Walter Lopez, ex difensore uruguaiano del Benevento e protagonista della prima promozione in Serie B e in Serie A della Strega, è intervenuto in collegamento Skype nel corso di OffSide.
Queste, quindi, le parole di El Zurdo sull’inizio stagionale della formazione giallorossa e non solo nella trasmissione in onda su OttoChannel:
SUL GIOVANE PROGETTO DEL BENEVENTO: “Con il mio lavoro che sto facendo da intermediario sto girando tantissimo, l’unico paese a essere più indietro con i giovani è l’Italia“.
SU MISTER AUTERI: “Lo stimo immensamente, anche se non lo sento da tanto. Questo è il suo secondo anno, la squadra comincia a prendere la sua impronta e si vede che lo segue. Non voglio mettere pressione perché manca ancora tantissimo, ma a livello di organico il Benevento e il Catania sono le squadre da battere“.
SU MONOPOLI-BENEVENTO 2-3 DEL 2016: “Abito a Lecce, al 99% andrò allo stadio a vedere la partita. Devo chiamare Cilento per vedere se mi fa l’accredito, altrimenti comprerò il biglietto“.
SU PRISCO: “Deve essere umile e rimanere con i piedi per terra, arriveranno centomila telefonate ma deve stare a casa tranquillo e continuare così, sta facendo un grandissimo campionato“.
Foto: LaPresse
Walter Lopez, ex difensore uruguaiano del Benevento e protagonista della prima promozione in Serie B ed in Serie A della Strega, è intervenuto in collegamento nel corso di OttoGol.
Queste, quindi, le parole di El Zurdo sull’inizio stagionale della formazione giallorossa e non solo:
SUL BENEVENTO: “Il Benevento lo seguo sempre, un pezzo di cuore è rimasto là. Ieri era il mio compleanno e non ho visto la partita contro il Picerno, con questo punto che ha preso ieri la Juve Stabia è andata avanti di 3 punti“.
SULLE CARATTERISTICHE DELLA SERIE C: “La Serie C, il girone C soprattutto, è molto difficile. Ho giocato nel girone A e B, non ci sono paragoni. Il Benevento sulla carta ha una squadra molto forte e può raggiungere il suo obiettivo. Il Benevento deve lottare in tutte le partite, è partito bene ed è importante che non perda il livello agonistico. In C spesso è l’episodio può condizionare una partita. A livello qualitativo il Benevento è sopra molte squadre del girone, non deve calare sotto il profilo fisico-agonistico“.
SULL’IMPORTANZA DI GIOCARE NEL PROPRIO RUOLO: “E’ fondamentale per un giocatore giocare nel proprio ruolo. Le categorie sono fatte apposta: chi gioca in A può fare 2-3 ruoli fatto bene, ma se chiedi a un giocatore di categoria inferiore di fare 2 ruoli potrebbe perdersi“.
SULL’IMPORTANZA DEL GRUPPO: “Noi avevamo un gruppo di uomini spettacolari. Ci dicevamo le cose in faccia, chi le diceva e chi le riceveva analizzava le cose. La componente gruppo è fondamentale, avere 2-3 giocatori con la personalità giusta fa sempre comodo a Mister e società. Il Benevento ha tanti giocatori blasonati per la categoria“.
SUL SUO LAVORO DA AGENTE: “E’ difficile rimanere vicini al mondo del pallone, io ce l’ho fatta come agente sportivo e sono molto contento di questa nuova vita“.
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L’ex difensore uruguaiano del Benevento, ritiratosi dal calcio giocato ad inizio agosto ed artefice della prima promozione in Serie B ed in Serie A della Strega, sabato era sugli spalti del Vigorito per assistere alla match contro la Ternana, altra sua ex squadra.
El Zurdo ha parlato della sfida contro i rossoverdi per poi analizzare il momento attuale della formazione giallorossa, commentando anche l’arrivo nel Sannio di Fabio Cannavaro. Non è mancato, ovviamente, il momento amarcord, con un improbabile confronto tra il “suo” Benevento della storica stagione 2016-17 e la Strega di oggi.
Di seguito, quindi, le parole di Walter Lopez, intervenuto in collegamento nel corso della trasmissione Ottogol:
SUL “SUO” BENEVENTO E SU QUELLO DI OGGI: “Erano squadre diverse, ma mi ha fatto piacere tornare al “Vigorito”. Ho trovato uno stadio completamente diverso, vuol dire che il club è cresciuto e di questo sono felice“.
SUL SEGRETO DELLA SQUADRA 2016-17: “La cosa più importante che abbiamo avuto noi è stato il gruppo. Abbiamo avuto momenti belli e di difficoltà, ma c’era sempre il gruppo e per questo siamo saliti in A. Quell’anno abbiamo avuto un mese e mezzo senza vittoria, abbiamo fatto 35 giorni di ritiro. Poi abbiamo vinto il derby con l’Avellino e siamo saliti in A“.
SU BENEVENTO-TERNANA: “Era la prima partita del Benevento che guardavo dal vivo, è difficile analizzarla dagli spalti. C’è da dire che il Benevento ha incontrato la prima della classe. Abbiamo visto però due Benevento, uno nel primo ed uno nel secondo tempo. Ma sono convinto che la squadra abbia tutti gli elementi in regola per uscire da questo brutto momento“.
SUL MODO DI GIOCARE DEI SINGOLI: “Io avevo il mio modo di giocare, come ognuno ha il proprio. Tutto, però, resta nel campo, anche se ognuno ha la sua personalità. In questo Benevento ci sono tantissimi giocatori che possono dare una mano grandissima, proprio come Improta ma anche Schiattarella. Ci si deve affidare a loro, che faranno strada anche ai più giovani“.
SU CANNAVARO E SUI SENATORI: “Il Benevento ha ingaggiato un allenatore che qualcosina da giocatore la ha vinta. Sotto questo punto di vista meglio di così non si poteva scegliere. Non penso che Cannavaro abbia problemi in questa categoria ed a gestire questo gruppo, anzi sarà l’arma in più per dare una mano ai ragazzi. Sono convinto che i senatori riescano a prendere la situazione in mano. Quando non ci sono le gambe c’è la testa ed il cuore, i giocatori devono buttare il cuore oltre l’ostacolo“.
SU UN SUO RITORNO AL “VIGORITO”: “Spero di venire un’altra volta, ma di portare più fortuna“.