Donne Pd: “Prevenzione, supporto ed educazione per fermare la strage di donne. Venerdì saremo in piazza con Cgil e associazioni”

Donne Pd: “Prevenzione, supporto ed educazione per fermare la strage di donne. Venerdì saremo in piazza con Cgil e associazioni”

AttualitàBenevento Città

“Sono 105 le donne uccise dall’inizio dell’anno. Donne uccise per la sola ragione di essere donne, per aver scelto di chiudere una relazione, di voler vivere la loro vita. Una strage che è sempre più un’emergenza strutturale”. Così esordiscono in una nota congiunta le democratiche Rosa Razzano, Antonella Pepe, Floriana Fioretti e Filomena Di Mezza.

“La violenza di genere è un fenomeno innanzitutto culturale che si scatena fino alle forme più brutali nei confronti di quelle donne che hanno scelto di non sottostare, di liberarsi dal circolo vizioso del potere e del dominio. È l’espressione autentica di un modello culturale che vede le donne oggetti da possedere.
Contrastare la violenza sulle donne vuol dire investire sull’empowerment femminile, favorire l’autonomia economica, finanziare i centri anti violenza, formare gli operatori pubblici e responsabilizzare le comunità. Significa combattere la cultura patriarcale attraverso percorsi di educazione alle sessualità e all’affettività dalla primissima età per fare esperienza della condivisione, educare i più piccoli e le più piccole alla reciprocità, al rispetto della libertà, al rifiuto e al fallimento.

Non bastano le dichiarazioni del giorno dopo se pensiamo che solo nell’ultimo anno sono stati ridotti del 70% i fondi per la prevenzione alla violenza di genere.”

Da qui la decisione di lanciare un appello (https://forms.gle/sXpDwHSp9QAWV9D28)  

“Abbiamo deciso di scrivere una traccia su cui costruire un percorso fatto di confronto e riflessione con tutte e tutti coloro che vorranno aderire. Avviare un dibattito vero che tenga viva l’attenzione sulla violenza di genere, sulle politiche da attuare, sul sostegno necessario alle donne che subiscono maltrattamenti e violenza. 

Vogliamo costruire una comunità di uomini e donne non più disposti a girarsi dall’altra e che sentano la responsabilità di contrastare stereotipi culturali e sociali.”

“Anche er questo – concludono le democratiche – saremo in piazza con la CGIL e con tutte le associazioni venerdì 24 novembre, per non dimenticare Giulia e le altre donne ammazzate e dire Basta alla cultura dello stupro, del possesso, della negazione delle libertà delle donne.”

Lotta alla violenza di genere, Iammarino (Cpo Avvocati Bn): “Ci mettiamo a disposizione del territorio, bisogna fare ancora di più”

Lotta alla violenza di genere, Iammarino (Cpo Avvocati Bn): “Ci mettiamo a disposizione del territorio, bisogna fare ancora di più”

AttualitàBenevento Città

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma dell’Avv. Ilaria Iammarino, Presidente CPO Avvocati Benevento

“Siamo avvocate e avvocati e abbiamo i nostri strumenti da esercitare nella difesa e i nostri percorsi di formazione professionale, ma oggi sentiamo che non basta.

Il nostro comitato crede in Avvocatura che si orienta anche eticamente e che possiede un’identità moderna in virtù della quale deve esprimere il suo ruolo sociale, al di fuori delle aule di giustizia, facendosi prossima ai bisogni e alle emergenze sociali.

Per questo, davanti all’ennesimo femminicidio e alla lunga scia di sangue che non si arresta, ma appare con sempre maggiore efferatezza, avvertiamo la necessità di intensificare le iniziative, che fin dalla costituzione del nostro organo abbiamo messo in campo, convinti che la violenza contro le donne sia un’emergenza sociale che chiama all’azione tutte e tutti.

Abbiamo programmato attività con le scuole a ridosso del 25 novembre, anche aderendo alla campagna promossa dalla Rete nazionale CPO, ma oggi, per Giulia Cecchettin e per tutte le donne ammazzate per mano di un uomo, per tutte le donne violentate, perseguitate, discriminate, noi sentiamo di dover avviare un lavoro costante con chi crediamo che possa davvero rovesciare il paradigma: le nuove generazioni.

Ci mettiamo a disposizione delle scuole del territorio, garantendo almeno un incontro al mese, per costruire insieme confronti e percorsi, con il coinvolgimento di chi tutti i giorni è in prima linea e partecipa a quella rete che deve sempre più farsi parte attiva”.

‘Rivestiamoci di…’, in passerella contro la violenza di genere

‘Rivestiamoci di…’, in passerella contro la violenza di genere

AttualitàBenevento Città

Il sindaco Mastella: “Mai sole, siamo con voi”.

Una sfilata nel nome della violenza di genere che si è conclusa poi con un toccante minuto di raccoglimento, sollecitato dal sindaco Mastella, per l’agghiacciante femminicidio della 17enne romana Michelle. All’Auditorium della Spina Verde, nel tardo pomeriggio di ieri, ‘Rivestiamoci di…’ ha coniugato le politiche di contrasto alla violenza di genere con quelle di formazione professionale e agevolazione nell’inserimento occupazionale. Così le donne autrici degli abiti hanno sfilato in passerella al ritmo di musica, facendosi indossatrici per un giorno.

Dopo l’introduzione di Maria Fanzo presidente della cooperativa ‘Nuovi incontri’, il dirigente del Settore Servizi al cittadino e coordinatore dell’Ambito B1 Gennaro Santamaria ha evidenziato: “Le risorse regionali derivanti dal Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità sono una risorsa preziosa che l’Ambito B1 ha messo a frutto per promuovere il pieno riscatto delle donne vittime di violenza. Grazie al laboratorio di cucito creativo e riciclo di Violab abbiamo offerto a queste donne uno spazio per acquisire indipendenza lavorativa: la struttura dei Servizi al cittadino insieme ai partner del Terzo Settore sono incessantemente a disposizione delle donne vittime di violenza per accompagnarle fuori dalle difficoltà. Quando vediamo iniziative così raffinate e preziose tocchiamo plasticamente il valore che svolgiamo quotidianamente negli uffici”, ha concluso Santamaria.

L’assessore alle Politiche sociali Carmen Coppola ha salutato con entusiasmo l’iniziativa: “E’ un progetto di cui siamo particolarmente orgogliosi perché la piaga della violenza di genere va contrastata con la concretezza di un sistema di welfare comunale che da un canto sensibilizzi alla prevenzione, ma da un canto intervenga ex post, attivando percorsi di rinascita professionale che è pre-requisito alla rinascita, condizione essenziale per quelle forma d’indipendenza professionale ed economica cui le donne devono sempre aspirare per sentirsi libere fino in fondo. E’ stato bello vedere cosa ha prodotto questo laboratorio creativo: queste donne oggi sono stato modelle ma sono e restano anche un bel modello”.

E’ stato il sindaco di Benevento Clemente Mastella a tirare le somme dell’evento dell’auditorium Tanga: “La violenza di genere è una cultura di sopraffazione paralizzante di ogni sentimento di umanità”, ha esordito il sindaco. Ha poi sollecitato le donne al coraggio della denuncia garantendo che “mai le vittime di violenza di genere devono essere lasciate sole e mai lo saranno: c’è un circuito di solidarietà che le forze di polizia e le istituzioni come il Comune alimentano. La denuncia è il primo necessario passo per non precipitare nell’inferno delle angherie”. Il sindaco, ribandendo il massimo sostegno alla coop Nuovi Incontri e al laboratorio Violab anche per il futuro, ha concluso con una simpatica sollecitazione, ben accolta dalle ragazze, a produrre per il prossimo anno anche “qualche indumento maschile, ad esempio cravatte”. 

‘Rivestiamoci di…’, una sfilata all’Auditorium ‘Tanga’ nel nome della lotta alla violenza di genere

‘Rivestiamoci di…’, una sfilata all’Auditorium ‘Tanga’ nel nome della lotta alla violenza di genere

Eventi

Si terrà oggi alle 18:00, presso l’Auditorium Spina Verde ‘Alfredo Tanga’ a Benevento, ‘Rivestiamoci di…’, la sfilata di presentazione della prima produzione di cucito creativo e riciclo realizzato dalle donne che si sono ribellate alla violenza di genere che per l’occasione saranno modelle degli stessi abiti che hanno prodotto. 

Dopo l’introduzione di Maria Fanzo presidente della società cooperativa ‘Nuovi Incontri’, interverranno il dirigente Servizi al cittadino del Comune di Benevento e coordinatore Ambito B1 Gennaro Santamaria, l’assessore alle Politiche sociali e alla Lotta alla violenza sulle donne Carmen Coppola, mentre le conclusioni saranno affidate al sindaco di Benevento Clemente Mastella. 

L’iniziativa è stata promossa da Violab che è un laboratorio di cucito creativo e riciclo nato nel dicembre 2022 per offrire alle donne che sono nel circuito della rete Antiviolenza uno spazio di rinascita.

Il progetto si è concretizzato grazie al finanziamento dell’Ambito B1 che ha intercettato le risorse regionali relative al ‘Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità’. 

E’ stato successivamente sempre l’Ambito B1 a presentare un progetto di Potenziamento della Casa di Accoglienza per donne maltrattate “Viola”, unica presente sul territorio e gestita dalla coop  sociale Nuovi Incontri.

Nel progetto si prevede l’allestimento e l’attivazione di un laboratorio protetto, dove le donne possono effettuare un percorso di educazione al lavoro, in particolare con corsi di  formazione e tecniche di addestramento nell’esecuzione di abiti e prodotti di sartoria.  Il laboratorio sartoriale che si conclude con l’evento di domani ‘Rivestiamoci’ rientra nell’ambito delle iniziative che l’Ambito B1, di cui il Comune di Benevento è ente capofila, promuove per il contrasto ad ogni forma di violenza di genere. 

UniFortunato, corso di formazione sulla violenza domestica, di genere e contro le vittime vulnerabili

UniFortunato, corso di formazione sulla violenza domestica, di genere e contro le vittime vulnerabili

Eventi
L’incontro si terrà martedì 30 maggio alle ore 9,00 presso l’Aula Magna dell’Ateneo telematico in via Raffaele Delcogliano, 12 a Benevento.

L’UniFortunato, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Benevento, avvierà martedì 30 maggio alle ore 9.00, il ciclo di incontri del Corso di Formazione realizzato nell’ambito delle attività promosse dal Tavolo Tecnico Interistituzionale per la tutela delle vittime vulnerabili e di violenza di genere.

L’incontro si terrà nell’Aula Magna dell’Ateneo telematico in via Raffaele Delcogliano, 12 a Benevento.

L’obiettivo della giornata, ha dichiarato la Prof.ssa Katia La Regina – Presidente del Corso di Laurea in Giurisprudenza dell’Unifortunato – è quello di analizzare, in un’ottica multidisciplinare e pienamente operativa, la psicologia della vittima e dell’autore dei delitti di Codice rosso, unitamente alle caratteristiche di questa tipologia di fattispecie.

Il programma prevede alle ore 9.30 i saluti istituzionali:  Giuseppe Acocella – Magnifico Rettore Unifortunato; Aldo Policastro – Procuratore della Repubblica di Benevento; Marilisa Rinaldi – Presidente del Tribunale di Benevento; Stefania Pavone – Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento; Simona Barbone – Presidente della Camera Penale di Benevento; Raffaele De Luca Picione – Presidente del Corso di Laurea in Scienze e tecniche psicologiche Unifortunato e Katia La Regina – Presidente del Corso di Laurea in Giurisprudenza Unifortunato.

Telese Terme, istituita residenza fittizia per donne vittime di violenza

Telese Terme, istituita residenza fittizia per donne vittime di violenza

Politica

La città di Telese Terme è da anni impegnata contro la violenza di genere sulle donne anche con risorse finanziarie proprie e personale specializzato; ha istituito servizi dedicati e ha elaborato e realizzato progetti innovativi anche in collaborazione e sinergia con altri soggetti pubblici e privati.

Infatti oltre ad aver istituito e a gestire la Casa Rifugio essa accoglie un centro di accoglienza per donne vittime di tratta, che insiste sul territorio.

Si è presentata, però, la necessità di poter provvedere alla creazione di un istituto anagrafico che consenta alle donne di poter secretare i propri dati nel momento in cui la propria vita e quella dei propri figli permane in uno stato di pericolosità.

Dunque, la Giunta comunale ha deliberato l’istituzione di una residenza fittizia per le donne vittime di violenza, decidendo di individuare, come residenza in convivenza anagrafica per donne vittime di violenza ospitate presso le strutture presenti sul territorio di Telese Terme, “Via delle Libertà”, dove verranno recapitate le comunicazioni anche a mezzo posta per le donne che vi risiedono. 

“Telese è città che accoglie, città dei diritti e della tutela della libertà – commenta il sindaco, Giovanni Caporaso -. L’adozione di questo provvedimento è in linea con le altre iniziative che abbiamo avviato e che avvieremo sul nostro territorio. Ringrazio tutti gli uffici impegnati nella procedura e che hanno reso possibile l’attuazione di questo nostro obiettivo”.

“Via delle libertà è la strada dove potranno stabilire la propria residenza fittizia le donne che verranno ospitate nella nostra città per riprendere un cammino di libertà ed autonomia insieme ai loro figli – spiega l’assessore Filomena Di Mezza -. Verranno inserite nella nostra anagrafe e potranno avviare tutte le procedure amministrative per iniziare un percorso di integrazione e ripresa di una vita normale. La individuazione della residenza fittizia è nata dalla sollecitazione dell’equipe che gestisce la casa rifugio ed è stata accolta dall’amministrazione con un atto di indirizzo assunto dall’esecutivo. Un nome ‘via delle libertà’  che rappresenta il senso dell’impegno della nostra amministrazione a favore delle donne in difficoltà e in cerca di libertà indipendenza ed emancipazione. Un ulteriore tassello di un percorso in continua crescita”.

Contrasto alla violenza di genere: dalla Regione interventi per i figli delle donne maltrattate e gli orfani delle vittime di femminicidio

Contrasto alla violenza di genere: dalla Regione interventi per i figli delle donne maltrattate e gli orfani delle vittime di femminicidio

AttualitàBenevento Città

L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Benevento – capofila dell’Ambito Territoriale B1, Carmen Coppola, rende noto che la Regione Campania, con delibera di Giunta n. 429 del 03/08, ha programmato interventi in materia di prevenzione e contrasto alla violenza nei confronti delle donne e dei loro figli, anche diversamente abili, e a favore degli orfani delle vittime di femminicidio.

Gli interventi puntano a fornire un supporto concreto e adeguato alle vittime nel difficoltoso percorso per la fuoriuscita dal circuito della violenza; in particolare, viene disposta l’erogazione di voucher spendibili per interventi finalizzati all’inserimento ed all’inclusione socio-lavorativa dei beneficiari, nonché, al conseguimento dell’autonomia ed indipendenza, anche in relazione al bisogno abitativo delle donne vittime di violenza. 

L’avviso promuove due distinte linee di intervento, A e B.

La LINEA A prevede l’assegnazione di un voucher, di importo massimo di € 6.000, a copertura totale o parziale delle spese sostenute in relazione alla necessità di sostegno abitativo, oltre che di formazione e reinserimento lavorativo, attraverso corsi di istruzione e formazione e accompagnamento della donna nel percorso di fuoriuscita dalla violenza.

La LINEA B dispone di un voucher, di importo massimo di € 2.500, sempre a copertura totale o parziale per le spese sostenute relative agli interventi cui fa riferimento la legge regionale 34/2017, ovvero in favore dei figli delle donne vittime di violenza.

Tale contributo, per ciascun figlio, può essere impiegato per interventi tesi al completamento del percorso scolastico e formativo o per percorsi e tirocini formativi finalizzati all’inserimento e all’inclusione socio-lavorativa.

Possono presentare domanda per l’assegnazione dei voucher i soggetti che, alla data di presentazione della domanda, si trovano nelle seguenti condizioni:

– se si vuole accedere alla Linea A, essere donne vittime di violenza ed essere in età lavorativa; oppure, per gli interventi della Linea B, trovarsi nella condizione di orfano maggiorenne di donna vittima di femminicidio o rappresentante legale dell’orfano minorenne;

– essere titolari di SPID personale (si fa riferimento al soggetto richiedente);

– essere residenti in uno dei Comuni della Regione Campania;

– se cittadini non appartenenti alla comunità europea, essere in possesso di regolare permesso di soggiorno;

– essere presi in carico dai Centri Antiviolenza e/o dalle Case di Accoglienza operativi in Regione Campania e/o dai Servizi Sociali della Regione Campania;

– non avere beneficiato di altri sostegni erogati dalla Regione aventi medesimi oggetto e finalità e riferiti allo stesso periodo di spesa.

I requisiti sopra indicati costituiscono condizione di ammissibilità e devono essere tutti posseduti alla data di presentazione della domanda.

I richiedenti potranno far pervenire le loro domande, a pena di esclusione, presentando l’apposita istanza, tramite piattaforma raggiungibile all’indirizzo https://bol.regione.campania.it/, a partire dalle ore 12 del 17 ottobre ed entro e non oltre le ore 18 del 16 novembre.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Centro Antiviolenza Pro.ce.do (Progetto Centro Donna) sito in via Calandra 7 o rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici: 0824604389 -3517973440.

Airola| Nasce lo sportello antiviolenza per le donne, l’avvocato Diodato: “Saremo la voce di  quelle donne costrette al silenzio e al terrore”

Airola| Nasce lo sportello antiviolenza per le donne, l’avvocato Diodato: “Saremo la voce di quelle donne costrette al silenzio e al terrore”

AttualitàDalla ProvinciaEventi

Nasce uno sportello di ascolto per le donne vittime di violenza. Per l’occasione se ne parlerà giovedì  7 luglio nella sala consiliare di Airola. Un’iniziativa dal tema “No alla violenza contro le donne e al bullismo” e che vede protagonisti diversi esponenti istituzionali e non. Al centro l’associazione “Calatia Rossa” con il suo presidente Clemente De Crescenzo che interverrà e a seguire una folta schiera di partecipanti.

Si  parte con i saluti dell’ingegner Vincenzo Falzarano, sindaco di Airola, ancora si prosegue con gli interventi dell’avvocato Marilena Diodato in quanto promotrice dell’iniziativa, l’assessore alle Politiche sociali Antonietta Bernardo, la dottoressa Anna Falzarano, psicologa e psicoterapeuta infantile. Concluderanno, ancora, il responsabile delle Politiche sociali del Comune di Airola, Maurizio Bello e le assistenti sociali Felicia Piccoli e Barbara Verruso. L’iniziativa sarà moderata dal giornalista professionista Valerio Pisaniello.

«Apriremo uno sportello di ascolto antiviolenza a sostegno di tutte quelle donne che soffrono in silenzio e nel terrore» incalza Marilena Diodato che oltre a proporre l’iniziativa offrirà anche assistenza legale. «Ci sarà anche una collaborazione di diversi assistenti sociali che opereranno non solo per le donne di Airola, ma dell’intera Valle Caudina» aggiunge. «In un contesto dove sempre più donne, purtroppo, sono alla ribalta delle cronache nazionali per aver subito crimini legati al femminicidio, abbiamo ritenuto necessario e fondamentale mettere a disposizione importanti strumenti di tutela». La conclusione: «Vogliamo essere orecchie e voce di tutte quelle donne che sono costrette al silenzio». Già è stata individuata la sede che sarà collocata in via Felice Cerni  18. Insomma, un tema caldo quanto fondamentale. L’appuntamento è alle 18.30.  

“Dillo a Noi”: inaugurata la nuova sede di Calvi

“Dillo a Noi”: inaugurata la nuova sede di Calvi

AttualitàDalla Provincia

Grande entusiasmo e partecipazione ieri 30 giugno per la presentazione della nuova sede del Centro Antiviolenza “Dillo a Noi” di Calvi, gestito in partnership con la Cooperativa Sociale Nuovi Incontri, il servizio di aiuto alle donne che subiscono violenza e maltrattamento, un punto di riferimento sul territorio per il contrasto alla violenza di genere fortemente voluto dai Comuni afferenti all’Ambito B2, per i quali l’Azienda Speciale Consortile B02 è espressione sul territorio.

“Il servizio, attivo dal 2017, ha preso in carico 53 donne, 24 solo nel periodo pandemico, durante il quale molti centri a livello nazionale hanno registrato una flessione nel numero di nuovi contatti, diminuito di circa la metà. Se infatti prima ogni centro contava in media 5,4 nuovi contatti a settimana, durante la pandemia sono scesi a 2,8 per centro antiviolenza. Si comprenderà bene dunque l’importanza di un riferimento territoriale per ottenere un ascolto attento e competente, accoglienza dei bisogni attivando colloqui personali o provvedendo, laddove necessario, ospitalità in case rifugio”. Così specificato durante l’intervento della dott.ssa Barbato, direttore dell’Azienda Consortile B02.

Il Centro propone percorsi di uscita dalla violenza mettendo al centro i desideri, la libertà e l’autonomia di scelta delle donne. Si pone come punto di riferimento per il contrasto alla violenza di genere, con garanzia di anonimato, riservatezza e gratuità di tutti i servizi.

All’interno del Centro operano figure professionali quali psicologi, assistenti sociali, avvocati penalista e civilista, tutti lavorano in èquipe per offrire un adeguato sostegno.

La Presidente dell’Azienda Consortile B02, dott.ssa Alessia Accettola ha sottolineato nel suo intervento di ieri “l’importanza di intervenire anche e soprattutto sul futuro delle donne che si allontanano dalla violenza e che molto spesso si ritrovano senza alcuna consapevolezza delle proprie capacità. Uno degli obiettivi messi in campo dal centro è proprio quello di fornire strumenti formativi in grado di rendere autonome queste donne”.

“L’apertura della sede del centro antiviolenza a Calvi rappresenta un ulteriore salto di qualità per il nostro territorio, per una comunità sempre più libera, consapevole e che diffonde la cultura dei diritti”, così il Sindaco di Calvi avv. Armando Rocco e il delegato alle politiche sociali avv. Paolo Vesce, intervenuti ieri alla presenza della comunità e delle forze dell’ordine, altri importanti interlocutori per il nostro centro.

La cultura: veicolo per prevenire la violenza di genere. Coinvolgente partecipazione al convegno organizzato da Spazio@aperto

La cultura: veicolo per prevenire la violenza di genere. Coinvolgente partecipazione al convegno organizzato da Spazio@aperto

Cultura

BENEVENTO. Dall’analfabetismo emotivo alla violenza di genere, questo il titolo scelto dall’Associazione di promozione sociale Spazio@perto per un convegno sul tema della violenza di genere, in collaborazione con Unisannio, con la partecipazione del Coordinamento Nazionale Donne ACLI e con il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, del Rotary club Benevento e del Rotary Club V.T.

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Una vera e propria rete sociale per affrontare tematiche attualissime. Un incontro, che attraverso le parole degli autorevoli intervenuti, concretizza quanto sia necessario educare all’intelligenza emotiva. Allenarsi in questa abilità, essere più capaci in materia emotiva, significa soprattutto prevenire fenomeni come quello della violenza sulle donne.

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Riflessioni che devono coinvolgere non solo la sfera psicologica e giuridica ma anche quella comunicativa. Lo abbiamo sentito fin troppo, letto nei libri, abbiamo fatto corsi e annuiamo con la testa ogni volta che ci viene ricordato quanto sia importante avere una maggiore competenza e formazione in questa abilità per prevenire il fenomeno della violenza di genere. Eppure non sempre operiamo scelte linguistiche e comunicative giuste che siano espressione di equità e parità di genere. Di forte impatto comunicativo, invece, il cortometraggio “Se mi uccidi…poi a chi picchi?” con la partecipazione dell’attrice protagonista Rosalia Porcaro, del regista Corrado Ardone e del produttore Marzio Honorato, gli ultimi presenti in sala.

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Copiosa e sentita la partecipazione all’iniziativa presieduta da Annarita Del Donno nella suggestiva location dell’Auditorium di Sant’Agostino che se da un lato crea entusiasmo per la ripresa, seppur regolata da rigidi protocolli, di eventi collettivi di rilevanza culturale, sociale e giuridica, dall’altro ci induce a riflettere su quanto il Covid abbia aggravato fenomeni di violenza di genere.

Con l’insorgere dell’emergenza epidemiologica, i media e i servizi specializzati hanno fin da subito iniziato a parlare di un probabile futuro aumento dei casi di violenza contro le donne tra le mura domestiche a causa del maggior rischio dovuto al confinamento forzato (lockdown) e alle difficoltà per le vittime conviventi con il maltrattante a denunciare e rivolgersi ai servizi di supporto.

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Molte donne sono risultate maggiormente esposte, essendo costrette a lunghe permanenze in casa e diventando in misura maggiore economicamente dipendenti dai loro compagni con conseguenti maggiori difficoltà a sottrarsi alla violenza. Ugo Morelli, psicologo e scienziato cognitivo, ha carismaticamente evidenziato come le ragioni profonde del fenomeno della violenza di genere abbiano radici culturali. La cultura non è qualcosa di fisso e immutabile che deriva dalla Natura: essa piuttosto è un costrutto artificiale e sociale in continuo cambiamento. Pertanto ha concluso Morelli “se il fenomeno è culturale vuol dire che si può cambiare”.

Di seguito il cortometraggio “Se mi uccidi…a chi picchi?”, con la partecipazione dell’attrice protagonista Rosalia Porcaro, del regista Corrado Ardone e del produttore Marzio Honorato.