Tribuna stadio Vigorito, il consigliere Lauro: “Al lavoro per la copertura dell’intero stadio”

Tribuna stadio Vigorito, il consigliere Lauro: “Al lavoro per la copertura dell’intero stadio”

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In merito alla questione della tribuna dello stadio ‘Ciro Vigorito”, il consigliere delegato allo Sport Enzo Lauro specifica che “la rimozione di una parte della tribuna si è resa necessaria a seguito della verifica di vulnerabilità sismica effettuata da un ingegnere dell’Ordine di Napoli, specializzato nel settore. Per ridurre le sollecitazioni di tipo statico – anche in presenza di intemperie atmosferiche quali vento e neve – è stato dunque necessario rimuovere una parte della copertura della tribuna. Ciò impedisce qualsiasi intervento di ripristino parziale dal momento che sarebbe necessario il rifacimento integrale della copertura della tribuna. 

A tale proposito l’amministrazione comunale è già al lavoro per un adeguamento strutturale dell’intero impianto che contemplerà la copertura dell’intero stadio. In questo senso il sindaco Mastella e l’amministrazione si stanno già attivando per reperire le risorse finanziarie anche attraverso specifica istanza alla Regione che ha già sostenuto interventi simili per gli stadi di Napoli e Salerno. 

Resta indubitabile la disponibilità dell’amministrazione verso le esigenze tecnico-sportive del Benevento Calcio. La Commissione edilizia, infatti, ha dato via libera al progetto per l’adeguamento tecnologico dell’antistadio Imbriani che prevede la realizzazione di due campi in erba naturale. Il primo nella parte retrostante l’attuale campo di gioco, il secondo nell’area adiacente gli spogliatoi esistenti del ‘Carmelo Imbriani'”, conclude il consigliere Lauro.

Frosinone-Benevento, la prevendita per il match dello “Stirpe”: gara ad alto rischio, previste limitazioni

Frosinone-Benevento, la prevendita per il match dello “Stirpe”: gara ad alto rischio, previste limitazioni

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Oggi è cominciata la prevendita per il posticipo della 22esima giornata della Serie B 2022-23, FrosinoneBenevento. La sfida è in programma al Benito Stirpe, con fischio d’inizio domenica 29 p.v. alle 16:15.

Il costo per i biglietti del settore ospiti è di 15euro, ma ci sono alcune limitazioni.

L’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, infatti, ha inserito l’incontro tra ciociari e sanniti tra le partite con profili di alto rischio. Di seguito quanto si legge sul comunicato diffuso:

“Per l’incontro di calcio di Serie B “Frosinone – Benevento” del 29 gennaio 2023, caratterizzato da profili di rischio, si suggerisce l’adozione, in sede di GOS, delle seguenti misure organizzative:

– Vendita dei tagliandi per i residenti nella provincia di Benevento esclusivamente per il settore ospiti;

– Impiego di un adeguato numero di steward;

– Rafforzamento dei servizi, anche nelle attività di prefiltraggio e filtraggio, come previsto da specifiche disposizioni di settore“.

Non sarà consentita, inoltre, la vendita dei tagliandi online, ma solamente nei punti vendita autorizzati.

Domani, ad ogni modo, è attesa la decisione del GOS, che provvederà a confermare o modificare le sopra citate limitazioni.

Foto: Frosinone Calcio

Serie B, le decisioni del Giudice Sportivo dopo la 21a giornata: sette gli squalificati

Serie B, le decisioni del Giudice Sportivo dopo la 21a giornata: sette gli squalificati

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La Lega B ha diramato, sui propri canali ufficiali, le decisioni del Giudice Sportivo a seguito della ventunesima giornata di campionato.

Sette, dunque, i calciatori che salteranno il prossimo turno, in programma tra venerdì 27 e domenica 29 gennaio. Nella lista non compare nessun giocatore del Benevento né del Frosinone di Grosso, prossimo avversario della formazione di Cannavaro allo Stirpe nel posticipo domenicale.

Questi, quindi, gli squalificati: un turno a GIOVANE Samuel (Ascoli), CHEDDIRA Walid (Bari), BRANCA Simone, MASTRANTONIO Valerio e SALVI Alessandro (Cittadella), SABELLI Stefano (Genoa), MAJER Zan (Reggina).

Benevento, ecco Pettinari dalla Ternana: i comunicati ufficiali dei club

Benevento, ecco Pettinari dalla Ternana: i comunicati ufficiali dei club

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Dopo l’annuncio del Presidente Oreste Vigorito nella serata di ieri, questa mattina la società di Via Santa Colomba ha depositato in Lega il contratto di Stefano Pettinari.

Il centravanti romano, classe ’92, si trasferisce nel Sannio in prestito con diritto di riscatto dalla Ternana. Cresciuto nelle giovanili della Roma, il nuovo numero 9 giallorosso ha vestito in carriera le maglia di Crotone, Latina, Pescara, Vicenza, Como, Ternana, Lecce e Trapani.

Di seguito, il comunicato ufficiale della Strega in merito all’arrivo di Stefano Pettinari al Benevento:

Il Benevento Calcio comunica di aver raggiunto l’accordo con la società Ternana Calcio per l’acquisito delle prestazioni sportive del calciatore Stefano Pettinari.
L’attaccante romano, classe 1992, si trasferisce in giallorosso con la formula del prestito, fino al 30 giugno, con diritto di riscatto a favore della società sannita.
Il Benevento Calcio accoglie con grande orgoglio e soddisfazione l’arrivo in giallorosso del calciatore Stefano Pettinari a cui augura di conquistare i migliori risultati con la maglia della Strega
“.

E, in contemporanea, è arrivato anche l’annuncio delle Fere:

La Ternana Calcio comunica di aver ceduto le prestazioni sportive del calciatore Stefano Pettinari al Benevento Calcio.
L’attaccante romano, classe ’92, si trasferisce in giallorosso con la formula del prestito fino al prossimo 30 giugno, con diritto di riscatto a favore della Società campana
“.

Fonte Foto: Benevento Calcio

Benevento, ufficiale la cessione di Forte all’Ascoli: i comunicati delle società

Benevento, ufficiale la cessione di Forte all’Ascoli: i comunicati delle società

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Questa mattina è stato depositato il contratto in Lega: Francesco Forte è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Ascoli.

Lo Squalo, che indosserà la maglia numero 11 bianconera, lascia il Sannio dopo appena un anno e si trasferisce nelle Marche dove ritroverà Mister Bucchi, che lo ha già allenato ai tempi del Perugia.

L’ormai ex numero 88 giallorosso lascia definitivamente la Strega, con cui ha collezionato 40 presenze condite da 10 gol e 2 assist, con la formula prestito oneroso con obbligo di riscatto. Nelle casse del club di Via Santa Colomba andrà una cifra poco superiore al milione e mezzo di euro.

Il centravanti romano classe ’93 ha firmato un contratto fino al 2026 con la società del patron Pulcinelli.

Ecco, dunque, il comunicato diffuso dal club sannita in merito alla cessione di Francesco Forte:

Il Benevento Calcio comunica di aver ceduto le prestazioni sportive del calciatore Francesco Forte all’Ascoli Calcio 1898 FC. L’attaccante romano si trasferisce in bianconero con la formula della cessione temporanea con obbligo di riscatto a favore della società marchigiana. 

Il Club giallorosso augura al calciatore le migliori fortune per il prosieguo della stagione“.

E, di seguito, quello della società marchigiana:

“L’Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. comunica l’acquisizione dal Benevento dell’attaccante Francesco Forte a titolo temporaneo fino al prossimo 30 giugno. L’accordo prevede l’obbligo di riscatto e la nuova contrattualizzazione fino al 30 giugno 2026.

Nato a Roma il 1° maggio 1993, Forte è una punta centrale di 187 cm con oltre 300 presenze nei professionisti, di cui 151 in Serie B con 51 gol realizzati e 13 in Serie A con 1 gol all’attivo, messo a segno quando militava nelle file del Venezia il 22 dicembre 2021 nel match di campionato contro la Lazio.

Cresciuto nei settori giovanili di Pisa prima e Inter poi, con la maglia nerazzurra nella s.s. 2011/12 vince il campionato Primavera e si guadagna la stima del tecnico della prima squadra Stramaccioni, che lo fa esordire in massima serie contro il Palermo il 28 aprile 2013. Dall’anno seguente inizia a farsi le ossa in Serie C: nella s.s. 2013/14 veste la maglia del Pisa (22 presenze e 3 gol con conquista dei playoff), nella prima parte della s.s. 2014/15 nel Forlì realizza 2 gol in 16 presenze e nella seconda parte dell’anno con la Lucchese scende in campo 18 volte e realizza 10 gol. L’anno seguente si divide fra Cremonese (14 presenze e 3 gol) e Teramo (14 presenze e 1 gol) e nella s.s. 2016/17 torna alla Lucchese; quella col club toscano (21 presenze e 15 gol) sarà la sua ultima esperienza in Serie C.

Nella s.s. 2016/17 è al Perugia in Serie B (11 presenze e 3 gol) e l’anno seguente allo Spezia (31 presenze e 6 gol). Un’esperienza all’estero, nella massima serie belga, al Beveren, dove colleziona 35 presenze e 9 gol in un anno e mezzo. Segue il ritorno in Italia: nella s.s. 2019/20 è alla Juve Stabia e mette a segno 17 gol e 2 assist in 32 partite, nella s.s. 2020/21 il trasferimento al Venezia, dove contribuisce in maniera determinante alla promozione in Serie A, grazie ai 15 gol e 2 assist messi a segno in 38 presenze. L’anno seguente torna quindi in Serie A con la maglia dei lagunari e realizza 1 gol in 12 presenze. Nella seconda parte di stagione si trasferisce al Benevento, squadra di provenienza e in due mezze stagioni realizza 10 gol in 39 presenze.

L’Ascoli Calcio accoglie con grande orgoglio e soddisfazione l’arrivo in bianconero dello “Squalo” Francesco Forte e gli augura di conquistare i migliori risultati con la maglia del Picchio.

Il neo bianconero vestirà la maglia n. 11“.

Benevento, frenata nello scambio Foulon-Tripaldelli con la Spal

Benevento, frenata nello scambio Foulon-Tripaldelli con la Spal

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Nei giorni scorsi lo scambio FoulonTripadelli tra Benevento e Spal sembrava in via di definizione, ma nelle ultime ore ci sarebbe stata una brusca frenata.

Stando a numerose testate giornalistiche, infatti, il Direttore dell’Area Tecnica biancoazzurra Fabio Lupo avrebbe bloccato l’operazione.

I contatti tra la società sannita e il club estense, comunque, non si sono arrestati, e filtra comunque ottimismo per la definizione dell’affare.

Eventualmente, sul fronte difesa resta aperta la pista Tosca, che potrebbe tornare in giallorosso negli ultimi giorni di mercato.

Foto: Alamy

Benevento, sirene di mercato per La Gumina: due club di B interessati

Benevento, sirene di mercato per La Gumina: due club di B interessati

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Ore calde in casa che Strega che, dopo aver ceduto Forte all’Ascoli e aver definito l’affare Pettinari con la Ternana, continua a muoversi sul fronte offensivo.

Nel mirino del Benevento era infatti finito, nelle scorse ore, l’attaccante Giuseppe Sibilli di proprietà del Pisa. Un nome nuovo per la trequarti sannita è quello di Omar El Kaddouri, ex Napoli ora al Paok Salonicco, desideroso di tornare in Italia. Alcuni movimenti, però, potrebbero riguardare anche i giocatori in uscita.

Antonino La Gumina infatti, 17 presenze e 3 reti nel campionato in corso, avrebbe suscitato l’interesse di Palermo e Reggina. In entrambi i casi, però, l’eventuale approdo del numero 20 giallorosso è legato a degli addii.

Per un ritorno in rosanero è necessario che la società siciliana saluti Edoardo Soleri. Un un trasferimento tra le fila degli amaranto, invece, potrebbe avvenire solo in conseguenza della cessione di Santander.

Foto: Sky Sport

Vigorito: “Amo questa città e questa squadra, ma non ammetto la violenza. Così anche i calciatori ci pensano bene prima di venire”

Vigorito: “Amo questa città e questa squadra, ma non ammetto la violenza. Così anche i calciatori ci pensano bene prima di venire”

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Il Presidente del Benevento questa sera ha partecipato telefonicamente alla trasmissione OttoGol in onda su OttoChannel.

Di seguito, le tanto attese quanto sentite parole dell’avvocato Oreste Vigorito in merito agli eventi di sabato nel post-Genoa e non solo:

Non c’è un confronto non perché, come viene detto spesso, io evito i confronti. Questa è una mia personale confessione, negli ultimi tempi causa Covid e problematiche che riguardano la società civile ho avuto pochi rapporti con la tifoseria, e questo avrebbe creato un primo distacco tra me e la città. Poi ci fu l’incidente di percorso che mi ha portato ad allontanarmi: penso che questo sia il motivo per il quale vengo maggiormente criticato e che oggi è addebitato come distacco della squadra. I comizi pubblici servono a poco, ho pensato di venire qui dove non possiamo guardarci negli occhi ma possiamo ascoltarci. Sono uno che non si sottrae mai alle proprie responsabilità. Prendo ad esempio alcune delle cose che ho potuto leggere e ascoltare: non siete in malafede, ma probabilmente delle persone che ritengono che il proprio ruolo sia di parlare delle cose che fanno gli altri e non di quello che fanno loro. Questo è un vizio non solo di Benevento ma della società moderna, bisogna chiedersi cosa farò io per gli altri e non cosa faranno gli altri per me“.

A chi ritiene che io sia un perdente voglio ricordare che in 16-17 anni questo perdente ha vinto 5 campionati e 1 titolo nazionale con le giovanili, un titolo ogni tre anni praticamente. Ho anche avuto due retrocessioni, ma la B è una categoria che abbiamo sognato per anni e che abbiamo raggiunto insieme. Alcuni dicono che la mia parola “insieme” sia vuota, ma significa noi e voi che lo si realizza in un modo un po’ diverso rispetto a quanto visto quest’anno. Dopo il Cittadella dissi che avevo fatto prezzi popolari che potevano favorire uno stare insieme, ma se i 3mila abbonati in più che hanno accolto il mio invito poi non vengono a vedere la partita non è più stare insieme. Stare insieme significa farci sentire il vostro amore e il vostro affetto, non un darci dei soldi: questo è stato ritenuto un attacco alla tifoseria. Nessuno dice che la tifoseria non deve criticare, io sono il primo a soffrire quando non si raggiungo i risultati, sono il primo ad andare via col capo chino insieme ai tifosi“.

Contestazione e critica non sono un diritto, ma un modo di esprimere il proprio dissenso che non è mai giustificato da un pallone che entra o che esce né dalla violenza del dopo partita. Quando si lanciano bombe carta e bottiglie non si parla di contestazione o di critica ma di violenza, per me queste persone non sono tifosi. E’ una vergogna fare una cosa del genere in una città civile. Questo è il primo anno che stiamo soffrendo, e questa è la vicinanza. Bisognerebbe ricordare dove eravamo e dove siamo arrivati, in una Serie raggiunta dopo novant’anni di storia. Se questo è il disegno di qualcuno strappi il foglio, Vigorito non lascia. Se lascia lascerà quando sarà il momento, sperando che qualcuno si ricordi del mio affetto e della mia disponibilità alla città“.

Sento dappertutto che mi circondo di sciacalli che succhiano il mio sangue e non devono avere il mio rispetto e la mia gioia, pur essendo un grande imprenditore: che cosa vuol dire? Che sono intelligente e mi faccio prendere in giro, o ho bisogno di una badante o non so scegliere i miei collaboratori? Sarò felice di consegnare il bastone di comando, qualora lo sia, quando troverò qualcuno adatto. Vogliamo ricordare quando si diceva che facevo troppo? Abbiamo uomini che stimano e rispettano il Presidente, che possono aver sbagliato un acquisto che io ho avallato. I miei collaboratori in primis e il Direttore Sportivo sono lì non perché sia amico mio o della mia famiglia ma perché in quattro anni ha conquistato due promozioni e ha preso calciatori che qui non erano mai stati. Stamattina, mentre viene criticato, ha preso un altro attaccante. E’ un attaccante scarso? Trovatene voi uno in doppia cifra in Serie B che venga ceduto dalla società a cui appartiene. Oggi dobbiamo scegliere in base all’aspetto tecnico, è un orgoglio sapere che i calciatori stati qui vogliono tornare perché probabilmente siamo una società vera“.

Cosa deve fare la società, venire a casa vostra e ringraziare quelli che non ci sono? Mi avete chiesto di vedere gli allenamenti settimanali, eravate 10, forse 11. Non eravate il popolo giallorosso, non mi aspetto di vedere inchini al mio passaggio ma voglio vedere i tifosi che vengono e soffrono anche fuori, faccio quello che faccio per farli divertire e sentire parte della propria città. Faccio 130km per venire a Benevento, il sabato e la domenica sono con la squadra fuori e dentro. In cosa sarebbe assente la società, io e gli altri? Cosa dovremmo fare? Nessuno ha mai pensato che non vivere a Benevento per me sia una rinuncia? Se non ci avete pensato cominciate a pensarci: trovare persone che vengono da fuori, che accettano determinate situazioni non è facile“.

Se la smettete di amare il Benevento e stargli vicino, per la prima volta in 6 anni che stiamo avendo un campionato difficile, la risposta è quella dell’altra sera. Dite sono 40 persone? Per me non esistono, ma gli altri dove erano?. Sono dovuto uscire dallo stadio che porta il nome di mio fratello, il mio tempo, i miei sacrifici e la mia responsabilità quasi di nascosto. Nonostante gli insulti e le derisioni continuo ad essere orgoglioso del Benevento. Non accusatemi di incapacità, dovreste essere capaci voi, con senso di responsabilità e sapendo di prendere decisioni che possono essere giuste e sbagliate ma avendone comunque il coraggio. Gli uomini non si misurano per quante volte perdono ma per quante volte si rialzano. Non è con chiacchiere o grida che ci si rispetta, ma con l’esempio. L’esempio deve essere lo stare vicino a questa squadra, chi critica è davvero convinto di ciò che dice? Se pensate questo non sono io che devo andare via, ma voi che dovete dire di andarmene. Fino a quando ci sarà una sola persona nello stadio che vorrà fare calcio con me io non lascerò questa città, lo dissi anni fa: non conto gli avversari ma gli amici, chi prende le bandiere con me; gli altri non esistono. E lo dico con amarezza profonda, se c’è un senso nell’uomo che ha valore è l’umanità e lo stare insieme. Accusateci di tutto, fate le critiche che dovete senza violenza e senza insulti. Quello che voi difendete con questo vostro modo incivile c’è chi lo difende con il proprio tempo, i propri soldi e la propria salute“.

Ringrazio chi se ne accorge per la solidarietà, come il Primo cittadino, ma voglio ricordargli che lo stadio è ancora senza una copertura e sabato persone da Genova sono dovute tornare indietro perché si bagnavano. In questa città, per le condizioni attuali, è difficile anche avere il minimo necessario. Ma la solidarietà va concretizzata, e non sempre succede. Essere chiamato piagnucolone di turno è oltre ogni legittima sopportazione, aver chiesto ai tifosi di starci vicino significa mettere il cuore sul tavolo: quando un leone è ferito gli sciacalli corrono ad assalirlo ma così è troppo facile, bisognerebbe mettere al centro l’umanità“.

Io so quello che devo dirvi, vorrei sapere cosa mi dovete dire voi. Io faccio calcio, parlo con i tecnici che stanno accanto a me: non sono buoni? Non sono buono neanche io. Non sono buoni i calciatori? Sbaglia il Direttore e sbaglio anche io. Non è accettabile una critica del genere, non si deve avere paura ad andare allo stadio. Sono 17 anni che mi rivolgo alle famiglie per andare allo stadio, episodi come quelli ne hanno allontanate non so quante. Prima di agire ricordiamocelo. Il Vigorito che parla non sarà benvoluto e amato, ma è quello sincero che continua ad amare questa città e questa squadra, anche quando perde. Sono stato chiamato a rappresentare questa città e me ne sono innamorato, ho messo tutto il mio impegno. La cosa che mi dispiace di più è che gli spettatori di oggi, i ragazzi, hanno vissuto 17 anni di successo con me. Capisco la nostalgia del passato e altro, ma cosa non hanno avuto in 17 anni?“.

Chi sottolinea noi siamo tifosi, noi amiamo la squadra e la maglia, dovrebbe cominciare a dimostrarlo. Allora la vostra condotta e il vostro essere allo stadio riusciamo a salvare l’anno. L’ho detto a inizio anno, l’obiettivo era la salvezza. Dobbiamo salvare questa categoria, le sconfitte di oggi non ci fanno allontanare dal Frosinone ma avvicinare a quelli dietro di noi. Ma per fare un campionato come questo serve il vostro sostegno, della tolleranza e dell’amicizia, dello stare insieme. Significa che tu stai con me, perché io sono solo da quest’altra parte. E’ meglio non continuare, c’è chi farà l’interprete di quello che ho detto e chi pensa che questo porterà altro malumore. Dopo si andrà d’accordo. Vogliamo lavorare insieme? Passiamoci una mano sulla coscienza, tutti. Io chiedo ai miei collaboratori risultati, chi è impegnato nel Benevento Calcio è da me ritenuto competente. Guardo i risultati, come dovrebbe fare qualcuno prima di parlare“.

Questo è quanto mi sentivo di dire e quanto avrei detto in piazza. Forse il vostro Presidente non è un grande Presidente, ma vi dice le cose in faccia. I critici già ci stanno, fanno il loro lavoro: voi dovete fare i tifosi, applaudendo e criticando. Io sono lo stesso, quando vinco e quando perdo, provateci anche voi, a stare vicino alla società nelle difficoltà. Il ritorno sarà migliore di quanto possiate immaginare. Insieme. Io non parlo ma sto insieme a voi, voi parlate e non state insieme a me. Un invito: provate a prendere quello che pensate sia buono di quello che ho detto e dimenticate quello che non amate, poi riprendiamo il cammino insieme. L’ottimismo nasce dal lavoro, e stiamo lavorando, dalla solidarietà, che vorrei ritrovare; la speranza c’è per il fatto che il popolo sannita tende la mano per aiutare, torniamo a essere questo popolo anche per il calcio”.

I giocatori sono rammaricati di questa situazione, non se la sanno spiegare. La società sta cercando di prendere giocatori che vogliano venire con il sorriso. Pettinari è un ottimo giocatore, ha scelto di venire da noi pur avendo altri, secondo il tecnico e il Direttore Sportivo s’inserirà bene in questa squadra. Proveremo a prendere altri calciatori anche di categoria superiore alla Serie B, ma se non li prendiamo è perché non vengono. E i fatti dell’altra sera non aiutano: pensate la risonanza nazionale di questi eventi, quanti calciatori in dubbio pensano di venire a Benevento e ora ne sono allontanati“.

Io non sono né ottimista né pessimista, ma per ottenere qualcosa bisogna fare qualcosa. Noi faremo tutto il possibile, voglio fare quello che ho detto e penso quello che ho detto. Nessuno è andato in cielo e mi ha lasciato l’obbligo di fare calcio, lo faccio per passione e perché voglio stare insieme a voi: vorrei anche voi aveste il piacere di stare con noi. Queste mie parole dalla stragrande maggioranza dei Beneventani e dallo stesso Sindaco verranno prese come un aiuto a starci vicino, ne sono convinto e almeno me lo auguro. Altrimenti non potrò fare altro che la mia parte, fino in fondo. Esistiamo noi, il nostro domani lo costruiamo noi con le azioni di oggi, e oggi dobbiamo lavorare per costruirci il domani“.

Foto: Screen OttoChannel

Benevento, Forte va all’Ascoli

Benevento, Forte va all’Ascoli

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Dopo aver piazzato il primo colpo in entrata, Stefano Pettinari dalla Ternana, il Benevento è pronto a dire addio a Francesco Forte.

Nelle prossime ore, infatti, è attesa l’ufficialità della cessione in prestito oneroso con obbligo di riscatto all’Ascoli del centravanti romano.

Lo Squalo, come riportato da Gianluca Di Marzio, arriverà nelle Marche questa sera; domani, poi, sono previste visite mediche e firma con il club bianconero. Forte, dunque, lascia definitivamente il Sannio e i colori giallorossi dopo poco più di un anno.

Foto: Screen OttoChannel

Benevento, Pettinari ha firmato

Benevento, Pettinari ha firmato

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Stefano Pettinari è un nuovo giocatore del Benevento, si attende solamente l’ufficialità da parte delle due società.

L’attaccante romano infatti, stando a quanto riportato dall’esperto di calciomercato Gianluca Di Marzio, avrebbe firmato i documenti in mattinata. Il classe ’92 arriva nel Sannio in prestito con diritto di riscatto dalla Ternana.

La società sannita chiude dunque il primo colpo in entrata di questa sessione invernale di calciomercato.

Foto: Luca Pagliaricci