Benevento-Bari, settore ospiti sold-out. Sospesa la vendita online dei tagliandi: la nota

Benevento-Bari, settore ospiti sold-out. Sospesa la vendita online dei tagliandi: la nota

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Si avvicina il big-match BeneventoBari, valevole per la dodicesima giornata in programma sabato 5 novembre alle 14 al Ciro Vigorito.

I 1.399 tagliandi messi a disposizione per i tifosi pugliesi si sono polverizzati nell’arco di poche ore, risultando subito sold-out nonostante la prevendita sia cominciata solo il 21 ottobre. Il club sannita dunque, per sopraggiunte indicazioni della Questura di Benevento, ha bloccato la vendita on-line dei tagliandi per l’incontro, vista l’elevata possibilità di un assalto ai biglietti di altri settori da parte dei supporters ospiti. Tale evento, infatti, andrebbe sicuramente a recare danni dal punto di vista dell’ordine pubblico, alla luce anche dei rapporti non idilliaci tra le due tifoserie.

Il precedente a cui si fa riferimento, ovviamente, è la sfida tra giallorossi e biancorossi del 4 maggio 1975. Quel giorno viene ricordato non per eventi sportivi ma per gli scontri tra le due tifoserie. Il Benevento, neopromosso in Serie C, ospitava al Campo Sportivo Meomartini i galletti e stava per concludere brillantemente il suo primo campionato tra i professionisti.

Questo, infine, il comunicato della società di Via Santa Colomba apparso sul sito ufficiale del club:

Il Benevento Calcio informa tutti i tifosi che, per sopraggiunte indicazioni della Questura di Benevento ricevute in data odierna, la vendita dei tagliandi online per la gara Benevento-Bari, in programma il prossimo 5 novembre allo Stadio “Ciro Vigorito”, è momentaneamente sospesa.

Per la stessa gara si ricorda altresì – come disposto dal GOS – che la vendita dei tagliandi per i tifosi del Bari, residenti nella Regione Puglia, è riservata esclusivamente per il settore Ospiti“. 

Benevento, ora i bookmaker quotano anche la retrocessione

Benevento, ora i bookmaker quotano anche la retrocessione

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La sconfitta con il Como ha acuito una crisi che va avanti ormai da inizio stagione e che per il Benevento si fa evidente anche nelle quote dei bookmaker. A dieci giornate dall’inizio del campionato, i giallorossi arrancano in sedicesima posizione con soli nove punti totalizzati.

Un bilancio deficitario completamente opposto alle previsioni degli analisti, che a inizio stagione davano i sanniti tra le squadre favorite per la promozione; meno di due mesi fa l’obiettivo era fissato a 3,50, alle spalle di Genoa, Cagliari e Parma (ancora oggi in prima fila), mentre ora l’impresa è schizzata a 13 volte la posta. Segno ancora più evidente del periodo difficile è la prima apparizione del Benevento anche nelle scommesse sulla retrocessione, a quota ancora “di sicurezza” vista l’offerta a 4 – lontano dall’1,60 del Perugia e dall’1,80 di Como e Cosenza, le più a rischio – ma comunque significativa per una squadra con altri obiettivi dichiarati.

Toccherà a mister Cannavaro, confermato alla guida della squadra dopo le dimissioni respinte, risollevare la squadra e migliorare la classifica, a cominciare dal turno contro il Pisa, pure fermo a soli 10 punti. Per il match di sabato al Vigorito le quote danno avanti l’«1», a 2,20 contro il 3,25 dei toscani e il 3,35 del pareggio.

Serie B, risultati e classifica dopo la 10a giornata: Frosinone e Genoa in vetta, Benevento in zona play-out

Serie B, risultati e classifica dopo la 10a giornata: Frosinone e Genoa in vetta, Benevento in zona play-out

Calcio

Con il posticipo di questa sera, AscoliCagliari, si è conclusa la decima giornata del campionato di Serie B 2022-23.

Vittorie per ComoFrosinonePerugiaSpalSudtirolGenoa, Modena ed Ascoli. Sconfitte, invece, per Benevento, BariRegginaCosenzaParmaTernana, Pisa Cagliari. Pari, infine, in BresciaVenezia e PalermoCittadella.

Il Frosinone di Grosso ed il Genoa di Blessin salgono in vetta alla classifica della Serie B 2022-23. La Ternana di Lucarelli, sconfitta in casa dai liguri, è ora terza a 19 punti; seguono la Reggina di Inzaghi ed il Bari di Mignani, entrambe a -1. Completano la zona play-off il Brescia di Clotet ed il Sudtirol di Bisoli, entrambe a 17 punti, oltre al Parma di Pecchia (16). Nelle zone basse della classifica è bagarre: il Pisa di D’Angelo vince e sale al quindicesimo posto a quota 10; ai play-out, attualmente, ci sono il Benevento di Cannavaro ed il Venezia di Javorcic, entrambe a 9. Anche il Palermo di Corini ed il Como di Longo hanno collezionato 9 punti nelle prime dieci giornate, mentre il Perugia di Castori resta fanalino di coda con 7 punti.

Questi, dunque, tutti i risultati del decimo turno del campionato cadetto:

Brescia-Venezia 1-1: 31° Ndoj (B), 87° Crnigoj (V)

Como-Benevento 2-1: 4° Cerri (C), 8° Leverbe (B), 22° Cerri (C)

Frosinone-Bari 1-0: 90+2° Borrelli (F)

Reggina-Perugia 2-3: 18° Melchiorri (P), 62° Melchiorri (P), 73° Di Serio (P), 80° Gori (R), 87° Fabbian (R)

Spal-Cosenza 5-0: 10° Moncini (S), 22° Dickmann (S), 48° Panico (C, autogol), 57° Maistro (S), 73° Peda (S)

Sudtirol-Parma 1-0: 29° Nicolussi Caviglia (S)

Ternana-Genoa 1-2: 44° Favilli (T), 76° Coda (G, rigore), 78° Coda (G)

Palermo-Cittadella 0-0: /

Pisa-Modena 4-2: 19° Bonfanti (M), 45+3° Gliozzi (P, rigore), 74° Torregrossa (P), 82° Masucci (P), 84° Magnino (M), 90+9° Torregrossa (P, rigore)

Ascoli-Cagliari 2-1: 33° Dionisi (A, rigore), 81° Mendes (A), 85° Pavoletti (C)

E, di seguito, la classifica aggiornata della Serie B 2022-23 al termine della giornata appena terminata:

Frosinone, Genoa 21

Ternana 19

Reggina, Bari 18

Brescia, Sudtirol 17

Parma 16

Ascoli 15

Cagliari 14

Spal 13

Modena 12

Cittadella, Cosenza 11

Pisa 10

Benevento, Venezia, Palermo, Como 9

Perugia 7

Serie B, 10a giornata: l’Ascoli supera il Cagliari nel posticipo

Serie B, 10a giornata: l’Ascoli supera il Cagliari nel posticipo

Calcio

Questa sera, con il posticipo delle 20:30 Ascoli-Cagliari, si è conclusa la decima giornata del campionato di Serie B 2022-23. Di seguito, dunque, il risultato ed una breve cronaca dell’incontro.

Partono bene i padroni di casa al Del Duca, al quinto minuto sulla conclusione dal limite dell’area di Caligara gli ospiti si salvano dalla deviazione pericolosa di Capradossi. Sfida piuttosto equilibrata e molto fisica, non si registrano particolari occasioni da una parte né dell’altra. Alla mezz’ora, poi, si sblocca il match: Capitan Dionisi, dagli undici metri, spiazza Radunovic e sigla l’1-0 bianconero. Non si lascia attendere la risposta dei sardi: Nandez sfiora il gol all’38esimo, scivolando nel momento esatto dell’impatto con il pallone. Negli ultimi minuti del primo tempo ci prova nuovamente Dionisi con un missile da fuori area molto insidioso, solo uno spavento per Radunovic.

Nella ripresa subito occasioni da entrambe le parti: prima Nandez è protagonista di un’ottima incursione, poi Falzerano strozza la sua conclusione. Tentativo del Cagliari al 60esimo: sullo scarico di Pavoletti, Falco calcia di prima intenzione ed impensierisce seriamente Guarna. Sostituzioni per entrambi gli allenatori, nel tentativo di accendere ulteriormente la sfida. Ancora rossoblù pericolosi, sul cross di Luvumbo Pavoletti non trova la battuta vincente per una questione di centimetri. L’Ascoli si difende con attenzione e, all’81esimo, arriva il gol del raddoppio: su un errore in uscita degli ospiti, Collocolo serve Pedro Mendes che con la punta del piede anticipa Altare e fulmina Radunovic. Non è finita qui però: quattro minuti dopo, infatti, il Cagliari sfrutta al meglio un errore in uscita di Guarna e Pavoletti accorcia le distanze da pochi passi. Tante occasioni per i sardi nel finale, ora credono nel pareggio: Guarna è provvidenziale su Capradossi ed Altare nel giro di due minuti. I bianconeri chiudono la sfida addirittura in 10 per l’espulsione di Falasco, ma riescono a conquistare i tre punti.

La squadra di Bucchi conquista la vittoria in casa e sale a quota 15 punti, al nono posto in classifica. La formazione di Liverani, invece, resta decima a 14.

Foto: Profilo Facebook Ascoli Calcio 1898 FC

Benevento, un mese di Cannavaro: dall’euforia alle dimissioni respinte. Ora il ritiro per riemergere

Benevento, un mese di Cannavaro: dall’euforia alle dimissioni respinte. Ora il ritiro per riemergere

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Un mese fa Fabio Cannavaro si presentava a Benevento e al Benevento in veste di nuovo allenatore: in trentadue giorni, però, è successo davvero di tutto.

Era il 22 settembre scorso quando il Campione del Mondo 2006 si presentava al popolo sannita da Palazzo Paolo V. Il suo arrivo sulla panchina giallorossa, oltre a portare un’attenzione mediatica che mancava dai tempi di Filippo Inzaghi, aveva suscitato fin da subito entusiasmo e timore. Entusiasmo per l’approdo nel Sannio di uno dei simboli del calcio italiano, timore per la scelta di un tecnico sì con esperienza internazionale ma alla prima avventura in Italia, peraltro in un campionato di Serie B tra i più difficili ed indecifrabili degli ultimi anni.

Cannavaro aveva avvisato fin da subito la tifoseria di aver bisogno di tempo per inculcare la sua idea di gioco nelle menti e, soprattutto, nelle gambe dei giocatori giallorossi. L’allenatore napoletano, però, si è ritrovato fin da subito a fare i conti con una situazione a dir poco emergenziale: scarsa condizione fisica, vari giocatori out per infortunio (come Kubica, dopo pochi allenamenti sotto la guida del nuovo tecnico, per non citare i lungodegenti Viviani ed El Kaouakibi) ed alcuni elementi da poco entrati nell’ambiente sannita. Una situazione dunque non facile ma, come affermato dallo stesso Pallone d’Oro 2006 nel post-gara della sfida contro il Como, che neanche lui si aspettava potesse essere così complicata.

Lo scorso 2 ottobre l’esordio sulla panchina della Strega davanti al pubblico euforico del Vigorito. Un’euforia che il tecnico non ha mai condiviso perché, aveva dichiarato nella conferenza pre-partita contro l’Ascoli, “questo entusiasmo non deve essere una pressione per i miei giocatori, ma uno stimolo per far bene”. Il Benevento riesce a pareggiare 1-1 in rimonta, dopo essere passato in svantaggio ad inizio partita, mostrando carattere soprattutto nel secondo tempo ma dovendo fare a meno di ben due difensori, entrambi usciti anzitempo per infortunio: Glik e Veseli. Il polacco è ora sulla via del recupero, con più di un occhio rivolto però ai Mondiali in Qatar con la sua Polonia; l’albanese, invece, rientrerà solamente nel 2023. Subito un reparto messo k.o., dunque, che al momento e tutt’ora vanta solo tre elementi disponibili: Pastina, Capellini e Leverbe.

Cannavaro sceglie di non cambiare modulo, di non affaticare eccessivamente i (pochi) giocatori schierabili cercando però di tirare fuori il meglio da ognuno. Intanto, infatti, si era fermato anche Forte, mentre La Gumina era tornato tra i convocati. Difesa a tre confermata anche nel secondo match, la trasferta del Druso contro il Sudtirol: i giallorossi partono bene e passano in vantaggio ma, nel finale, subentra la stanchezza ed i tirolesi acciuffano il pari. Due partite, due punti: non male, anche alla luce delle tante assenze, ma si poteva fare sicuramente meglio.

Arriva poi il secondo incontro interno per l’allenatore napoletano, il big match contro una Ternana in forma smagliante. La Strega è inaspettatamente avanti 2-0 a fine primo tempo ed in pochi, se non altro per scaramanzia, pensano che la squadra non possa mantenere il doppio vantaggio. Nella ripresa, invece, succede l’impensabile: crisi totale della formazione giallorossa, in balia del possesso palla rossoverde. Gli umbri la ribaltano, portano a casa un’incredibile 3-2 e il Benevento deve fare ancora i conti con degli infortuni: si fermano, infatti, anche Acampora (si parla ancora di tre settimane di stop) e Simy. Il tecnico è costretto a dare un’occasione a tutti, da Tello (che si dimostra anche parzialmente all’altezza, salvo fermarsi per una ricaduta) a Vokic (totalmente spaesato contro le Fere, anche lui ora vittima di una ricaduta).

Alla vigilia del secondo match esterno della sua avventura sannita, dopo qualche critica – di troppo (?) da parte di giornalisti e di qualche pseudo-tifoso, Fabio Cannavaro mette subito le cose in chiaro. “Se uno vuole bene al Benevento non deve venire allo stadio a contestare né deve mettere pressioni, la gestione del gruppo è uguale ovunque sia in Serie B sia in Cina”, afferma il tecnico, per poi aggiungere “quando si cambia allenatore ci può essere qualche problema, ma i problemi a livello muscolare c’erano già da prima“. Parole chiare, forti, di un uomo determinato a continuare la sua esperienza in giallorosso ma che richiede solamente una cosa: tempo.

Il tempo, però, non aiuta affatto l’allenatore napoletano: contro il Como è un susseguirsi di emozioni, croci e delizie. Al Sinigaglia la Strega passa in svantaggio dopo appena quattro minuti per un imperdonabile errore difensivo di Leverbe, che assomiglia solo vagamente al difensore granitico del Pisa conosciuto nella scorsa stagione. Il numero 33, però, riesce a farsi parzialmente perdonare, siglando di testa il gol del momentaneo 1-1. Momentaneo, sì, come momentanea è la speranza di poter conquistare punti importanti in terra lombarda: la doppietta di Cerri affonda la barca giallorossa, già alquanto incerottata e priva di elementi caratterialmente validi. A nulla serve il cambio di modulo all’intervallo, o l’inserimento di tre punte del calibro di La Gumina, Forte e Simy. Su quel ramo del lago di Como, poi, si è ferma anche Ciano, vittima di un brutto intervento di Ioannou (che lo terrà fermo circa un mese) e faro della compagine sannita nelle prime panchine di Cannavaro.

Al termine della sfida contro i lariani il Campione del Mondo 2006 si presenta di fronte alle telecamere per annunciare di aver rassegnato le sue dimissioni. Un fulmine a ciel sereno, a cui però il Presidente Oreste Vigorito fa muro: Cannavaro resta, la sua decisione non è condivisa e viene rigettata. Un atto dovuto, stando a quanto detto dall’allenatore napoletano, che però afferma di aver apprezzato il netto rifiuto da parte della società. Ora il Benevento è in ritiro in provincia di Teramo, a Silvi Marina, allenandosi nel centro sportivo del Pescara: l’obiettivo è ritrovarsi dopo essere scesi pericolosamente in sedicesima posizione. “I ragazzi devono capire la differenza che c’è fra giocare a calcio e vincere le partite“: eccolo il compito del tecnico della Strega in questi giorni, ripartire dalle basi per provare a risalire la classifica e mettersi alle spalle questo primo terribile mese ai piedi della Dormiente.

Benevento, si prova a guardare avanti: iniziato il ritiro in Abruzzo ma aumentano gli infortunati

Benevento, si prova a guardare avanti: iniziato il ritiro in Abruzzo ma aumentano gli infortunati

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Il Benevento, dopo la sconfitta esterna contro il Como, ha indetto il ritiro per preparare al meglio un’altra sfida cruciale, quella contro il Pisa.

I toscani, vincenti ieri pomeriggio all’Arena Garibaldi contro il Modena per 4-2, hanno scavalcato proprio i sanniti in classifica portandosi al quindicesimo posto a 10 punti. I giallorossi, ora in piena zona play-out, affronteranno i neroazzurri sabato 29 p.v. ore 14 al Ciro Vigorito.

Intanto, come riportato da Ottopagine, la squadra di Fabio Cannavaro è partita ieri pomeriggio alla volta di Silvi Marina, in provincia di Teramo, dove svolgerà il ritiro presso l’Hotel Hermitage. La Strega si allenerà, poi, al Delfino Training Center di Città Sant’Angelo, centro sportivo in cui si allena anche il Pescara.

Il tecnico napoletano, che aveva rassegnato le dimissioni (non accettata dal Presidente Vigorito) nel post-gara contro i lariani, ha affermato di non credere al ritiro ma di ritenerlo è necessario per lavorare e superare il momento complicato della compagine sannita tutti insieme.

Arrivano, intanto, notizie poco confortanti dall’infermeria. Nella trasferta lombarda si sono fermati altri due elementi della rosa: Ciano, vittima di un brutto intervento di Ioannou, potrebbe restare ai box per un mese; Vokic, invece, ha subito una ricaduta al Sinigaglia, ma per entrambi i tempi di recupero andranno valutati con cura. I prossimi giorni, poi, saranno fondamentali anche per capire la condizione fisica di altri giocatori, Viviani e Tello su tutti.

Serie B, 10a giornata: vince il Pisa, pari in Palermo-Cittadella

Serie B, 10a giornata: vince il Pisa, pari in Palermo-Cittadella

Calcio

Prosegue il week-end di Serie B con altre due partite valide per la decima giornata di campionato. Il turno si chiuderà domani sera, con il posticipo Ascoli-Cagliari. Ecco, intanto, i risultati e la cronaca dei match di questo pomeriggio.

PALERMO-CITTADELLA 0-0: ritmi non particolarmente elevati al Barbera, le due squadre si affrontano prevalentemente sulla mediana. I ventidue in campo faticano a costruire, la gara è bloccata e non si registrano chiare occasioni da gol. Occasione per i padroni di casa al 41esimo: Broh si libera dai 20metri e calcia verso la porta, Kastrati si distende e respinge. Nella ripresa la sinfonia non cambia, i rosanero ci provano al 62esimo: cross tagliato di Di Mariano, Valente interviene con una zampata sottomisura ma l’estremo difensore ospite riesce a chiudere lo specchio. Al 74esimo il Palermo va a centimetri dal vantaggio: la punizione pennellata di Valente trova una deviazione della barriera e si stampa sull’incrocio dei pali. Nel finale si fanno vedere anche i granata in avanti: torre di Beretta per Antonucci che angola troppo il sinistro a tu per tu con Pigliacelli. La squadra di Corini conquista un punto ed entra a far parte del gruppetto di quattro compagini a quota 9, diciottesimo; la formazione di Gorini, invece, è tredicesima ad 11 punti.

PISA-MODENA 4-2: match arrembante fin dai primi minuti all’Arena Garibaldi, al quinto minuto Gagno anticipa Gliozzi sul bel filtrante di Sibilli. Ritmi rapidi da entrambe le parti, al 18esimo occasione clamorosa per i padroni di casa: Rus scarica su Sibilli che alza la testa e pesca Gliozzi, il tocco dolce dell’attaccante neroazzurro scavalca Gagno ma colpisce il palo. Un minuto dopo gli ospiti passano in vantaggio: dopo un rimpallo a centro area Bonfanti stoppa di coscia e buca Nicolas. Tentativi per entrambe le squadre alla mezz’ora: prima Azzi manda sull’esterno della rete per i gialloblù, poi Gliozzi manda sul fondo di testa. Nel finale pareggio del Pisa: Gagno para il calcio di rigore di Gliozzi ma l’arbitro fa ribattere per un movimento anticipato del portiere, sul dischetto si presenta ancora il nove toscano che questa volta sigla l’1-1. Ad inizio secondo tempo spinta iniziale dei padroni di casa, ma è nella seconda metà della ripresa che succede di tutto. Al 74esimo i neroazzurri trovano il vantaggio con Torregrossa che, da corner, arriva sul pallone con il mancino e calcia al volo sotto la traversa. Passano sei minuti ed il Pisa fa 3-1: ripartenza fulminante dei toscani con Torregrossa che serve rasoterra Masucci il quale, con freddezza, spiazza Gagno. All’84esimo, due minuti dopo, gli emiliani accorciano le distanze: contropiede del Modena con Magnino che, a tu per tu con Nicolas, non può sbagliare per il 3-2. Negli ultimi minuti dei tempi regolamentari Gariglio prima concede poi revoca un rigore per i padroni di casa, poi in pieno recupero assegna un tentativo dagli undici metri ai neroazzurri: Torregrossa non sbaglia dal dischetto e chiude il match. Gli uomini di D’Angelo vincono e raggiungono quota 10 punti in altrettante partite, salendo dunque in quindicesima posizione; i ragazzi di Tesser, invece, restano undicesimi a 12 punti.

Foto: Profilo Facebook Pisa Sporting Club

Benevento, si dimette il medico sociale D’Andrea

Benevento, si dimette il medico sociale D’Andrea

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Oggi, dopo la sconfitta contro il Como al Sinigaglia e le dimissioni rassegnate ma non accettate da parte della società di Fabio Cannavaro, sono arrivate altre dimissioni.

Come riporta Ottopagine, infatti, si è dimesso il medico sociale-responsabile della struttura medica del Benevento, il dottor Enrico D’Andrea.

Foto di Repertorio

Cannavaro in conferenza stampa: “Mi ha fatto piacere che Vigorito abbia respinto con decisione le dimissioni”

Cannavaro in conferenza stampa: “Mi ha fatto piacere che Vigorito abbia respinto con decisione le dimissioni”

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“Ho dato le dimissioni perché le ho considerate un atto dovuto e perché Foggia è non solo il mio direttore sportivo ma anche un mio amico. Quindi anche per sgomberare il campo da qualsiasi imbarazzo ho preferito fare un passo indietro. Le dimissioni non sono state accettate, il presidente è stato deciso nel rifiutarle e questo devo dire mi ha fatto molto piacere.

Se non sono riuscito a trasmettere ciò che voglio alla mia squadra? No, il messaggio è arrivato. I miei ragazzi – riporta il sito gianlucadimarzio.com – mi ascoltano però commettiamo troppi errori a livello di singoli e non va per nulla bene. I giocatori che ho a disposizione vengono da un momento non semplice.

Però devono capire la differenza che c’è fra giocare a calcio e vincere le partite. E per vincere le partite ci vuole cattiveria”. Così il tecnico del Benevento, Fabio Cannavaro, in conferenza stampa nel post gara di Como.

Serie B, 10a giornata: il Genoa supera in rimonta la Ternana e si porta in vetta con il Frosinone

Serie B, 10a giornata: il Genoa supera in rimonta la Ternana e si porta in vetta con il Frosinone

Calcio

Match di alta classifica quello da poco terminato al Libero Liberati di Terni, dove la capolista Ternana ha ospitato il Genoa.

Ospiti subito aggressivi e ritmi alti fin dai primi minuti. Al quinto ci prova Aramu con un bel sinistro dal limite che impegna il portiere di casa. Al 17esimo si rendono pericolosi i padroni di casa, Martinez riesce a respingere con i pugni il sinistro potente ma centrale di Favilli. Poco dopo Grifone in avanti, Coda prova a sfruttare la sponda col tacco di Aramu ma Iannarilli risponde presente. Forcing del Genoa alla mezz’ora, la Ternana si abbassa facendo densità nella propria metà campo. Al 34esimo gol delle Fere con Partipilo, l’arbitro annulla per fuorigioco precedente di Sorensen. Umbri in avanti nel finale, al 40esimo il destro di falletti dal limite viene intercettato da Martinez, aiutato anche dalla traversa. Quattro minuti dopo, però, i rossoverdi passano in vantaggio: cross di Diakité, sponda di Cassata e colpo di testa sottomisura di Favilli.

Nella ripresa i rossoblù scendono in campo con un baricentro molto alto, mentre la Ternana punta a chiudere gli spazi e ripartire. Gli ospiti si riversano subito in avanti alla ricerca, almeno, del pari, al 63esimo Aramu impegna Iannarilli che devia in angolo. Poco dopo ci prova anche Strootman con un bolide dalla distanza, l’estremo difensore di casa è attento. Al 75esimo, poi, il Genoa pareggia i conti dal dischetto per un contatto tra Iannarilli in uscita e Coda, l’ex Lecce e Benevento trasforma dagli undici metri e ristabilisce la parità. Al 78esimo, poi, i liguri passano addirittura al comando: Coda salta Sorensen ed insacca con un destro morbido, uno-due micidiale degli ospiti. Finale scoppiettante: i rossoverdi sono alla ricerca quantomeno del gol del pari dopo aver subito la rimonta, Aramu poi in pieno recupero fallisce il tris da ottima posizione.

La squadra di Lucarelli, quindi, perde il big match dopo cinque vittorie consecutive e lascia la vetta restando terza a quota 19. La formazione di Blessin, invece, colleziona il quinto risultato utile consecutivo (sesto se si considera anche la vittoria in Coppa Italia di martedì) e si porta in vetta alla classifica a 21 punti con il Frosinone.