Di seguito nota stampa dei consiglieri comunali di “Alternativa per Benevento”.
“Sulla questione rifiuti è evidente il cortocircuito intermo all’universo mastelliano. E non saranno le solite note stampa, con i continui e ormai stantii rimandi al passato, a mutare la realtà, ormai sotto gli occhi di tutti. Parlano i fatti: il 28 dicembre scorso il Consiglio Comunale approvava il riconoscimento di debiti fuori bilancio contratti in passato nei confronti della Samte, società di proprietà della Provincia e impegnata nel campo dei rifiuti.
“Un obiettivo politico importante di questa amministrazione”- spiegava il consigliere Luigi Scarinzi, capo della segreteria politica del sindaco Mastella, che annunciava pure sicuri e indubbi vantaggi per i cittadini. Occorreva salvare la Samte – ci rassicurava Scarinzi – perché “riabilitiamo un servizio nostro della Provincia di Benevento”, con indubbi e sicuri vantaggi per la comunità.
Peraltro il riconoscimento del debito fuori bilancio, votato dalla maggioranza consiliare, è stato vincolato ad una transazione sottoscritta con la Samte sul
presupposto essenziale che fosse tale società a gestire gli impianti provinciali, a partire dalla discarica di S.Arcangelo Trimonte.
Ebbene, trascorsi poco più di due mesi, quella scelta politica non c’è più. L’Ambito Territoriale Rifiuti – altro organismo politico governato esclusivamente da Noi di Centro – la Samte non la vuole, per buona pace del Consiglio Provinciale che all’unanimità ha avallato il suo trasferimento all’Ato. E infatti l’Ato si appresta a compiere la sua scelta, costituendo una nuova società e lasciando dunque la Samte al suo destino. Dinanzi a tutto ciò, anziché incolpare gli altri, il sindaco Mastella e la sua maggioranza dovrebbero semplicemente ammettere di essersi sbagliati. O di essere stati smentiti dai loro stessi compagni di viaggio. Ed è questo il dato sottolineato nei giorni scorsi da ‘Alternativa per Benevento’. Dato che non è in discussione”.
Riunito il consiglio provinciale: sulla Samte la decisione sarà assunta giovedì 9 marzo
Il Consiglio Provinciale di Benevento, presieduto da Nino Lombardi, si è riunito oggi in Sala Consiliare della Rocca dei Rettori.
Il Consiglio ha provveduto, con votazione a scrutinio segreto, alla designazione dei 3 rappresentanti della Provincia (due componenti per la maggioranza ed uno alla minoranza) in seno al Consiglio dei Delegati del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, nelle persone di: Nino Lombardi (4 voti), Giuseppe Antonio Ruggiero (3 voti) e Domenico Parisi (3 voti). Spetterà ora al Presidente della Regione procedere alla nomina dei Delegati.
Il Consiglio, in merito al programma di trasferimento della Società provinciale Samte insieme agli impianti del ciclo rifiuti all’Ente d’Ambito, ha quindi ascoltato una relazione del Dirigente del Settore Società partecipate Nicola Boccalone. Questi ha illustrato ai Consiglieri gli sviluppi della decisione assunta dal Consiglio provinciale lo scorso 15 febbraio che ha dato mandato all’advisor KPMG la valutazione economico-patrimoniale sulla Samte, premessa necessaria per portare a termine l’operazione nel suo complesso, in analogia con quella avviata già nelle altre Province campane. Il parere, ha spiegato Boccalone, è stato espresso dalla KPMG lo scorso venerdì; ora si attende che sul documento si esprima anche il Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia prima della decisione definitiva da parte del Consiglio Provinciale. Entro la fine di marzo mese è concessa agli Eda per assumere in carico della Società partecipata Samte.
Il Presidente Lombardi ha ricordato che la Direzione generale del Ciclo rifiuti della Regione ha diffidato la Provincia a provvedere al trasferimento perché così dispone la Legge regionale n. 14 del 2016 in materia di gestione del ciclo rifiuti. L’operazione di trasferimento cui la Provincia sta lavorando, ha proseguito Lombardi, è nata nel rispetto delle indicazioni legislative e programmatiche della Regione, che l’Amministrazione in carica alla Rocca dei Rettori intende con fermezza rispettare: sarà l’Eda a decidere sul trasferimento secondo la volontà dei propri Organi di governo. D’altra parte, ha ricordato il Presidente Lombardi, la Regione Campania ha finanziato gli interventi per il trasferimento dei rifiuti combusti ancora abbancati nello Stir di Campolattaro dal 2018 che ne bloccano le attività produttive. La Provincia per almeno sette anni ha fatto da Cireneo del ciclo dei rifiuti senza dunque averne competenza: oggi, ha chiosato Lombardi, si sta costruendo, nei limiti e secondo la legge regionale, il rilancio della gestione del ciclo in termini di sostenibilità economica ed ambientale senza più gravare in maniera insostenibile sulle tasche dei cittadini e della stessa Provincia che ha sempre provveduto a raccogliere l’inquinante percolato dalle discariche dismesse.
Il Consiglio si è quindi riconvocato sull’argomento per giovedì prossimo 9 marzo alle ore 11 nella Sala Consiliare della Rocca dei Rettori.
Infine, il Presidente ha comunicato al Consiglio che il Tar ha dato ragione alla provincia in merito alla gara d’appalto per la strada Foiano Valfortore – Statale 90 bis.
NdC: “Samte, sui rifiuti rimediamo a disastri del passato”
“La gestione della definizione dei rapporti tra il Comune di Benevento e la Samte, definita nel gennaio di quest’anno in Consiglio comunale, non ha nulla a che vedere con l’assetto del ciclo integrato dei rifiuti della Provincia, peraltro oggetto del Piano già predisposto e approvato dall’Ato di Benevento”, così in una nota di replica ad Alternativa per Benevento, gli esponenti mastelliani di Noi di Centro.
“Come è noto, Samte ha gestito negli ultimi anni gli impianti di Sant’Arcangelo e Casalduni e le attività post-mortem delle discariche, ormai in disuso. Sono elementi noti a tutti. Il Comune di Benevento sulle modalità di espletamento di tali servizi e sulla tariffazione dei servizi Samte aveva prodotto opposizione che il Tar Campania ha rigettato. In ordine ai livelli occupazionali, essi sono garantiti dalla normativa regionale che prevede l’assegnazione automatica del personale al nuovo soggetto gestore in corso di individuazione. Al netto di ciò, si è proceduto a definire i rapporti con Samte a tutela delle attività, dell’interesse pubblico e delle casse comunali.
Sono tutti problemi che abbiamo ereditato dal passato e che a cui stiamo rimediando. Tutto ciò di cui ci stiamo occupando è frutto di un passato che spesso è stato caratterizzato dalla mala gestio e dall’inefficienza”.
Samte, l’affondo di Alternativa per Benevento: “Che fine hanno fatto i proclami sul ritorno in attivo?”
Di seguito nota stampa dei consiglieri comunali di Alternativa per Benevento.
“Si ricorderà che qualche settimana fa il Consiglio Comunale di Benevento fu chiamato ad approvare un ingente debito fuori bilancio per sanare la posizione del Comune nei confronti della Samte. Con grande enfasi, in quella occasione- che non mancò di suscitare perplessità e polemiche fra gli stessi consiglieri di maggioranza- il Sindaco Mastella ebbe a dire che il riconoscimento del debito avrebbe consentito alla Samte di ritornare “in bonis”, e svolgere una funzione primaria nella riorganizzazione del ciclo dei rifiuti in provincia di Benevento.
Sebbene contrari alla procedura adottata (secondo noi non era necessario approvare un debito fuori bilancio), in Consiglio, come opposizione, esprimemmo comunque l’auspicio che la gestione integrata del servizio rifiuti potesse valorizzare le società pubbliche, ASIA e Samte.
Bene, ad oggi il progetto ambizioso proposto dal Sindaco Mastella visibilmente arranca. L’ATO rifiuti, a quanto si apprende, non ha intenzione di rilanciare il ruolo della Samte, e pensa di costituire un’altra società per dotarsi di una struttura operativa. A questo punto è legittimo chiedersi: che fine hanno fatto tutti i proclami sul ritorno in attivo della Samte? A che è servito il riconoscimento del debito fuori bilancio se poi la Samte non tornerà mai operativa? Ed è possibile che Mastella, che si è definito l’artefice di una grande operazione di risanamento, oggi subisca, senza battere ciglio, una soluzione che vanifica completamente l’obiettivo che aveva annunciato? Sui rifiuti, come sulla gestione del servizio idrico, per non parlare della sanità, si giocano partite importanti, nelle quali, tuttavia, occorrono visione e strategie chiare.
Ed invece, l’impressione che si ricava dalla vicenda Samte è che ,ancora una volta, gli attori del sistema territoriale, i decisori politici, ancorché appartenenti allo stesso schieramento, non riescano a fare sintesi, seminando contraddizioni e incertezze. E finendo con lo sprecare tempo e denaro”.
Samte torna in bonis. Palladino, Farese e Greco: “Decisiva la scelta coraggiosa del consiglio comunale”
I consiglieri del gruppo Noi Campani: “Soddisfatti per la svolta positiva, la Provincia ha dimenticato di evidenziare questo fondamentale apporto”.
“Esprimiamo soddisfazione per il ritorno in bonis della Samte. Una svolta positiva per il ciclo rifiuti della Provincia per la quale è stata determinante la scelta del Consiglio Comunale di Benevento che, approvando la transazione, ha riconosciuto alla società il debito di oltre 1 milione e 700 mila euro”. Così i consiglieri comunali di Benevento Marcello Palladino, Alboino Greco e Francesco Farese.
“La fine dello stato di liquidazione della Samte dovrà consentire la salvaguardia dei livelli occupazionali tutelando i lavoratori, ma anche portare alla riattivazione degli impianti provinciali per il trattamento dei rifiuti. Ciò consentirà finalmente di abbassare il costo di trasporto, conferimento e smaltimento dei rifiuti per i Comuni, riducendo così anche la Tari a carico dei cittadini.
Per il raggiungimento di questi obiettivi a beneficio della comunità, con coraggio e responsabilità, la maggioranza a dicembre, in modo unito e compatto, ha votato la transazione fra Comune di Benevento e Samte. Senza il riconoscimento del debito di 1 milione 700 mila euro – concludono i consiglieri del gruppo Noi Campani – tutto ciò non sarebbe stato possibile. Una scelta politica, per il ritorno in bonis della Samte, che rivendichiamo con orgoglio anche oggi visto che gli organi di governo della Provincia, nel ricostruire mediaticamente l’iter amministrativo, hanno dimenticato di evidenziare questo decisivo elemento…”
Ritorna in bonis la società partecipata Samte per la gestione rifiuti
Revocato lo stato di liquidazione della Società “Sannio, ambiente e territorio”, partecipata interamente dalla Provincia.
Lo ha deciso l’assemblea straordinaria che in sostanza ha preso atto della fine dello stato di passività del bilancio aziendale dichiarato alla fine del 2019 ed ha quindi riconosciuto il ritorno in bonis.
L’Assemblea, svoltasi dinanzi al Notaio Ambrogio Romano, ha visto la partecipazione del Socio unico, ovvero la Provincia di Benevento, con il Presidente Nino Lombardi ed il Dirigente delle Società partecipate Nicola Boccalone, del presidente dell’Organo di liquidazione della Samte, Domenico Mauro, con i componenti Massimo Di Tocco e Marcello De Risola ed il Revisore Antonio Rossi.
Con il deliberato dell’Assemblea, che ha riconosciuto lo “stato di gestione attiva”, la Samte si candida ad una possibile sua presa in carico da parte dell’Ente d’Ambito Rifiuti entro il prossimo 31 marzo, così come prevede una recente norma.
La Samte, istituita nel 2009 a seguito di una legge statale che dichiarava la fine dell’emergenza rifiuti in Campania e trasferiva i poteri del Commissario alle Società che per l’appunto le Province campane dovevano istituire, era entrata in una pesante crisi finanziaria che è deflagrata nell’agosto 2018 con l’incendio dell’impianto di trattamento rifiuti solidi Stir di Casalduni.
Paralizzate tutte le attività di quell’impianto di trasformazione, l’unico presente nel territorio sannita, e costrette le Amministrazioni dei 78 Comuni del beneventano a conferire i rifiuti solidi prodotti dalle loro comunità in altri impianti fuori provincia per il trattamento, erano venute meno cospicue entrate per la Società provinciale Samte che presto finì con l’accumulare ingentissimi debiti.
Dopo 16 mesi dal devastante incendio dello Stir, gli Amministratori della Provincia e della Società furono costretti a dichiarare lo stato di liquidazione concordataria.
Della situazione ne pagarono le conseguenze i dipendenti della Samte e gli stessi cittadini sanniti a con il lievitare delle tariffe per il trattamento rifiuti a causa dei costi di gestione del ciclo. D’altra parte la stessa Provincia fu costretta a sobbarcarsi enormi costi aggiuntivi dalla necessità di provvedere alla raccolta del pericoloso ed inquinante percolato prodotto dalle discariche abbandonate di rifiuti “tal quale” sparsi sul territorio all’epoca del Commissariato per la gestione rifiuti.
Gli Amministratori della Provincia e della Samte, tuttavia, intrapresero subito una serie di misure volte al contenimenti dei costi gestionali e al recupero dei crediti. Peraltro, con l’essenziale apporto programmatico della Regione Campania, è stato sottoscritto un Accordo quadro nel mese di luglio dello scorso anno tra la stessa Regione, la Provincia, la Samte e l’Ente d’Ambito rifiuti per riportare la normalità nella gestione del ciclo rifiuti nel Sannio. Nell’ambito di tale Accordo è stato possibile di riportare la Samte “in bonis” con l’obiettivo finale di riavviare il trattamento dei rifiuti presso l’impianto di Casalduni, che consentirà di abbassare notevolmente i costi gestionali.
Il Presidente della Provincia ha dichiarato al termine dei lavori dell’Assemblea: «Oggi è una giornata importante perché segna formalmente il punto di svolta per la gestione del ciclo dei rifiuti nel Sannio. Dopo anni di paralisi operativa e dopo la messa in liquidazione concordata della SAMTE, siamo dunque riuscire a rimettere nel mosaico di questa gestione un tassello fondamentale in un puzzle andato in frantumi nell’agosto di 5 anni or sono con l’incendio dello Stir di Casalduni. Il riconoscimento del ritorno in bonis della Società partecipata SAMTE non ha solo una valenza di ordine ragionieristico: infatti, essa attesta che la gestione del ciclo dei rifiuti nel Sannio può essere virtuosa anche dal punto di vista economico. La SAMTE in bonis significa che decine di posti di lavoro non sono più un bilico e che i cittadini possono aspettarsi una sensibile riduzione dell’imposizione fiscale. Il risanamento dei conti della SAMTE non nasce dal caso, ma da un lavoro duro da parte degli Amministratori della Società Samte già in liquidazione; del Dirigente del Settore Amministrativo e Società partecipate e degli stessi Amministratori della Provincia di Benevento; e dal concreto apporto della Regione Campania con l’assessore Bonavitocola e delle strutture di supporto».
Rifiuti, stamani tavolo tecnico in Provincia: Lombardi fiducioso su possibilità di abbassare TARI
Stamani si è riunito il Tavolo di lavoro tecnico per la verifica dell’andamento degli impegni previsti con l’Accordo Istituzionale in materia di rifiuti del 14 luglio 2022 sottoscritto da Regione Campania, Provincia di Benevento, Samte ed Ente d’Ambito.
A partecipare alla riunione sono stati: i Presidenti della Provincia, Nino Lombardi, e dell’Ente d’Ambito, Pasquale Iacovella, accompagnati dai rispettivi dirigenti Nicola Boccalone, Angelo Carmine Giordano e Massimo Romito, con i Consiglieri provinciali Antonio Capuano e Umberto Panunzio ed il Vice Presidente dell’EDA Rossano Insogna; i Dirigenti regionali Antonello Barretta e Romeo Melillo con la Struttura di Missione e l’ing. Giuseppe Vacca; il Presidente della Commissione di Liquidazione della Samte, Domenico Mauro.
Il lavoro si è articolato in due momenti: il primo è consistito in una visita in contrada Nocecchie presso la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte; mentre il secondo si è svolto presso la Sala Giunta della Rocca dei Rettori, sede della Provincia.
Al termine del briefing si è appreso che è stato aggiornato il crono-programma degli impegni e dei relativi interventi previsti nell’Accordo Istituzionale di luglio 2022. L’obiettivo è essenzialmente quello di giungere al trasferimento nell’area di ctr. Nocecchie dei rifiuti combusti ancora abbancati presso lo Stir di contrada San Fortunato di Casalduni. Tale trasferimento consentirà la ripresa delle attività produttive presso l’impianto nell’area del Tammaro, ancora fermo dopo l’incendio che lo investì rovinosamente nell’agosto del 2018.
Il Presidente della Provincia Lombardi ha quindi comunicato al Tavolo tecnico che, entro il prossimo mese di febbraio, sarà ufficialmente dichiarato che la Società provinciale Samte sarà tornata “in bonis”: di conseguenza, verrà convocato il Consiglio provinciale per deliberare sul trasferimento della stessa Società all’Ente d’Ambito in uno con la cessione di tutta l’impiantistica. Il trasferimento della Samte potrà quindi consentire alla stessa Società Samte di essere nuovamente operativa nel contesto della gestione del ciclo dei rifiuti.
Questi provvedimenti consentiranno, ha concluso Lombardi, di dare definitiva attuazione alle ridefinizione delle competenze istituzionali in materia di gestione del ciclo dei rifiuti come stabilito dalla Legge regionale n. 14 del 2016 che individua nell’Ente d’Ambito il soggetto istituzionale gestore. Inoltre, si potrà riavviare e dunque normalizzare l’efficientamento della gestione del ciclo dei rifiuti nel Sannio, e dunque verranno calmierati i prezzi gestionali che vengono scaricati oggi sui contribuenti sanniti attraverso la TARI.
Palazzo Mosti, la nota del consigliere Panunzio: “Io assente per motivi di salute. Positivo che si sia chiusa controversia con Samte”
“La mia assenza al Consiglio comunale è dovuta a meri motivi di salute. Condivido però integralmente il deliberato del Consiglio comunale e trovo che sia un fatto positivo che si sia chiusa la controversia tra Samte e Comune. Conosco bene la materia ambientale e so che lo Stir di Casalduni resta un presidio vitale per l’efficacia del ciclo dei rifiuti in terra sannita.
Per questo motivo il Consiglio comunale bene ha fatto a dare un contributo per chiudere un inutile conflitto tra istituzioni”.
Così in una nota il consigliere comunale e provinciale di maggioranza Umberto Panunzio.
Palazzo Mosti, via libera del Consiglio comunale alla definizione transattiva con la Samte
Il Consiglio comunale, riunitosi questa mattina in modalità mista, ha osservato un minuto di silenzio in ricordo del senatore Mino Izzo, scomparso domenica scorsa, ed ha successivamente proceduto al riconoscimento del debito fuori bilancio conseguente la definizione transattiva del giudizio che ha visto contrapposti il Comune di Benevento e la Samte (con 21 voti favorevoli e 10 contrari).
L’assise consiliare ha, poi, dato il via al riconoscimento di altri quattro debiti fuori bilancio, due dei quali derivanti da sentenze della sezione Lavoro del tribunale di Benevento ed ha approvato la variazione al bilancio di previsione finanziaria 2022/2024 (con 18 voti favorevoli e 8 contrari).
Ultima seduta del Consiglio provinciale: focus su società partecipate dall’Ente
Approfondita discussione in Aula Consiliare alla Rocca dei Rettori nel corso della seduta del Consiglio Provinciale (l’ultimo di questo 2022) sulla materia delle Società partecipate dall’Ente alla presenza del Collegio dei Revisori dei Conti.
Presieduti dal Presidente della Provincia Nino Lombardi, i lavori si sono contraddistinti per la sostanziale convergenza di tutto il Consiglio, pur con l’astensione dei Consiglieri Cataudo e Ruggiero, sulla richiesta ai Consigli di Amministrazione delle Società partecipate di presentare entro 180 giorni un documento strategico di pianificazione delle attività e delle prospettive di sviluppo del ruolo sul territorio delle stesse Aziende.
Il dibattito si è avviato, a seguito della Relazione del Dirigente Amministrativo e Finanziario Nicola Boccalone, sul programma di rifinanziamento del monitoraggio e controllo della Diga di Campolattaro sul fiume Tammaro esercitata dalla Azienda partecipata Asea: tale rifinanziamento pari a 450mila Euro circa porta il totale degli affidamenti nel corso degli anni per questo servizio a 15 milioni tutti a carico del Bilancio della Provincia.
Si tratta di una cifra ovviamente assai rilevante che, in un primo tempo, l’Amministrazione non intendeva più confermare, ma, a seguito dell’approvazione da parte del Governo Draghi e della Presidenza della Regione Campania del programma per la potabilizzazione delle acque del Tammaro raccolte dalla diga al fine di destinarle agli usi irrigui e civili per un importo di 500 milioni di Euro sul PNRR, la Provincia di Benevento ha ritenuto di dover confermare, per senso di responsabilità, gli impegni assunti nel corso degli anni, pur chiedendone al Governo centrale e regionale il ristoro di quanto sinora investito per questa essenziale attività di controllo.
Da tale assunto è quindi emerso in sede di dibattito che il Consiglio Provinciale ritiene che l’Asea, così come le altre Società partecipate, debbano comunque presentare allo stesso Consiglio un pianificazione a medio e lungo termine del lavoro che intendono espletare sul e per il territorio per verificarne ruolo e funzione strategici.
Fermo restando la tutela dei livelli occupazionali, il Consiglio ha deciso dunque di intervenire per la razionalizzazione e l’efficientamento degli impegni della Provincia in queste Società che si occupano di diversi campi dagli impianti termici, alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, alla valorizzazione del sistema museale dell’Ente.
Un discorso a parte è stato svolto, su intervenuto del Presidente, per la Società di gestione dei rifiuti Samte, che sta per tornare “in bonis” dopo anni di criticità economico-finanziaria e per la quale si auspica l’assorbimento da parte dell’Ente d’ambito rifiuti, Soggetto titolato alla gestione della materia.
Il Consiglio Provinciale è quindi passato all’approvazione di alcuni provvedimenti concernenti il riconoscimento di debiti fuori Bilancio derivanti da sentenze dei Tribunali.
Il Consiglio ha, quindi, approvato una variazione di Bilancio riguardante nuove entrate disposte per maggiori contributi per pagamenti di spese di consumo energetico nelle Scuole o per opere pubbliche.
Inoltre il Consiglio ha approvato il Regolamento per la disciplina del rimborso delle spese di accesso all’ente, di trasferta e missione degli Amministratori Provinciali.
Infine, il Consiglio, su proposta del Presidente Lombardi, ha approvato a voti unanimi una proposta che fa voti al Governo e al Parlamento di rivedere la norma contenuta nella Legge di Bilancio per il prossimo anno che eleva a 900 il numero minimo degli studenti iscritti nelle Scuole di ogni ordine e grado.
Il Consiglio ha ritenuto che tale provvedimento governativo non tiene conto della realtà demografica delle aree interne non solo meridionali, ma di tutto il Paese: le conseguenze saranno pesanti per decine e decine di Direzioni scolastiche.
A causa del fatto che la Legge di Bilancio, attualmente in discussione in Parlamento, deve essere varata entro il 31 dicembre, le Autorità di Governo e Parlamentari sono state nuovamente sollecitate con nota formale a rivedere la propria posizione dopo la lettera già inviata dal Presidente Lombardi lo scorso 6 dicembre sullo stesso argomento.
Infine, terminata la seduta perché esaurito tutto l’Ordine del giorno, il Presidente Lombardi ha comunicato al Consiglio Provinciale che l’Ente si é costituito nel giudizio amministrativo promosso dall’Ance per due gare d’appalto su progetti di opere pubbliche della Provincia, ritenuti, dal ricorrente, non remunerativi nei prezzi previsti a causa dell’esplosione dell’inflazione con la crisi internazionale in Ucraina.
Il Tar Campania, ha proseguito il Presidente Lombardi, non ha però sospeso, con una decisione delle ultime ore, le gare d’appalto che sono in corso e che pertanto rimangono valide, rinviando il giudizio sulla questione di merito a marzo 2023.
Il problema della revisione dei prezzi, a seguito della fiammata inflazionistica che ha investito l’energia e le materie prime, è generale nel Paese, ha dichiarato Lombardi, e merita comunque un intervento immediato da parte delle Autorità centrali ed europee.
Infine, il Presidente ha comunicato gli esiti degli incontri in Regione sul tema della protezione dei reticoli fluviali e della loro manutenzione: su tali problemi, la Provincia ha da tempo proposto la misura della compensazione dei relativi costi mediante la concessione alle Ditte interessate di raccogliere ed utilizzare gli inerti fluviali, evitando così per loro l’enorme aggravio dei costi dell’acquisto degli stessi fuori provincia.
La Pubblica Amministrazione risparmierebbe molto denaro (che peraltro la Provincia al momento non ha affatto) ed il territorio ed i cittadini tutti trarrebbero indubbio vantaggio dalla manutenzione degli alvei: su tale argomento occorre acquisire il nulla osta non solo della Regione, ma anche di altre Autorità e proprio per questo sono in corso Conferenze di Servizio ai più livelli.
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