Unifortunato: avviati nuovi tirocini presso Tribunale e Consiglio dell’Ordine degli avvocati

Unifortunato: avviati nuovi tirocini presso Tribunale e Consiglio dell’Ordine degli avvocati

AttualitàBenevento Città

Stamattina, presso il Tribunale di Benevento, hanno preso il via due nuovi cicli di tirocini di orientamento e formazione per gli studenti dell’Università Giustino Fortunato.

Presso l’Organismo di mediazione, si è dato avvio al nuovo ciclo di attività di tirocinio con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, alla presenza della Presidente, Avv. Stefania Pavone, e del Prof. Paolo Palumbo – delegato alle attività di orientamento e placement  dell’Unifortunato.

A seguire, la Presidente del Tribunale, Dott.ssa Marilisa Rinaldi, ed il Rettore Unifortunato, Prof. Giuseppe Acocella, hanno accolto i nuovi tirocinanti dell’ Università Giustino Fortunato che saranno impegnati in attività di collaborazione con le cancellerie del Tribunale e del Giudice di Pace, avendo la possibilità di avere contatto diretto con le attività giudiziarie e mettendo in pratica alcuni contenuti della formazione universitaria.

Nella stessa occasione sono stati consegnati anche gli attestati di conclusione delle attività per i tirocinanti del turno precedente.

Presente all’incontro anche il Dott. Pasquale Nunziata coordinatore delle attività del tirocinio.

Furto aggravato di energia elettrica, assolto in Appello titolare di un bar della Valle Caudina

Furto aggravato di energia elettrica, assolto in Appello titolare di un bar della Valle Caudina

CronacaProvincia

Si è tenuto, innanzi alla Corte d’Appello di Napoli, il processo a carico di Carmelo Ambrosone, di Montesarchio, di 57 anni, titolare del bar Carmelo Caffè, imputato di furto aggravato di energia elettrica, difeso dall’Avv. Vittorio Fucci.

Come si ricorderà all’Ambrosone, che fu anche tratto in arresto dai Carabinieri di Montesarchio, nell’ottobre del 2016, veniva contestato di aver commesso un furto di energia elettrica dal 2011 al 2016, con danno alla società erogatrice di diverse decine di migliaia di euro. L’Ambrosone, a seguito dell’udienza di convalida, fu scarcerato.

Il Tribunale di Benevento all’esito del processo lo aveva condannato ad 8 mesi di reclusione e a 3.000,00 euro di multa. La Corte d’Appello di Napoli, invece, ha assolto l’Ambrosone.

Accusati di truffa nella gestione di un centro accoglienza: assolti

Accusati di truffa nella gestione di un centro accoglienza: assolti

CronacaProvincia

Erano stati accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato, false dichiarazioni, subornazione di testimone per aver gestito una struttura di accoglienza per migranti, sita in Morcone, Sergio Parlapiano (44 anni), Fabrizio Parlapiano  (42 anni) e Daniela Vascello  (41 anni) e per questo erano stati attinti da ordinanza cautelare emessa dal GIP dr.ssa Gelsomina Palmieri, notificata nel luglio del 2018 a seguito della quale fu disposto il sequestro della struttura.

Oggi la conclusione del processo con sentenza assolutoria per insussistenza del fatto, emessa dal Giudice Monocratico Dr.ssa Rotili, in accoglimento delle richieste formulate dal difensore avv. Antonio Leone.

Accusato di maltrattamenti e violenza alla moglie, rimesso in libertà 52enne di Airola

Accusato di maltrattamenti e violenza alla moglie, rimesso in libertà 52enne di Airola

CronacaProvincia

Si è tenuta dinanzi al GIP di Benevento, Dott.ssa Camerlengo, l’udienza di convalida dell’arresto a carico del 52 enne di Airola accusato di maltrattamenti aggravati nei confronti della moglie, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, difeso dall’avvocato Vittorio Fucci.

L’indagato che era sottoposto agli arresti domiciliari, a seguito dell’arresto in flagranza avvenuto domenica sera scorsa, ad opera dei carabinieri di Airola, ha scelto di non avvalersi della facoltà di non rispondere e durante l’interrogatorio ha fornito la propria versione dei fatti negando ogni addebito e fornendo interessanti elementi a confutazione della tesi accusatoria, che ha respinto decisamente.

All’esito dell’udienza, il GIP, accogliendo le argomentazioni difensive dell’avvocato Fucci, lo ha rimesso in libertà. Il PM aveva chiesto l’applicazione degli arresti domiciliari.

San Giorgio del Sannio| “Finti medici”, torna in libertà uno dei due fratelli

San Giorgio del Sannio| “Finti medici”, torna in libertà uno dei due fratelli

CronacaProvincia

Torna in libertà Fabio Graziano, uno dei due fratelli accusati di abusivo esercizio dell’attività sanitaria presso il loro studio di viale Aldo Moro a San Giorgio del Sannio.

Il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso dell’avv. Raffaele Scarinzi, il quale chiedeva un attenuamento delle misure cautelari emesse a carico dei suoi due assistiti. Fabio Graziano era sottoposto ad obbligo di dimora perché accusato di lesioni aggravate.

Non cambia, invece, la posizione di Angelo Graziano, il quale resta agli arresti domiciliari ed è indagato per omicidio preterintenzionale, truffa e lesioni, a seguito dell’indagine, avviata alla fine del mese di marzo 2021, che ha tratto origine dalla denuncia sporta dal fratello della donna di 54 anni morta – secondo l’accusa – per via delle cure cui l’hanno sottoposta i due fratelli.

Se Angelo aveva ammesso nell’interrogatorio di aver eseguito trattamenti con terapie endovenose ma solo dopo la prescrizione di un medico tedesco; diversa la posizione assunta dal fratello Fabio, il quale, difronte al Gip, aveva respinto ogni accusa, sostenendo di aver eseguito solo un massaggio e applicato un taping al paziente che, invece, lo aveva accusato di avergli praticato una infiltrazione.

Vìola il divieto di avvicinamento: 59enne di Benevento agli arresti domiciliari

Vìola il divieto di avvicinamento: 59enne di Benevento agli arresti domiciliari

BeneventoCronaca

All’esito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Benevento, nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione alla sostituzione della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa con quella più afflittiva degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 59enne di Benevento, già gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.

Le ulteriori indagini venivano avviate a seguito di una nuova denuncia-querela sporta dalla parte offesa, la quale riferiva di ripetute violazioni del divieto di avvicinamento alla vittima, consistite in appostamenti sotto casa, pedinamenti e contatti tramite social network.

Alla luce di quanto sopra il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della Procura, emetteva il provvedimento applicativo della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico dell’indagato, aggravando la precedente misura, ritenendo la misura in atto non più idonea a salvaguardare le esigenze di tutela del caso concreto.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è allo stato imputato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

Maxi blitz in Valle Caudina, scarcerato Gaetano Arena

Maxi blitz in Valle Caudina, scarcerato Gaetano Arena

CronacaProvincia

Il GIP del Tribunale di Benevento, dott. Vinetti, accogliendo la tesi dell’avvocato Vittorio Fucci, ha rimesso in libertà Gaetano Arena, di Montesarchio, di anni 42, concedendogli gli arresti domiciliari.

Il provvedimento di liberazione fa seguito all’annullamento, disposto dalla Cassazione, del provvedimento del Riesame di Napoli, che confermava l’ordinanza, del GIP di Benevento, di custodia cautelare in carcere per l’Arena.

Il provvedimento del GIP di Benevento è stato emesso in anticipo rispetto alla nuova udienza di Riesame che si terrà a seguito dell’annullamento del provvedimento del Riesame di Napoli da parte della Suprema Corte di Cassazione.

Come si ricorderà, Arena fu coinvolto nel maxi-blitz del 28 marzo scorso che portò all’ esecuzione di 11 misure cautelari. Gaetano Arena, personaggio già noto alle cronache, che tra i suoi vari precedenti conta anche un omicidio che fece scalpore, insieme al fratello Maurizio era considerato a capo del gruppo che gestiva il traffico di droga in Valle Caudina. Gli arresti erano fondati su intercettazioni telefoniche ed ambientali e su dichiarazioni di vari acquirenti di sostanza stupefacente, oltre che su appostamenti dei Carabinieri.

Cassazione, annullate misure interdittive a esponenti del Gruppo Mataluni

Cassazione, annullate misure interdittive a esponenti del Gruppo Mataluni

BeneventoCronaca

La Corte di Cassazione ha ieri l’altro, 20 aprile, annullato, senza rinvio, il provvedimento con cui il Tribunale del riesame di Napoli aveva confermato l’applicazione di misure interdittive agli esponenti del Gruppo Mataluni, difesi dal prof. Avv. Astolfo Di Amato e dall’avv. Luigi Signoriello, ed ai professionisti dello Studio del dr. Mario Porcaro, che avevano affrontato la provvisoria crisi del Gruppo attraverso il ricorso ad un procedimento di ristrutturazione dei debiti.

La decisione della Suprema Corte – si legge nella nota – conferma che gli strumenti offerti dalla legge per il superamento della crisi aziendale sono stati utilizzati dal gruppo Mataluni, coadiuvato nella circostanza dallo Studio
Porcaro, nell’interesse dei lavoratori, dei creditori e della prosecuzione di una attività economica svolta sempre con serietà e nella più assoluta legalità. Il successo della procedura, che ha permesso di lasciare alle spalle la crisi, costituisce, del resto, esso stesso una conferma della correttezza dell’operato.

Il Gruppo guarda allo sviluppo del procedimento con la consueta fiducia nella Magistratura sia giudicante e sia requirente.

Estorsione, udienza preliminare per Sparandeo

Estorsione, udienza preliminare per Sparandeo

BeneventoCronaca

E’ stato coinvolto in un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che riguarda prevalentemente ipotesi estorsive poste in essere da elementi della criminalità organizzata della provincia di Napoli, in particolare della zona di Castellammare di Stabia.

Tra queste vicende ve ne sarebbe una che vede coinvolto anche Sparandeo Saverio (classe 1962), elemento apicale dell’omonimo clan operante nella città di Benevento; si tratta della presunta estorsione al costruttore Passarelli per l’immobile del Viale Atlantici, avvenuta in un periodo antecedente al dicembre del 2013.

L’uomo, difeso dagli avvocati Luca Russo ed Antonio Leone, dovrà ora comparire il prossimo 04 maggio 2022 dinanzi al Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale partenopeo, dott.ssa Sarno, per difendersi da tale accusa.

Lo stesso Sparandeo è detenuto da un lungo periodo di tempo per l’espiazione di un cumulo di pene, ridotto di 5 anni a seguito dell’accoglimento di un’istanza dei suoi difensori, per vari reati di associazione mafiosa ed estorsione aggravata.

Molestie e percosse all’ex compagna, 30enne indagati per atti persecutori e lesioni

Molestie e percosse all’ex compagna, 30enne indagati per atti persecutori e lesioni

CronacaProvincia
Per l’uomo divieto di avvicinamento alla persona offesa, alla sua abitazione di residenza ed ai luoghi da ella abitualmente frequentati.

A seguito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, in data odierna i Carabinieri della Stazione di Colle Sannita, diretti dalla Compagnia di San Bartolomeo in Galdo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, alla sua abitazione di residenza ed ai luoghi da ella abitualmente frequentati, emessa dal GIP presso il Tribunale di Benevento su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un 30enne ritenuto – allo stato – gravemente indiziato dei reati di atti persecutori e lesioni personali aggravate.

L’attività investigativa che ha portato all’emissione del provvedimento cautelare è stata avviata nello scorso mese di febbraio in seguito alla denuncia di una giovane della Val Fortore, consentendo di ricostruire abituali e reiterati episodi di ingiurie, molestie e percosse poste in essere dall’uomo nei suoi confronti durante e dopo l’interruzione della loro relazione sentimentale, dal 2017 al febbraio 2022, che avevano ingenerato nella donna un fondato timore per la sua incolumità, costringendola a modificare le proprie abitudini di vita. In un’ultima occasione precedente alla denuncia, l’uomo aveva aggredito la donna provocandole lesioni che l’avevano costretta a recarsi in ospedale.

Il provvedimento eseguito oggi è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.