Benevento, la Curva Sud: “Contro il Modena ci saremo! Questo fallimento non ci allontanerà dai gradoni”

Benevento, la Curva Sud: “Contro il Modena ci saremo! Questo fallimento non ci allontanerà dai gradoni”

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La Curva Sud del Benevento ha affidato ai suoi profili social un messaggio in vista della sfida di domani pomeriggio contro il Modena.

Di seguito, quindi, la nota del cuore del tifo giallorosso a poche ore dell’ultimo match del Vigorito nella stagione 2022-23:

“Scriviamo queste poche righe per lanciare un messaggio ben chiaro: la Curva Sud sarà al suo posto contro il Modena! Questo per rispondere a chi si era posto il dubbio, ingiustificato, di una nostra presenza allo stadio. Quando diciamo che siamo oltre la categoria, non è per dare fiato alla bocca. Noi ci mettiamo la faccia e siamo già proiettati all’anno prossimo. Invitiamo tutti a essere presenti a fare altrettanto, a riempire la Curva Sud. Si è beneventani sempre, non soltanto quando le cose vanno per il verso giusto. Adesso si scende in serie C, ma non sarà questo fallimento sportivo ad allontanarci dai gradoni. Che vinca o che perda, noi siamo sempre qua. Al di là della categoria. Vi aspettiamo in Curva!“.

Modena, Tesser: “A Benevento non è per i play-off, è un play-off: è un passaggio obbligato”

Modena, Tesser: “A Benevento non è per i play-off, è un play-off: è un passaggio obbligato”

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Il tecnico del Modena, che domani pomeriggio ore 14 affronterà il Benevento al Ciro Vigorito, ha preso parte alla consueta conferenza pre-partita.

Di seguito, quindi, le parole di Attilio Tesser in vista del match tra giallorossi e gialloblù:

SULLA PARTITA DI DOMANI: “La partita di Benevento è un play-off, non è per i play-off. Dobbiamo giocare per i tre punti, consapevoli che sarà dura contro una squadra forte e motivata e che giocherà l’ultima partita in casa. E’ un passaggio obbligato per arrivare al sogno del Presidente“.

SULLE PAROLE DEL PRESIDENTE, SUI PLAY-OFF E SULLA SALVEZZA: “Le sue parole sono sempre importanti. I play-off sono una possibilità, non dipenderà solo da noi ma soprattutto da noi. Dopo la salvezza c’è stato un pensiero di gioia, finché c’era incertezza era tutto più complicato. Questa è stata ed è una stagione molto dura e difficile, devo ringraziare i miei ragazzi e i tifosi“.

SULL’IMPORTANZA DI NON ESSERE MAI STATI AI PLAY-OUT: “La bravura di questa squadra, a parte le prime 6-7 partite di campionato, è che non si è mai invischiata nei play-out. Questo è il più grande complimento che devo fare ai miei ragazzi. Quando sei giù poi infatti è difficile risalire, anche oggi vediamo squadre blasonate e con grandi giocatori in quella situazione. Ho visto i miei ragazzi reagire sempre“.

SULLA COMPATTEZZA DELL’AMBIENTE: “La proprietà ci è sempre stata vicina, e penso che la squadra abbia percepito la compattezza. L’ambiente è compatto, si vede anche in campo. Quando si gioca si gioca per una maglia, abbiamo un patrimonio di città e tifosi da salvaguardare, poi c’è la proprietà che investe. Sono convinto che è l’unità di intenti a far andare avanti, e credo che a Modena sia successo questo“.

Foto: Modena FC

Serie B, ridotta la penalizzazione alla Reggina: amaranto in zona play-off

Serie B, ridotta la penalizzazione alla Reggina: amaranto in zona play-off

Calcio

Si è conclusa l’udienza della Corte Federale d’Appello: alla Reggina verranno restituiti due dei sette punti di penalizzazione.

Gli amaranto di Filippo Inzaghi, oggi undicesimi a quota 45, salgono quindi a 47 punti, all’ottavo posto e dunque in piena zona play-off.

Il club calabrese avrà comunque la possibilità di far ricorso al Collegio di Garanzia del CONI.

Foto: Profilo Facebook Reggina 1914

ESCLUSIVA BN24 – Mariani: “Questa squadra non è mai piaciuta alla città. Vigorito rimarrà, ma in C si deve azzerare tutto”

ESCLUSIVA BN24 – Mariani: “Questa squadra non è mai piaciuta alla città. Vigorito rimarrà, ma in C si deve azzerare tutto”

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Pietro Pedro Mariani, storico Capitano del Benevento, ha partecipato alla puntata di Salta Salta Lo Stregò parlando dell’ormai certa retrocessione della formazione giallorossa, per cui si attende solo l’aritmetica, e del futuro prossimo della Strega.

Come giudica la partita contro il Cittadella?

Il Benevento era passato in vantaggio con il gol di un attaccante, come raramente è successo quest’anno. Nel momento in cui erano 0-1 si dovevano rendere conto dell’avversario e delle condizioni ambientali. Improta non può fare la mezz’ala, è adattabile dappertutto ma non nel ruolo di mezz’ala nel centrocampo a tre. Schiattarella era solo in cabina di regia, perché Acampora che è una vera mezz’ala avanza tra le linee: non avrebbe mai potuto aiutare in raddoppio. Sull’1-0 sarei passato al 4-2-3-1, con due centrocampisti bloccati davanti alla difesa per cercare di difendere il vantaggio. Per i risultati delle ultime quattro giornate, abbiamo avuto un’opportunità per salvarci mostruosa. Con una vittoria e un pareggio, quattro punti in più, oggi staremmo parlando di altro e le ultime due partite le avremmo vissute in modo diverso. Sull’aggressione al pullman durante il ritorno non voglio dire nulla, ci sono indagini in corso, quello di cui sono sicuro è che un popolo civile come quello beneventano l’ho visto raramente“.

Quanto è importante per la piazza sannita sudare la maglia?

Negli ultimi anni a Benevento sono passati dei giocatori di valore ma la piazza si è sempre riconosciuta nell’atteggiamento da gladiatore. La piazza è calda, tutti sanno che a Benevento va dato il massimo e va sudata la maglia. Qui si amano giocatori che magari non sono andati in Serie A, ma hanno sudato e onorato la maglia. Lo stadio lo riempiono i giocatori, se il popolo si identifica con la squadra la gente va allo stadio. Questa squadra, però, non è mai piaciuta: non andavano mai sotto la curva prima che gli fosse stato fatto notare. Il Presidente, diciamoci la verità, ha contribuito ad aumentare il distacco tra società, squadra e città, ha reso tutto più chiuso. Per un calciatore non c’è niente di più bello e gratificante dell’essere ricordato bene, lo dico per esperienza. La squadra è della gente, il Presidente prima o poi lascerà perché noi siamo di passaggio, facciamo parte della storia ma è la storia che è della gente e deve essere tramandata. Va ricreato entusiasmo, e lo crei anche con le figure“.

Che cosa ne pensa delle parole del Presidente Vigorito nel post-partita del Tombolato?

Sull’impegno economico nessuno può dire nulla. Il suo “mi dispiace” lo comprendo ed è vero. Oggi, però, facendo un sondaggio la maggioranza non si farebbe capace del perché siano state ripetute tante leggerezze. Quando hai tanti soldi è più facile azzeccare le annate, quando ne hai meno diventa più difficile. A lui non è mai piaciuto avere vicino gente di carattere e carisma, o non si è mai voluto circondare di gente competente o è consigliato male. Dopo vent’anni di presidenza, come nella vita, hai bisogno di un supporto. Abbiamo fatto la A, la B, tre promozioni, ma anche tre retrocessioni assurde. Se hai costruito prima, e bene, appena retrocedi risali. Se invece non sei preparato bene rischi di fare la doppia retrocessione, che è una cosa difficilissima: devi fare davvero tanto tanto male. Ci vuole qualcuno vicino al Presidente, chiunque lui voglia, che parli onestamente. Nel calcio di oggi i soldi vanno messi in mano a gente capace, il Benevento di Vigorito spendendo 7-8 milioni di euro ha perso 9 play-off. Poi ci sono degli anni in cui i soldi ti portano al successo, oltre ovviamente alla bravura di tecnici e squadra. Ma sono stati sperperati tanti soldi nella sua presidenza, per questo dispiace. Quest’anno soprattutto il Presidente ha contribuito a dividere e a creare poca chiarezza. L’intervento di sabato, a caldo, non lo avrebbe dovuto fare o comunque lo avrebbe dovuto fare più corto, dicendo che si sarebbe voluto prendere un po’ di tempo e poi avrebbe parlato“.

Il Presidente Vigorito rimarrà al timone della società giallorossa?

Rimarrà, ma penso non ne possa più e non sappia come uscirne. Se sono stanco mi devo far aiutare, il calcio è cambiato e serve un’organigramma importante. O si affida a persone che portano soldi, generano introiti e valorizzano giovani, facendoti stare in una categoria come la Serie B per anni, oppure molli. Ci vogliono due minuti, in quel ramo imprenditoriale, a trovare qualcuno che abbia la volontà di proseguire. Sono successe troppe cose negative, quest’anno ha funzionato pochissimo o nulla. Questo accade però ripetutamente da quattro anni. Il Presidente ormai ha chiuso i rapporti con tutti a Benevento, e così non va bene“.

In questa stagione è mancato il concetto di identità di squadra?

Era inevitabile che nelle ultime sette-otto partite si fosse già segnato tutto, ma c’era ancora qualcosa da poter fare. C’erano i presupposti per cambiare qualcosa nel mercato di gennaio, il calcio ti dà sempre una possibilità. Bastava guardare agli scontri che ci sarebbero stati negli ultimi turno, ma sono state fatte operazioni non corrette. Non ho mai visto, nonostante i quattro allenatori, qualcuno che avesse dato non dico un’identità precisa ma almeno un po’ di ordine in campo per cui non prendi gol e magari qualche volta lo fai. Per vincere, al di là di tutto, ci vuole gioco. Non c’era la volontà di retrocedere, questo è sicuro, ma non è stato fatto quanto necessario per cambiare questo esito”

Quale è stato il reparto che ha mostrato maggiori lacune in questo campionato?

Il calcio moderno si basa soprattutto sul centrocampo, serve una buona difesa e un ottimo centrocampo. In avanti non ci sono esterni, mancano le verticalizzazioni. Prima di difesa o attacco, c’è sempre stato da sistemare il centrocampo: è vecchio, non a livello anagrafico ma di geometrie. Non mi faccio capace di come, con un budget così esagerato, siano stati commessi così tanti errori ripetutamente. In 3-4 anni è successo di tutto, e non è possibile che nessuno in società si sia accorto di quanto stava accadendo“.

Che cosa succederà in vista dell’anno prossimo, in Serie C?

Quando retrocedi in C devi azzerare tutto, va interpretato il campionato. In questa squadra non ci sono giocatori da Lega Pro, è un campionato difficile e strano dove anche il campo incide molto. In C corrono, tanto, puoi perdere sonoramente anche con squadre di basso livello. C’è chi è in prestito e chi andrà via per scadenza, comunque gli altri costano tanti soldi e non penso che il Benevento possa accollarsi quel tipo di contratti. Sicuramente ci saranno giocatori che rimarranno ma di cui andranno rivisti i contratti. Servirà un Direttore Sportivo bravo, abile a comprare tutti giocatori nuovi: il lavoro da fare è tantissimo. L’anno prossimo le altre squadre partiranno con 10 metri di vantaggio in una gara da 100 metri, serve rodaggio e invece tu dovrai partire da zero. Anche se crei una buona squadra, comunque, non è detto che risali subito. E, quando risalirai, dovrai ricostruire nuovamente la squadra. Il danno economico è doppio. Per spendere meno serve anche una rete scouting efficiente. La piazza, se c’è amore e condivisione, alla prima difficoltà ti aiuta. Il popolo di Benevento vive di questo, lo devi far sentire coinvolto“.

Benevento, al via la rivoluzione: Vigorito incontrerà giocatori e procuratori per risoluzione o taglio stipendi

Benevento, al via la rivoluzione: Vigorito incontrerà giocatori e procuratori per risoluzione o taglio stipendi

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Come prevedibile, con la retrocessione in Serie C sarà necessaria una fase di smantellamento e ricostruzione in casa Benevento.

Stando a quanto riportato da Il Mattino, infatti, la società giallorossa ha provveduto a convocare in sede, a partire dal 20 maggio, i giocatori con il contratto in scadenza 2024 e 2025 accompagnati dai loro procuratori.

Se, infatti, undici saranno gli addii certi al termine della stagione tra scadenze e fine prestiti, resta da definire il futuro di molti big e senatori. Il Presidente Vigorito, alla ricerca anche del nuovo D.S., avrebbe intenzione di fare piazza pulita per poi ricostruire dalle fondamenta la squadra.

Le soluzioni, per gli elementi legati da contratti economicamente pesanti al club di via Santa Colomba, potrebbero essere due: abbattimento dei costi o risoluzione consensuale degli accordi. In entrambi i casi, comunque, sarà necessario intavolare delle trattative per stabilire chi, tra gli eventuali riconfermati per il prossimo anno, sarà disposto ad accertare una decurtazione degli emolumenti e chi invece vorrà cambiare aria. C’è anche l’ipotesi buonuscita per chi, seppur invitato a cercarsi una nuova sistemazione, non sia in grado di trovarla.

Tra i giocatori convocati, stando alle prime indiscrezioni, ci sono Paleari, Letizia, Tosca, Veseli, Acampora, Improta, Schiattarella, Tello, Viviani e Ciano.

Benevento, 11 addii al termine della stagione tra scadenze di contratto e fine prestiti

Benevento, 11 addii al termine della stagione tra scadenze di contratto e fine prestiti

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In estate sarà totale rivoluzione in casa Benevento.

Con la retrocessione in Serie C, infatti, il club di via Santa Colomba dovrà gioco-forza salutare molti degli elementi della rosa. Il Presidente Vigorito, poi, dovrà definire il futuro societario, andando a cercare una figura in grado di ricoprire il ruolo di Direttore Sportivo.

Tornando sul campo, sono sicuramente 11 i giocatori che lasceranno il Sannio al termine della stagione in corso, tra scadenze di contratto e fine prestiti. I vari Manfredini, Glik, Farias, Basit, Sanogo e Vokic, infatti, saranno legati al club giallorosso fino al 30 giugno 2023. Per nessuno degli elementi sopra citati è previsto un rinnovo di contratto, l’unico potrebbe essere Manfredini alla luce delle ultime buone prestazioni.

Per quanto riguarda invece i giocatori in prestito, Jureskin (arrivato a gennaio) e Leverbe torneranno al Pisa. Stessa sorte toccherà a tre attaccanti: La Gumina tornerà alla Sampdoria, Pettinari alla Ternana e Simy alla Salernitana.

In bilico la posizione di Pastina, attualmente relegato da Mister Agostinelli ai margini della rosa per divergenze comportamentali. Da valutare, poi, il futuro di big e senatori: Paleari, Tosca, Acampora e Viviani (che sembrano essere quelli con maggior mercato nella rosa del Benevento), Capitan Letizia e il vice-Improta, ma anche Ciano.

Foto: Getty Images

Benevento, ancora guai con il Gornik Zabrze per l’arrivo Kubica. Il DS Milik: “Evitano i contatti e non rispettano le scadenze”

Benevento, ancora guai con il Gornik Zabrze per l’arrivo Kubica. Il DS Milik: “Evitano i contatti e non rispettano le scadenze”

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Continua la telenovela Kubica tra il Benevento e il Gornik Zabrze, società polacca da cui la Strega ha acquistato il centrocampista in estate.

Il club d’origine del classe 2000, infatti, due settimane fa si è rivolto alla FIFA perché sostiene di non aver ricevuto gli 1,2 milioni di euro concordati per il giocatore in tre rate uguali da 400mila euro ciascuna.

Nessuno risponde a telefonate e mail, di questa operazione ancora non abbiamo visto un centesimo. E stiamo parlando di molti soldi”, queste le parole del Presidente Adam Matysek, rilasciate a Interia Sport il mese scorso.

Oggi, a poche settimane di distanze dalle accuse mosse dal numero uno del Gornik, ci ha pensato il DS a rincarare la dose. “Parliamo principalmente attraverso la FIFA, gli italiani evitano i contatti. Ci auguriamo che si comportino in modo equo e rispettino ciò per cui si sono impegnati. Non voglio però parlare di date, perché abbiamo già sentito alcune scadenze e non sono state rispettate. Stiamo cercando di recuperare questi soldi attraverso varie persone, stiamo facendo tutto il possibile“, le dichiarazioni di Łukasz Milik al portale polacco weszlo.com.

Una situazione non facile quindi per la società giallorossa, a centimetri dalla retrocessione in Serie C e il cui futuro è ancora tutto da definire. Un problema, questo, che ovviamente ricade anche sulle scelte di mercato del Gornik. Il club polacco, infatti, aveva intenzione di investire i soldi della cessione di Kubica, meteora in questa stagione nel Sannio, nel riscatto del giapponese Kanji Okonuki dall’Omiya Ardija.

Foto: Imago/LaPresse

Benevento, l’esito degli esami di Acampora: è in forte dubbio per il Modena

Benevento, l’esito degli esami di Acampora: è in forte dubbio per il Modena

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Il centrocampista del Benevento, uscito in lacrime al 36esimo minuto nel corso dell’ultima sfida contro il Cittadella, si è sottoposto agli esami strumentali per valutare l’entità dell’infortunio occorso al Tombolato.

La risonanza magnetica, come riportato da OttoPagine, ha rilevato un trauma distorsivo di primo grado che ha interessato anche i legamenti.

Un infortunio non grave, ma che comunque dovrebbe tenere ai box Gennaro Acampora per l’ultimo match stagionale del Vigorito, sabato contro il Modena.

Mister Agostinelli quindi, per l’incontro tra giallorossi e gialloblù, dovrà ridisegnare completamente il centrocampo della Strega. Non ci sarà, infatti, neanche Pasquale Schiattarella, fermato per un turno dal Giudice Sportivo.

Foto: Sky Sport

Modena, Diaw: “A Benevento ambiente elettrico e nervoso. Play-off? Ci proveremo”

Modena, Diaw: “A Benevento ambiente elettrico e nervoso. Play-off? Ci proveremo”

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L’attaccante del Modena ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club gialloblù, parlando della partita di sabato contro il Benevento al Vigorito e non solo.

Queste, quindi, le parole di Davide Diaw:

SUL PAREGGIO CONTRO IL BARI: “Volevamo reagire dopo la sconfitta contro il Venezia, sapevamo che avevamo fatto una brutta partita e una brutta figura e ci tenevamo a rispondere sul campo. Abbiamo lavorato bene in settimana, poi è arrivato un punto che è valso la salvezza matematica“.

SUL SUO GOL: “Quando tiri un rigore c’è sempre un po’ di tensione, a prescindere dalla curva avversaria. Duca è stato bravo a procurarselo, ha fatto una gran giocata. Io l’ho calciato e segnato, è valso un punto importantissimo, sono felice“.

SUL -1 DALLA DOPPIA CIFRA PERSONALE: “Spero possa arrivare il gol. Abbiamo il dovere di provare a fare bottino pieno. Siamo salvi e ci troviamo vicino ai play-off, sarebbe un peccato non provarci fino alla fine“.

SUI 12 GOL STAGIONALI E SUI PLAY-OFF: “A prescindere da questo, l’obiettivo principale era raggiungere l’obiettivo di squadra e ci siamo riusciti. Ora ci siamo posti un obiettivo che non dipende solo da noi, ma anche dalle altre squadre. Se noi, come loro, dovessimo fare bottino pieno poi ci escluderebbero dai play-off. Ma ce la metteremo tutta per provarci“.

SULLA SFIDA CONTRO IL BENEVENTO: “Dobbiamo andare lì tranquilli, con la voglia di fare bene ma tranquilli. Troveremo un ambiente elettrico, nervoso visto la stagione che ha fatto il Benevento che nessuno si aspettava. Sappiamo che è una squadra forte e che non dovrebbe trovarsi in quella posizione in classifica. Dobbiamo fare la nostra partita, senza cadere in provocazioni o farci trascinare dall’ambiente: dobbiamo giocare con serenità e fare quello che prepariamo in settimana“.

Foto: Modena FC

Questa sera, alle ore 21, torna l’appuntamento con Salta Salta Lo Stregò: ospite P. Mariani

Questa sera, alle ore 21, torna l’appuntamento con Salta Salta Lo Stregò: ospite P. Mariani

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Dopo l’appuntamento di mercoledì scorso, questa sera, alle ore 21.00, ritorna “Salta Salta Lo Stregò”, la seguitissima trasmissione web targata BeneventoNews24.it.

News, approfondimenti, commenti, interviste e tanto ma tanto altro sulle vicende del Benevento Calcio, alle prese con una missione salvezza che pare sempre più proibitiva.

Analizzeremo, dunque, Cittadella-Benevento ma guardando anche al futuro, quello immediato che vede i giallorossi impegnati nell’ultima partita casalinga con il Modena sabato 13 maggio, e quello prossimo, visto che manca solamente un punto per l’aritmetica retrocessione dei giallorossi in Serie C.

Lo faremo l’ex capitano del Benevento Calcio Pietro “Pedro” Mariani.

Alla conduzione il direttore di Beneventonews24.it, Gerardo De Ioanni, in collegamento il caporedattore allo sport, Marcello Spaziani.

Come da tradizione, ampio spazio ai tifosi che potranno interagire con la trasmissione commentando la diretta: i loro messaggi verranno letti nel corso della puntata.

Come sempre potrete seguirci in diretta streaming sulla pagina Facebook di BeneventoNews24it.