Valle del Tammaro e turismo: a giugno workshop generativo

Valle del Tammaro e turismo: a giugno workshop generativo

Eventi

Martedì 11 giugno, dalle ore 15,30 alle 19 presso il Centro polifunzionale Universitas di Morcone si terrà un workshop generativo dal titolo ‘Una rete turistica nella Valle del Tammaro’, organizzato dal Comune di Morcone (ente capofila), con il supporto del Gal Alto Tammaro e di concerto con i comuni di Campolattaro, Castelpagano, Santa Croce del Sannio e Sassinoro.

Il programma prevede, dopo l’accoglienza e la presentazione del programma dei lavori, una riflessione su ‘Il nostro sogno, cosa possiamo fare insieme che possiamo da soli’ e, successivamente alla conoscenza tra i partecipanti, la presentazione del progetto ‘Valle del Tammaro – Connessioni culturali’. Dopo una breve pausa, si passerà a discutere della fotografia della situazione attuale.

Dopo sarà la volta dell’inventario identitario con un lavoro a gruppi diviso per Comuni e alla ricerca di un filo logico che li colleghi. Infine, si cercherà di individuare i canali di vendita dei prodotti pensati ed i relativi target. La partecipazione è gratuita e la prenotazione è consentita fino al 3 giugno. Basterà inquadrare il qr code situato sulla locandina.

AFVP Presenta: Workshop Fotografia a 360° a Pietrelcina (BN)

AFVP Presenta: Workshop Fotografia a 360° a Pietrelcina (BN)

Eventi

L’evento è in programma il 15 e il 16 Aprile.

L’Associazione di Fotografi e Videografi Professionisti (AFVP) è entusiasta di annunciare il suo prossimo evento, dedicato alla “Fotografia e al video a 360°”, che si terrà a Pietrelcina presso la nuovissima struttura del Palavetro sito in via Cappuccini.

Questo evento rappresenta un’opportunità senza precedenti per gli amanti della fotografia di arricchire le proprie competenze e conoscenze in un ambiente coinvolgente e stimolante. Tutta Pietrelcina sarà coinvolta in 2 giorni di eventi fotografici,moda, mostre fotografiche e shooting.

I relatori invitati al workshop porteranno con sé una vasta esperienza e un know-how prezioso, offrendo consigli pratici e suggerimenti per migliorare le capacità fotografiche dei partecipanti. Ci saranno maestri della fotografia che raggiungeranno Pietrelcina da tutta Italia. Tra i relatori che parteciperanno all’evento “Fotografia a 360°” dell’AFVP si distinguono:

•    Laura Zanoni: rinomata fotografa ritrattista proveniente da Brescia, famosa per la sua capacità di catturare l’essenza delle persone attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica. Insegnerà il suo modus operandi con ritratto a bambini;
•    Emilio Verde: esperto di fotografia matrimoniale, noto per la sua abilità nel catturare la naturalezza degli sposi attraverso l’uso sapiente della luce.
•    Matteo Lomonte: fotografo wedding reportage di fama internazionale, con una lunga carriera nel campo della fotografia e della cerimonia.
•    Modestino Iavarone: videografo di talento, noto per la sua capacità di raccontare storie emozionanti attraverso il linguaggio visivo del video.
•    Giuseppe Morales: Fotografo professionista laureato in comunicazione digitale e
marketing. Autore del libro “la nuova era della comunicazione”.

Durante il workshop, i partecipanti avranno l’opportunità di interagire direttamente con i relatori, porre domande e ricevere feedback personalizzati sul proprio lavoro. Saranno organizzate sessioni pratiche e dimostrative per mettere in pratica le tecniche apprese durante le sessioni teoriche.

L’evento è aperto a fotografi e videografi professionisti, che invaderanno la splendida citta’ di Pietrelcina, effettuando anche dei servizi fotografici del luogo. Inoltre saranno ritratti, dal maestro Emilio Verde alcuni dei frati Cappuccini del convento, e saranno effettuati ritratti della Madonna della Libera, dai maestri Mimmo Salierno e Ruggiero Battipaglia. Inoltre il maestro e famoso artista Damiano Errico effettuerà degli scatti per i bellissimi vicoletti di Pietrelcina con una modella in abito da sposa.

La Mangimi Liverini ha ospitato il 2nd PLF Student’s Travel Workshop

La Mangimi Liverini ha ospitato il 2nd PLF Student’s Travel Workshop

AttualitàBenevento Città

Sessantaquattro studenti, 5 Università oltre all’Ente di Ricerca CREA, 18 docenti ospiti in azienda per la seconda edizione del workshop sulla Zootecnia di Precisione.

Le porte della nostra azienda, dalla produzione ai laboratori, sono sempre state aperte ai progetti dei giovani studenti, a quelli del mondo accademico e dei centri di ricerca, quindi non potevamo che accogliere ancora una volta a braccia aperte questa seconda edizione del workshop interuniversitario sulla zootecnia di precisione, che di fatto si traduce in salute e benessere animale, qualità, sostenibilità, e tracciabilità del prodotto. È questa la Mangimistica Sostenibile che come Azienda e come Assalzoo, l’associazione nazionale di categoria, ci sforziamo di portare avanti”.

Con queste parole Filippo Liverini, Presidente della Mangimi Liverini SpA, ha accolto, ieri mattina insieme al suo staff, il nutrito gruppo di docenti e studenti della seconda edizione di Precision Livestock Farming che ha trascorso un’intera giornata presso il nostro stabilimento.

Ben cinque i poli universitari coinvolti nel progetto, organizzato da ASPA, l’Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali, che vede protagonisti studenti, dottorandi e professori degli atenei di Bologna, Milano, Napoli, Piacenza e Viterbo oltre al CREA, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria.

Il tema della giornata, sul quale poi gli studenti universitari si sono confrontati e misurati con la stesura di progetto specifico, è quello delle evoluzioni e delle performances della zootecnia di precisione.

“Il nostro mangimificio – ha anche precisato Liverini nel corso del suo saluto di benvenuto – da anni porta avanti convintamente una visione interdisciplinare che sappia coniugare e valorizzare l’esperienza dell’azienda con il bisogno costante di puntare sulla qualità della ricerca e della formazione. Un obiettivo che è possibile cogliere appieno unicamente costruendo un dialogo costruito tra Imprese e Università. In questo rapporto dialogico e virtuoso c’è il futuro del nostro settore e della zootecnia italiana”.

Al termine della giornata, nella Sala “Mario Liverini”, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei primi tre progetti presentati dagli studenti e ritenuti meritevoli per la loro capacità innovativa dalla Commissione PLF dell’ASPA presieduta dal dott. Fabio Palmiro Abeni e da tutti gli sponsor presenti: DeLaval/Zoomac, Mangimi Liverini, MSD Animal Health, Sugar Plus e T.D.M.

A Pietraroja workshop su qualità del suolo montano

A Pietraroja workshop su qualità del suolo montano

AttualitàDalla Provincia

La qualità del suolo montano dell’area del Titerno tende a variare in correlazione all’uso del terreno in altitudine e all’aggressività delle acque di ruscellamento. In particolare, laddove i terreni dedicati al pascolo non subiscono l’erosione delle acque, è in evidenza una maggiore presenza di suolo con rilevante quantità di materia organica, indispensabile per una proficua attività agricola e zootecnica.

E’ il risultato del secondo “workshop montano” a Pietraroja, nell’ambito del progetto “Re.Qual.Sol. – Recuperare e Salvaguardare la Qualità dei Suoli”, elaborato dall’“Associazione Agronomi Senza Frontiere della Campania”. 

L’evento si è svolto in località Colle della Corte, in collaborazione con le aziende agricole partner del progetto: Colantone Giuseppe Antonio, Cusanelli Antonio, Ialacci Angelo e Maturo Giuliano. Il programma è sostenuto dal Gal Titerno-Alto Tammaro e finanziato dalla Regione Campania.

Anche questo workshop, come i precedenti, si è caratterizzato per le specifiche esercitazioni pratiche di analisi del suolo, effettuate sul campo e coordinate dai professionisti agronomi dell’associazione. Sono state contestualmente rilevate e valutate le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche dei campioni di terreno prelevati.

Al simposio divulgativo in materia, coordinato dal giornalista Michele Miky Di Maina, sono intervenuti: Alessio Valente, docente di Geologia presso l’Unisannio e responsabile tecnico scientifico del progetto Re.Qual.Sol.; Ettore Varricchio, presidente del corso di laurea magistrale in Biologia-Risorse alimentari e nutrizione presso l’Unisannio; per l’associazione “Agronomi senza frontiere della Campania”, il presidente Massimo Palladino e i consulenti tecnici Michele BuccieroCarmen CenicolaGiuseppe MartuccioWalter Nardone e Serafino Ranauro.
Il professor Valente ha riferito che dalle prime analisi visive dei campioni prelevati entro le “trincee”, sono risultate differenze sia tra i suoli della medesima area che fra questi e quelli del precedente workshop.

«In questa occasione – ha spiegato il docente dell’Unisannio -, abbiamo effettuato due “trincee”, in una zona di Pietraroja a minore quota di quella in cui avevamo precedentemente operato. E, dunque, abbiamo notato che in quest’area, a parità del calpestio dei bovini, è migliore la qualità del suolo, almeno in una “trincea”. La migliore qualità si valuta visivamente in riferimento allo spessore della porzione superficiale, ricco di nutrienti di tipo organico. In realtà, una qualità del suolo leggermente minore è stata riscontrata nell’altra “trincea”, dove si rilevano altresì in superficie tracce causate da fenomeni di erosione delle acque ed un ridotto sviluppo della vegetazione da pascolo».

Il responsabile tecnico scientifico del progetto Re.Qual.Sol. ha quindi evidenziato l’importanza per gli allevatori di tener conto di queste differenti condizioni, aggravate verosimilmente dai cambiamenti climatici, «affinché dalle loro attività zootecniche essi possano ricavare la massima efficacia ed efficienza produttiva».

Pietraroja, workshop montano del progetto Re.Qual.Sol.

Pietraroja, workshop montano del progetto Re.Qual.Sol.

Dalla ProvinciaEventi

Il “suolo ad alta quota” per allevamento e pascolo presenta specifiche necessità di “buone pratiche” agricole, poiché esso è caratterizzato da aree sia qualitative che con tendenza ad un naturale degrado. E’ il concetto portante emerso dal “workshop montano” del progetto “Re.Qual.Sol. – Recuperare e Salvaguardare la Qualità dei Suoli”, elaborato dall’”Associazione Agronomi Senza Frontiere della Campania”. Tale evento si è svolto in località Pantanello di Pietraroja, in collaborazione con le aziende agricole partner del progetto Colantone Giuseppe Antonio, Cusanelli Antonio, Ialacci Angelo e Maturo Giuliano. Il programma è sostenuto dal Gal Titerno-Alto Tammaro e finanziato dalla Regione Campania.

Come nelle precedenti occasioni, anche questo workshop si è caratterizzato con specifiche esercitazioni pratiche di analisi del suolo, svoltesi sul campo e coordinate dai professionisti agronomi dell’associazione. Sono state contestualmente rilevate e valutate le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche del suolo.

Successivamente, al simposio divulgativo in materia, coordinato dal giornalista Michele Miky Di Maina, sono intervenuti: Alessio Valente, docente di Geologia all’Unisannio e responsabile tecnico scientifico del progetto Re.Qual.Sol.; Ettore Varricchio, presidente del corso di laurea magistrale presso l’Unisannio in Biologia-Risorse alimentari e nutrizione; per l’associazione “Agronomi senza frontiere della Campania”, il presidente Massimo Palladino e i consulenti tecnici Michele BuccieroCarmen CenicolaGiuseppe MartuccioWalter Nardone e Serafino Ranauro.

Il professor Valente ha riferito che dalle prime analisi visive dei campioni prelevati è emersa in modo inequivocabile la differenza tra i suoli, in questo ambiente montano in cui si pratica essenzialmente il pascolo.

«In un caso – ha precisato il docente dell’Unisannio -, l’erosione idrica ha causato la perdita di gran parte della porzione superficiale ricca di nutrienti; in un altro campione di suolo, invece, tale porzione si è caratterizzata per uno spessore significativo, anche se molto umido e con acqua in superficie. Il calpestio degli animali ha compresso in taluni tratti le argille, impedendone la infiltrazione».

Il professor Valente ha contestualmente evidenziato che garantire il miglioramento della qualità dello stato dei suoli in tale area montana è piuttosto difficile, soprattutto in correlazione con l’incremento dell’aggressività delle precipitazioni atmosferiche dovute ai cambiamenti climatici.

«E’ quindi assolutamente necessaria una corretta gestione delle aree per il pascolo – ha aggiunto il responsabile tecnico scientifico del progetto Re.Qual.Sol. -, onde evitare il verificarsi di un peggioramento delle condizioni di questi suoli».

Fatebenefratelli, il 12 maggio Workshop “Renal Denervation Start-Up”

Fatebenefratelli, il 12 maggio Workshop “Renal Denervation Start-Up”

AttualitàBenevento Città

Prosegue nella sua incessante attività di ricerca medica l’U.O.C. di Cardiologia dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento diretta dal Prof. Bruno Villari.

Venerdì 12 maggio alle ore 15.00, nella Sala Congressi della “struttura sanitaria” di viale Principe di Napoli, è in programma il Workshop “RENAL DENERVATION START – UP”.

L’ipertensione arteriosa è il più diffuso tra i fattori di rischio per malattie cardiovascolari, colpendo oltre il 30% della popolazione adulta in Italia e circa un miliardo di persone nel mondo. Una quota non trascurabile dei pazienti ipertesi, inoltre, sviluppa valori pressori tali da richiedere la combinazione di più principi attivi, unitamente ad un corretto stile di vita, per poter ottenere un adeguato controllo. 

Tuttavia, nonostante l’ampia e variegata disponibilità di farmaci anti-ipertensivi e gli sforzi di sistemi sanitari e società scientifiche, 2 pazienti ipertesi su 3 non raggiungono un ottimale controllo pressorio – dichiarano i cardiologi Quirino Ciampi, Eugenio Laurenzano e Bruno Petruzziello della segreteria scientifica del workshop.

Questa condizione assume il nome di ipertensione arteriosa resistente e comporta un rischio ulteriormente più elevato di sviluppare eventi cardiovascolari maggiori. 

Per trattare tale tipologia di pazienti da alcuni anni è disponibile una nuova strategia terapeutica, la denervazione percutanea delle arterie renali (RDN). 

Questa tecnica mini-invasiva utilizza un catetere spiraliforme che, rilasciando radiofrequenze, interrompe le terminazioni nervose simpatiche delle arterie renali, iperattive nei pazienti ipertesi. 

La RDN si è rivelata uno strumento sicuro ed efficace per ridurre i valori pressori dei pazienti con ipertensione resistente, spesso anche con l’ulteriore vantaggio di ridurre il numero di farmaci assunti e/o il dosaggio degli stessi. 

Questo significa ridurre innanzitutto gli effetti collaterali legati alla poli-farmacoterapia ad alte dosi, ma soprattutto abbassare notevolmente il rischio cardiovascolare del paziente. 

I risultati emersi dai follow-up a lungo termine degli studi randomizzati in corso hanno, inoltre, dimostrato che i benefici derivanti della RDN diventano ancora più evidenti con il tempo.

Nonostante ciò, la RDN resta ancora oggi uno strumento poco conosciuto e sotto-utilizzato nella pratica clinica. 

Lo scopo di questa tavola rotonda, concludono Ciampi, Laurenzano e Petruzziello, è quello di definire lo stato dell’arte nel trattamento dell’ipertensione arteriosa resistente, attraverso l’analisi delle più recenti linee guida e della letteratura scientifica e la presentazione di casi clinici di pazienti reali; il confronto multidisciplinare di diverse figure professionali tra loro complementari contribuirà ad identificare la tipologia di paziente iperteso ideale candidabile a RDN così da implementarne ed ottimizzarne l’utilizzo.

“Con le Ali dell’Angelo e sulle Orme di Annibale” strategie di sviluppo dei “Cammini Culturali nel Sannio”: venerdì 11 il workshop a S. Salvatore T.

“Con le Ali dell’Angelo e sulle Orme di Annibale” strategie di sviluppo dei “Cammini Culturali nel Sannio”: venerdì 11 il workshop a S. Salvatore T.

Eventi

Il Workshop è ideato dalla rete associativa composta da: Amici dei Musei e dei Beni Culturali del Sannio, Presidente Francesco Bove, dal Centro studi Arti e Tradizioni popolari “La Takkarata/Samnites”, Presidente Nino Capobianco, dal Centro Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro e dall’Intesa per gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Campania, Presidente Avv. Domenico Caiazza, dall’Associazione Nikolaosroute, Presidente Dott.ssa Monia Franceschini, organizzato in cooperazione con l’Associazione Storica Valle Telesina , con il patrocinio del Comune di S. Salvatore Telesino e della Proloco.   

Il Seminario si propone di presentare, agli Enti attori dello sviluppo del territorio, alle Associazioni e alla Comunità un incontro di condivisione delle strategie di valorizzazione del Sannio, anche in vista del piano di progettazione PNRR, con l’obiettivo di confrontarsi per l’avvio di processi di sviluppo adeguati e di connesse buone pratiche.

Nella mattinata, saranno presentati casi studio, introdotti da esperti e studiosi, e piani di coordinamento esistenti tra comuni Campani. Tutti focalizzeranno l’attenzione, ognuno da prospettive diverse, sulle risorse territoriali delle aree interne interessate dagli itinerari d’Europa certificati e in corso di certificazione, per valorizzare i Borghi, gli itinerari medievali, i tratturi, i percorsi devozionali, le antiche vie romane, e, in generale, del patrimonio storico-culturale del Sannio. Le zone appenniniche, oggi sottoposte a spopolamento progressivo, richiedono l’elaborazione di progetti strategici di area vasta e di lunga durata che riconnettano l’armatura insediativa storica secondo obiettivi comuni al fine di sostenere l’economia delle comunità, individuando iniziative sostenibili di incoming turistico sistematico a lungo termine.

Di seguito il programma dei lavori.

ORE 9:30  Saluti Istituzionali:

Sindaco di S. Salvatore Telesino- Fabio Romano

Presidente della Ass. Storica Valle Telesina- Alessandro Liverini

Presidente del Parco Regionale del Matese- Vincenzo Girfatti

Presidente della Proloco di San Salvatore Telesino Nicola Pacelli   

Modera Petronilla Liucci- Segretario Ass. Amici dei Musei e dei Beni Culturali del Sannio

                                                                            Relatori

Ore 10:00 Centro Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro -Intesa per gli Itinerari Europei in Campania

Prof. Domenico Caiazza – I Cammini dell’Angelo e di Annibale per il turismo lento nelle aree Interne

Ore 10: 15 Arch.  Francesco Bove Presidente Amici dei Musei e dei Beni Culturali del Sannio–  la crisi dei centri storici dell’Appennino Campano.

Ore10:30 Prof. Arch.  Donato Maniello Glowarp Augumented Heritage – La memoria del paesaggio: dalle mappe di comunità alla cartografia emozionale

Ore 11.00: Dott. Nino Capobianco Presidente La Takkarata/Samnites   Il Parco Devozionale di San Nicola nel Sannio

Ore 11:15– Dott.ssa Monia Franceschini – Comune di Roma Municipio X – “ Best ways to walk”  e  Nikolaosroute   

Ore 11.30 Ore 12:00 “IL VOLTO PROFANO DEI CAMMINI” una grande opportunità di business per il territorio della Regione Marche (per gentile concessione di Confindustria Turismo Marche)

Speaker Dott. Antonietta Cutillo

Unisannio, giovedì il workshop “Con le donne cresce il Made in Italy”

AttualitàBenevento Città

Giovedì 13 ottobre 2022, dalle ore 10.15 alle 12.30, a Benevento, presso Sala Lettura e cortile interno di Palazzo De SimoneUniversità degli Studi del Sannio in Piazza Arechi II, avrà luogo il Workshop dal titolo “Con le donne cresce il Made in Italy”.

Si tratta del terzo incontro di un ciclo di 5 eventi – promosso dalla Regione Campania, Direzione Generale Politiche Sociali e Socio–Sanitarie e attuato da Sviluppo Campania SpA nell’ambito del progetto “Tracciare le differenze. Imprenditorialità, scienza e saperi per superare il gender gap” – che ha l’obiettivo di informare e diffondere le linee di intervento previste dalla DGR n. 112 del 27.02.2018, favorendo la conoscenza degli strumenti disponibili per agevolare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

In particolare, l’appuntamento del 13 ottobre “Con le donne cresce il Made in Italy” si propone di focalizzare l’attenzione sul comparto produttivo Primario, tradizionalmente ad occupazione maschile, ma nel quale inizia a registrarsi una presenza femminile di successo, composta da imprenditrici, esperte, ristoratrici: un segnale da cogliere per cominciare a delineare nuove strategie che possano valorizzare e incoraggiare sempre più donne ad avviare attività in quest’ambito.

Il ciclo di incontri “Tracciare le differenze. Imprenditorialità, scienza e saperi per superare il gender gap” intende proporre momenti di confronto che includano anche una valorizzare di “azioni positive” (best cases sul lavoro, esperienze di donne) e di informazione (opportunità, bandi, misure di intervento per il superamento del gender gap sul lavoro), con testimonianze dal mondo del lavoro e della conoscenza, rivolti a diversi target di donne alla ricerca di nuovi percorsi di formazione e di professionalizzazione, ad artigiane o operatrici del terzo settore.

Dal workshop di Campobasso: “Futuridea, soggetto determinante per lo sviluppo territoriale delle aree interne”

Dal workshop di Campobasso: “Futuridea, soggetto determinante per lo sviluppo territoriale delle aree interne”

AttualitàDall'Italia

Grande successo a Campobasso per il Workshop: ‘Comunità, cooperative, amministrazioni’. Un’iniziativa di Legacoop in collaborazione con Coopfond, la cooperativa Just Mo e con il progetto ALL’Interno. Partner dell’iniziativa il progetto CREAREE, promosso dai CRU Unipol, dove nel corso dell’evento Francesco Nardone, responsabile relazioni istituzionali per Futuridea e dell’Azione Pubblica Amministrazione del progetto CreAree, è intervenuto in merito al tema delle aree interne e della loro valorizzazione, nell’ambito del progetto CREAREE e delle attività svolte presso Futuridea. “Un incontro – afferma Nardone – dove si sono raccontate varie esperienze di sostegno e accompagnamento ai Comuni nel progettare e sviluppare le azioni previste per le aree interne.

E’ stato un momento di approfondimento sullo strumento cooperativo e le possibilità di crescita dei territori. Un workshop dove si sono messi a confronto competenze e percorsi per suggerire ai Comuni strategie utili allo sviluppo del territorio partendo dalle risorse umane e materiali di cui già dispongono. Da tali iniziative – continua Nardone – è emersa con forza la necessità di creare un sistema di collaborazione tra le istituzioni pubbliche e private per sostenere e arricchire le politiche a favore dei territori. Le fragilità delle aree interne – spiega ancora Francesco Nardone – vengono da lontano. Tuttavia appare quanto mai attuale la centralità di questi territori: acqua, vento, risorse agroforestali. Una nuova visione dello sviluppo sostenibile del Paese non può prescindere da questi beni e da questi territori straordinari. Possiamo diventare protagonisti di una nuova idea di Paese e di Sviluppo. Da qui la scelta di Futuridea di essere partner di progetti nazionali, come CreAree appunto, che possa essere di supporto alle istituzioni, facilitando il rilancio di questi territori, in linea con gli obiettivi di Agenda 2030.

Siamo soddisfatti che Futuridea – conclude Nardone – grazie alla rete di relazioni territoriali e nazionali e alle competenze che può esprimere, sia ormai diventato un soggetto determinante per sostenere, arricchire e concretizzare la realizzazione di progetti per lo sviluppo territoriale delle aree interne del Paese”.