Benevento, rivoluzione nello staff medico: Vigorito si affida nuovamente a Giorgione

Benevento, rivoluzione nello staff medico: Vigorito si affida nuovamente a Giorgione

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Nuova rivoluzione nello staff medico del Benevento.

Come riportato da Il Mattino, infatti, lasciano la Strega Angelo Gioffredi, arrivato sotto la guida di Fabio Cannavaro la cui ultima presenza sulla panchina sannita risaliva alla sconfitta di Pasquetta contro la Spal, e Stefano Salvatori, a capo di tutto l’entourage. 

Il “nuovo” responsabile dello staff medico giallorosso sarà Walter Giorgione, promosso dal settore giovanile come già avvenuto tra fine ottobre e fine novembre dopo le dimissioni del medico sociale Enrico D’Andrea.

Serie B, risultati e classifica dopo la 33a giornata: Benevento ultimo ma a -4 dai play-out

Serie B, risultati e classifica dopo la 33a giornata: Benevento ultimo ma a -4 dai play-out

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Con il posticipo di questo pomeriggio TernanaPisa si è concluso il turno valido per la trentatreesima giornata del campionato di Serie B 2022-23. Le squadre, quindi, torneranno in campo nel weekend tra venerdì 21 e domenica 23 aprile.

Vittorie per VeneziaGenoaAscoli e Ternana. Sconfitte, invece, per Palermo, Perugia, Sudtirol e Pisa. Tanti, infine, i pareggi: ModenaParma, SpalBrescia, CosenzaCittadella, BariComo, BeneventoReggina e CagliariFrosinone.

Il Frosinone di Grosso pareggia in trasferta contro il Cagliari ma resta in testa alla classifica con 67 punti, a +4 sul Genoa di Gilardino vincente in casa contro il Perugia. Seguono il Bari di Mignani (57) e il Sudtirol di Bisoli (52), poi c’è la Reggina di Inzaghi (49). Completano la zona play-off il Cagliari di Ranieri e il Parma di Pecchia (48), ottavo il Pisa di D’Angelo (46). Movimenti in zona play-out e retrocessione: il Cittadella di Gorini e il Cosenza di Viali pareggiano e resta rispettivamente al quindicesimo e sedicesimo posto con 37 punti, segue diciassettesimo il Perugia di Castori a 34. Retrocesse invece, a oggi, la Spal di Oddo (33), il Brescia di Gastaldello (32) e il Benevento di Agostinelli (30).

Questi, dunque, tutti i risultati del trentatreesimo turno del campionato cadetto:

Modena-Parma 1-1: 14° Diaw (M), 16° Benedyczak (P)

Spal-Brescia 2-2: 1° Maistro (S), 11° Ayé (B), 74° Maistro (S), 80° Olzer (B)

Cosenza-Cittadella 1-1: 12° D’Urso (Co), 27° Antonucci (Ci)

Bari-Como 2-2: 18° Ioannou (C), 26° Cutrone (C), 48° Cheddira (B), 90+2° Di Cesare (B)

Venezia-Palermo 3-2: 5° Brunori (P), 19° Johnsen (V), 61° Pohjanpalo (V, rigore), 63° Tessmann (V), 86° Tutino (P, rigore)

Genoa-Perugia 2-0: 41° Frendrup (G), 69° Dragusin (G)

Benevento-Reggina 1-1: 25° Pierozzi (R), 84° Ciano (B)

Ascoli-Sudtirol 1-0: 89° Gondo (A, rigore)

Pisa-Cagliari 0-0: /

Ternana-Pisa 2-1: 6° Moreo (P), 72° Favilli (T, rigore), 75° Falletti (T)

E, di seguito, la classifica aggiornata della Serie B 2022-23 alla quattordicesima giornata del girone di ritorno:

Frosinone 67

Genoa 63

Bari 57

Sudtirol 52

Reggina 49

Cagliari, Parma 48

Pisa 46

Modena, Palermo, Ternana 43

Ascoli 42

Como 41

Venezia 39

Cittadella, Cosenza 37

Perugia 34

Spal 33

Brescia 32

Benevento 30

Serie B, 33a giornata: la Ternana batte in rimonta il Pisa nel posticipo

Serie B, 33a giornata: la Ternana batte in rimonta il Pisa nel posticipo

Calcio

Con il posticipo del Liberati tra Ternana e Pisa si è conclusa la 33esima giornata del campionato di Serie B 2022-23. Ecco, intanto, il risultato e la cronaca della sfida delle 16:15, da poco terminata.

Pronti e via, gli ospiti passano in vantaggio dopo appena 6′ di gioco: Beruatto dalla sinistra serve Moreo che, di prima intenzione con l’esterno destro, batte Iannarilli sul primo palo. I padroni di casa provano subito a reagire, ma sono i neroazzurri a sfiorare il raddoppio. Al 16esimo, infatti, Torregrossa raccoglie il passaggio in verticale di Morutan e con il sinistro impegna Iannarilli a una parata dall’alto coefficiente di difficoltà. Al 35esimo i rossoverdi avrebbero l’occasione per pareggiare l’incontro con un tiro dagli undici metri, ma l’arbitro dopo il check al Var torna sui suoi passi e revoca il rigore. Nel finale i toscani si difendono dagli attacchi avversaria e, nel recupero, gli umbri vanno a centimetri dal pari: da corner, Agazzi calcia di potenzia di prima intenzione con il destro dalla distanza e colpisce la traversa.

Nella ripresa la Ternana crea azioni su azioni: prima Nicolas è provvidenziale sul colpo di testa di Diakité sugli sviluppi di un corner, poi Sorensen e Coulibaly non trovano la porta per poco. Le Fere cercano il pari in ogni modo mentre il Pisa è attento in fase difensiva ma, al 72esimo, arriva l’1-1: Favilli, dal dischetto, non sbaglia e pareggia i conti. Tre minuti dopo i padroni di casa completano la rimonta: Partipilo suggerisce per Favilli che, invece di calciare, appoggia per Falletti che, tutto solo, non sbaglia. I rossoverdi continuano a tenere il pallino del gioco nonostante il vantaggio, i neroazzurri provano a farsi vedere in avanti negli ultimi minuti ma non si registrano particolari occasioni.

La squadra di Lucarelli completa la rimonta e vince in casa salendo all’undicesimo posto con 43 punti. La formazione di D’Angelo, invece, perde in trasferta e resta a quota 46, ora ottava.

Foto: Profilo Facebook Ternana Calcio

Ex – Caldirola: “Devo ringraziare il Benevento e il DS Foggia per avermi riportato in Italia”

Ex – Caldirola: “Devo ringraziare il Benevento e il DS Foggia per avermi riportato in Italia”

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Il difensore, attualmente in forza al Monza e autore ieri sera del gol che ha deciso la sfida contro l’Inter, è intervenuto ai microfoni di DAZN nel post-gara di San Siro.

Queste, quindi, le parole di Luca Caldirola, che ha voluto ringraziare il Benevento per avergli dato la possibilità di tornare a giocare in Italia:

L’obiettivo era quello anche se dopo un anno fuori rosa in Germania era difficile. Devo ringraziare il Benevento, in particolare il direttore Pasquale Foggia che mi ha permesso di rimettermi in gioco. L’obiettivo era tornare in Serie A, essere arrivato adesso a giocare col Monza in A a questa età è una grande soddisfazione“.

Foto: EPA/LUCA ZENNARO

Benevento, problemi al ginocchio per Letizia: ecco la possibile data del rientro

Benevento, problemi al ginocchio per Letizia: ecco la possibile data del rientro

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Era tra quelli in dubbio per la sfida con la Reggina, al pari di Schiattarella e Acampora, e alla fine Gaetano Letizia ha dovuto arrendersi ai problemi fisici non potendo giocare contro l’ex tecnico Inzaghi.

Il terzino, infatti, non è rientrato nemmeno nella lista dei convocati, assistendo al match contro gli amaranto della Tribuna.

Per lui l’ennesimo stop di una stagione travagliata: questa volta a dare problemi è il ginocchio.

Il capitano giallorosso dovrebbe rientrare nel giro di 15 giorni, magari con il Parma.

Sperando che nel frattempo i suoi compagni siano riusciti ad alimentare la fiammella della speranza salvezza, vincendo contro il Palermo e dando un senso alla sfida contro gli emiliani.

Serie B, 33a giornata: pareggio a reti bianche tra Cagliari e Frosinone

Serie B, 33a giornata: pareggio a reti bianche tra Cagliari e Frosinone

Calcio

Prosegue il sabato dedicato alla 33esima giornata di campionato, con la sfida dell’Unipol Domus tra Cagliari e Frosinone. Ecco, quindi, il risultato e la cronaca dell’incontro delle 16:15. Domani pomeriggio, poi, il turno si chiuderà con il posticipo TernanaPisa al Liberati.

Sin da subito aggressivi i padroni di casa, che comandano nel possesso, mentre gli ospiti cominciano a venir fuori solo dopo i primi 20′ di gioco. Spingono i sardi, creando occasioni ma senza impensierire eccessivamente Turati e la difesa avversaria. Più prudenti, invece, i ciociari, che si difendono per poi provare a colpire in ripartenza.

Nella ripresa si accende di colpo la partita: prima il gialloblù Insigne si rende pericoloso in un paio di occasioni, poi Makoumbou sfiora il palo e i rossoblù si vedono togliere un calcio di rigore precedentemente assegnato. Grande equilibrio in campo, nonostante i cambi optati dai due allenatori. Nel finale i 22 in campo cominciano a sentire la stanchezza, in pieno recupero il Frosinone prova a colpire con Rohden ma il portiere del Cagliari, Radunovic, si fa trovare pronto.

La squadra di Ranieri conquista un punto e sale al sesto posto con 48 punti. La formazione di Grosso, invece, resta al comando del campionato di Serie B 2022-23 a quota 67, a +4 sul Genoa secondo.

Foto: Profilo Facebook Cagliari Calcio

Reggina, Inzaghi: “Pari risultato giusto. A Benevento vissuto qualcosa di unico, forse c’è stata troppa poca pazienza”

Reggina, Inzaghi: “Pari risultato giusto. A Benevento vissuto qualcosa di unico, forse c’è stata troppa poca pazienza”

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Il tecnico della Reggina ha parlato così, nella conferenza stampa post-partita, del pari odierno per 1-1 contro il Benevento al Vigorito.

Di seguito, quindi, le parole del grande ex Filippo Inzaghi:

SUL PARI ODIERNO: “Potevamo fare qualcosa in più nel secondo tempo, non mi ricordo grandi interventi di Colombi. In due-tre ripartenze del primo tempo, invece, dovevamo essere più bravi. A luglio essere a cinque giornate dalla fine con sei punti di vantaggio sul Palermo e lo scontro diretto a favore avremmo firmato tutti. Avevamo detto che sarebbero state tre finali, ne abbiamo vinte due e pareggiata una. Oggi avevo paura di questa gara, al di là del fatto che inseguivamo il record delle vittorie in trasferta della Reggina che comunque sono sicuro raggiungeremo alla prossima. Il Benevento si giocava tutto, ha valori per lottare per le prime posizioni, che è in crisi ma aveva cambiato allenatore. Abbiamo fatto una buona partita, potevamo fare meglio ma guadagnare un punto è molto importante“.

SUGLI ERRORI IN ZONA OFFENSIVA: “Dovevamo fare meglio, abbiamo sbagliato degli appoggi in ripartenza non da noi. Non era facile, c’era un’atmosfera particolare. Il Benevento, al di là dei problemi che ha, fa entrare Ciano e Farias che sono giocatori che in B hanno sempre fatto la differenza. Nel secondo tempo loro sono stati più bravi, nel primo noi e dovevamo essere più incisivi. Il risultato penso sia giusto, certo abbiamo preso gol alla fine quando la partita era ormai incanalata. Ho cercato di fare qualche cambio anche in avanti, sapevo che se tiene aperto questo tipo di partite rischi di subire gol nel finale. Mi auguro che venerdì sera il pubblico ci spinga verso il nostro sogno“.

SUI CAMBI: “Avevamo tanti giocatori in panchina che potevano entrare, purtroppo abbiamo solo cinque cambi. La squadra è stata brava. Abbiamo perso Di Chiara, ma penso che Liotti sia stato bravissimo. Loiacono ha fatto un’altra partita superlativa, l’occasione di Pettinari l’abbiamo regalata noi e in quelle situazioni dobbiamo crescere. Di Chiara ha preso una botta, Loiacono aveva i crampi: mi auguro di recuperarli per venerdì“.

SUI PLAY-OFF E SULLA SALVEZZA: “Pretendo sempre tanto dai miei giocatori. Nel secondo tempo potevamo fare di più, dovevamo chiuderla. Guardare indietro conta poco, il destino è nelle nostre mani. Sapevo delle difficoltà della partita del Palermo, ha perso contro il Venezia e questo rafforza il nostro successo di lunedì. Dobbiamo guardare poco gli altri, dobbiamo pensare a noi. Venezia e Benevento sono squadre che non c’entrano niente con la zona di classifica dove sono, mi auguro possano salvarsi”.

SULLA POSIZIONE IN CLASSIFICA DEL BENEVENTO: “Il Benevento ha preso un’annata difficile e complicata. Mi auguro possa tornare presto e combatta fino all’ultima giornata, niente è detto però con un Presidente così qualunque cosa dovesse succedere si ritornerà sicuramente ai fasti di un tempo. Vederli oggi combattere penso che sia una squadra viva, stimo molto Agostinelli ed è competente, ci sono giocatori importanti“.

SULLE PAROLE CON IL PRESIDENTE VIGORITO: “E’ sempre un piacere rivedere il Presidente, mi ha ricordato quello che abbiamo fatto insieme e che forse neanche ce ne eravamo resi conto. Nel calcio bisogna avere pazienza e razionalità. Benevento è nel mio cuore, qui è nato il mio primo figlio, è stato fatto qualcosa di speciale. In A meritavamo di salvarci, poi ci sono state tante cose che bisognerebbe aprire un bel libro. Probabilmente saremmo dovuti ripartire e saremmo ritornati. In Italia non abbiamo pazienza perché, come dice De Zerbi, ci sono 60 milioni di allenatori. Come dicevo al Presidente, però, noi siamo gente che non si accontenta mai e non ci siamo resi conto di quello che di unico stavamo facendo. Non è facile in quei momenti avere tutti lucidità, non voglio dare colpe a nessuno ma mi auguro che possa servire a me e al Benevento per quanto di unico e magico avevamo vissuto. L’anno dopo sono stato esonerato a Brescia da secondo in classifica, l’Italia deve crescere tanto perché in questo ambiente c’è poca pazienza e poco rispetto per il lavoro che facciamo, mi chiedo se valga la pena fare questo lavoro qui e sinceramente ci vorrò pensare bene a fine campionato“.

Agostinelli: “La squadra crede ancora nella salvezza, andiamo a Palermo per vincere”

Agostinelli: “La squadra crede ancora nella salvezza, andiamo a Palermo per vincere”

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Il neo-tecnico del Benevento ha analizzato così, in conferenza stampa, il pari casalingo odierno contro la Reggina.

Andrea Agostinelli si è detto soddisfatto per la partita odierna, soprattutto per la reazione che si è vista nel secondo tempo. Il Mister marchigiano, poi, ha parlato delle speranze salvezza e non solo.

Questa, quindi, l’analisi dell’allenatore della Strega al termine del match del Ciro Vigorito contro gli amaranto:

SULLA VECCHIA GUARDIA E SULLA DISPONIBILITA’ DELLA SQUADRA: “Quando sono arrivato qui, quattro giorni fa, mi sono reso conto delle difficoltà. Non serviva, era tutto chiaro già da prima, visto che in una stagione sono già stati cambiati tre allenatori. Ho cercato di pungolare la vecchia guarda, chi può tirarti fuori da questa situazione sono quei giocatori. Non sono totalmente soddisfatto di tutti, ma dentro lo spogliatoio ho visto sorridere i ragazzi. Mi hanno chiesto il doppio allenamento, vuol dire che sono entrato dentro la loro testa. Una scintilla è scoccata, non vuol dire salvezza ma si sono resi conto che forse possiamo lottare fino alla fine. Per quello che ho chiesto alla squadra ho visto la totale disponibilità a seguirmi“.

SUL PARI ODIERNO: “In questi quattro giorni ho cercato di entrare nella testa di ognuno, su qualcuno ci sono riuscito e su qualcuno non è detto. Una reazione del genere, un secondo tempo così, fa capire molte cose. Anche nel primo loro non ci hanno fatto male, anche se davano l’impressione di essere più pericolosi. Nel secondo tempo ho cambiato modulo, non posso aspettare più nessuno. Globalmente sono assolutamente soddisfatto. Andando in svantaggio c’era il rischio di crollare, invece l’hai recuperata e l’hai rischiata di vincere in un momento non sereno. La più grande soddisfazione è stata aver visto a fine partita i ragazzi con il sorriso, che hanno detto “forse ce la possiamo giocare”. Questo mi ha fatto piacere“.

SULLE PROTESTE NEL FINALE: “Mi hanno detto che alla fine forse c’era un calcio di rigore, ma dalla panchina non si vede“.

SULLA REGGINA: “Nel primo tempo era molto leggera e libera di testa, era normale fosse così. Dava l’idea che in alcuni momenti ci potesse mettere ancora di più in difficoltà. Il secondo tempo però è stato a senso unico, non abbiamo creato tantissime palle gol ma c’era l’impressione che potessero crollare da un momento all’altro anche in virtù della nostra pressione“.

SULLE SPERANZE DEL BENEVENTO: “Mi aggrappo allo scatto di Farias, che erano due mesi che non ne faceva. Mi aggrappo a Ciano che è entrato come doveva, dopo avergli parlato. Mi aggrappo a Capitan Schiattarella e ad Acampora, che non si sono allenati durante la settimana ma hanno giocato con grande sacrificio. Mi aggrappo a Glik, che anche oggi è stato un giocatore decisivo. Carfora è forte, ha giocato tutta la partita perché mi segue e mi dà tutto quello che gli chiedo. Oggi bisogna avere gente disponibile, non era così sicuro che fossero disponibili con me. Dopo il terzo allenatore avrebbero anche potuto non seguirmi. Ora lavoriamo una settimana con più serenità e più credibilità per quello che dobbiamo fare“.

SUI SINGOLI: “Ho parlato con ogni giocatore, cercando di caricarli. Su qualcuno ci posso essere riuscito, su altri magari no“.

SULL’ASPETTO MENTALE: “In questi periodi bisogna alleggerire la testa dei giocatori. La tattica aiuta, dopo il primo tempo abbiamo cambiato modulo, ma è sempre decisiva l’interpretazione dei ragazzi in campo. Oggi almeno il 90% dei giocatori ha giocato a ottimi livelli“.

SULLA NON-PRESENTAZIONE IN CONFERENZA: “Non ci ho pensato, sono arrivato che dovevo fare tantissime cose. Allenamento, capire su chi puntare, caricare i giocatori. Era un problema di tempo. Ho provato a incidere sulla testa, non sull’aspetto fisico perché fisicamente hanno corso più degli avversari“.

SULLA SOSTITUZIONE DI PALEARI: “Ha avuto un problema, nessuna scelta tecnica“.

SULLA CONDIZIONE DI LETIZIA: “Stava male, come Schiattarella e Acampora che però ieri mattina si sono allenati“.

SUI TIFOSI: “Era normalissimo che i tifosi potessero contestare. Almeno una piccola parte però, a fine partita, penso abbia pensato che uno spiraglio ancora c’è. Non mi aspettavo rose e fiori, ci mancherebbe altro. Quando ho visto che ci hanno fatto gol si poteva pensare al peggio, la cosa migliore è stata la reazione emotiva e di gioco che mi dà speranza“.

SULLA CHIAMATA DEL PRESIDENTE VIGORITO: “Ringrazio il Presidente, mi ha dato un’opportunità dopo tanti anni che ero fuori dall’Italia. Mi ha chiamato subito dopo la partita contro la Spal, io ero a casa a Roma. Come avrei potuto rifiutare? Mi ha chiesto di venire e basta, mi ha detto che mi ha sempre stimato e che ci aveva pensato già prima. Se il Presidente Vigorito con tutti gli allenatori in Italia decide di chiamare un allenatore che era lontano da 10 anni significa che ci crede, per questo lo ringrazierò per sempre. Oggi ne esco soddisfatto, abbastanza, perché volevamo vincerla, ma sicuramente con la convinzione che mi sembra di aver recuperato i miei giocatori. La rosa del Benevento è una rosa che se va male in campionato peggio di metà classifica non può stare, per quello che penso io. Ora sei ultimo, ma oggi c’è una speranza in più. L’agonia si allunga ma sembra ci sia uno spiraglio, quantomeno in loro e non in me che ci credo. Ho visto loro crederci nello spogliatoio, quando sono andati a ringraziarli. Le chiacchiere di oggi, rispetto a quelle di ieri, hanno un senso“.

SULLA SPREGIUDICATEZZA: “Non può non esserci in questo momento. Però siamo in B, le partite quindi vanno sempre tenute aperte e in equilibrio. “Aggrediamo, cambiamo giocatori e modo di giocare”: questo ho detto ai ragazzi all’intervallo, ci siamo tenuti in partita e abbiamo fatto un bellissimo gol. A Palermo si va per vincere, si gioca una partita, se si va sotto si può recuperare e si può anche vincere. Voglio vedere la gente sorridere questa settimana, quando sono arrivato non sorrideva nessuno mentre oggi qualcuno sì“.

SULLE POLEMICHE COL GUDJA: “Non voglio rispondere ad alcuna polemiche. Non mi va di aprire questo capitolo. Ho rispetto di questa piccolissima società, la penultima di Malta. Abbiamo raggiunto la salvezza a Natale e io volevo fare qualcosa in più, loro invece hanno tirato i remi in barca. Li ringrazio, ma qui stiamo parlando di un altro calcio“.

Serie B, 33a giornata: i risultati dei match delle 14. Pari in Spal-Brescia e Cosenza-Cittadella, cade il Perugia

Serie B, 33a giornata: i risultati dei match delle 14. Pari in Spal-Brescia e Cosenza-Cittadella, cade il Perugia

Calcio

Questo pomeriggio, in contemporanea a BeneventoReggina, si sono disputate altre sei partite valevoli per la 33esima giornata del campionato di Serie B 2022-23. Ecco, quindi, i risultati e la cronaca delle altre sfide delle 14.

SPAL-BRESCIA 2-2: pronti e via, i padroni di casa passano in vantaggio al Mazza dopo neanche un minuto: traversone di Nainggolan, il contrasto tra La Mantia e Cistana favorisce Maistro che, in area, batte Andrenacci con un tiro angolato. All’11esimo, però, gli ospiti ristabiliscono la parità: cross dalla destra di Bisoli, colpo di testa vincente di Ayé. Occasione per i lombardi al 25esimo: Rodriguez si libera in area e calcia da posizione ravvicinata, Alfonso risponde prodigiosamente in tuffo. Match combattuto, estensi vicini al vantaggio al 40esimo: corner di Maistro e colpo di testa di Moncini che si stampa sulla traversa. Brescia in avanti a inizio ripresa: conclusione dal limite di Jallow respinta in tuffo da Alfonso, poi Bisoli di testa non inquadra la porta. Poco dopo ci prova anche Rodriguez, ma Alfonso risponde presente. Al 74esimo, poi, la Spal passa nuovamente in vantaggio: Contiliano scodella in area, Maistro sul secondo palo insacca di testa per il 2-1 biancoazzurro. Passano sei minuti e le rondinelle la pareggiano per la seconda volta: Olzer, entrato da pochi minuti, penetra in area e di sinistro trafigge Alfonso. La squadra di Oddo resta quindi diciottesima con 33 punti; la formazione di Gastaldello, invece, resta in diciannovesima posizione a quota 32.

COSENZA-CITTADELLA 1-1: sfida combattuta fin dai primi minuti al San Vito-Marulla, al 12esimo i padroni di casa trovano l’1-0: cross di Marras sul quale arriva D’Urso che, al volo, porta in vantaggio i suoi. Ancora calabresi in avanti: dalla bandierina, gran sinistro di D’Orazio da distanza ravvicinata che trova la bella risposta di Kastrati. Al 27esimo, però, i veneti siglano l’1-1: Antonucci s’inserisce bene in area e insacca con il destro sull’assist di Vita, complice anche la deviazione di Calò che non lascia scampo a Micai. Sembrano crederci maggiormente ora gli ospiti, che gestiscono il possesso con il giropalla. Cosenza pericoloso nella ripresa: Nasti va da solo e prova il sinistro dal limite, pallone alto sopra la traversa. Risponde il Cittadella al 64esimo: Antonucci riceve in area e fa partire un destro velenoso deviato ancora una volta da Calò, Micai però riesce a metterci una pezza e devia sul fondo. Girandola di cambi per entrambe le formazioni, nel tentativo di cambiare la storia del match. Poco accade nel finale, il Citta sfiora il 2-1 all’86esimo ma Micai è attento su Antonucci dopo l’assist di Ambrosino. Gli uomini di Viali restano quindi a quota 37 in sedicesima posizione; i ragazzi di Gorini invece precedono i calabresi, restando a 37 punti.

BARI-COMO 2-2: partono bene i padroni di casa al San Nicola, ma con il passare dei minuti sono gli ospiti a prendere il controllo del gioco. Al 18esimo, infatti, i lariani passano in vantaggio: dopo una serie di rimpalli in area di rigore, Gabrielloni lotta e devia il traversone di Arrigoni prolungando per il facile tap-in di Ioannou. Due minuti dopo ancora biancoblù in avanti: conclusione dal limite dell’area di Bellemo, ma Caprile è attento e respinge. Al 26esimo, però, arriva il raddoppio del Como: galletti totalmente vittima del pressing avversario, Cutrone recupera palla su Folorunsho e dopo una rapida conduzione batte Caprile con il destro. Provano a reagire ora i biancorossi, al 36esimo Antonucci s’invola verso la porta difesa da Gomis ma Canestrelli interviene sulla sua conclusione. Due minuti dopo i lombardi provano a colpire in contropiede: palla dentro di Parigini per Cutrone, Antonucci anticipa ma la sfera termina sui piedi di Bellemo che calcia fuori. Al terzo minuto del secondo tempo: il subentrato Morachioli crea scompiglio in area avversario e poi sforna un preciso traversone verso centro area dove c’è Cheddira che, con un forte stacco, beffa Gomis e accorcia le distanze. Inarrestabile il Bari, che ora spinge alla ricerca del pari soprattutto con Morachioli. Intervento fondamentale di Botta al 68esimo: contropiede ben orchestrato dagli ospiti, Faragò tocca per Iovine ma il centrocampista di casa è bravo a recuperare il pallone. All’83esimo i pugliesi sfiorano il pari con Ricci, ma il 2-2 non tarda ad arrivare: in pieno recupero, infatti, Morachioli pesca Di Cesare sul secondo palo e il Capitano, dopo aver stoppato il pallone, batte Gomis e sigla la rete del pari. Il gruppo di Mignani riesce nella rimonta interna e resta terzo con 57 punti; l’organico di Longo si lascia rimontare e scende al dodicesimo posto a quota 41.

VENEZIA-PALERMO 3-2: dopo appena cinque minuti di gioco gli ospiti trovano l’1-0 al Penzo: buco di Ceppitelli, Verre serve in verticale Brunori che scatta in campo aperto e, a tu per tu con Joronen, non sbaglia. Ancora rosanero in avanti, questa volta Joronen è bravo a chiudere su Soleri. Al 19esimo, però, i padroni di casa siglano la rete dell’1-1: Pigliacelli sbaglia il rinvio, Johnsen lo beffa con un pallonetto dai 25metri. Ritmi leggermente calati alla mezz’ora, le due squadre si affrontano sulla mediana. Al 41esimo gli arancioneroverdi passerebbero in vantaggio, ma l’autore del gol Johnsen era in posizione irregolare e il 2-1 viene annullato. Al quarto d’ora della ripresa arriva l’1-2 micidiale del Venezia, che completa la rimonta: i lagunari prima passano in vantaggio dagli undici metri con Pohjanpalo, poi in contropiede calano il tris grazie al sinistro di Tessmann. Cambi nel Palermo, ma sono i padroni di casa e vedersi annullare la rete del 4-1 per un altro millimetrico fuorigioco di Johnsen, autore dell’assist per il colpo balistico di Candela. All’86esimo i siciliani accorciano le distanze con il rigore di Tutino, dopo aver colpito la traversa con Brunori, ma nel recupero non riescono ad agguantare il pari. La formazione di Vanoli conquista i tre punti e sale a quota 39, quattordicesima; la squadra di Corini, invece, cade in trasferta e resta a 33 punti, ora decima.

GENOA-PERUGIA 2-0: ritmi bassi in avvio al Ferraris, tante invece le proteste da una parte e dall’altra. Al 27esimo arriva la prima chiara occasione del match: punizione a giro di Jagiello verso il secondo palo per i padroni di casa, Furlan si allunga e riesce a deviare la conclusione in corner. Ci prova anche Coda al 35esimo: Gudmundsson serve l’Hispanico che va a incrociare, Furlan respinge. Al 41esimo, poi, il Grifone passa in vantaggio: Sabelli riceve, rientra sul destro e crossa sul secondo palo, Frendrup schiaccia di testa e batte Furlan. Nella ripresa la musica non cambia, sono sempre i rossoblù a fare la partita; gli umbri, invece, vengono tenuti a galla da Furlan, provvidenziale al 55esimo sulla conclusione di prima a botta sicura di Strootman. Dopo un paio di occasioni a testa per Coda e Gudmundsson per il raddoppio, al 69esimo è Dragusin a trovare la rete del 2-0: corner a uscire di Jagiello e colpo di testa del difensore rumeno che termina sotto la traversa. Poco accade negli ultimi 20 minuti, i padroni di casa gestiscono senza problemi la sfera. I ragazzi di Gilardino vincono con una rete per tempo e si confermano al secondo posto in classifica con 63 punti, in attesa del Frosinone capolista; gli uomini di Castori, invece, collezionano la terza sconfitta consecutiva e restano a quota 34, diciassettesimi.

ASCOLI-SUDTIROL 1-0: dominio dei padroni di casa nella prima frazione del Del Duca, al 18esimo Botteghin ci prova dai 30metri con la palla che si stampa sul palo, sulla ribattuta il tiro di Proia è centrale. Miracolo di Poluzzi alla mezz’ora: il portiere ospite è strepitoso sul colpo di testa ravvicinato di Botteghin sul cross di Dionisi. I biancorossi iniziano con un piglio diverso la ripresa, ma la partita contro i bianconeri resta combattuta come dimostrato dai tanti gialli estratti dal direttore di gara. Solo all’89esimo si sblocca l’incontro: dal dischetto, Gondo non sbaglia e porta avanti i marchigiani spiazzando Poluzzi. Nel recupero, poi, il Picchio sfiora il raddoppio con Collocolo che, a porta vuota, si fa ribattere la conclusione da Celli. L’organico di Breda vince di misura in casa e sale all’undicesimo posto a quota 42; il gruppo di Bisoli cade in trasferta ma resta quarto con 52 punti.

Benevento-Reggina 1-1: Agostinelli inizia con un pari

Benevento-Reggina 1-1: Agostinelli inizia con un pari

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Benevento e Reggina si affrontano nella trentatreesima giornata del campionato di Serie B 2022-23 sul rettangolo verde del Ciro Vigorito. I giallorossi di Andrea Agostinelli, all’esordio sulla panchina sannita come quarto allenatore stagionale della Strega, sono ormai ultimi in classifica con 29 punti dopo la sconfitta interna di Pasquetta contro la Spal. Per la Strega la sfida odierna rappresenta l’ultima spiaggia i ottica salvezza o almeno play-out che, a sei giornate dal termine, distano 5 punti. Il tecnico marchigiano, quindi, propone il 3-4-2-1: in difesa c’è Glik, il riferimento offensivo sarà Simy. Gli amaranto dell’ex Filippo Inzaghi, reduci dalle due vittorie consecutive contro Perugia e Venezia, sono al quinto posto a quota 48 e puntano a consolidare la zona play-off, in virtù anche di una possibile penalizzazione. I calabresi optano per il 3-5-2: rientra Hernani a centrocampo, tante le vecchie conoscenze giallorosse.

PRIMO TEMPO.

Primi minuti di studio per le due squadre, subito occasione per il Benevento con Foulon al quinto: Carfora lascia il pallone per il belga che, di sinistro, non trova la porta da buona posizione. Impatto violento tra Paleari e Di Chiara al sesto minuto: cross di Crisetig per l’esterno ex Perugia, esce bene l’estremo difensore giallorosso ma lo scontro lascia entrambi a terra. Costretto a uscire in barella Di Chiara, al suo posto entra Liotti. Tosca chiede la sostituzione anche per il portiere della Strega, che però vorrebbe continuare a giocare; allertato Manfredini. Provano ancora a rendersi pericolosi i padroni di casa: in ripartenza, Foulon crossa per Tello che, però, non trova l’impatto con il pallone. Si fa vedere in avanti anche la Reggina: discesa di Pierozzi sull’out e tentativo di servire Strelec, la difesa avversaria è attenta. Ci prova ancora Foulon al 21esimo, trovando la sua ennesima conclusione dell’incontro: sugli sviluppi della punizione di Acampora, il numero 18 giallorosso calcia verso la porta ma il suo tiro viene respinto. Al 25esimo, poi, gli amaranto passano in vantaggio con una giocata da quinto a quinto, da sinistra a destra: dopo un rimpallo Hernani appoggia a Liotti che crossa dalla parte opposta dell’area dove, tutto solo, Pierozzi deve solamente spingere in rete con il piatto. Rischio per i calabresi: da corner, Glik impatta la sfera di testa e trova Tello solo in area, libera la difesa ospite. Aumenta l’intensità della pioggia al Vigorito. Protesta la Strega alla mezz’ora per un tocco di mano di Menez dopo la conclusione rimpallata di Improta, l’arbitro Ghersini lascia correre. Dopo un bel recupero di Carfora, Acampora perde il pallone favorendo di fatto la ripartenza di Fabbian; Glik interviene in chiusura sul passaggio diretto a Strelec. Ancora occasione per Foulon al 36esimo: controllo non perfetto di Acampora, la palla arriva verso il vertice sinistro dell’area di rigore dove c’è tutto solo l’esterno belga che, però, va frettolosamente alla conclusione mancando totalmente lo specchio della porta. Qualche scintilla in campo, complici anche i non-cartellini estratti da Ghersini. Partita equilibrata, il Benevento cerca spesso Simy che è totalmente preda della difesa amaranto mentre la Reggina prova a rendersi pericolosa soprattutto sulle ripartenze.

SECONDO TEMPO.

Comincia la seconda frazione di gioco al Vigorito, subito triplo cambio per Agostinelli: fuori Paleari (per infortunio), Tello e Simy; dentro Manfredini, Ciano e Pettinari. Subito pericolosissimo l’ex Frosinone: Ciano si accentra da destra e va alla conclusione con il sinistro da fuori area, palla che termina sopra la traversa per una questione di centimetri. Si fa vedere anche Pettinari: retropassaggio sbagliato di Pierozzi, l’ex Ternana prova l’azione personale ma non riesce a concludere verso la porta di Colombi per l’intervento in chiusura di Loiacono. A terra Cionek al 52esimo sulla punizione di Liotti, il difensore amaranto lamenta un fallo di Foulon ma si prosegue senza particolari dubbi. Ancora Strega in avanti: cross dalla destra di Improta, Pettinari anticipa Camporese ma manda alto di testa. Tentativo calabrese all’ora di gioco: Hernani va direttamente in porta sulla punizione conquistata da Menez, Manfredini è reattivo e manda in fallo laterale. Reggina nuovamente pericolosa poco dopo: Cionek fa un buon lavoro in chiusura e poi lancia Strelec, bravo Manfredini in uscita. Tripla sostituzione per Inzaghi: escono Strelec e Menez ed entrano Gori e Rivas nel reparto offensivo, poi fuori Loiacono per un problema fisico e dentro Terranova. Contatto in area amaranto tra Schiattarella e Rivas al 73esimo, il Benevento chiede il rigore ma l’arbitro lascia continuare. Testa-contro-testa tra Acampora e Crisetig, gioco momentaneamente fermo e staff medico in campo; si accende anche qualche scintilla. Quarto cambio per Agostinelli: fuori Improta, dentro Farias per l’ultimo quarto dell’incontro. Ci prova Acampora dai 20metri all’80esimo: il numero quattro va alla conclusione al volo di controbalzo con il sinistro, Colombi blocca in due tempi. Ultimo cambio per la Strega all’84esimo: Schiattarella esce dal campo zoppicante, spazio a Viviani. Pareggio del Benevento all’84esimo: Foulon crossa basso in mezzo e trova Ciano che, come fosse un rigore in movimento, batte Colombi con il sinistro; esulta anche Agostinelli. Ci si prepara a un finale infuocato, il neo-Capitano Glik resta a terra per una botta ma è in grado di continuare. Quinto cambio anche per Inzaghi: fuori Fabbian, dentro Majer. Recupero corposissimo per il secondo tempo: saranno ben sette, infatti, i minuti dell’extra-time. Sembrano crederci i giallorossi, che lottano su ogni palla e non rinunciano ad attaccare: un successo oggi, in virtù degli altri risultati, sarebbe importantissimo. Temperatura infuocata al Vigorito, nessuno se le manda a dire. Proteste dei giocatori del Benevento per un tocco di mano in area di rigore, l’arbitro fa proseguire e la partita si dirige verso l’1-1.

Il Benevento di Agostinelli pareggia in casa grazie al gol del subentrato Ciano e sale a 30 punti. Pur rimanendo in ultima posizione, la Strega accorcia sulle dirette avversarie in virtù dei pareggi in SpalBrescia e CosenzaCittadella e della sconfitta del Perugia per mano del Genoa. La Reggina di Inzaghi, invece, resta quinta a quota 49.

IL TABELLINO.

Benevento (3-4-2-1): Paleari (dal 1’s.t. Manfredini); Veseli, Glik, Tosca; Improta (C, dal 33’s.t. Farias), Schiattarella (dal 39’s.t. Viviani), Acampora, Foulon; Carfora, Tello (dal 1’s.t. Ciano); Simy (dal 1’s.t. Pettinari). A disposizione: Lucatelli, Leverbe, Pastina, Acampora, Jureskin, Karic, Koutsoupias, Kubica, La Gumina. All.: Andrea Agostinelli.

Reggina (3-5-2): Colombi; Cionek, Camporese, Loiacono (C, dal 24’s.t. Terranova); Pierozzi, Crisetig, Hernani, Fabbian (dal 43’s.t. Majer), Di Chiara (dal 10’p.t. Liotti); Menez (dal 23’s.t. Rivas), Strelec (dal 23’s.t. Gori). A disposizione: Aglietti, Contini, Bouah, Bondo, Lombardi, Canotto, Cicerelli. All.: Filippo Inzaghi.

ARBITRODavide Ghersini di Genova. 

ASSISTENTI: Alessandro Giallatini di Roma 2 e Dario Garzelli di Livorno.

QUARTO UOMOMichele Delrio di Reggio Emilia. VAR E AVAR: Francesco Forneau di Roma 1 e Giacomo Camplone di Pescara. 

MARCATORI: 25’p.t. Pierozzi (R), 39’s.t. Ciano (B)

AMMONITI: 44’p.t. Pierozzi (R), 45+1’p.t. Schiattarella (B)

ESPULSI: /

RECUPERO: 3’p.t., 7’s.t.

Foto: DAZN