Tribunale di Benevento e quello di Avellino accorpati? La Sen. Lonardo interroga il Ministro

Tribunale di Benevento e quello di Avellino accorpati? La Sen. Lonardo interroga il Ministro

Politica

Alcune indiscrezioni – scrive la Senatrice Lonardo nell’interrogazione – riportano di un prossimo accorpamento dei Tribunali di Benevento ed Avellino, che avrebbero dunque un’unica sede nel contesto della riduzione delle sedi giudiziarie.

L’eliminazione di un tribunale o una Corte d’appello – prosegue –  comporta l’allontanamento dai cittadini di fondamentali presidi di legalità, senza che ciò incida realmente sulla qualità della risposta. Una violazione del principio del giusto processo.

Pertanto, la Sen. Lonardo “chiede di sapere se risponda al vero che nella nuova geografia delle sedi giudiziarie il tribunale di Benevento e quello Avellino risultino accorpati, diventando una sola entità”.

L’interrogazione nella sua interezza:

Interrogazione a risposta scritta

 Lonardo

Al Ministro della Giustizia

Premesso che:

  • Alcune indiscrezioni delle ultime settimane riportano di un prossimo accorpamento dei Tribunali di Benevento ed Avellino, che avrebbero dunque un’unica sede nel contesto della riduzione delle sedi giudiziarie;
  • L’eliminazione di un tribunale o una Corte d’appello significa comporta l’allontanamento dai cittadini di fondamentali presidi di legalità, senza che ciò incida realmente sulla qualità della risposta. Una violazione del principio del giusto processo;

chiede di sapere

se risponda al vero che nella nuova geografia delle sedi giudiziarie il tribunale di Benevento e quello Avellino risultino accorpati, diventando una sola entità.

Sant’Angelo a Cupolo, convenzione con il Tribunale di Benevento: condannati pena lieve svolgeranno attività di pubblica utilità

Sant’Angelo a Cupolo, convenzione con il Tribunale di Benevento: condannati pena lieve svolgeranno attività di pubblica utilità

AttualitàDalla Provincia

Il Sindaco Diego Cataffo, accompagnato dal Presidente del Consiglio Comunale Gennaro Pontillo (promotore dell’iniziativa), in virtù della possibilità concessa anche alle amministrazioni comunali di rendersi disponibili ad accogliere le prestazioni lavorative di cittadini condannati a pena lieve, giovedì scorso ha stipulato convenzione con Ministero della Giustizia (Tribunale Ordinario di Benevento ed Ufficio Esecuzione Penale Esterna).

La legge, infatti, consente al Giudice di Pace ed al Tribunale, di applicare, su richiesta dell’imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività, sulla base di convenzioni con l’Ente richiedente.

“Una convenzione che va inquadrata  nell’ottica di cogliere ogni opportunità per far fronte alla carenza di personale dell’Ente”, dichiara il presidente del consiglio comunale, Gennaro Pontillo.

La convenzione prevede che potranno essere assegnate fino a cinque persone condannate alla pena, affinché prestino lavoro di pubblica utilità, presso la struttura dell’Ente, nei seguenti settori:

  • protezione civile (in caso di calamità naturali o di prevenzione e spegnimento incendio
  • manutenzione dei beni demaniali e del patrimonio pubblico
  • manutenzione del verde pubblico
  • prevenzione repressione del randagismo
  • supporto al personale che cure i procedimenti amministrativi
Scontro Avvocato-GUP, ANM: “Riconoscere rispetto dei ruoli. Piena solidarietà ai Giudici del Tribunale di Benevento”

Scontro Avvocato-GUP, ANM: “Riconoscere rispetto dei ruoli. Piena solidarietà ai Giudici del Tribunale di Benevento”

AttualitàBenevento Città

Continua a tenere banco nell’ambiente giurisdizionale sannita il tema dello scontro tra l’Avvocato Angelo Leone e il GUP Loredana Camerlengo (leggi QUI). Dopo gli interventi dell’Ordine degli Avvocati (leggi QUI) e della Camera Penale di Benevento (leggi QUI), è il turno dell’ANM (Associazione Nazionale Magistrati). A scrivere è la Presidente di ANM- Sottosezione di Benevento, dott.ssa Assunta Tillo:

“L’esercizio del diritto di difesa – si legge nella nota – è sacro ed inviolabile ma altrettanto sacro ed inviolabile è l’esercizio della giurisdizione che compete esclusivamente al giudice naturale precostituito per legge.

La rigorosa osservanza di tali principi costituzionali impone, nella dialettica processuale, il riconoscimento formale e sostanziale dei rispettivi ruoli”.

“I rapporti tra la magistratura beneventana e l’avvocatura – continua – sono stati sempre improntati a tali principi e perciò stupisce, e non poco, come un episodio isolato e circoscritto, i cui contorni sono ancora da chiarire, abbia potuto produrre una reazione così eclatante da parte degli organismi dell’avvocatura fondata su un’istruttoria all’evidenza sommaria e unilaterale. Un approfondimento preventivo con la interlocuzione con chi ha la responsabilità dell’ufficio avrebbe molto probabilmente consentito di accertare le ragioni della reazione del giudice, che si ricorda ha la disciplina dell’udienza e ha il dovere di garantire il suo ordinario svolgimento, e di comporre la frizione avutasi in aula.

D’altra parte non si è avuto modo di registrare mai episodi o comportamenti dei giudici limitanti le funzioni svolte dai difensori né atteggiamenti aggressivi e prevaricatori degli avvocati, il cui garbo conosciamo ogni giorno nelle aule di udienza.

Stupisce ancora di più che un singolo episodio sia stato assunto a pretesto per screditare, in maniera generalizzata, generica e infondata, la magistratura giudicante dell’ufficio GIP/GUP di Benevento, rappresentando la esistenza di uno scontro, del tutto inesistente, tra avvocati e giudici beneventani.

Sono queste le ragioni che inducono ad esprimere piena solidarietà ai giudici del Tribunale di Benevento e segnatamente a quelli dell’ufficio GIP/GUP, con la serena certezza che prosegua il dialogo franco, costruttivo e leale che connota i rapporti con il foro di Benevento e anche in questa occasione opportunamente avviato, in relazione a queste vicende, su iniziativa del Presidente del Tribunale di cui si ha notizia dalla stampa di oggi”.

Scontro Gup-avvocato, scatta l’astensione della Camera penale. Barbone: “Episodio di una gravità assoluta”

Scontro Gup-avvocato, scatta l’astensione della Camera penale. Barbone: “Episodio di una gravità assoluta”

AttualitàBenevento Città
“Compromesso il diritto di difesa costituzionalmente garantito e delegittimato la funzione difensiva”, sottolinea la presidente.

Astensione per protestare in seguito al comportamento di un magistrato nei confronti di un Avvocato (leggi QUI): questa la decisione assunta dalla Camera penale di Benevento.

“Abbiamo deciso – scrive Simona Barbone, presidente della Camera penale – di bloccare tutte le udienze penali il 15 giugno, anche presso il Giudice di Pace. Infatti, esaminando le norme che regolano le astensioni ci siamo resi conto che non era possibile bloccare le presenze dei legali solo i mercoledì nelle udienze davanti al magistrato destinatario delle nostre proteste. Non sono previste astensioni a singhiozzo, dovendo tra l’una e l’altra astensione intercorrere sempre dieci giorni”.

Il Gup Loredana Camerlengo “ha ripetutamente tolto la parola al difensore Angelo Leone – si legge nella nota – fino a minacciarlo di espulsione dall’aula e un successivo tentativo del legale di comprenderne le ragioni, anche al fine di appianare fraintendimenti, è naufragato”.

“L’episodio – prosegue la presidente Barbone – è di una gravità assoluta in quanto ha totalmente compromesso il diritto di difesa costituzionalmente garantito e delegittimato la funzione difensiva.

Nessuna norma – spiega Barbone – consente l’espulsione dall’aula del difensore nell’esercizio delle sue funzioni. Va scongiurato qualsiasi tentativo di sminuire il ruolo e la funzione della difesa, anche attraverso atteggiamenti “intimidatori”, come la prassi di invitare le difese a contenere i tempi del proprio intervento orale, quasi che questo fosse inutile orpello ed ostacolo alla definizione delle procedure, e non un irrinunciabile momento dialettico. L’episodio si iscrive in un più generale contesto di progressiva marginalizzazione del ruolo del difensore, delle funzioni che esercita e delle garanzie processuali che suo tramite vanno riconosciute all’assistito, denunziata sempre più spesso dagli iscritti alla nostra camera penale soprattutto in relazione alle udienze innanzi all’Ufficio Gip- Gup”.

Presunte lesioni provocate da due chirurghi: stamattina il via al processo

Presunte lesioni provocate da due chirurghi: stamattina il via al processo

CronacaProvincia

Si è tenuto innanzi al G.M. del Tribunale di Benevento, Dott. Perrotta, il processo a carico di due sanitari, V.A. e P.M.A., chirurghi operatori presso la Clinica San Francesco di Telese, imputati di presunte lesioni procurate ad una donna nel corso di un intervento di isterectomia, nonché di presunti falsi in relazione alla redazione di atti sanitari, difesi dagli Avvocati Vittorio Fucci e Cosimo Servodio.

In particolare, secondo la Pubblica Accusa, i due sanitari, nel corso di un intervento chirurgico di isterectomia, per presunta negligenza ed imperizia, avrebbero provocato alla paziente delle lesioni permanenti, commettendo, poi, la presunta falsificazione di alcuni atti clinici. La paziente, costituitasi parte civile, è assistita dall’Avvocato Antonio Barbiere, mentre la clinica, quale responsabile civile è assistita dall’Avvocato Andrea De Longis junior.

L’udienza è stata caratterizzata dalla lunga escussione del Prof. Carlo Balbi, nella qualità di consulente della difesa degli imputati, già noto accademico ed autore di centinaia di pubblicazioni in materia di ostetricia e ginecologia. Il Prof. Balbi è stato sottoposto a numerose domande dagli Avvocati Vittorio Fucci e Cosimo Servodio, nonché dall’Avvocato di parte civile, Antonio Barbieri.

Sono stati poi escussi due sanitari dell’Ospedale Civile “San Pio”, Dott. De Fortuna e Dott. Tripodi, che ebbero in cura, presso l’ospedale, la donna dopo il primo intervento subito alla clinica San Francesco di Telese Terme. Infine, sono stati sentiti il Dott. Colella, sanitario della clinica San Francesco e la Dott.ssa De Rosa, componente dell’equipe operatoria.

All’esito dell’istruttoria, il Giudice ha rigetto la richiesta di integrazione probatoria, mediante audizione di nuovi testi, avanzata dal difensore della parte civile ed ha rinviato il processo, per la discussione, al 06/10/2022.

Benevento, Giudice minaccia espulsione dall’aula ad Avvocato: proclamato lo stato di agitazione

Benevento, Giudice minaccia espulsione dall’aula ad Avvocato: proclamato lo stato di agitazione

BeneventoCronaca
“La minaccia di allontanamento di un Avvocato dall’aula processuale – si legge nella nota a firma della Presidente Avvocato Stefania Pavone e del Segretario Avv. Vincenzo Sguera – rappresenta, oltre all’espressione di un palesato fastidio per la funzione svolta dal difensore, una violazione dei principi Costituzionali sui quali si basa uno Stato di diritto, nonché un’offesa intollerabile al dovere di difesa esercitato dall’Avvocatura”.

“La smetta o la espello”: questo l’avvertimento – stando a quanto riportato dai colleghi di Ottopagine – del GUP, Lorendana Camerlengo, all’Avvocato Angelo Leone, “reo”, probabilmente, di aver ecceduto nelle richieste difensive nel corso di un’udienza.

“Uno ‘scontro’ a colpi di richieste della difesa e decisioni del gup Loredana Camerlengo, continuato anche oggi, al punto che il giudice, ad un tratto, ha avvertito l’avvocato Angelo Leone che, se avesse insistito nel suo atteggiamento, l’avrebbe espulso dall’aula”, si legge, infatti, nel corpo dell’articolo e riportato anche nel documento con il quale il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, ascoltati i chiarimenti dell’Avvocato Leone, ha proclamato lo stato di agitazione, riservandosi ogni altra ulteriore iniziativa all’esito dell’Assemblea straordinaria ed urgente degli Avvocati convocata per il giorno 31/5/2022 ore 10.00 in prima convocazione e per il giorno 1° giugno 2022 ore 10.00, e disponendo la immediata trasmissione della presente al Presidente del Tribunale di Benevento, al Presidente della Corte di Appello di Napoli, al Ministro della Giustizia, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al CNF, all’OCF e a tutti i COA del territorio nazionale.

Accusata dello spaccio di 2Kg di droga: assolta

Accusata dello spaccio di 2Kg di droga: assolta

BeneventoCronaca

Si è tenuta presso il Tribunale di Benevento, davanti al Giudice Monocratico, il processo a carico di Elena Altivalle, di 46 anni, di Benevento difesa dagli Avvocati Vittorio Fucci e Anna Corraro.

Come si ricorderà, l’Altivalle era imputata della detenzione aggravata ai fini di spaccio di 2 kg di sostanze stupefacenti, suddivisa in 20 panetti, avvenuta a Benevento nel 2017.

Il Giudice all’esito dell’udienza dibattimentale, accogliendo le tesi degli Avvocati Vittorio Fucci e Anna Corraro, ha assolto l’imputata dal reato di detenzione aggravata ai fini di spaccio. Il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna.

L’Altivalle peraltro era stata recentemente già assolta, sempre dal Tribunale di Benevento, della contestazione di un’altra detenzione di 8 kg di sostanza stupefacente suddivisa in 60 panetti, avvenuta in Benevento nel 2016.

Il processo è stato caratterizzato dall’escussione di decine e decine di testimoni, e da ingenti sequestri di sostanza stupefacente.

Truffa e riciclaggio, nei guai imprenditore: sequestrati oltre 300 mila euro

Truffa e riciclaggio, nei guai imprenditore: sequestrati oltre 300 mila euro

CronacaRegione

In data odierna, a seguito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, i militari della Guardia di Finanza – Compagnia di Ariano Irpino (AV) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel comune di Ariano Irpino nonché di un decreto di sequestro preventivo, finalizzato anche alla confisca, di oltre 300 mila euro, emessi dal GIP presso il Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura, nei confronti di un cinquantunenne, gravemente indiziato -nella sua qualità di promotore finanziario al momento dei fatti- di vari ipotesi di truffa aggravata, appropriazione indebita, insolvenza fraudolenta, tentata violenza privata e auto-riciclaggio.

Le investigazioni venivano avviate sulla base di numerose denunce presentate da persone che, grazie al rapporto di fiducia instaurato con il promotore-indagato, avevano affidato al predetto la gestione dei loro rapporti bancari, compresi i codici di accesso alla relativa sezione home banking, con la promessa di investimenti remunerativi.

Attraverso lo strumento delle indagini bancarie si acquisivano gravi indizi di colpevolezza in ordine alla circostanza che in realtà il consulente, sfruttando il suo mandato, si appropriava indebitamente degli importi, trasferendoli su conti correnti a lui intestati o a lui riconducibili, ovvero ancora su conti correnti di ulteriori persone che gli avevano affidato la gestione dei loro risparmi, senza mai destinarli a finalità di investimento e talvolta approfittando della poca dimestichezza nell’utilizzo del computer da parte dei clienti più anziani.

Inoltre, facendo leva sul rapporto di profonda amicizia che aveva con altre persone, otteneva da questi ultimi ingenti prestiti dissimulando il proprio stato di insolvenza e, per tranquillizzarli dell’adempimento della sua obbligazione, forniva loro documentazione falsa attestante l’avvenuta restituzione degli importi richiesti.

In base a tutti i reati provvisoriamente addebitati è stato disposto nei confronti della persona sottoposta ad indagini il sequestro preventivo di somme di denaro fino alla concorrenza di € 303.126,94, pari alla somma ritenuta allo stato oggetto delle condotte illecite contestate.

I provvedimenti oggi eseguiti sono misure cautelari disposte in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, ed il destinatario delle stesse è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Benevento| Tribunale, hanno giurato 15 neo avvocati

Benevento| Tribunale, hanno giurato 15 neo avvocati

AttualitàBenevento Città

Nel primo pomeriggio di oggi, presso l’Aula 3 del Tribunale di Benevento, hanno prestato giuramento 15 neo avvocati. Visibile l’emozione per i diretti interessati, chiamati uno alla volta a leggere la formula di rito, e per i parenti e amici presenti nell’atrio del primo piano del Palazzo di Giustizia.

Ecco di seguito l’elenco dei quindici neo avvocati: Roberto Albanese, Alessio Augliese, Roberto Barbieri, Marcello Barrasso, Armando Boniello, Marco Borzillo, Pietro Cirillo, Jessica De Nigris, Chiara Franco, Assunta Fuccillo, Alessia Massarelli, Lorenza Napoletano, Umberto Russo, Alessandra Zollo e Rinaldo Maria Zotti. A questi si aggiungono due praticanti abilitati: Mauria Cardona Albini e Alfredo Rosa.

A tutti i neo avvocati e alle rispettive famiglie i più sinceri auguri dalla Redazione di BeneventoNews24.it.

Benevento| Indagini su impianti di depurazione, Mastella: “Accertata la mia totale estraneità a qualsiasi ipotesi di reato ambientale”

Benevento| Indagini su impianti di depurazione, Mastella: “Accertata la mia totale estraneità a qualsiasi ipotesi di reato ambientale”

Politica
Il GIP ha accolta la la richiesta di archiviazione del procedimento avanzata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento.

“Dopo circa 4 anni dal sequestro che ha colpito gli impianti di depurazione della Provincia di Benevento, finalmente è stata accertata la mia totale estraneità a qualsiasi ipotesi di reato ambientale. Sin dal mio insediamento come Sindaco di Benevento mi sono attivato per la risoluzione della problematica esistente da anni e, anche grazie al mio contributo, sono stati reperiti i fondi necessari per la realizzazione dei tanto attesi depuratori.

Il GIP ha dunque accolto la richiesta di archiviazione del procedimento avanzata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento proprio perché, come sostenuto dai miei difensori, Prof. Avv. Alfonso Furgiuele e Avv. Fabio Carbonelli, non solo l’inquinamento riscontrato non è riconducibile alla mia gestione ma sono stato proprio io ad adottare tutti quei provvedimenti necessari per arginare e poi risolvere la problematica”. Così, in una nota diffusa alla stampa, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.