Ariano Irpino | Detenuto tenta il suicidio in cella: provvidenziale l’intervento della Polizia Penitenziaria

Ariano Irpino | Detenuto tenta il suicidio in cella: provvidenziale l’intervento della Polizia Penitenziaria

CronacaRegione

Giornata di follia ieri, l’ennesima, nel carcere di Ariano Irpino. “Ieri, nel tardo pomeriggio un detenuto straniero, comune e ristretto nel Reparto ordinario ha tentato di impiccarsi: fortunatamente il tempestivo intervento dell’Agente di Polizia Penitenziaria di servizio nel Reparto, insieme ad altri colleghi hanno salvato il detenuto, anche con l’aiuto del medico di turno, tramite massaggio cardiaco e defibrillatore, poi trasportato in ospedale”, riferisce Tiziana Guacci, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che aggiunge:

“il SAPPE chiede all’Amministrazione, per i poliziotti intervenuti, un riconoscimento premiale per la professionalità e altruismo dimostrata nella circostanza evitando un probabile suicidi di una detenuto”.

Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “ci sono troppi detenuti che presentano problemi psichiatrici. Questa una delle gravi problematiche che al momento interessa le carceri italiane, e purtroppo non risparmia neanche Ariano. Con la scellerata ed improvvida chiusura nel 2015 degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e il passaggio alle REMS, le residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza, i posti a disposizione per ospitare i detenuti con questi disagi non sono sufficienti a colmare le reali necessità e per questo molti di loro sono stati rinchiusi nelle carceri. È così che anche ad Ariano Irpino” gli agenti della Polizia Penitenziaria, pur non avendo le competenze necessarie, sono chiamati a gestire queste persone con le più svariate problematiche mentali”.

Il leader del SAPPE ricorda, inoltre, che “il problema dei detenuti con disagio psichiatrico è la prima e più importante emergenza nazionale nelle carceri italiane. La riforma che ha previsto la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari non ha indicato delle valide alternative, tant’è che è stata bocciata anche dalla Corte costituzionale”. 

Capece si rivolge in particolare al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo:

Al Capo DAP Russo rinnoviamo l’invito ad incontrare il SAPPE per affrontare i temi della gestione dei detenuti stranieri, dei malati psichiatrici, della riorganizzazione istituti, della riforma della media sicurezza. Ma chiediamo anche l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la Polizia Penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”

Per questo, il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria non esclude clamorose forme di protesta dei poliziotti: “perché ormai il tempo delle interlocuzioni è finito: in questi ultimi anni ci siamo recati in ogni istituto di pena del Paese, per adulti e minori, abbiamo pazientemente ascoltato il personale, abbiamo scritto e riscritto alle varie Autorità competenti, ma ci rendiamo conto che chi di dovere non ha ancora intrapreso le iniziative che abbiamo richiesto e che ci aspettavamo”.

Avellino, carcere nel caos: sventato un tentativo di evasione nella serata

Avellino, carcere nel caos: sventato un tentativo di evasione nella serata

CronacaRegione

“Oramai in Campania la situazione penitenziaria è fuori controllo”: lo denuncia, sconfortata, il Segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Tiziana Guacci, che da notizia di quanto avvenuto nelle ultime ore nel carcere di Bellizzi Irpino.

“Dopo l’evasione di soli quattro giorni fa presso la Casa Circondariale di Avellino, nella serata di ieri si è verificato un nuovo tentativo di evasione. Questa volta, per fortuna, i detenuti sono stati fermati nell’ambito dell’intercinta interna, grazie al pronto intervento di quel poco personale presente in servizio. Sembrerebbe che ci fossero in servizio solo 6 unità di polizia penitenziaria a fronte di ben 630 detenuti. Ma ormai non fanno più scalpore queste notizie”.

“Siamo molto preoccupati per la situazione del carcere di Avellino”, denuncia la sindacalista: “da tempo il Sappe denuncia che oramai è allo sbando. Dall’ultima visita sui luoghi di lavoro abbiamo riscontrato una apertura indiscriminata dei detenuti in contrasto con le ultime circolari dipartimentali. Nonostante il Sappe denunci da tempo tale situazione, riscontriamo una totale inerzia del Provveditorato regionale penitenziario di Napoli. Aspettiamo dei segnali dai vertici dipartimentali. Abbiamo richiesto un tavolo di confronto con il prefetto al fine di trovare soluzioni condivise visto che la situazione rischia  di compromettere   l’ordine pubblico”, conclude Guacci.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha parole di elogio per i poliziotti di Avellino che hanno sventato l’evasione: “E’ solamente grazie a loro se è stato possibile sventare la clamorosa fuga ai detenuti. I nostri Agenti sono stati bravissimi a fermare il fuggitivo. Una cosa grave, che poteva creare ulteriori seri problemi alla sicurezza e all’incolumità dei poliziotti, dei detenuti, dei cittadini. è La grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria. E le Istituzioni, tutte, non possono più stare silenti di fronte a questa che è una vera e propria emergenza”.