Respinta la domanda risarcitoria e atti trasmessi alla Corte dei Conti.
Con sentenza del 20 novembre 2023, emessa dal Tribunale civile di Benevento è stata respinta la domanda risarcitoria della società Malies srl, relativa alle vicende del complesso di piazza Commestibili.
La società aveva chiesto la risoluzione della concessione in danno del Comune di Benevento, con risarcimento di 20 milioni di euro.
Il Tribunale civile ha rigettato la domanda risarcitoria per l’assenza del verbale di ultimazione dei lavori e perché ha ascritto alla Malies la responsabilità di non aver potuto procedere al collaudo delle opere.
Altresì il Tribunale ha disposto la trasmissione della sentenza alla Corte dei Conti per accertamenti sulle omissioni, da parte del Comune, nel periodo 2005-2012 e ancora per approfondire la vicende del subentro della società di scopo con capitale sociale di 11mila euro e un piano economico-finanziario carente.
Spaccio, assolti Simone Silvino e Ilaria Ricciardi
Assolti Simone Silvino e Ilaria Ricciardi dall’accusa di spaccio di sostanze stupefacente.
Difesi dall’avvocato Gerardo Giorgione, nel settembre 2019 i predetti venivano fermati con circa 60 grammi (pari a 300 dosi circa) di sostanza stupefacente tipo hascisc ed alcune parti divise.
Gli stessi in data odierna e dopo la fase delle prove sono comparsi davanti al Tribunale di Benevento che accogliendo la tesi difensiva ha assolto i giovani perché il fatto non costituisce reato e disponendo la distruzione della sostanza nonché la restituzione del telefono e della somma caduta in sequestro.
Il PM anche con riqualificazione aveva chiesto la condanna a 7 mesi ma il Giudice è stato di parere opposto ritenendo valide le ragioni e difese dell’avvocato Giorgione.
“Il fatto non sussiste”: assolto Gerardo Sparandeo
Sparandeo, difeso dall’Avv. Gerardo Giorgione, era accusato di spaccio di sostanza stupefacenti per il quale il Pm aveva chiesto 4 anni.
Assolto perché il fatto non sussiste Gerardo Sparandeo, difeso dall’avvocato Gerardo Giorgione.
Lo Sparandeo, dapprima attinto da ordinanza di custodia cautelare dalla DDA OCC N. 8 del 2020, N. 1069-18 GIP e N. 13068/2017 del Tribunale di Napoli, poi annullata sempre a seguito della difesa dell’avvocato Gerardo Giorgione.
Disposto il giudizio immediato, insieme ad altri due imputati difesi da altri avvocati che scelsero il rito abbreviato e furono condannati, Sparandeo ha scelto la strada del rito ordinario.
Oggi è arrivata la assoluzione perché il fatto non sussiste. In pratica con la formula più ampia a seguito di una intensa attività processuale.
Lo Sparandeo era accusato di spaccio di sostanza stupefacenti ed il Pm aveva chiesto 4 anni, oltre a 10000 euro di multa. Assolto con la formula più ampia dal Tribunale di Benevento.
Ancora un dramma nel Sannio: morta nel sonno avvocato 40enne
Dramma a Castelvenere per l’improvvisa scomparsa di Gina Carlo, avvocato, già consigliera comunale e componente della Direzione provinciale Pd.
La donna, 40 anni, è stata ritrovata senza vita nel proprio letto dai genitori. A stroncarla è stato un infarto.
Giunti sul posto, i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso; ogni soccorso è stato inutile.
“Alla sua famiglia e ai suoi cari le più sentite e caloroso condoglianze dall’intera Comunità Democratica Sannita”, si legge in una nota del Pd Sannio che annuncia anche che “La prevista inaugurazione del Pd Valle Telesina del 16 settembre è rinviata a data da destinarsi” in segno di rispetto per la scomparsa di Gina Carlo.
Denaro e regalie da imprenditore, carabiniere condannato a un anno e dieci mesi
Due i militari implicati: l’altro Carabiniere, così come il titolare dell’impresa edile, invece, è stato rinviato a giudizio.
Un anno e dieci mesi per induzione indebita a dare o promettere utilità: questa la decisione del Gip Pietro Vinetti che ha condannato uno dei due Carabinieri implicati, insieme a un imprenditore edile, nell’ambito di un’inchiesta per corruzione.
Il militare – come riporta Il Mattino -, inizialmente accusato di corruzione ha visto la derubricazione del reato ascrittogli in induzione indebita a dare o promettere utilità. L’altro Carabiniere e il titolare dell’impresa edile, invece, sono stati rinviati a giudizio.
I fatti risalgono a 2020 quando i due militari prestavano servizio a San Bartolomeo in Galdo. Stando alla ricostruzione dell’accusa, i due carabinieri ricevevano da un imprenditore edile locale tramite il titolare di un distributore di carburante denaro e regalie consistenti nel rifornimento di gasolio delle loro auto private.
La titolare del distributore provvedeva successivamente ad addebitare all’imprenditore l’importo della benzina erogata solitamente pari a 50 euro.
Aggredisce e ferisce donna con mazza di legno: nei guai 68enne
A seguito dell’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento i Carabinieri della Stazione di Montecalvo Irpino (AV) hanno dato esecuzione in data odierna alla ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con divieto assoluto di comunicare anche telefonicamente con persone diverse dai familiari conviventi, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento nei confronti di un sessantottenne, gravemente indiziato dei delitti di atti persecutori e lesioni personali aggravate.
L’uomo – secondo la ricostruzione accusatoria accolta dal Giudice – con condotte reiterate aveva assunto atteggiamenti molesti ed assillanti nei confronti di una donna, anche alla presenza del marito e di altri familiari di questa, con telefonate, visite non gradite ed appostamenti nelle strade abitualmente frequentate dalla stessa, cagionando con queste condotte un perdurante e grave stato di ansia e paura ed un mutamento delle pregresse abitudini di vita, nonché un fondato timore per la propria incolumità.
Tali condotte, divenute sempre più pressanti, sfociavano da ultimo in una sorta di agguato posto in essere dall’uomo che, travisato ed armato di una mazza di legno con punta di ferro, assaltava e danneggiava la vettura della persona offesa mentre la stessa era a bordo, ingaggiando una colluttazione, causandogli lesioni, con un terzo estraneo intervenuto in difesa della donna.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari – in presenza del pericolo (quale ritenuto dal Giudice) di recidiva o di progressione criminosa – avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.
Sequestro di beni a 11 imprenditori, il Tribunale del Riesame di “No”
Il Tribunale del Riesame di Benevento, Sezione Misure Reali, ha respinto l’Appello della Procura di Benevento proposto contro il provvedimento del GIP, dott.ssa Loredana Camerlengo, che aveva negato la richiesta di sequestro dei beni di 11 imprenditori, dei quali 7 residenti a Montesarchio e gli altri a Cervinara, Forio D’Ischia, Milano e Vietri di Potenza.
Il sequestro era stato richiesto perché, secondo la Procura di Benevento, sulla base delle informative della Guardi di Finanza, gli imprenditori avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti in relazione alla gestione di 2 imprese (edile e cartoleria), che sarebbero state solo apparentemente operative.
Sempre secondo la Procura le imprese non avevano presentato nessuna dichiarazione fiscale negli anni 2019 e 2020 pur avendo emesso numerose fatture in favore di uno stretto numero di ditte operanti nei settori della elaborazione dati, fabbricazione porte e finestre, gestione commerciali di bene immobili, promozione pubblicitaria, installazione di impianti elettrici, realizzazione e completamento di edifici e abbigliamento.
Il Tribunale ha accolto la tesi dei difensori degli indagati, rappresentati dagli Avvocati Vittorio Fucci, Fabio Russo, Isidoro Taddeo, Guido Principe, Togo Verrilli, Carmelo Sandomenico e Claudio Barbato, e ha respinto l’Appello della Procura, non consentendo, così, il sequestro dei beni degli imprenditori.
Ora pende, presso il Tribunale del Riesame di Napoli, l’Appello proposto dalla stessa Procura di Benevento contro il provvedimento dello stesso GIP Camerlengo, che ha respinto la richiesta degli arresti domiciliari, di obbligo di firma e del divieto per l’esercizio dell’impresa per 12 mesi a carico degli imprenditori indagati.
L’avv. Simona Barbone confermata presidente della Camera Penale di Benevento
Sarà ancora l’Avv. Simona Barbone a guidare la Camera di Penale di Benevento ‘Guido Del Basso De Caro’. Questo è il risultato delle elezioni in seno all’associazione dei penalisti sanniti.
Una vittoria schiacciante quella della presidente Barbone, la quale ha avuto la meglio dell’Avv. Antonio Leone: ben 62 i voti per la presidente, 29 le preferenze raccolte dal collega. Gli aventi diritto al voto erano 101; 91, invece, quelli che lo hanno esercitato.
La presidenza Barbone proseguirà, dunque, anche nei prossimi due anni. Con lei: i colleghi Carmine Monaco (vice presidente), Domenico Rossi (segretario), Francesco Fusco (tesoriere), Nico Salomone, Giuseppe Romano e Roberto Pulcino. Il Collegio dei Probiviri sarà composto dal Presidente Guido Principe e dai componenti Enrico Riccio e Luigi Tedeschi.
“Sono felice per questa vittoria che rappresenta un riconoscimento forte per il lavoro svolto in questi due anni e sono orgogliosa di poter proseguire nell’impegno con i componenti di Giunta che mi affiancheranno nei prossimi due anni. Alla gioia per la vittoria si affianca la consapevolezza che bisognerà lavorare sempre meglio”, il commento a caldo della presidente Barbone ai microfoni di BeneventoNews24.it.
Paura in Tribunale: avvocato si sente male e si accascia a terra
Momenti di paura e apprensione questa mattina al Tribunale di Benevento: un avvocato (S. G.) è improvvisamente svenuto, in seguito a un malore.
Poco prima aveva già manifestato un lieve malore, ricevendo assistenza da alcuni colleghi e cercando di riprendersi bevendo un bicchiere di acqua e zucchero.
Quando sembrava che stesse meglio, ecco che il professionista, che era nei pressi dell’entrata del Tribunale, si è accasciato a terra.
Subito allertati i soccorsi, i sanitari del 118 hanno immediatamente prestato le prime cure all’avvocato per poi trasportarlo al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli di Benevento.
Irregolarità affidamento servizi comune di Calvi, sei rinvii a giudizio: contestati reati di turbativa di gara, falso e abuso d’ufficio
Accusati di irregolarità nell’affidamento di servizi presso il Comune di Calvi e, in un caso, anche presso quello di Taurasi, in sei sono stati rinviati a giudizio.
Si tratta di Bruno Parlapiano, 51 anni di Morcone, responsabile dell’Ufficio tecnico del comune di Calvi e San Giorgio del Sannio; Armando Rocco, 49 anni, sindaco di Calvi; Claudio Castaldo, 58 anni di Calvi e gestore di una ditta; Enrico Tirelli, 46 anni, titolare di un’impresa, Davide D’Isola, 37 anni di Taurasi e legale rappresentante di una cooperativa; Domenico Caputo, 65 anni, di Avellino e responsabile del settore urbanistica ed edilizia del comune di Calvi.
Per quanto concerne, invece, la posizione di Gioacchino Vitiello, 45enne di Taurasi e amministratore di due cooperative, è stata respinta l’istanza di patteggiamento. Il suo caso ora sarà assegnato a un altro giudice.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento e svolta dalla Guardia di Finanza, ha avuto ad oggetto una serie di affidamenti di servizi del Comune di Calvi che risalgono al 2019.
Secondo l’accusa, vi sarebbero state delle irregolarità circa le modalità con le quali era stato determinato l’affidamento di alcuni servizi presso il Comune per il trasporto scolastico, la pulizia degli uffici, lo spazzamento delle vie del paese, la custodia e la pulizia del cimitero comunale, la tumulazione ed estumulazione delle salme sempre nel cimitero.
Pertanto, i sei sono accusati, a vario titolo, dei reati di turbativa di gara, falso e abuso d’ufficio.
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