Benevento, Stellone perde Pettinari

Benevento, Stellone perde Pettinari

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Tegola per Roberto Stellone, all’anti-vigila dell’incontro valevole per la 25esima giornata di campionato contro il Brescia. Il tecnico romano infatti, per la sfida contro le Rondinelle in programma sabato ore 14 al Ciro Vigorito, dovrà fare a meno di Stefano Pettinari.

L’ex attaccante della Ternana, come riportato da OttoPagine, è stato vittima di un infortunio e salterà sicuramente il match casalingo di sabato. Le condizioni del classe ’92, poi, verranno valutate in vista della trasferta di Ascoli della prossima settimana, anche se le sensazioni non sembrano essere positive.

Piove sul bagnato, quindi, nel reparto offensivo del Benevento, con Mister Stellone che dovrà fare a meno anche dei lungodegenti Ciano e Farias. Saranno quindi a disposizione dell’allenatore ex Reggina i soli La Gumina e Simy, titolari all’Unipol Domus contro il Cagliari.

I giallorossi, intanto, si sono ritrovati quest’oggi, a due giorni dalla sfida contro i biancoblù, per sostenere una seduta pomeridiana di lavoro. Sul manto erboso del Vigorito i giocatori hanno svolto esercizi di attivazione, riscaldamento tecnico, sviluppi offensivi e partita a tema finale. Domani pomeriggio è prevista una sola sessione di allenamento, poi ci sarà la conferenza stampa di Mister Stellone.

Foto: Screen OttoChannel

Brescia, Possanzini: “A Benevento per giocarcela. Sarà difficile e importante, ma non una finale”

Brescia, Possanzini: “A Benevento per giocarcela. Sarà difficile e importante, ma non una finale”

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Il tecnico del Brescia ha preso parte alla consueta conferenza stampa a due giorni della sfida contro il Benevento, in programma sabato 18 febbraio ore 14 al Ciro Vigorito.

Ecco, di seguito, l’intervento di Davide Possanzini in conferenza alla luce dello scontro salvezza tra biancoblù e giallorossi:

SULLA PAURA: “La squadra mi ha fatto vedere che è pronta. Stiamo facendo degli ottimi allenamenti e tutti stanno pedalando a testa bassa, anche se vorrei fosse a testa alta. Mi stanno mettendo in difficoltà con le scelte. La paura va esorcizzata in questo modo, pedalando e giocando senza pensare alla classifica. Bisogna essere consapevoli del momento che stiamo attraversando, ma non siamo spacciati. Sarà una partita importante e difficile sia per noi sia per gli avversari, andremo lì a giocarcela“.

SUL BENEVENTO E SU STELLONE: “Stellone lo stimo molto come lo stimavo da giocatore, è stato un grandissimo attaccante e secondo me si è preso meno rispetto a quante erano le sue qualità. Le sue squadre sono sempre state caratterizzate dall’impeto e dalla forza, dal non mollare mai. L’ambiente di Benevento sarà tosto, lo conosco bene, ma a me piacerebbe giocare in uno stadio che ti tira contro. Spero che i ragazzi siano consapevoli dell’importanza di questa partita, ma non è una finale. In questi ragazzi vedo forza e voglia di riscattarsi, qualità e interesse, non devono pensare alla classifica“.

SULL’AMBIENTE SANNITA: “Lo stadio contro secondo me è un motivo di test, per vedere cosa hai sotto. Sarà un bell’impegno. Per la squadra di casa è un momento non facile e se lo stadio non tifa fino in fondo può essere un’arma a doppio taglio. Non ci dobbiamo interessare di questo, dobbiamo proporre quello che stiamo portando avanti in questi giorni. Non con strafottenza, ma dobbiamo essere convinti di quello che facciamo. Tutto quello che facciamo lo facciamo per vincere, non per non perdere. Al di là del risultato dobbiamo uscire da Benevento con qualcosa, non per forza punti, se non altro per costruire la mentalità“.

SULLA SFIDA CONTRO IL MODENA: “La squadra ha provato a fare ciò che volevo, con il massimo di dedizione e impegno. Non vorrei vedere invece la paura di sbagliare, più si fa più si sbaglia. Ringrazio i miei ragazzi per la disponibilità, ho questa squadra da 10 giorni ma mi sembra di averla da un anno“.

SULLA MENTALITA’: “La vita è fatta di alti e bassi. Ci sono momenti che giochi per degli obiettivi e altri momenti in cui giochi per altri. La mentalità non deve mai mancare, è la base sia per la salvezza sia per il raggiungimento di una categoria superiore. Vorrei che la squadra si divertisse, quello che ci spinge è la passione. Io chiedo solo di dar tutto, poi come va va“.

SUL DIALOGO CON CELLINO: “Abbiamo parlato tanto, l’ho trovato tranquillo. Ci confrontiamo su tanti aspetti, dalla gestione al calcio, con il massimo rispetto, tranquillità e trasparenza. La sua presenza anche per i giocatori è un motivo per mettersi in morsa“.

SUI GIOCATORI A DISPOSIZIONE: “Karacic si è allenato molto bene. Ora comincio a conoscerli, cerco di tirar fuori loro qualcosa per capire dove posso intervenire. La disponibilità è tanta, i giocatori mi ascoltano quindi non ho problemi di disponibilità. Tranne Mangraviti squalificato sono tutti disponibili, dobbiamo vedere Pablo Rodriguez ma abbiamo 48 ore per valutarlo. Per come si era fermato in allenamento sembrava fosse una cosa grave, invece le sensazioni sono positive. Non vogliamo rischiare niente, ci sono anche altre partite importanti“.

SU BISOLI: “Il Capitano sa fare tutto, sta cercando di capire quello che voglio. Valuterò in questi giorni in quale posizione schierarlo”.

SULLA POCA CAPACITA’ REALIZZATIVA: “Un po’ è una questione di testa, un po’ di tutto. Possono anche essere dei momenti. Dobbiamo giocare questa come se fosse la prima, senza portarci dietro l’ultima partita o la classifica“.

SUI TIFOSI DELLE RONDINELLE: “Li ringrazio, è stato un attestato di stima nei miei confronti anche se non avevo dubbi sul rapporto tra me e tifoseria. L’amore che ho per questa piazza e questa squadra è innegabile, ma devo essere valutato per quello che faccio. Se posso spendere una parola la spendo, penso che questi giocatori abbiano le qualità anche morali per indossare la maglia del Brescia ma devono dimostrarlo. Vorrei che i giocatori si sentissero tifosi del Brescia, come anche i tifosi si possono immedesimare nei giocatori. Spero, in futuro, di poter ripagare la fiducia e l’affetto che mi danno“.

Foto: Screen YouTube Brescia Calcio BSFC

Lapadula: “Benevento è stata una bella tappa. A Cagliari c’è un Presidente in cui credo”

Lapadula: “Benevento è stata una bella tappa. A Cagliari c’è un Presidente in cui credo”

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L’attaccante del Cagliari, la scorsa stagione al Benevento, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di un intervista con La Gazzetta dello Sport.

Ecco, quindi, le parole di Gianluca Lapadula in merito alla sua carriera e all’approdo in Sardegna:

SUI 19 CLUB IN CARRIERA: “Credo sia un record. Ma è tutta colpa di quel periodo particolare del Parma dove approdai nel 2009. Mi prestarono ovunque. E combattevo con dei guai fisici non rendendo come avrei voluto. La svolta l’ho avuta prima a Nova Gorica, poi a Teramo. Ho cominciato a segnare, fino alla
stagione d’oro di Pescara. Quelle esperienze mi hanno fatto crescere e l’Abruzzo mi è rimasto dentro. Anche Lecce e Benevento sono state due belle tappe, così come non dimentico il Milan”.

SUL PRESIDENTE DEL CAGLIARI, GIULINI, E SU MISTER RANIERI: “Non vedo altro che Cagliari e qui c’è un Presidente in cui credo. Tommaso Giulini è uno dei migliori che ho avuto. Equilibrato nei momenti difficili, capace di darti la giusta carica quando le cose vanno bene. Ranieri è una persona che dà tranquillità. Si vede subito che ha un ruolo importante nell’ambiente del calcio”.

SULL’APPRODO IN SARDEGNA E SUI PROSSIMI IMPEGNI: “Col Cagliari ci annusavamo da anni, ma grazie all’arrivo di Liverani questo passaggio era stato più facile. Mi ha fatto star male la sua sconfitta con l’esonero, il rapporto con lui resta ottimo. Con Bari e Venezia deve essere la svolta. Abbiamo avuto tanti infortuni e ancora ne abbiamo. I giovani hanno fatto bene, ma con la rosa al completo il salto di qualità può esserci. Non so cosa sia mancato fuori casa. Di sicuro siamo uniti“.

Foto: Profilo Instagram Gianluca Lapadula

Benevento, l’ex Sandro: “Tornerò presto a Benevento. De Zerbi…”

Benevento, l’ex Sandro: “Tornerò presto a Benevento. De Zerbi…”

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Il centrocampista brasiliano, che ha indossato la maglia del Benevento nella seconda metà della stagione 2017-18 in Serie A collezionando 14 presenze e 1 gol, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TMW.

Di seguito, dunque, le parole dell’ex giallorosso, con un passato anche al Genoa, in riferimento anche all’esperienza con Roberto De Zerbi in panchina:

SUL SUO FUTURO: “Sto facendo il corso da allenatore. Vedo partite, mi aggiorno, Studio. Mi piace”.

SUI MODELLI A CUI ISPIRARSI: “Ho avuto De Zerbi: per me è davvero bravo. Mi piace molto il suo modo di lavorare. Ho già visto qualche allenamento, è davvero bravo“.

SU ALTRI ALLENAMENTI CHE ANDRA’ A VEDERE: “Andrò a vedere allenamenti di Genoa e Benevento e tra quindici giorni andrò a vedere di nuovo gli allenamenti di De Zerbi: è straordinario“.

SU UN POSSIBILE RITORNO IN ITALIA: “Vorrei allenare in Italia. Ho imparato tanto. La tattica italiana è davvero bello. E se allenassi in Italia sarebbe il top, è un posto dove ti puoi formare“.

Foto: Getty Images

Benevento-Brescia, designato l’arbitro per il match del “Vigorito”

Benevento-Brescia, designato l’arbitro per il match del “Vigorito”

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La Lega B ha diramato, tramite una nota ufficiale, i nomi degli arbitri che dirigeranno le sfide valide per la venticinquesima giornata del campionato cadetto 2022-23.

Il Benevento, infatti, ospiterà il Brescia al Vigorito sabato 18 febbraio alle ore 14:00. Per la sfida salvezza tra sanniti e lombardi l’arbitro disegnato è dunque Gianluca Manganiello della sezione di Pinerolo. Il fischietto piemontese è alla prima designazione stagionale con la Strega e vanta otto precedenti con i giallorossi tra Serie A e Serie B. Lo score è abbastanza equilibrato: tre vittorie (contro lo Spezia nei play-off del 2017, contro la Sampdoria in A nel 2018 e la scorsa stagione nei play-off contro l’Ascoli; tutte di misura), un pareggio (contro il Carpi nel 2017, nella semifinale d’andata play-off terminata 0-0 al Cabassi) e quattro sconfitte (in B nel derby campano del 2016 contro la Salernitana, in massima serie poi contro la Roma e il Cagliari nel 2018 e contro l’Atalanta nel 2021).

Gli assistenti saranno Vittorio Di Gioia di Modena e Giuseppe Di Giacinto di Teramo. Quarto uomo Valerio Pezzopane de L’Aquila. Var e Avar Ivano Pezzuto di Lecce e Gianpiero Miele di Nola.

Foto: Benevento Calcio

Serie B, le decisioni del Giudice Sportivo dopo la 24a giornata: il Brescia perde Mangraviti

Serie B, le decisioni del Giudice Sportivo dopo la 24a giornata: il Brescia perde Mangraviti

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La Lega B ha diramato, sui propri canali ufficiali, le decisioni del Giudice Sportivo a seguito della ventiquattresima giornata di campionato.

Quattordici, dunque, i calciatori che salteranno il prossimo turno, in programma tra venerdì 17 e domenica febbraio. Nella lista non compare nessun giocatore del Benevento; uno squalificato, invece, nel Brescia di Possanzini, prossimo avversario della formazione di Stellone al Vigorito nella sfida di sabato alle 14. Si tratta del difensore classe ’98 Massimiliano Mangraviti, che nel finale dell’ultima partita contro il Modena è stato ammonito per la quinta volta.

Questi, quindi, gli squalificati, tutti per un turno: ALTARE Giorgio (Cagliari), BOUAH Devid Eugene (Reggina), PERTICONE Romano (Cittadella), DIAKITE Salim (Ternana), CERRI Alberto, FABREGAS SOLER Francesc e ODENTHAL Cas Ruben (Como), HEFTI Silvan (Genoa), LUCIONI Fabio (Frosinone), MANGRAVITI Massimiliano (Brescia), MASIELLO Andrea (Sudtirol), MATEJU Ales e SEGRE Jacopo (Palermo) e VAISANEN Sauli Aapo (Cosenza).

Fermato per un turno anche Pierpaolo Bisoli, tecnico del Sudtirol.

Foto: Getty Images

L’ex Insigne: “Benevento era come una seconda casa, ma era il momento di cambiare aria”

L’ex Insigne: “Benevento era come una seconda casa, ma era il momento di cambiare aria”

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L’ex giocatore del Benevento, attualmente in forza alla capolista Frosinone con cui ha già collezionato 18 presenze e 7 gol, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della trasmissione Kick Off.

Di seguito, quindi, un estratto dell’intervista a Roberto Insigne in cui parla del suo addio alla Strega:

SULL’ADDIO AL BENEVENTO: “A Benevento sono stato quattro anni, più che bene. Non nascondo che quando dovevo andare via mia moglie quasi piangeva. Per noi era come una seconda casa. Dopo quattro anni e tante partite in cui venivo sempre “contestato”, era il momento di cambiare un pochino aria“.

SUL TRASFERIMENTO E SULLE PRESTAZIONI AL FROSINONE: “Quest’estate ho effettuato un piccolo intervento chirurgico, quindi ho saltato buona parte del ritiro con il Benevento e non ero pienamente in condizione. Poi, col passare del tempo, ho iniziato a giocare con più continuità e ne sono venuto fuori. Il merito non è mio ma dei miei compagni, che in ogni partita mi mettono in condizione di fare delle ottime prestazioni. In questo modo gioco più serenamente e mi esprimo al meglio qualitativamente”.

Foto: Profilo Facebook Frosinone Calcio

Serie B, Spal: ufficiale l’esonero di De Rossi, arriva un altro Campione del Mondo

Serie B, Spal: ufficiale l’esonero di De Rossi, arriva un altro Campione del Mondo

Calcio

Dopo Fabio Cannavaro un altro Campione del Mondo lascia una panchina della Serie B.

La notizia, nell’area già da qualche giorno, è stata ufficializzata dalla Spal con un comunicato sul proprio sito. Daniele De Rossi lascia i biancoazzurri dopo esser subentrato a Venturato a metà ottobre. L’ex Roma in 16 giornate ha collezionato 16 punti, relegando la squadra di Ferrara al 18esimo posto in classifica a quota 24.

Al posto del tecnico romano subentrerà, come confermato dal un altro Campione del Mondo 2006, Massimo Oddo. L’ultima esperienza in panchina dell’allenatore abruzzese risale alla scorsa stagione con il Padova.

Di seguito, dunque, il comunicato della società estense in merito all’esonero di Daniele De Rossi e del suo staff:

S.P.A.L. comunica che Daniele De Rossi è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della prima squadra. Insieme a mister De Rossi sono stati sollevati dai rispettivi ruoli anche l’allenatore in seconda Carlo Cornacchia, i collaboratori tecnici Emanuele Mancini, Guillermo Giacomazzi e Marcos Alvarez ed il match analyst Simone Contran. La Società desidera ringraziare il tecnico ed i componenti del suo staff per il lavoro svolto in questi mesi, augurando loro le migliori fortune professionali per il futuro della loro carriera“.

Foto: Filippo Rubin

Benevento, Pettinari: “Col Cagliari ottima partita che ci fa ben sperare, dobbiamo dare qualcosa in più”

Benevento, Pettinari: “Col Cagliari ottima partita che ci fa ben sperare, dobbiamo dare qualcosa in più”

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L’attaccante del Benevento, ospite della trasmissione Ottogol, ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’attuale condizione della compagine sannita.

Queste, dunque, le parole di Stefano Pettinari, arrivato nel Sannio dalla Ternana nel corso della finestra invernale di calciomercato:

SULLA SCONFITTA CONTRO IL CAGLIARI: “Nonostante il risultato è stata un’ottima partita che ci deve far ben sperare per le prossime, c’è stato un cambio nell’atteggiamento. Poi è arrivata una disattenzione in un momento in cui eravamo convinti di poterla andare a vincere“.

SUL PROSSIMO TURNO E SULL’ULTIMA PRESTAZIONE: “Il prossimo turno per noi deve essere un occasione. La parte più interessante riguarda la prestazione che c’è stata contro il Cagliari. Nel momento dell’espulsione loro avevano più paura di perderla e noi eravamo più convinti di andarla a vincere. Su palla da ferma la superiorità numerica si annulla, è tutto un 1vs1, peccato“.

SULL’ESULTANZA AL GOL DELL’EX: “Se segnassi contro la Ternana non so se esulterei, dipende dal momento, ora come ora non saprei dirlo. A volte è un po’ ipocrita non esultare, anche se di solito contro le ex squadre non si esulta“.

SUL DIALOGO CON STELLONE: “C’è stato parecchio lavoro da fare, è normale aver parlato molto“.

SULL’OTTIMISMO: “Tutta la squadra è ottimista, non solo il Mister. Ora dobbiamo essere noi in campo a dover dare qualcosa di più“.

SULLE PAROLE DEL PRESIDENTE: “Sono arrivato da poco, in generale se si è bravi a trovare subito il problema poi lo si può risolvere in tempo. Io del Benevento non lo posso dire nello specifico. Il Presidente ci è sempre vicino, ci aiuta, il minimo è ricambiare questa sua presenza. Secondo me siamo sulla strada giusta“.

SULL’IMPORTANZA DELLA CONDIZIONE PER L’ATTACCANTE: “Per ogni attaccante è normale che più stai in campo più trovi la condizione, se si è in 3 non è difficile mentre in 5 con ognuno che gioca uno spezzone sì. Sotto questo punto di vista meglio essere meno“.

SULLA POCA CAPACITA’ REALIZZATIVA DELLA SQUADRA: “Ora come ora non posso pensare a cosa manca a me. Giocare per vincere il campionato o per la salvezza come noi adesso è diverso. Dobbiamo rischiare poco, magari creando un po’ meno ma sfruttando la minima occasione. Anche in casa dobbiamo invertire la tendenza, è la prima cosa che dobbiamo cercare di fare“.

Foto: Screen OttoChannel

Vigorito: “Ora è il momento di stare insieme, invito tutti allo stadio sabato. Dobbiamo spingere tutti nella stessa direzione”

Vigorito: “Ora è il momento di stare insieme, invito tutti allo stadio sabato. Dobbiamo spingere tutti nella stessa direzione”

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Il Presidente del Benevento è intervenuto in collegamento telefonico questa sera nel corso della trasmissione Ottogol, in onda su OttoChannel.

Di seguito, quindi, l’intervento di Oreste Vigorito in merito al momento della Strega e non solo:

Non è una telefonata come l’ultima, sono a disposizione per eventuali domande. Volevo dire due cose per fare quattro chiacchiere: la settimana in cui ho parlato dissi che c’era stata una bomba carta, devo dire che non era un atto d’accusa ma un report che avevo avuto che parlava di un grande petardo. Non faccio l’artificiere ma non era così, volevo chiarire questo aspetto con i tifosi e fare questa rettifica. Sapete le mie vicissitudini, poiché ho la presunzione di sapere e pensare che c’è stima nei confronti del Presidente allora questo Presidente vi vuole parlare. Vorrei invitare tutti, e lo faccio con il diritto di una persona che da 17 anni spende parte del proprio tempo e del proprio patrimonio per la città e anche per sé stesso. Se tutti pensiamo come me quanto sia importante la tifoseria che supporta la squadra ringrazio quelli che vengono e invito chi non viene. Per raggiungere questo sogno ci sono voluti 90 anni, ora la stiamo per perdere. Abbiamo bisogno di voi, cosa che ci avete dato ma che non potete non darci in questo momento. Ho apprezzato che abbiate tifato la squadra contro il Venezia fino al 95esimo, e ho capito anche le proteste e i fischi. Ora non è il momento di dividerci ma di stare insieme. Sono convinto, ne sono convinto per la prestazione di Cagliari, per l’allenatore sereno, per i giocatori che non si sono arresi ma si allenano con professionalità. Ringrazio per i pensieri di ringraziamento, a quelli di sconforto dico che si vince insieme: città, tifoseria e squadra. Poi ci sarà tempo per i processi, cercando di avere altri 17 anni di grandi soddisfazioni. Non mi sarei tirato indietro né mi tiro indietro, ma non è sufficiente dare dei consigli: bisogna conoscere la realtà. C’è qualcuno che pensa davvero che a febbraio è possibile trovare due attaccanti svincolati bravi e in condizione? Lasciamo lavorare quelli che abbiamo e fidiamoci di loro. A gennaio abbiamo preso qualche svincolato negli anni, ma hanno dato 0 alla squadra o perché non voleva giocare o per problemi fisici. Faccio mea culpa, ma se davvero amate la squadra e supportate il Presidente come spesso avete dimostrato sabato dovete venire allo stadio per una partita non decisiva ma importante, vi aspetto tutti“.

Il mio rammarico è un primis il dispiacere nei confronti della città. Da 17 anni a questa parte non ho mai perso la voglia di combattere, anche se è la prima volta che ci troviamo in questa situazione. Fare i processi ora non serve, è una mancanza di rispetto farli durante il campionato. Alcune decisioni sono frutto di riflessioni, non prese in modo istintivo o sul momento. Ho un grande rispetto sia per Caserta sia per Cannavaro, che hanno pensato di poter fare il meglio e hanno portato sulle spalle il peso di infortuni, malattie e squalifiche. Schiattarella e Viviani sono stati squalificati nella stessa partita, Farias giovedì si è fatto male in allenamento, Pastina si è ammalato venerdì mattina. Glik erano 10 anni che non era infortunato. Guardate al Frosinone. Forse c’è stato un equivoco iniziale: si voleva creare una squadra giovane, poi i giovani non davano i risultati sperati e quindi la società è intervenuta prendendo giocatori esperti. Abbiamo preso Ciano esperto della categoria, Simy che ha avuto un annata difficile ma comunque esperto, La Gumina che a 19 anni è stato pagato 9 milioni. Evidentemente non è scattato quel feeling, l’amalgama. In Curva Sud ci sono un gruppo di persone fedelissime alla squadra che danno un grande supporto, sono fondamentali. Abbiamo fatto degli errori di valutazione, ma di buona fede. Non abbiamo fatto la svendita dei giocatori, abbiamo preso giocatori con un curriculum notevole che purtroppo oggi non stanno rendendo. Stellone è stato felicissimo di venire a Benevento, pur sapendo la situazione, è venuto di corsa evidentemente perché ci crede veramente. Dimostriamo di crederci anche noi, come fanno i giocatori allenandosi tutti i giorni. Noi vinciamo e perdiamo tutti insieme. Forse all’inizio non siamo riusciti a creare quest’armonia, ma evitiamo i processi ora: stiamo insieme“.

Allontanare un Campione del Mondo e Pallone d’Oro da me stimato come calciatore, allenatore e uomo e Pasquale Foggia, da me stimato e che ha portato risultati, non è stata una decisione semplice. Non parlo mai delle cose che non competono a me, non potevo mandare via 23 giocatori. Pensavo che Cannavaro potesse portare entusiasmo, lo ha portato ma eravamo tutti convinti di essere i Cannavaro di turno, avevamo alzato un po’ i piedi da terra. Mi è sembrato di avere una regressione sotto quest’aspetto. Foggia è stato oggetto di una contestazione di cui non possono non tener conto, se dico che stiamo tutti insieme stiamo tutti insieme. Certamente non la condivido e non posso condividerne i modi, ma ho constatato che qualcosa se mai c’era stato si era rotto tra tifoseria e direttore. Ho chiesto a Foggia di fare un passo indietro e lui lo ha fatto, era un elemento di divisione in un momento in cui bisognava stare tutti insieme. Ho fatto un sacrificio affettivo, non so quanti Presidenti per il bene della città lo avrebbero fatto. Erano fuori dai giochi di una squadra che ha bisogno di mangiare erba. Fate in modo di non rendere inutile questo sacrificio, non potevo fare diversamente: ora stateci vicino. Possiamo fare due cose: o una lunga agonia per il ritorno in Serie C o stringerci e unirci, soffiando insieme per la salvezza. Fate loro gli applausi quando sbagliano, fate loro un trionfo quando segnano. Solo così . Voi sugli spalti vedete i fantasmi della C, ma anche loro se perdono sanno di mandare in fumo la loro carriera. Vedo i giocatori vogliosi e con volontà di riscatto, aiutateci a farlo“.

Un rappresentante legale della società può ricoprire la carica di Direttore Sportivo non per 60 giorni ma ad interim fino a quando serve. Ho preso la carica di Direttore Sportivo, da un punto di vista federale, ho l’intenzione di continuare ad averla fino a fine anno. Poi vedremo dove saremo e cosa si potrà fare. Lo dico alla città: è un onore avere avuto decine di persone che si sono proposte, anche dalla A. Penso lo facciano per la storia di questo Benevento. Avremo un Direttore Sportivo, ma deve essere all’altezza della società e della squadra. Sono sempre più vicino alla squadra attualmente, non ho tempo per pensare a questo. Ho modificato i miei impegni per stare con la squadra, devo guardarli negli occhi e capire le loro motivazioni, incoraggiarli se demotivati. Non credo di non saperlo fare. Cosa farebbe di più un Direttore Sportivo oggi? Evitiamo di parlare di altri elementi. In questi momento dobbiamo essere in pochi, parlare poco e spingere tutti nella stessa direzione“.

Le squadre oggi giocano con 5 cambi, che guarda caso si fanno sempre negli ultimi 20 minuti. Un po’ per la rosa corta, un po’ per la fortuna delle altre squadre nell’indovinare i cambi, il fatto che il Benevento abbia preso tanti gol nel finale è dato dai cambi che a volte fanno la fortuna degli allenatori e altre li esonerano. Non si dica che sono dovuti alla condizione fisica, i calciatori del Benevento dai dati precisi che abbiamo corrono anche più degli altri calciatori, magari a vuoto ma corrono di più“.

In 17 anni ho perso 6-7 partite. Se in tutto questo tempo non mi sono fatto un’idea di calcio, allora tutti ne possono parlare tranne io. Rispetto le opinioni e le libertà di tutti, ma se tutti hanno un minimo di stima e rispetto per il Presidente che li accompagna da tanto tempo, qualche risultato lo abbiamo portato. Io imparo tutti i giorni, ho 20 imprese e le devo gestire. Se ancora non avessi capito la psicologia dell’uomo, mi dovrei arrendere già oggi. Io non mollo mai, sono convinto che i miei ci daranno soddisfazione. Aiutiamoli prima, non dopo“.

Foto: Screen OttoChannel