Benevento, squadra al lavoro in vista della Spal sotto lo sguardo attento di Vigorito

Benevento, squadra al lavoro in vista della Spal sotto lo sguardo attento di Vigorito

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Il Benevento si è ritrovato quest’oggi, sul manto erboso del Ciro Vigorito, per sostenere una seduta mattutina di lavoro. I calciatori hanno svolto attivazione, esercitazione tecnica, attacco contro difesa, situazionale e partita a tema finale. La preparazione proseguirà domattina, con una sola sessione di allenamento.

La seduta odierna, come testimoniato dalle foto diffuse sui profili social della Strega, si è svolta sotto lo sguardo attento di Oreste Vigorito. Importante, per i giallorossi, ricevere il sostegno e l’attenzione del Presidente, in vista del decisivo lunch match di Pasquetta contro la Spal.

Per la sfida contro gli estensi di lunedì 10 aprile p.v. dovrebbe rientrare nella lista dei convocati El Kaouakibi, che già da ieri si è aggregato al gruppo. Dubbi, invece, riguardano la condizione di Veseli: il difensore albanese, infatti, ha rimediato un fastidio alla caviglia destra in seguito a uno scontro di gioco ma quest’oggi si è comunque allenato con i compagni. In difesa, però, Mister Roberto Stellone potrà contare sui rientri dalla squalifica di Leverbe e Pastina, oltre che sulla presenza di Glik.

Lunedì al Vigorito tornerà titolare Pasquale Schiattarella: l’ex dell’incontro, infatti, si riapproprierà del suo ruolo in cabina di regia, in virtù anche della squalifica di Viviani. Contro i biancoazzurri di Oddo non ci sarà neanche Acampora, fermato dal Giudice Sportivo: casting aperto a centrocampo, ma tanto dipenderà dal modulo utilizzato. In avanti, infine, potrebbe rivedersi il tandem CianoTello a discapito del classe 2006 Carfora, pur essendo tra i migliori contro il Bari al San Nicola.

Serie B, le decisioni del Giudice Sportivo dopo il recupero della 29esima giornata: fermato Hernani

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La Lega B ha diramato, sui propri canali ufficiali, le decisioni del Giudice Sportivo a seguito del recupero della ventinovesima giornata di campionato.

Oltre ai dodici calciatori già fermati per la 32esima giornata a seguito dell’ultimo turno, tra cui compaiono anche i due centrocampisti del Benevento, Acampora e Viviani, si è aggiunto anche AZEVEDO JUNIOR Hernani della Reggina.

ESCLUSIVA BN24 – Mariani: “Al Benevento manca la leadership, andrei a giocare per dare una mano. Carfora andava buttato dentro prima”

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Pietro Pedro Mariani, storico Capitano del Benevento, ha partecipato alla puntata di Salta Salta Lo Stregò parlando della prossima sfida contro la Spal, della stagione giallorossa e viaggiando tra i suoi ricordi risalenti all’avventura nel Sannio.

Sono emersi degli elementi positivi nella sconfitta del San Nicola contro il Bari?

Sicuramente per buona parte del primo tempo abbiamo visto un Benevento diverso, senza ombra di dubbio, migliorato sotto alcuni aspetti. Per salvarti però, come insegnano Cosenza, Perugia e Venezia, ci vuole qualcosa di più. Premesso che è una squadra che ha coperte corte in alcune zone ed è stata costruita male, serve uno scatto ulteriore. Togliendo quelle 2-3 azioni belle di Carfora, poi abbiamo visto un Benevento sicuramente più ordinato e bellino da vedere, ma per vincere serve ancora qualcosa in più. Il Bari era in grossa difficoltà e ha fatto la peggior partita dell’anno, non siamo riusciti ad approfittarne più di una volta. Appurato che in più di due mesi non c’è stato modo di vedere la mano di Stellone al di là di difficoltà e assenze, che comunque hanno un po’ tutti, ora la palla passa veramente solo ai calciatori. Non basta più giocare solo bene, servono corsa, cattiveria, agonismo, attaccamento. La paura di riuscire a non farcela deve far tirare fuori qualcosa in più, come successe a noi contro l’Andria nel 2001“.

Quali sono state la cause che hanno portato il Benevento in questa situazione, c’è dell’altro oltre all’aspetto tecnico-tattico?

Tutto parte a inizio stagione: ci sono state una serie di valutazioni errate che hanno portato alla situazioni in cui ci troviamo oggi. Hai tenuto un allenatore che non volevi tenere, Caserta aveva capito che avrebbe iniziato la stagione ma sapeva di essere sulla graticola. Poi quando ti rendi conto di aver commesso degli errori vai a prendere una scommessa in panchina invece di andare sul sicuro, su un Ranieri che sarebbe stato in grado di aggiustare la situazione. Cannavaro era un rischio troppo grande. Una delle cose che io imputo al nostro amato Presidente è che lui non ha mai amato il circondarsi di persone esperte di calcio, che vedano il pericolo e gli mettano la pulce nell’orecchio. La squadra poi è stata costruita male, con giocatori strapagati. La prima cosa che deve fare una società al giorno d’oggi è creare una rete scouting: prendi un giovane a poco, lo fai crescere e dopo due anni lo rivendi. Non è ammissibile rischiare la C con un totale stipendi di 20milioni di euro. Vigorito dovrà rifondare la società in toto, non solo sotto l’aspetto tecnico ma in generale: scouting, organigramma e comunicazione andranno riviste, altrimenti tra 2 anni saremo di nuovo in questa situazione“.

Quanto è importante, per una città come Benevento, l’attaccamento alla maglia?

Benevento non si è mai riconosciuta in questa squadra, non è mai piaciuta molto. La città ha amato giocatori che non hanno fatto la Serie A e magari neanche la B, ma che sul campo hanno lottato come dei vari gladiatori. A questa squadra manca cattiveria e senso d’appartenenza, per questo si è creato lo scollamento tra squadra e tifosi. Sono vecchissimo di questo ambiente, sono dell’idea che con la bava alla bocca ci nasci: un giocatore che ha grinta e determinazione lo fa sempre, in ogni luogo e in ogni situazione. Al Benevento manca un vero e proprio leader e un punto di riferimento non solo a livello di squadra ma anche a livello societario. Ci sono dei momenti durante la stagione in cui non contano più allenatori o Presidenti, c’è solo lo spogliatoio in cui fai e disfi in un attimo. Quando giochi e guadagni tanti qualcosa viene meno, manca quella fame che magari ti caratterizzava. Penso ci siano molte pance piene e una squadra costruita male, e la scelta di Cannavaro è stata sbagliata: non tanto per Cannavaro in sé ma per la scelta, era un momento chiave della stagione in cui eri a pochissimi punti dai play-off e secondo me alcune decisioni oltre a essere prese in ritardo non erano neanche condivise“.

Il Benevento può conquistare la salvezza?

Sono stato a Benevento 13 anni, sono anche stato residente quindi cittadino di Benevento, ma ho una visione da calciatore. Sono realista, andrei a giocare pur di aiutare il Benevento a conquistare la salvezza. Chi è sopra, però, è come se avesse due partite in più. La palla ora pesa 7 chili, deve uscire il coraggio dei giocatori“.

Che impressione le ha fatto Carfora?

Lo avrei buttato dentro prima. Questo è un ragazzo molto interessante, se avessimo avuto anche tutta la fascia d’attacco comunque un classe 2006 sarebbe dovuto essere nell’orbita, magari con qualche presenza. Dopo 4 articoli il calciatore vale già 300mila euro. Carfora è un giocatore importante, sa fare la prima o la seconda punta come anche l’esterno o il trequartista, sa tirare, sa fraseggiare, non si tira mai indietro neanche nei contrasti. Lui è predisposto, è un soldato: dove gli dici di stare lui sta. Andava sfruttato prima e di più. Per me deve partite titolare contro la Spal, non ha paura e ha personalità. Rientra, è bravo a inserirsi ma anche a recuperare. Lui e Tello lì davanti sarebbero molto fantasiosi“.

Come dovrà schierarsi il Benevento contro la Spal?

I moduli negli ultimi anni hanno perso il significato originario. Con l’avvento di Oddo la Spal è più viva, fa sempre gol e crea occasioni. Nainggolan spacca gli equilibri dal centrocampo in su. Nella fase di non possesso non va lasciato loro molto campo. Mi metterei a specchio, a uomo, andando ad aggredire ognuno il suo“.

Quanto sarà importante giocare le prossime due partite in casa?

Al popolo tutto, e in particolare alla tifoseria, andrebbe fatto un monumento per la civiltà mostrata. Mi viene in mente il video della gente che cantava e saltava sugli spalti alla retrocessione dalla A. Il “Vigorito” è uno stadio realmente complesso, è difficile giocare contro il Benevento e con il pubblico lo è ancora di più: noi partivamo già dall’1-0, ma serve sempre e comunque il coraggio. Non c’è al mondo nulla che generi più coraggio della paura, la C sarebbe un fallimento sportivo personale e la città si ricorderebbe dei singoli solo per questo. Ora non conta più niente e nessuno, non c’è nessun trofeo che conti di più di conquistare questa salvezza, che varrebbe anche più di una promozione in Serie A. Non l’avremmo voluta, ma questa è un’opportunità anche per i giocatori che salvando questa squadra passerebbero alla storia“.

Che cosa è successo nel tunnel di Lecce il 13 giugno 1999, nella finale play-off di C2 contro il Messina?

Eravamo una squadra praticamente senza credibilità, il Messina invece aveva speso tantissimo. Avevamo 5-6 delinquenti da arresto immediato. A Lecce prima del sottopassaggio c’è un pezzo di tribuna dove puoi fare riscaldamento, partivamo insieme due alla volta e c’era un momento in cui arrivavi ad avere il muso l’uno contro l’altro. Ogni qual volta che loro tornavano verso di noi gli dicevamo le cose peggiori, offese, minacce, sputi. Iniziò la partita e loro passarono in vantaggio, per noi sarebbe stata impossibile perché le regole all’epoca li favorivano. Scaringella, autore del gol, passò vicino a me e mi sbeffeggiò. Gli dissi qualcosa del tipo “C’è poco da ridere, ora la pareggiamo e poi vinciamo, poi ti aspettiamo nel tunnel per darti il resto”. Vincemmo e rientrammo praticamente insieme, ci sedemmo tutti sulle scale degli spogliatoi per aspettarli e dir loro “adesso non ridi più?”. Fu allucinante, dopo la partita di ubriacammo e arrivammo in città alle 2 di notte accompagnati dalla gente che il giorno dopo sarebbe dovuta andare a lavoro. Eravamo incoscienti, ma avevamo una consapevolezza e una forza mentale incredibile“.

ESCLUSIVA BN24 – Calzone: “Ci sarà tempo per i processi, ora servono tenacia e spirito d’abnegazione”

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Tullio Calzone, giornalista del Corriere dello Sport e del Guerin Sportivo, ha partecipato alla trasmissione Salta Salta Lo Stregò per analizzare la sua intervista al Presidente del Benevento, Oreste Vigorito, e non solo.

Che Vigorito ha percepito nel corso dell’intervista?

Il Vigorito che ho conosciuto io in altre stagioni era decisamente più baldanzoso. Credo che sia sorpreso di trovare una squadra sulla carta fortissima ma che è di fatto impelagata nella lotta per non retrocedere. Si è assunto la responsabilità di aver commesso degli errori, alcune cose potevano essere gestite diversamente, ma è entrato nel vivo di questa stagione più tardi. In questi anni ha gestito da padre-padrone, ha investito una fortuna nel Benevento, ma vederlo sprofondato in questi problemi di classifica così paradossali è una tristezza. Vigorito dice che il futuro è adesso e sono perfettamente d’accordo con lui. Ci sarà tempo per i processi, ora bisognerà essere compatti per le ultime 7 partite perché la possibilità di salvarsi c’è ancora”.

Il progetto Benevento di Vigorito andrà avanti?

Possiamo anche immaginare un futuro senza Vigorito, ma una volta sottratto Vigorito al Benevento dobbiamo capire che cosa c’è e non mi sembra ci sia altro. Ho visto fallire tantissime società che erano andate in Serie A, prima di fare un processo a Vigorito in merito alle sue azioni e intenzioni dobbiamo capire che trarremmo solamente benefici da una sua permanenza. Se avesse fatto un progetto sostenibile fin dall’inizio forse non avremmo pagato giocatori che non avremmo potuto permetterci. Molti calciatori vogliono venire a Benevento, ma per far arrivare un Lapadula lo devi pagare. Penso abbia intenzione di continuare a fare calcio a Benevento, ma tanto dipenderà anche dal fattore ambientale”.

La rinascita sostenibile del Benevento può avvenire già dall’anno prossimo in cadetteria o è necessario retrocedere per poi risalire?

Se vai in Serie C è un disastro totale, soprattutto in questo calderone che hanno combinato. Se abbiamo vinto un solo campionato di C in tutti questi anni ci sarà una ragione. Non è facile vincere il campionato, vanno indovinate formula e uomini. L’obiettivo è conservare la Serie B, non lo dico per Vigorito ma anche per la città. Il Frosinone sta vincendo il campionato con giovani delle Primavere degli altri club o con giocatori presi dalla C: il modello deve essere questo, investire in infrastrutture e slegarsi dai procuratori“.

Ci sono speranze per la salvezza del Benevento?

Servirebbe gente con tenacia e spirito di abnegazione, molti dei calciatori che avevamo pensato potessero essere una ricchezza non si sono rivelati tali. Serve motivazione, la gestione tecnica è stata a dir poco spaventosa. Non ci sono più alibi, bisogna trovare le risorse dove ci sono. Il Benevento è al quinto posto per stipendi in Serie B, quasi 20 milioni di euro: è necessario che i giocatori siano professionisti e difendano un bene che è di tutta la città. I tifosi devono stare vicino alla squadra“.

Che cosa è successo al termine della scorsa stagione?

Il cortocircuito che si è creato con le contestazioni dopo la sconfitta contro il Pisa nella semifinale play-off dell’anno scorso ha impedito di resettare un progetto che secondo me era un ciclo chiuso. Caserta non doveva essere confermato, ha fatto anche bene ma quella squadra era una signora squadra che aveva la Serie A in pugno. Benevento a 50mila abitanti, 8mila sono abbonati ma molti non vanno allo stadio: sono sannita anche io, abbiamo bisogno di essere trascinati nel bene e nel male. La cultura e la civiltà della nostra citta è sotto gli occhi di tutti, il mondo ideale non esiste e penso che Vigorito lo abbia capito. Questa è la prima stagione in 17 anni di presidenza in cui il Benevento ha problemi, il calcio sta andando verso i grandi fondi sovrani e forse noi dobbiamo salvare la direzione umana che qui c’è ancora“.

Carfora è stato il primo 2006 a partire da titolare in Italia: Stellone si aspetta di più dai suoi attaccanti?

Penso che Stellone si auguri che Simy, Ciano e La Gumina entrino in campo e facciano 3-4 gol. Simy avrebbe dovuto avere dei supporti, esterni più offensivi, e non è un caso che il Benevento di Cannavaro abbia trattato Listkowski, Baez e Bidaoui. Le cose poi non si sono chiuse, il mercato è così“.

Cosa accadrà in caso di mancata ristrutturazione del debito della Reggina?

Questa stagione probabilmente non finirà, avrà un’appendice a livello di giustizia sportiva. Se il debito della Reggina non verrà ristrutturato la squadra non verrà iscritta al campionato. Loro hanno chiesto la ristrutturazione del debito, ma a detta della Covisoc avrebbero anche commesso degli errori tecnici inserendo il contratto di Inzaghi nella gestione precedente. La Reggina verrà certamente penalizzata, si vedrà poi se a giugno il debito verrà ristrutturato e sarà possibile l’iscrizione. Se verrà esclusa, bisogna lottare per avere la migliore posizione in classifica. I ripescaggi sono diversi dalle riammissioni, adesso anziché al guardare avanti penserei a battere la Spal e poi la Reggina. Questa squadra deve avere un moto d’orgoglio, il Benevento di Bari a parità numerica è un Benevento che può lottare per salvarsi“.

Serie B, recupero della 29a giornata: la Reggina torna alla vittoria in casa del Perugia

Serie B, recupero della 29a giornata: la Reggina torna alla vittoria in casa del Perugia

Calcio

Questa sera, al Renato Curi, si è disputato il recupero di PerugiaReggina, match valido per la 29esima giornata del campionato di Serie B 2022-23 e rinviato a causa del sistema che aveva colpito il capoluogo umbro. Di seguito, quindi, il risultato e la cronaca dell’incontro di questa sera.

I padroni di casa partono all’attacco, ma con il passare dei minuti le due squadre faticano a trovare gli spazi giusti. Al 24esimo, poi, il Grifo passa in vantaggio: Di Serio riceve da Ekong e dal limite dell’area rientra e fa partire un sinistro che Colombi tocca ma non riesce a deviare. Reagiscono gli ospiti e, al 38esimo, i calabresi ristabiliscono la parità: Hernani buca Gori dai 30metri direttamente da calcio di punizione, con la sfera che passa sotto la pancia dell’estremo difensore biancorosso.

Nella ripresa gli amaranto trovano la rete del vantaggio dopo appena 3′ di gioco: punizione di Di Chiara, Gori non blocca il pallone che termina oltre la linea. Al 53esimo il tecnico del Perugia decide di sostituire il proprio portiere, autore di due interventi non proprio impeccabili nei gol subiti, in favore di Furlan. Girandola di sostituzioni per entrambe le squadre, ma non si registrano particolari occasioni. All’84esimo, poi, la Reggina chiude definitivamente l’incontro: lanciato in profondità da Hernani, Canotto salta il portiere e, da posizione defilata, mette in rete per il definitivo 1-3.

La squadra di Castori cade in casa dopo due risultati utili e resta a quota 34, diciassettesima. La formazione di Inzaghi, invece, torna a vincere dopo quattro sconfitte e sale all’ottavo posto in classifica con 45 punti.

Foto: Profilo Facebook Reggina 1914

Benevento-Spal, designato l’arbitro per la sfida di Pasquetta al “Vigorito”

Benevento-Spal, designato l’arbitro per la sfida di Pasquetta al “Vigorito”

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La Lega B ha diramato, tramite una nota ufficiale, i nomi degli arbitri che dirigeranno le sfide valide per la trentaduesima giornata del campionato cadetto 2022-23.

Il Benevento, infatti, ospiterà la Spal al Ciro Vigorito nel match di lunedì 10 aprile alle ore 12:30. Per la sfida interna di Pasquetta tra giallorossi e biancoazzurri l’arbitro disegnato è dunque Fabio Maresca della sezione di Napoli. Il fischietto partenopeo vanta soltanto due precedenti con la Strega e lo score non è positivo: nessuna vittoria, una sconfitta (contro l’Avellino nella Lega Pro 2012-13 per 2-1 tra le mura amiche) e un pareggio (contro l’Udinese in Serie A, sempre al Vigorito, 3-3 nell’aprile 2018).

Gli assistenti saranno Stefano Del Giovane di Albano Laziale e Gaetano Massara di Reggio Calabria. Quarto uomo Claudio Panettella di Bari. Var e Avar Luigi Nasca di Bari e Oreste Muto di Torre Annunziata.

Foto: LaRepubblica

Questa sera, alle ore 21, torna l’appuntamento con Salta Salta Lo Stregò: ospiti P. Mariani e Tullio Calzone

Questa sera, alle ore 21, torna l’appuntamento con Salta Salta Lo Stregò: ospiti P. Mariani e Tullio Calzone

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Dopo una “piccola pausa”, questa sera, alle ore 21.00, ritorna “Salta Salta Lo Stregò”, la seguitissima trasmissione web targata BeneventoNews24.it.

News, approfondimenti, commenti, interviste e tanto ma tanto altro sulle vicende del Benevento Calcio, alle prese con una missione salvezza che pare sempre più proibitiva.

Analizzeremo, dunque, Bari-Benevento ma guardando anche al futuro, quello immediato che vede i giallorossi impegnati in casa con la Spal nel giorno di Pasquetta, e quello prossimo.

Ovviamente, commenteremo anche le ultime dichiarazioni del Presidente Oreste Vigorito e lo faremo, tra gli altri, proprio con colui il quale le ha raccolte per il Corriere dello Sport, ovvero il collega Tullio Calzone.

Per l’esordio stagionale, non poteva mancare il mitico capitano, Pedro Mariani, che sarà con noi per parlare del nostro Benevento.

Alla conduzione il direttore di Beneventonews24.it, Gerardo De Ioanni, in collegamento il caporedattore allo sport, Marcello Spaziani.

Come da tradizione, ampio spazio ai tifosi che potranno interagire con la trasmissione commentando la diretta: i loro messaggi verranno letti nel corso della puntata.

Come sempre potrete seguirci in diretta streaming sulla pagina Facebook di BeneventoNews24it.

Benevento, al via la settimana della possibile resurrezione: con la Spal serve vincere

Benevento, al via la settimana della possibile resurrezione: con la Spal serve vincere

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Dopo la sconfitta del San Nicola contro il Bari, il Benevento quest’oggi è tornato ad allenarsi in vista del lunch match di Pasquetta contro la Spal dopo il giorno di riposo concesso dello staff tecnico. I sanniti affronteranno gli estensi lunedì prossimo al Ciro Vigorito, nella sfida valida per la 32esima giornata della Serie B 2022-23 in programma alle 12:30.

Un incontro di fondamentale importanza, probabilmente decisivo per le speranze salvezza dei giallorossi. Un successo contro i biancoazzurri, infatti, consentirebbe alla Strega di distaccarsi di tre lunghezze proprio dagli emiliani e di avvicinarsi a quello che a oggi sembra l’obiettivo numero uno, i play-out. Il Perugia, attualmente diciassettesimo ma con una partita in meno, dista 5 punti; il Cosenza, sedicesimo, 6 (e gli scontri diretti non sono favorevoli). Più lontana, invece, la zona salvezza diretta: Cittadella e Venezia hanno collezionato 36 punti in 31 giornate, a discapito dei 29 conquistati dal Benevento.

Contro la Spal Mister Stellone dovrà fare a meno di Acampora e Viviani, espulsi contro i galletti sabato pomeriggio. Rientreranno, invece, Leverbe e Pastina, che hanno saltato il match contro il Bari per squalifica ma arruolabili contro gli estensi. Probabilmente, poi, il tecnico romano potrà fare i conti sul rientro di El Kaouakibi e su Glik, Schiattarella e Ciano che avranno messo ulteriori allenamenti nelle gambe.

Nella sfida di Pasquetta, comunque, sarà fondamentale l’atteggiamento, come sottolineato dallo stesso tecnico giallorosso nel post-partita del San Nicola. Nella trasferta pugliese, almeno fino a quando è resistita la parità numerica, la Strega è stata in grado di difendersi in modo compatto e di proporsi in zona offensiva con decisione, pur senza impensierire eccessivamente il portiere biancorosso Caprile.

Un altro elemento decisivo per il cammino salvezza della formazione sannita sarà la possibilità di giocare le prossime due sfide al Vigorito. Il supporto dei tifosi infatti, favorito della promo ufficializzata dalla società di Via Santa Colomba, sarà più che necessario contro Spal e Reggina. Non tutto, ma sicuramente molto, verrà deciso in queste due sfide interne: servono punti e coraggio per acquisire fiducia.

Il Presidente Vigorito dal canto suo, nell’intervista concessa al Corriere dello Sport, ha affermato come non prenda nemmeno in considerazione un’eventuale retrocessione. Alle dichiarazioni del Presidente ha fatto eco il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, chiamando a raccolta il popolo giallorosso per il lunch match di Pasqutta.

Questo pomeriggio, intanto, la squadra ha svolto attivazione, lavoro aerobico, possesso palla e partita a tema finale all’Antistadio Carmelo Imbriani. Da domani a sabato, invece, i giallorossi affronteranno sessioni mattutine. Domenica infine, nel giorno di Pasqua, è prevista la seduta di rifinitura con conseguente partenza per l’Hotel Europa di Venticano. 

Benevento, Mastella suona la carica: “Situazione difficile, a Pasquetta tutti allo stadio”

Benevento, Mastella suona la carica: “Situazione difficile, a Pasquetta tutti allo stadio”

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Il Sindaco di Benevento suona la carica in vista di BeneventoSpal.

Clemente Mastella, infatti, ha invitato il popolo giallorosso a riempire il Ciro Vigorito per la sfida in programma lunedì di Pasquetta alle 12:30

Di seguito, quindi, il post apparso sul profilo Facebook del primo cittadino del capoluogo sannita:

La situazione è difficile, lo so, ma barlumi di speranza perché il Benevento si salvi ci sono ancora. Perciò, tutti allo stadio. La partita è decisiva. Lunedi ore 12,30. Pasquetta allo stadio. La società consenta l’ingresso gratis a donne e bambini accompagnati“.

Serie B, le decisioni del Giudice Sportivo dopo la 31a giornata: Acampora e Viviani saltano la Spal

Serie B, le decisioni del Giudice Sportivo dopo la 31a giornata: Acampora e Viviani saltano la Spal

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La Lega B ha diramato, sui propri canali ufficiali, le decisioni del Giudice Sportivo a seguito della trentunesima giornata di campionato.

Dodici, dunque, i calciatori che salteranno il prossimo turno, in programma interamente il giorno di Pasquetta, lunedì 10 aprile. Nella lista compaiono due centrocampisti del Benevento: si tratta di Gennaro AcamporaMattia Viviani (entrambi espulsi per doppia ammonizione nell’ultimo match contro il Bari). Nessuno squalificato, invece, nella Spal di Oddo, prossima avversaria della formazione di Stellone al Ciro Vigorito nel lunch match di Pasquetta alle 12:30.

Questi, quindi, gli squalificati: due turni a SCAGLIA Filippo (Como); un turno con ammenda a STURARO Stefano (Genoa); un turno a SIMIC Lorenco (Ascoli), ACAMPORA Gennaro e VIVIANI Mattia (Benevento), PAPETTI Andrea e VAN DE LOOI Tom (Brescia), ZAPPA Gabriele (Cagliari), FRARE Domenico (Cittadella), D’ORAZIO Tommaso (Cosenza), BERNABE’ GARCIA Adrian (Parma), CELLI Alessandro (Sudtirol).

Fermato per due turni con ammenda, infine, Paolo Vanoli, allenatore del Venezia.

Foto: Sky Sport