Serie B, 35a giornata: i risultati degli altri match delle 15. Vince la Cremonese, frena il Lecce

Serie B, 35a giornata: i risultati degli altri match delle 15. Vince la Cremonese, frena il Lecce

Calcio

In contemporanea a PordenoneBenevento si sono disputate, alle 15, altre tre sfide. Di seguito i risultati degli altri incontri.

REGGINA-LECCE 1-0: partita intensa al Granillo, ma senza particolari occasioni. I giallorossi provano spesso la conclusione, ma la retroguardia amaranto regge gli attacchi della formazione ospite. Al 30esimo ci provano i padroni di casa su punizione con Di Chiara, Coda rischia l’autogol respingendo il pallone sul proprio palo. Quasi allo scadere della prima frazione, poi, la Reggina passa in vantaggio: Folorunsho da posizione ravvicinata non può sbagliare. Gli ospiti devono trovare il pari nella seconda frazione, ma poche sono le occasioni da gol per i giallorossi. All’81esimo occasione Lecce: Rodriguez fa da sponda per Massimo Coda che, in area di rigore, va al tiro ma manda di pochissimo fuori. La Reggina si difende compatta anche in pieno recupero, i salentini non riescono a pareggiarla. Gli uomini di Stellone sono ora dodicesimi a 47 punti, i ragazzi di Baroni perdono la vetta e sono secondi a quota 65.

VICENZA-PERUGIA 1-2: vantaggio dei padroni di casa dopo due minuti, Zonta in area pesca Dalmonte a rimorchio che batte Chichizola per l’1-0 biancorosso. Molto pericoloso il Vicenza in avanti nelle prime fasi di gioco, gli umbri riescono a difendersi con ordine. Al 17esimo il Perugia trova il pari: da corner di Burrai, Curado svetta di testa e pareggia i conti al Menti. Poco accade, le due squadre attaccano ma non riescono ad arrivare a concludere in modo preciso. Al 39esimo gli ospiti passerebbero in vantaggio con De Luca, ma l’attaccante del Perugia aveva commesso fallo su Contini. Dopo un inizio secondo tempo confusionario, al 55esimo ripartenza micidiale del Vicenza con Giacomelli che impegna Chichizola. Poco dopo però gli umbri passano in vantaggio: Matos crossa per Segre che, di testa, batte Contini sul secondo palo. I padroni di casa attaccano senza sosta, ma non riescono a trovare la rete del pari. Al 75esimo occasione biancorossa: Da Cruz recupera palla dopo un rimpallo in area, Chichizola devia in corner. Ancora occasione per i veneti in pieno recupero, ma il destro di Crecco è troppo centrale. La squadra di Baldini resta quindi diciottesima a 25 punti, mentre la formazione di Alvini è nona a quota 52.

CREMONESE-COSENZA 3-1: ospiti pericolosissimi fin dai primi minuti allo Zini, ed al secondo Larrivey sugli sviluppi di un corner batte Carnesecchi con un tap-in. Al 16esimo, però, i padroni di casa trovano il pari: Gaetano, su cross di Zanimacchia, beffa Matosevic sul suo palo. I rossoblù attendono nella propria metà campo, giro palla dei grigiorossi. La Cremonese poi, al 34esimo, passa in vantaggio: ancora Gaetano, sugli sviluppi di un corner, batte Matosevic con un rasoterra preciso. Cosenza pericoloso cinque minuti dopo, con Carnesecchi autore di un grande intervento sul destro di Caso, ma sul finire del primo tempo i grigiorossi siglano il 3-1: sul lancio di Fagioli, Vaisanen si tuffa insaccando di testa nella propria porta. Nella ripresa poche sono le occasioni per entrambe le formazioni, i padroni di casa si limitano a gestire il doppio vantaggio mentre gli ospiti non affondano. All’81esimo occasione per la Cremo: ancora Gaetano pericoloso in area avversaria, Matosevic protegge il primo palo. La compagine di Pecchia vince e torna in vetta alla classifica a 66 punti, l’organico di Bisoli resta invece diciassettesimo a 28.

Serie B, 35a giornata: nel lunch-match la Spal pareggia contro il Crotone

Serie B, 35a giornata: nel lunch-match la Spal pareggia contro il Crotone

Calcio

Comincia, con il match delle 12:30, il B-Day di questo lunedì di Pasquetta, valido per la 35esima giornata del campionato di Serie B. Questo il finale della sfida del Mazza tra Spal e Crotone.

Ritmi alti fin dai primi minuti, con i padroni di casa che provano subito a farsi vedere in area avversaria. Al settimo, però, sono gli ospiti a passare in vantaggio: Marras, servito da Kargbo, crossa in area dove Schnegg, tutto solo sul secondo palo, impatta di testa e sigla lo 0-1. Ancora Squali in avanti poco dopo, Kargbo impegna Thiam con un colpo di testa. Occasione per il Crotone al 24esimo: azione fotocopia dell’1-0, questa volta Schnegg va al cross ma Maric conclude alto. Bella iniziativa della Spal poco dopo: Mancosu calcia di prima intenzione sulla sponda di Colombo, para Festa. Ospiti in avanti nel finale, alla ricerca del raddoppio, Kargbo è pericoloso in due occasioni in pochi minuti ma Thiam salva gli estensi.

La seconda frazione si apre con i padroni di casa in avanti, Pinato da solo in area non inquadra lo specchio sul cross di Dickmann. I ritmi si abbassano e diminuiscono anche le occasioni da gol, al 79esimo Mancosu serve Rossi che, tutto solo al limite dell’area, spedisce fuori di poco. Passano pochi minuti e la Spal trova il pari nel finale: su cross di Melchiorri, Pepito Rossi stoppa di petto saltando Mogos e di punta batte Festa. Si riversa in avanti il Crotone per gli ultimi minuti, ma il risultato non cambia.

La formazione di Venturato agguanta il pari nel finale e si porta a 35 punti; la squadra di Modesto, nonostante l’ottima partita, resta diciannovesima a 22.

Foto: Rubin

ESCLUSIVA BN24 – Mariani: “Con il Cosenza non mi è piaciuto l’approccio. Su Vigorito e sul poco pubblico…”

ESCLUSIVA BN24 – Mariani: “Con il Cosenza non mi è piaciuto l’approccio. Su Vigorito e sul poco pubblico…”

Benevento CalcioCalcioSidebar intervista

Abbiamo raggiunto telefonicamente lo storico ex capitano Pietro PedroMariani, per avere una sua opinione riguardo la stagione ed il momento del Benevento.

Mariani, che non ha certo bisogno di presentazioni per il popolo giallorosso, ha collezionato 83 presenze e 4 reti con la maglia della Strega tra il 1998 ed il 2001. Fu indimenticato protagonista della storica promozione del Benevento in C1 nella stagione 1998-99. Ricoprì anche il ruolo di allenatore formazione allievi nazionali giallorossa.

Salve Mariani, partirei subito con un tema caldo per la società e per la squadra: quest’anno si sta parlando molto della poca affluenza dei tifosi al Vigorito. Lei che conosce il calore del popolo sannita, che idea si è fatto al riguardo?

Non c’è un solo motivo. Non sono d’accordo sul fatto della pandemia e del momento di difficoltà economica, perché spesso la società ha quasi regalato i biglietti.. Credo che questa sia una società alla quale noi siamo e dobbiamo essere grati, ci dà l’opportunità di vedere il calcio ad un livello altissimo, in A o in B. Nella comunicazione, però, c’è da rivedere qualcosa. Non vivo a Benevento quindi non posso dirlo con certezza, ma attribuire la poca affluenza solo alla retrocessione mi sembra una scusa. Ci sono altre motivazioni da ricercare sulla passione e sulla storia, che non vanno dimenticate ma coltivate. La società deve capire cosa è successo e cosa sta succedendo. Io ho giocato lì, non c’è un tifo più appassionato, in Lega Pro il Benevento faceva più spettatori. Benevento è una città piccola e popolare, vecchio stampo, ha bisogno del contatto. Quest’unione non c’è, c’è una spaccatura anche tra tifoserie e questo dispiace“.

Mariani, capitano orgoglioso: "Vi dico perché il Benevento è imprendibile"

Perché, secondo lei, ogni qualvolta il Benevento è sul punto di fare il salto di qualità (come poteva fare a Cosenza), per un motivo o per un altro viene meno? Si tratta di una questione caratteriale, tecnica, mentale o di altro genere?

Non mi è piaciuto l’approccio alla partita a Cosenza, è vero che c’è stata supremazia ma vorrei ben vedere. Il Benevento ha speso 17-18 milioni di euro, terza come spesa budget, il Cosenza neanche 3. Quella è una partita dentro o fuori, uno di quei crocevia fondamentali della stagione e della vita in genere. Ha avuto supremazia, ma non ha giocato con la cattiveria e la motivazione per vincere senza interessarsi di come giocare. Caserta prima della partita ha spesso detto di non considerare molto il turnover, anche io da allenatore cerco di mettere in campo la squadra che sta meglio ma questo non è accaduto. Spesso infatti vediamo giocare persone che non stanno bene, ma il Benevento ha una rosa tra le migliori e gioco-forza devi fare turnover. Poi non bisogna lamentarsi se Elia o Letizia sono in difficoltà, o se Acampora gioca bene ma non come vorremmo. Sono state fatte delle scelte sia tecniche che tattiche non indifferenti, lascia un po’ così la posizione di Moncini ed il mantenere quattro difensori dietro quando loro avevano uno o due giocatori. Secondo me Tello poteva giocare dall’inizio, così come Ionita non lo avrei tolto perché sono bravi ad inserirsi. Imbottendo l’attacco gli hai fatto solo un piacere. Al di là del gol preso, evitabilissimo, continuo a ribadire che in area di rigore non si marca a zona ma a uomo. Alla base c’è che ormai a 3-4-5 partite dalla fine il bel gioco lascia il tempo che trova, devi vincere le partite e le varianti avrebbe dovuto trovarle lui anche a livello tattico, senza far entrare Peppe per Peppe e Giovanni per Giovanni. Si poteva fare di più“.

Dopo il ko con il Cosenza, crede che le possibilità di promozione diretta per la squadra di Caserta siano ormai ridotte allo zero? O pensa che ci sia ancora qualche speranza?

Io sono maledettamente positivo, i numeri parlano chiaro: il Benevento può arrivare anche primo se le prime tre pareggiano, potenzialmente anche secondo. Lo permettono i numeri, ma dobbiamo essere obiettivi. Dobbiamo giudicare per quello che vediamo: ad oggi le squadre che sono davanti a noi si sono mostrate più forti nella continuità dei risultati, hanno ruotato meglio la rosa ed a livello caratteriale sono squadre che quando gli andava male pareggiavano. Una squadra forte la partita di Cosenza non la perde, un punto alla fine sarà determinante. Dico sempre speriamo di andare nei play-off con 2-3 punti di distacco, sarebbe tremendo e lascerebbe tutti pieni di rimpianto e rimorso il fatto di non arrivare secondi per un punto, andresti a recriminare su alcune situazioni e decisioni. Una squadra forte e retrocessa dalla A come il Benevento, con una rosa importantissima, queste partite le deve quanto meno pareggiare. Non basta dire che per quanto fatto il pareggio andava stretto: la potevi vincere, ma non hai avuto la forza ed il carattere di dire la vinco comunque. Di fatto hai sprecato un jolly tremendo e di un’importanza incredibile, a quattro domeniche dalla fine poter avere una partita da giocare è un potenziale tre punti in più. Sono tutte lì, è vero, ma hai bruciato un jolly. Vincere a Cosenza ed a Pordenone era Serie A sicura, arrivavi secondo tranquillissimamente perché gli scontri diretti di questi giorni sono pesanti“.

Cosa ne pensa dell’attuale situazione in classifica ed in generale di questo campionato di Serie B nelle zone di vertice? Al termine della stagione, peseranno i punti persi in questo modo?

Questo susseguirsi continuo in vetta è anche per come è la classifica da ormai dodici giornate. C’è sempre uno scarto minimo tra le prime cinque o sei, uno o due punti di differenza. C’è stato un momento in cui eravamo sesti o settimi, ma comunque a quattro punti dalla testa della classifica. Questo campionato lo si decide di un punto o due. Perdere la Serie A diretta per un punto o due è da spararsi in testa, cominciano i “se avessi” e non ne esci più. Questo è un’allenatore ed una squadra che non ha un piano B, ahimè, se vinci vinci con quell’atteggiamento tattico e se perdi perdi con quell’atteggiamento tattico. Quando vedi che non riesci a sfondare, devi avere un piano B. Se la traversa di Brignola fosse andata dentro avresti aggiustato la partita, ma avresti pareggiato, comunque proponendo cose che avevi prima. Devi anche cambiare sistema di gioco, sfondare al centro era difficile quindi bisognava allargare lo spazio d’apertura con due molto esterni, e questo non è stato fatto“.

Mariani, capitano orgoglioso: "Vi dico perché il Benevento è imprendibile"

In caso di play-off, quale è – se c’è – un’avversaria da evitare secondo lei? E quanto, sempre in caso di play-off, potrebbe incidere un Vigorito pieno?

I play-off, ed io ne ho giocati tanti, sono partite dove si azzera un po’ tutto. Abbiamo visto nei tanti play-off persi negli anni passati, nei primi anni della gestione Vigorito, abbiamo perso contro squadre che adesso non esistono neanche più ed erano paesi. Lì è un terno al lotto, subentra l’aspetto mentale e caratteriale, la paura, il timore e la condizione fisica. Sono troppe le componenti, non c’è una squadra che fa paura più dell’altra. Per raggiungere un obiettivo, comunque, devi vincere. Sull’aspetto del pubblico, sono stato calciatore, posso dire che la differenza tra poche e tante persone la senti. L’effetto pubblico è importantissimo, penso che con i play-off ci sarà un po’ più gente ma non l’affluenza che tutti si aspettano, sarebbe strano e non ci crederei. Siamo in B, abbiamo fatto una fatica bestia ad arrivarci e fa brutto vedere così poca gente. Se la società vuole trovare rimedio deve capire se e di che cosa le gente è scontenta: quando vengo in città incontro tanta gente, in molti si lamentano del poco contatto che c’è. Bisogna essere più presenti nel territorio, coinvolgendolo, tutti lo dicono ma nessuno lo fa: la squadra è della gente, noi siamo di passaggio. Ci vuole attenzione e rispetto, la gente ha voglia di parlare con Presidente e giocatori, vedere gli allenamenti. Con tutto a porte chiuse, come accade nel calcio moderno che detesto, la gente non può vedere la rifinitura il sabato per salutare e parlare con i giocatori. Dobbiamo essere più uniti tutti, la società con la città ma anche tra tifosi: Benevento sportiva adesso è divisa e non unita come una volta, mi dispiace e fa male perché la forza l’abbiamo vissuta attraverso i tifosi. Noi siamo una squadra provinciale che vive di soddisfazione e piccoli gesti, non siamo la Juventus o il Milan; ora è difficile, non c’è contatto. Tutti hanno avuto la pandemia e tutti sono tornati allo stadio, noi siamo ultimi per affluenza“.

Cosa ne pensa della Presidenza Vigorito, lei che hai visto da vicino il suo modo di vivere la realtà sannita? Pensa che negli ultimi anni sia cambiato il suo modo di “fare calcio”?

Sicuramente ha acquisito più esperienza. Da tifoso ti dico che è difficile trovare un soggetto che per 15-16 anni sta lì, impegna soldi suoi per quanti possa averne, quindi bisogna dire grazie. Da addetto ai lavori ti dico che probabilmente in questi anni lui è stato all’altezza ma le persone di cui si è circondato un po’ meno. Credo che se vicino a quel capitale economico speso, così esorbitante, ci fosse stata una gestione un pochino più attenta degli addetti ai lavori, ora la situazione sarebbe diversa. Quanto è stato speso poteva rendere di più in termini di gestione, progetto e crescita. Atalanta, Sassuolo e Spezia sono lì dove sono ma erano come noi, e potrei citarne tante altre. Vigorito sicuramente è una risorsa, ma un po’ più di attenzione nei suoi aiutanti sarebbe stata opportuna: se è lui che ha voluto questo non lo so, ma voglio dire che si poteva cercare un’organigramma di persone più importanti che dessero un senso al tutto. Vigorito non ha mai avuto Direttori Generali, come alla Marino ad Udine o alla Marotta alla Juventus ed all’Inter. Stesso discorso per Direttori Sportivi che andassero in giro a scovare e creare campioni come fanno tante altre società, per poi rivenderli e creare un importante portafoglio interno. Una grande macchina richiede controllo e manutenzione. I soldi spesi potevano fruttare maggiormente, lui non si è mai circondato di persone super-qualificate: a livello sportivo, calcistico, poteva fare molto di più. Non so se sia una scelta sua, forse sì, ma è una persona colta ed intelligente. Se vai in Serie A devi rifare tutta la squadra, non c’è progettualità e programmazione che invece ci vorrebbero“.

Cosenza – Benevento 1-0: l’ex Camporese punisce la Strega

Cosenza – Benevento 1-0: l’ex Camporese punisce la Strega

Benevento CalcioCalcio

Cosenza Benevento si affrontano al San VitoLuigi Marulla per il recupero della ventottesima giornata di campionato. I giallorossi, dopo i successi contro Pisa, Reggina e Vicenza, vogliono collezionare la quarta vittoria consecutiva. L’obiettivo della formazione di Mister Caserta è continuare il trend positivo e, in caso di vittoria, portarsi al secondo posto a quota 63 punti. Per questo, quindi, il tecnico si affida al solito 4-3-3 ma è costretto a cambiare alcuni interpreti: Viviani rileverà lo squalificato Calò, Farias l’infortunato Insigne. I rossoblù, invece, puntano a raccogliere qualche punto pesante nella zone basse della classifica, nel tentativo di superare il Vicenza ed avvicinare l’Alessandria in zona play-out. Bisoli, quindi, opta per il 3-5-2: l’ex Camporese titolare in difesa come il recuperato Rigione, in avanti Caso.

PRIMO TEMPO.

Partenza aggressiva e decisa dei padroni di casa, mentre i giallorossi non riescono a farsi vedere nell’aria avversaria. Al sesto minuto arriva la prima conclusione del match: dopo un bello scambio tra Forte ed Improta, Farias ci prova dal limite dell’area ma Matosevic blocca a terra. Brividi per la retroguardia giallorossa al 12esimo: Barba libera l’area dopo il cross di Situm ma la sfera arriva al limite sui piedi di Carraro, Paleari para ed è reattivo sul successivo tap-in di Caso. Portiere della Strega ancora decisivo poco dopo, con un’ottima uscita sull’imbucata di Larrivey. Prova ad affacciarsi in avanti il Benevento, Forte tocca con la mano sul cross di Improta. Conclusione interessante di Improta al 22esimo, palla di poco a lato. Tre minuti dopo grandissima chance per la Strega: bellissima palla di Viviani per Farias, ma il brasiliano a tu per tu con Matosevic manda alto. Si rivede in avanti il Cosenza, Rigione insacca sulla punizione di Carraro ma l’arbitro aveva già fischiato fallo. Ottima ripartenza dei padroni di casa, Barba dopo un rimpallo manda direttamente in angolo. Percussione in area di Ionita, l’azione si conclude in un nulla di fatto. Ci prova anche Forte dopo un gran sombrero di Farias ma il suo sinistro termina alto, complice la buona copertura di Camporese. Cross basso ancora di Farias per Forte nel finale, Camporese in scivolata anticipa lo Squalo e libera l’area calabrese. Partita bloccata al San VitoLuigi Marulla dopo i primi 45′.

SECONDO TEMPO.

Benevento subito in avanti nella seconda frazione, Forte colpisce la barriera da calcio di punizione. Grandissima occasione per Acampora al 49esimo: Farias serve il numero 4 che, da ottima posizione quasi al limite dell’area piccola, calcia male mandando sul fondo. Ripartenza veloce dei Lupi, Caso calcia alto grazie anche all’interferenza di Barba. Ci riprovano i giallorossi, Improta va alla conclusione dal limite dopo un bel recupero di Forte, Matosevic blocca in due tempi nonostante la deviazione di Vaisanen. Ancora conclusione di Acampora, questa volta dai 25metri, ma un tocco rossoblù favorisce l’intervento dell’estremo difensore del Cosenza. Sinistro di Letizia dopo una bella incursione in area, Matosevic intercetta. Bello stop in area di Tello, da poco subentrato, a meno di mezz’ora dalla fine: Matosevic interviene bene senza rischiare il fallo. Ancora ripartenza di Tello, Improta va alla conclusione potente ma Vaisanen s’immola. Tre minuti dopo ci prova Viviani da 20metri, quasi da fermo, il sono sinistro termina alto ma non di molto. Caserta rafforza il reparto offensivo, entra Moncini per Elia. Sfiora il gol del vantaggio Acampora all’80esimo: il centrocampista spinge dalla sinistra e, entrano nell’area piccola, prova la conclusione d’esterno ma trova l’intervento decisivo di Matosevic in angolo. Mister Caserta passa al 4-2-4 nel finale, dentro Brignola per Ionita. Si fa vedere in avanti il Cosenza, Caso ci prova da posizione defilata e guadagna un calcio d’angolo. All’87esimo arriva la beffa: da corner, Camporese incorna di testa e sigla il più classico dei gol dell’ex. Si riversano in avanti i giallorossi, da angolo Forte manda a lato di testa. Traversa Benevento al 92esimo: Brignola carica il sinistro dal limite dell’area, la palla scavalca Matosevic ma colpisce la traversa. Assalto finale dei giallorossi, il Cosenza prova a mantenere il possesso e, dopo quattro di recupero, l’arbitro decreta la fine del match.

Il Benevento di Fabio Caserta non riesce a sfruttare questa grande occasione e resta quinto a 60 punti, a -3 dal secondo posto. Il Cosenza di Bisoli, invece, sale al diciassettesimo posto a 28 punti, in piena zona play-out.

IL TABELLINO.

COSENZA (3-5-2): Matosevic; Rigione (C), Camporese, Vaisanen; Di Pardo (dal 45’s.t. Liotti), Florenzi, Carraro, Gerbo (dal 18’s.t. Kongolo), Situm; Larrivey (dal 28’s.t. Pandolfi), Caso (dal 45’s.t. Zilli). A disposizione: Sarri, Vigorito, Venturi, Palmiero, Vallocchia, Arioli, Hristov, Ndoj. All.: Pierpaolo Bisoli

BENEVENTO (4-3-3): Paleari; Elia (dal 27’s.t. Moncini), Vogliacco, Barba, Letizia (C); Ionita (dal 39s.t. Brignola), Viviani, Acampora; Improta, Forte, Farias (dal 19’s.t. Tello). A disposizione: Manfredini, Gyamfi, Petriccione, Foulon, Insigne, Sau, Masciangelo, Talia, Pastina. All.: Fabio Caserta

ARBITROSimone Sozza di Seregno. 

ASSISTENTI: Davide Imperiale di Genova ed Alessio Tolfo di Pordenone. 

QUARTO UOMO: Mario Saia di Palermo. VAR E AVARAleandro Di Paolo di Avezzano e Francesca Di Monte di Chieti.

MARCATORI: 42’s.t. Camporese (C)

AMMONITI: 30’p.t. Elia (B), 34’p.t. Larrivey (C)

ESPULSI: /

RECUPERO: 1’p.t., 4’s.t.

Foto: DAZN

Vicenza, ufficiale il nuovo allenatore

Vicenza, ufficiale il nuovo allenatore

Calcio

E’ Francesco Baldini, Baldini, classe ’74, ex difensore di Juventus, Lucchese, Napoli, Perugia, Genoa, e Reggina, il nuovo tecnico del Vicenza. L’ex allenatore, tra le altre, del Trapani succede a Christian Brocchi, esonerato dopo il ko subito al Vigorito contro il Benevento. A Baldini, dunque, è stata affidata la mission salvezza dalla società veneta.

Un avvicendamento in panchina di cui ha parlato anche il direttore sportivo del LaneRossi, Federico Balzaretti: “Ringraziamo sentitamente Brocchi e il suo staff per l’impegno profuso. Abbiamo preso questa decisione dopo un’analisi e contestualmente alla possibilità di prendere un allenatore su cui c’era già la nostra attenzione. Prima di queste ultime tre prestazioni non c’erano i presupposti per cambiare l’allenatore, ma poi la situazione che si è venuta a creare nelle ultime ore ha portato a questa scelta. – conclude Balzaretti come riporta Biancorossi.net – Sono convinto di questa scelta e che il mister possa darci una mano per raggiungere la salvezza. Le partite che mancano devono essere sei, non quattro, e voglio che questo messaggio sia chiaro”.

Cosenza, ridotta la squalifica di Camporese e Rigione: ci saranno col Benevento

Cosenza, ridotta la squalifica di Camporese e Rigione: ci saranno col Benevento

Benevento CalcioCalcio

Buone notizie in casa Cosenza, a pochi giorni dal recupero della sfida contro il Benevento, in programma giovedì p.v. ore 20:00.

Prenderanno parte al match del San VitoLuigi Marulla, infatti, anche Michele Rigione e l’ex dell’incontro Michele Camporese. I due, espulsi nel concitato post-gara della penultima gara contro la Spal, avevano rimediato due giornate di squalifica da parte del Giudice Sportivo.

La società calabrese, però, aveva presentato il ricorso alla Corte Sportiva d’Appello. L’organo federale ha parzialmente accolto il ricorso dei Lupi, rideterminando la sanzione dei due giocatori ad una sola giornata di squalifica (già scontata, nell’ultimo match contro il Monza) ed ad un’ammenda da 10mila euro ciascuno.

Foto: profilo Facebook Michele Camporese, Cosenza Calcio

Serie B, risultati e classifica dopo la 34a giornata: Lecce in vetta, Benevento a -3 dal secondo posto

Calcio

Si è conclusa, con il big match del monday night BresciaParma, la 34esima giornata del campionato di Serie B 2021-22.

Vittorie per CittadellaAlessandriaLecceFrosinoneBenevento, Monza, Ascoli, Ternana e Brescia. Sconfitta, invece per Como, Pordenone, SpalCremonese, Vicenza, Cosenza, Reggina, Crotone e Parma. Parità, infine, in PerugiaPisa.

Il Lecce di Baroni torna in vetta alla classifica a quota 65 punti, complice la brusca frenata della Cremonese di Pecchia che, invece, resta a 63. A pari punti con i grigiorossi troviamo il Monza di Stroppa, vittorioso sul Cosenza, prossimo avversario del Benevento. Quarto il Brescia di Corini, che questa sera ha vinto nel monday-night contro il Parma ed ora a 61. I giallorossi di Fabio Caserta, infatti, sono attualmente quarti a 60 punti ma, in caso di vittoria nel recupero di giovedì, balzerebbero al secondo posto. Come la Strega, anche il Pisa di D’Angelo è a 60. Completano la zona play-off, poi, l’Ascoli di Sottil (55) ed il Frosinone di Grosso (54). Poco cambia, infine, nelle zone basse della classifica.

Questi, dunque, tutti i risultati della 34a giornata:

Como-Cittadella 1-2: 13° Baldini (Ci), 14° Ciciretti (Co), 35° Baldini (Ci)

Alessandria-Pordenone 2-0: 30° Marconi (A), 52° Milanese (A)

Lecce-Spal 1-0: 66° Helgason (L)

Frosinone-Cremonese 2-1: 17° Buonaiuto (C), 22° Canotto (F, rigore), 37° Zerbin (F)

Benevento-Vicenza 1-0: 61° Viviani (B)

Cosenza-Monza 0-2: 16° Valoti (M), 64° Gytkjaer (M)

Ascoli-Reggina 2-0: 55° Caligara (A), 66° Bidaoui (A)

Crotone-Ternana 1-2: 6° Golemic (C), 28° Partipilo (T), 76° Defendi (T)

Perugia-Pisa 1-1: 28° Puscas (Pi), 67° Curado (Pe)

BresciaParma 1-0: 64° Moreo (B)

E la conseguente classifica dopo il quindicesimo turno del girone di ritorno:

Lecce 65

Monza, Cremonese 63

Brescia 61

Benevento, Pisa 60

Ascoli 55

Frosinone 54

Perugia 49

Cittadella 48

Ternana 47

Parma 45

Como, Reggina 44

Spal 34

Alessandria 29

Vicenza, Cosenza* 25

Crotone 21

Pordenone 17

*=una partita in meno

Foto: Benevento Calcio

Serie B, 34a giornata: nel posticipo il Brescia vince sul Parma ed è quarto

Serie B, 34a giornata: nel posticipo il Brescia vince sul Parma ed è quarto

Calcio

Si conclude, con il posticipo della 15esima giornata del girone di ritorno, il 34esimo turno del campionato di Serie B. Questo il finale dell’incontro del Rigamonti da Brescia e Parma, da poco terminato.

Possesso palla degli ospiti nelle prime fasi del match, i padroni di casa attendono nella propria metà campo. Nessuna squadra sembra riuscire ad affacciarsi pericolosamente nell’area avversaria. Al 19esimo occasione per le Rondinelle: sul cross di Sabelli, Leris impatta il pallone di testa ma Turk si allunga e salva sulla linea con l’ausilio del palo. I ducali aumentano di nuovo il possesso, le due formazioni combattono sulla mediana. Gara tattica ed equilibrata, poche occasioni da rete nella prima frazione.

Il Parma parte forte nella ripresa, Brunetta va alla conclusione di sinistro ma Joronen è reattivo. Poco dopo ancora crociati in avanti, ancora Brunetta stavolta manda malamente a lato. Al 64esimo, però, il Brescia passa in vantaggio: dopo un bello scambio in area tra Sabelli e Bisoli, Moreo scarica il destro alle spalle di Turk. Girandola di cambi per entrambi gli allenatori, ma il risultato non cambia. Nel finale l’arbitro fischia un calcio di rigore per i padroni di casa ma, dopo un check al Var, cambia la sua decisione. Poco accade negli ultimi minuti, senza particolari occasioni, ed arriva il triplice fischio ad un match equilibrato.

La squadra di Corini conquista tre punti pesantissimi ed è ora quarta a 61 punti. La formazione di Iachini, invece, resta dodicesima a quota 45.

Foto: Brescia Calcio

Serie B, 34a giornata: il Perugia frena il Pisa

Serie B, 34a giornata: il Perugia frena il Pisa

Calcio

Perugia e Pisa si affrontano al Curi nella sfida delle 18 di questa domenica di Serie B, nel match valido per la trentaquattresima giornata. Il quindicesimo turno del girone di ritorno si concluderà domani, con il posticipo del monday night BresciaParma, in programma al Rigamonti alle 20:30.

Subito ritmi alti in avvio, entrambe le squadre provano ad attaccare ed imporre il proprio stile di gioco. Occasione per i padroni di casa al nono minuto: De Luca, lanciato in velocità, prova a penetrare in area ma Leverbe lo disturba nella conclusione e la sfera termina alta. Poco dopo ancora umbri pericolosi, Caracciolo intercetta l’assist di Santoro per l’accorrente De Luca. Al 28esimo, poi, i neroazzurri passano in vantaggio: alla prima vera occasione utile, Puscas sfrutta al meglio l’imbucata di Sibilli e, dopo aver messo a sedere Chichizola, appoggia in rete. Risponde il Perugia che, sugli sviluppi di un corner, prova due volte la conclusione con Santoro, il pallone termina di poco a lato. Al 41esimo si riaffaccia in avanti la formazione ospite, Puscas stavolta manda sull’esterno della rete. Nel finale, poi, occasionissima per il pari del Grifo: da angolo, Curado si inserisce sul secondo palo ma il suo colpo di testa si stampa sul palo.

Nella ripresa gli ospiti sembrano più propositivi, ed al 59esimo Marin sbaglia il passaggio per Puscas a centro area consentendo il recupero alla difesa di casa. Il Perugia però, al 67esimo, trova il pari: dopo una mischia in area neroazzurra e tre salvataggi sulla linea, la zampata di Curado è vincente. Poco dopo chance umbra per passare in vantaggio: De Luca si vede respingere la conclusione da Nicolas con i piedi. Neanche due minuti dopo, poi, Carretta costringe Livieri (subentrato a Nicolas) al suo primo intervento. Nel finale non ci sono particolari occasioni, il risultato non cambia e le squadre si dividono la posta in palio.

La squadra di D’Angelo subisce un brusco stop e resta in quinta posizione, a 60 punti. La formazione di Alvini, invece, è ora nona a 49, a -5 dalla zona play-off.

Serie B, 34a giornata: i risultati dei match delle 15:30. Vittorie per Monza ed Ascoli

Serie B, 34a giornata: i risultati dei match delle 15:30. Vittorie per Monza ed Ascoli

Calcio

Alle 15:30 si sono disputate tre partite, valide per il quindicesimo turno del girone di ritorno. Questi i risultati ed i finali.

COSENZA-MONZA 0-2: possesso brianzolo dei primi minuti che, al 16esimo, passano in vantaggio al San VitoMarulla. Valoti, dagli undici metri, calcia e spiazza Matosevic siglando l’1-0 ospite. I padroni di casa non riescono a guadagnare terreno, il Monza gestisce la sfera. Al 44esimo annullato il 2-0 biancorosso: Mota batte Matosevic in area, ma il Var rileva un fuorigioco attivo di Gytkjaer. Subito chance per il pari nel secondo tempo: al 48esimo ci prova Carraro di testa sul cross di Liotti, palla fuori di poco. Occasione colossale per il Gytkjaer poco dopo: assist perfetto di Carlos Augusto per l’attaccante che, solo davanti al portiere, tira sul corpo di Matosevic. Provano a farsi vedere in avanti i Lupi, proteste per un fallo su Caso ma per l’arbitro Maresca è tutto regolare. Al 64esimo, invece, i brianzoli trovano il raddoppio, sempre dal dischetto, questa volta con Gytkjaer che trasforma perfettamente. Poco dopo Ciurria sfiora il tris, calciando alto da ottima posizione. Nel finale Caso sfiora l’1-2 trovando una bella parata di Di Gregorio, dunque il risultato non cambia. La squadra di Stroppa si porta quindi al secondo posto a quota 63 mentre la formazione di Bisoli, prossima avversaria del Benevento, resta a 25.

ASCOLI-REGGINA 2-0: inizio senza particolari occasioni al Del Duca, ma l’intensità è alta. Al 24esimo occasione ospite: da angolo, Folorunsho stacca di testa ma colpisce il pallo. Provano a rispondere i bianconeri, ma le loro conclusioni terminino a lato. Nel recupero della prima frazione occasione per i padroni di casa: Turati riesce a parare la conclusione di Bidaoui con le mani, Salvi fallisce il tap-in. Ascoli in avanti ad inizio secondo tempo e, al 55esimo, i bianconeri trovano il vantaggio: Dionisi tocca per Caligara che s’inventa un colpo da biliardo con il sinistro e sigla l’1-0. Poco dopo, al 66esimo, Bidauoi beffa Turati e sigla la rete del raddoppio per i suoi con una bell’azione personale. Passano otto minuti ed i bianconeri sfiorano il tris con Dionisi, Turati vola per respingere la conclusione dell’ex Frosinone. Nel finale la Reggina rischia di accorciare le distanze con Cortinovis dal limite, il suo destro si stampa sul palo e si resta sul 2-0. Gli uomini di Sottil sono in piena zona play-off a 55, i ragazzi di Stellone restano invece a quota 44.

CROTONE-TERNANA 1-2: subito occasione ospite al quarto minuto, la conclusione mancina di Palumbo si stampa sulla traversa. Al sesto, però, i calabresi passano in vantaggio allo Scida: sugli sviluppi dell’angolo di Schirò, Golemic gira in rete con una zampata e sigla l’1-0 rossoblù. Due minuti dopo occasione per Maric che, scattato sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a Krapikas ma si lascia ribattere il tiro. Gli umbri provano a farsi vedere in avanti e, al 28esimo, trovano il pari: su calcio di punizione di Palumbo, Partipilo impatta il pallone con il patto e segna la rete dell’1-1 dopo un’azione rocambolesca. Entrambe le squadre partono forti nella ripresa, subito Palumbo dopo una bell’azione in area avversaria prova il pallonetto ma manda a lato. Al 55esimo ci prova anche Partipilo, servito da Donnarumma, ma il suo tiro viene respinto. Al 70esimo ancora rossoverdi in avanti con Pettinari che, entrato in area dalla sinistra, si lascia ipnotizzare dal portiere in uscita. Sei minuti dopo, però, la Ternana trova il vantaggio: sul cross dalla sinistra di Palumbo, mezza rovesciata di Defendi che colpisce sporco ma elude l’intervento della difesa di casa. Il Crotone insiste in avanti, senza però riuscire a concludere pericolosamente in porta. Il gruppo di Modesto resta quindi in penultima posizione a quota 21 punti, mentre l’organico di Lucarelli è undicesimo a 47.