Benevento, al Teatro Romano si festeggia San  Valentino

Benevento, al Teatro Romano si festeggia San Valentino

AttualitàBenevento Città

Mercoledì 14 febbraio si festeggia San Valentino, un giorno secondo la tradizione dedicato all’amore, agli innamorati. Le origini della festa si intrecciano alla tradizione pagana e, soprattutto, a quella romana, ma poi la sua storia è stata in parte riscritta, fino ad essere inserita nel calendario nel modo in cui oggi tutti conosciamo: la festa degli innamorati.

L’Area Archeologica del Teatro Romano, in collaborazione con il Liceo Scientifico Statale G. Rummo di Benevento, per l’occasione, mercoledì 14 febbraio dalle ore 10,00 alle ore 12,00, nella suggestiva cornice del Teatro beneventano, propongono la narrazione teatralizzata di antichi miti greci, la declamazione di poesie di Catullo in latino e in traduzione, nonché la lettura di testi di autori del mondo classico sul tema dell’amore.

Nel giorno degli innamorati parlare d’amore è la cosa più bella che si possa fare e poi, mutuando Benigni: Ci dobbiamo affrettare. / Affrettiamoci ad amare. / Noi amiamo sempre troppo poco e troppo tardi. / Affrettiamoci ad amare. La partecipazione è compresa nel biglietto di ingresso al museo.

Grande successo dell’anteprima di ‘XCorrere la Storia’

Grande successo dell’anteprima di ‘XCorrere la Storia’

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Pepe (UsAcli): “Sport e cultura un connubio perfetto”.

“E’ stata davvero una splendida e suggestiva serata quella che si è svolta poche sere fa nel magnifico scenario del Teatro Romano di Benevento nel corso dell’anteprima di ‘Xcorrere la storia’ con brindisi, spettacoli e show a cura delle Asd affiliate all’UsAcli di Benevento”.

Così Alessandro Pepe, presidente UsAcli Benevento, commenta  l’anteprima di ‘XCorrere la storia’ che ha avuto appunto il patrocinio dell’ente di promozione sportiva, in collaborazione con la Proloco Samniun e con il patrocinio del Comune di Benevento e della Provincia di Benevento.

Non solo spettacoli sportivi ma anche musicali con il tributo a Renato Carosone. Originariamente questo evento doveva svolgersi a Piazza Roma in occasione della manifestazione podistica saltata poi per l’indisponibilità dello spazio antistante all’Arco di Traiano.

“Un grazie particolare – commenta ancora Pepe – va a tutti gli addetti ai lavori per l’instancabile lavoro svolto, in particolar modo a Gianfranco Pacchiano dell’ASD Podismo Benevento e poi al Presidente della Proloco Samnium Pino Petito. Un grazie anche alle istituzioni presenti, il Comune e la Provincia di Benevento, e naturalmente alla direzione del Teatro Romano, con in testa il professore Ferdinando Creta sempre disponibile a concedere una location davvero unica.

Ed infatti – conclude Alessandro Pepe – credo che in futuro faremo alte manifestazioni all’interno del Teatro Romano perchè cultura e sport sono un connubio perfetto. E i nostri eventi potranno essere un’occasione per vivere una giornata all’insegna della cultura, dello sport e del divertimento, unendo la passione per lo sport alla scoperta delle bellezze culturali del nostro territorio. Ecco, bisogna fare sinergia tra l’offerta culturale e quella sportiva. Noi, come UsAcli, ci saremo sempre”! 

VIDEO – Venerdì 22 settembre ‘Aspettando Xcorrere la Storia’ con il tributo a Carosone

VIDEO – Venerdì 22 settembre ‘Aspettando Xcorrere la Storia’ con il tributo a Carosone

AttualitàBenevento Città

Venerdì 22 settembre presso il meraviglioso e suggestivo Teatro Romano di Benevento, nell’ambito di ‘Aspettando Xcorrere la Storia’, ci saranno diverse attività, anche sportive, svolte da Asd affiliate all’UsAcli di Benevento e che termineranno con il concerto Tributo al Maestro Renato Carosone “Tu vuo’ fa l’americano”.

Nel corso della serata ci saranno anche visite guidate nel bellissimo Teatro Romano.

“Quest’anno abbiamo pensato di fare un’anteprima di ‘Xcorrere la Storia’ nel meraviglioso Teatro Romano coinvolgendo le diverse Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate con noi per mettere in evidenza che sport e cultura camminano sempre insieme”. Così Alessandro Pepe presidente dell’UsAcli di Benevento.

Ascoltiamo l’intervista a Ferdinando Creta dell’Area Archeologica del Teatro Romano.

Venerdì 22 settembre ‘Aspettando Xcorrere la Storia’ con il tributo a Carosone e la visita al Teatro Romano

Venerdì 22 settembre ‘Aspettando Xcorrere la Storia’ con il tributo a Carosone e la visita al Teatro Romano

AttualitàBenevento Città

Venerdì 22 settembre presso il meraviglioso e suggestivo Teatro Romano di Benevento, nell’ambito di ‘Aspettando Xcorrere la Storia’, ci saranno diverse attività, anche sportive, svolte da Asd affiliate all’UsAcli di Benevento e che termineranno con il concerto Tributo al Maestro Renato Carosone “Tu vuo’ fa l’americano”. Nel corso della serata ci saranno anche visite guidate nel bellissimo Teatro Romano.

“Quest’anno abbiamo pensato di fare un’anteprima di ‘Xcorrere la Storia’ nel meraviglioso Teatro Romano coinvolgendo le diverse Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate con noi per mettere in evidenza che sport e cultura camminano sempre insieme”. Così Alessandro Pepe presidente dell’UsAcli di Benevento.

“E poi sabato 23 settembre alle ore 20.30 la manifestazione podistica, organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica Podismo Benevento, che attraverserà i maggiori punti di interesse storici cittadini su un percorso lungo 10 km: dal teatro Romano alla chiesa di Santa Sofia, passando per i caratteristici vicoli in un’atmosfera unica e suggestiva che culminerà con l’arrivo all’Arco di Traiano.

Questo evento sportivo e culturale – conclude Pepe – è una grande occasione per contribuire alla promozione e diffusione del patrimonio culturale e storico di Benevento e sono convinto che anche stavolta, sia all’anteprima del 22 sera che alla corsa del 23 sera, avremo moltissimi appassionati di podismo. Vi aspettiamo numerosi”.

VIDEO – Unifortunato, ieri Graduation Day per 300 laureati

VIDEO – Unifortunato, ieri Graduation Day per 300 laureati

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Consegnato anche il Premio Traiano al giornalista Ferruccio De Bortoli.

Grande successo anche quest’anno per il  “Graduation Day 2023”, cerimonia organizzata dall’UniFortunato e dalla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici internazionale nella splendida cornice del  Teatro Romano di Benevento, dedicata alla consegna delle pergamene ai neo laureati provenienti da tutta Italia e degli attestati di abilitazione alla professione di psicologo per i laureati  Unifortunato che hanno superato il tirocinio obbligatorio e la prova valutativa, e per la  IV  edizione del Premio Traiano conferito al giornalista Ferruccio De Bortoli.

“E’ una grande soddisfazione aver portato a compimento un’opera educativa con  circa 300  laureati che hanno vissuto l’emozione di questo grande evento – ha dichiarato il Magnifico Rettore dell’UniFortunato Giuseppe Acocella.

Noi non procediamo soltanto nella direzione della  trasmissione del sapere e delle conoscenze, ma anche in quella della qualificazione professionale che ci viene riconosciuta da tempo.

Gli studenti che hanno ricevuto la pergamena che sancisce con il valore legale del titolo di studio il loro ingresso nel mondo del lavoro, testimoniano gli ottimi risultati raggiunti in breve tempo  dall’ Università telematica più a Sud del sistema universitario italiano.

Abbiamo ritenuto – ha proseguito il Rettore Acocella – che fosse questa l’occasione per congiungere la quarta  edizione del Premio Traiano, importante riconoscimento culturale che nasce su iniziativa del Centro di ricerca e applicazione tecnologica sul patrimonio culturale dell’Università Giustino Fortunato con  l’obiettivo di valorizzare chi si distingue nelle attività di diffusione della cultura, assegnato quest’anno al giornalista  Ferruccio de Bortoli già direttore del Corriere della Sera e de Il Sole 24 Ore.

“Per me è un onore  essere a Benevento, ospite dell’UniFortunato che mi ha voluto conferire  il  Premio Traiano – ha dichiarato il direttore Ferruccio De Bortoli nel suo intervento rivolto alla folta platea del al Teatro Romano. Ho avuto modo di verificare la qualità di questo giovane Ateneo che si sta facendo apprezzare per quanto di buono sta producendo. Questo è un giorno di festa non solo per il capoluogo sannita, ma anche per tutto il Paese. Purtroppo siamo la Nazione che fa registrare il minor numero di laureati, pochi giovani ed ognuno di loro con  una responsabilità maggiore rispetto ai propri padri. Da questo punto di vista l’UniFortunato lancia un messaggio di speranza a tutta la comunità. Questa Università ha i requisiti essenziali per poter fare altrettanto bene nei prossimi anni.

Alla cerimonia, presentata dal giornalista Alfredo Salzano, sono intervenuti anche il Sindaco di Benevento Clemente Mastella ed il Senatore Domenico Matera che hanno avuto parole di elogio per l’ottima organizzazione dell’evento e per quanto in questi anni ha prodotto l’Università Giustino Fortunato, apprezzata per la qualità accademica su tutto il territorio nazionale.

Ad introdurre la serata e a coordinare la consegna delle pergamene ai neo dottori dell’UniFortunato e della Scuola Superiore di Mediatori linguistici internazionale di Benevento è stato il prof. Paolo Palumbo, Delegato del Rettore per le attività di orientamento e placement – Vicario della SSMl di Benevento.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti  anche il dott. Hosny Dennis Yasser – laureato in Scienze e Tecnologie dei trasporti all’UniFortunato e la dott.ssa Miriam Lemmo – Laureata alla SSML di Benevento.

Ad impreziosire la serata il Corpo di ballo del Centro studi di Carmen Castiello con coreografie di Sara Scuderi, primo ballerino Mirko Melandri e alla tammorra Carlo Corso.

Un ringraziamento particolare   alla  Direzione dell’Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento, all’Istituto “Le Streghe” di Benevento e all’Unione delle Pro Loco d’Italia di Benevento.

Unifortunato, domani il Premio Traiano a Ferruccio De Bortoli

Unifortunato, domani il Premio Traiano a Ferruccio De Bortoli

AttualitàBenevento Città
Graduation Day al Teatro Romano per gli studenti Unifortunato.

Venerdì 15 settembre alle ore 17.00, nella splendida cornice del Teatro Romano di Benevento, il Dott. Ferruccio de Bortoli, già Direttore del Corriere della Sera e  de Il Sole 24Ore, riceverà il Premio Traiano 2023. 

Si tratta di un importante riconoscimento che nasce su iniziativa del Centro di ricerca e applicazione tecnologica sul patrimonio culturale dell’Università Giustino Fortunato, che ha l’obiettivo di celebrare l’impegno di uomini e donne che si distinguono nelle attività di diffusione della cultura.

Nel corso della cerimonia saranno anche consegnate le pergamene ai laureati Unifortunato e SSML dell’anno 2022, provenienti da tutta Italia e gli attestati di abilitazione alla professione di psicologo per i laureati Unifortunato che hanno superato il tirocinio obbligatorio e la prova valutativa. 

La manifestazione è aperta a tutti. 

Si ringraziano per la collaborazione e la disponibilità l’Area Archeologica del Teatro Romano, il Centro Studi Danza di Carmen Castiello, l’Istituto “Le Streghe” di Benevento e l’Unione delle Pro Loco d’Italia di Benevento.

Notte al Museo del Sannio, aperte le prenotazioni

Notte al Museo del Sannio, aperte le prenotazioni

Cultura

L’Organizzazione del Festival “Benevento Città Spettacolo” informa che sono aperte le prenotazioni per le visite guidate gratuite che si terranno presso il Museo del Sannio il 26 agosto, inserite nel programma “Notte ai Musei” nell’ambito del Cartellone eventi del Festival.

Le visite si terranno presso il Museo del Sannio in quattro turni: 23:00 – 23:30 – 00:00 – 00:30.

Le prenotazioni possono essere effettuate inviando una mail a info@cittaspettacolo.it, specificando
in oggetto “Prenotazione Notte ai Musei – Museo del Sannio”.

Nella richiesta di prenotazione è necessario indicare quanto segue:
• – Numero di partecipanti
• – Giorno ed orario richiesta turno
• – Nome e Cognome dei visitatori
• – Recapiti e-mail e telefonico

I richiedenti saranno contattati telefonicamente e/o a mezzo mail da parte dello staff del Festival per la conferma di prenotazione.

Mastella: “Musk e Zuckerberg si sfidino al Teatro Romano di Benevento”

Mastella: “Musk e Zuckerberg si sfidino al Teatro Romano di Benevento”

AttualitàBenevento Città

“Gemella di Roma Imperiale e straordinario scrigno di storia, Benevento può a buon diritto candidarsi per ospitare la super-sfida tra Musk e Zuckerberg: un evento di richiamo mondiale per cui il nostro meraviglioso Teatro Romano potrebbe essere una location perfetta”, lo dice il sindaco di Benevento Clemente Mastella lanciando la candidatura della città di Benevento per ospitare il match tra i due magnati del web.

“Il nostro Teatro Romano è un gioiello che ha già incantato i protagonisti del Premio Strega. Diventerebbe l’arena naturale per questo evento planetario. Per bellezza, fascino millenario e suggestioni storiche il nostro Teatro non teme confronti. Sono sicuro che i due re dell’universo social non avrebbero dubbi, se lo visitassero, a mettere un bel like. Invito il ministro Sangiuliano a riflettere su questa incredibile possibilità di valorizzare le aree interne campane”, prosegue Mastella.

“A Benevento, teatro nella storia di epocali battaglie, purtroppo allora inevitabilmente sanguinose, potrebbe oggi ospitare un altro duello che stavolta a differenza che ai tempi di Pirro e Manfredi porterebbe nessun lutto, ma solo un formidabile portato di notorietà e celebrità. In caso l’evento si svolga in un altro sito storico italiano,  invito uno dei due contendenti a venire da noi per l’allenamento che – come da cultura dei gladiatori – aveva importanza cruciale in vista della disfida”, conclude il Sindaco di Benevento.

Passione, amore filiale e vendetta nel Rigoletto andato in scena al Teatro Romano (FOTO)

Passione, amore filiale e vendetta nel Rigoletto andato in scena al Teatro Romano (FOTO)

Cultura

Nella serata di martedì 1 agosto, all’interno del programma “Lirica al Teatro Romano”, promossa dall’associazione “Musicainsieme”, è stata presentata, sul palco dello storico teatro di epoca romana, padrone di una possente acustica, “Il Rigoletto”, opera di Giuseppe Verdi che egli scrisse su libretto di Francesco Maria Piave, traendo la storia dal dramma di Victor Hugo “Il Re si diverte”.

Il dramma di Hugo era ambientato alla corte di Francia, con al centro il libertinaggio del re Francesco I, ma l’ambientazione non piacque al pubblico per cui nell’opera di Verdi, in ossequio ad un compromesso, la vicenda fu ambientata a Mantova, ducato al tempo non più esistente, trasformando il re di Francia nel Duca di Mantova.

L’opera appartiene a quella che viene chiamata “triade verdiana”, detta anche “trilogia popolare”, gruppo di tre opere – Rigoletto, Il Trovatore e la Traviata – capolavori con i quali Verdi raggiunse la piena maturità artistica con fama internazionale e sancì la sua potente concezione drammaturgica, concretizzata attraverso i mezzi espressivi della sua musica.   

Grande l’attesa di quest’opera che ha richiamato a teatro un pubblico numerosissimo, appassionati di lirica e soprattutto amanti della musica classica, ai quali l’evento ha regalato una serata di passione, amore filiale e vendetta che ha coinvolto i presenti ed ha sfidato i limiti delle sonorità dello storico luogo della rappresentazione.

L’esibizione è stata accompagnata e ulteriormente arricchita dal corpo di ballo del “Centro studi Danza Saveria Cotroneo” e dalla ”Orchestra Internazionale della Campania”, composta da 50 elementi e diretta nella serata dal maestro Angelo Gabrielli.

Il “Rigoletto”, rappresentato per la prima volta nel marzo del 1851 a Venezia al Teatro la Fenice, racconta la storia di uno storpio buffone alla corte del duca di Mantova, che organizza beffe crudeli verso chiunque si aggiri intorno a lui e di cui, l’unica nota gentile e amorevole è la figlia Gilda, orfana di madre e unico tesoro della sua vita.

L’opera si apre con la scena di una festa di corte durante la quale il Duca confida al fido Borsa, di voler conquistare una fanciulla (Gilda) che vede sempre all’uscita della chiesa e che ha seguito. Al consiglio dell’amico di dedicarsi alle belle dame di corte, il Duca intona l’aria 🙁Questa o quella per me pari sono), rivelando il suo spirito libertino. Egli corteggia poi la contessa di Ceprano innescando la rabbia del marito che viene poi schernito dal buffone Rigoletto.

Alla maledizione del Conte di Monterone, che accusa il duca di avergli sedotto la figlia, segue il turbamento di Rigoletto (quel vecchio maledivami) e l’incontro con Sparafucile, sicario che Rigoletto allontana paragonandosi un po’ a lui per la sua vita infelice (Pari siamo).

I cortigiani organizzano il rapimento di quella che è creduta l’amante del buffone, in realtà sua figlia, invitando Rigoletto ad unirsi all’impresa bendandolo perché non veda (Zitti zitti, moviamo a vendetta). 

Il Duca crede che gli abbiano rapita la donna amata (Ella mi fu rapita), in realtà la giovane è a palazzo (Possente amor mi chiama), ma quando Rigoletto scopre del rapimento di Gilda, maledice i cortigiani  (Cortigiani vil razza dannata). Egli cerca di far rendere conto alla figlia di chi sia veramente l’uomo che ella ama (La donna è mobile) e chiede alla figlia di partire per Verona.

Venuta a conoscenza di un piano per uccidere il Duca da parte di Maddalena invaghitasi del Duca, Sparafucile e lo stesso Rigoletto, Gilda decide di travestirsi da uomo e sacrificarsi per l’amato. Nel sacco che Sparafucile consegna a Rigoletto c’è il corpo di Gilda morente (V’ho ingannato….Lassù in cielo), a cui segue il lamento disperato di Rigoletto che si rende conto che la maledizione di Monterone si è avverata (Ah, la maledizione!).

Possente il canto del baritono Devid Cecconi che ha scosso gli animi con i suoi lamenti, acuta e limpida la voce del mezzosoprano Daniela Cappiello che ha riempito l’aria con i suoi gorgheggi ed i suoi acuti, incisiva e convincente l’interpretazione del tenore Raffaele Abete, significative le interpretazioni di tutti i membri della compagnia lirica che hanno reso possibile la realizzazione dell’enfasi canora e credibile ed accattivante la rappresentazione di una storia di passione, amore filiale e vendetta quale si verifica nella vita quotidiana.

Inutile dire che la lirica mostra un fascino particolare, sinonimo di una bellezza musicale assoluta che, come nel Rigoletto cui si è assistito, rivela una combinazione di ricchezza melodica e potenza drammatica in cui si manifestano tutte le assurdità, le debolezze e le follie della vita umana che le melodie, gli acuti ed i bassi profondi e quasi inquietanti, ma trascinanti, quali quelli di Rigoletto, hanno esaltato e rivelato a ciascuno, facendo riscoprire il senso profondo del proprio essere, denudando mistificazioni quotidiane e portando alla luce debolezze spesso nascoste e mai rivelate.

Musica d’autore con cantanti d’autore che hanno regalato ai tanti presenti attimi di riscoperta musicale e personale che ognuno ha portato gelosamente con sé alla fine della rappresentazione.

La lirica torna al Teatro Romano con una trascinante Carmen di Georget Bizet

La lirica torna al Teatro Romano con una trascinante Carmen di Georget Bizet

Cultura

All’interno di un gioiello di architettura romana e di formidabile acustica quale è il Teatro Romano di Benevento, uno dei teatri meglio conservati del Mezzogiorno d’Italia, nella serata di domenica 30 luglio, all’interno del programma “Lirica al Teatro Romano”, la musica lirica, dopo molti anni di silenzio, è tornata a far sentire la sua eccezionale voce, rinverdendo una tradizione musicale che risale agli anni ’70 del novecento, con la presentazione della “Carmen” di Bizet.

L’opera scritta da Bizet da un libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, fu composta nel 1873 e vide la sua prima rappresentazione a Parigi, al Teatro Opéra-Comique nel 1875.

Una ministagione, quella del luglio/agosto beneventano che è stata promossa dall’associazione “Musicainsieme”, con il maestro Leonardo Quadrini, che ha l’ambizione di rinnovare l’antica tradizione della lirica vissuta per decenni nel capoluogo sannita. In cartellone due opere “Carmen” di Bizet il 30 luglio e il 1 agosto il “Rigoletto” di Verdi.

Il Teatro Romano di Benevento è tra i primi siti archeologici ad entrare, in virtù della Legge 800, nel filone ministeriale della ″Lirica″ ordinaria estiva,  l’evento in parola inoltre ha registrato un sold aut come non si vedeva da tempo per un evento di lirica a Benevento.

L’opera la “Carmen” non è stata solo una rappresentazione musicale, essa infatti è stata accompagnata dal Corpo di ballo “Centro studi Danza Saveria Cotroneo” con la partecipazione del solista Giuseppe Protano. Ha guidato musicalmente la rappresentazione la “Orchestra Internazionale della Campania” diretta da Leonardo Quadrini, forte e convinto animatore del ritorno alla lirica della città di Benevento.

La rappresentazione si è aperta con il corpo di ballo del “Centro studi Danza Saveria Cotroneo” che ha introdotto la storia di Carmen, una zingara molto corteggiata, ma che non crede alla costanza dell’amore (L’amour est un oiseau rebelle – l’amore è un uccello ribelle – si sente dire in un passo dell’opera), ma che tuttavia, con il lancio di un fiore sul viso di Don José, giovane brigadiere di servizio a Siviglia, intreccia con lui una storia d’amore controversa e travagliata.

Per amore di Carmen, Don José dimentica Micaela, sua sorella adottiva che egli aveva intenzione di sposare e, amando Carmen diventa contrabbandiere, come lei voleva, per vivere in totale libertà. Un giorno Micaela lo avverte della morte di sua madre e Don José si allontana, ma al suo ritorno scopre che la bella Carmen si è innamorata di Escamillo, un “prode toreador”, aria di un famoso passaggio dell’opera. Al rifiuto della donna di cominciare una nuova vita insieme, l’uomo, folle di gelosia, la uccide con il suo pugnale.

Interamente cantata in francese, versione originale dell’opera ed anche in ossequio all’autore Georget Bizet, essa è ambientata in Spagna, in un succedersi di eventi che danno all’opera maggiore realismo, cosa che fu molto apprezzata, dopo un primo momento di perplessità,  dal pubblico del suo tempo, in un succedersi di eventi che presentano forti analogie con la “Cavalleria rusticana” di Mascagni; in ambedue le produzioni sono infatti presenti il triangolo amoroso, la gelosia, la passione che divora e la disfatta finale.

Particolarmente bravi ed ispirati, gli artisti hanno coinvolto il pubblico con le loro prestazioni canore e istrioniche, in un procedere di scene in cui i molti attori hanno riempito il palco con la loro presenza fisica e canora e l’aria con le loro voci acute e nello stesso tempo limpide e melodiose, accompagnati da un gioco di luci che hanno coinvolto e trascinato i presenti nel cuore dell’opera stessa.

Particolarmente bravi il mezzosoprano Angela Bonfitto nella parte di Carmen, il tenore Mickael Spadaccini nella parte di Don José e il baritono Enkhbold Ankhbayar nella parte di Escamillo.

Particolarmente coinvolgenti le coreografie di Saveria Cotroneo che, insieme alla regia di Giovanna  Nocetti, sono riuscite a rapire l’attenzione e la partecipazione del numeroso pubblico presente.

 Tutti sedotti dalla musica, dalle parole – in lingua straniera, ma comprensibili grazie ai gesti ed alle inflessioni musicali degli artisti – dalle espressioni facciali e dagli occhi, oltre che dalle splendide voci dei musicisti, dalla frenesia musicale portata in scena, hanno fatto in modo che la voce, regina della rappresentazione, fosse capace di trascinare le emozioni fino ad entrare nell’anima di ciascuno dei presenti che, ad ogni atto o sosta della rappresentazione, non hanno fatto mancare scroscianti applausi.

Felice e gradevole serata di musica lirica nella quale, oltre ad ascoltare il ritmo, le melodie e le voci calde e coinvolgenti dei cantanti, il tutto in una voce unica e multipla che ha infuso forza nell’aria, ciascuno ha potuto confrontarsi con la propria personalità, individuare similitudini di vita, di esperienze di rapporti umani e di situazioni vissute, di circostanze che hanno condizionato e condizionano le nostre scelte di vita e musicali e scoprire che, dove c’è musica c’è vita.