“Non poteva andare diversamente. Il ministro Salvini ha giustamente e correttamente difeso i confini dell’Italia e per questa attività di governo meritoria non poteva certo subire un’ingiusta condanna”.
A dirlo è Luigi Barone, responsabile Coesione Territoriale e Zes della Lega, che commenta l’assoluzione del ministro delle Infrastrutture, che aggiunge:
“L’accanimento di alcuni magistrati inquirenti è onestamente incomprensibile, chiedere sei anni di carcere per un ministro della Repubblica Italiana che nell’esercizio delle proprie funzioni e prerogative ha difeso i confini nazionali è un qualcosa che evidenzia il corto circuito che esiste e persiste tra organi dello Stato”.
“Matteo Salvini – continua Barone – non avrebbe dovuto affrontare il processo, non doveva essere indagato e rinviato a giudizio; chi ripaga il Ministro dei danni subito e chi, invece, paga per i milioni di euro spesi per un processo che non doveva essere proprio avviato?”
“Fortunatamente, però, c’è stato un collegio giudicante che ha svolto il proprio ruolo con terzietà, capacità e professionalità assolvendo, perché il fatto non sussiste, il ministro Matteo Salvini da assurdi capi d’imputazione”, conclude il dirigente della Lega.
Ferrovia Benevento-Napoli via Cancello, Barone (Lega): “EAV ammette che la linea non aprirà al pubblico prima del 2026
“Eav e Regione ammettono, nella risposta all’interrogazione del capogruppo della Lega Severino Nappi, che la ferrovia Benevento-Napoli via Valle Caudina sarà riaperta al pubblico nel 2026. Finalmente inizia ad emergere qualche mezza verità dopo tante bugie!”.
Così Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier, a proposito della mancata riattivazione della ferrovia che dalla stazione Appia di Benevento, via Valle Caudina e Cancello arriva a Napoli. “Innanzitutto ringrazio il capogruppo della Lega in Regione Severino Nappi per la continua attenzione sui disastri gestionali di Eav”, afferma Barone che continua:
“Il presidente di Eav De Gregorio finora ha preso in giro tutti sui tempi di riattivazione della linea ferroviaria che sono diventati da numeri a lotto! La ferrovia doveva essere riaperta al pubblico questo mese ora ci viene comunicato che se ne riparlerà dopo novembre 2025, quando all’attivazione dell’apparato computerizzato Hitachi si avvierà il periodo di pre-esercizio, senza passeggeri a bordo, che durerà sei mesi. Dunque, per l’utilizzo dei treni da parte del pubblico dovremmo attendere la primavera del 2026”, prosegue Barone.
“Eav attribuisce la colpa di questi ritardi ad Hitachi che avrebbe dovuto concludere le proprie attività entro gennaio 2025 e poi invece ha rinviato tutto a novembre 2025, fatto sta che la linea non sarà riattivata, stando al cronoprogramma attuale, prima di un anno e mezzo da oggi e la responsabilità in ogni caso è del committente Eav. Per cui se Eav individua o ha già individuato profili di errori in capo ad aziende appaltatrici di servizi e attività deve procedere, senza perdere ulteriore tempo, con penali e azioni giudiziarie”, aggiunge ancora il dirigente della Lega che poi pone un altro problema:
“Al di là delle questioni già evidenziate a quanto pare esiste, ed al momento è irrisolto, il tema della intersezione tra la linea Eav e Rfi a Cancello dove non sarebbe previsto alcun sistema di segnalamento tecnologico utile a gestire il passaggio dei treni in entrata e uscita tra rete sociale e rete Rfi, per cui anche se dovessero terminare i lavori in corsi, i treni Eav non potrebbero raggiungere Napoli”.
Per quanto riguarda gli altri temi posti nell’interrogazione dell’onorevole Severino Nappi, ad iniziare dall’efficientamento energetico della stazione Appia per finire al cronoprogramma dei lavori, Barone sentenzia:
“Nella risposta non è stato comunicato il cronoprogramma dettagliato e sull’efficientamento energetico della stazione Appia ci riserviamo ulteriori approfondimenti. Ancora una volta Eav immagina di nascondere le proprie responsabilità”.
Infine, il responsabile Coesione Territoriale e Zes della Lega comunica: “Per quanto ci riguarda, attraverso il ministero delle Infrastrutture, abbiamo già attivato un canale di comunicazione con Rfi e lo faremo anche con Ansfisa per verificare la possibilità, sempreché Eav completi la propria parte di lavori e qui le nostre perplessità sono tante, si possano accelerare le procedure tecnico/burocratiche al fine di avviare il pre-esercizio per poi aprire la linea all’utilizzo dei passeggeri”, conclude Barone.
Credito d’imposta Zes unica Mezzogiorno, Barone: “Sarà prorogato al 2025”
“Il credito d’imposta Zes Unica Mezzogiorno sarà prorogato al 2025, assieme al rifinanziamento della Nuova Sabatini in uno con la conferma di alcune misure di sgravi contributivi già in vigore per incentivare l’occupazione di giovani, donne e lavoratori svantaggiati e saranno inoltre previsti interventi in materia di detassazione dei premi di produttività e per il welfare aziendale”.
Così Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier a proposito dell’approvazione del Documento Programmatico di Bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro, della Lega, dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti.
“L’impegno del Governo e della Lega per il Sud è continuo e costante e la proroga del credito d’imposta Zes va nella direzione dello sviluppo e dell’attrazione di nuovi investimenti nel Mezzogiorno in armonia con il Piano Strategico”, prosegue Barone che aggiunge: “Il Piano individua le filiere da rafforzare (agroindustria, turismo, elettronica&ICT, automotive, Made in Italy, Chimica e farmaceutica, Navale e cantieristica, Aerospazio e Ferroviario) nonché le tecnologie da sostenere (tecnologie digitali, cleantech e biotech) e su questa linea bisogna andare avanti”.
Il dirigente della Lega infine plaude anche alla proroga dell’esonero contributivo a favore dei giovani fino a 35 anni di età e delle lavoratrici svantaggiate, sempre prevista del Documento Programmatico di Bilancio 2025.
“E’ un’ottima misura per incentivare lo sviluppo occupazionale nel Mezzogiorno e per far avviare nuove imprese ai giovani”, afferma ancora Barone che a proposito del Credito d’imposta Zes 2024 conclude: “Le imprese che intendono beneficiare del credito d’imposta devono completare, entro il 15 novembre 2024, l’acquisto dei beni strumentali nuovi destinati alle strutture produttive situate all’interno della Zes Unica del Mezzogiorno e successivamente, tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024, inviare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione integrativa che attesta l’effettiva realizzazione degli investimenti”.
Zes Mezzogiorno, Barone (Lega): “La nomina di Romano a coordinatore unico è la scelta migliore per il Sud”
“La nomina dell’amico Giosy Romano a coordinatore unico della Zes Mezzogiorno è un’ottima notizia perché si è scelto un professionista preparato e capace che ha già dato prova di guidare brillantemente la Zes Campania, sono sicuro che imprimerà un nuovo passo alla Zona Economica Speciale determinando un protagonismo attrattivo per la aree più svantaggiate del Sud”.
Così Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier. “Il Governo ha fatto la scelta migliore che poteva fare per la guida della Zes, ha raddoppiato le risorse per il credito d’imposta, ora bisogna soltanto lavorare per attrarre nuovi investitori e creare lavoro e sviluppo.
Ho sentito ieri sera Romano, gli ho fatto gli auguri, a breve lo vedrò per sottoporgli alcune proposte della Lega”, conclude Barone.
Matera: “Meridione una grande zona Zes, grande risultato del Governo Meloni”
“Una concreta e vera spinta per lo sviluppo e la crescita del Meridione quella che viene dal Governo Meloni”.
Così il Senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera, anche Presidente del Comitato per la Legislazione del Senato della Repubblica, commenta il “nulla osta” venuto dall’Europa rispetto alla costituzione di una Zes unica che abbraccerà l’intero Mezzogiorno d’Italia.
“Si tratta di un grandissimo risultato colto dal nostro Governo e, in particolare, dal Ministro degli Affari europei Raffaele Fitto appositamente recatosi in missione a Bruxelles” – prosegue Matera.
In pratica, dopo la stagione estiva, arriverà un provvedimento dal Governo che farà dei territori di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Sardegna, Sicilia, Calabria un’unica zona economica speciale, senza distinguo alcuno.
“L’intero territorio meridionale diventerà allo stesso modo attrattivo e competitivo per gli investimenti attraverso la semplificazione delle procedure autorizzative, della burocrazia, attraverso mirati sostegni finanziari ed apposite agevolazioni fiscali.
Siamo al cospetto di una fase epocale che potrà effettivamente andare a ridurre il divario tra Nord e Sud dando a tutti i cittadini le stesse possibilità di crescita e le stesse potenzialità.
Da Shenzhen alla Polonia, le Zes sparse in tutto il mondo hanno rappresentato ovunque un volano per lo sviluppo. Investire al Sud diventerà realmente conveniente, diventerà più facile, con orizzonti e spiragli completamente differenti che si andranno ad aprire per le future generazioni del Mezzogiorno.
Da parlamentare del Sud – chiude Matera – che ama profondamente il suo territorio non posso che rivolgere un forte ringraziamento al Governo tutto e al Ministro Fitto per un risultato che finalmente trasforma in concretezza le promesse che vari Governi hanno fatto e puntualmente non mantenuto per il Sud”.
Città Aperta, Cicatiello-Miceli: Barone conferma che si sono persi per strada 21 milioni di euro per la ZES di Ponte Valentino
BENEVENTO. Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma Cicatiello – Miceli di Città Aperta. In un comunicato stampa il Presidente dell’ASI, Luigi Barone, conferma- e non poteva essere diversamente- l’esclusione della ZES di Ponte Valentino dal riparto dei fondi del PNRR destinati alle ZES della Campania: 136 mln/€ di investimenti, ripartiti tra l’area industriale della Valle Ufita (AV), quella di Maddaloni (CE), ed ancora Nola (NA) e Salerno.
La penalizzazione della sola ZES di Benevento è un fatto molto grave: nel Piano predisposto dalla Regione Campania per l’impiego dei fondi del PNRR (Next Generation Campania), e trasmesso al Governo in data 30.04.2021, era espressamente prevista, a valere sulla Missione PNRR n. 3- Infrastrutture per una mobilità sostenibile, Progetto n. 4- Interventi per la valorizzazione delle aree ZES e per il riammagliamento con l’AV/AC NA-BA, una dotazione di 21 milioni di euro per il potenziamento infrastrutturale della ZES di Ponte Valentino, oltre all’investimento necessario per la realizzazione del collegamento ferroviario dell’area industriale con la direttrice AV/AC Napoli-Bari.
Che fine hanno fatto i 21 milioni di euro destinati a Benevento?
Perché, rispetto all’originaria programmazione, l’unico intervento stralciato in fase di attuazione del PNRR è quello che riguarda la ZES di Benevento?
Come mai nessuna voce si è levata quanto meno per chiedere spiegazioni al Governo e alla Regione?
Interrogativi ai quali il Presidente dell’ASI non ha dato risposta, pur fornendo rassicurazioni circa un possibile recupero dell’investimento in virtù di un “impegno” che in tal senso sarebbe stato assunto dalla Regione Campania, ma che, almeno allo stato, non risulta formalizzato in alcun deliberato.
Ci sia consentita una considerazione: l’inserimento di un finanziamento di 21 milioni in un documento ufficiale di programmazione, approvato dalla Regione e trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, costituiva ben più di un generico “impegno” verbale, eppure è stato disatteso!
E dunque, a questo punto, al di là delle buone intenzioni dei singoli, occorre un chiarimento immediato e formale con la Regione e con il Governo, attivando una iniziativa che coinvolga unitariamente tutte le nostre rappresentanze istituzionali ai vari livelli. Per quanto ci riguarda solleciteremo sulla questione la dovuta attenzione degli organi comunali per evitare che passi sotto silenzio l’ennesima beffa ai danni del territorio.
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