Benevento, quale migliore occasione?

Benevento, quale migliore occasione?

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Crisi di risultati, assenza di successi da circa due mesi, classifica che inizia a preoccupare, odissea di infortuni, cabala, tabù: ci sarebbero tutti gli ingredienti per far pendere, anche in maniera importante, la bilancia del match odierno tra Benevento e Bari decisamente dalla parte dei galletti pugliesi.

Ma quale miglior occasione per gli uomini di Cannavaro per ribaltare il pronostico di una storia che – per alcuni – sarebbe già scritta, se non con una vittoria scacciacrisi contro una della formazioni più in forma del campionato cadetto?

Una vittoria che manca – come detto – alla Strega dal lontano 3 settembre quando gli uomini all’epoca di Fabio Caserta si imposero in casa del Venezia, conquistando il secondo successo consecutivo dopo quello interno contro l’attuale capoclassifica Frosinone. Da allora solo qualche pareggio per la squadra giallorossa nel frattempo passata sotto la guida di Fabio Cannavaro, anch’egli alla ricerca del suo primo successo in giallorosso.

Per la legge dei grandi numeri, della statistica, il trend prima o poi deve cambiare: l’occasione – seppur caratterizzata da mille difficoltà – è di quelle ghiotte perché un successo oggi permetterebbe ai sanniti non solo di risollevarsi in classifica, di “festeggiare” un successo tanto atteso (il primo per Cannavaro), di – provare a – mettersi alle spalle questi ultimi due mesi da film horror e guardare con maggior fiducia verso il futuro prossimo ma anche – aspetto questo sicuramente più di contorno e meno di attualità – sfatare anche un vero e proprio tabù, visto che la Strega non ha mai vinto nei sette precedenti in casa contro i biancorossi pugliesi. Nei sette precedenti nel Sannio, infatti, i galletti risultano vincitori in due occasioni, mentre nei restanti cinque incontri si è registrato il segno x. Mai nella sua storia il Benevento ha battuto i pugliesi nel proprio stadio. 

Quale migliore occasione, appunto?!

Foto: screen Sky Sport

Benevento-Bari, le probabili formazioni: possibili cambi in avanti per Cannavaro

Benevento-Bari, le probabili formazioni: possibili cambi in avanti per Cannavaro

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Tra poche ore, alle 14:00, Benevento e Bari scenderanno sul rettangolo verde del Ciro Vigorito per la dodicesima giornata del campionato di Serie B. I giallorossi tornano in campo dopo il pari casalingo contro il Pisa che ha portato la Strega al diciassettesimo posto in classifica a quota 10, con Fabio Cannavaro che è ancora alla ricerca della prima vittoria sulla panchina sannita. I biancorossi invece, dopo un ottimo inizio di campionato, hanno collezionato un solo punto nelle ultime tre partite in Serie B grazie allo 0-0 nell’ultimo match contro la Ternana. I pugliesi di Michele Mignani, complessivamente a secco di gol da quattro incontri, sono comunque quinti a 19 punti.

QUI BENEVENTO – Fabio Cannavaro è ancora alle prese con l’emergenza infortuni, nonostante il rientro tra i convocati di Kamil Glik. Il tecnico giallorosso dovrebbe affidarsi allo stesso sistema di gioco visto sabato scorso contro il Pisa, ma ci sarà probabilmente qualche cambio in avanti. Confermato il pacchetto arretrato, sugli esterni ci saranno Letizia ed uno tra Foulon e Masciangelo, con il primo in vantaggio. Nel centrocampo a tre, invece, agiranno Karic, Schiattarella ed Improta, con quest’ultimo chiamato a dare manforte anche in fase offensiva. Il tandem d’attacco, infatti, sarà formato ancora da Farias e, con ogni probabilità, Forte; panchina, quindi, per La Gumina, titolare contro i toscani.

QUI BARI – Michele Mignani, invece, ritrova Bellomo ed Antenucci ma dovrà fare a meno di Ricci, Ceter e Gigliotti. I galletti confermeranno il 4-3-1-2, con Mazzotta in difesa a prelevare l’infortunato Ricci. Centrali ci saranno Vicari e Di Cesare. A centrocampo, invece, il terzetto sarà formato con ogni probabilità da Maita, Maiello e Folorunsho. Ballottaggio serrato, poi, sulla trequarti: il rientrante Bellomo insidia prepotentemente Botta. In avanti, infine, sarà Antenucci a completare il tandem offensivo con Cheddira.

Di seguito, dunque, le probabili formazioni per il match del Vigorito di questo pomeriggio:

Benevento (3-5-2): Paleari; Leverbe, Capellini, Pastina; Letizia (C), Karic, Schiattarella, Improta, Foulon; Forte, Farias. A disposizione: Lucatelli, Manfredini, Glik, Masciangelo, Veltri, Perlingieri, Basit, Koutsoupias, Sanogo, La Gumina, Thiam, Agnello. All.: Fabio Cannavaro.

Bari (4-3-1-2): Caprile; Pucino, Vicari, Di Cesare, Mazzotta; Maita, Maiello, Folorunsho; Botta/Bellomo; Cheddira, Antenucci. A disposizione: Frattali, Polverino, Terranova, Zuzek, Bosisio, Dorval, D’Errico, Benedetti, Mallamo, Salcedo, Galano, Scheidler, Cangiano. All.: Michele Mignani.

ARBITRO: Giacomo Camplone di Pescara.
ASSISTENTIGiuseppe Perrotti di Campobasso e Marco D’Ascanio di Ancona.  
QUARTO UOMOLeonardo Mastrodomenico di Matera.
VAR E AVARFederico Dionisi de L’Aquila e Francesco Meraviglia di Pistoia.

Benevento-Bari, i convocati di Mignani: tornano Bellomo e Antenucci, out Ricci

Benevento-Bari, i convocati di Mignani: tornano Bellomo e Antenucci, out Ricci

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La società biancorossa ha diffuso la lista dei calciatori convocati per il match del Vigorito di domani pomeriggio contro il Benevento.

Michele Mignani può dunque sorridere: rientrano infatti il centrocampista Nicola Bellemo e l’attaccante Mirco Antenucci. I galletti, però, dovranno fare a meno del terzino Giacomo Ricci per un affaticamento muscolare. Assenti, poi, Damir Ceter, che sta smaltendo un problema alla giunzione miotendinea del bicipite femorale sinistro, e Guillaume Gigliotti.

Di seguito, infine, la lista dei giocatori del Bari disponibili per la sfida di domani pomeriggio alle 14.00:

PORTIERI: 1 FRATTALI, 18 CAPRILE, 22 POLVERINO

DIFENSORI: 6 DI CESARE, 20 TERRANOVA, 21 ZUZEK, 23 VICARI, 26 PUCINO, 27 MAZZOTTA, 44 BOSISIO, 93 DORVAL

CENTROCAMPISTI: 4 MAITA, 9 D’ERRICO, 17 MAIELLO, 63 BELLOMO, 80 BENEDETTI, 90 FOLORUNSHO, 99 MALLAMO

ATTACCANTI: 7 ANTENUCCI, 10 BOTTA, 11 CHEDDIRA, 14 SALCEDO, 19 GALANO, 26 SCHEIDLER, 74 CANGIANO

Foto: Profilo Facebook SSC Bari

Cannavaro: “Contro il Bari sarà dura, ma la condizione sta crescendo. Ai ragazzi serve tornare a vincere”

Cannavaro: “Contro il Bari sarà dura, ma la condizione sta crescendo. Ai ragazzi serve tornare a vincere”

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L’allenatore del Benevento ha partecipato alla consueta conferenza stampa alla vigilia del match contro il Bari, in programma domani ore 14 al Ciro Vigorito.

Fabio Cannavaro si è detto fiducioso, in particolare per il futuro, affermando però che ci saranno ancora un paio di partite in cui bisognerà soffrire.

Di seguito, dunque, le parole del tecnico della Strega nella conferenza odierna:

SULLA CONDIZIONE DELLA SQUADRA: “La condizione fisica sta crescendo, abbiamo avuto qualche problemino con Capellini e Schiattarella ma dovrebbero essere risolti. Glik oggi si è allenato con noi, domattina decideremo ma già il fatto che sia a disposizione ci dà qualche sorriso perché è un giocatore importante, uno dei leader di questa squadra. Il suo rientro ci serve anche per il morale“.

SULLA COLLABORAZIONE CON COTTI: “Il nuovo Dottore ha scelto di lavorare con Silvano Cotti, che ha un’esperienza importante. Io ho avuto la fortuna di averlo come giocatore ed allenatore, mi fa piacere che sia stata una scelta del Dottore. Lui vive a Roma, ma c’è questa collaborazione ed è importante. Fondamentale è la comunicazione, solo attraverso la comunicazione tutti insieme, io, dottori e giocatori, riusciamo a sbagliare meno“.

SUL MATCH CONTRO IL BARI: “Sarà una partita dura, ma sappiamo che anche in emergenza possiamo giocarcela come contro il Pisa. La determinazione farà la differenza. Il Bari è una squadra per cui non puoi permetterti di sbagliare soprattutto in zona difensiva le marcature preventive: hanno giocatori offensivi che ti possono castigare al minimo errore. Al di là dell’aspetto tattico e tecnico non deve mancare la determinazione, ci dovrà accompagnare da qui alla fine. Dobbiamo essere intelligenti, capire i momenti. Se vogliamo andare sempre a 100all’ora dobbiamo gestirla bene. Dobbiamo essere bravi nella fase difensiva, lavorare tutti insieme, raddoppiare e triplicare per vincere la partita come sabato scorso. Sono contento di come stanno lavorando i giocatori, la vittoria a breve arriverà: ne sono convinto“.

SUGLI ASPETTI TATTICI: “Il Bari in ripartenza può farti male, devi essere equilibrio. Noi abbiamo visto i loro pregi e difetti, lavorando molto sul nostro aspetto offensivo perché contro il Pisa l’abbiamo messo in pratica ma non è bastato. Anche in emergenza queste partite si possono vincere, perché le squadre come Bari e Pisa ti concedono. Lì sto lavorando molto, per far capire loro questa situazione“.

SUGLI ALTRI INFORTUNATI: “Acampora è quello più avanti, Tello va gestito bene perché ha avuto un infortunio in un posto delicato. Il fatto di vederli allenarsi e correre qui ha portato aria nuova. Non averli a disposizione ci fa capire che dovremo soffrire altre due partite, poi ci sarà una squadra diversa. Per chi andrà in campo sarà fondamentale la determinazione. Ci sono ancora due scogli, domani ed un altro, poi torneranno tutti“.

SU VIVIANI: “Per tanti errori ha perso un po’ di fiducia, capita nella carriera di un giocatore. E’ tornato, sta lavorando con il nostro staff medico. Indubbiamente aveva delle carenze muscolari, si è sbagliato qualcosa e ora stiamo cercando di recuperare. E’ una settimana che sta recuperando, sono molto fiducioso anche per lui“.

SU CENTROCAMPO E DIFESA: “Sicuramente Schiattarella sabato non stava benissimo, aveva necessità di essere un po’ aiutato. La condizione, comunque, sta salendo. Domattina inizierò a buttare giù qualcosa, vediamo cosa ne esce. Possiamo giocare a due o a tre, magari con quattro in difesa: ho giocatori intelligenti, man mano che tornano giocatori anche le scelte aumentano“.

SU KARIC: “Correre va bene, ma poi gli manca sempre quella piccola parte per finalizzare: glielo ho detto. E’ un centrocampista che fa gol, ci arriva, stiamo lavorando anche sotto quel punto di vista“.

SUL REPARTO OFFENSIVO GIALLOROSSO: “Fa parte della gestione che ho sempre detto fin dall’inizio. Cerco di dare fiducia ai miei giocatori, il campionato è lungo e ci sarà bisogno di tutti. Diego ha fatto uno sforzo nel secondo tempo, per me l’importante è l’atteggiamento: ha cercato di dare il massimo fino alla fine delle sue energie, alternando cosa positive e negative. Quando prende palla può nascere sempre qualcosa. La Gumina e Forte stanno recuperando, hanno numeri importanti, sono attaccanti e vivono per il gol quindi stanno soffrendo. Con le loro qualità, però, può passare del tempo ma torneranno a quei livelli, non si possono dimenticare come si gioca a calcio. Domani deciderò come giocare, sono tre attaccanti forti. Sono sempre orientato alle tre punte perché secondo me copri sempre lo spazio e sei più incisivo, metti apprensione nella squadra avversaria“.

SULLA PAURA: “La paura di questa squadra è dovuta al fatto che quando c’è un cambio di allenatore all’interno del gruppo c’è la consapevolezza che si è sbagliato qualcosa. A noi manca soprattutto la vittoria contro la Ternana, dovevi portare a casa quella partita ma per vari problemi non ci siamo riusciti. Stiamo lavorando sotto tutti i punti di vista per eliminare tensione e paura. I ragazzi stanno reagendo bene, ma serve una vittoria. Loro stanno facendo un lavoro pazzesco, stanno triplicando le forze. Ci sono tanti Under che giocano, tanti giovani come Pastina e Capellini che sono alla sesta partita di fila“.

SUL MONDO BENEVENTO: “Ci ho messo un po’ per capire quello che girava intorno, per tante situazioni. Ora ho una fotografia più chiara del mondo Benevento Calcio. Sono più fiducioso di un mese fa, so che quando arriveranno i dieci infortunati la scelta sarà molto più ampia e mi potrò divertire tra sistemi di gioco ed interpreti. Ora, però, c’è da soffrire: domani non sarà facile, come non lo è stato sabato contro il Pisa. Per il futuro sono fiducioso“.

SUGLI STIMOLI: “Tanti pensano che il mondo Cina sia caratterizzato solo dall’aspetto economico, ma avevo dodici nazionali ed un’organizzazione pari a Juve e Real Madrid. Quando alleni calciatori di questo calibro è sicuramente molto più facile perché tante volte ti trovi in difficoltà ma capisci che il calciatore la gestisce in autonomia. Solo con il lavoro riesci a uscire da queste situazioni, per me è uno stimolo importante. Se sono stato chiamato è perché la situazione non era facile. Come un dottore bisogna curare tutte le situazioni ed è una cosa che mi piace molto, mi stimola. Anche se non vivo a Benevento le orecchie sono sempre qui perché sono sempre in contatto con giocatori, staff e coloro che circondano la società. A me non interessa la categoria ma avere un’esperienza stimolante che oggi lo è più dell’inizio“.

SU MIGNANI, TECNICO DEL BARI: “Mi fa piacere per lui sia un onore, starà a me fare gli onori di casa. Lui però è avvantaggiato, noi siamo in emergenza mentre lui ha tutti i calciatori a disposizione“.

SUGLI STRAVOLGIMENTI NELLO STAFF SANITARIO: “Io guardo soprattutto il mio staff, lo staff tecnico, poi la società decide sullo staff sanitario. C’è stato un cambio, ma è normale quando magari le cose non vanno bene. L’importante è che poi ci sia comunicazione, collaborazione e un unico obiettivo, quello del Benevento Calcio. Gli infortuni sono complicati, ci sono quelli da trauma e quelli muscolari che vengono da tante cause. Ho fatto delle analisi, ma poi ci ho messo un punto perché devo pensare al futuro e non al passato. Non mi piace puntare il dito, tante volte può sbagliare l’allenatore o lo staff tecnico o il fisioterapista o magari il dottore. Penso però che uno staff debba lavorare insieme, analizzando ogni giocatore e gestendo ogni giocatore tramite la comunicazione. Non è corretto parlare del passato, ci sono stati degli errori da tutti quanti, anche dai giocatori“.

SUGLI ASPETTI NEGATIVI E POSITIVI DELLA SERIE B: “Si gioca poco, davvero pochi minuti. E’ inutile allenare i giocatori per novanta minuti di alta intensità se poi ne giochi trenta. Il gioco è molto spezzettato. Per migliorare il nostro calcio dobbiamo alzare il minutaggio di qualità e intensità di gioco. Da parte dei giocatori servono meno sceneggiate, da quella degli arbitri più personalità nelle interruzioni. Quello che mi è piaciuto è aver trovato tanti miei ex colleghi“.

SU UN PERIODO DEL GENERE: “Forse negli ultimi anni a Parma è successa una cosa del genere. Quello che può fare un allenatore è arrivare al campo per primo la mattina, lavorare con il sorriso e motivare i ragazzi: questo lo faccio di mio naturalmente. Devo dare l’esempio ai miei giocatori, facendo capire loro che il calcio è uno sport importante ma resta uno sport. Dobbiamo ridurre gli errori, nel calcio ci sono due squadre: quella che va in campo e quella invisibile, importante quanto quella che va in campo. Il giorno che riduciamo gli errori sarà una situazione diversa“.

Pallamano Benevento | Inizia il campionato, Sangiuolo guiderà un team di giovanissimi nel torneo di serie B

Pallamano Benevento | Inizia il campionato, Sangiuolo guiderà un team di giovanissimi nel torneo di serie B

Sport

Il debutto è servito. La Pallamano Benevento è pronta a tornare in campo per la prima giornata del campionato di serie B maschile.

Lo farà domenica alle ore 12 sul campo del Fondi, un mezzogiorno di fuoco che Andrea Sangiuolo e i suoi ragazzi attendono ormai da diverse settimane di preparazione.

L’allenatore giallorosso ha detto la sua sul campionato che sta per iniziare sottolineando il principale obiettivo che la società si è posta per questa stagione: “L’assillo della classifica non c’è, ma sappiamo che abbiamo un roster ben assortito e ricco di giocatori di prospettiva.

I ragazzi devono crescere atleticamente, tecnicamente e soprattutto mentalmente e credo che questo sia il campionato giusto.

La pallamano è un po’ come una partita a scacchi, specie in alcuni momenti della gara. Vogliamo che i nostri giovani li interpretino sempre meglio”.

L’età media del gruppo si è ulteriormente abbassata rispetto alla scorsa stagione, una scelta dettata dalla voglia di ricostruire: “Molti dei ragazzi hanno 16 anni, solo due elementi alzano leggermente la media ma parliamo comunque di ventenni, non di veterani della pallamano.

E’ chiaro che i risultati non si possono ottenere dall’ oggi al domani, bisogna proseguire per step per un lavoro che duri nel tempo. Siamo pronti, questa società non si è mai sottratta alle sfide”.

Anche per Sangiuolo sarà l’occasione di mettersi alla prova. Non è la sua prima esperienza da allenatore ma la veste può definirsi comunque nuova: “Ho fatto l’allenatore-giocatore in passato qui a Benevento e poi a Capua, ma questa è un’avventura diversa.

All’epoca allenavo per la maggior parte miei coetanei, stavolta il più giovane dei ragazzi del roster ha quasi 25 anni meno di me. E’ molto stimolante, non lo nascondo. Sono curioso di vedere i loro progressi di gara in gara”.

Il campionato si preannuncia duro e competitivo. Per l’esordio i giallorossi non avranno a disposizione Andrea Schipani, che deve scontare un turno di squalifica relativo alla scorsa stagione: “Debutteremo contro il Fondi e sarà già una bella sfida.

Avremo davanti una squadra ricca di giovani, un gruppo affiatato come il nostro. Ma sono tante le gare avvincenti su campi ostici, in piazze dalla grande tradizione. Tra le altre mi viene da pensare alle compagini di Capua e Gaeta, avversarie che vendono sempre cara la pelle. Sarà un bel torneo“.

GUIDA ALLA DESIGNAZIONE – Benevento-Bari all’esperto Camplone

GUIDA ALLA DESIGNAZIONE – Benevento-Bari all’esperto Camplone

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Secondo match casalingo consecutivo per la Strega che Sabato affronterà al Vigorito il Bari, fischio d’inizio alle 14. Il Benevento continua ad attraversare il suo periodo negativo, con 4 sconfitte e 3 pareggi nelle ultime 7 gare ed una 17^ posizione in classifica che inizia a far paura ai tifosi giallorossi; i sanniti hanno ottenuto uno scialbo 0-0 contro il Pisa nell’ultimo match casalingo, rimandando ancora l’appuntamento con la vittoria al Vigorito che manca dal 28 Agosto (2-1 contro il Frosinone).

Il Bari, d’altro canto, sta disputando  un campionato sopra le aspettative, con la 5^ posizione in classifica a quota 19 punti, frutto di 5 vittorie, 4 pareggi e 2 sole sconfitte, arrivate tra l’altro nelle ultime settimane. I pugliesi hanno vinto ben 4 dei 6 match giocati in trasferta in campionato ed hanno il 2° miglior attacco della Serie B con 18 reti realizzate (8 per Cheddira e 5 per Antenucci).

La direzione arbitrale è stata affidata al sig. Giacomo Camplone della sezione di Pescara, arbitro esperto classe ’89 che vanta ben 178 presenze condite da 669 cartellini gialli (quasi 4 di media a partita), 43 rossi estratti e 58 rigori assegnati.

In Serie A, il fischietto abruzzese ha arbitrato 5 match, di cui uno in questa stagione (Sassuolo – Udinese 1-3), ed ha esordito nella scorsa stagione arbitrando il match tra Genoa e Udinese terminato 1-1. Nella stagione corrente, l’arbitro pescarese ha diretto 6 match tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, estraendo ben 4 rossi ed assegnando 1 rigore al Genoa poi trasformato da Massimo Coda nel match contro il Parma terminato 3-3. Nella scorsa stagione, Camplone ha arbitrato 16 partite, di cui ben 12 in cadetteria, in cui per 6 volte ha vinto la squadra in trasferta, 3 volte quella in casa mentre 3 sono stati i pareggi; se nell’ultimo campionato di B il fischietto abruzzese è stato ‘amico’ delle squadre ospiti, nella stagione 2020/21 c’è stata una netta inversione di questo trend, con 7 vittorie casalinghe su 12 match, 4 pareggi ed 1 sola vittoria esterna.

Due i precedenti del signor Camplone con la Strega, uno solo con i baresi: lo score con i giallorossi è in perfetta parità, con 1 vittoria ed 1 sconfitta per i sanniti, mentre per il Bari c’è stato un pareggio nell’unico match arbitrato dal fischietto abruzzese. I due precedenti con la Strega riguardano due match di Serie B: nella stagione 2019/20, alla 34^ giornata, arrivò una sconfitta per 2-0 sul campo del Trapani, mentre nello scorso campionato è arrivata un’agevole vittoria per 4-1 sul campo del Pordenone al 35° turno grazie alle doppiette di Moncini e Farias.

L’unico precedente con il Bari, invece, riguarda la stagione in corso, con Camplone arbitro del match della 2^ giornata tra Bari e Palermo terminato 1-1 con vantaggio iniziale dei rosanero e pareggio di Cheddira per i galletti.

Benevento-Bari, i convocati di Cannavaro: rientra Glik, out in nove

Benevento-Bari, i convocati di Cannavaro: rientra Glik, out in nove

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Il Benevento Calcio ha diffuso la lista dei calciatori convocati per la dodicesima giornata di campionato contro il Bari. Il match è in programma domani, sabato 5 novembre, con fischio d’inizio alle 14:00 al Ciro Vigorito.

Fabio Cannavaro è ancora alle prese con una situazione a dir poco complicata dal punto di vista degli infortuni. Non saranno della partita contro i galletti, infatti, i vari VeseliEl KaouakibiVivianiKubicaAcampora, Tello, VokicCiano e Simy.

Il tecnico giallorosso, però, ha recuperato il difensore polacco Kamil Glik, uno dei quattro ex dell’incontro oltre a Schiattarella, Improta e Tello. Confermati invece, gioco-forza, vari elementi del vivaio sannita.

Di seguito, quindi, la la lista dei 23 giocatori convocati della Strega per la sfida di domani pomeriggio contro i pugliesi:

PORTIERI: 22 Lucatelli Igor, 12 Manfredini Nicolo’, 21 Paleari Alberto;

DIFENSORI: 96 Capellini Riccardo, 18 Foulon Daam, 15 Glik Kamil, 3 Letizia Gaetano, 33 Leverbe Maxime, 5 Masciangelo Edoardo, 58 Pastina Christian, 36 Perlingieri Francesco, 37 Veltri Angelo;

CENTROCAMPISTI: 30 Abdallah Basit, 16 Improta Riccardo, 7 Karic Nermin, 80 Koutsoupias Ilias, 79 Sanogo Siriki, 27 Schiattarella Pasquale;

ATTACCANTI: 10 Farias Diego, 88 Forte Francesco, 20 La Gumina Antonino, 14 Pape Samba Thiam, 17 Agnello Emanuele.

Bari, Mignani: “Per fare punti a Benevento serve sostanza, un piacere incontrare Cannavaro”

Bari, Mignani: “Per fare punti a Benevento serve sostanza, un piacere incontrare Cannavaro”

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Il tecnico del Bari ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Benevento, in programma domani ore 14 al Ciro Vigorito.

Queste, quindi, le parole di Michele Mignani, riportate da tuttobari.it:

SUL MATCH DI DOMANI: “Mi aspetto una sfida molto difficile, contro una squadra fortissima che nasce con l’ambizione di stare nelle posizioni più alte di classifica. Non ha avuto un buon inizio di campionato, ma ha valori assoluti individuali e che sta cercando con Cannavaro la quadratura. Non bisognerà distrarsi mai, perché hanno giocatori che possono fare male in ogni momento. Per fare risultato a Benevento ci vuole per forza un Bari di sostanza, come è successo a Cagliari o in altre trasferte. Bisogna opporsi con organizzazione e agonismo. Il mio pensiero è battagliare, con organizzazione e qualità”.

SULLA SFIDA CONTRO CANNAVARO: “Cannavaro è stato un campione che ho guardato più spesso dalla televisione che giocandoci contro. È una figura che ho sempre ammirato e apprezzato per l’immagine dell’uomo che rappresenta, oltre alle sue qualità da ex difensore. Sarà un piacere incontrarlo e stringergli la mano. Poi, però, dobbiamo pensare alla partita”.

SULL’ATTEGGIAMENTO: “La squadra ha preso coscienza che questo è un campionato difficile e che per vincere serve fare ogni volta una piccola impresa. La squadra non ha cambiato atteggiamento rispetto alle prime partite, ritengo che giochi sempre con spensieratezza. Ogni partita ti dà qualcosa in più e ti fa crescere. Non penso che i ragazzi abbiano subito pressioni per via della posizione in classifica”.

SUI PUNTI CONQUISTATI: “Abbiamo i punti che abbiamo meritato di fare. In alcune trasferte abbiamo vinto partite che potevano finire in parità, mentre in casa allo stesso modo non abbiamo vinto gare che meritavamo e potevamo vincere. Noi lavoriamo su un’idea e una mentalità che porta a giocarci la partita dappertutto. I numeri non mentono e questo può anche voler dire che gli avversari al San Nicola ci affrontino in un modo e in trasferta in un altro”.

SUI RECUPERI: “Mirco Antenucci sta bene, è recuperato. Torna a disposizione anche Nicola Bellomo, un giocatore affidabile che può fare tutti i ruoli del centrocampo. Sono contento che Ruben Botta abbia fatto un’ottima partita e mi auguro si ripeta già domani, nel caso lo mandi in campo. Botta deve dare continuità agli allenamenti e durante la partita. Mi ha reso felice vedere un giocatore nell’ultimo periodo molto presente, sia sotto l’aspetto mentale che fisico. E questo non lo vedevo qualche tempo fa”.

SU SCHEIDLER E ZUZEK: “Scheidler e Zuzek hanno raggiunto i compagni di squadra per conoscenze e condizioni atletica. Per cui li considero alla pari degli altri, rispetto a qualche settimana fa dove erano un passo indietro. Non avevo necessità di accelerare i tempi. Ceter al momento non è a disposizione per via del suo infortunio”.

SUL MINUTAGGIO E SULLA CARENZA DI GOL NELLE ULTIME PARTITE: “Credo sia naturale che se un giocatore gioca sempre o quasi novanta minuti abbia più possibilità di segnare rispetto a chi ha un minutaggio più basso. Cheddira, Antenucci e Folorunsho che ci hanno portato più gol, ma hanno giocato di più. Penso sia normale, se li metto a paragone con Salcedo, Scheidler o Ceter. I gol li possono fare tutti: è più difficile li facciano i terzini, ma mi aspetto gol da chiunque. Dai difensori sulle palle inattive, dalle mezzali, dai trequartisti e gli attaccanti. Tutti, prima o poi, dovranno trovare la via della rete. C’è chi ha più caratteristiche e presenza in zona gol e chi ne ha meno. Maita è una mezzala che al di là del tiro da fuori può crescere dal punto di vista realizzativo, deve trovare maggiori inserimenti senza palla”.

SU COME FARE GOL: “I gol si fanno in tanti modi. Si fanno puliti e sporchi, su palla inattiva e tiri da fuori. Sicuramente dobbiamo migliorare le situazioni da palla inattiva, abbiamo fatto solo un gol di testa. Anche qualche tiro in più da fuori si potrebbe provare. Ogni partita, però, abbiamo una buona percentuale di tiri. Forse dobbiamo solo aggiustare la mira”.

ESCLUSIVA BN24 – Benevento-Bari, il doppio ex De Falco: “Giocheranno entrambe per vincere, hanno bisogno dei tre punti”

ESCLUSIVA BN24 – Benevento-Bari, il doppio ex De Falco: “Giocheranno entrambe per vincere, hanno bisogno dei tre punti”

Benevento CalcioCalcioSidebar intervista

Abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex Benevento e Bari, Andrea De Falco, per avere una sua opinione riguardo la stagione giallorossa e la sfida di sabato pomeriggio al Vigorito.

De Falco, centrocampista classe 1986, ha collezionato 54 presenze e 3 reti con la maglia della Strega in Serie C, Serie B e Coppa Italia nel periodo tra il 2014 ed il 2017. Sono 68, invece, le apparizioni con i biancorossi nei suoi tre anni in Puglia, dal 2011 fino al trasferimento nel Sannio dopo una piccola parentesi nella Juve Stabia. Oggi De Falco è in forza al Tre Fiori, storico club di San Marino con cui lo scorso luglio ha conquistato il secondo turno di Conference League.

Salve Signor Falco, lei è un doppio ex di Benevento e Bari. Come vivrà la partita di sabato tra giallorossi e galletti?

Sicuramente è una di quelle partite che mi piacerebbe vedere, ma credo giocheremo in concomitanza e non sarà possibile. Sarà una delle partite clou di questa giornata di campionato. Entrambe giocheranno per vincere per motivi diversi, entrambe hanno bisogno dei tre punti. Il Bari per riprendere questo bel cammino che ha avuto da inizio stagione, infatti si trova a cinque punti dal primo posto, ma ha perso qualche punto nelle ultime giornate ed ha bisogno di una vittoria per tornare a cavalcare l’entusiasmo che dall’anno scorso sta portando a risultati importanti. Il Benevento, invece, ha bisogno della vittoria per il motivo completamente opposto: iniziare un percorso positivo visto l’andamento lento avuto fino a questo momento. Il cambio di allenatore non ha ancora dato quella svolta che sicuramente cercava la società, ma c’è un alibi importante: la rosa sulla carta è da primi posti, ma a disposizione questa squadra non la ha quasi mai avuta. Il Bari sta raccogliendo più di quello che ci si aspettava, la società non richiedeva un percorso da primi posti ma come spesso accade negli ultimi anni le neopromosse si impongono in B, soprattutto se alle spalle c’è una piazza ed una società importante. Il Benevento invece ora si deve tirare fuori da una posizione di classifica problematica nonostante la squadra importante“.

Quali pensa possano essere gli elementi chiave nella sfida del Vigorito?

Per quanto riguarda il Bari c’è un giocatore che sta facendo entusiasmare la piazza, Cheddira. Nonostante un percorso lento, di crescita tra i dilettanti, ha saputo soffrire ed ora si sta imponendo in una squadra di livello in un campionato importante, è un giocatore che sta dimostrando il suo valore. Il Bari poi, secondo me, ha un centrocampo forte: Maita ha fatto spesso la Serie C nonostante le qualità elevate, Maiello si sta imponendo come ha fatto ovunque nella sua carriera perché riesce a dare geometrie e qualità alla squadra. C’è poi Antenucci, highlander ed eterno giovane, brevilineo e rapido, con un gran senso del gol. Per quanto riguarda il Benevento punterei molto su Schiattarella per la sua personalità e qualità. Abbiamo giocato insieme ad Ancona, può trasferire le sue qualità ed essere un punto di riferimento per tutti in mezzo al campo. Davanti un giocatore che può strappare e risolvere la partita con una giocata è Farias“.

Ci sono delle analogie tra questo Benevento ed il “suo” Benevento?

No, noi non abbiamo avuto mai un percorso iniziato male. In Serie B abbiamo avuto un periodo dove la vittoria non arrivava, ma avevamo già un’identità. Mister Baroni poi è stato bravo a cambiare l’assetto tattico, passando dal 4-3-3 al 4-4-2 anche a causa di qualche infortunio di troppo. Forse questa può essere un’analogia, nell’annata in cui abbiamo vinto i play-off per un periodo abbiamo avuto mancanza di risultati e qualche infortunio di troppo come il mio, di Eramo e di Buzzegoli a centrocampo. Con il 4-4-2 abbiamo trovato il nostro vestito su misura: siamo riusciti a cambiare marcia, ci ha dato compattezza. Ora il Benevento deve superare la fase del cambio allenatore, il Mister pretende molto a livello aerobico e d’intensità in campo: ci vuole tempo. Poi bisognerà superare anche il periodo di sfortuna dei vari infortunati: avere a disposizione tutta la rosa permette una maggiore scelta per il Mister, c’è più competitività in allenamento e alternativa nel modulo, si crea un’identità data soprattutto dalla continuità. Ci vorrà un pochino di tempo ancora, anche se spero che il vero Benevento si possa vedere fin da subito“.

Anche nell’anno della promozione in A con Baroni ci furono dei momenti difficili. Come avrebbe gestito il gruppo storico di allora una situazione come quella di oggi? Pensa ci sia mancanza di leadership nel Benevento attuale?

Io credo che a Benevento ci siano molti più leader rispetto a quelli che avevamo noi. I vari infortuni hanno stravolto tutto. Se sono leader ma sono infortunato è difficile far capire al compagno determinate cose solo con la voce. Fondamentale è il comportarsi bene, un leader è tale anche per l’atteggiamento ed il comportamento con il compagno, spende sempre la parola giusta. I vari infortuni hanno creato instabilità sotto un certo punto di vista, hanno creato una successione di leader ma questo potrebbe anche aver portato più responsabilità in ogni giocatore“.

Conoscendo l’ambiente giallorosso, come sta vivendo la piazza questo momento difficile dal suo punto di vista?

Sicuramente la piazza pretende di più, è normale. Abbiamo pregustato la Serie A e ci piacerebbe tornare subito, mi metto dalla parte dei tifosi, ma questo non deve allontanare il tifoso dalla passione e dal legame con la squadra. Anche negli anni in Serie C raggiungere la B sembrava impossibile, il legame è fondamentale per raggiungere gli obiettivi. La squadra supererà questo momento negativo, ci vorrà del tempo e magari ci sarà qualche altro passo falso, ma questo non deve allontanare il tifoso. Già con il Pisa c’è stato un piccolo cambiamento, un avvicinamento verso la squadra, e questo aiuta anche i giocatori a godersi la fatica e la vittoria. Avere al proprio fianco un popolo che crede nella squadra, che la supporta e la sopporta è fondamentale“.

A proposito di ambiente e di tifosi, che ricordo ha della piazza? Immagino si sente ancora molto legato ai colori giallorossi.

Assolutamente, mi sento molto legato. E’ stata tra le piazze se non la piazza che mi ha dato di più, in termini calcistici sono state le mie “uniche” vittorie di campionati, a livello calcistico è stato l’apice. Anche a livello umano, però, è stato un percorso molto coinvolgente per quanto riguarda me e la mia famiglia. A Benevento sono stato bene a 360°. Ricordo con piacere tanti aneddoti, dentro e fuori dal campo: l’entrata in campo nella “finale”-scontro diretto contro il Lecce, gli spalti erano pieni fin dal nostro controllo del campo, avevo un nodo in gola per non piangere. Anche la partita prima a Martina, l’invasione dei beneventani. Queste cose ti portano a dare non il 200% ma il 1000%, c’è un senso di responsabilità nei confronti della passione dei tifosi verso di te e verso la squadra, questo deve essere assolutamente ricambiato. Per questo dico ai tifosi di non mollare, di incitare la squadra nei momenti negativi: il giocatore lo apprezza, e cercherà di fare ancora di più. Il bello del calcio è questo, il legame che si crea: io ti do perché tu mi dai. A Benevento forse ho la sensazione di aver ricevuto più di quanto dato, questa è la vittoria più bella“.

La Strega riuscirà a rialzarsi delle difficoltà che sta incontrando? Come valuta l’arrivo di Fabio Cannavaro sulla panchina giallorossa?

La valutazione non è facile, sia lui che Caserta non hanno mai avuto tra le mani il vero Benevento. Non c’è la controprova di quello che può essere il risultato in campo con tutti a disposizione. Io mi auguro che il percorso di Mister Cannavaro possa essere lo stesso che il Benevento ha già avuto con un Campione del Mondo in panchina, ricco di risultati e soddisfazioni. Ora bisogna stringere tutti i denti e cercare di superare il momento negativo, poi arriveranno momenti migliori“.

Foto: Screenshot Sky Sport

Sossio Aruta è di nuovo ‘giallorosso’: il Re Leone torna a ruggire in cerca del 400° gol in carriera

Sossio Aruta è di nuovo ‘giallorosso’: il Re Leone torna a ruggire in cerca del 400° gol in carriera

Benevento CalcioCalcio

L’ex calciatore del Benevento, Sossio Aruta, è un nuovo calciatore del Qualiano Calcio F.C., formazione napoletana militante in Prima Categoria. Ad annunciarlo è proprio la società giallorossa.

L’ex attaccante della Strega, alla soglia dei 52 anni, torna quindi in campo: l’obiettivo – dichiarato apertamente dal calciatore – quello di è raggiungere quota 400 gol in carriera.

Di seguito il comunicato: “Nella nottata di ieri, è stato formalizzato l’accordo che legherà Sossio Aruta al Qualiano Calcio F.C.

Si tratta di un acquisizione importante da parte del Qualiano Calcio che porta in città un giocatore blasonato, che vanta presenze in Serie B, C1, Champions League ed Europa League. Vincitore inoltre della Super Coppa di San Marino.

Soprannominato Re Leone, ha giocato per più di 25 anni tra professionisti e dilettanti.

Tutto il mondo Giallo-Rosso dà il benvenuto a Sossio, augurandogli i migliori successi in campo e un in bocca al lupo per il proseguo della stagione”.