reazione poco istituzionale, irrispettosa dei ruoli tipica di chi non ha argomenti da utilizzare e la butta in caciara. Tutto questo mi ricorda la storia di quello a cui si chiede A e risponde B. Ad onor del vero non posso esimermi dal ricordare ad Angelo Ciampi 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐏𝐔𝐂 𝐧𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟎𝟔 𝐧𝐨𝐧 𝐥𝐨 𝐡𝐚 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨 𝐆𝐢𝐚𝐧𝐜𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐁𝐫𝐮𝐧𝐨, 𝐦𝐚 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐚𝐧𝐧𝐢𝐨, di cui Giancarlo Bruno era il 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨, ruolo che (probabilmente egli non sa) essere caratterizzato da 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐫𝐳𝐢𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐞 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚; insomma ruolo di 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐬, soprattutto quando lo si ricopre, come avvenne nel 2006, senza deleghe”.

“Quel Consiglio comunale -prosegue-, di cui mi onoro di averne fatto parte, ebbe il coraggio di approvare un PUC, superando una progettualità urbanistica vecchia di alcuni decenni. Aggiungo che mai nessun Consiglio comunale prima di allora era stato capace di modificare. Le affermazioni prive di cognizione di causa di autore e 𝐰𝐫𝐢𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐧𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐞 𝐬-𝐜𝐨𝐧𝐧𝐞𝐬𝐬𝐢, colme di populismo spicciolo, offendono l’onore e la professionalità di quei consiglieri comunali, che hanno lavorato duramente e con onestà intellettuale, alcuni di quali oggi sono tra suoi convinti sostenitori… o meglio fino ad oggi… domani, dopo i suoi 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚𝐭𝐢𝐜𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐛𝐥𝐨𝐠𝐠𝐞𝐫 𝐞 𝐩𝐨𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨, non so. Probabilmente Angelo Ciampi non sa è che quel PUC fu approvato in assenza del PTCT della Provincia di Benevento (cui fu adeguato successivamente) e aveva l’obiettivo di stare al passo di altri Comuni della Provincia di Benevento, della stessa dimensione demografica di San Giorgio del Sannio, per ricordargliene alcuni Telese, Sant’Agata dei Goti, Montesarchio, ect…, in una visione proiettata al futuro e non al passato. Per cui se egli provasse a leggerlo, piuttosto che fare perenne campagna elettorale su Facebook, potrà trovare strumenti urbanistici innovativi come i comparti edilizi e la perequazione, che oggi scopre per la prima volta e che sbandiera 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐨𝐬𝐬𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐥’𝐀𝐦𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚”.

Visto che il PUC approvato nel lontano 2006 non è di suo gradimento -conclude Bruno-, può apportarne le modifiche che ritiene più opportune, visto che i cittadini di San Giorgio del Sannio gli hanno dato l’onore di amministrare il nostro meraviglioso paese. Anche io sono sicuro che la Cittadella dello Sport sarà un fiore all’occhiello della nostra comunità, ma lo sarà grazie a tutti coloro che avranno direttamente o indirettamente lavorato al progetto, a partire da chi lo ha previsto urbanisticamente. E sarà anche merito di chi saprà intercettare i necessari finanziamenti e realizzare le opere concrete. Si tratta di processi amministrativi lunghi e laboriosi. 𝐍𝐨𝐧 𝐚𝐦𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐯𝐮𝐨𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐢𝐫𝐨 𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐠𝐢𝐨𝐫𝐠𝐞𝐬𝐢“.